La malattia da virus Ebola - Attualità

Pagina creata da Vincenzo Lorenzi
 
CONTINUA A LEGGERE
La malattia da virus Ebola - Attualità
Attualità

     La malattia da virus Ebola

20

     La malattia da virus Ebola (EVD), precedente-           Una volta che una persona sia entrata in con-
     mente nota come febbre emorragica da virus              tatto con un animale infetto da virus Ebola e
     Ebola, è una malattia grave, spesso fatale,             abbia contratto l’infezione, questa può dif-
     con un tasso di mortalità fino al 90 %. La ma-          fondersi all’interno della comunità da perso-
     lattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie,        na a persona. L’infezione avviene per contatto
     gorilla, scimpanzé).                                    diretto (attraverso ferite della pelle o mucose)
     L’Ebola è apparsa la prima volta nel 1976 in            con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni
     due focolai contemporanei: in un villaggio nei          (feci, urine, saliva, sperma) di persone infette.
     pressi del fiume Ebola nella Repubblica De-             L’infezione può verificarsi anche in caso di fe-
     mocratica del Congo, e in una zona remota               rite della pelle o delle mucose di una persona
     del Sudan. L’origine del virus non è nota, ma i         sana che entra in contatto con oggetti conta-
     pipistrelli della frutta (Pteropodidae), sulla ba-      minati da fluidi infetti di un paziente con Ebola,
     se delle evidenze disponibili, sono considerati         quali vestiti e biancheria da letto sporchi dei
     i probabili ospiti del virus Ebola.                     fluidi infetti o aghi usati.
                                                             Gli operatori sanitari sono stati spesso i più
        COME SI INFETTANO LE PERSONE                         esposti al virus durante la cura dei pazien-
                                                             ti con Ebola. Questo accade perché, in parti-
     L’Ebola si trasmette nella popolazione uma-             colare nelle prime fasi di un epidemia, non
     na attraverso lo stretto contatto con sangue,           indossano dispositivi di protezione individuale
     secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei di        (ad esempio i guanti) quando assistono i pa-
     animali infetti. In Africa, l’infezione è avvenuta      zienti. Gli operatori sanitari di tutti i livelli del
     attraverso la manipolazione degli scimpanzé,            sistema sanitario - ospedali, cliniche e centri
     gorilla, pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi    sanitari - delle aree a rischio dovrebbero es-
     di foresta e istrici infetti trovati malati o morti o   sere informati, prima possibile, sulla natura
     catturati nella foresta pluviale. Nelle zone a ri-      della malattia, sulle modalità di trasmissione
     schio (foresta pluviale dell’Africa Sub-saharia-        e seguire rigorosamente le precauzioni racco-
     na) è importante ridurre il contatto con gli ani-       mandate per prevenire l’infezione.
     mali ad alto rischio, quali pipistrelli della frut-     Possono svolgere un ruolo nella trasmissio-
     ta, scimmie e primati, non raccogliere animali          ne di Ebola anche le cerimonie funebri in cui
     morti trovati nelle foreste o manipolare la loro        le persone hanno contatti diretti con il cor-
     carne cruda.                                            po del defunto. Le persone decedute per

