La patente nautica Varrone Terenzio - Come superare l'esame per il Comando delle imbarCazioni a vela e a motore

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Varrone Terenzio

   La patente nautica
  Come superare l’esame per il comando delle
        imbarcazioni a vela e a motore,
entro e oltre le 12 miglia, e imparare a navigare
Programma d’esame per il conseguimento delle abilitazioni al
                                                                    comando e alla condotta di unità da diporto a motore nonché
                                                                    delle unità a vela con o senza motore ausiliario e motovelieri,
                                                                    per la navigazione entro 12 miglia dalla costa.

                                                                    Prova teorica
                                                                        1.a) Elementi di teoria della nave, limitatamente alle strutture principali
                                                                    dello scafo. Elica, timone. Effetti dell’elica sul timone.
                                                                        1.b) Teoria della vela (solo per l’abilitazione alla navigazione a vela).
                                                                        1.c) Attrezzatura e manovra delle imbarcazioni a vela (solo per l’abilitazio-
                                                                    ne alla navigazione a vela).
                                                                        L’esame teorico sulla vela di cui alle precedenti lettere b) e c) è svolto con-
Legenda
                                                                    temporaneamente alla prova pratica.
Argomenti previsti per il conseguimento della patente                   2.a) Funzionamento dei motori a scoppio diesel.
entro le 12 miglia e della patente senza alcun limite dalla costa       2.b) Irregolarità e piccole avarie che possono verificarsi durante il loro fun-
                                                                    zionamento e modo di rimediarvi.
Argomenti previsti per il conseguimento                                 2.c) Calcolo dell’autonomia in relazione alla potenza del motore e alla
della sola patente senza alcun limite dalla costa                   quantità residua di carburante.
                                                                        3.a) Regolamento di sicurezza con particolare riferimento a:
                                                                        • tipi di visite e loro periodicità;
                                                                        • dotazioni di sicurezza in relazione alla navigazione effettivamente svolta.
                                                                        3.b) Provvedimenti da adottare in caso di sinistro marittimo (incendio, fal-
                                                                    la, collisione, incaglio, uomo in mare).
                                                                        3.c) Provvedimenti per la salvezza delle persone a bordo in caso di sinistro
                                                                    marittimo e di abbandono nave.
                                                                        3.d) Precauzioni da adottare in caso di navigazione con tempo cattivo.
                                                                        3.e) Assistenza e soccorso, segnali di salvataggio e loro significato.
                                                                        4.a) Regolamento per evitare gli abbordi in mare e norme di circolazione
                                                                    in acque interne.
                                                                        4.b) Precauzioni in prossimità della costa o di specchi d’acqua in cui si svol-
                                                                    gono altre attività nautiche (nuoto, sci nautico, pesca subacquea ecc.).
                                                                        5) Bollettini meteorologici per la navigazione marittima, strumenti meteo-
                                                                    rologici e loro impiego.
© 2008 Nutrimenti srl                                                   6.a) Coordinate geografiche.
                                                                        6.b) Orientamento e rosa dei venti.
Prima edizione febbraio 2008                                            6.c) Carte nautiche. Proiezione di Mercatore.
Quarta edizione maggio 2013                                             6.d) Bussole magnetiche.
www.nutrimenti.net                                                      6.e) Rotta e prora: correzione e conversione, effetto del vento e della cor-
via Marco Aurelio, 44 - 00184 Roma                                  rente sul moto della nave (deriva e scarroccio).
                                                                        6.f) Elementi di navigazione stimata: tempo – spazio – velocità.
Art director: Ada Carpi                                                 6.g) Elementi di navigazione costiera: concetto di luogo di posizione (con
ISBN: 978-88-6594-261-1                                             esclusione del carteggio).
ISBN: 978-88-6594-122-5 (ePub)                                          6.h) Solcometri e scandagli.
ISBN: 978-88-6594-123-2 (mobiPocket)
6   La patente nautica – Programma di esame                                                                                                      Pogramma di esame    7

Prova pratica                                                                            4.b) Precauzioni in prossimità della costa o di specchi d’acqua in cui si svol-
La prova pratica può essere effettuata in mare, nei laghi o, per l’abilitazione a     gono altre attività nautiche (nuoto, sci nautico, pesca subacquea ecc.).
motore, nei fiumi.                                                                       5.a) Cenni sulla meteorologia in generale – Atmosfera: pressione, tempe-
   Durante la prova pratica il candidato deve dimostrare di saper condurre            ratura, umidità e strumenti di misurazione – Venti – Correnti – Lettura della
l’unità alle diverse andature, effettuando con prontezza d’azione e capacità,         carta del tempo.
le manovre necessarie, l’ormeggio e il disormeggio dell’unità, il recupero               5.b) Bollettini meteorologici per la navigazione marittima – Previsioni me-
dell’uomo a mare, i preparativi per fronteggiare il cattivo tempo e l’impiego         teorologiche locali.
delle dotazioni di sicurezza, dei mezzi antincendio e di salvataggio.                    6.a) Coordinate geografiche: differenza di latitudine e di longitudine – La-
                                                                                      titudini crescenti.
Programma d’esame per il conseguimento delle abilitazioni al                             6.b) Orientamento e rosa dei venti.
comando e alla condotta di unità da diporto a motore nonché                              6.c) Elementi di magnetismo terrestre e navale.
delle unità a vela con o senza motore ausiliario e motovelieri,                          6.d) Bussole magnetiche: compensazione e tabella delle deviazioni residue.
per la navigazione senza alcun limite dalla costa.                                       6.e) Rotta e prora: correzione e conversione – Effetto del vento e della
                                                                                      corrente.
Prova teorica                                                                            6.f) Concetto di ortodromia e lossodromia.
    1.a) Elementi di teoria della nave, limitatamente alle strutture principali          6.g) Cenni di astronomia: riconoscimento della stella polare – Cenni sulla
dello scafo.                                                                          misurazione dell’altezza degli astri e degli angoli con l’uso del sestante e con
    1.b) Teoria della vela (solo per l’abilitazione alla navigazione a vela).         l’impiego delle effemeridi nautiche.
    1.c) Attrezzatura e manovra delle unità a vela (solo per l’abilitazione alla         6.h) Navigazione stimata: tempo – spazio – velocità.
navigazione a vela).                                                                     6.i) Navigazione costiera: risoluzione dei relativi problemi anche in presen-
    L’esame teorico di cui alle precedenti lettere b) e c) è svolto contemporane-     za di vento e corrente.
amente alla prova pratica.                                                               6.l) Cenni sugli apparecchi radioelettrici di bordo e loro impiego.
    1.d) Tipi di elica e di timone e loro effetti.                                       6.m)Radionavigazione – Sistemi di navigazione iperbolica e satellitare.
    1.e) Cenni sul galleggiamento e la stabilità – Centri di spinta e di gravità         6.n) Fusi orari: calcolo dell’ora locale.
delle unità da diporto.                                                                  6.o) Carte nautiche, varie rappresentazioni e impiego – Pubblicazioni
    2.a) Funzionamento dei motori a scoppio diesel.                                   nautiche.
    2.b) Irregolarità e piccole avarie che possono verificarsi durante il loro fun-      6.p) Comunicazioni radiotelefoniche e relative procedure.
zionamento e modo di rimediarvi.                                                         7) Prova di carteggio e di calcolo sulla navigazione costiera.
    2.c) Calcolo dell’autonomia in relazione alla potenza del motore e alla              8) Leggi e regolamenti che disciplinano la navigazione da diporto – Codice
quantità residua di carburante.                                                       della navigazione per quanto attinente alla navigazione da diporto con parti-
    3.a) Regolamento di sicurezza con particolare riferimento a:                      colare riferimento a:
    • tipi di visite e loro periodicità;                                                 • il comandante della nave: doveri e responsabilità;
    • mezzi di salvataggio e dotazioni di sicurezza, in relazione alla distanza          • attribuzioni dell’autorità marittima e della navigazione interna – potere
della costa;                                                                          di ordinanza;
    • prevenzioni incendi ed esplosioni – conoscenza dei sistemi antincendio.            • documenti da tenere a bordo delle unità da diporto;
    3.b) Provvedimenti da adottare in caso di sinistro marittimo (incendio, fal-         • disciplina dello sci nautico;
la, collisione, incaglio, uomo in mare).                                                 • cenni sulla locazione e noleggio delle unità da diporto.
    3.c) Provvedimenti per la salvezza delle persone a bordo in caso di sinistro
marittimo e di abbandono nave.                                                        Prova pratica
    3.d) Precauzioni da adottare in caso di mare cattivo.                             La prova pratica deve essere effettuata in mare. Durante la prova pratica il
    3.e) Assistenza e soccorso – Cassetta dei medicinali di pronto soccorso –         candidato deve dimostrare di saper condurre l’unità alle diverse andature,
Segnali di salvataggio e loro significato.                                            effettuando con prontezza e capacità d’azione le manovre necessarie, l’ormeg-
    4.a) Regolamento per evitare gli abbordi in mare e norme di circolazione          gio e il disormeggio, il recupero di un uomo in mare, i preparativi necessari
in acque interne.                                                                     per fronteggiare il cattivo tempo e l’impiego delle apparecchiature tecniche
8   La patente nautica – Programma di esame

per la navigazione, delle dotazioni di sicurezza e dei mezzi di salvataggio e
antincendio.
                                                                                                                   Indice

