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DALLE 14:26 DI MERCOLEDì 17 GIUGNO
2020

ALLE 12:33 DI GIOVEDì 18 GIUGNO
2020
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Tennis: Atp ufficializza, Roma al via 20/9, Parigi il 27
Ripartenza tornei il 14/8 a Washington, Us Open il 31 agosto
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17 giugno 2020
14:26
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Ora è ufficiale, il tennis riparte il 14 agosto con il torneo
di Washington, il 20 settembre spazio agli In ternazionali di
Roma, il 27 il Roland Garros. Sono queste le date dei
principali tornei ufficializzate oggi dall’Atp dopo la
sospensione dell’attività per l’emergenza Coronavirus.
Dopo Washington, il 22 agosto è in programma il torneo di
Cincinnati, 31 agosto gli Us Open, 8 settembre Kitzbuhel, 13
settembre Madrid, quindi una settimana dopo Roma e il 27, il
Roland Garros.
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Tennis:Cozzoli “Pronti se possibile ad aprire al pubblico”
N.1 Sport e Salute:”Ci concentreremo su aspetto sportivo
torneo”
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17 giugno 2020
18:08
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“Felici e pronti”. Il presidente di Sport e Salute Vito
Cozzoli saluta così la notizia del nuovo calendario Atp che
comprende gli Internazionali Bnl d’Italia dal 20 settembre.
“Adesso auspichiamo che si possono aprire le porte anche agli
appassionati. In sicurezza per loro e per gli atleti”.
Sport e Salute non è solo la società titolare dell’impianto
nel Parco del Foro Italico ma è partner della Federtennis
nell’organizzazione del torneo. “Dopo aver superato insieme la
fase dell’emergenza sanitaria, spero che la partnership con la
FIT possa rafforzarsi – dice Cozzoli -. Quest’anno in
particolare andremo alla sostanza, concentrandoci sull’aspetto
sportivo dell’evento. Che da sempre è il segreto del successo
degli Internazionali e stavolta ancora di più”. Il torneo, e
Roma, saranno “la vetrina perfetta per la ripartenza dello
sport” dopo l’estate.
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Pallanuoto: addio a Benedek, vincitore di 3 ori olimpici
Ungherese star della Pro Recco con quattro Champions
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18 giugno 2020
09:38
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E’ scomparso a causa di un male incurabile Tibor Benedek, che
avrebbe compiuto 48 anni il prossimo 12 luglio. L’ungherese è
stato uno dei più grandi fuoriclasse di sempre, tre volte oro
olimpico con la sua nazionale, ai giochi olimpici di Sydney
2000, Atene 2004 e Pechino 2008.
Un vincente anche con la calottina della Pro Recco – ricorda
la società ligure dando la notizia della sua morte – indossata
per otto anni (dal 2001 al 2004 e dal 2007 al 2012) di cui è
stato capitano: in biancoceleste ha collezionato quattro
Champions League, sei Scudetti, quattro Coppe Italia, quattro
Supercoppe Europee e una Lega Adriatica.
“Tibor era un uomo straordinario anche fuori dall’acqua, un
professionista umile e carismatico – si legge sul sito della
Pro Recco – che ha dimostrato nei fatti la partecipazione e il
coinvolgimento alla causa recchelina. Le più sentite
condoglianze da parte di tutta la società a familiari e amici.
Addio grande Tibor, hai scritto un pezzo della nostra storia:
non ti dimenticheremo mai!”.
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Atletica: Tortu, è assurdo correre a corsie alternate
Sprinter pregusta ripresa, ma che impressione gare in silenzio
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18 giugno 2020
10:32
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Dopo il lockdown, gli allenamenti senza palestra e i primi
scatti con l’obbligo di indossare i guanti di lattice, Filippo
Tortu fa i conti con l’ultima restrizione rimasta in pista.
“Ancora bisogna correre a corsie alternate, ed è assurdo visto
l’assembramento che invece c’è nelle partite di calcio in area
per un calcio d’angolo”, dice il recordman italiano dei 100
metri, testimonial di #Sport4Recovery, la campagna globale con
l’obiettivo di incoraggiare la politica a riaprire in
sicurezza lo sport organizzato il prima possibile.
“Spero che nelle prossime settimane cambi il protocollo”, è
l’auspicio di Tortu, che prepara la sua prima uscita, il 4
luglio alla Fastweb Cup organizzata da Sprint Academy a Rieti,
dove un anno fa stabilì il personale di 9″97, non omologato
per il vento, nel tripudio del pubblico. “Tornare a gareggiare
è un bel segnale, anche se rischia di essere a porte chiuse –
spiega lo sprinter -. Sarà impressionante. Il silenzio è bello
quando stai sui blocchi, ma solo perché è seguito dal boato”.