                                                                                          Agorà n. 56 settembre 2014
Attualità

    Ebola, infatti, devono essere maneggiate con         interna che esterna.
    indumenti protettivi e guanti ed essere sepolte      Gli esami di laboratorio includono globu-
    immediatamente.                                      li bianchi e piastrine bassi ed aumento degli
    Le persone sono contagiose fino a quando il          enzimi epatici.
    sangue e le secrezioni contengono il virus. Per      Il periodo di incubazione o l’intervallo di tem-
    questo motivo, per evitare di infettare chiun-       po dall’infezione alla comparsa dei sintomi
    que altro nella comunità, i pazienti infetti de-     è tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa con-
    vono essere attentamente monitorati dai me-          tagioso quando comincia a manifestare sin-
                                                                                                              21
    dici e sottoposti a test di laboratorio, per ga-     tomi, non è contagioso durante il periodo di
    rantire che il virus non sia più in circolo, prima   incubazione.
    del loro ritorno a casa. Gli uomini, guariti dalla   L’infezione da malattia da virus Ebola può
    malattia, possono ancora trasmettere il virus        essere confermata solo attraverso test di
    a partner attraverso lo sperma, per un mas-          laboratorio.
    simo di sette settimane dopo la guarigione.
    Per questo motivo è importante per gli uomini           TERAPIA
    evitare rapporti sessuali per almeno sette set-
    timane dopo la guarigione oppure indossare           I pazienti gravemente malati necessitano di
    il preservativo nei rapporti sessuali durante le     terapia intensiva, sono spesso disidratati e
    sette settimane dopo la guarigione.                  hanno bisogno di liquidi per via endovenosa
                                                         o di reidratazione orale con soluzioni conte-
       CHI È PIÙ A RISCHIO                               nenti elettroliti. Attualmente non esiste un trat-
                                                         tamento specifico per curare la malattia. E’ in
    Durante un’epidemia le persone a più alto ri-        corso la sperimentazione di farmaci.
    schio di infezione sono:                             Alcuni pazienti con terapie mediche appro-
    • operatori sanitari                                 priate guariscono.
    • familiari o altre persone a stretto contatto       Per aiutare a controllare l’ulteriore diffusione
        con persone infette                              del virus, i casi sospetti o confermati devono
    • persone che hanno contatto diretto con i           essere isolati dagli altri pazienti e trattati da
        corpi dei defunti, nelle cerimonie funebri       operatori sanitari che attuino rigorose pre-
    • cacciatori nella foresta pluviale che entra-       cauzioni per il controllo delle infezioni.
        no in contatto con animali trovati morti nella
        foresta.                                            CONSIGLI PER CHI VIAGGIA
    Sono necessarie altre ricerche per capire se
    alcuni gruppi, come le persone immunocom-            Nel corso di un focolaio, l’OMS esamina re-
    promesse o persone con altre patologie di            golarmente la situazione sanitaria pubblica e
    base, siano più suscettibili di altri a contrarre    raccomanda restrizioni di viaggio o rotte com-
    l’infezione.                                         merciali, se necessario. Al momento, tali mi-
    L’esposizione al virus può essere controllata        sure non sono raccomandate.
    attraverso l’uso di misure protettive in strutture   Il rischio di infezione per i viaggiatori è molto
    sanitarie e ospedali, nei raduni di comunità e       basso in quanto la trasmissione da persona a
    nelle abitazioni.                                    persona avviene per contatto diretto con i flu-
                                                         idi corporei o secrezioni di un paziente infetto.
       SEGNI E SINTOMI
                                                            IN GENERALE
    Comparsa improvvisa di febbre, intensa de-
    bolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal        • I viaggiatori dovrebbero evitare ogni contat-
    di gola sono i segni e sintomi tipici, seguiti da      to con pazienti infetti
    vomito, diarrea, esantema, insufficienza rena-       • Gli operatori sanitari che viaggiano ver-
    le ed epatica e, in alcuni casi, emorragia sia         so aree colpite dovrebbero seguire

