L'Impresa Sociale in Europa - Sviluppo di Sistemi Giuridici a Supporto della Crescita dell'Impresa Sociale - esela

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L'Impresa Sociale in Europa - Sviluppo di Sistemi Giuridici a Supporto della Crescita dell'Impresa Sociale - esela
L’Impresa Sociale
in Europa
Sviluppo di Sistemi
Giuridici a Supporto
della Crescita
dell’Impresa Sociale

            European Social Enterprise
            Law Association
L'Impresa Sociale in Europa - Sviluppo di Sistemi Giuridici a Supporto della Crescita dell'Impresa Sociale - esela
sono
    riconducibili ad E

                         Riconoscimenti
                         Questa pubblicazione rappresenta una sintesi ed un’interpretazione di quanto
                         emerge dai rapporti nazionali realizzati dai seguenti giuristi nell’ambito del
                         Mapping Study:

EXPERTS

                            MAPPING

                                                                                       REPORTS
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Stato             Soggetti                      Organizzazione

Austria           Regina Senarclens de Grancy   De Grancy Soziale Innovation

                  Marleen Denef
Belgio                                          Curia
                  Sarah Verschaeve

Bulgaria          Nadia Shabani                 BCNL

Croazia           Teo Petricevic                CEDRA

Cipro             Stefanos Spaneas              University of Nicosia

                  Lenka
Repubblica Ceca                                 Independent Consultant
                  Deverova Petr
                  Jan Pajas
Danimarca         Jan Uffe Bech                 Independent Consultant

Estonia           Alari Rammo                   EMSL

                                                Ministry of Employment
Finlandia         Lippe Koivuneva
                                                and the Economy

Francia           Alissa Pelatan                AMP Avocat

                  Anna Katharina Gollan
Germania          Sebastian                     Pöllath + Partners
                  Kaepplinger Andreas
                  Richter
                  Luke Fletcher
Gran Bretagna     Sarah Payne                   Bates Wells Braithwaite
                  Matthew James

Grecia            Fotini Marini                 Independent Consultant

Ungheria          Hámori Gergely                Dr Hámori Gergely Law Office

                  Niamh
Irlanda                                         Mason Hayes & Curran
                  Callaghan Conall
                  Geraghty
Italia            Roberto Randazzo              R&P Legal

Lettonia          Agnese Lesinska               Providus: Centre for Public Policy

                  Eva Suduiko
Lituania                                        Cobalt Legal
                  Aurelija Siogaite

Lussemburgo       Anne Contreras                Arendt & Medernach

                  Anthony Galea
Malta                                           DF Advocates
                  Nicola Jaccrini

Olanda            Louis Houwen                  Dirkzwager

                  Filip Pazderski
Polonia                                         Instytut Spraw Pulicznych
                  Dominika Potkanska
                  Deolinda Meira
Portogallo                                      Universidade de Coimbra
                  Maria Elisabete Ramos
                                                Civil Society Development
Romania           Simona Constantinescu
                                                Foundation

Slovacchia        Milan Andrejkovic             Independent Consultant

Slovenia          Blanka Kovacic                Independent Consultant

Spagna            Gemma Fajardo                 Universitat de València

Svezia            Eva Johansson                 Tillväxtverket
                  Bernard Vischer               Schellenberg Wittmer
Svizzera          Julie Wynne                   Bonnard Lawson
                  Eszter Major                  FINMA
Indice

Prefazione ......................................................................................................................................................6.

Introduzione ..................................................................................................................................................8.

Riepilogo ...................................................................................................................................................... 10.

Social Business Initiative ............................................................................................................................... 14.

Mapping Study ............................................................................................................................................. 15.

Definizione di Impresa Sociale ...................................................................................................................... 16.

Forme Giuridiche e Status Giuridici ............................................................................................................... 17.

Mappa della normativa dell’Impresa Sociale .................................................................................................. 18.

Confronto delle Forme Giuridiche .................................................................................................................. 20.

Classificazione delle Forme Giuridiche in Tipologie......................................................................................... 21.

Forme di Impresa Sociale ............................................................................................................................. 22.

Status Giuridici dell’Impresa Sociale .............................................................................................................. 24.

Ulteriori Status Giuridici Rilevanti .................................................................................................................. 28.

Mutuals ........................................................................................................................................................ 30.

Comprensione e mappatura dei concetti giuridici .............................................................................................. 31.

Risultati chiave ............................................................................................................................................. 32.

L’Adattamento della società per azioni .......................................................................................................... 34.

Raccomandazioni chiave ............................................................................................................................... 38.

Allegato 1: Mappe dei concetti giuridici ......................................................................................................... 42.

Allegato 2: Forme Giuridiche individuate .......................................................................................................... 52.

Allegato 3: Glossario ..................................................................................................................................... 54.

Allegato 4: Metodologie di mappatura giuridica ............................................................................................. 58.
5

             SUPPORTIVE

                          SOCIAL   ENTERPRISE

DEVELOPING
6

    Prefazione
                                                                                                            EDUCATION

    L’impresa sociale sta ottenendo un riconoscimento sempre più ampio all’interno
    dell’UE come modello di business in grado di sostenere la crescita economica e il
    progresso sociale.

    Dal 2012, la Commissione Europea – sotto il cappello della Social Business
    Initiative – ha promosso una serie di politiche in materia di impresa sociale volte a
    creare un ecosistema di supporto in grado di promuovere la crescita
    dell’imprenditoria sociale. Nel 2014, più di 2000 tra imprenditori sociali e stakeholders di
    tutta Europa sono arrivati a Strasburgo per stilare un bilancio generale e prendere le decisioni
    sulle misure chiave per il futuro.

