L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna

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L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
L’Universo sulle Onde Radio

                        Giancarlo Setti
         Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
                INAF – Istituto di Radioastronomia

Ferrara, 5 marzo 2010
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
Quando nasce la radioastronomia
Karl Jansky è il primo negli anni ’30
a rivelare onde radio dallo spazio
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
Quando nasce la radioastronomia
         5 maggio 1933

Karl Jansky è il primo negli anni ’30
a rivelare onde radio dallo spazio
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
Tappe della Radioastronomia
• 1933 Karl Jansky scopre l’emissione radio decametrica galattica con massimo in
  direzione del centro galattico
• 1944 Grote Reber individua la presenza dei bracci spirali nel continuo a 160 MHz.
  Rivela debole segnale dal Sole
• 1949 Le radio sorgenti Virgo A e Centaurus A sono identificate con le galassie M87
  e NGC 5128
• 1951 Muller & Oort e Ewen & Purcell rivelano l’emissione della riga a 21cm
  dell’idrogeno neutro interstellare predetta da van de Hulst nel 1944
• 1954 Cygnus A, sorgente radio potente, viene identificata (Baade e Minkowski) con
  una galassia relativamente distante (260 Mpc). Potenza radio 1045 erg/sec
  radiogalassie, cosmologia, fenomeni di alta energia
• 1963 Scoperta dei quasar (Schmidt; 3C 273, 48)                cosmologia, buchi neri
  massici (100 milioni di masse solari)
• 1963 inizia l’epopea delle molecole interstellari (OH a 18cm)
• 1965 Scoperta del fondo cosmico alle microonde (Penzias & Wilson)                 Big Bang
• 1968 Scoperta delle pulsar             stelle di neutroni
• 1971 Scoperta dei moti superluminali             getti relativistici dai nuclei galattici
• 1974 Scoperta della prima pulsar binaria
• ecc…ecc…
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
Parametri importanti di un
    (radio) telescopio

  Sensibilità     area    D2

 Risoluzione angolare      /D

Pupilla:    ~ 5 10-4 mm
           D = 5 mm             0.5’
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Banda radio:          D= 32 m    25’
    = 20 cm

       Pupilla:    ~ 5 10-4 mm
                  D = 5 mm       0.5’
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
Banda radio:
    = 20 cm                      8’
                      D= 100 m

       Pupilla:    ~ 5 10-4 mm
                  D = 5 mm       0.5’
L'Universo sulle Onde Radio - Giancarlo Setti Dipartimento di Astronomia-Università di Bologna
Banda radio:
    = 20 cm

                      D=1600 m   0.5’

       Pupilla:    ~ 5 10-4 mm
                  D = 5 mm       0.5’
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Parkes
(Australia)
  64 m
Jodrell Bank
(Manchester)
   75 m
       Parkes
     (Australia)
        64 m
Arecibo
Green Bank (WEST VIRGINIA )
100x110 mq.       (Portorico)
                    300 m

 Parkes
(Australia)
  64 m
Arecibo
(Portorico)
  300 m
ISTITUTO DI RADIOASTRONOMIA - INAF

               Il Radiotelescopio
Simile a telescopio ottico!

                                       Accuratezza Specchio ~ 1/20
ISTITUTO DI RADIOASTRONOMIA - INAF

               Il Radiotelescopio
                           Sub-
                                               riflettore
Simile a telescopio ottico!

                                                         Sostegno
                                       Accuratezza Specchio ~ 1/20
                                                         Ricevitori
ISTITUTO DI RADIOASTRONOMIA - INAF

               Il Radiotelescopio
                           Sub-
                                               riflettore
Simile a telescopio ottico!

                                                         Sostegno
                                       Accuratezza Specchio ~ 1/20
                                                         Ricevitori
Stazione radioastronomica di Medicina

                                         32 m

 CROCE DEL NORD (1964)
     408 MHz – 73.5 cm
      EW: 564 x 36 m              Area tot
NS: 64 a d=10 m (23.5 x 8 m)     30.000 mq
Radiotelescopio “Croce del Nord” – braccio E-W
Stanza del ricevitore “Croce”
Interferometria

Risoluzione angolare: ~ /d

(d = distanza antenne)

Sensibilità: ~ N x D2
                                d
  (N=numero antenne)
Westerbork (Olanda)
14 antenne di 25 m
   Dmax ~ 3 km
Westerbork (Olanda)
14 antenne di 25 m
   Dmax ~ 3 km