                                                                                Lezione 1 – Riferimenti geografici fondamentali
                                                                                Sfera terrestre e suoi riferimenti                                  pag.   19
                                                                                Coordinate geografiche: latitudine e longitudine                    pag.   21
                                                                                Unità di misura della distanza e della velocità                     pag.   26
                                                                                Relazione velocità, spazio, tempo                                   pag.   27
                                                                                Le coordinate sulla carta nautica: uso del compasso                 pag.   28
                                                                                Differenza di latitudine e di longitudine                           pag.   33
                                                                                Latitudine media                                                    pag.   35

                                                                                Lezione 2 – L’orientamento
                                                                                Orientamento: principi fondamentali                                 pag.   37
                                                                                Azimuth e altezza                                                   pag.   38
                                                                                Rosa azimutale e quadranti                                          pag.   38
                                                                                Direzioni dell’orizzonte: rotta, prora e rilevamento                pag.   39
                                                                                Misura degli angoli e uso delle squadrette nautiche                 pag.   42

                                                                                Lezione 3 – La carta nautica
                                                                                Approfondimenti sulla rotta: ortodromia e lossodromia               pag.   49
                                                                                Carte nautiche: rappresentazione di Mercatore
                                                                                e proiezione gnomonica                                              pag.   51
                                                                                Lettura e interpretazione di una carta nautica: tipologia e scala   pag.   58
                                                                                Lettura e interpretazione di una carta nautica: informazioni        pag.   61

                                                                                Lezione 4 – Elementi di magnetismo
                                                                                Declinazione magnetica                                              pag.   67
                                                                                Deviazione magnetica                                                pag.   71
                                                                                Variazione magnetica                                                pag.   72
                                                                                Conversione e correzione di prora e rilevamenti                     pag.   75
10   La patente nautica – Indice                                                                                                         Indice   11

Bussola magnetica                                                pag.    79   Lezione 10 – Abilitazione, documenti, regole di navigazione
Giri di bussola: tabella delle deviazioni                        pag.    81   Unità da diporto                                          pag.   201
                                                                              Iscrizione nei registri                                   pag.   204
Lezione 5 – Navigazione stimata                                               Abilitazione, patente e documenti di bordo                pag.   204
La navigazione stimata: vettore velocità, velocità propulsiva,                Dotazioni di sicurezza e loro uso                         pag.   209
effettiva, della corrente                                        pag. 83      Navigazione marittima e sicurezza                         pag.   211
Effetti perturbatori meteomarini: scarroccio e deriva            pag. 86      Doveri e attribuzioni del comandante                      pag.   216
Problema della corrente                                          pag. 90      Eventi straordinari, sinistri marittimi                   pag.   221
Problema della corrente: esercizi guida                          pag. 96      Soccorso: assistenza e salvataggio                        pag.   223
Errori strumentali e di governo                                  pag. 103
Punto nave stimato: zona di incertezza                           pag. 105     Lezione 11 – Lo scafo e il motore
Pianificazione e condotta della navigazione                      pag. 106     Elementi costruttivi dello scafo                          pag.   225
                                                                              Galleggiamento                                            pag.   227
Lezione 6 – Navigazione costiera                                              Stabilità                                                 pag.   228
La navigazione costiera: il punto nave rilevato                  pag.   109   Il motore                                                 pag.   231
Luoghi di posizione di uguale azimuth: rilevamento vero          pag.   109   Linea d’asse                                              pag.   235
Rilevamenti polari e grafometro                                  pag.   112   Consumi e autonomia di navigazione                        pag.   236
Luoghi di posizione di uguale differenza di azimuth              pag.   116   Norme antincendio                                         pag.   237
Allineamento                                                     pag.   117
Luoghi di posizione di uguale distanza                           pag.   118   Lezione 12 – Meteorologia nautica e maree
Luoghi di posizione di uguale profondità                         pag.   120   Meteorologia nautica: generalità                          pag.   241
Luoghi di posizione isolati: guida e sicurezza                   pag.   120   Situazione barica: alta e bassa pressione                 pag.   244
Punto cospicuo isolato: rilevamenti successivi                   pag.   124   I venti                                                   pag.   245
Metodo di tracciamento                                           pag.   127   Circolazione delle masse d’aria                           pag.   249
Metodo del 45° e 90°                                             pag.   129   Carte del tempo                                           pag.   251
                                                                              Servizi meteo radiomarittimi italiani                     pag.   252
Lezione 7 – Elementi strutturali, manovre e teoria della vela                 Maree e correnti di marea                                 pag.   257
Organi direzionali e propulsivi                           pag.          131
Manovre fondamentali: ormeggio e disormeggio              pag.          134   Lezione 13 – Ancoraggio e condotta in situazioni particolari
Teoria della vela                                         pag.          141   Provvedimenti in caso di cattivo tempo                    pag.   265
Come eseguire le manovre principali                       pag.          152   Governo dell’imbarcazione in caso di navigazione
                                                                              con cattivo tempo                                         pag.   266
Lezione 8 – Fanali e segnali acustici                                         Ancoraggio                                                pag.   269
Generalità                                                       pag.   161   Provvedimenti in caso di incaglio e falla                 pag.   270
Fanali di via                                                    pag.   163   Uomo in mare                                              pag.   271
Fanali e segnali diurni speciali                                 pag.   164
Manovre per evitare gli abbordi                                  pag.   165   Lezione 14 – Comunicazioni e navigazione elettronica
Navigazione in acque ristrette                                   pag.   172   Comunicazioni radiotelefoniche (Rtf)                      pag.   273
Segnali acustici di manovra                                      pag.   175   Messaggi di soccorso, urgenza e sicurezza                 pag.   275
                                                                              Messaggio di sicurezza                                    pag.   278
Lezione 9 – Pubblicazioni nautiche e segnalamenti marittimi                   Rotta d’intercettazione                                   pag.   278
Pubblicazioni nautiche nazionali                         pag. 183             Sistema globale per la sicurezza e il soccorso            pag.   278
Segnalamento marittimo                                   pag. 189             Il radar                                                  pag.   279
Pubblicazioni edite da istituti idrografici stranieri    pag. 196             Navigazione satellitare Gps                               pag.   281
12 La patente nautica – Indice

                                                                                                         Nota dell’editore
Lezione 15 – Navigazione astronomica
Cenni sulla navigazione astronomica                     pag.   283
Calcolo della latitudine                                pag.   289
Il sestante                                             pag.   290
La misurazione del tempo                                pag.   294