    I Delegati hanno concluso che:

              “Non esiste alcuna parte d’Europa che non possa trarre beneficio
              dall’imprenditoria sociale. In questo momento di crisi economica e con le
              sfide poste dall’invecchiamento demografico, dalla disoccupazione
              giovanile, dai cambiamenti climatici e dall’aumento delle disparità, l’Europa
              ha un bisogno crescente di imprenditoria sociale.”

    Tra le indicazioni fondamentali, inoltre, è emerso che:

              “In stretta collaborazione con il settore dell’impresa sociale, gli Stati Membri, le
              autorità regionali e quelle locali devono supportare la crescita della imprese sociali e il
              rafforzamento delle loro competenze. Favorendo, ad esempio, specifici
              interventi normativi, finanziamenti agevolati, semplificazioni nella
              costituzione delle imprese, supporto ed educazione allo sviluppo, e in
              generale un supporto pubblico.”

    Il quadro normativo gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un ecosistema
    positivo per l’imprenditoria sociale. Può semplificare l’avvio e la crescita di
    un’Impresa Sociale e aumentare la visibilità del fenomeno così come può limitarla,
    costringendo gli imprenditori ad impiegare tempo e fatica alla ricerca di modi per
    aggirare le barriere erette dal sistema giuridico. Questa relazione di ricerca
    rappresenta un eccellente punto di partenza per la comprensione della complessità
    dei quadri normativi applicabili alle Imprese Sociali in tutta Europa, e fornisce
    importanti consigli per gli interventi futuri.
7

Come risultato ulteriore ed entusiasmante, questa ricerca ha portato alla creazione
di un network europeo di avvocati dell’Impresa Sociale, di giuristi e di altri soggetti
interessati al rapporto tra legge e Impresa Sociale: la European Social Enterprise
Law Association. Questa nuova associazione ha il potenziale per diventare
un’importante fonte di conoscenza e competenza in grado di evidenziare e
diffondere le good practice, aiutare gli Stati Membri ad imparare gli uni dagli altri e
formulare pareri in merito all’effetto del diritto comunitario e delle politiche
sull’impresa sociale.

Esorto, dunque, chiunque sia interessato alla crescita dell’Impresa Sociale in Europa a
leggere attentamente questa relazione, a segnalare l’interesse per ESELA all’indirizzo
info@esela.eu e ad iscriversi come membro di ESELA.

Jonathan Bland
Managing Director, Social Business International Ltd
Member of GECES, The European Commission’s Expert Group
on Social Entrepreneurship

                                                                DEVELOPING
8

    Introduzione

    Al fine di mettere in luce gli elementi giuridici e legislativi del Mapping Study, abbiamo
                                                                                                              MAPPING STUDY
    creato una rete dei più esperti giuristi dell’Impresa Sociale d’Europa. I giuristi, a loro volta,
    hanno prodotto più di 850 pagine di analisi sulle strutture giuridiche utilizzate dall’Impresa
    Sociale e circa il modo in cui la legislazione e la regolamentazione in Europa sono
    impiegate per dare forma e sostegno all’impresa sociale.

    La ricerca giuridica e le analisi alla base del Mapping Study costituiscono una fonte
    di informazione unica e senza precedenti sul rapporto tra legge e Impresa Sociale.
    Lo studio contiene grandi intuizioni, importanti per chiunque sia interessato ad
    individuare i modi migliori per sostenere e contribuire alla crescita dell’Impresa
    Sociale in Europa. Può risultare particolarmente utile per Governi, funzionari, responsabili politici e
    per coloro che desiderano progettare sistemi giuridici che favoriscano la crescita e lo sviluppo
    dell’Impresa Sociale.

    Mentre il Mapping Study del ICF è pervaso da idee e suggestioni derivanti dalle
    relazioni dei giuristi, l’obiettivo di questa pubblicazione è di isolare ed estrapolare
    alcuni degli aspetti legali chiave, cercando di rendere conoscibili e accessibili a
    chiunque ne sia interessato le intuizioni scaturite da questo prezioso insieme di
    dati e analisi.

    Questa rete di giuristi esperti di Impresa Sociale, creata per la realizzazione del
    Mapping Study, è formata da almeno un soggetto per ogni Stato Membro oltre ad
    un soggetto a rappresentare la Svizzera. Si tratta della prima rete di questo genere
    e riunisce giuristi capaci di spiegare e commentare le varie Forme Giuridiche – e, in
    alcuni casi, gli Status Giuridici – utilizzate nei vari ordinamenti per dar vita
    all’Impresa Sociale. Vorrei ringraziare tutti gli esperti per il contributo apportato alla
    realizzazione del Mapping Study e per aver reso possibile questa relazione.

