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Roma, 21 febbraio 2017

COMUNICATO STAMPA
La dieta mima-digiuno che allunga la vita
Anche un ricercatore della Sapienza nel team internazionale che ha
sperimentato la dieta ipocalorica che rallenta l’invecchiamento. La ricerca è
stata pubblicata su Science Translational Medicine

Il team di ricerca internazionale coordinato da Valter Longo della University of Southern
California di Los Angeles, ha realizzato una studio sulla dieta cosiddetta “mima digiuno”
che produce effetti metabolici positivi sul processo di invecchiamento e sulla longevità degli
individui. Alla ricerca, pubblicata sul numero di febbraio della rivista Science Translational
Medicine, ha preso parte anche Alessandro Laviano del Dipartimento di Medicina clinica
della Sapienza.
Nel corso degli anni numerosi studi condotti sugli animali hanno dimostrato che la
restrizione calorica, senza arrivare alla malnutrizione, e il digiuno limitato nel tempo
possono favorire un invecchiamento sano e prolungare la sopravvivenza dell’animale.
“Nell’uomo - spiega Alessandro Laviano - queste pratiche sono state finora di difficile
applicabilità, soprattutto per la programmazione a lungo termine”.
Per la prima volta gli autori dello studio sono riusciti a sperimentare nel tempo questo
regime alimentare su un campione di 70 soggetti sani. I risultati ottenuti sono stati molto
soddisfacenti. In particolare è stato dimostrato che seguendo un ciclo di dieta ipocalorica di
5 giorni, ripetuto 2 o 3 volte l’anno, gli effetti positivi sul metabolismo anche a lungo
termine, sono assicurati. Questo regime dietetico, associato a una sana e adeguata
alimentazione negli intervalli tra un ciclo e l’altro, ridurrebbe i fattori di rischio di patologie
cronico-degenerative come il diabete, la demenza, la cardiopatia ischemica ecc. Gli effetti a
lungo termine sarebbero positivi sia per la salute dell’individuo, che per la riduzione dei
costi associati al sistema sanitario nazionale.

Riferimenti: Fasting-mimicking diet and markers/risk factors for aging, diabetes, cancer, and
cardiovascular disease
By Min Wei, Sebastian Brandhorst, Mahshid Shelehchi, Hamed Mirzaei, Chia Wei Cheng,
Julia Budniak, Susan Groshen, Wendy J. Mack, Esra Guen, Stefano Di Biase, Pinchas Cohen,
Todd E. Morgan, Tanya Dorff, Kurt Hong, Andreas Michalsen, Alessandro Laviano, Valter
D. Longo
Science Translational Medicine15 Feb 2017 https://doi.org/10.1126/scitranslmed.aai8700

Info
Alessandro Laviano – Dipartimento di Medicina clinica
T (+39) 0649973902
alessandro.laviano@uniroma1.it
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Data      07-03-2017
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                                    Attività     Consigli    Eventi   Mete       Prodotti        Video            

AVVENTURA             CORSA     FELICITÀ       INVERNO      NATURA    SKI TEST       YOGA                              

                                                                                                                 Pubblicità

La dieta che simula il digiuno e fa dimagrire
senza rischi
Redazione - 7 marzo 2017                                     Tweet

                                                                                                                              059844
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                                                                                                          anche il cervello

Dieta o digiuno? Forse meglio tutte e due, o meglio, una soluzione che integri queste due
pratiche allo scopo di dimagrire. È quello che emerge da una ricerca condotta da un gruppo di
                                                                                                                                          059844

atenei, fra cui il Longevity Institute dell’University of Southern California (USC), l’Istituto FIRC di
oncologia molecolare (IFOM) di Milano e l’Università “Sapienza” di Roma.
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> Leggi anche: 5 insospettabili motivi per cui si rischia di ingrassare

La ricerca

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Data     07-03-2017
  SPORTOUTDOOR24.IT (WEB2)                                                                                           Pagina
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Praticare il digiuno in modo indiscriminato per cercare di perdere peso è un controsenso:
abbiamo visto come secondo uno studio della Ohio State University, saltare i pasti non fa
dimagrire, anzi fa venire la pancia. La ricerca di cui parliamo oggi, pubblicata su Science
Translation Medicine può essere un passo importante nella messa a punto di diete che
simulino il digiuno. Gli scienziati del gruppo internazionale hanno monitorato 100 volontari
sottoposti a una particolare dieta da loro approntata, con controlli a cicli trimestrali su alcuni
marcatori metabolici e sui fattori di rischio collegati all’invecchiamento.
> Leggi anche: Camminare per dimagrire e stare in forma: i 10 consigli

