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La Cooperazione ANNO VII N.11 - SPECIALE FESTIVITÀ 2017 DIRETTORE RESPONSABILE IVANA TAMAI Italiana Informa LA MONTAGNA AL CENTRO DELL’AGENDA DI SVILUPPO Registrazione al Tribunale di Roma n. 192/2011 del 17 giugno 2011 EMERGENZE: LABORATORIO SIRIA Crediti foto: Alessandro Speccher IN SALVO I MANOSCRITTI DI TIMBUCTÙ EMPOWERMENT FEMMINILE IN SENEGAL
Registrazione al Tribunale di Roma La riproduzione, totale o parziale, n. 192/2011 del 17 giugno 2011. del contenuto della pubblicazione Direttore responsabile Ivana Tamai. è permessa previa autorizzazione Anno VII n. 11 – Speciale festività 2017 dell’editore e citandone la fonte. Per commenti e suggerimenti scrivere a: Le opinioni espresse nei documenti cooperazione.informa@aics.gov.it pubblicati non rispecchiano necessariamente il punto di vista Questo periodico è realizzato a scopo dell’Agenzia italiana per la cooperazione divulgativo e ne è vietata la vendita. allo sviluppo.
EDITORIALE di Laura Frigenti Direttore dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo Sul finire del 2017 e in occasione delle Europeo a Bruxelles, a Washington nel imminenti festività, sento l’esigenza di quadro delle riunioni annuali della Banca condividere con voi un bilancio di questo Mondiale, alle riunioni delle Nazioni secondo anno dell’Agenzia. Unite. Un risultato importante, dove la Siamo riusciti, con grande impegno di nostra Agenzia è riuscita dal punto di tutti, a completare la preparazione delle vista tecnico a definire le metodologie iniziative previste nella programmazione d'intervento, assumendo a un ruolo guida per il 2017. Voglio ricordare inoltre il nei confronti di altri Paesi. consolidamento interno dell'assetto Ora ci prepariamo al 2018, che sarà organizzativo e funzionale della nostra ancora più impegnativo. Nel terzo anno Agenzia con alcuni importanti traguardi di vita dell'Agenzia spero che avremo raggiunti come quello dell'immissione nei a disposizione una quantità crescente ruoli del personale: si è così valorizzato di risorse, in linea con il trend positivo pienamente l'apporto professionale delle di questi tre anni nei quali abbiamo varie componenti presenti nei perseguito un altro grande nostri Uffici. Continueremo obiettivo: il consolidamento e il questo processo ultimando rafforzamento dei partenariati la fase di mobilità a cui con i tanti attori della società seguirà finalmente, con civile, del mondo privato e l'inizio del nuovo anno, il imprenditoriale, attivi nel concorso pubblico che porterà mondo della cooperazione, nei quelle energie esterne che confronti dei quali sono sicura completeranno il quadro delle che riusciremo ad offrire figure professionali presenti nell' Agenzia. prospettive di collaborazione e di lavoro Ma non solo: siamo riusciti a rafforzare la all'interno del sistema Italia. Per questo posizione della Cooperazione italiana a siamo impegnati ad aggiornare nuove livello internazionale, con varie iniziative procedure e proporre nuove occasioni di tra le quali voglio ricordare il G7 delle lavoro che applicheremo ai futuri bandi, Agenzie a Firenze nel mese di novembre, lanciati peraltro in forma pilota già nel un evento senza precedenti nella storia 2017, e che saranno rafforzati e consolidati. di questo summit che raduna i Paesi più Un augurio sincero a tutti, a coloro avanzati. La nostra giovane Agenzia è che hanno lavorato nella sede centrale riuscita a convocare intorno ad un tavolo dell'Agenzia a Roma, nella sede di Firenze, i leaders delle Agenzie di cooperazione nelle nostre numerose sedi estere, ma per lavorare insieme ad un'agenda di anche e soprattutto ai nostri partner che consolidamento operativo dei temi politici permettono alle attività dell'Agenzia di formulati dal G7 di Taormina. ottenere quei risultati e quell'impatto Abbiamo anche presentato i nostri lavori sui problemi che vogliamo affrontare e sui temi più importanti e più urgenti, come senza i quali non sarebbero stati possibili quello delle migrazioni, evidenziando il i successi ottenuti. loro legame con le attività di sviluppo nei Tanti auguri di Buon Natale e Buone Feste vari contesti internazionali, al Parlamento a tutti! La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 3
IN QUESTO NUMERO 3 EDITORIALE DOSSIER 12 La montagna al centro dell’agenda di sviluppo - di Emanuele Bompan EMERGENZE 6 Laboratorio Siria 16 In salvo i manoscritti di Timbuctù, ma ora - di Umberto De Giovannangeli un accordo con Google può svelarne i misteri - di Vincenzo Giardina 8 Emergenze nel mondo - di Sara Bonanni 20 Empowerment femminile in Senegal tra le poesie di Senghor e l’impegno DAL MONDO ACCADEMICO nella quotidianità - di Gianfranco Belgrano 10 “Un nuovo ruolo per le Università” - di Luciano Gutierrez 24 Intervista a Boutique de Droit: centri di accoglienza e orientamento per ascoltare e ridare speranze - di Giulia Palocci 4 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
IN QUESTO NUMERO AICS NEL MONDO 33 SENEGAL Auguri dalle Sedi estere 26 ALBANIA 34 SUDAN 27 GIORDANIA ATTUALITÀ 28 LIBANO 35 "Lavorare nella cooperazione" – di Dario Poddighe 29 MYANMAR 30 MOZAMBICO 37 ABSTRACTS 31 PALESTINA 39 LE SEDI ESTERE 32 SAN SALVADOR DELLA COOPERAZIONE ITALIANA La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 5
EMERGENZE Laboratorio Siria Da questo martoriato Paese un’occasione per realizzare un’idea di Cooperazione che lasci traccia di sé e far sì che un intero popolo possa tornare a vivere e a decidere un futuro di speranza. di Umberto De Giovannangeli È la stampa, bellezza. Con i suoi veloci Siria tenutasi a Londra nel febbraio 2016, orga- innamoramenti e le sue ancor più ve- nizzata da Nazioni Unite, Germania, Gran Bre- loci dimenticanze, come se l’unico tagna, Norvegia e Kuwait. Tali risorse sono ser- interesse, ciò che tira davvero, è l’or- vite e serviranno a realizzare iniziative in rore, i corpi di bimbi ritrovati sulle spiagge, o il risposta alla drammatica crisi siriana, avvalen- volto segnato dalla sofferenza di una madre dosi, per l’appunto, della collaborazione di Or- che fugge da Aleppo con in braccio i suoi figli. ganizzazioni internazionali multilaterali, delle Ora poi che Mosca ha annunciato solenne- Organizzazioni della società Civile (Osc) e del- mente che lo Stato islamico è stato “definitiva- la Cooperazione decentrata, oltre al ricorso, mente annientato” in Siria, i riflettori possono ove ne fosse rilevata la necessità, alla gestione essere spenti. Solo che... Solo che dopo quasi diretta. Un impegno che ha riguardato centi- sette anni di guerra civile o per procura, la Siria naia di migliaia di civili, senza alcuna distinzio- è un Paese dove 4,6 