    Sono felice di poter dire che stiamo lavorando a questo network per creare una nuova
    associazione di avvocati, esperti legali e altri soggetti interessati al mondo dell’Impresa
    Sociale, con l’obiettivo di far comprendere come i sistemi giuridici possano aiutare o
    ostacolare la crescita dell’Impresa Sociale. Potete trovare maggiori dettagli sulla
    European Social Enterprise Law Association all’indirizzo www.esela.eu.
9

Questo documento rappresenta una versione adattata per il grande pubblico di
alcune delle idee e tematiche giuridiche emerse dal Mapping Study. Non mira ad
essere completo né conforme alle aspettative metodologiche accademiche,
dunque se il lettore fosse in cerca di un documento simile, lo si invita a volgere lo
sguardo al Mapping Study realizzato da ICF. In particolare, dato che le relazioni
dei giuristi hanno riguardato un lungo lasso di tempo e dal momento che il
diritto, la politica e la prassi sono in costante evoluzione, accogliamo con piacere
i giudizi e i consigli dei lettori che vorranno indicarci per migliorare e arricchire
questo report e le analisi ivi contenute, soprattutto alla luce di nuovi e futuri
sviluppi. I giudizi e le opinioni possono essere inviati a info@esela.eu

Le indicazioni esposte in questo documento sono proprie della European Social
Enterprise Law Association e non rappresentano i punti di vista dei suoi membri, né dei
giuristi che hanno contribuito al Mapping Study, né della società di consulenza ICF che ha
condotto il Mapping Study o della Commissione Europea. Le conclusioni sono unicamente
pensate per stimolare lo studio, il confronto e la discussione su come la legislazione potrebbe
sostenere la crescita dell’Impresa Sociale.
Spero che la lettura vi sia gradita e possa aiutarvi a comprendere meglio il rapporto tra
legislazione e Impresa Sociale.

Luke Fletcher
Partner, Bates Wells Braithwaite
Chair, European Social Enterprise Law Association
10

     Riepilogo
                                                                                                 EUROPE

     (A) LA SITUAZIONE ATTUALE

     Gli aspetti giuridici e regolamentari del Mapping Study – che include oltre 850
     pagine di analisi redatte dagli esperti sulla legislazione e la regolamentazione
     dell’Impresa Sociale – mostrano un quadro ricco e multidimensionale a livello
     legislativo, regolamentare e fiscale relativo all’Impresa Sociale esistente nei diversi
     Stati Membri dell’Unione Europea e in Svizzera.

     Sedici Paesi europei sono provvisti di una qualche forma di legislazione che
     riconosca e disciplini l’attività dell’Impresa Sociale. Tuttavia, in gran parte degli
     ordinamenti, la maggioranza delle Imprese Sociali tende ad utilizzare e adattare
     Forme Giuridiche non pensate appositamente per quello scopo.

     È necessario evidenziare l’importante distinzione tra Forme Giuridiche – che si
     riferiscono alla struttura giuridica fondamentale di un organismo – e Status
     Giuridici – che si riferiscono ad un gruppo di Forme Giuridiche aventi
     caratteristiche che incidono sul loro trattamento. Le Forme Giuridiche
     rappresentano il principale elemento costitutivo giuridico dell’Impresa Sociale.

     In alcuni ordinamenti, come la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia, esistono “Forme
     di Impresa Sociale” progettate esclusivamente per l’Impresa Sociale attraverso la
     modifica e l’adattamento di Forme Giuridiche preesistenti. La presenza di queste
     forme riduce i costi di transazione e i rischi di avviamento dell’Impresa Sociale, ne
     accresce la visibilità e rende più facile identificare e sostenere l’Impresa Sociale e la
     sua crescita.

     In altri ordinamenti – come l’Italia e il Belgio – esistono anche degli “Status
     dell’Impresa Sociale” a cui possono accedere svariate Forme Giuridiche, conformi
     a criteri prestabiliti utili ad individuare e definire l’Impresa

                                                                           DENTIFY
11

Sociale. Questi Status Giuridici sono stati elaborati per le Imprese Sociali in conformità ai criteri
fissati dalla definizione di SBI.
Le caratteristiche specifiche delle diverse Forme Giuridiche e degli Status Giuridici
variano tra gli Stati Membri. Tuttavia, vi sono punti in comune sufficientemente
evidenti e forti da poter raggruppare le forme di Impresa Sociale in categorie
uniformi. Abbiamo individuato tre principali ‘tipologie’ di Forme Giuridiche utilizzate
dalle Imprese Sociali, ossia:

1. Organizzazioni Non-Profit;
2. Società Cooperative; e
3. Società per Azioni.

La sovrapposizione dei concetti giuridici e pseudogiuridici utilizzati dall’Impresa
Sociale spesso porta a confondere le idee rendendo più complicato il confronto sul
tema, in particolar modo quando il ciò avviene tra individui provenienti da professioni
e contesti differenti, inclusi avvocati ed altri soggetti. Per la prima volta abbiamo
mappato le relazioni esistenti tra questi diversi concetti in un unico diagramma di
Venn, per il quale si rimanda all’Allegato 1.
12

     (B) SOSTENERE LA CRESCITA DELL’IMPRESA SOCIALE

     Sulla base dei risultati ottenuti e con il fine di favorire lo sviluppo di un ecosistema
     dell’Impresa Sociale all’interno degli Stati Membri di tutta Europa, raccomandiamo
     quanto segue:

     1.   Non è necessario tentare di sviluppare una Forma di Impresa Sociale paneuropea.

     2.   Ci si deve concentrare sul miglioramento degli ecosistemi per l’Impresa Sociale
          negli Stati Membri, operazione che comprende:
          2.1   la creazione di linee guida concernenti le Forme d’Impresa Sociale e gli Status di Impresa
                Sociale;

          2.2   la creazione e il supporto alle reti di professionisti ed esperti delle Forme e
                degli Status dell’Impresa Sociale, al fine di migliorarne la comprensione del
                fenomeno e la capacità di prestare consulenza;
          2.3   lo sviluppo di modelli giuridici per le Imprese Sociali che siano conformi ai
                requisiti fissati dagli ordinamenti interni, utilizzando le Forme Giuridiche e la
                normativa proprie di ogni Stato Membro;
          2.4   lo sviluppo di un sito Web che fornisca i principi e le linee guida in
                materia agli imprenditori che intendano costituire un’Impresa
                Sociale;
          2.5   la rimozione delle barriere che ostacolano maggiormente lo sviluppo dell’Impresa Sociale,
                operazione che comprende:
                2.5.1 la rimozione di ogni inutile restrizione relativa agli scopi sociali
                       perseguibili dalle Forme Giuridiche utilizzabili dall’Impresa Sociale;