La dieta                                                                                                          I migliori sport per rimanere in
Alle spalle dello studio ci sono 20 anni di studi condotti alla USC. Il regime alimentare è                       forma quando fa freddo
costituito da una serie di zuppe vegetali, barrette, integratori, bevande energetiche, tè, ed è priva
di glutine e derivati del latte. Si tratta di una combinazione che nonostante riesca a mantenere
l’organismo in una sorta di modalità di digiuno (valori calorici fra 770 e 1100 kcal, basso grado
di zuccheri e proteine, elevati livelli di grassi insaturi), riesce comunque a fornire tutti gli
elementi nutritivi necessari al nostro corpo.
> Leggi anche: Perdere peso senza fare esercizio fisico

I rischi del digiuno
Il vantaggio del digiuno è che il corpo va a bruciare gli acidi grassi che sono trattenuti nel
tessuto adiposo proprio grazie al basso o nullo apporto calorico: per fare fronte alla necessità
di energia, l’organismo brucia anche degli scarsi volumi di tessuto muscolare che serve a
trasportare il glucosio al cervello. Ma con il rischio, nel caso in cui si prolunghi troppo
questo tipo di approccio, di andare in ipoglicemia e ipotensione. Anche perché la maggior parte
delle persone non riesce a seguire in modo coerente una dieta a base di digiuno.
> Leggi anche: I 10 migliori sport per dimagrire

I vantaggi della simulazione
Il regime alimentare messo a punto dai team di scienziati nutrizionisti è pensato per simulare il
digiuno e riprodurre solo i suoi effetti benefici per noi. I dati emersi dai test dimostrano che i
volontari, soprattutto quelli a rischio di malattie, che hanno seguito la dieta hanno visto u n a
                                                                                                                  Camminare è la miglior
riduzione significativa di peso, grasso corporeo, grasso addominale,
circonferenza della vita, valori della pressione minima e massima, colesterolo,
                                                                                                                  medicina del mondo
infiammazioni. Di contro, si è vista aumentare la massa magra, e diminuire i fattori di rischio di
cancro e diabete.
> Leggi anche: Correre la mattina a stomaco vuoto: i 3 miti più diffusi
                                                                                        ©RIPRODUZIONE RISERVATA

   ALIMENTAZIONE                 DIETA          DIGIUNO           DIMAGRIRE

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Ma la dieta Mima-digiuno funziona davvero? Intervista
esclusiva al ‘guru della longevità’ Valter Longo

       14 marzo 2017

Rigenerare il corpo diminuendo il rischio di cancro, diabete, malattie cardiovascolari e
neurodegenerative. Il regime alimentare del professor Valter Longo riprogrammerebbe l’organismo
rallentando gli effetti della vecchiaia…

Definito ‘Guru della longevità’ dal Time, autore di uno dei libri più venduti in Italia nel 2016, si chiama
Valter Longo ed è un ricercatore specializzato in Biochimica e Neurobiologia all’University of
Southern California, direttore del programma di Oncologia e longevità dell’IFOM – Istituto di
Oncologia Molecolare di Milano. ‘La dieta della longevità’ (Vallardi) è il libro frutto di anni di studi e
ricerche per trovare ‘l’elisir di lunga vita’ (così definita dai media), come vivere più a lungo e in buona
salute.

Questo libro è strettamente connesso alla ‘cura alimentare’ di Valter Longo che gli ha assicurato
grande popolarità. Infatti in tutti i Paesi, dall’Europa alla Cina all’America, non c’è nessuno che non
conosca la ‘Dieta Mima-Digiuno‘, quel severo regime alimentare volto a perseguire un obiettivo ‘anti-
aging’ e di rigenerazione delle cellule staminali firmato appunto dal ricercatore italiano. Scelte
alimentari dettate dall’esigenza di abbassare i fattori di rischio associati all’invecchiamento, come ad
esempio quelli delle malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e il cancro. Ecco la rivoluzione di
Longo.

«Si tratta di cicli di dieta che vanno ad agire proprio sul sistema d’invecchiamento e anche sul
ringiovanimento dei tessuti» ci racconta il dottor Longo nel corso di una intervista telefonica in cui,
in esclusiva per Sanità Informazione, ci spiega come nasce e in cosa consiste la sua ‘ricetta allunga-
vita’.

«La dieta Mima-digiuno va seguita dai quattro ai sette giorni, è caratterizzata da composizioni di cibi
vegani che hanno lo scopo di regolare una serie di geni che, dopo approfonditi studi, io e il mio team,
abbiamo dimostrato essere protettivi, anti-invecchiamento ma anche pro-rigenerativi» spiega Longo
che, dopo anni di esperimenti in laboratorio sui topi, è arrivato alla conclusione che questa modalità
nutritiva ‘mima’ digiuno, va adottata «periodicamente, saltuariamente, circa una volta ogni 4 mesi da
una persona in buona salute».