milioni vivono in zone che ne etnica, religiosa, politica. Perché la Coope- restano irraggiungibili, un Paese con oltre razione è questo: dalla parte degli esseri umani, 400mila morti e oltre 6 milioni di profughi. In dei civili, le prime vittime incolpevoli di una Siria la tragedia umanitaria continua anche se guerra. Un impegno, quello della Cooperazio- non sembra far più notizia, soppiantata da Ge- ne italiana in Siria, che dura da tanti anni, an- rusalemme o da altri drammatici teatri di com- cor prima del marzo 2011, data d’inizio della battimento (lo Yemen). Ma non per tutti, e per guerra civile. Un impegno bilaterale e multila- fortuna, è così. Non lo è per la Cooperazione terale, con diversi progetti portati avanti assie- italiana, impegnata in progetti che hanno un me ad agenzie delle Nazioni Unite, come l’Un- obiettivo specifico: migliorare il soddisfaci- rwa, l’Unicef, il Pam, l’Oms, la Ocha…Entrare mento delle esigenze di base di popolazioni dentro a quei progetti, significa rendersi conto sfollate nei Paesi limitrofi e residenti in Siria, di un impegno a 360 gradi, immaginando che mediante interventi che mirano ad aumentare dietro i numeri delle centinaia di migliaia di la sicurezza alimentare e le condizioni igieni- persone assistite, vi sono volti, storie, dolore e co-sanitarie. Un intervento realizzato grazie speranza. E un diritto superiore a qualunque alla preziosa collaborazione di diverse Ong, at- altro da assicurare: il diritto alla vita. Il contri- tive non solo fra i rifiguati e comunità ospitanti buto dell’AICS è stato decisivo. Lo dicono i ri- nei Paesi limitrofi ma anche dentro i confini sultati ottenuti, i progetti realizzati, una pun- siriani, come AVSI, Armadilla, COOPI, UPP, tuale documentazione di ogni euro speso. Aibi, TdH, OXFAM GB Emergenza significa an- Senza quei contributi, è bene sottolinearlo, da che, ad esempio, attività di resilienza delle co- sole molte Osc non avrebbero potuto realizzare munità nei sobborghi di Damasco, ovvero ini- i loro interventi. In Siria, forse, qualcuno ha ziative d’emergenza a favore della popolazione vinto la guerra. Ma la cosa più importante, è sotto assedio della Regione a maggioranza cur- “vincere” la pace. Ricostruire ciò che è stato da della Siria… L’Italia ha annunciato lo stan- raso al suolo. Perché, è bene ricordarlo a riflet- ziamento di 400milioni di dollari nel triennio tori spenti, la Siria oggi è questo: secondo i dati 2016-2018 alla conferenza dei donatori per la delle Nazioni Unite, dei circa 22milioni di abi- 6 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
EMERGENZE tanti che prima dell’inizio del conflitto risiede- visto per interventi bilaterali: 6,5 milioni di vano in Siria, circa 13,5 milioni di persone si euro) quel filo si sintetizza in una parola: resi- trovano ancor oggi in condizioni di estrema lienza. Resilienza che passa anche attraverso la vulnerabilità e dipendono in grande misura riabilitazione di una economia in ginocchio, di dall’assistenza umanitaria. Circa metà della infrastrutture basilari (strade, impianti fognari, popolazione siriana ha dovuto lasciare le pro- ospedali, scuole...) che vanno rimesse in piedi. prie case: circa 6,6 milioni risultano sfollati Sempre secondo le Nazioni Unite, la situazione all’interno del Paese, e 4,6 milioni vivono in di sviluppo della Siria è regredita di circa quat- zone non raggiungibili dagli aiuti umanitari: di tro decenni e oggi quattro siriani su cinque vi- queste circa 500 mila persone vivono in aree vono in condizioni di estrema povertà. Dall’ini- soggette ad assedio. Almeno 4,8 milioni hanno zio della crisi nel 2011, l’aspettativa di vita tra i invece trovato rifugio nei Paesi limitrofi alla Si- siriani è diminuita di più di 20 anni, mentre la ria, secondo le stime del programma di assi- frequenza scolastica è scesa di oltre il 50% , stenza di Unhcr. Quasi metà della popolazione con più di 2 milioni di bambini a cui è preclu- sfollata, almeno 6 milioni, è composta da bam- so l’accesso all’educazione. Tutti i 12 indicato- bini; circa 4,3 milioni di essi hanno estremo ri degli obiettivi di sviluppo del millennio bisogno di cibo, riparo, medicine e supporto hanno subito un’inversione di tendenza, psicologico. I bambini, non manca mai di ri- mentre l’economia siriana ha subito una re- cordare l’Unicef, sono stati testimoni e stanno cessione di circa il 40% in conseguenza di fat- avendo esperienze di estrema violenza: più di tori quali la forte svalutazione della moneta 10mila giovani vite sono state perse come di- nazionale, le sanzioni economiche, l’impen- retto risultato del conflitto. Le donne diventate nata dei prezzi alimentari e del carburante, il capofamiglia a causa dell’assenza dei mariti, crollo della produzione interna e i danni alle perché vedove o perché quest’ultimi impe- infrastrutture sociali. Ne consegue che le co- gnati al fronte, resi disabili, ecc., di solito af- munità ancora in Siria hanno perso l’accesso a frontano una pressione maggiore rispetto agli tutti i consueti mezzi di sostentamento. Que- uomini, data la sistematica, pervicace discri- sto il quadro. Impressionante. Che dovrebbe minazione nel mercato del lavoro, nonché a portare alla conclusione che l’impegno della causa delle tradizioni patriarcali diffuse e pro- comunità internazionale per la protezione e fondamente radicate nelle comunità locali. l’assistenza alla popolazione deve restare as- Tali fattori sono aggravati dal diffuso contesto solutamente prioritario, e non dipendere dal- di insicurezza, che rende le donne più vulnera- la complessità, e lentezza, dei negoziati e dalla bili agli abusi fisici e al rischio di sfruttamento permanente volubilità della situazione sul sessuale. Non può, non deve esistere, una ge- campo. È questione di volontà politica della rarchia delle sofferenze specie quando si è alle comunità internazionale, certamente, ma an- prese con una tragedia umanitaria, quella si- che dalla capacità di “far squadra” da parte riana, che non ha eguali dalla fine della Secon- delle Agenzie Onu, delle Osc e degli attori lo- da guerra mondiale ai giorni nostri. Tuttavia, in cali, il che significa, ad esempio, una attiva una guerra che ha determinato questa apoca- partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nei lisse, vi sono i più indifesi tra gli indifesi, i più diversi progetti ai previsti gruppi di lavoro, in vulnerabili tra i vulnerabili: le donne, i bambi- modo da condividere strategie d’intervento, ni, le persone con disabilitàanzitutto. E a loro modalità operative, buone pratiche e proble- che sono indirizzati molti dei progetti di assi- matiche specifiche, legando in maniera sem- stenza sostenuti dall’Aics con una visione che pre più stretta, indissolubile, i progetti di assi- parte dall’emergenza e cerca di andare oltre. stenza a quelli per la ricostruzione. Per l’Italia, Ecco allora progetti per realizzare attività di l’intervento in Siria è anche uno straordinario reddito per le donne, o la costruzione di un laboratorio per realizzare una idea di Coope- percorso scolastico per i bambini. Per dare loro razione che lasci traccia di sé, in strutture, un futuro, e non solo metterli in sicurezza competenze formate, crescita sociale e forma- dall’inferno del presente. Se c’è un filo che uni- tiva, anche il giorno, si spera non lontano, in sce i tanti progetti già realizzati o in program- cui la martoriata Siria e il suo popolo torne- ma per il 2018 (finanziamento aggiuntivo pre- ranno a vivere e a decidere il loro futuro. La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 7