                2.5.2 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alla possibilità
                       delle organizzazioni non-profit di svolgere attività commerciale e, nel
                       caso in cui tali organizzazioni beneficino di esenzioni fiscali, la
                       rimozione di ogni incongruenza giuridica o fiscale che possa condurre
                       ad incertezze nell’ambito di tale attività commerciale;

                2.5.3 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alla possibilità
                       delle organizzazioni non-profit     di costituire società controllate, con
                       conseguente     razionalizzazione   e   semplificazione   della   normativa
                       giuridica e fiscale applicabile;

                2.5.4 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alla
                       possibilità dei dirigenti delle organizzazioni non-profit di percepire
                       un compenso;

                2.5.5 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alle
                       opportunità per le organizzazioni non-profit di competere con le
                       imprese con fini di lucro; e
                                                                                                             13
HELPING

      2.5.6 l’eliminazione di ogni imposta o tassa non giustificata
      relativamente alle Imprese Sociali in forma di società per
      azioni.

2.6     L’aiuto agli Stati Membri nello sviluppo di Forme e Status per l’Impresa
        Sociale.
2.7     La conduzione di attività di ricerca che permetta una corretta
        valutazione delle Forme Giuridiche e degli Status dell’Impresa
        Sociale in Europa.

2.8     La pubblicazione di lavori di ricerca e di linee guida aggiornate sul
        possibile utilizzo innovativo degli appalti pubblici a supporto delle
        Imprese Sociali nei vari Stati Membri.

2.9     Il chiarimento della misura in cui tasse e altri incentivi fiscali per
        imprese, investitori nell’Impresa Sociale e           intermediari finanziari
        possano essere utilizzati per favorire la crescita e lo sviluppo
        dell’Impresa Sociale in armonia con la normativa europea in tema di
        concorrenza.

2.10 La         valutazione   costante   dell’impatto   di   nuove   leggi   e
        regolamenti sull’Impresa Sociale.

2.11 L’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal diritto industriale per la
     protezione del brand Impresa Sociale.

2.12 Assicurare che il marchio Impresa Sociale in Europa si ricolleghi alla vasta
        gamma di Forme Giuridiche e Status Giuridici utilizzati dalle Imprese
        Sociali.
14

     Social Business
     Initiative

     Le Imprese Sociali – il cui fine ultimo è dato dalla creazione di un impatto positivo
     sull’ambiente e sulla società – sono state riconosciute dalla Commissione Europea
     per il contributo apportato ad una crescita intelligente, sostenibile e a tutto tondo,
     oltre che come catalizzatori di innovazioni sociali.
     Le Imprese Sociali sono centrali per la trasformazione economico-sociale a cui si aspira con la
     Strategia Europa 2020.

     La Social Business Initiative (SBI) è stata avviata dalla Commissione Europea nel 2011. Una
     delle componenti delle attività a supporto della crescita dell’Impresa sociale è rappresentata
     dall’ottimizzazione del contesto giuridico e, in quest’ottica, gli aspetti giuridici emersi dal
     Mapping     Study    prodotto    dall’ICF   per    la   Commissione      possono     risultare
     estremamente rilevanti.

                                   “Il Social Business può davvero rappresentare un
                                   significativo strumento di cambiamento. Per
                                   ottenere risultati migliori per il bene comune.
                                   Per dimostrare che è possibile agire in modo più
                                   equo e responsabile rimanendo comunque
                                   competitivi sul mercato. E per diventare un
                                   vero motore di crescita nell’Unione Europea.
                                   L’Europa non deve solo essere parte di questi cambiamenti.
                                   L’Europa deve guidarli.”
                                   José Manuel Barroso
                                   Presidente della Commissione Europea 2004-2014
15

Mapping
Study

Nell’aprile del 2013, la Commissione Europea ha dato il via ad un Mapping Study
sull’Impresa Sociale, facendo seguito alla sua Comunicazione del 2011 sulle imprese
sociali, intitolata “Una mappa delle imprese sociali e del loro ecosistema in Europa”.
Questo studio, unico nel suo genere, rappresenta le attività e gli ecosistemi delle Imprese
Sociali in ventinove Stati utilizzando una definizione ed un approccio comuni, dando atto anche
del quadro normativo dell’Impresa Sociale nei singoli Paesi.

Una delle principali conclusioni del Mapping Study è che la mancanza, in molti Stati,
di riconoscimento giuridico dell’Impresa Sociale rende arduo il compito dei Governi
di progettare e orientare incentivi fiscali o supporti specialistici per le Imprese
Sociali, limitandone così lo sviluppo. In questa relazione, si esamineranno alcune
delle modalità con cui la legge può sostenere il riconoscimento e lo sviluppo
dell’Impresa Sociale.
16

     Definizione di
     Impresa Sociale

     Il Mapping Study non ha voluto sviluppare una nuova definizione di Impresa
     Sociale. Ha invece “operazionalizzato” la nozione esistente e già ampiamente
     diffusa contenuta nella Comunicazione SBI della Commissione Europea che
     incorpora le tre dimensioni centrali dell’Impresa Sociale, sviluppate ed affinate
     nel corso dell’ultimo decennio da un corpus di letteratura accademica e
     normativa:

     •   una dimensione imprenditoriale: il coinvolgimento in un’attività economica continuativa;
     •   una dimensione sociale: uno scopo sociale prevalente ed preciso; e
     •   una dimensione di governance: l’esistenza di meccanismi di governance che
         garantiscano la prevalenza dello scopo sociale e che dimostrino sensibilità
         verso gli interessi dei vari stakeholder.