Agorà n. 56 settembre 2014
Attualità

       rigorosamente le indicazioni sul controllo         in Italia - aggiornamento
       delle infezioni raccomandate dall’OMS            • Circolare 4 aprile 2014 - Malattia da virus
     • Chiunque abbia soggiornato in aree dove i          Ebola in Africa Occidentale: Misure di sor-
       casi sono stati recentemente segnalati do-         veglianza ai punti di ingresso internazionali
       vrebbe essere consapevole dei sintomi dell’        in Italia
       infezione e consultare un medico al primo
       segno di malattia                                f) Link
     • I medici che si occupano di viaggiatori di ri-   • About Ebola Virus desease
22
       torno dalle zone colpite, con sintomi com-           Sezione on line dell’Organizzazione Mon-
       patibili sono invitati a considerare la possi-       diale della sanità - OMS dedicata a Ebola
       bilità di malattia da virus Ebola.               • Ebola and Marburg fevers
                                                            Sezione on line del Centro europeo per la
        INFORMATI                                           prevenzione e il controllo delle malattie -
                                                            ECDC dedicata a Ebola
     Sul sito web del ministero della salute sono di-
     sponibili diversi documenti sintetici:
                                                        Ebola, è un”infermiere eroe”
     a) Scarica opuscoli e locandine per i viaggia-     il primo britannico contagiato
     tori internazionali
                                                        dal virus in Africa
     b) Consulta gli aggiornamenti della situazio-
     ne dell’epidemia in Africa nella sezione Eventi                       William Pooley, 29 anni, da
     epidemici all’estero                                                  cinque settimane lavorava
                                                                           come volontario al centro per
     c) Domande e risposte (FAQ), Leggi le doman-                          il trattamento dell’ebola a Ke-
     de e risposte più frequenti sulla mallattia da                        nema, In Sierra Leone.
     virus Ebola                                                           L’ultimo bollettino dell’Orga-
                                                                           nizzazione mondiale della
     d) Scheda informativa dell’OMS sulla malattia      sanità registra 1.427 morti per Ebola e i primi
     • EBOLA VIRUS DESEASE Fact sheet n.103             a essere falcidiati dal virus sono i medici e gli
        Scheda informativa dell’Organizzazione          infermieri che operano nelle aree a rischio. So-
        Mondiale della sanità                           no sempre più spesso chiamati “eroi” per l’at-
        Traduzione a cura della Direzione generale      teggiamento con cui antepongono il bene co-
        della prevenzione                               mune alla propria salute individuale. L’ultima
                                                        storia del genere viene dalla Gran Bretagna
     e) Note e circolari                                e riguarda l’infermiere William Pooley, 29 an-
     • Circolare 13 agosto 2014 - Segnalazione e        ni, il primo cittadino d’Oltremanica affetto dal
        gestione di eventuali casi sospetti di Malat-   virus che nella notte è arrivato dall’Africa all’In-
        tia da Virus Ebola (MVE)                        ghilterra con un volo speciale ed è stato subi-
     • Circolare 8 agosto 2014 - Malattia da virus      to ricoverato in una unità altamente isolata al
        Ebola, Africa Occidentale - Aggiornamento       Royal Free Hospital di Londra. “Un professioni-
        8 agosto 2014 - Misure di profilassi interna-   sta, che laddove molti suoi colleghi decideva-
        zionale - Raccomandazioni per viaggiatori       no di non stare a contatto con i malati di Ebola
     • Circolare 1 agosto 2014 - Malattia da virus      in Sierra Leone, si era offerto volontario per far-
        Ebola in Africa Occidentale: Aggiornamento      lo”, scrive oggi il Daily Mail. Pooley è origina-
        - Misure di sorveglianza                        rio di Woodbridge, in Suffolk, e da cinque set-
     • Circolare 8 aprile 2014 - Malattia da virus      timane lavorava come volontario al centro per
        Ebola in Africa Occidentale: Misure di sor-     il trattamento dell’ebola a Kenema, in Africa.
        veglianza ai punti di ingresso internazionali