EMERGENZE LIBANO: intervento con il Programma Alimentare Mondiale (PAM) di Sara Bonanni Il governo italiano ha predi- si stima che circa metà della po- Sulla base di tale analisi si sposto, in concerto con la sede polazione rifugiata in età scolare propone il finanziamento del AICS di Beirut, un interven- sia di fatto ancora esclusa dai “Programma di sostegno ali- to multilaterale del valore di percorsi educativi con il timore mentare nelle scuole primarie 2.000.000 euro da realizzarsi in che tali bambini e bambine pos- pubbliche libanesi” – del valore Libano in collaborazione con il sano diventare una generazione di 2.000.000 euro - da realizzarsi Programma Alimentare Mon- perduta (lost generation). in collaborazione con il PAM diale. L’iniziativa fa parte della Di qui la necessità di offri- con l’obiettivo di migliorare le programmazione 2017 appro- re un sostegno alle famiglie opportunità di accesso all’istru- vata dal Comitato Congiunto. vulnerabili sia tra la popola- zione per i minori in età scolare L’intervento rientra nell’ambito zione rifugiata che tra quella sia tra la popolazione rifugiata degli impegni assunti dall’Italia libanese per sostenere i costi che quella libanese attraverso la in occasione della Conferenza indiretti legati all’istruzione, distribuzione diretta di meren- dei donatori sulla Siria tenutasi quali appunto i costi necessari de scolastiche o la copertura a Londra il 4 febbraio 2016, per per il trasporto scolastico, per dei costi che le famiglie devono un totale di 45 Milioni di euro l’acquisto dell’abbigliamento, sostenere per l’alimentazione (circa 50 milioni di dollari), di del materiale scolastico, nonché degli alunni durante le ore sco- cui 25 Milioni di Euro destinati delle merende per i bambini lastiche. Grazie all’intervento in a progetti umanitari e s’inseri- e le bambine durante l’orario oggetto, sarà possibile fornire sce nell'ambito di un pacchetto scolastico. Quest’ultimo aspetto ai minori, che molto spesso complessivo di aiuti pari a 400 appare particolarmente urgente soffrono di carenze alimentari, milioni di dollari per il triennio tra la popolazione rifugiata con- un supplemento nutritivo che 2016-2018. siderando che circa il 91% delle garantisca loro l’energia neces- Nonostante gli importanti pro- famiglie siriane non riesce a far saria per partecipare alle attività gressi raggiunti in questi anni in fronte in maniera adeguata al scolastiche e contribuisca ad un termini di iscrizioni scolastiche, proprio fabbisogno alimentare. regime alimentare equilibrato. RAQQA, SIRIA: la Cooperazione italiana avvia il primo progetto di primissima emergenza per soccorrere le popolazioni delle aree liberate dal DAESH di Sara Bonanni Partiranno a breve le attività di per la città e la sua provincia”. servizio delle aree rurale intorno primissima emergenza della Il progetto prevede l’allestimento a Raqqa e nella città stessa. Il Cooperazione italiana per di un centro sanitario di programma si occuperà anche di assistere le popolazioni che emergenza a Raqqa Ovest distribuire kit igienico sanitari in vivono nella città di Raqqa e che possa offrire sia servizi di base agli standard Unfpa. nelle aree rurali circostanti, medicina di base sia trattare La situazione umanitaria nella recentemente liberate dal le emergenze. La struttura città di Raqqa dopo l'avvenuta DAESH. sanitaria avrà a disposizione liberazione dall'occupazione del Con un progetto di 1,2 milioni ambulanze per il referral e per il DAESH è particolarmente grave. di euro, sarà l’ONG italiana Un trasporto dei pazienti. I servizi I violenti combattimenti delle ponte per…. (UPP) ha portare i di salute riproduttiva, materno ultime settimane hanno messo primi soccorsi – con un progetto infantili e pediatrici saranno definitivamente in ginocchio dal titolo “Darna – La nostra casa. prioritari, assieme alla cura dei i servizi pubblici essenziali: Rientro in sicurezza a Raqqa traumi di guerra. sanità, acqua, istruzione. Mentre facilitando la riabilitazione di un La clinica gestirà 1 unità mobile si stanno completando le sistema sanitario di emergenza per la salute riproduttiva, al operazioni di messa in sicurezza 8 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
EMERGENZE della città, incluse le attività popolazione vulnerabile sud sudanese nello Stato di sminamento, si discute - e favorire il processo del White Nile, Sudan”, per nell'ambito della coalizione anti- di stabilizzazione del un importo complessivo di Daesh e con le Autorità interinali Paese.“Stabilizzazione delle 1.400.000,00 quale contributo siriane (Raqqa Civil Council) comunità al alto rischio della volontario all’UNHCR, per - sulle attività di primissima sub-prefettura di Ndele ed favorire l’accesso ai servizi emergenza umanitaria, nonché aree limitrofe”, da realizzarsi di salute, nutrition, wash e di "early recovery" da avviare mediante la concessione di shelter alla popolazione ed tempestivamente per favorire il un contributo volontario a alle fasce più vulnerabili della rientro degli sfollati. favore dell Orgnizzazione comunità ospitanti. Funzionale a tale obiettivo è Mondiale per le Migrazioni evidentemente il rispristino per un importo complessivo - Iniziativa di emergenza di un livello minimo di di 1.000.000 euro. denomaniata ”Rafforzare servizi essenziali, per i quali la risposta umanitaria per la Cooperazione italiana si è Repubblica Democartica del lo sminamento in Sudan”, da subito riattivata lanciando Congo: quale contributo volontario un bando di primissima - Iniziativa bilaterale di di 300.000,00 euro a favore di emergenza a valere su fondi già emergenza denominata UNMAS nell’ottica di ridurre i presenti presso AICS Beirut, “Salute materno infantile, rischi posti da mine nelle aree grazie al quale è stato possibile igiene