Appendice – Esercizi e questionario
Esercizi di carteggio                                   pag.   301
Risposte esercizi carteggio                             pag.   311
Esercizi di carteggio a tempo                           pag.   317
Risposte esercizi di carteggio a tempo                  pag.   324
Questionario di preparazione all’esame                  pag.   327
Domande con risposta multipla. Programma comune
per l’abilitazione entro le 12 miglia e senza limiti.   pag. 333
Domande con risposta multipla. Programma solo
per l’abilitazione senza limiti.
Risposte alle domande                                   pag. 347     C’è un pericolo sicuro nell’affrontare l’esame per la patente nautica. Quello
                                                                     di pensare che si tratti solo di un ostacolo burocratico da superare, di un pez-
                                                                     zo di carta da aggiungere al già nutrito portfolio che molti possono vantare
                                                                     fra brevetti, licenze, autorizzazioni. Navigare non è un gioco (o almeno non
                                                                     solo). Molte delle nozioni all’apparenza capziose su cui vi troverete a faticare
                                                                     si riveleranno domani preziose, in qualche caso persino determinanti nel ren-
                                                                     dere sicura la vostra navigazione, più piacevole e rilassata la vostra crociera.
                                                                         Ecco perché questo manuale per la patente nautica si vuole distinguere dai
                                                                     tanti già in commercio proprio per l’obiettivo di fornire una base più solida
                                                                     all’abilitazione al comando di un’imbarcazione.
                                                                         Un obiettivo del resto particolarmente in sintonia con l’esperienza del suo
                                                                     autore. Il contrammiraglio Terenzio Varrone ha infatti una lunga esperienza
                                                                     di comando nella Marina militare, compreso il comando della nave scuola
                                                                     Palinuro, ma anche una lunga esperienza di navigazione diportistica. Questo
                                                                     manuale è inoltre il frutto di un’esperienza didattica concreta. Nasce infatti
                                                                     sulla base delle lezioni svolte dall’autore in qualità di direttore didattico pres-
                                                                     so la scuola di vela Granlasco di Roma. Gli appunti, man mano, hanno preso
                                                                     corpo diventando un testo di studio organico suddiviso in quindici lezioni.
                                                                         Si tratta insomma di un testo pensato concretamente per chi voglia impara-
                                                                     re la difficile arte della navigazione e testato praticamente in una esperienza
                                                                     didattica pluriennale.
                                                                         Per questo le lezioni iniziano con la navigazione piana in modo che l’allievo
                                                                     possa prendere subito interesse e confidenza con il carteggio, evitando di ini-
                                                                     ziare con la copiosa messe di nozioni (importanti, ma inevitabilmente noiose)
                                                                     sulle regolamentazioni.
                                                                         La distribuzione delle varie lezioni è inoltre modulare e permette dunque
                                                                     una pianificazione flessibile della didattica, a eccezione delle prime sei lezioni
                                                                     che sono sequenziali.
14   La patente nautica – Nota dell’editore

                                                                                                                       Nota dell’autore
    La materia è esposta con concetti essenziali, ma ben articolati, per consen-
tirne lo studio anche agli autodidatti, cosa che è in genere impossibile con
un’esposizione troppo scarna e sintetica, povera di una adeguata spiegazione
minima.
    La parte che riguarda la soluzione dei problemi di carteggio è corredata
di ‘esercizi guida’ che illustrano i metodi di calcolo, che saranno sempre gli
stessi, mentre varieranno i dati che saranno diversi da situazione a situazione.
L’elaborazione di questi esercizi è pertanto fondamentale per acquisire una
sufficiente sicurezza di calcolo. Le formule sono quelle strettamente neces-
sarie e raccolte in un’apposita ‘tavoletta di calcolo’ di grande utilità, volta a
facilitare l’esecuzione degli esercizi.
    Il manuale è corredato poi di quaranta esercizi ‘autocorrettivi’ per i qua-
li l’allievo troverà la soluzione corretta dopo averli eseguiti. E dieci esercizi
‘autovalutativi’ per i quali, oltre alla soluzione, viene indicato anche il tempo
ottimale di svolgimento. Un modo per verificare la propria preparazione e si-
curezza nell’affrontare una prova di esame. Per capire in sostanza a che punto
si è.                                                                               Credo che l’umiltà sia una qualità fondamentale soprattutto quando si parla
    Non bisogna mai dimenticare che la patente nautica è un’abilitazione al         di mare. Sento però di poter rivolgere alcuni semplici consigli a tutti coloro
comando, e le attribuzioni del comandante diportista sono sostanzialmente           che si accingono a prepararsi su questo manuale per poi affrontare gli esami
quelle del comandante di unità maggiore e previste dal Codice della navi-           per il conseguimento della patente nautica.
gazione. È pertanto opportuno riflettere attentamente e considerare questo          • Calma e razionalità sono fondamentali: inutile essere preparati per perder-
studio come base minima, sulla quale costruire l’esperienza e la capacità che          si al cospetto della commissione esaminatrice.
un comandante deve avere.                                                           • Capire bene le domande poste: ricordarsi che talvolta le risposte sono meno
                                                                                       complicate di quanto si creda.
                                                                                    • Rispondere in modo mirato alla domanda, senza strafare: una risposta ‘al-
                                                                                       largata’ potrebbe contenere inesattezze che a loro volta testimoniano di
                                                                                       qualche lacuna.
                                                                                    • Leggere sempre con grande attenzione le caratteristiche della carta nautica
                                                                                       sulla quale si deve lavorare.
                                                                                    • Leggere e interpretare correttamente il testo in caso di esame scritto: è
                                                                                       meglio perdere un minuto in più che partire a testa bassa nella direzione
                                                                                       sbagliata.
                                                                                    • Carteggiare con metodo e attenzione.
                                                                                    • Durante la prova pratica valutare con calma la situazione e dare ordini
                                                                                       pertinenti, precisi, che devono essere trasmessi con voce chiara e forte: di-
                                                                                       mostrate di avere ‘in pugno’ la situazione!

                                                                                       Colgo qui l’occasione per ringraziare Franco Guerrieri, presidente dell’as-
                                                                                    sociazione Granlasco ed esperto velista, per avermi dato la possibilità di matu-
                                                                                    rare questa esperienza e per i buoni consigli, che sono stati utili nella stesura
                                                                                    della parte di teoria della vela.
                                                                                       Nel testo il termine ‘nave’ ha senso generale che comprende anche le unità
                                                                                    da diporto.
                                                                                       Buon vento a tutti!
Lezione 12
                                   Meteorologia nautica
                                   e maree

Meteorologia nautica: generalità
La meteorologia nautica è la scienza che studia i fenomeni atmosferici e la
loro influenza sullo stato del mare, in modo da prevedere l’evoluzione della
situazione in una certa area.
   I fattori meteorologici che interessano il navigante sono essenzialmente
tre:
• lo stato del mare, che è influenzato dalla forza del vento;
• la visibilità orizzontale, che dipende dall’umidità e dalla temperatura;
• la forza del vento, che dipende dalla variazione di pressione, cioè dallo
   squilibrio (gradiente) di pressione presente sull’area; è un parametro im-
   portante perché influisce direttamente sullo stato del mare ed è la forza
   motrice per la navigazione a vela.

   L’atmosfera è l’involucro gassoso che avvolge la terra. La parte dell’atmo-
sfera in cui si svolgono i fenomeni meteorologici è la troposfera.
   I parametri fondamentali che identificano una massa d’aria sono: la tempe-
ratura, l’umidità e la pressione.

Temperatura
La temperatura è l’indice della quantità di calore presente nell’atmosfera. Si
misura sia in gradi Celsius (°C) sia in gradi Fahrenheit (°F).
  I due tipi di scala fanno riferimento al punto di congelamento e a quello di
ebollizione dell’acqua alla pressione al livello del mare. Il primo è pari a 0°C,
32°F, il secondo a 100°C, 212°F.
  La conversione da gradi Celsius a gradi Fahrenheit e viceversa si ottiene
usando le seguenti formule:
  F = 9/5 (C+32)
  C = 5/9 (F–32)
242   La patente nautica                                                                                                  Lezione 12 – Meteorologia nautica: generalità                     243