Perché la dieta può variare dai quattro ai sette giorni? «Dipende dalla tipologia di paziente che la
mette in pratica – chiarisce Longo – nel dettaglio, stiamo testando clinicamente la dieta per quattro
giorni quando si tratta di pazienti oncologici. Da parte invece di pazienti ‘normali’ che magari hanno il
colesterolo alto o la pressione leggermente più elevata rispetto alla norma, la dieta è consigliabile
per cinque giorni. Infine abbiamo testato una dieta di sette giorni sui pazienti con sclerosi multipla e
altre immunità».

Oltre alla dieta Mima digiuno che va fatta solo col kit testato clinicamente, nel libro Longo parla anche
della dieta di ogni giorno basata su 5 pilastri della longevità. Quali alimenti in particolare sono
consigliati? Poche proteine, tanti carboidrati e inoltre «restringere le calorie, le proteine e gli

http://app.printfriendly.com/print?url_s=uGGC%25dN%25cS%25cSJJJmFnAvGnvA... 15/03/2017
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zuccheri» ribadisce tenendo in considerazione che si tratta di «un modo di utilizzare il cibo in maniera
molto estrema perché mettere in pratica questo regime alimentare comporta grandi cambiamenti, al
contrario di quello che pensano in molti, le alterazioni che si innescano sono potenti tanto da poter
essere paragonabili a quelle di un cocktail di farmaci. Questo il motivo per cui siamo abbastanza
preoccupati dal ‘fai da te’».

Riguardo la dieta Mima-digiuno, è condiviso, oramai a livello mondiale, che i risultati ottenuti dagli
esperimenti sulle cavie da laboratorio e dagli studi clinici sull’alimentazione, abbiano portato Longo ad
affermare con sicurezza i suoi studi hanno prodotto «effetti rigenerativi sul pancreas dei topi,
diminuzione dei rischi di cancro, abbassamento del rischio di malattie cardiovascolari e diabete
nell’ottica di uno studio randomizzato su 100 pazienti».

«In laboratorio abbiamo testato che su topi con sclerosi multipla, o una tipologia di immunità molto
simile alla sclerosi, sottoposti ad una serie di cicli di dieta Mima-digiuno, si apprezza nel 20% dei casi
una scomparsa della componente autoimmune e su un 50% una drastica riduzione. Cosa succede?
Le cellule autoimmuni vengono sostituite da nuove cellule immunitarie che non hanno più questa
disfunzione».

Ma la dieta va seguita su prescrizione medica? «Assolutamente sì – precisa Longo – Anzi non basta,
serve un controllo medico, per persone in buona salute va bene anche il controllo del nutrizionista. Nel
caso del diabetico, la dieta va fatta solo come parte di uno studio clinico o, per chi non ha l’opzione di
aspettare, da un team di esperti preferibilmente in ospedale».

Attualmente la dieta Mima-digiuno è molto diffusa in America, ed è presente anche in Inghilterra e in
Cina. In America ci sono quasi 1000 medici che la raccomandano e circa «4mila pazienti che la
seguono – racconta Longo – i numeri stanno crescendo rapidamente e speriamo che, entro qualche
anno, il regime alimentare diventi una opzione per il medico ma anche per il nutrizionista, di fianco ai
farmaci».

Rispetto agli altri Paesi, in Italia l’atteggiamento nei confronti della dieta di Longo è stato inizialmente
tra i più scettici, tuttavia «il numero di medici italiani che hanno letto il libro e che mi hanno invitato è
stato elevatissimo. Io credo che in Italia sia piaciuta l’idea di ‘avere un’alternativa’ e quindi, pur
incontrando resistenza all’inizio, attualmente c’è una delle più grosse percentuali di medici e nutrizionisti
che hanno capito che la novità da me proposta, può rappresentare una vera e propria integrazione alla
medicina standard».

http://app.printfriendly.com/print?url_s=uGGC%25dN%25cS%25cSJJJmFnAvGnvA... 15/03/2017
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    ALIMENTAZIONE

    Nuove conferme: la dieta «mima digiuno» rallenta
    l’invecchiamento
    Riduce il rischio di diabete, cancro e malattie cardiovascolari. Sperimentazione con cinque giorni
    al mese di tè, barrette energetiche, piccoli snack e minestre di verdura

    Silvia Turin

                                                                      Un’altra conferma sugli effetti anti
                                                                      invecchiamento della restrizione
                                                                      calorica vengono da un nuovo studio
                                                                      appena pubblicato sulla rivista
                                                                      Science Translational Medicine. Alla
                                                                      prova in particolare la dieta “mima-
                                                                      digiuno” inventata da Valter Longo,
                                                                      dell’Istituto di Oncologia Molecolare
    Tipologie di digiuno “intermittente”
                                                                      FIRC a Milano e della University of
                                                 Southern California School of
    Gerontology a Los Angeles, che ha condotto la sperimentazione su 100 individui.