e protezione delle contaminate del Paese, con selezionare il progetto di UPP, e perosne più vulnerabili particolare attenzione agli procedendo al rafforzamento del vittime della crisi in RDC”, Stati di Kordofan Meridionale programma lanciato per la Siria per un importo complessivo e Occidentale ed il Blue Nile. nel 2017 – del valore totale di 4 di 1.000.000 euro, destinati a milioni di euro – con ulteriori 2,5 migliorare la salute materno Giordania: milioni per attività da realizzarsi infantile degli sfollati e - “Iniziativa a sostegno non solo a Raqqa ma in tutto il delle comunità ospitanti, del raggiungimento Paese. attraverso il rafforzamento degli obiettivi minimi di dell’accesso all’acqua protezione per le persone ALTRE ATTIVITÀ potabile ed il potenziamento particolarmente vulnerabili RECENTEMENTE APPROVATE: dei serivizi offerti presso fra i rifugiati e le comunità le strutture sanitarie locali ospitanti in Giordania”, per Repubblica Centroafricana: e la presa in carico dei un importo complessivo di - “Contributo al Fondo gruppi vulnerabili per il loro 3.500,000 euro destinato a Fiduciario Bekou resinserimento sociale. favorire l’inclusione delle dell’Unione Europea”, per persone con specifiche un importo complessivo Sudan: vulnerabilità nel quadro di un pari a 1.000.000,00 Euro, con - Iniziativa denominata ampio e strutturato sistema l’obiettivo di sostenere la “Supporto ai bisogni primari di protezione e assistenza capacità di resilienza della della popolazione rifugiata sociale. La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 9
DAL MONDO ACCADEMICO Un nuovo ruolo per le Università L’esempio dell’ateneo sassarese sui temi delle ricerca legati alla Cooperazione allo Sviluppo indica una strategia scientifica per tutto il mondo accademico italiano. di Luciano Gutierrez* N on c’è dubbio che un più alto - educazione, ricerca e terza missione livello di istruzione si rifletta - rivestono un ruolo unico sui temi sul progresso degli obiettivi di della cooperazione internazionale allo Sviluppo Sostenibile (SDGs) sviluppo. Ruolo che l’Università di Sassari proposti dalle Nazioni Unite dando loro interpreta creando occasioni di connubio impulso in una molteplicità di forme. tra ricerca e cooperazione allo sviluppo a L'educazione non è solo un diritto umano partire dal proprio vissuto e da quello del fondamentale riconosciuto della nostra territorio in cui opera. In particolare, è Costituzione, ma è vitale per la ricerca nella ricerca archeologica, nei progetti di scientifica, motore indispensabile per sostenibilità ambientale e nelle ricerche lo sviluppo sociale ed economico delle in ambito di scienze biomediche che tale nazioni. connubio ha ottenuto risultati di rilievo. Le università, nell’ambito delle tre Sui temi della ricerca archeologica, missioni che caratterizzano la loro attività sono soprattutto le riflessioni sulle 10 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DAL MONDO ACCADEMICO relazioni storiche tra Nord Africa ed nella regione di Amazonas, nel nord Europa in età antica che negli ultimi del Perù andino, dove frequenti frane, trent'anni hanno caratterizzato l’attività smottamenti e inondazioni condizionano dell’Ateneo. Una ricerca quanto mai la vita di intere popolazioni. Le cause del estesa e ricca di risultati, testimoniata dissesto sono diverse: la deforestazione, dalle venti edizioni dei convegni de l’espansione incontrollata delle aree "L’Africa Romana", avviati nel 1983, con il coltivate e, soprattutto, i cambiamenti prossimo appuntamento in programma climatici. La ricerca ha come obiettivo ad Algeri nel dicembre 2018. È grazie a quello di studiare come gli agricoltori tale attività che il Dipartimento di Storia, e le istituzioni che operano in questi Scienze dell’Uomo e della Formazione contesti percepiscano il cambiamento fondò nel 1986 la “Scuola Archeologica climatico e i suoi impatti, e in che modo Italiana di Cartagine. Documentazione, essi rispondono a tali cambiamenti, Formazione e Ricerca” (SAIC), con evidenziando i processi di adattamento e sede operativa a Tunisi, presso l’Istituto i fattori principali che li influenzano. Italiano di Cultura. La SAIC oggi conta È invece all'interno del Dipartimento di 154 associati e si propone di favorire Scienze Biomediche dell’Università di forme di coordinamento tra iniziative che Sassari che nasce nel 2007 una nuova caratterizzano la cooperazione italiana rivista online, The Journal of Infection in Tunisia e nei Paesi del Maghreb. in Developing Countries. La rivista ha L’attività mira a promuovere opportunità come obiettivo quello di promuovere e di ricerca, formazione e diffusione delle pubblicare ricerche originali che coprono conoscenze sul Patrimonio relativo diversi aspetti della microbiologia umana, alle civiltà preistoriche, preclassiche, animale e ambientale, immunologia, classiche, tardo-antiche, islamiche, virologia e infezioni nei Paesi in via di moderne; valorizzare gli apporti di ogni sviluppo con particolare attenzione singola iniziativa con un coordinamento agli agenti eziologici emergenti e funzionale; contribuire attivamente al riemergenti, diagnosi, epidemiologia e dialogo interculturale e alle politiche di salute pubblica. sviluppo della Tunisia. Di rilevanza sono gli studi sul virus Ebola Passando ai progetti di sostenibilità e, in particolare, sul funzionamento, ambientale, attore primario è il Centro la logistica e le difficoltà da affrontare di ricerca interdipartimentale Nucleo di e le discrepanze che sorgono quando Ricerca sulla Desertificazione (NRD). i protocolli di assistenza dei malati si Attivo dall’anno 1994, in coincidenza scontrano con le diverse realtà dei fatti. • con la creazione della Convenzione della Nazione Unite per la lotta alla *Professore associato presso il diparti- Desertificazione (UNCCD), intende mento di agraria dell’Università degli generare nuovi spazi di apprendimento studi di Sassari” per la ricerca interdisciplinare e la cooperazione allo sviluppo legati ai temi della gestione sostenibile delle risorse idriche e del territorio. Numerose ricerche caratterizzano l’attività del centro, come gli studi attualmente in corso sulla coltivazione del bambù, quale strumento per il recupero dei terreni dall’erosione e nuove opportunità di reddito. Da tre anni l’NRD, grazie ad un progetto finanziato dal Fondo Italo- Peruano, studia la varietà di bambù sudamericano Guadua angustifolia La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 11