   ATCA (Australia)
  6 antenne di 22 m
     Dmax ~ 6 km
Very Large Array (New Mexico)
      27 antenne di 25 m
         Dmax ~ 30 km

                      Westerbork (Olanda)
                      14 antenne di 25 m
                         Dmax ~ 3 km

                          ATCA (Australia)
                         6 antenne di 22 m
                                1” a 20 cm
                            Dmax ~ 6 km
Emissione Radio (1)
Emissione non-termica (sincrotrone)
 elettroni/positroni relativistici spiraleggiano lungo
 i campi magnetici

                                elettoni/positroni di alta energia
Mappa dell’emissione non-termica (sincrotrone)
          della Galassia a 408 MHz
Radiogalassie e quasars

Un radiotelescopio che abbraccia la
           Terra e oltre
3C219 (VLA, 22cm)
Image courtesy of NRAO/AUI
L’identificazione (1954) di Cygnus A, la seconda radiosorgente per
   intensità nel cielo extragalattico, con una debole galassia aveva
   immediatamente posto il problema dell’origine di tanta energia
   sotto forma di particelle relativistiche e campi magnetici.

• Potenza nella banda radio ~ 1045 erg/s
  pari all’energia irraggiata dai 100 miliardi
  di stelle della nostra galassia
• Energetica complessiva 1059 - 61 erg
  se nucleare → bruciamento di 10-1000
  milioni di masse solari, oppure
  alla conversione in energia irraggiata
  (E=mc2) di 100 mila – 10 milioni di masse solari.
  Poi occorreva aggiungere fattori di efficienza (10-100 ?) nei processi
  conversione dell’energia fino all’accelerazione delle particelle
  responsabili della emissione sincrotrone.
Scoperta del primo quasar, la radio sorgente 3C 273
(M.Schmidt,1963). Redshift z = 0.16. Il redshift dei quasar è cosmologico,
cioè dovuto all’espansione dell’universo.

                                                          3C 273

 La fonte dell’energia risiede nei nuclei
    galattici- nuclei galattici attivi                                 getto
 (AGN). Ipotesi:buchi neri massicci di
         108-109 masse solari
   Il quasar più distante osservato, redshift circa 6.4
   L’universo aveva un’età circa il 5% di quella attuale (14 Mdi di anni)
Scoperta del primo quasar, la radio sorgente 3C 273
(M.Schmidt,1963). Redshift z = 0.16. Il redshift dei quasar è cosmologico,
cioè dovuto all’espansione dell’universo.

                                                          3C 273

                                                                            M87 (VirgoA)

 La fonte dell’energia risiede nei nuclei
    galattici- nuclei galattici attivi                                 getto
 (AGN). Ipotesi:buchi neri massicci di
         108-109 masse solari
   Il quasar più distante osservato, redshift circa 6.4
   L’universo aveva un’età circa il 5% di quella attuale (14 Mdi di anni)
Cygnus A

                            VLA 6cm Image courtesy of NRAO/AUI

 L’energia viene espulsa dai
nuclei in direzioni opposte ed
etremamente collimate→getti

 Radiogalassie forti e quasar
radio forti sono gli stessi tipi
di oggetti – dipende dalla loro
orientazione rispetto alla linea
            di vista
Buchi Neri

Teoria della Relatività Generale (1916) geometria
dello spazio-tempo interconnessa con la distribuzione
                della materia-energia.
Si ha un BN quando lo spazio tende a chiudersi su se stesso e
                     nemmeno la luce può sfuggire.
                  (Laplace e la velocità di fuga della luce)

Raggio BN = RBN = 2GM/c2

1 massa solare    RBN = 3 Km

100 milioni di masse solari RBN = 300 milioni di Km
(distanza Terra-Sole = 150 milioni di Km)

Massa Terra      RBN = 1 cm

   La materia viene catturata nel campo gravitazionale di un BN
 secondo un moto vorticoso, un gigantesco vortice gravitazionale –
         dischi di accrescimento – Nuclei Galattici Attivi
Moti superluminali (apparenti)
    Quasar 3C279 a
 z=0.536. Fortemente
variabile nell’ottico e in
          radio