     Ognuna di queste dimensioni è stata messa in atto tramite lo sviluppo di
     un insieme di criteri fondamentali che riflettono le condizioni minime che
     un’organizzazione deve possedere per essere qualificata come Impresa
     Sociale secondo la definizione UE. I principi cardine fissati sono i seguenti:

     •   l’organizzazione deve svolgere un’attività economica;
     •   deve perseguire uno scopo sociale preciso e prevalente che apporti un beneficio alla società;
     •   deve essere sottoposta a precisi limiti alla distribuzione dei dividendi e dei cespiti in modo tale da
         mantenere la prevalenza dello scopo sociale;
     •   deve essere indipendente dallo Stato e da ogni altra organizzazione con scopo di lucro; e
     •   deve possedere una meccanismo di governance “inclusivo”, ossia
         caratterizzato da un processo di attività decisionale partecipativo e/o
         democratico.
17

Forme Giuridiche e
Status Giuridici

Giova sottolineare l’importante distinzione tra Forme Giuridiche – che attengono
alla struttura giuridica fondamentale dell’organizzazione – e Status Giuridici – che
possono         essere   ottenuti   da   alcune   Forme    Giuridiche    con    determinate
caratteristiche, influenzandone il regime giuridico.

Il Mapping Study rivela che le Imprese Sociali possono essere costituite secondo
varie Forme e Status Giuridici:

1.   Forme Giuridiche esistenti,          quali associazioni, fondazioni, cooperative,
     società;

2.   Forme Giuridiche dell’Impresa Sociale, appositamente ed esclusivamente
     ideate per le Imprese Sociali attraverso l’adattamento di forme giuridiche
     esistenti; e
3.   Status Giuridici dell’Impresa Sociale, che possono essere ottenuti tramite
     diverse Forme Giuridiche che rispettino una serie di criteri predeterminati.

                             Associazione            Cooperative

Sedici Stati europei hanno già riconosciuto e regolato, con la propria legislazione,
l’attività delle Imprese Sociali, creando Forme dell’Impresa Sociale o Status Giuridici
dell’Impresa Sociale, con modalità diversificate. Tuttavia, nella maggior parte degli
ordinamenti, buona parte delle Imprese Sociali tende ad utilizzare, adattandole, delle Forme
Giuridiche non create ad hoc e che dunque non godono del riconoscimento giuridico di Imprese
Sociali.
18

     DANIMARCA
     Legge No. 711 del
     25/06/2014 sulle Imprese
     Sociali Registrate

     LUSSEMBURGO

     Société d’impact Sociétal
     (SIS)(in via di sviluppo)

     REGNO UNITO
     Community Interest
     Company (CIC)

     BELGIO
     Imprese a scopo sociale

     REPUBBLICA CECA
     Cooperative sociali regolate
     dal Commercial
     Corporations Act no.
     90/2012 C o l l .

     FRANCIA
     Société Co-operative
     D’intereêt Collectif (SCIC)

     ITALIA
     Cooperative Sociali
     regolate dalla legge No.
     381/1991 sulle imprese
     sociali (155/2006)

     PORTOGALLO
     Cooperative di Solidarietà
     Sociale, di cui al Codice delle
     Cooperative
     (Legge No. 51/96)

     SPAGNA
     Cooperative d’iniziativa
     sociale regolate dalla l.
     27/1999 e da leggi                Fonte: ICF-GHK Mapping Report
     regionali
                                       Da quando gli Stati hanno prodotto i resoconti per il Mapping
                                       Study, in Francia è stata promulgata una nuova legge. La “ESS
                                       Law” (legge n. 2014-856 del 31 Luglio 2014), in tema di
                                       economia sociale (économie social et solidaire – ESS), ha
                                       creato una nuova Forma ed un nuovo Status di Impresa
                                       Sociale.
19

                                                                        FINLANDIA
                                                                          Statuto dell’Impresa Sociale
                                                                          (1361/2003)

                                                                        LETTONIA
                                                                          Legge sulle Imprese Sociali
                                                                          (in via di sviluppo)

                                                                            LITUANIA
                                                                          Imprese Sociali
                                                                          (Legge X-2251)

        Adattamento                          Status Legale di
        delle cooperative                    Impresa Sociale             POLONIA
                                                                          Cooperative sociali,
        Adattamento          Status Legale di Impresa Sociale
                             (in via di sviluppo)                         Statuto delle Imprese Sociali
        delle società
                                                                          del 27 Aprile 2006 (in via di
                                                                          sviluppo)

                                                                        SLOVACCHIA
                                                                          Legge 5/2004 sui Servizi
                                                                          d’Impiego

                                                                         UNGHERIA
                                                                          Cooperativa Sociale ai sensi
                                                                          della legge X del 2006 sulle
                                                                          Cooperative

                                                                           SLOVENIA
                                                                          Statuto dell’Imprenditoria
                                                                          Sociale (20/2011)

                                                                           CROAZIA
                                                                         Imprese Sociali ai sensi dello
                                                                         Statuto delle Cooperative
                                                                         (OG 34/11, 125/13)

