La candelora - rituali spontanei - rituale

Pagina creata da Paola Brunetti
 
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La candelora - rituali spontanei - rituale
la candelora
                           a cura di Elena Miniera e Silvia Rio le spontanee di HUmUS
foto di Letizia Capretti

                                                                          rituali spontanei
La candelora - rituali spontanei - rituale
la purificazione
                                                             Prima di tutto, purifica bene lo spazio della tua casa.
                                                             Pulisci tende, tappeti e spargi incensi di qualità e resine per purificare il più
                                                             possibile l'energia e accogliere la nuova luce in un ambiente adatto.
                                                             Spazza inoltre la casa con una scopa fatta di materiali naturali se possibile
                                                             (saggina sarebbe l'ideale) spargendo e raccogliendo poi in un angolo della casa del
                                                             sale grosso e del rosmarino. Lascia questo mucchietto da una parte in casa per
                                                             qualche giorno e poi buttalo nello scarico del wc.

                                                                                                                                   immagine tratta da:Erbario del Matthioli

                                                              Noi spontanee di HUmUS amiamo mischiare cristalli e oli essenziali nei
                                                                mix di elisir creati da noi che realizziamo appositamente per questi
                                                                                       passaggi sacri dell'anno.
                                                                Per Imbolc abbiamo scelto un Elisir (Elisir della Dea Bianca) a base di
                                                              Cristallo di Rocca, Oli Essenziali di alta qualità miscelati da noi secondo
                                                               le regole dell'aromaterapia e i nostri amati e sempre presenti Fiori di di
                                                                                    Bach e lo Spirito della Betulla.
a cura di Elena Miniera e Silvia Rio le spontanee di HUmUS

                                                                la Candelora è anche la festa della
                                                                  rinascita e la trasformazione, il
                                                                 momento ideale per cominciare un
                                                                   nuovo ciclo di vita o del nostro
                                                                        cammino spirituale.
La candelora - rituali spontanei - rituale
il rituale
                                                                   rituale spontaneo della Candelora
                                                             Delle cere la giornata ti dimostra la vernata: se vedrai pioggia
                                                             minuta, la vernata fia compiuta, ma se tu vedrai sol chiaro,
                                                             marzo fia come gennaro (Abruzzo/Marche)
                                                                               Per la Santa Candelora, se nevica o se plora, dall'inverno siamo
                                                                                      fora; ma se è sole.o solicello siamo in mezzo al vernicello.
                                                                                                                   (Toscana/Emilia Romagna).
                                                               "Il 31 Gennaio raccogli un mazzettino di erbe, se hai la possibilità fai una bella
                                                               passeggiata e raccogli le piante che trovi e che in qualche modo ti ispirano, se non
                                                               puoi andare in campagna a passeggiare utilizza delle belle erbe aromatiche che
                                                               tieni in vaso.
                                                               Noi possiamo consigliarti anche una semplice miscela di alloro, salvia, lavanda,
                                                               melissa e rosmarino.
                                                               Lavora le piante raccolte con il sale grosso, l'ideale è farlo in un mortaio, devi
                                                               sminuzzarle e mescolarle abbastanza finemente.
                                                               Raccogli le erbe e il sale in una garza o in un pezzo di cotone e chiudile con uno
                                                               spago.
                                                               Se hai la vasca immergi il sacchettino nell’acqua calda, se invece vuoi utilizzarlo in
                                                               doccia bagnalo sotto il getto dell’acqua e passalo con delicatezza più volte sul
                                                               corpo.
                                                               Questa pratica di pulizia energetica e di purificazione ha radici antichissime ma
                                                               ancora oggi possiamo trarre i suoi benefici permettendo alle nostre energie di
                                                               rinnovarsi e circolare.
                                                               Adesso, dopo il bagno purificante, il più vicino possibile alla Mezzanotte, puoi
                                                               sederti serenamente e creare il tuo rituale per celebrare la rinascita della natura e
a cura di Elena Miniera e Silvia Rio le spontanee di HUmUS