DOSSIER La montagna al centro dell’agenda di sviluppo Crediti foto: Alessandro Speccher L’obiettivo della Mountain Partnership è portare le aree montuose dentro i negoziati del clima e i piani di sviluppo dei governi, oltre che nei progetti della cooperazione. In prima fila l’Italia. Attenzione su prodotti DOP, turismo sostenibile, e conservazione dei saperi tradizionali. di Emanuele Bompan L e montagne sono scomparse. Spa- Per l’occasione la FAO ha ospitato l’evento rite dall’agenda politica internazio- dal titolo “Le montagne sotto pressione”, nale. Se gli stati insulari sono sotto i dove circa 60 paesi e oltre 200 organizza- riflettori mediatici, con il livello del zioni della società civile si sono impegnati mare che continua a crescere, così come le oggi attraverso la Mountain Partnership, un foreste sono al centro di una battaglia glo- partenariato nato nel 2002, con lo scopo di bale per fermare la deforestazione, poco si chiedere ai governi di rafforzare la capacità parla delle pressioni che le aree montane di adattamento delle popolazioni montane del mondo stanno subendo. e dei loro ambienti all'impatto del crescen- «Le montagne sono al centro della battaglia te cambiamento climatico, fermare la fame del clima». A lanciare l’allarme è la FAO, du- e le migrazioni e assicurare uno sviluppo rante la Giornata internazionale della mon- montano che sia integrato nell'Agenda 2030 tagna, che ogni anno si tiene l’11 Dicembre. per lo sviluppo sostenibile. 12 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DOSSIER «Le montagne sono il principale ecosi- re mediche o scolastiche. «In queste zone, stema esposto al cambiamento climatico. una persona su tre è vulnerabile all'insicu- Stiamo perdendo i ghiacciai, le valli sono rezza alimentare», ha affermato Maria He- sempre più erose, la biodiversità sta spa- lena Semedo, Vice Direttrice Generale della rendo» ha spiegato Petteri Taalas, segreta- FAO. In poco più di dieci anni il numero rio Generale dell’Organizzazione Mondiale di “abitanti della montagna” vulnerabili ai della Meteorologia, intervenuto al summit. cambiamenti climatici e all’insicurezza ali- Con conseguenze che arrivano lontano, mentare è aumentato del 25% in Asia e del coinvolgendo aree di pianura a causa del- 46% in Africa, rivela una ricerca FAO. le potenziali crisi idriche e alimentari, le- E quando si fa fatica a sopravvivere non re- gate alla mutazione del ciclo dell’acqua. sta che partire. « Potenzialmente oltre 600 «Nei paesi andini i ghiacciai hanno perso milioni di persone potrebbero essere co- tra il 30 e il 50% del volume», spiega Isauro strette a migrare, se non si inizia ad agire», Torres, delegato del ministero degli affari spiega Grammenos Mastrojeni, coordina- esteri cileno. «Quelli localizzati sotto i cin- tore ambiente per l’AICS. «Dobbiamo crea- quemila metri di altitudine sono destinati re le condizioni di sviluppo anche di fronte inevitabilmente a scomparire». E addio alla nuova realtà climatica. Nei millenni si è acqua. Una situazione che interessa tante sviluppato un rapporto virtuoso tra uomo e catene montuose, dalle Alpi alle Montagne montagna. Dire che le montagne ricostru- Rocciose, dall’’Argentina alla Cina. La sola iranno una natura incontaminata senza catena dell0Himalaya-Hindu Kush procura l’uomo, significa ignorare l’apporto degli acqua a gran parte dell’Asia continentale. esseri umani ai monti, dalla pulizia dei bo- Lo scioglimento dei ghiacciai renderebbe schi alla fertilità portata grazie agli alleva- l’approvvigionamento idrico discontinuo, menti alpini». non potendo contare più sul lento rilascio Un’iniziativa, quella della Mountain Part- estivo dai ghiacciai. Dal gigante asiatico di- nership, che nasce per volontà dell’Italia, pendono fiumi come il Gange, il Brahma- tra i fondatori, insieme a Svizzera, FAO e putra, il Mekong, lo Yangtse, che danno so- UNEP. «Non c’è una ragione politica die- stentamento a oltre un miliardo di persone tro questa decisione, ma l’urgenza di agire direttamente. Il Brahmaputra, se diminuis- per tutelare uno degli ecosistemi più fragili, se la sua portata in maniera rilevante, po- che a effetto domino potrebbe coinvolgere trebbe esacerbare le frizioni tra Cina, india altre regioni», spiega Mastrojeni all’autore. e Bangladesh, in una regione, l’Himachal «Noi dobbiamo vedere gli ecosistemi fragi- Pradesh, dove già sono in corso contenzio- li, montagna, terre aride e isole, come una si geopolitici. Oltre agli impatti alimentari, priorità nei processi di adattamento al cam- dovuti alla minor disponibilità d’acqua, ci biamento climatico e in queste aree si de- sarebbero anche impatti sul settore ener- vono concentrare gli sforzi sul tema clima». getico, specie in Bhutan e Nepal, due paesi Per cercare di ripotare le montagne al cen- che ricavano la quasi totalità della propria tro dell’agenda climatica UNFCCC e della energia dall’idroelettrico. sicurezza alimentare, la Mountain Part- Il nuovo clima sta inoltre accentuando l’in- nership, per il 15° anniversario del Parte- sicurezza alimentare e le migrazioni dalle nariato ha lanciato un’agenda concreta valli più remote. La delegazione nepalese da implementare entro il 2030. «Bisogna ha ribadito l’urgenza a intervenire per fer- promuovere buone pratiche di resilienza, mare l’emorragia di persone che stanno ab- agricoltura sostenibile, scambio di cono- bandonando tante valli del nord e dell’est scenza, progetti di cooperazione congiunti del paese, anche a causa degli effetti del e cercare supporto politico ed economico terremoto del 2015, dirigendosi verso la ca- per la Mountain Partnership», ha dichia- pitale Katmandu. rato Andrew Taber, responsabile della Ste- La povertà è un tratto comune. Il 91% degli ering Commitee del. «Gli obiettivi per il abitanti delle aree montane viene da zone 2030 sono di far adottare da tutti i governi sottosviluppate, prive spesso d’infrastruttu- e le organizzazioni internazionali “strategie La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 13