Primo quasar in cui si è
    misurato un moto
    superluminale. La
    separazione della
 componente dal nucleo
  è variata di circa 25
      a.l. in 7 anni
Moti superluminali
   (apparenti)
Formazione dei “getti”
• Il gas cade nella buca del
  potenziale gravitazionale di
  un BN formando un disco
  rotante.
• A causa della viscosità il gas
  viene catturato dal BN – si
  scalda e irraggia liberando
  l’energia gravitazionale di
  caduta.
• Lungo l’asse di rotazione si
  sollevano i “getti” collimati
  dai campi magnetici a
  velocità prossime a quella
  della luce.
Interferometria su lunghissima base
 (Very Long Baseline Interferometry – VLBI)
European VLBI Network - EVN
was formed in 1980 by five of the major
radio astronomy institutes in Europe and
Geodetic Dept of the University of Bonn.
The founding radio astronomy institutes
                 were:
        MPIfR in Bonn, Germany
          IRA in Bologna, Italy
ASTRON in Dwingeloo, The Netherlands
        OSO in Onsala, Sweden
Jodrell Bank Obs. (formerly NRAL) near
            Manchester, UK

                       Un radiotelescopio grande quanto la Terra
                                     ………..e oltre!
Very Long Baseline Array (VLBA)

                  • Dal 1993

                  • 10 antenne da
                    25-m sparse tra
                    USA e Canada

                  • Correlatore a
                    Socorro
IL VLBI SPAZIALE
                        Il satellite VSOP
                        (ISAS, Giappone)
                        lanciato nel 1997

   Antenna di 8m
     d ~ 3 x DT
Risoluzione angolare
1 millisecondo d’arco
PARABOLA VLBI MEDICINA
                                            32 m
                                  Freq. 1.4 GHz – 23 GHz
                                            1983

  PARABOLA VLBI NOTO
             32m
  - Freq. 327 MHz / 43 GHz
- Lungh. d’onda 90 cm / 7 mm
 Accuratezza Specchio: 1 mm
             1988
eVLBI
SARDINIA RADIO TELESCOPE
           (SRT)
     S. Basilio (Cagliari)
             64 m
    300 MHz – 100 GHz

Foto aerea - luglio 2003
Sardinia Radio Telescope (SRT)
Localita: Pranu Sanguni (webcam 13/12/09)

                                 Diametro: 64 m
                                 Banda: 0.3 – 100 GHz
                                         (1m – 3mm)
SRT – stazione radioastronomica in costruzione
Pulsar - scoperta delle stelle di neutroni (1968)
        (A.Hewish, Nobel per la Fisica 1974)

Impulsi radio con periodi estremamente
  regolari       rotazione
Una pulsar funziona come un faro
Periodi molto piccoli (da pochi ms a alcuni sec)
   stelle di neutroni in rapida rotazione
   (massa ~ 1 massa solare ; raggio ~ 10 Km;
   densità ~ 100 milioni di tonellate/cm3)
Modello: dipolo magnetico obliquo                        Crab Nebula
 ruotante                                          Periodo della pulsar 33ms
                    (Setti_pulsar.gif)

                                                          (Setti_pulsar.wav)
Rotatore magnetico obliquo

Campi magnetici intensi
tipicamente 1012 gauss
(circa 1000 miliardi divolte
     il campo terrestre)

Particelle accelerate ed
    eiettate ai poli                            Stella di
                                                neutroni
magnetici lungo linee di
    forza dei campi
 (emissione collimata della
 radiazione – effetto faro)

     Pulsar – laboratorio naturale unico per lo studio della
    materia a densità nucleari non raggiungibili in laboratorio
Pulsar binarie       (test della Relatività Generale)

        La prima pulsar binaria PSR 1913+16 scoperta da Hulse & Taylor
                       nel 1974 (Nobel per la Fisica 1993)

      Periodo di rotazione pulsar 59ms
 Stella di neutroni che orbita attorno a un
 compagno-stella di neutroni o nana bianca
          Periodo orbitale 7.75 ore
        Masse quasi uguali ~ 1.4 Mͽ
      Distanza minima 1.1 raggi solari
     Distanza massima 4.8 raggi solari

Il periodo orbitale decresce (in una decade
         76 milionesimi di secondo)
  Contrazione dell’orbita di 3.1mm/orbita
     in accordo con l’emissione di onde
gravitazionali previste dalla TGR di Einstein
Doppia pulsar binaria (PSR J0737-3039)
Il primo sistema scoperto (Lyne et al. Sience, gennaio 2004)