Umidità                                                                             della forma e dell’altezza tra la superficie e la base. Più avanti nel capitolo è ri-
L’umidità è determinata dalla quantità di vapore acqueo presente                    portata una classificazione e descrizione delle nuvole, corredata da fotografie.
nell’atmosfera.
    Nello spazio libero immediatamente sopra uno specchio liquido (acqua)           Nebbia
può essere presente una maggiore o minore quantità di vapore acqueo a se-           La nebbia come la nube è formata da minuscole goccioline d’acqua. Un re-
conda dei valori di temperatura e pressione che insistono sullo specchio me-        pentino raffreddamento provoca la saturazione e la conseguente condensa-
desimo: più alta è la temperatura e più bassa è la pressione, più risulta elevata   zione del vapore acqueo contenuto nell’aria a contatto del suolo. A seconda
la quantità di vapore acqueo libero nell’atmosfera e viceversa.                     delle modalità di raffreddamento esistono due tipi di nebbia: avvezione e
    Per un dato valore di temperatura e di pressione esiste, pertanto, una deter-   irraggiamento.
minata quantità di vapore acqueo, che può permanere al di sopra dell’acqua          • Avvezione: è la tipica nebbia che si forma, sul mare e sulle coste, a causa
che l’ha generato. In tale condizione l’atmosfera è satura.                            del lento scivolamento di aria umida a contatto del suolo e della superficie
    In meteorologia è usata l’umidità relativa che, per le condizioni di riferi-       marina che hanno una temperatura più fredda. L’aria si raffredda fino a
mento considerate, indica il rapporto in percentuale tra l’umidità effettiva e         raggiungere il livello di saturazione e quindi la generazione della nebbia.
quella di saturazione: se per esempio l’umidità relativa è al 70 per cento, ciò     • Irraggiamento: si forma generalmente con cielo sereno, alta pressione e
significa che nell’atmosfera è presente il 70 per cento della quantità di acqua        aria stazionaria. In tali condizioni il suolo disperde per irraggiamento una
che potrebbe essere effettivamente presente in quelle stesse condizioni di tem-        notevole quantità di calore, abbassando notevolmente la sua temperatura
peratura e pressione.                                                                  con conseguente raffreddamento e saturazione dell’aria pressoché ferma a
    Gli strumenti per la misura dell’umidità relativa sono l’igrometro a capello       bassa quota.
e lo psicrometro.                                                                      La differenza tra nebbia e foschia è legata esclusivamente alla distanza di
    L’igrometro a capello ha come elemento sensibile delle fibre sintetiche che     visibilità: la nebbia ha visibilità inferiore a 1 Km mentre la foschia supera tale
variano la propria lunghezza a seconda dell’umidità, permettendo così la mi-        limite.
sura diretta dell’umidità secondo una determinata scala.
    Lo psicrometro è costituito da due termometri uguali: uno dei due bulbi è       Pressione atmosferica
mantenuto umido mediante una garza imbevuta d’acqua. Per una data tempe-            La pressione atmosferica è il parametro principale nella meteorologia nautica.                                12
ratura di riferimento l’acqua evapora, assorbendo dal bulbo una certa quan-         La pressione atmosferica rappresenta localmente il peso della colonna d’aria
tità di calore che determina il raffreddamento del termometro bagnato, sulla        che insiste su una superficie unitaria. L’unità di misura è l’ettopascal (hPa),
cui scala si legge una temperatura inferiore rispetto al valore letto su quello     pari a 100 Newton per metro quadrato, che ha sostituito il millibar (mb).
asciutto. Tale differenza di temperatura è usata per determinare l’umidità             La pressione media al livello del mare è di 1013.3 hPa (o millibar).
relativa mediante l’uso di un’apposita tavola riportata sulle tavole nautiche.         Gli strumenti di misura della pressione sono: il barometro e il barografo
La stessa tabella permette anche di determinare la temperatura di rugiada           (fig.32).
a partire dalla quale si forma la nebbia. Una massa d’aria umida, in via di
raffreddamento raggiunge il livello di saturazione trasformandosi in nebbia.        Il barometro può essere aneroide (senza liquido) o a mercurio: nella nautica
                                                                                    da diporto il tipo aneroide è più diffuso. Esso è costituito da un sensore (cap-
Nuvole                                                                              sula metallica elastica al cui interno c’è il vuoto) che si deforma al variare del-
Le nuvole si formano per effetto della condensazione del vapore acqueo con-         la pressione il cui valore è indicato, su una scala graduata, da una “lancetta”
tenuto in una massa d’aria che giunge in quota in condizioni di saturazione.                                Figura 1. Alta e bassa pressione, saccatura, promontorio, pendio
Infatti l’aria salendo incontra minore pressione e tende a espandersi con con-           ANTICICLONE        DEPRESSIONE          SACCATURA            PROMONTORIO                  PENDIO
seguente raffreddamento. Tale abbassamento della temperatura consente la                                        1004
                                                                                            1000
saturazione del vapore acqueo e la formazione della nube, costituita da minu-               1004
                                                                                                                1000
                                                                                                                 996
                                                                                                                                H
tissime goccioline di condensazione che rimangono in sospensione. Quando                    1008
                                                                                            1012                            1020
                                                                                                                                                                   1020
                                                                                                                                                                     1016
                                                                                                                            1016                                     1012
queste goccioline raggiungono le giuste dimensioni cadono, dando luogo alle                  H                   L
                                                                                                                            1012    L        H   L      H
                                                                                                                                                               L
                                                                                                                                                                            1012
                                                                                                                                                                            1016
varie forme di precipitazione.                                                                                                                                              1020
                                                                                                                                                                            1024

    Le nuvole hanno aspetti diversi a seconda della quota, della temperatura e      a)                 b)                   c)                   d)                         e)

della rapidità di sollevamento della massa d’aria. Sono classificate in funzione
244   La patente nautica                                                                                           Lezione 12 – Situazione barica: alta e bassa pressione   245

collegata al sistema di misura.                                                       • saccatura (tendenza di una bassa pressione a insaccarsi in un campo barico
   Lo strumento è dotato di un controindice (concentrico all’indicatore della           di pressione più alta – figura 1, sezione c).
pressione e ruotabile manualmente) utile per la lettura della tendenza ba-            • promontorio (espansione di un’alta pressione in una zona di pressione in-
rometrica nel tempo. Il valore istantaneo della pressione non fornisce utili            feriore; le isobare hanno la forma di un cuneo con l’estremità tondeggiante
informazioni sull’andamento della pressione nella zona di interesse. È quindi           – figura 1, sezione d).
necessario spostare il controindice fino a sovrapporlo alla “lancetta” e osserva-     • pendio (le isobare hanno un andamento parallelo dando luogo a un gra-
re ad intervalli regolari (2-3 ore) di quanto la pressione è aumentata o diminu-        diente debole; situazione di pressione livellata – figura 1, sezione e).
ita rispetto al valore della pressione indicata dal controindice. Alcuni esempi,
intervallo di osservazione 2-3 ore:                                                   Gradiente barico orizzontale o squilibrio di pressione
• diminuzione della pressione di 2-3 hPa indica un deciso peggioramento del           Il gradiente barico rappresenta il valore dello squilibrio di pressione in una
   tempo;                                                                             determinata area. Può essere più o meno forte in funzione della variazione
• diminuzione della pressione di 4-5 hPa indica l’approssimarsi di una                della pressione e della distanza tra due punti considerati.
   tempesta;                                                                             Quindi il gradiente barico è definito come il rapporto tra la differenza di
• deboli variazioni di pressione indicano tempo stazionario.                          pressione tra due isobare vicine e la distanza in miglia che le separa (figura 2):

Il barografo registra l’andamento grafico settimanale della pressione. È co-            Gradiente ∆ p   diff. pressione
                                                                                                 =
stituito da una serie di capsule aneroidi collegate ad una punta scrivente che          barico     D mg dist. in miglia
registra, su di un apposito stampato applicato intorno alla circonferenza del
tamburo ruotante con un sistema ad orologeria, la variazione temporale della            In una determinata zona più alto è il gradiente più forte è il vento.
pressione. Tale parametro è molto utile per capire l’evoluzione del tempo in            Quindi:
zona.                                                                                 • alto gradiente = vento forte;
                                                                                      • basso gradiente = vento debole o nullo.
Situazione barica: alta e bassa pressione
Si definisce alta pressione una pressione il cui valore sia superiore a quello        Nelle rappresentazioni bariche le varie isobare sono sempre indicate con                    12
medio di 1013 hPa, bassa pressione quando invece è inferiore.                         l’intervallo di 4 hPa, pertanto la differenza di pressione sarà sempre di tale
   Nella pratica, però, ha importanza la differenza di pressione esistente tra        valore.
due zone. È quindi più esatto parlare di alta e bassa pressione relative. In altre        Il valore del gradiente dipende quindi dalla distanza tra le isobare:
parole, rispetto a una zona con un massimo di pressione di 1010 hPa, una zona         • isobare vicine = gradiente alto = vento forte;
contigua con un minimo di 990 hPa è di bassa pressione rispetto alla prima.           • isobare lontane = gradiente basso = vento debole.
   Le linee che uniscono i punti di uguale pressione si chiamano isobare.
                                               L’anticiclone (figura 1, sezione a)    I venti
                 Figura 2. Gradiente barico è una zona anticiclonica in cui le iso-   Il vento consiste nello spostamento di una massa d’aria.
                                            bare si raccolgono intorno a una alta                          Figura 3. Movimento delle masse d’aria nell’emisfero settentrionale
                                            pressione. È indicato con la lettera A
                                            o H (dal termine high).
                                               La depressione (figura 1, sezione
                                            b) è una zona ciclonica in cui le i-
                                            sobare si racchiudono intorno a una
         H                        A      B
                                            bassa pressione. È indicata con la let-                    H                                                   L
                                            tera B o con la lettera L (dal termine
                                            low).
    1020   1016
                1012
                                               Inoltre, a seconda della distribu-
                       1008
                            1004
                                            zione della pressione, si hanno le se-
                                            guenti situazioni:
246 La patente nautica                                                                                                                           Lezione 12 – I venti   247