DOSSIER Crediti foto: Alessandro Speccher di sviluppo montano sostenibile”, fare una vanno per vari mesi a lavorare in città o in revisione delle politiche di indirizzo della pianura. «Preservare i prodotti della mon- cooperazione e sviluppo al fine di includere tagna diventa un modo per creare reddito, le montagne come parte integrale e infine rafforzare il ruolo delle donne e fermare le includere il tema nelle principali conferen- migrazioni, ha aggiunto Grussu. Prodotti ze internazionali, su tutte la COP, la confe- non solo alimentari: anche cosmetici, di renza sul clima». artigianato e servizi, soprattutto il turismo. Tra i vari progetti d’implementazione pre- Sostenibile, naturalmente. Un’area che in- sentati, uno dei più interessanti è il Moun- teressa sempre di più alla cooperazione, tain Partnership Product Label. Lo scopo? che ha individuato in questi meccanismi Promuovere i prodotti montani attraverso una importante diversificazione dei redditi un’etichetta dedicata, che aiuta i consuma- e di crescita professionale delle popolazioni tori a individuare i veri DOP d’alta quota. «Il rurali, anche nelle zone di cosiddetta “bas- progetto ha lo scopo di creare una narrativa sa montagna”, ovvero catene montuose di identitaria di questi prodotti tipici, come altezza ridotta (sotto i duemila metri). il miele, grani pregiati, come il riso rosa e altri prodotti con una forte identità, soste- Nota dolente, come sempre accade, i finan- nendo gli agricoltori e allevatori montani», ziamenti. Al momento solo Svizzera e Italia spiega Giorgio Grussu, coordinatore pro- sostengono economicamente l’iniziativa in getto FAO. Un’iniziativa che ha molteplici maniera proattiva, con oltre un milione di scopi: da un lato la tutela della biodiversità euro solo dall’Italia negli ultimi due anni. –esempio la delegazione butanese ha sotto- «Dobbiamo rafforzare il coinvolgimento lineato come ci siano decine di tipologie di di tanti altri paesi», ha dichiarato Thomas tuberi da tutelare nel loro paese – dall’altro Hofer, Coordinatore del partenariato. Per la conservazione di un tessuto socio-eco- poter sostenere la Mountain Partnership e nomico, in particolare femminile, dato che raggiungere gli obiettivi preposti, un ultimo nelle aree montane molto spesso gli uomini baluardo per proteggere le montagne. • 14 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DOSSIER Mapping the vulnerability of mountain peoples to food insecurity A geographic and demographic picture of the world’s mountain areas assessing the vulnerability to food insecurity of mountain dwellers in developing countries. 600000 Since 2000 +30% 500000 the number of 1in 3 400000 people vulnerable 300000 mountain people in to food insecurity in the mountains 200000 developing countries is facing hunger has increased. 100000 and malnutrition. 0 2000 2012 Total mountain population in developing countries Total mountain population The number of people (%) vulnerable to food +16% insecurity in the 1000000 mountains has risen 61 at a higher rate 800000 than population growth 600000 Non vulnerable in the same regions. Vulnerable 400000 200000 39 0 2012 2000 2012 +26% Rural (%) Regional distribution mountain population of vulnerable mountain people 200000 55 +46% 150000 +22% 100000 Almost half of the people who live +10% 50000 in rural mountain areas are vulnerable 45 to hunger. 2000 2012 2000 2012 2000 2012 2000 2012 0 2012 Africa Latin America Asia Oceania & the Caribbean These results are a clear call to action for policy makers and resource partners. Mountain peoples can no longer be neglected. Investments, specific policies, capacity-building programmes and more research are needed to lift mountain peoples out of hunger and poverty. fao.org/forestry/watershedmanagementandmountains ©FAO, 2015 BC284e/1/12.15 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 15
DOSSIER In salvo i manoscritti di Timbuctù ma ora un accordo con Google può svelarne i misteri Al via la pubblicazione online di pagine di trattati, disegni e annotazioni di filosofia, teologia, matematica, giurisprudenza, magia. La diffusione è prevista da un accordo tra la multinazionale californiana e Savama, l’ong fondata da Abdel Kader Haidara, il bibliotecario che ha salvato gli antichi documenti dai roghi di Al Qaeda. Lo abbiamo intervistato. di Vincenzo Giardina “N on preoccupatevi, i segreti dei manoscritti per la difesa della cultura resteranno a Timbuctù” islamica”, sa già dove andrà a parare un sorride Abdel Kader giornalista. Perché da una parte c’è Google, Haidara, il bibliotecario il colosso globale del web, e da un’altra che ha salvato dai roghi di Al Qaeda i un pugno di arabisti nati e cresciuti in libri dell’antica capitale dell’Impero del uno dei Paesi più poveri del pianeta. E Mali. Seduto alla scrivania, nella sede che si incontrino due mondi lo si capisce della sua ong Savama, un acronimo che in una stanzetta al secondo piano della sta per “salvaguardia e valorizzazione sede di Savama, affacciata su una strada 16 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DOSSIER di terra rossa, buche e pozzanghere alla trasferire subito i manoscritti. Centinaia di periferia di Bamako. Una giovane con il migliaia di documenti, 377.481 secondo il capo avvolto nel niqab punta l’obiettivo bibliotecario, sono trasportati con corrieri su un piano nero in fibra di carbonio. Al improvvisati a bordo di pinacce lungo il centro c’è un’antica pergamena, caratteri Niger o nascosti su pick-up sotto casse di arabi ma parole africane, nella lingua frutta e verdura per oltrepassare i posti dei pastori di etnia peul. La fotografia, di blocco. Sono settimane ad alto rischio in alta risoluzione, milioni di pixel, fino all’ultimo giorno dell’occupazione: serve alla trasposizione digitale di una poco prima dell’ingresso a Timbuctù delle nota conservata per secoli a Timbuctù. unità dell’esercito del Mali, preparato dai L’accordo con Google, firmato pochi mesi raid dell’aviazione francese, nella sede fa, comincia da qui. Il macchinario è stato dell’istituto statale Ahmed Baba sono dati fornito dalla multinazionale americana in alle fiamme centinaia di documenti. Che cambio del via libera alla pubblicazione sia finita bene, però, lo si capisce guardando online dei manoscritti dell’antica città dentro i bauli colmi di incartamenti nella carovaniera, dal XIII al XV secolo faro della sede di Savama. “Il nostro obiettivo è cultura islamica, filosofica e scientifica con terminare l’inventario entro la fine del la sua università e le sue scuole coraniche. 2018” spiega Coulibaly Konaté, portavoce “Google ci ha contattati la prima volta dell’ong: “Restano da ordinare, ripristinare cinque anni fa ma la svolta è stato un e riporre nelle scatole protettive 150mila incontro in Qatar nel 2014, quando l’idea documenti”. Al lavoro ci sono oltre della pubblicazione è stata accettata anche 80 esperti, per lo più arabisti laureati dal presidente del Mali Ibrahim Boubacar all’Università di Bamako. Hanno seguito Keita” spiega Haidara. Che a quell’incontro corsi di formazione finanziati dal centro c’era perché è lui il coordinatore della Juma Al-Majid di Dubai, dalla fondazione missione segreta per i manoscritti di Ford o dall’Unesco, il Fondo dell’Onu per Timbuctù. Per capire bisogna fare un passo la cultura, l’educazione e la cultura. Prima indietro. È il 2012 quando l’ex capitale di catalogare fotografano, traducono e dell’Impero è occupata dai combattenti di interpretano note, saggi e trattati. Ma ora Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). In