 2 stelle di neutroni che ruotano
       una attorno all’altra
 Periodo della pulsar A ~ 23 ms
            “           B ~ 2.8 s
     Periodo orbitale 2.4 ore
Separazione orbitale < dimensione
del Sole. Orbita quasi tangenziale
         alla linea di vista
 Due orologi di grande precisione
 anziché uno – un laboratorio di
 straordinaria importanza per la
                                              (Setti_pulsarbinaria.mpg)

    verifica della Teoria della
  Relatività Generale di Einstein
Emissione Radio (2)
Righe Spettrali
• Idrogeno neutro-inversione degli spin e-, p (λ = 21 cm)

• Molecole semplici (OH, CO, H2O,….)
  e complesse……
La riga a 21cm dell’idrogeno neutro

• La fisica del gas interstellare e intergalattico
  (ad es., nella nostra galassia la massa del gas è
  circa il 10% della massa totale in stelle e la
  temperatura T ~ 80 Kº)
• La dinamica delle galassie
  tramite lo spostamento Doppler della riga
Idrogeno neutro nelle galassie spirali

Immagine ottica DSS

mappa a 21 cm con il
radiotelescopio WSRT

Il gas di idrogeno neutro è
tipicamente assai più
esteso delle stelle

                                           NGC 6946
Idrogeno neutro nelle galassie spirali

Immagine ottica DSS

mappa a 21 cm con il
radiotelescopio WSRT

Il gas di idrogeno neutro è
tipicamente assai più
esteso delle stelle

                                           NGC 6946
Galassia spirale M81
Idrogeno neutro                    dinamica

Gruppo di M81 (DSS)                   Mosaico VLA (12 puntamenti)

Le osservazioni nella riga dell’idrogeno neutro a 21cm danno informazioni
                        sulla dinamica delle galassie
Idrogeno neutro                    dinamica

Gruppo di M81 (DSS)                   Mosaico VLA (12 puntamenti)

  M81: rotazione del disco
  blu  ruota verso di noi
  rosso  ruota lontano da noi

Le osservazioni nella riga dell’idrogeno neutro a 21cm danno informazioni
                        sulla dinamica delle galassie
Rotazione della Via
                                  Lattea

                              Curva di rotazione

 V 2(r) = G M(
materia
                                       oscura

V 2(r) = G M(
Curva di rotazione con la riga a 21cm
           alone di materia oscura

                                  alone di
                               materia oscura
Strutture della Eagle Nebula, che protrudono da una
     nube molecolare oscura, regione di intensa
   formazione stellare a 6.500 a.l. (Hubble ST/NASA)
Amino acetonitrile (NH2CH2CN)
Evoluzione cosmologica
    Tanto maggiore è la distanza della sorgente, tanto più grande
l’intervallo di tempo dal momento in cui è stato emesso il segnale a
     causa della velocità finita della propagazione della luce
   esplorazione dello stato dell’universo in epoche precedenti

                   Radiogalassia Cygnus A
Conteggi di radiosorgenti
ottenuti con la “Croce del Nord

                 Cataloghi B1,B2,ecc..
                 Circa 30.000 sorgenti

     EdS
   uniforme
Emissione Radio (3)
Emissione termica

  Emissione di un gas caldo (ad es., regioni del gas
interstellare ionizzate – regioni HII)

 Radiazione universale
Scoperta della radiazione cosmica
                                    di fondo (Penzias e Wilson 1965,
                                    Premio Nobel per la Fisica 1978)

                                    Temperatura = 2.7 gradi assoluti
                                       Misure con il satellite COBE
                                       della NASA (1991)