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F1: la Ferrari riaccende motori, Leclerc gira a Maranello
A 110 giorni da test di Barcellona “è stata una grande
emozione”
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18 giugno 2020
10:42
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La stagione di Formula 1 2020 della Scuderia Ferrari è
ripartita. Ed a rendere indimenticabile questo momento, che
arriva dopo i mesi drammatici della pandemia, è stato il rombo
della SF1000 guidata da Charles Leclerc.
A tre mesi e mezzo dall’ultima giornata di test sulla pista di
Barcellona, esattamente 110 giorni fa, all’alba gli uomini
della Scuderia hanno riacceso il motore della SF1000 che si è
mossa partendo dall’Officina Classiche, nel cuore della
stabilimento storico di Maranello, dove un tempo anche il
reparto corse aveva la propria sede. Il pilota monegasco è
dunque uscito dallo stesso cancello che Enzo Ferrari varcò
nella giornata del 12 marzo 1947 con la prima vettura che
portava il suo nome: la 125 S.
“Non sono uno che ama alzarsi dal letto all’alba ma questa
mattina c’era un ottimo motivo per farlo. Forse abbiamo
svegliato qualcuno – ha dichiarato Leclerc – ma è stato bello
guidare sulle strade di Maranello la SF1000. È stata una
grande emozione poter tornare in macchina oggi e soprattutto
farlo su un tracciato così particolare. Rientrare
nell’abitacolo mi ha fatto sentire come essere di nuovo a
casa. Ci è sembrato un modo bello e divertente per dire che
siamo pronti a tornare in pista.
Adesso non vedo l’ora di poter guidare la SF1000 in Austria”.
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Binaghi, gli Internazionali di tennis a settembre
“La tempistica è quella che il nostro partner Sport e Salute
aveva auspicato, poi abbiamo preso una decisione in piena
condivisione col ministro Spadafora’
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17 giugno 2020
14:49
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“Nei giorni scorsi l’Atp ci ha chiesto la disponibilità, a ore
dovrebbe ufficializzare il calendario: gli Internazionali
d’Italia dovrebbero andare al 21 settembre, con quanto
pubblico lo vedremo grazie al dialogo che da domani avremo su
questo tema con le istituzioni governative”. Angelo Binaghi,
presidente della federtennis, annuncia che la manifestazione
romana certamente anche quest’anno si svolgerà, e con gli
spettatori che sono parte integrante da sempre dell’evento.
“La tempistica – spiega Binaghi – è quella che il nostro
partner Sport e Salute aveva auspicato, poi abbiamo preso una
decisione in piena condivisione col ministro Spadafora. Che
ora dovrà dirci , dopo essersi confrontato col Comitato
tecnico-scientifico ,quanto pubblico ci potrà essere.
L’obiettivo? Premesso che gli Internazionali sono in sold out
permanente, che si verifica addirittura in anticipo, e che
quest’anno potrebbe essere quello buono perchè un italiano
torni a vincerli, è evidente che nell’interesse del movimento
l’obiettivo è che ci concedano il più possibile. La
manifestazione viene trasmessa in oltre 200 paesi, può essere
una vetrina per far vedere che il Paese si è risollevato da
questa tragedia del coronavirus e vuole ripartire più forte di
prima”.
Binaghi non lo dice ma un 50 per cento di presenze sarebbe un
buon obiettivo.
“Piuttosto – spiega – dovranno essere riorganizzate le misure
di sicurezza in questa edizione particolare: ad esempio è
possibile che tutti posti di tutti i campi siano numerati. E
che, di concerto con l’Atp, ci si possa alzare e sedersi anche
durante i game, per evitare assembramenti durante le pause dei
cambi campo. Esclusi contatti tra pubblico e giocatori, poi
percorsi dedicati e più punti di entrata. Oltre alle misure
ormai consuete: mascherina obbligatoria e gel per tutti.
Queste cose si aggiungono a quelle che dispone l’Atp per
garantire la salute dei giocatori e degli operatori al loro
sostegno. Noi siamo catalogati tra gli sport più sicuri,
dobbiamo fare un piano intelligente e innovativo per fare in
modo che questa sicurezza valga anche per il pubblico”. VAI AL
CALCIO
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