   Bisogna distinguere fra:                                                           • nell’emisfero Sud, verso quello destro.
• venti sinottici: sono causati dal gradiente barico e legati alla situazione me-        La rotazione dei venti in senso antiorario è indice di peggioramento del
  teo su vasta scala;                                                                 tempo. La rotazione in senso orario indica miglioramento delle condizioni.
• venti costieri o locali (in regime di brezza): sono dovuti essenzialmente alle         La forza del vento e la sua rotazione devono essere misurati o apprezzati
  differenze di temperatura e di pressione tra terra e mare.                          lontano dalle coste, perché l’orografia può modificarne velocità e direzione.
   La direzione del vento è misurata con l’anemoscopio. La velocità del vento            Prima dell’arrivo della perturbazione i venti tendono a disporsi da Sud Est
è misurata con l’anemometro.                                                          o comunque dai quadranti meridionali, per ruotare al passaggio del fronte o
                                                                                      subito dopo verso SW, NW, NE ecc.
Venti sinottici                                                                          Nelle zone anticicloniche il vento può essere forte, ma non raggiunge la
In presenza di uno squilibrio di pressione l’aria è sollecitata a muoversi dall’al-   violenza della tempesta. Nelle zone di bassa pressione il vento è di forte in-
ta pressione verso la bassa con maggiore o minore velocità a seconda del              tensità e, per quanto possibile, è opportuno evitare di navigare nelle aree
gradiente.                                                                            depressionarie, aggirandole con opportune rotte, per non andare incontro a
   Se la Terra fosse piana e ferma, l’aria tenderebbe a spostarsi dalla alta verso    situazione critiche.
la bassa pressione con un percorso perpendicolare alle isobare. In realtà la
rotazione terrestre produce un’accelerazione apparente (detta accelerazione           Nelle informazioni meteo è indicata la forza del vento, secondo la scala Be-
di Coriolis) che agisce su tutto ciò che è in movimento sulla superficie della        aufort, che a sua volta condiziona lo stato del mare. È corretto dire, per e-
Terra, deviandone la traiettoria:                                                     sempio, burrasca forza 8, alla quale corrisponde una determinata velocità
• verso destra, nell’emisfero Nord;                                                   del vento, che potrà produrre, lontano dalla costa, un mare forza 5/6 (scala
• verso sinistra, nell’emisfero Sud.                                                  Douglas del mare vivo). Le scale Beaufort e Douglas sono riportate più avanti
   La forza deviante è massima ai poli e nulla all’equatore.                          nel capitolo.
   Dato che l’aria è in movimento, anche la direzione del vento è modificata              Il mare vivo è quello generato dall’azione diretta del vento e l’entità del
dalla presenza della predetta accelerazione. Sulla superficie del mare la devia-      moto ondoso dipende dalla forza del vento e dal fetch, cioè il tratto di mare
zione è di circa 15 gradi.                                                            sottovento alla costa in cui il vento soffia ma non abbastanza forte da confe-
   La figura 3 mostra il movimento della massa d’aria nel nostro emisfero:            rire impulso al moto ondoso.                                                            12
• esce ruotando in senso orario dalle zone di alta pressione (anticicloniche);            Una volta cessata l’azione del vento, il moto ondoso perde energia e le onde
• entra ruotando in senso antiorario nelle zone di bassa pressione (cicloniche).      si allungano sempre di più con il passare del tempo. Il moto ondoso residuo
                                                                                      è il mare di scaduta denominato mare morto o lungo. Esiste anche la scala
Questa dinamica di rotazione dei venti è utile per stabilire la direzione di un       Douglas per il mare lungo, che trova applicazione nell’oceano.
centro depressionario, applicando la legge di Buys-Ballot: ponendosi con le
spalle al vento reale e allargando le braccia, la bassa pressione si trova:           Venti costieri o locali (in regime di brezza)
• nell’emisfero Nord, verso il braccio sinistro;                                      I venti in regime di brezza sono venti locali generati dalla differenza di tempe-
                                                                                      ratura, diurna e notturna, tra la terra e il mare.
                                                           Figura 4. Brezza di mare
                                                                                         Si dividono in:
                                                                                      • brezza di mare (diurna): di giorno il suolo si riscalda più velocemente del
                                                                                         mare; l’aria calda sale verso l’alto (con il cosiddetto moto convettivo ascen-
                                                                                         sionale) e permette l’arrivo di aria più fresca dal mare; in sintesi, sulla terra
                                                                                         si provoca una bassa pressione locale, mentre sul mare la pressione è più al-
                                                                                         ta (aria più fredda) e si genera pertanto uno spostamento di aria (dal mare
                                                                                         verso la terra) che tende a ristabilire l’equilibrio (figura 4);
                                                                                      • brezza di terra (notturna): di notte il ciclo termico e di pressione si inverte,
                                                                                         perché l’acqua del mare si raffredda più lentamente del suolo; il moto con-
                                                                                         vettivo ascensionale di aria calda avviene quindi sul mare, generando uno
                                                                                         spostamento di aria fresca (dall’alta alla bassa pressione locale) dalla terra
    Brezza di mare diurna                          Brezza di terra notturna              verso il mare.
248   La patente nautica                                                                                                                    Lezione 12 – Circolazione delle masse d’aria           249

                                                                              Figura 5. Fronte freddo                                                             Figura 7. Formazione dei fronti
                                             Fronte freddo                                                                        Aria fredda

                                                                                                                                                                 A)
                                                                                                                                                Linea frontale   Contatto tra l’aria fredda e quella
                                                               Cirri                                                                                             calda. Inizialmente scorrono paralle-
                                                             Altostrati                                                                                          lamente: aria fredda verso w, aria
                           Cumunembo                                                                                                                             calda verso E.
                                                    Nembostrati           Aria fredda
                                                                          che avanza
                                                                                                                                                                 B)
                                                                                                                                                                 Inizia l’ondulazione della superficie
                                                                                                                                                                 frontale: lingue di aria fredda si
                                                                                                                                                                 incuneano nell’aria calda e viceversa

                                                                                                                                                                 C)
   All’alba e al tramonto si ha una situazione di equilibrio termico, quindi di                                                                                  L’ondulazione aumenta. L’aria fredda
assenza di vento.                                                                                                                                                insegue quella calda e viceversa. Si
                                                                                                                                                                 formano il fronte freddo e quello
   Un’alternanza regolare di brezza di mare e di terra è indice di buon tempo.                                                                                   caldo. La lettera L indica la bassa
                                                                                                                                                                 pressione. Con il trascorrere del
                                                                                                                                                                 tempo il fronte freddo raggiuge e si
La direzione di provenienza della brezza di mare non è costante ma varia                                                                                         sovrappone a quello caldo originando
                                                                                                                                                                 il fronte occluso.
in sintonia con il movimento ascendente del sole sull’orizzonte (fenome-
no noto come ‘effetto girasole’) e ha un andamento anticiclonico. Al mat-
tino si ha la brezza leggera, che tende a disporsi perpendicolarmente al-
la costa. Il graduale riscaldamento del sole incrementa progressivamente                                tra 20/40 nodi. Alle alte latitudini, oltre i 60 gradi N o S, sono pressoché ine-
la velocità della brezza, che tende a disporsi parallelamente alla costa, gene-                         sistenti per la scarsa escursione termica dovuta alla bassa elevazione del sole.                 12
ralmente nel tardo pomeriggio, quando il vento locale raggiunge la massima
velocità.                                                                                               Circolazione delle masse d’aria
                                                                                                        Quando due masse d’aria (fredda e calda) si incontrano non si mischiano, ma
Inoltre la velocità delle brezze varia con la latitudine del luogo considerato.                         tendono a rimanere separate e a scorrere tra di loro. La superficie di separa-
Alle medie latitudini le brezze possono raggiungere velocità di circa 5/18 no-                          zione di discontinuità termica, denominata superficie frontale, è la zona dove
di. L’intensità maggiore è raggiunta dalla brezza diurna. Nella zona equato-                            avvengono i fenomeni principali. La traccia al suolo di detta superficie è la
riale le velocità sono elevate e possono raggiungere valori massimi compresi                            linea frontale.
                                                                               Figura 6. Fronte caldo
                                                                                                        Dalla figura 7.c si nota che la pronunciata e continua ondulazione della su-
                                               Fronte caldo
                                                                                                        perfice frontale origina i fronti che prendono il nome dal tipo di massa d’aria
                                                              Cirri                                     che spinge:
                                                                                                        • fronte freddo: è generato dal sopraggiungere di una massa fredda che so-
                                                      Cumunembo
                                                                                                           spinge una massa calda;
                                                Altostrati                                              • fronte caldo: è generato dal sopraggiungere di una massa calda che sospin-
                  Aria calda
                  che avanza                                              Aria fredda                      ge una massa fredda;
                               Nembostrati
                                                                                                        • fronte occluso: è la sovrapposizione di un fronte caldo e di uno freddo.
                                                                                                           L’incontro fra le due masse determina conseguenze meteorologiche diver-
                                                                                                        se a seconda del prevalere dell’una sull’altra.
Lezione 15
                                    Navigazione
                                    astronomica

