La medicina di genere e la promozione della salute - Tiziana Sabetta - Unicam

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La medicina di genere e la promozione della salute - Tiziana Sabetta - Unicam
La medicina di genere
e la promozione della salute
       Camerino, 6 Ottobre 2014

                            Tiziana Sabetta
La medicina di genere e la promozione della salute - Tiziana Sabetta - Unicam
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
      dell’individuo e interesse della collettività”
          (art. 32 della Costituzione italiana)

 Il diritto alla salute, essendo espressamente tutelato dalla nostra Carta
   costituzionale, è un diritto inviolabile e da far valere “erga omnes”

      Da qui, l’esigenza di promuovere una Medicina di genere
La medicina di genere e la promozione della salute - Tiziana Sabetta - Unicam
IV Ed. del Libro Bianco
      In collaborazione con
La medicina di genere e la promozione della salute - Tiziana Sabetta - Unicam
Quali sfide per la salute?
          Analisi di alcune aree di interesse…

 Demografia
 Fattori di rischio e prevenzione
 Malattie

 Sostenibilità
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Un forte invecchiamento demografico

                                                     Componente per
                                                     genere sbilanciata a
                                                     favore delle donne per
                                                     le classi:
                                                     65-74 anni
                                                     over 75 anni

Le donne rappresentano il 53,5% della popolazione 65-74 anni e il 62,1%
degli over 75 anni
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Allungamento senza precedenti della
      durata media della vita

                                  84,5
                                  79,4
                                  (2011)
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La piramide familiare

                   Ieri

                          Oggi
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Speranza di vita alla nascita - Anno 2011*
              Maschi - Italia 79,4               Femmine - Italia 84,5

                                     80,3 anni                   85,4 anni

* Dati provvisori
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L’Italia è uno dei Paesi europei dove il livello di
      fecondità totale è tra i più contenuti

    1,45

     1,4

                                                                                  1,39
    1,35                                                                                        Livello di   2,1
                                                                                         <    sostituzione
                                                                                             generazionale
     1,3

           1,25
    1,25

     1,2
           2001   2002   2003   2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010   2011
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Numero medio di figli - Anno 2011
Diffusione del tabagismo per
%fumatori 15+ M+F                                fascia di età:
                                         uomini 25-34 anni (38,86%)
                                          donne 45-54 anni (23,26%)

                    Uomini: 28,21%
                         Donne: 15,41%

                                          Fumatori:

                                               Uomini: 28,72%
                                               Donne: 16,75%
 Tipi di consumo a rischio:

         Binge drinking:

              Uomini 14,1% vs 16,6%

              Donne 2,3% vs 4,4%

         Consumo giornaliero
           eccedentario:

              Uomini: 8,5% vs 8,0%

              Donne: 1,7% vs 1,3%
Sovrappeso                                           Obesità
%persone sovrappeso 18+ F                            %persone obese 18+ F

                                  29,10% vs 26,75%                          9,77% vs 9,37%

                        2011
                        Italia
                           9.37
Attività fisica
         %persone che non praticano sport né attività fisica 3+ F

                                                            39,44% vs 44,37%

  70
  58
  46
  34
  22
o dati
Screening mammografico

100,0%
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%                                                                                 Nord

50,0%                                                                                 Centro

40,0%                                                                                 Sud

30,0%
20,0%
10,0%
 0,0%
         2000   2001   2002   2003   2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010
Screening per il cervicocarcinoma
             uterino

  100,0%
  90,0%
  80,0%
  70,0%
  60,0%                                                             Nord

  50,0%                                                             Centro

  40,0%                                                             Sud

  30,0%
  20,0%
  10,0%
   0,0%
           2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Malattie - Tumori prevalenti

                   Incidenza
  Stomaco                                                                Mortalità
  Polmone
                                                                Utero
Colon retto
Mammella                                                      Stomaco
                                                       Colon retto ano
              0       50          100     150
                                                 Apparato respiratorio

                   Prevalenza                               Mammella

                                                                          0     1    2   3   4
  Polmone
  Stomaco
Colon retto
Mammella

              0    500     1000    1500   2000
20,0
                                               30,0
                                                      40,0
                                                             50,0

                                 10,0
                                                                    60,0
                                                                              70,0

                           0,0
              Piemonte
Valle d’Aosta-Vallée…
             Lombardia
         Bolzano-Bozen
                Trento
                Veneto
Friuli Venezia Giulia
                Liguria
        Emilia-Romagna
               Toscana
               Umbria
               Marche

34,4%
                 Lazio
              Abruzzo
                Molise
             Campania
                                                                           61,7

