La Elbphilarmonie di Herzog & de Meuron ad Amburgo verso l'apertura

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La Elbphilarmonie di Herzog & de Meuron ad Amburgo verso l'apertura
La Elbphilarmonie di Herzog &
de Meuron ad Amburgo verso
l’apertura
Uno   degli   edifici   più   costosi   della   storia   tedesca,
l’Elbphilarmonie di Amburgo degli svizzeri Herzog & de Meuron,
sta finalmente arrivando alla sua conclusione. Con l’aumento
esponenziale dei costi inizialmente preventivati, passati
dagli iniziali 240 milioni di euro ai finali 789 milioni, e un
ritardo sulla chiusura prevista del cantiere di 6 anni.

A sfogliare, anche solo rapidamente, quanto riportato dalle
cronache, recenti o più datate, architettoniche ma soprattutto
generaliste locali, ciò che più colpisce di questo
impressionante recupero urbano effettuato sulle rive dell’Elba
non sono infatti tanto le scelte architettoniche, strutturali
e impiantistiche, quanto le polemiche, che dal 2014 sono state
anche accompagnate dall’apertura da parte della magistratura
amburghese di un’indagine per fare chiarezza. E la situazione
che emerge rende la complesse vicende di quest’opera pubblica
più simili alle nostrane che a quanto si pensa possa accadere
nell’efficiente Germania, dove sembra si parli di Bim ancora
troppo poco.

L’operazione Philarmonie nasce e prende forma in un contesto
dinamico e di grande trasformazione. Ad Amburgo, nell’estremo
nord della Germania, a partire dall’inizio del millennio sta
infatti prendendo forma uno dei piani di rigenerazione urbana
più ampi e importanti d’Europa: HafenCity, nel pieno centro
della città, sta recuperando un’ampia area dismessa di docks e
magazzini del vecchio porto fluviale ormai in disuso e li sta
sostituendo con edifici residenziali, uffici, alberghi e aree
commerciali. E la nuova Elbphilarmonie firmata da Herzog & de
Meuron, che, nell’estremo occidente dell’area, fa parte di
questo ambizioso programma.
© M. Korol – HafenCity Hamburg GmbH

Le vicende della nuova Filarmonica dell’Elba prendono le mosse
nel 2003, quando il committente Freie und Hansestadt Hamburg
affida allo studio svizzero l’incarico di realizzare la nuova
sala concerti per l’orchestra cittadina. La location viene
individuata nella punta occidentale di HafenCity, in un
magazzino dismesso precedentemente utilizzato per lo
stoccaggio dei semi di cacao. Il Kaispeicher A è un massiccio
edificio rivestito di mattoni rossi che Jacques Herzog e
Pierre de Meuron scelgono di mantenere per le sue facciate
“sorprendentemente radicali e astratte” e per la sua apparente
lontananza rispetto alla città del XIX secolo e al suo
vocabolario.

Photogallery

© Maxim Schulz

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© Maxim Schulz

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© Thies Raetzke

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Seguendo un approccio che già a Madrid aveva portato la
realizzazione del sorprendente Caixa Forum, dove la
preesistenza è sormontata da un nuovo volume dall’involucro di
acciaio Corten, il Kaispeicher diventa una solida base su cui
realizzare la nuova struttura. Questa è un modernissimo volume
il cui ingombro si genera per estrusione dalla planimetria del
magazzino sottostante ed è rivestito da 1.100 pannelli di
vetro parzialmente specchiato ricurvo che, con dimensioni
variabili tra i 4 e 5 m di base e i 3 m di altezza, riflettono
ciò che li circonda, interrotti solo dai grandi oculi aperti
per evitare il surriscaldamento. I fronti sono animati anche
dalla particolare forma della copertura, che raccorda ondulati
profili elevati per altezze che vanno dai 30 m ai 110 m,
complessivamente digradanti verso il lato orientale
dell’edificio.

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L’Elbphilarmonie realizza attorno all’ampio volume della sala
concerti principale, su cui interamente si modella, un
complesso multifunzionale con albergo, residenze, ristoranti e
una piazza aperta. In grado di ospitare 2.150 spettatori, la
sala concerti è organizzata partendo dalle esigenze
dell’acustica, progettata da Nagata Acoustics, e mette al
centro di un volume configurato “a vigneto” un’orchestra
circondata dalle gradinate destinate agli spettatori che si
elevano per quasi tutta l’altezza disponibile. Al centro,
sospeso sopra l’orchestra, è collocato un grande riflettore
acustico. Tutto l’interno è rivestito di pannelli in fibra di
gesso senza soluzione di continuità tra pareti e soffitto.

Accanto alla sala concerti principale, al foyer e agli spazi
di servizio, sono realizzate altre due aree per la musica: i
Kaistudios, posizionati nel basamento, hanno a disposizione
una sala da 150 posti, e la Recital Hall servita invece da una
sala flessibile e multifunzionale da 550 posti.
Prevista in apertura per l’11 gennaio 2017, la nuova
Filarmonica ha già messo in vendita i biglietti per la
stagione sinfonica in avvio.

Progetti di Herzog & de Meuron:
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University

Attorno a questo cuore, il progetto organizza tutti le
funzioni accessorie ai concerti e distribuisce le diverse
funzioni che, in aree pubblici e privati, trovano posto
all’interno dell’edificio ed è anche possibile scoprire
attraverso il suo rinnovato sito web . Dall’ingresso
principale, collocato nella parte orientale del Kaispeicher,
una scala mobile lunga 80 m permette l’accesso a una piazza
pubblica di 4.000 mq: realizzata a 37 m di altezza sul tetto
della struttura originaria, legando il vecchio con il nuovo,
sarà accessibile dal 4 novembre e come area di distribuzione
per tutti i settori e terrazza aperta sulla città. Da qui, i
visitatori possono entrare nella Filarmonica, ma anche nel The
Westin Hamburg, l’hotel da 244 stanze realizzato nel fianco
orientale della parte nuova, nei tre piani occupati dallo
Störtebeker Elbphilharmonie Hamburg, totalmente dedicato al
cibo, entrambi in apertura il 4 novembre, e ai 45 appartamenti
affacciati sull’Elba.
La parte centrale del basamento è occupata da un ampio
parcheggio chiuso multilivello.

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