Cenni sulla navigazione astronomica
La navigazione astronomica usa il Sole, le stelle e i pianeti per fare il punto
nave in alto mare. Il luogo di posizione usato è la retta d’altezza, che è un’e-
semplificazione del cerchio di uguale distanza (o cerchio di uguale altezza)
già studiato nella navigazione costiera.

Esaminiamo la figura 1 per stabilire la relazione esistente tra un osservatore
e un astro qualsiasi.
   Consideriamo un osservatore che in un determinato istante si trovi sul pun-
to P, dal quale è possibile osservare per esempio una stella che ha un’altezza
verticale hv e un azimuth Az. L’altezza e l’azimuth sono coordinate locali
totalmente dipendenti dalla posizione dell’osservatore. Altri osservatori pre-
senti nello stesso istante e nella medesima zona misurerebbero valori diversi
di hv e Az.
   La stella considerata non è ferma e la traiettoria del suo punto subastrale
Sb è perfettamente sincronizzata con la traiettoria che essa percorre sulla vol-
ta celeste.
   Anche l’osservatore si muove lungo una rotta e varierà via via la sua posizio-
ne. Allora è opportuno trovare la relazione, riferita a una determinata ora di
osservazione, che lega tra loro lo zenith Zn, il punto subastrale Sb e l’altezza
hv. L’ora di osservazione è importante poiché rappresenta l’istante in cui la
sfera celeste è considerata ferma e in cui è possibile ‘fotografare’ la situazione.

Distanza zenitale
Osserviamo la figura 2, che semplifica la situazione illustrata in figura 1.
   L’altezza della stella è riferita, per comodità di esposizione, all’orizzon-
te celeste anziché a quello visibile. Si nota chiaramente che tra l’orizzonte
e la direzione dello zenith c’è un angolo di 90°, che potrebbe essere consi-
284 La patente nautica                                                                                                                             Lezione 15 – Cenni sulla navigazione astronomica         285

                            Figura 1. Relazione                       derato come l’altezza hv di un astro                                                                                      Nomenclatura
                  tra un osservatore e un astro
                              Zenith
                                                                      che si trova esattamente allo zenith      Azimuth                                          Punto subastrale
                                                                      dell’osservatore. Se iniziamo a con-      È l’angolo tra l’osservatore e la direzione      È il punto situato sotto un astro ottenuto
                                                         Stella
                                                         polare       tare l’angolo della stella dallo ze-      di qualsiasi corpo celeste, misurato in sen-     congiungendo il centro della Terra con il
                               Distanza zenitale                                                                so orario da 0° a 360° a partire dal vertica-    centro dell’astro considerato. Si muove sulla
                               90° hv                                 nith, anziché dall’orizzonte, ottenia-
         Stella                                                                                                 le Nord (esattamente come il rilevamento         superficie terrestre con la stessa traiettoria
                                                             Pn       mo la distanza zenitale zv = 90°–hv,
                                                         ϕ                                                      vero).                                           che l’astro segue sulla sfera celeste e la sua
                     hv
                                                                      che è proprio il raggio del cerchio                                                        posizione può essere conosciuta, per tutti gli
  S                                                               N
                                                                      d’altezza che contiene lo zenith e        Cerchio di uguale altezza                        astri d’interesse, mediante particolari coor-
                                 P
                                                                      che ha per centro il punto subastra-      È concettualmente identico al cerchio di         dinate riportate nelle effemeridi nautiche.
               E                                   Az
                                                                      le Sb.                                    uguale distanza incontrato nella navigazio-
        Orizzonte                                                                                               ne costiera. Nella navigazione astronomica
        dell’osservatore Zenith                 Posizione                A questo punto il problema po-
                                                                                                                l’angolo hv non può essere utilizzato per la
                                                                      trebbe sembrare risolto, perché di-                                                        Sfera celeste
                                                                                                                determinazione della distanza, come avvie-
                                                                      sponendo di più punti Sb si potreb-       ne in quella costiera, in quanto per gli astri
                                                                                                                                                                 È un modello sferico convenzionale che con-
                                       P
                    S                       N           Stella        bero tracciare i rispettivi cerchi per    non è possibile conoscere l’altezza lineare
                                                                                                                                                                 sente lo studio della navigazione astronomi-
                                                        polare
                                                                      determinare la posizione. Ma non è        H. La distanza utile per il tracciamento del
                                                                                                                                                                 ca. La Terra è al centro del sistema ed è con-    15
 Punto
                                                                                                                                                                 siderata ferma, per cui gli astri si osservano
 subastrale                                               Pn          così, perché i raggi dei cerchi hanno     luogo di posizione è calcolata in altro modo.
 Sb                               Azimuth                                                                                                                        sulla volta celeste dotati di moto da Est verso
                                                                      valori estremamente grandi che ne                                                          Ovest. Sulla sfera sono proiettati gli elemen-
                                                                      impediscono il tracciamento sulla         Nadir                                            ti convenzionali terrestri, che però assumo-
                                                                      carta con le stesse modalità della na-    È il punto opposto allo zenith.                  no nomi diversi: equatore celeste, paralleli
                                                                      vigazione costiera. Per dare un’idea                                                       di declinazione, cerchi orari (corrisponden-
                                                                      della grandezza di tali raggi, faccia-    Orizzonte celeste o astronomico                  ti ai meridiani), poli geografici celesti ecc.
                                                                      mo un esempio relativo a un astro         È l’orizzonte che passa per il centro della
                                                                      che ha un’altezza sull’orizzonte di       Terra ed è perpendicolare alla linea dello       Zenith
                                                                      hv 37°00'00". Ebbene, la distanza         zenith. Ad esso sono riferiti tutti gli angoli   È il punto situato nella sfera celeste sul pro-
                                                                                                                verticali, in quanto la Terra può essere con-
                                                                      zenitale è zv = 90°–hv = 90°–37° =                                                         lungamento della verticale dell’osservatore.
                                                                                                                siderata puntiforme in relazione all’immen-      Se un astro si trova allo zenith, la posizione
                              Nadir                                   53°, che corrisponde a un arco di         sità delle distanze astronomiche.                geografica dell’osservatore e il punto suba-
                        Figura 2. Distanza zenitale                   cerchio massimo di 53° x 60 = 3180
                                                                                                                                                                 strale coincidono.
              Zv = 90° – hv            Zenith
                                                                      miglia. È impossibile disporre di u-      Orizzonte visibile
                                                                      na carta nautica con una scala ido-       È l’orizzonte dell’osservatore.
                                                                      nea al tracciamento di tale distanza.
                                                                                                                  effemeridi nautiche mediante l’orario di osservazione (dato il livello infor-
 hv
                                       Pn
                                              A questo punto è necessario tro-                                    mativo è omessa l’enunciazione delle coordinate).
                             Cerchio
                             d’altezza
                                          vare  un diverso modo per giungere                                      Durante la navigazione sarà sempre possibile conoscere, anche se non è
                                          alla determinazione della posizione                                  molto precisa, la posizione stimata, che è il centro della zona di certezza o
              Sb
   S
                                        N
                                          astronomica.                                                         di incertezza all’interno della quale il navigante ha un’elevata probabilità di
                        o                     È bene ripartire dagli elementi                                  trovarsi. Riprendiamo da qui il nostro ragionamento.
               Orizzonte celeste
                                          che  saranno sempre conosciuti e co-
                                          sì riassunti:                                                        Retta d’altezza
                                          • coordinate del Pns (punto sti-                                     Dall’esame della figura 3 è facile rendersi conto che non tutta la cir-
                                          mato) deducibile dalla navigazione                                   conferenza del cerchio d’altezza è utile per la posizione, ma solo quella
                                          stimata;                                                             che è contenuta all’interno della zona d’incertezza che ha come centro il Pns
• altezza hv misurata dall’osservatore in un determinato istante; lo strumento                                 e un raggio di 30 miglia. Per semplicità sostituiamo il predetto arco con la sua
  usato è il sestante;                                                                                         retta tangente, perpendicolare alla direzione di Sb nel punto D (punto deter-
• coordinate dell’astro, quindi del punto subastrale, ricavabili dalle                                         minativo). Ciò è fattibile in considerazione delle piccole dimensioni della zona
286   La patente nautica                                                                                                       Lezione 15 – Cenni sulla navigazione astronomica                   287