                                                               l’uscita dall’oscurità dell’inverno.
                                                               Prendi un vaso di terra, con della terra se possibile di bosco e da terreno non
                                                               lavorato, accendi una candela bianca e posizionala al centro del vaso recitando a
                                                               voce alta la frase: “Brigida, Regina Candelora”...chiedendo alla Dea di illuminare le
                                                               parti più nascoste di te, quelle che hai messo da parte, quelle che stanno
                                                               "dormendo" ma che vuoi risvegliare, le parti di te che vuoi abbracciare e amare.
                                                               Puoi offrire dei piccoli doni alla Dea come fiori, cristalli, conchiglie, rami e piante
                                                               che puoi disporre sulla terra intorno alla candela che lascerai accesa fino a quando
                                                               non si sarà consumata completamente.
                                                               Puoi conservare il vaso e ripetere il rito tutte le volte che vuoi, quando vuoi portare
                                                               luce dove c’è oscurità, quando vuoi illuminare i tuoi pensieri, quando vuoi scaldare
                                                               quella parte del cuore e dell’anima che senti più fredda e rigida."
La candelora - rituali spontanei - rituale
la storia/la pianta simbolo
                                                             I rituali pagani erano sempre scanditi dalla stagionalità della natura, il loro
                                                             calendario era dettato dal mutare delle stagioni, le feste erano legate a importanti
                                                             eventi dell’agricoltura e specifici avvenimenti astronomici collegati alle stelle.
                                                             I festeggiamenti erano quindi un modo per celebrare i cicli naturali, l'laternarsi
                                                             delle stagioni e onorare tutti gli aspetti di nascita e morte che la natura ci racconta
                                                             e mostra.
                                                             Questa festività, la prima del calendario Celtico, invita ancora oggi a celebrare
                                                             questa rinascita, ad osservare quello che intorno a noi sta riemergendo dal letargo
                                                             invernale, dove tutto sembra sospeso e addormentato.
                                                             La festa della Candelora che è arrivata fino ai giorni nostri ha origini antichissime,
                                                             molto prima del cristianesimo, nelle fredde foreste del Nord dove i popoli celti
                                                             celebravano le stagioni e i suoi ritmi di nascita e morte con danze, riti propiziatori e
                                                             grandi fuochi accesi.
                                                             Originariamente il suo nome era Imbolc che significa “ventre della Madre”. Era la
                                                             festa della rinascita della natura, veniva celebrata la potenza rinnovatrice della
                                                             Dea Madre e cadeva esattamente la notte tra il 31 Gennaio e il 1 Febbraio segnando
                                                             il passaggio tra l’Inverno e la Primavera.
                                                             Veniva chiamata la “notte di luce”, i celti celebravano in questa occasione la dea
                                                             Bride (chiamata anche Brigit, Brighe e successivamente Brigida nel Cristianesimo),
                                                             era la Dea Bianca, celebrata come Madre, Sorella e Sposa di tutti gli uomini,
                                                             patrona delle nascite, degli amanti, regina del canto, protettrice delle donne, dei
                                                             guaritori e dei poeti.

                                                                                                I popoli antichi, molto più a contatto con la natura di
                                                                                                        noi, cercavano nella natura stessa la guida per
                                                                                                orientarsi nella vita, nelle stagioni, nello scandire del
                                                                                                               tempo guidato dagli elementi naturali che
                                                                                                                                ciclicamente si ripetono.
                                                                                               La Betulla era (ed è tutt'oggi) il primo albero che inizia
                                                                                                    a mettere le foglie dopo l'inverno. La sua apparente
                                                                                                  fragilità, il suo aspetto delicato, elegante e raffinato
a cura di Elena Miniera e Silvia Rio le spontanee di HUmUS

                                                                                                       in realtà cela un carattere forte e determinato;
                                                               immagine tratta da:Drori J., Il Giro del Mondo in 80 alberi

                                                                 ha una straordinaria capacità di riprodursi spontaneamente e per questo è sempre
                                                                                      stata considerata simbolo di fertilità e protettrice delle nascite.
                                                              In ogni parte del mondo e in ogni cultura popolare, la Betulla è venerata e vista come
                                                                        un'emanazione della Dea Bianca, la sua forza, giudicata una delle più potenti
                                                                  dell'universo, è guidata dalla forza dell’amore e dalla premura delle madri divine.
                                                                   Il suo tronco così bianco e argenteo richiama alla mente un’ idea di purezza e di
                                                               candore ma anche di purificazione, le sue doti curative infatti la rendono un perfetto
                                                                             depurativo che contribuisce a mantenere in equilibrio i fluidi del corpo.
                                                               Porta il suo messaggio di flessibilità e la sua dolcezza a coloro che tendono ad essere
                                                                     rigidi perché è un in grado di contrastare le negatività insite nell’animo umano
                                                                          aiutando a eliminare le emozioni non ancora elaborate che sono trattenute
                                                                                                       nell’organismo sotto forma di liquidi in eccesso.
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