                                                                          GRECIA
                                                                          Cooperative Sociali a
                                                                          Responsabilità Limitata
                                                                          (Koi.S.P.E.) aisensidellalegge
                                                                          4019/2011 Imprese
Più nello specifico, la legge ha creato un’“Impresa ESS”,                 cooperative sociali
                                                                          (Koin.S.Ep) ai sensi della
ossia un’Impresa Sociale in forma di società per azioni, e l’“ESUS”,      legge 2716/1999
uno Status dell’Impresa Sociale utilizzabile da varie Forme
                                                                          MALTA
Giuridiche. Ad oggi, dunque, la Francia possiede un modello specifico
                                                                          Statuto delle Imprese
sia per le cooperative sia per le società.                                Sociali (in via di sviluppo)
20

      Confronto delle
      Forme Giuridiche
      La seguente tabella illustra le caratteristiche tipiche delle varie Forme Giuridiche –
      individuate secondo i criteri della definizione operativa data dal Mapping Study, in linea
      con quella fornita dalla SBI – e indica dove le Imprese Sociali potrebbero adattare le
      Forme Giuridiche esistenti. Naturalmente, le Forme Giuridiche sono soggette a
      variazioni nei vari Stati Membri e la tabella è, di conseguenza, solamente illustrativa.

                            Organizzazioni non-profit

     Criteri                Associazione          Fondazione           Impresa            Cooperat      Società
     della                                                             non-               iva           per
     definizione                                                       profit                           azioni
     operativa
     Coinvolgime            Normalmente           Spesso               Normalme           Sì            Sì
     nto                    legittimata a         legittimata          nte
     in attività            svolgere              svolgere             legittimata
     economiche             attività              attività             a svolgere
                            commerciale           commerciale          attività
                            per perseguire        per                  commercia
                            i propri scopi        perseguire i         le per
                                                  propri scopi         perseguire
                                                                       i propri
                                                                       scopi
     Scopo di interesse     A volte, ma           Quasi                Normalme           A volte,      A volte, ma
     sociale                solitamente           sempre               nte, ma            ma            solitamente
                            orientata agli                             potrebbe           solitament    finalizzata
                            interessi dei                              non                e             agli
                            membri                                     essere un          finalizzata   interessi
                                                                       interesse          agli          degli
                                                                       pubblico           interessi     azionisti
                                                                                          dei
                                                                                          membri
     Limiti                 Senza scopo           Senza scopo          Senza              Spesso,       Normalme
     alla                   di lucro              di lucro             scopo di           nella         nte no,
     distribuz                                                         lucro              prassi        solo a
     ione dei                                                                                           volte
     profitti
     Limiti                Normalmente sì,        Normalmente sì,      Normalmente        Possibile     Possibile
     alla                 per interesse           per interesse        sì, per
     cession              pubblico e benefici     pubblico e           interesse
     e degli              fiscali                 benefici fiscali     pubblico e
     asset                                                             benefici fiscali

     Procedure              Sì,                   No,                  Può essere         Sì-           A volte, ma
     decisionali            normalmente           solitamente          sia                normalmen     normalment
     democratic             un voto per           gestione     da      democratic         te un voto    e voto degli
     he                     ogni soggetto         parte di un          a       sia        per ogni      azionisti
                                                  amministrator        gestita da         soggetto      proporzional
                                                  e fiduciario         un                               e alla
                                                                       amministra                       partecipazio
                                                                       tore                             ne
21

Govern         Sì   A volte   A volte   Sì   A volte
ance
partecip
ativa
Indipendenza   Sì   Sì        Sì        Sì   Sì
dallo Stato
21

Classificazione delle
Forme Giuridiche in
‘Tipologie’
Le caratteristiche specifiche delle Forme Giuridiche e degli Status Giuridici
differiscono fra gli Stati Membri. Tuttavia, come risulta dalla Tabella, le
somiglianze sono sufficientemente chiare e forti da permettere di raggruppare
le Forme Giuridiche e gli Status Giuridici in tipologie con caratteri comuni.

Si possono, dunque, identificare i tre principali modelli di Forma Giuridica utilizzati
dalle Imprese Sociali, ossia:

•   Modello 1: Organizzazioni non-profit – possono essere a controllo diffuso o
    controllate   da    manager,      non   distribuiscono   utili   e   svolgono   attività
    commerciale in funzione della promozione dello scopo socialmente utile
    perseguito.
•   Modello 2: Cooperative – sono generalmente possedute e controllate in via
    diffusa dai membri,         distribuiscono ai soci gli utili provenienti dalle attività
    commerciali e possono avere uno scopo socialmente utile che va oltre la mera
    retribuzione dei membri regolarizzata nello statuto e la realizzazione di un
    servizio di interesse generale; e
•   Modello 3: Società per Azioni – generalmente possedute e controllate dagli azionisti
    proporzionalmente alla partecipazione, possono svolgere attività commerciale
    finalizzata al perseguimento di uno scopo socialmente utile e sono caratterizzate
    da un tipo di governance che può possedere caratteristiche che subordinino la
    realizzazione del profitto al perseguimento dello scopo sociale.

                                                                     Alcune
                                              Organizza              cooperative
                       Associazione                                                       Cooperative
                                              zione                  sociali
                                              non-
                                              profit
                                                                                               Modello 2

•   NB: Lo Nell’Allegato 2 sarà utilizzato lo stesso colore per le
    medesime tipologie.
22

             VISIBILITY

                 IDENTITY                                 JURISDICTION

     Forme di Impresa Sociale

     Quando una Forma Giuridica viene adattata dalla legislazione di uno Stato
     Membro per crearne una su misura per l’Impresa Sociale, questa viene definita
     Forma dell’Impresa Sociale.