c’è Google. “Tutti pensano che ci siano poche settimane il dialogo con gli abitanti dietro milioni ma tenendo fuori dal conto si rivela difficile, poi impossibile. Da una il macchinario l’intesa vale appena 15mila parte, il jihad nella versione salafita; da dollari” calcola il presidente di Savama. un’altra, le tradizioni della ‘Città dei 333 La somma serve appena a coprire il costo santi’, l’altro nome di Timbuctù, luogo di di tre esperti e due tecnici incaricati della incontro e sintesi tra l’islam e le culture digitalizzazione e della selezione. “Sì”, africane all’insegna sempre dell’apertura riprende Haidara, “perché saremo noi e della conoscenza. Il conflitto scoppia a scegliere quali manoscritti potranno una mattina di fine giugno, quando un essere riprodotti e anche in quali parti”. centinaio di miliziani armati di pale, Sarebbe questa la chiave per proteggere i picconi e martelli circonda il mausoleo segreti di Timbuctù, da replicare nel corso del pensatore islamico Sidi Mahmoud. di tutte e 35 le vetrine online previste La tomba va in frantumi insieme con dall’intesa con Google. “Ci saranno alcuni i sepolcri di 167 discepoli. “Esiste una esemplari, con note esplicative ed elementi legge coranica”, avrebbero sostenuto i di storia di Timbuctù” spiega Haidara. qaedisti, “che dice che una tomba non “Soprattutto potremo liberare il mondo deve superare i cinque centimetri di da un equivoco: nelle antiche biblioteche altezza dal terreno e che nessuno deve non erano custoditi solo testi di religione essere oggetto di venerazione a parte e teologia ma conoscenze negli ambiti Dio”. È dopo questo episodio che Haidara, più vari, dall’astronomia all’astrologia, insieme con alcuni altri bibliotecari di dalla matematica alla filosofia”. Via allora Timbuctù, si convince della necessità di alla pubblicazione online, sperando La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 17
DOSSIER che almeno alcuni degli antichi misteri potranno tornare a Timbuctù una volta possano restare tali e conservare intatto completato l’inventario, sperando che il loro fascino. Poi c’è l’altra scommessa, gli accordi di pace firmati nel 2015 con i forse ancora più importante. “Sogno di separatisti tuareg bastino a tener lontana riportare i manoscritti nelle biblioteche Al Qaeda. “Ad accoglierli saranno 45 nuove di Timbuctù con la pace” sospira Haidara. biblioteche, che dovrebbero essere pronte Nel 2012 aveva lasciato la sua città per la fine del 2018” dice Haidara. Convinto precipitandosi a Bamako, perché non che il conflitto, a dispetto dei proclami di c’era un minuto da perdere. Ora spiega Aqmi, con la religione abbia poco a che che “la prima emergenza è superata e ci fare: “Il Corano è uno solo, non ce ne sono sono i finanziamenti degli Stati Uniti, della due; quello che è accaduto nel nord del Germania, della Turchia e di Dubai” ma Mali o anche in Iraq, Yemen o Somalia, non che “bisogna fare ancora molto e serve c’entra con l’islam, che è una religione di anche l’aiuto dell’Italia”. I documenti pace”. • 18 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DOSSIER Diarra, direttore di OBES: costruiamo pace 10mila. L'obiettivo sarebbe con gli ex ragazzi soldato ricollocarli nell'arco di tre o quattro anni, nell'esercito, Ripartire dai giovani e dalle della Missione delle Nazioni nell'amministrazione o nella regioni sahariane del nord, Unite per la stabilizzazione "vita civile". I progetti di Obes quelle più colpite dal conflitto del Mali (Minusma) hanno dovrebbero focalizzarsi su Gao, civile divampato nel 2012: preso in custodia nove ragazzi Timbuctù e Kidal, le regioni è la proposta di una ong del di età compresa tra i 15 e i 17 epicentro della ribellione, Mali, Organisation pour le anni arruolati dai ribelli nella occupate da Al Qaida nel Bien Etre Solidaire (Obes), regione di Gao. A riconoscere Maghreb islamico (Aqmi) che punta sul reinserimento la sfida rappresentata dagli prima dell'intervento francese degli ex combattenti. Secondo ex combattenti, maggiorenni del 2013. “Punteremo sulla il direttore, Abdoulaye Diarra, o minorenni, è stata anche la formazione professionale, "dopo l’accordo di pace Banca mondiale. Il direttore in ambiti differenti, sottoscritto nel 2015 ad Algeri della sede di Bamako dall'agricoltura alle piccole dal governo con i tuareg del dell'istituto, Soukeyna Kane, realtà produttive” annuncia Coordinamento dei movimenti ha annunciato a dicembre lo Diarra. “Il via è previsto il dell'Azawad tanti ragazzi hanno stanziamento di 15 milioni prossimo anno, in centri deposto le armi ma si sono di dollari a beneficio del minori come Sevaré o Menaka; ritrovati disorientati e rischiano programma nazionale di dedicheremo un'attenzione ora di essere strumentalizzati smobilitazione, disarmo e particolare agli orfani di di nuovo". A confermarlo, di reinserimento. Nel 2015 il guerra, seguendoli nella scuola recente, episodi di cronaca. numero dei combattenti ribelli e aiutandoli a costruirsi un Come quando i peacekeeper era stato calcolato in circa futuro”. La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 19
DOSSIER Empowerment femminile in Senegal tra le poesie di Senghor e l’impegno nella quotidianità Uno dei punti di forza dell’azione di Aics in Senegal riguarda la promozione della donna, dell’uguaglianza di genere, di un’affermazione della donna e delle categorie più vulnerabili nel lavoro e nella società. Partendo anche dalla lavorazione del miglio. di Gianfranco Belgrano “D onna nuda, donna nera tempo in Senegal è come spalancare una fi- / Vestita del tuo colore nestra sulla donna, sul suo ruolo all’interno che è vita, della tua for- del contesto locale ma più in generale del ma che è bellezza / Sono contesto africano. cresciuto alla tua ombra; la dolcezza delle Percorrendo le strade polverose, attraver- tue mani mi bendava gli occhi…”. Leggere sando i campi coltivati la prima immagine questi primi versi di Femme noir di Léop- che si ha in Senegal e in molte altre zone old Sédar Senghor e trovarsi nello stesso del continente è quella di una donna che 20 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DOSSIER trasporta sulla testa i pesi più improbabili, Infine, tra gli ultimi progetti ad essere stati che alza una zappa tenendo stretto l’ultimo avviati (prendendo il testimone del Pides), figlio partorito, mantenendo in ciascuna di c’è il Programma d’appoggio allo sviluppo queste azioni un’armonia che infonde cer- sociale ed economico del Senegal (Padess), tezze. con cui si intende rafforzare quelle politi- Così i versi di Senghor - poeta, precursore e che nazionali di lotta contro la povertà che guida del pensiero contemporaneo africa- mirano ancora una volta