                Puglia
             Basilicata
               Calabria
                                                                                     Parti con taglio cesareo

                Sicilia
              Sardegna
                  Italia
                                                         38,7
Ospedalizzazione

1.800

1.600

1.400

1.200

1.000

 800

 600

 400

 200

   0
        2000      2001      2002    2003       2004      2005   2006    2007       2008    2009      2010

               Regime ordinario M          Regime ordinario F     Day Hospital M          Day Hospital F
Dimissioni ospedaliere

           RO 1.161,80 vs 1.177,90 per 10.000

           DH 391,89 vs 508,75 per 10.000
0
                                  10
                                  20
                                  40
                                  50
                                  60

                                  30
                    Piemonte
                 Valle d'Aosta
                   Lombardia
               Bolzano-Bozen
                        Trento
                       Veneto
          Friuli Venezia Giulia
                       Liguria
             Emilia-Romagna
                      Toscana

Maschi
                      Umbria
                      Marche
                         Lazio
                                       42,26%

Femmine
                      Abruzzo
                       Molise
                    Campania
                        Puglia
                    Basilicata
                                                   Consumo di farmaci

                      Calabria
                        Sicilia
                     Sardegna
                         Italia
                                           42,92
                                   34,31
I costi della salute in ottica di genere

  Diverse sono le Istituzioni che, a livello internazionale, chiedono e
  raccomandano di tenere in considerazione il determinante «genere»
  nella programmazione delle politiche sanitarie.
  Adottare un’ottica di genere in materia di salute permetterebbe di
  prevedere e valutare le differenze in termini di outcome terapeutici
  riscontrate tra uomini e donne.
Studi di genere in farmacologia
Varie ricerche hanno evidenziato la necessità di eseguire studi di
genere nella farmacologia poiché il rischio di reazioni avverse nelle
donne è quasi il doppio (1,7 volte). Alle reazioni avverse è
imputabile un maggior numero di ricoveri ospedalieri (60% donne)
che incidono sui costi del sistema sanitario, ma anche sui costi
individuali e sociali associati non solo a un rischio più elevato di
ospedalizzazione, ma di mortalità conseguente ad una reazione
avversa.
Promuovere un’ottica di genere, quindi, consentirebbe di diminuire
gli errori nella prescrizione delle cure, di aumentare la sicurezza dei
trattamenti farmacologici e di assicurare un’adeguata appropriatezza
terapeutica generando, così, un risparmio per il SSN.
Sostenibilità del SSN

Evidente è la necessità di attuazione profonde riforme di natura
politica, economica e organizzativa che migliorino l’efficacia e
l’efficienza del sistema e impediscano che questo imploda a causa
delle innumerevoli criticità ancora irrisolte.
Solo così sarà possibile difendere il livello di assistenza
universalistica, introdotto nel 1978 con la nascita del Servizio
Sanitario Nazionale
Innovazione farmacologica

Evidente è la disomogeneità sul territorio che si riscontra,
oltre che nell’applicazione del ticket, anche nelle modalità
e nei tempi di adozione dei farmaci innovativi che variano
in relazione alla regione di appartenenza, con significative
conseguenze sull’equità
Conclusioni

Il quadro che emerge dall’analisi dei dati evidenzia una condizione di
benessere fisico complessivamente buona della popolazione femminile,
ma rileva l’urgenza sia di promuovere campagne preventive più mirate e
politiche socio-sanitarie in grado di assicurare il mantenimento e il
miglioramento delle generali condizioni di salute, sia di favorire il
potenziamento e/o l’adeguamento dell’offerta dei servizi, spesso
insufficienti e poco rispondenti alle esigenze dell’utenza
Il nostro auspicio……
…… è che questo volume, oltre ad essere utile a tutti quelli che hanno
responsabilità decisionali, serva anche a porre maggiormente l’attenzione
sull’importanza della Medicina di genere.

Per raggiungere tali finalità, sarebbero indispensabili:
- un miglior coordinamento delle politiche a livello nazionale, regionale e
locale;
- una più corretta pianificazione e allocazione delle risorse, specialmente
in questo periodo di crisi finanziaria globale e di ridimensionamento della
spesa pubblica;
- un maggior coinvolgimento delle donne affinché possano comprendere
meglio le problematiche che le riguardano
Il nostro SSN è considerato tra i migliori nel
              contesto europeo
Ma occorre migliorare la programmazione,
   l’organizzazione e la gestione dei servizi
Per farlo …

Bisogna capire quali sono le vere esigenze dei
   protagonisti (bambini, adolescenti, adulti e anziani)
    considerando la diversità di «genere»
Grazie per l’attenzione
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