     Ecco alcuni esempi di Forme dell’Impresa Sociale:

     •   Société Cooperative D’interêt Collectif in Francia;
     •   Entreprise de l’économie Sociale et Solidaire (Entreprise ESS) in Francia;
     •   Cooperative sociali in Italia.

     Nei resoconti degli esperti dei singoli Stati sono stati individuati solo cinque esempi
     di Forma dell’Impresa Sociale (gli altri due includevano le cooperative sociali greche
     e polacche). Dunque, la maggior parte degli ordinamenti non presenta specifiche
     Forme dell’Impresa Sociale. Ciò significa che gli imprenditori sociali dovranno
     adattare o utilizzare forme giuridiche non specificamente progettate per l’Impresa
     Sociale, incrementando spesso i costi ed i rischi di avviamento di una nuova
     impresa, riducendo la visibilità dell’Impresa Sociale e rendendo più difficile
     l’identificazione e il supporto a tale tipo di impresa.
23

Société Cooperative D’Interêt Collectif (SCIC) – Francia

La SCIC è una forma di Impresa Sociale cooperativa.

Una SCIC deve perseguire sia un valido fine commerciale sia un fine di utilità sociale (“caractère
d’utilité sociale”) che apporti un beneficio alla comunità. La definizione di “utilità sociale” è incentrata
principalmente sull’assistenza verso persone vulnerabili o su attività che pongano rimedio alle
discriminazioni e alle diseguaglianze interne alla società. Tale definizione è più restrittiva rispetto a quella, di
matrice europea, di “Social Benefit”, dal momento che non include attività volte alla tutela dell’ambiente. La SCIC
deve quindi dimostrare che le attività economiche realizzate sono funzionali allo scopo di utilità sociale perseguito. È
governata in maniera democratica, operando secondo il principio “una testa, un voto”, ed è tenuta a dare atto, sul
resoconto di gestione, dell’impatto sociale ed ambientale apportato.

Entreprise de l’économie Sociale et Solidaire (Entreprise de l’ESS) – Francia

L’ “Entreprise de l’ESS” è una forma di società per azioni.
Un’Entreprise de l’ESS deve perseguire uno scopo d’utilità sociale (“but d’utilité sociale”), avere una
struttura di governance democratica e partecipativa, e deve reinvestire la maggior parte del proprio
profitto nella propria attività. Come visto per la SCIC, la definizione di “utilité sociale” è
primariamente concentrate sull’idea dell’assistenza a persone vulnerabili oppure sulla
realizzazione di attività che tendono a porre rimedio a discriminazione ed ineguaglianze
all’interno della società. Tale definizione è più circoscritta di quella Europea di “social benefit”, dal
momento che non include attività di protezione dell’ambiente ovvero altre forme di attività che
possano apportare benefici alla società.

Cooperative sociali – Italia

Le cooperative sociali sono una Forma di Impresa Sociale. Costituiscono un adattamento della forma
giuridica “cooperativa”, e la disciplina prevede che, per ottenere la qualifica di cooperativa sociale,
deve perseguire un determinato scopo di utilità sociale (diverso rispetto al semplice interesse
comune dei propri membri). La legge italiana prevede due tipologie di cooperativa sociale: 1) il tipo
“A”, che fornisce servizi sociali, sanitari ed educazionali; ed 2) il tipo “B”, che può intraprendere altri tipi
di attività economica non indicati sotto il tipo “A”, che promuovano l’integrazione a livello lavorativo di determinati
gruppi di persone svantaggiate.
24

     Status Giuridici
                                                                                           COMMUNITY

     dell’Impresa
     Sociale

     Alcuni ordinamenti hanno introdotto uno o più Status Giuridici legandosi alla definizione SBI di Impresa Sociale
     o ad altri concetti simili. Tali Status sono interpretati ed applicati in maniera differente all’interno dei diversi Stati
     Membri, vengono talvolta descritti in termini di “Impresa Sociale” ma spesso in senso più vicino al tradizionale
     concetto di “economia sociale”.
     Tra gli ordinamenti che prevedono uno Status Giuridico dell’Impresa Sociale nel senso
     attribuito dallo SBI troviamo:

     •   Social Purpose Company (SPC) in Belgio
     •   Impresa Sociale “ex lege” in Italia
     •   Impresa ESUS in Francia
     •   Community Interest Company nel Regno Unito

                           SOCIAL

                                                     ENTERPRISE
25

Social Purpose Company (SPC) – Belgio

Qualsiasi società o cooperativa può diventare una SPC. La SPC deve avere uno scopo altruistico
rappresentato da un obiettivo sociale che gli azionisti si propongono di raggiungere e che
rappresenta la principale ragione della costituzione della SPC, in luogo del semplice arricchimento dei
suoi soci.

Il Code des Sociétés belga dispone che i dettagli riguardanti lo scopo sociale siano esplicitati nell’atto
costitutivo della SPC. Non ci sono limitazioni formali alle attività che una SPC può svolgere in quanto
una normale società può acquisire lo Status di SPC promuovendo il proprio scopo di utilità sociale
tramite l’attività commerciale.

La SPC è retta da regole specifiche che riflettono una governance inclusiva, come il diritto dei
dipendenti di possedere azioni ed un limite, imposto ad ogni soggetto, di detenere diritti di voto
superiori al 10% in una SPC.

L’SPC deve predisporre un report annuale, sebbene non debba essere stilato in un formato standard
o precedentemente prescritto, in cui indichi come perseguito gli obiettivi di utilità sociale della
società.