all’empowerment no, ma anche primo capo di Stato del Se- socio-economico della donna ma anche dei negal indipendente - prendono ancora più giovani e dei gruppi svantaggiati e a favorire forma. E non è un caso ritrovarli nell’incipit uno sviluppo economico locale sostenibile di una delle brochure realizzate dall’ufficio attraverso il sostegno alle piccole e medie senegalese dell’Agenzia Italiana per la Coo- imprese. Con un occhio attento ad alcune perazione allo Sviluppo. regioni di tradizionale intervento dell’Aics: Uno dei punti di forza dell’azione condotta Kaolack, Dakar, Thies, Sedhiou e Kolda. da Aics in Senegal riguarda proprio la pro- Dietro ogni sigla, ci sono donne e giovani mozione del ruolo della donna, dell’ugua- che hanno intrapreso un percorso di riscat- glianza di genere, di un’affermazione della to e di crescita. E che in alcuni casi erano donna nel lavoro e nella società. L’Italia già organizzati. “In effetti - racconta Kiné è anzi il primo donatore del Senegal sulle Sow, consigliere comunale presso il distret- questioni di genere e sono diversi i progetti to di Guinaw Rails Sud e presidente dell’as- condotti negli ultimi anni: il Progetto di so- sociazione delle donne che si occupano stegno alla strategia nazionale per l’ugua- della lavorazione dei cereali - quando il Pi- glianza di genere (Pasneeg), pensato come des è arrivato, le donne facevano già parte strumento di lotta contro ogni forma di di un’associazione che non aveva una sede violenza basata sul genere, promuovendo propria ma che riusciva a prendere in affit- la protezione dei diritti delle donne; il Pro- to di volta in volta un locale dove lavorare gramma integrato di sviluppo economico e il miglio”. Il miglio, che è la base alimentare sociale (Pides), centrato sulla promozione della popolazione senegalese, oggi è lavo- dell’empowerment delle donne e delle ra- rato all’interno di una struttura attrezzata gazze sul piano socio-economico attraver- acquistata grazie ai fondi messi a dispo- so il rafforzamento della loro leadership e sizione dal Pides. “Vi lavorano - aggiunge delle loro capacità imprenditoriali; il Pro- Sow - circa 1200 donne iscritte all’associa- getto a favore dell’istruzione femminile e zione e divise in 61 gruppi. I loro prodotti dell’empowerment delle donne per uno sono distribuiti in tutto il territorio nazio- sviluppo locale inclusivo (Paef Plus), che nale, ma c’è l’ambizione di arrivare prima favorisce la scolarizzazione delle ragazze e o poi anche a mercati esteri e, perché no, la loro partecipazione politica. all’Europa”. La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 21
DOSSIER Oggi l’associazione riesce a trasformare lavoro risente del ciclo delle stagioni - pro- ogni giorno cento chili di miglio e cento segue Sow - ed è anche legato a ricorrenze chili di mais. “Un traguardo importante - religiose e comunitarie, casi in cui la richie- sottolinea la presidente - che apre la strada sta del mercato è molto alta, con un ritorno a nuove opportunità, che lascia intravedere economico altrettanto importante”. nuove frontiere. C’è l’intenzione di lavorare Guardando queste mani laboriose, i sorrisi, insieme ad altre associazioni di donne che si resta meravigliati dalla capacità e dalla operano nella regione di Kaolack così da voglia di fare di queste giovani donne. Ma rendere più sostenibile la realizzazione di anche dalla capacità gestionale che si è riu- un centro di stoccaggio che consentirebbe sciti a imprimere al progetto: l’associazione di acquistare più grandi quantitativi di ce- ha un conto corrente bancario in cui ogni reali da lavorare senza dover andare ogni donna versa guadagni e quote; a chiusura giorno al mercato per rifornirsene”. del bilancio annuale, l’amministrazione re- Questa voglia di fare si traduce poi in altre distribuisce i proventi calcolando anche la piccole produzioni, perché la lavorazione parte da reinvestire nell’attività. Grazie al dei cereali da sola può non bastare a produr- Padess e ai nuovi fondi messi a disposizio- re un reddito sufficiente. Ecco perché molte ne, si potranno finanziare i lavori di amplia- donne lavorano anche alla realizzazione di mento dei locali e di conseguenza si potrà saponi e di succhi di frutta. “Gran parte del aumentare la produzione. 22 La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017
DOSSIER Prima di andare via, la coordinatrice del - dice Aissatou allargando le braccia - si tratta Programma Pides, Aissatou Ayo Ba Diop ci di cinque giorni di studio e pratica sull’igiene accompagna all’unità di produzione, per ve- e sulla trasformazione dei cereali a livello tec- dere da vicino il grande impegno di queste nico. L’obiettivo è di rafforzare le nostre capa- donne. Un gruppo di loro è riunito al centro cità, di ottimizzare i prodotti e di fare pratica: della sala: “Quello è un corso di formazione perché qui non ci fermiamo mai!”. • Un Paese prioritario per la Cooperazione “Scopo fondamentale del program- ma, non è quello di bloccare l’e- migrazione, ma di permettere alle “Il Senegal è considerato uno dei diventino attori significativi nei persone di poter fare una scelta, Paesi prioritari per la Coopera- progetti di cooperazione”. quella di decidere autonomamente zione italiana e bisogna analiz- All’iniziativa di Dakar erano se rimanere o meno, attraverso la zare il fenomeno migratorio in presenti più di una decina di valorizzazione delle opportunità ogni suo singolo aspetto, senza ong, intervenute per raccontare che il loro Paese offre e attraverso il fare generalizzazioni” ha detto le loro esperienze, dando voce ai miglioramento dei servizi e del fun- Alessandra Piermattei, direttore beneficiari dei progetti. zionamento delle amministrazioni di Aics a Dakar, in occasione di I programmi di cooperazione locali” ha affermato Papa Demba una recente iniziativa che ha visto al momento attivi in Senegal Fall dell’Ifan/Ucad di Dakar. riuniti in Senegal i rappresentanti spaziano dall’agricoltura alla Fine ultimo di questi progetti è “il di diverse organizzazioni non sicurezza alimentare, dalla miglioramento delle condizioni governative attive nella regione. produzione di energia tramite di vita degli abitanti delle zone “La riforma della legge sulla fonti rinnovabili alla formazione/ con alto potenziale migratorio” cooperazione - ha quindi aggiun- informazione, e sono rivolti ai ha ripetuto Alessandra Testoni, to - ha aperto alla possibilità che gruppi più vulnerabili, in partico- coordinatrice del programma di le associazioni della diaspora lare alle donne e ai giovani. Aics a Dakar. La Cooperazione Italiana Informa - Speciale festività 2017 23
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