                                                                                    Agorà n. 56 settembre 2014
Attualità

           Ebola: il racconto
       di Massimo Galeotti,
     infermiere impegnato
                   in Guinea
                                                                                                                      23
    Grazie a una segnalazione dell’Ufficio Stampa di          (successivamente si è capito che era affetto da
    Medici Senza Frontiere (MSF), condividiamo una            ebola), e durante la cerimonia della preparazio-
    storia molto intensa che ci arriva da uno degli           ne del corpo, eseguita senza protezione, era ve-
    operatori umanitari italiani impegnati sul fronte         nuto a contatto con il virus. Una persona infet-
    Ebola, in Guinea, l’infermiere Massimo Galeot-            ta con l’ebola ha il virus in tutte le secrezioni
    ti, iscritto al Collegio Ipasvi di Firenze dal 1994. Il   del corpo: sudore, lacrime, saliva, sangue, feci,
    virus ha ucciso 84 persone negli ultimi tre gior-         vomito e perfino nel latte materno. Ed il luogo
    ni. Il bilancio complessivo delle vittime sale così       dove il virus si propaga maggiormente e’ pro-
    a 1.229, rende noto l’Organizzazione Mondiale             prio durante i funerali, dove il corpo del morto
    della Sanità. Le persone infette sono ora 2.240.          viene toccato da tutte le persone che parteci-
    Ad oggi ci sono stati 466 morti in Liberia, 365 in        pano al funerale. Una volta rientrato a casa, il
    Sierra Leone, 394 in Guinea e 4 in Nigeria.               padre ha trasmesso il virus a tutta la famiglia.
                                                              Mary, la più grande delle tre, mi ha subito colpito
    LA FORZA DI MARY                                          per il suo sguardo maturo, per quell’aria da ‘du-
    di Massimo Galeotti, infermiere di MSF in Guinea          ra’ con la quale mi guardava. Sola ad accudire le
                                                              sue due sorelline, passava ore a darle da bere e
    “Il triangolo della morte, così mi viene da de-           da mangiare, le spronava a sforzarsi, ma per lo-
    scrivere questa parte di mondo dove l’equipe              ro era un calvario anche solo aprire la bocca. La
    MSF sta lottando giorno e notte per fermare               diarrea ha iniziato a manifestarsi nella sorellina
    l’epidemia di Ebola. Mi trovo a Guéckédou, una            piu piccola che dopo una notte di agonia se n’è
    cittadina nella foresta della Guinea, non lonta-          andata. Mary e Jetta, le due superstiti si sono
    na dal confine con la Sierra Leone e la Liberia.          allora chiuse in un silenzio totale. Non mi guar-
    Il virus Ebola sembra non voler arrestare la sua          davano neppure quando entravo nella tenda. Si
    avanzata. Nel nostro ospedale da campo a fati-            rifiutavano di mangiare nonostante Mary aves-
    ca riusciamo a trovare i letti e lo spazio per am-        se ancora la forza per farlo. Entravamo a turno
    mettere tutti i casi d’ebola. Qui i morti si conta-       nell’unità di isolamento, per non lasciarle troppo
    no giornalmente: è un’ecatombe. Il numero più             tempo da sole. Faceva caldissimo e con la tuta
    basso di morti che abbiamo avuto in una giorna-           di protezione che indossiamo e non riuscivamo
    ta è stato quattro ed il numero maggiore sette.           a stare all’interno per molto tempo. Mary e Jetta
    Il giorno del mio arrivo abbiamo ammesso una              non parlavano l’inglese e quando chiedevo loro
    famiglia intera, padre, madre e Ie loro tre figlie di     come si sentissero o se avessero mangiato non
    7, 10 e 13 anni. Il padre è deceduto dopo qualche         mi guardavano neppure. Jetta si è addormenta-
    ora dall’arrivo, lasciando sole la moglie Geneva          ta, di un sonno profondo, dal quale non si e’ piu’
    e le 3 figlie. Geneva era terrorizzata dall’idea di       svegliata. Che tristezza nei nostri cuori, quanta
    morire e di dover lasciare le sue tre bellissime          rabbia abbiamo provato. Il senso di impotenza
    bambine orfane. Ma le sue condizioni sono su-             in questi casi prende il sopravento, e la rabbia
    bito apparse gravi. Ha iniziato a perdere sangue          la senti salire e vorresti urlare. Mary era lì, appa-
    dal naso e poi dalla bocca fino a che non è spi-          rentemente indifferente alla morte della sorella,
    rata, tra i pianti e le urla delle sue tre bambine        non guardava il suo corpo, non piangeva. Avrei
    che l’hanno vista morire in questo modo orribile.         voluto abbracciarla e per questo mi sono avvici-
    Il padre era stato ad un funerale di un fratello          nato ma Mary con uno movimento brusco si è