            Il digiuno intermittente: perché può fare bene e cosa non sbagliare

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/17_febbraio_15/dieta-mima-digiuno-rallenta-l... 15/03/2017
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     Una delle tradizioni dell’uomo tra religione e cultura

    IL TIPO DI ALIMENTAZIONE     Scopo della nuova ricerca era vedere gli effetti di questo
    tipo di regime alimentare nella prevenzione delle malattie associate
    all’invecchiamento. Sono stati coinvolti soggetti di 20-70 anni, alcuni sovrappeso o
    obesi, che per tre mesi per cinque giorni ciascun mese hanno seguito
    un’alimentazione che prevedeva 800-1100 calorie al giorno (dieta ipocalorica) con
    pochi zuccheri e proteine, ma ricca di grassi insaturi , quelli buoni (che troviamo ad
    esempio nel pesce o nell’olio extravergine). Prevedeva tè, barrette energetiche,
    piccoli snack e minestre di verdura.

    RIDUZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO       “È emerso - sottolinea Longo -, che seguendo il
    regime dietetico suddetto si ottiene la riduzione di fattori di rischio per diabete,
    cancro e malattie cardiovascolari, inclusa la riduzione del grasso addominale (quello
    “cattivo” accumulato sulla pancia), della pressione sanguigna, del colesterolo, del
    fattore infiammatorio CRP, della molecola IGF-1 associata a cancro e
    invecchiamento, il tutto senza perdita di massa muscolare (uno dei pericoli di diete
    troppo ferree o digiuni veri e propri)”.

    PERCHÉ MANGIARE POCO FA «RINGIOVANIRE»                               Un altro studio appena pubblicato
    sulla rivista Molecular & Cellular Proteomics chiarisce meglio come mangiare poco
    incida sull’invecchiamento delle cellule. I ricercatori hanno testato la restrizione
    calorica su un gruppo di topi e hanno riscontrato in loro il rallentamento della
    produzione di proteine. Le proteine sono sintetizzate dai “ribosomi”: quando i
    ribosomi si sono “fermati” hanno avuto il tempo di riparare se stessi, in parole povere

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/17_febbraio_15/dieta-mima-digiuno-rallenta-l... 15/03/2017
Nutrizione e Alimentazione - Salute - Corriere della Sera                                                      Pagina 3 di 3

    di “ringiovanire”. «Il ribosoma è una macchina molto complessa e un po’ come la
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    consumano             all’uso dei cookie. ha spiegato John Price, professore di biochimica
                  il più velocemente»,                                                   Accetto
    alla Brigham Young University e autore principale dello studio. «Quando le gomme
    si consumano, non si butta tutta la macchina. È più conveniente sostituire le
    gomme». I topi sottoposti a dieta ipocalorica erano più energici e hanno sofferto di
    un minor numero di malattie», ha detto Price. «E non solo hanno vissuto più a lungo,
    hanno conservato meglio i loro corpi e sono rimasti giovani più a lungo».

    I MOLTI BENEFICI          Negli ultimi anni la “dieta mima-digiuno” è stata studiata su
    parecchi fronti, ma anche tutti i regimi alimentari che prevedono una periodica
    restrizione calorica importante sono considerati “anti-aging”: è il cosiddetto digiuno
    intermittente, che può essere seguito con modalità differenti che si adattano a ogni
    tipo di persona (si veda grafico, ndr). I benefici di questa pratica così semplice da
    adottare si basano su studi scientifici ed evidenze ormai largamente condivise:
    digiunare migliora la salute in generale e prolunga l’aspettativa di vita per le sue
    ricadute sul funzionamento di cellule e ormoni. Basta astenersi dal cibo per 24 ore,
    ad esempio, perché nel cervello si formino nuovi neuroni e il nostro organismo si
    metta “sulla difensiva” adottando una serie di precauzioni “virtuose”: abbassare
    l’infiammazione, migliorare la risposta immunitaria e potenziare la capacità delle
    cellule di liberarsi dalle sostanze di scarto. Non solo, l’astensione calorica rallenta
    persino la crescita dei tumori, almeno nei topi, come si evince da un dettagliato
    articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, che mette
    in fila tutti i vantaggi di questa prassi alimentare.

    Silvia Turin
    15 febbraio 2017 | 20:08
    © RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/17_febbraio_15/dieta-mima-digiuno-rallenta-l... 15/03/2017
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