Nitto ATP Finals a Torino: ecco il masterplan del super-torneo di tennis
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Nitto ATP Finals a Torino: ecco il masterplan del super- torneo di tennis L’avvio delle partite delle Nitto ATP Finals, a Torino dal 14 al 21 novembre, ha inaugurato il masterplan per l’evento impostato dallo studio di Benedetto Camerana. Consentirà alla città di ospitare nei prossimi anni uno dei più importanti tornei internazionali, che ha già portato in Italia i migliori giocatori al mondo. Torino nel 2019 si è infatti imposta come sede dell’evento dal 2021 al 2025. È stata preceduta dall’incarico da parte di ATP alla Federazione Italiana Tennis dell’organizzazione in Italia del torneo. L’architetto torinese ha vinto nel 2020 un beauty contest in due fasi promosso da FIT in cordata con AWE International Group (capogruppo), Arriva Italia srl, KPMG Sport e Nielsen Sports e Politecnico di Torino. Il bando richiedeva infatti non solo un’idea di masterplan, a cui comunque affidava grande peso in fase valutativa. Chiedeva la definizione di altri importanti aspetti, quali posizionamento strategico e piano di comunicazione, definizione della logistica e stima degli impatti economici e sociali. Non ultimo, anche un progetto di sostenibilità ambientale ed energetica. Il concorso, a inviti, ha visto la partecipazione di nomi importanti del panorama architettonico. Alcuni sono Carlo Ratti Associati (con Rcs Sport), Michele De Lucchi (con Deloitte e Italdesign), Armando Testa (con Prodea) e Pininfarina (con Master Group Sport).
Il masterplan per un evento lungo 5 anni Il piano vincitore ha definito modi, tempi e interventi con cui la città si è preparata a questa prima edizione delle ATP Finals. Ha soprattutto tracciato le linee guida per le edizioni future. L’evento 2021 ha dovuto purtroppo fare i conti con il perdurare dello stato di emergenza portato dalla pandemia da Covid-19. Fra gli effetti, la riduzione della capienza della venue principale, il Pala Alpitour, comunicata il giorno prima dell’apertura, e lo svolgimento di una prima edizione un po’ sottotono. Il masterplan ha individuato innanzitutto le location che, oggi e nel futuro, ospitano gare, allenamenti e strutture di servizio e promozione. Sfrutta l’eredità lasciata dai giochi olimpici invernali ospitati da Torino nel 2006 raggruppando il nucleo principale attorno all’iconico Pala Alpitour, progettato dall’architetto Premio Pritzker Arata Isozaki. Conferma inoltre la forte vocazione sportiva che quest’area ai margini di piazza d’Armi ha acquisito fin dagli anni trenta del Novecento. Il Pala Alpitour ospita le partite del torneo, mentre alcune funzioni di complemento sono distribuite in alcuni degli edifici vicini. Il masterplan interessa anche la limitrofa Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, il Circolo della Stampa Sporting ASD e la sede dell’Automobile Club d’Italia-ACI. Si estende anche al centro della città, nell’intenzione di avvicinare il più possibile l’evento ai cittadini e promuovere la pratica del tennis come attività sportiva per il tempo libero. L’edizione 2021 sceglie per questa importante funzione la centralissima piazza San Carlo.
La trasformazione del Pala Alpitour Realizzato per ospitare le gare di hockey su ghiaccio, il Pala Alpitour ha creato un chiaro e connotato volume accanto allo storico stadio comunale, poi divenuto Olimpico. È abitualmente utilizzato come location per spettacoli, concerti ed eventi che sfruttano la sua grande flessibilità interna. Le Nitto ATP Finals confermano la sua funzione originaria, apportando alcune modifiche e adeguamenti funzionali a un impianto estremamente versatile. Le azioni che hanno adattato i suoi spazi sono state tre. Il campo, le tribune e gli spogliatoi Al suo centro, le differenze dimensionali tra i campi da hockey e quelli da tennis (più piccoli) hanno dato maggiore spazio sia ai giocatori che agli spettatori. Mentre gli atleti hanno più libertà di movimento al di fuori del campo, è stato possibile aggiungere tre file di seggiolini più vicini al campo. L’aumento di posti a sedere del palazzetto è stato di oltre 650 grazie alle nuove tribune, temporanee. Nell’interrato, il progetto ha adattato gli spazi per gli atleti realizzando 11 spogliatoi (8 singoli +1 riserva +2 doppisti), dedicando a ogni atleta 95 mq completamente attrezzati. Sono dotati di spazi privati per la fisioterapia e di una ‘concentration room’ per i momenti pre-incontro. I nuovi padiglioni All’esterno del grande catino formato da campo e tribune, quattro nuovi padiglioni si dispongono ai vertici del rettangolo di base. Accolgono spazi di servizio, lounge private e dedicate agli sponsor dell’evento e aree ristorazione in semplici volumi aperti, supportati da portali metallici e chiusi superiormente da terrazze in ampliamento delle esistenti. I volumi sono schermati da alte lamelle
metalliche verticali. Il campo di riscaldamento nell’arena L’atrio di ingresso del Pala Alpitour accoglie, per questa edizione, una versione ridotta del Tennis Village. Il masterplan lo colloca nell’area pedonale antistante, intitolata al Grande Torino, le contingenze attuali lo portano invece all’interno del palazzetto. Un campo da riscaldamento si riflette nella grande specchiatura inclinata che accoglie i visitatori entranti, proiettando le attività che vi si svolgono. Dappertutto è scenografico ed efficace l’utilizzo del blu brillante che domina l’interno, nel campo, nelle finiture e nel progetto di illuminazione. Il blu è il colore simbolo di ATP ma richiama anche la Città di Torino. Olimpiadi e trasformazione urbana, l'eredità di Torino Nuova Torre Littoria: abitare fra le scenografie barocche di Torino Le ATP Finals in centro città Proponendo una presenza che negli anni modificherà la sua posizione, piazza San Carlo, la barocca e porticata place royale della città, ha accolto la realizzazione di due lunghi padiglioni a un piano, anch’essi blu. Impostati su planimetrie di 85×10 metri, sono dotati di spazi ‘porticati’ aperti che consentono l’accesso agli stand degli sponsor privati e istituzionali. La posizione reciproca, leggermente divergente, apre lo sguardo verso le chiese di San Carlo e Santa Cristina e inquadra lo sfondo di via Roma e piazza Castello. Al centro della piazza, un campetto temporaneo è infine dedicato alla pratica dei più giovani.
Verso la Coppa Davis La conclusione delle Nitto ATP Finals non segnerà la fine dell’utilizzo dell’intervento. Un Pala Alpitour già allestito ospiterà, a seguire, anche le partite finali della Coppa Davis, previste dal 25 al 29 novembre. Photogallery © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi © Marco Schiavone Courtesy Benedetto Camerana Chiudi
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