Agorà n. 56 settembre 2014
Attualità

     girata dall’altra parte. Mentre l’èquipe si prepa-     descrivere il senso di vittoria che ho provato in
     rava a portare via il corpo della sorellina, Mary,     quel momento, una grande gioia e contentez-
     fissava con lo sguardo la parete della tenda.          za. Certo non era il segno della guarigione, ma
     Non si è mossa da quella posizione per ore, e          comunque un grandissimo passo in avanti, una
     così l’ho ritrovata quando alle sette di sera sono     meta che non avrei mai creduto di raggiunge-
     rientrato per portarle la cena. Le ho messo il piat-   re. All’uscita dall’unità di isolamento ho urlato a
     to davanti e le ho chiesto di fare uno sforzo, spie-   tutta l’equipe la grande novità, erano increduli.
     gandole che mangiare e bere aiuta l’organismo          Allora li ho fatti avvicinare alla tenda da dove si
24
     a combattere l’ebola. Non ha mosso la testa di         intravedeva Mary masticare piccolissimi bocconi
     un millimetro.                                         di riso. Il giorno dopo sono tornato, Mary sem-
     Il giorno seguente quando sono entrato nella           brava non volesse mangiare ma dopo il bagno,
     sua tenda l’ho trovata sdraiata per terra, che         si è seduta sul letto ed ha iniziato a mangiare il
     dormiva. L’ho chiamata, ha riconosciuto la mia         pane inzuppandolo nel tè. Non stava proprio be-
     voce perchè mi ha fissato come se aspettasse           ne, era molto debole, ma vedevo che si sforzava
     una delle mie domande. Le ho la mano de-               ed ero sicuro che sarebbe migliorata. Nel pome-
     stra e mentre la stringevo le ho detto che non         riggio mi è arrivata la notizia che il giorno dopo
     mi sarei arreso, e che sarei rimasto lì accanto        sarei dovuto partire per una missione esplorati-
     a lei fino a che non avesse assaggiato il cibo         va in Liberia, dove l’ebola continua la sua avan-
     che le avevo portato. Poi mi sono detto «perchè        zata. Che rabbia! Proprio ora che Mary reagiva
     non parlarle in italiano?», la nostra bella lingua     volevo seguire i suoi progressi e starle accanto.
     così musicale da incantare anche chi non la co-        Prima di partire sono andato a salutarla. Mi ha
     nosce. Sono rimasto al suo fianco raccontandole        guardato, ha preso il piatto ed ha iniziato a man-
     un pò di cose: da dove venivo e cosa facevo nel        giare, mentre ero seduto al suo fianco. Prima di
     suo Paese. Sono poi passato a raccontarle della        uscire dalla tenda le ho fatto ciao con la mano
     mia famiglia e di mio nipote Matteo, e di quanto       dicendole che sarei partito ma che ogni giorno
     bene gli volessi. Mary mi guardava, la sua ma-         avrei chiesto sue notizie. È davvero strano co-
     no nella mia, immobile come rapita da un testo         me ci si possa legare ad una persona che si
     stupendo di una canzone ascoltata per la prima         è conosciuta da poco, con la quale non puoi
     volta. Mi sono fatto coraggio e le ho avvicinato il    neanche comunicare. Eppure quella bambina
     piatto e subito si è girata dall’altra parte. Le ho    mi emozionava tutte le volte che la guardavo,
     fatto capire che il caldo mi stava torturando e che    non me la tolgo dalla mente.
     la tuta era tutta bagnata di sudore all’interno, gli   Sono stato costantemente informato, ed oggi
     occhialini erano quasi tutti appannati. Faticavo a     la grande notizia: «Mary è uscita, ce l’ha fat-
     respirare, eppure mi sforzavo a starle accanto         ta». Non avevo parole per esprimere la gioia
     perche’ volevo vedesse che m’importava davve-          che provavo e così mi sono coperto il volto con
     ro di lei. Poi non ce l’ho fatta più e mentre mi       le mani e come un bambino ho pianto. Non ho
     allontanavo ho sentito la sua mano afferrate           la presunzione di pensare di aver salvato la vita
     il mio braccio. Mi sono girato e ho visto le sue       a quella ragazzina che non rivedrò mai più, ma
     labbra muoversi, ma non capivo. Un’altra pa-           sono certo che l’incoraggiamento, la vicinanza
     ziente ha tradotto per me: Mary mi chiedeva            e la mia testardaggine le siano state da spinta.
     di farle il bagno. Mi sono sentito subito pie-         Mary poi ha fatto il resto e forse il fato, finalmen-
     no di energie e pronto per fare questo ultimo          te, ha dato il suo contributo.
     sforzo prima di uscire dall’unità di isolamen-         Non vedo l’ora che sia domani per iniziare una
     to. Era debole, a stento riusciva a stare in piedi,    nuova sfida al fianco di chi soffre, ed imparare,
     «io ho fatto un grande sforzo per farti il bagno ed    da persone come Mary, come posso stimolare
     ora ti chiedo di fare lo stesso per mangiare» . Le     quel cambiamento che voglio vedere nel mon-
     ho avvicinato il piatto e sono rimasto altri minuti    do”
     ad aspettare che lei aprisse la bocca e finalmen-
     te mangiasse qualche boccone di riso. Non so           (tratto da www.ipasvi.it)

                                                                                         Agorà n. 56 settembre 2014
Puoi anche leggere