                                                              Figura 3. Retta d’altezza                                                                                       Figura 4. Scostamento ∆
                                                                                                                        Nv

                                                                                                     Zona di incertezza
                                                                                                                                     Retta d’altezza
                                                         hv                                                               Azimuth
                                                                                                                  Pns
                                                                                                                                           Punto determinativo
                                                                                                                          ∆h                        D
                                                                  Sb
              Zona                                                                                                                                Al
              d’incertezza                                                                                                                             Pu
                               Arco del cerchio d’altezza utile                                                                                            nto
                               per la posizione                                                                                                                  sub
                                                                                                                                            Zv                      ast
                                                                                                                                                 =9                    ral
                                                                                                                                                   0°                     e
                               Azimuth del punto                                                                                      Zs                   -h
                                                                                                                                                             v
               Pns             subastrale                                                                                                  =9
                                                                  Sb                                                                         0°                                                         15
                                                                                                                                                  -h
                                                                                                                                                       s
                                                                                                                                                                                         PS
                                     Distanza zenitale zv = 90° - hv

                          Retta d’altezza
                Punto
                determinativo D

di incertezza, a fronte del grande valore del raggio del cerchio di altezza. La           Scostamento ∆h
tangente è la retta d’altezza cercata.                                                    Oltre alla relazione hv=hs c’è il caso hv>hs o quello hvhs, nel senso contrario se hv
288 La patente nautica                                                                                                                             Lezione 15 – Calcolo della latitudine          289

            Figura 5. Triangolo di posizione        • si traccia la retta d’altezza per-      essendo conosciuti la latitudine ϕ, la longitudine λ (che è correlata con gli
                         Zn
                                                    pendicolarmente alla direzione            angoli orari) e la declinazione δ, è possibile ricavare l’altezza hs e l’azimuth
                                      Cϕ
                z             Z
                                                    dell’azimuth nel punto D.                 Azs mediante l’uso di appropriate formule trigonometriche che legano tra
                                                                                              loro ϕ, λ e δ.
                                  P            Pn
                                                       Procedendo nello stesso modo              I tre parametri, variabili nel tempo perché appartengono a corpi mobili,
                                           ϕ
                                                    per tutti gli astri osservati otterre-    devono essere riferiti all’ora di osservazione mediante l’uso di un cronometro.
    S               hv                          N
                                                    mo una serie di rette d’altezza che,         Una volta ottenuti hs e Azs è possibile calcolare lo scostamento hv-hs, che
                                                    combinate tra loro, permetteranno         deve essere riportato lungo Azs tracciato dal Pns.
                    E                               la determinazione del punto nave
                                                    astronomico.                              Calcolo della latitudine
                                                                                              La latitudine può essere calcolata:
Triangolo di posizione                                                                        • di notte, misurando l’altezza della Stella Polare rispetto all’orizzonte;
È bene descrivere, senza dettagliare eccessivamente l’esposizione visto il livel-             • di giorno, misurando l’altezza del Sole quando passa al meridiano.
lo informativo di questo argomento, come si perviene al calcolo dell’altezza hs                 La Stella Polare si trova congiungendo le stelle Merak e Dubhe del Grande
e dell’azimuth Azs ‘visti’ dal punto stimato Pns.                                             Carro o Orsa (figura 6).                                                                                  15
    La figura 5 mostra un triangolo sferico, denominato triangolo di posizione,                 L’osservazione solare consente anche di determinare la posizione con il
che contiene sia le coordinate degli astri sia quelle dell’osservatore. I vertici             metodo dell’anti-meri-pom (figura 7).
del triangolo sono lo zenith, l’astro osservato e il polo elevato Pn, quello Nord               Si tratta di effettuare le seguenti osservazioni:
nel nostro caso.                                                                              • antimeridiana (anti): altezza hv del Sole prima del passaggio sul meridiano
    Il lato Zn-astro è la distanza zenitale di cui abbiamo già parlato.                         dell’osservatore; il Sole ha un Az=150° (30° prima del meridiano);
    Gli altri due sono:
                                                                                                                                                 Figura 6. Individuazione della Stella Polare
                                               • la distanza polare p = 90°–δ, lato
        Pubblicazioni utili per la navigazione Pn-astro;
                                  astronomica
                                               • la colatitudine cϕ = 90°–ϕ, lato
  Effemeridi nautiche                          Zn-Pn.
  Riportano le coordinate degli astri usati
  nella navigazione astronomica in funzione             La distanza polare è la coordina-                     Mizar
  dell’ora di GW (comunemente chiamato Tm,          ta ausiliaria della declinazione, rica-
  ‘ti grande con m’), corrispondente all’istan-
                                                    vabile dalle effemeridi nautiche.
  te di osservazione. I dati sono tabulati per
  un periodo di tre giorni per ogni pagina. So-
                                                        La colatitudine è la coordinata
  no edite annualmente dall’Istituto idrogra-       ausiliaria della latitudine.                                                                                          Cassiopea
  fico della Marina militare.                           Ambedue sono dati noti.
                                                                                                                                               Dubhe
                                                        Gli angoli di interesse sono:
  Tavole a soluzione diretta H.O. 214               • l’angolo al polo P, coordinata au-                                        Merak
  Sono pubblicazioni dell’Hydrographic Of-          siliaria dell’angolo orario ricavabile
  fice Usa, stampate dall’Istituto idrografico      dalle effemeridi;
  della Marina militare, che forniscono i va-       • l’angolo azimutale Z, coordinata
  lori di hs e Azs (altezza ed azimuth misurati
                                                    ausiliaria dell’azimuth.
  dal Pns) necessari alla determinazione della
                                                                                               Unendo idealmente le stelle Merak e Dubhe si individua, a una distanza approssimata
  retta d’altezza. Oggigiorno al posto delle ta-
  vole si possono usare semplici calcolatrici,         Nella trigonomia sferica, come          di circa 4-5 volte la distanza tra le due stelle considerate, una stella isolata che è la Stella
                                                    avviene per quella piana, è possibile      Polare.
  purché siano in grado di risolvere calcoli
                                                                                               Un buon riferimento è anche, quando è visibile perché sopra l’orizzonte, la costellazione
  trigonometrici, oppure calcolatori con sof-       determinare dati incogniti partendo
                                                                                               di Cassiopea, che assume la forma di una W o M a seconda dei momenti di osservazione.
  tware dedicato.                                   da quelli noti.                            La Stella Polare si trova a mezza via, verso l’alto, tra il Grande Carro e Cassiopea.
                                                       Nella pratica della navigazione,
290     La patente nautica                                                                                                                                        Lezione 15 – Il sestante   291