 Curva caratteristica (corpo
 nero) fase di perfetto
 accoppiamento materia-radiazione
 Flusso altamente isotropo (una
 parte su 100 000) implica
 grande isotropia della distribuzione
 della materia
J.C.Mather e G.F.Smoot, Nobel per la Fisica 2006
Storia sintetica dell’Universo
• Dopo il “bang” iniziale la temperatura del gas primordiale è
  molto elevata, il gas completamente ionizzato strettamente
  accoppiato alla radiazione (plasma).
• Il plasma primordiale è percorso da onde acustiche che
  oscillano su molte scale.
• Dopo circa 380.000 anni la temperatura, a causa dell’espansione
  dell’universo, è scesa a circa 3.000 gradi, gli atomi si sono
  ricombinati, la materia gassosa si disaccoppia dalla radiazione:
  l’universo diventa trasparente (la radiazione di Fondo Cosmico
  comincia a essere visibile) e la storia dell’Universo rimane
  impressa su questo “ORIZZONTE”
• L’universo continua a espandersi raffreddandosi e per
  contrazione gravitazionale dal gas si formano le grandi strutture
  a noi note: galassie e ammassi di galassie. Le stelle illuminano
  l’universo.
Congelamento delle oscillazioni
•Al momento della ricombinazione le oscillazioni
acustiche rimangono congelate (si pensi alla superficie
increspata di un lago che improvvisamente gela lasciando creste
e depressioni rispetto alla superficie ideale)

•Si formano quindi zone del gas leggermente più calde
(compressione) o leggermente più fredde (rarefazione)
che danno luogo a piccolissime fluttuazioni rispetto alla
temperatura media di 2.7 gradi assoluti, e quindi a
fluttuazioni nella intensità osservate.
•E’ proprio dallo studio della distribuzione di queste
fluttuazioni su tutto il cielo che si ottengono
informazioni cruciali per la fisica del Big Bang.
Altezza
                    40 Km

              Distanza          Mappa del cielo –
22 – 90 GHz      L2           fluttuazioni in Temp.
                                     ±200µK
•Il primo picco rappresenta quelle oscillazioni
acustiche che hanno avuto solo il tempo per una
compressione. La sua posizione indica la densità di
materia/energia dell’universo.

                                   WMAP
Satellite Planck con telescopio

                                      (30 – 44 – 70 GHz)

Lancio di Hershel e Planck con
Arianne 5 dalla base ESA di Kourou-
- Guiana Francese (14 maggio 2009)
Contenuto di materia-energia dell’universo
                    (E = mc2)

   Solo il 4% della materia-energia dell’Universo è di natura barionica
(quella di cui noi, pianeti e stelle siamo fatti), mentre la quasi totalità (96%,
   energia oscura + materia oscura) è al momento di natura sconosciuta
Radiotelescopi del futuro prossimo e lontano

• ALMA (Atacama Large Millimeter Array) opera
  nella banda 0.3 – 10 mm
• LOFAR (LOw Frequency ARray) di nuova
  concezione (struttura molto semplice, ma molta
  elettronica) – il “core” (Olanda) già praticamente
  completato – inaugurazione giugno 2010

• SKA (Square Km Array)
Una stazione LOFAR

   Banda
10-240 MHz
Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA)
      Chajnantor (Ande Cilene a 5.000m di altitudine)
      Collaborazione Europa (ESO), USA, Giappone

                                                         AlcatelAlenia
                                                         Space + EIE

                                   Antenne: 50 fino a 64 (12m)
                                      + nucleo 12(7m),4(12m)
                                Area 5.650m2 (fino a 7.240) + 910m2
                                        Banda 1cm – 300µm
                                 Lunghezze di base 15 – 16.000m
SKA visione artistica (banda 200 MHz – 30 GHz)

Distribuite a spirale con raggio fino a 3000 Km
- Tests of general relativity
                                with pulsars and black holes,
                               and detection of gravitational
                                             waves
                                 - Measuring the large-scale
                                   Hubble flow and the dark
                                 energy from HI emission of
                                        distant galaxies
                                 - Detecting HI signals from
 SKA Key Science Projects
                                the Epoch of Reionization in
                                      the early Universe
      The SKA will be a
                               - Detecting the first magnetic
revolutionary radio telescope.
                                  fields in the Universe with
   Based on what today´s
                                  help of polarization signals
  scientists can imagine the
                                - Observing the formation of
    following Key Science
                                         protoplanets.
   Projects were defined:
Conclusioni
• Con l’apertura di una nuova finestra sul cosmo,
  quella radio, la radioastronomia ha contribuito per
  prima e in modo determinante allo sviluppo della
  nuova astronomia i cui risultati hanno
  completamente rivoluzionato la conoscenza
  dell’Universo a partire dalla seconda metà del
  secolo scorso.
• I nuovi grandi progetti in costruzione o in studio
  promettono un futuro denso di scoperte per meglio
  comprendere le leggi fisiche che regolano
  l’Universo e gli oggetti che lo popolano.
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