• meridiana (meri): altezza hv all’istante del passaggio al meridiano; il Sole                      • lo specchio piccolo, diviso in due parti, una riflettente e l’altra trasparente,
  ha un Az=180°;                                                                                      così è possibile vedere contemporaneamente sia l’immagine riflessa
• pomeridiana (pom): altezza hv dopo il passaggio sul meridiano; il Sole ha                           dell’astro osservato sia l’immagine diretta della linea dell’orizzonte;
  un Az=210° (30° dopo il meridiano).                                                               • l’alidada, braccio mobile imperniato sul lembo sul quale è fissato lo spec-
                                                                                                      chio grande, che è completamente riflettente; l’alidada è dotata di un indi-
   Tra la prima e l’ultima osservazione può esserci una differenza di alcune                          ce rispetto al quale si legge esattamente l’angolo dell’altezza misurata;
ore. È pertanto necessario tenere conto del cammino fatto in tale lasso di tem-                     • la vite micrometrica, graduata da 0 a 60 primi e fissata sulla parte inferiore
po trasportando, con la stessa tecnica dei ‘rilevamenti successivi’, le rette anti                    dell’alidada, che consente di leggere con precisione i primi e i decimi di
e meri all’istante della pom. Il grafico è riportato in figura 8.                                     primo;
                                                                                                    • i vetri colorati, posti davanti allo specchio grande e a quello piccolo; il loro
Il sestante                                                                                           uso consente di filtrare i raggi luminosi durante l’osservazione del sole;
Il sestante è lo strumento che misura gli angoli compresi tra due direzioni                         • il cannocchiale è posto esattamente davanti allo specchio grande.
di osservazione. È molto utile nella navigazione per la misurazione sia delle
altezze degli astri sull’orizzonte sia degli angoli tra due punti cospicui costieri.
                                                                                                    Errore di indice                                                                               15
Il funzionamento si basa sul principio della doppia riflessione dei raggi lumi-                     L’errore di indice è l’errore che dipende dal non perfetto parallelismo tra gli
nosi (figura 9): un raggio luminoso incidente, quando è riflesso due volte sul                      specchi. È indicato con la lettera γ (gamma), detta comunemente gamma del
medesimo piano (piano del lembo), forma un angolo h con la direzione della                          sestante.
seconda riflessione che è esattamente il doppio di quello formato tra le due                           I due specchi dovrebbero essere perfettamente paralleli quando l’alidada
superfici riflettenti e indicato con β, per cui:                                                    è esattamente sul valore zero della graduazione del lembo. Il sestante deve
    h = 2xβ ovvero β = h/2.                                                                         essere maneggiato con cura proprio per non compromettere il parallelismo.

Il nome sestante deriva dal fatto che in origine lo strumento aveva un settore                                                                           Figura 9. Funzionamento del sestante
circolare ampio 60° (un sesto di angolo giro). Nel tempo è rimasto il nome
anche se i settori circolari hanno ampiezza superiore (120°).                                                                           Raggio incidente
   Le principali parti del sestante sono:
• l’impugnatura, sul lato destro dello strumento;
                                                                                                                                            α
• la struttura metallica, sulla quale sono fissate tutte la altre parti componenti;                                                                       Specchio mobile
• il lembo, che è la parte inferiore e graduata della struttura metallica;
                                                                                                                       1ª riflessione       α
                Figura 7. Metodo anti-meri-pom             Figura 8. Metodo anti-meri-pom

                                                                     Pns                                         Orizzonte                                    h
                                                                              Punto astronomico

             Meridiana
                                                                                                                                        2ª riflessione               Osservatore
                                                                                                                      Specchio fisso
                2
                                 Pomeridiana                                                                                                                 β= h
                             3                   Pomeridiana      Meridiana         Antimeridiana                                                               2
     S
 Az = 180°               1                                                                                                                       β

                                                                                                                                                           Lembo graduato
      Antimeridiana Az = 150°
                                                      Az 210°                       Az 150°

                                                                   Az 180°
292 La patente nautica                                                                                                                                                                               Lezione 15 – La misurazione del tempo 293

                                                                                                                                                             Figura 12. Verticale di osservazione
                                                                                                                                 Figura 10. Sestante                                  del sestante      con hi (altezza istrumentale o
                                             Astro
                                                                                                                                                                  Verticale di
                                                                                                                                                                  osservazione
                                                                                                                                                                                                        strumentale).
                                    im
                                                                                                                                                                                                           Il valore del γ generalmente non
                                      m
                                          ag
                                               in
                                                                                                                                                                                                        supera i pochi primi e può essere
                                                  e
                                                      de
                                                         ll’a
                                                                                                                                                                                                        contenuto mediante la messa a pun-
                                                               str
                                                                   o                                                                                                                                    to del sestante, agendo sulle viti mi-
                                                                                       Specchio
                                                                                        mobile                                                                                                          crometriche che servono a regolare
                                                                       Filtri                                                                                                                           la perpendicolarità degli specchi al
                                                                                                                                                                                                        piano del lembo del sestante.
                               Specchio
                                  fisso
                        semitrasparente
                                                                                                                                                                                                           L’altezza osservata h si ottiene
                                                                                                                                                                             Punto di
                                                                                                                 Canocchiale
                                                                                                                                                                             tangenza                   quindi nel seguente modo:
          Linea dell’orizzonte                                                                                                                                                                             hi±γ = ho
                           Filtri                                                                                                                        			 Esempio: hi = 49°00'.6 e γ = –1'.1
                                                                                                                                     Occhio
                                                                                                                                                         			 hi = 49°00'.6
                                                                                                                                                         			± γ = –1'.1                                                                          15
                                                                                                                                                         			 = ho = 48°59'.5

                                 14
                                   0
                                                                                                                                                       Nella misurazione delle altezze il sestante deve essere tenuto verticalmente
                                                                                                                             0
                                       13
                                         0
                                                 120
                                                                                                                   20
                                                                                                                        10                             per evitare errori che si ripercuotano sulla posizione. L’osservatore deve quin-
                                                                                                                                                       di porre la massima cura affinché il sestante ‘lavori’ esattamente sul piano
                                                             110
                                                                       100                                  30
                                                                                  90                   40
                                                                                        70   60   50

                                                                         45
                                                                                                                                                       verticale passante per lo strumento stesso.
                                                                                                                                                          L’individuazione della verticale si ottiene facendo oscillare il sestante, co-
                                                                                  10

                                                                         40
                                                                                  15

                                                                             35
                                                                                  5

                                                                                                                                                       me mostrato nella figura 12, intorno all’asse del cannocchiale, attraverso il
                                                                             30

                                                      Micrometro
                                                                                                                                                       quale si vede l’astro collimato con l’orizzonte. Operando in questo modo è
                                                                                                                                                       possibile osservare il Sole percorrere un arco. La lettura deve essere fatta pro-
   Prima di usare un sestante è pertanto opportuno controllare se è affetto da                                                                         prio nel punto in cui il Sole è tangente alla linea dell’orizzonte.
errore di indice.
   Un metodo di controllo è quello                                                                                                                     Correzione delle altezze
di osservare la linea dell’orizzonte             Figura 11. Misurazione del gamma                                                                      Abbiamo riferito l’altezza vera hv di un astro all’orizzonte astronomico. In re-
                                                                        del sestante
attraverso il cannocchiale e, agen-                                                                                                                    altà nella prassi la misurazione viene fatta sull’orizzonte visibile, laddove l’os-
do sulla vite micrometrica, portare              Immagine                                                                                              servatore è soggetto a una elevazione (e) rispetto al livello del mare. L’altezza
                                                 diretta
a coincidere l’immagine diretta con                                                                                                                    misurata, pertanto, non coincide con l’altezza vera hv.
quella riflessa dell’orizzonte osser-            Immagine
                                                 riflessa
vato; ad allineamento effettuato, se                                                                                                                      Per ottenere hv è necessario apportare le seguenti correzioni all’altezza let-
γ = 0, l’alidada è sul valore 0°00'.0.                                                                                                                 ta sul sestante (altezza istrumentale hi):
   Ma il metodo più preciso, e           La misurazione del gamma del sestante                                                                         • C1, correzione in funzione dell’elevazione e;
quindi quello consigliato, consiste      con il Sole avviene seguendo tre                                                                              • C2, correzione in funzione dell’altezza osservata ho;
nell’osservare il Sole portando a        passaggi.                                                                                                     • C3, correzione dipendente dal lembo, superiore o inferiore, collimato con
                                         Prima lettura: immagine diretta
coincidere l’immagine diretta con                                                                                                                         l’orizzonte, e dal diametro dell’astro; questa correzione non si usa per le
                                         tangente a quella riflessa.
quella riflessa (figura 11).             Seconda lettura: immagine riflessa
                                                                                                                                                          stelle perché puntiformi.
   Il gamma del sestante può essere      tangente a quella diretta.
positivo (+) o negativo (–), cioè deve   Calcolo errore indice: sommare le due                                                                         Le correzioni C1 e C2 sono sottrattive, mentre C2 è additiva. Le correzioni so-
essere aggiunto o sottratto all’altezza  letture e dividere per due.                                                                                   no riportate nelle pagine gialle delle effemeridi (sono colorate di giallo), con
misurata dallo strumento, indicata                                                                                                                     valori sempre additivi: ciò comporta la sottrazione di un grado al risultato.
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