Impresa Sociale “ex lege” – Italia

Qualsiasi organizzazione privata, con o senza scopo di lucro, può diventare Impresa Sociale ex lege
nell’ordinamento italiano. L’organizzazione deve avere uno scopo di interesse generale e deve
permanentemente e primariamente svolgere un’attività economica organizzata orientata al
perseguimento di obiettivi di interesse generale.

Tuttavia, l’Impresa Sociale ex lege può operare solamente nei settori indicati dall’ordinamento: assistenza
sociale, assistenza sanitaria, assistenza socio-sanitaria, educazione, istruzione e formazione, tutela
dell’ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sociale, educazione a livello universitario e
post-universitario, ricerca e distribuzione di servizi a sfondo culturale, formazione extracurriculare e servizi
orientati alle Imprese Sociali ex lege offerti da organizzazioni composte almeno per il 70% da soggetti
che gestiscono un’Impresa Sociale ex lege.
Indipendentemente dal settore di attività, tale Status può anche essere ottenuto da organizzazioni
che conducono attività imprenditoriali rivolte all’inclusione professionale di lavoratori svantaggiati o
diversamente abili.

È obbligatorio includere nella gestione della società lavoratori e beneficiari. Per “inclusione” si intende
ogni meccanismo – compresa l’informazione, la consultazione o la partecipazione – attraverso il quale
lavoratori o beneficiari possano influenzare la gestione dell’impresa, quantomeno per quanto riguarda
le condizioni lavorative e la qualità dei beni o servizi.

Tutte le Imprese Sociali ex lege in Italia – forme giuridiche con lo status di impresa sociale – devono
presentare una relazione conosciuta come “bilancio sociale”.
26

                                                                                                     PRIVATE
     Entreprise Solidaire d’Utilité Sociale (ESUS) – Francia

     Lo Status di ESUS può essere ottenuto da una qualsiasi
     organizzazione privata (e.g. società, cooperativa, non-profit,
     associazione, fondazione o Integration Enterprise) qualora
     rispetti determinate condizioni.

     Secondo la legge 2014-856 del 31 Luglio 2014, solo un’organizzazione
     che operi nell’economia sociale (associazione, cooperativa, fondazione o
     società mutualistica) o un’impresa ESS può candidarsi per ottenere lo
     Status ESUS. In più, tali organizzazioni devono rispettare i seguenti tre
     criteri:

          •     Lo scopo principale dell’organizzazione deve essere di utilità
                sociale (d’utilité sociale).

          •     Lo scopo di utilità sociale (d’utilité sociale) deve avere un impatto
                significativo sull’attività dell’ente ossia, nel corso dei tre precedenti anni
                fiscali: a) almeno il 66% delle spese di gestione devono essere
                state destinate ad attività correlate allo scopo di utilità sociale;
                ovvero b) la proporzione tra il valore dei dividendi e i prodotti
                finanziari e i mezzi patrimoniali deve essere inferiore al tasso
                medio di rendimento delle obbligazioni nelle compagnie private
                (TMOP) aumentato del 5%.
          •     L’ammontare medio (inclusi stipendio e bonus) del compenso
                dei cinque impiegati o dirigenti maggiormente pagati non può
                eccedere di sette volte il salario minimo legale (“SMIC”)
                (€122,431 nel 2015), e l’impiegato o il dirigente più pagato non
                può percepire più di dieci volte il salario minimo legale (€174,902
                nel 2015).

          •     Le azioni non sono scambiate su un mercato
                regolamentato (non una società pubblica).

          •     I criteri menzionati devono essere inclusi nello
                statuto dell’ente.
     Si noti che tutte le Integration Enterprise ottengono automaticamente lo Status
     Giuridico di ESUS. Inoltre, un’organizzazione dell’economia sociale (società
     mutualistiche, cooperative, associazioni, fondazioni) può ottenere lo Stat ESUS senza che gli
     sia richiesto di svolgere un’attività economica o di avere una governance inclusiva come da
     definizione di Impresa Sociale.
27

Community Interest Company (CIC) – Regno Unito

Una CIC si manifesta in due principali Forme Giuridiche:

   •    come società per azioni, sia pubblica sia privata; e
   •    come ente non-profit privo di azioni.

   Una CIC deve avere uno scopo che implichi un beneficio per la comunità e i
   suoi obiettivi specificano quale comunità dovrebbe goderne. Una CIC deve
   dimostrare che le proprie attività arrecheranno tali effetti benefici alla
   comunità tramite la presentazione al Regolatore delle CIC di un “community
   interest statement”. Il test effettuato da quest’ultimo consiste nel chiedersi
   se un “soggetto mediamente ragionevole” reputerebbe che le attività della
   CIC saranno svolte in modo da portare un beneficio alla comunità.

   I membri del consiglio direttivo di una CIC hanno normalmente le
   stesse responsabilità decisionali e di amministrazione che avrebbero i
   dirigenti in un’altra società,       ma hanno l’obbligo più stringente di
   tenere in considerazione l’ampia comunità per la quale opera la CIC.
   Ad esempio, una CIC non può essere definita tale se opera solo
   nell’interesse degli azionisti o degli impiegati di un certo datore di
   lavoro.

   La CIC deve comunicare annualmente al Regolatore il modo in cui ha
   perseguito il proprio scopo e apportato benefici alla comunità, parte
   integrante del requisito del “community interest”.
28

     Ulteriori Status Giuridici
     rilevanti

     Tra gli altri Status Giuridici relativi alll’Impresa Sociale, troviamo:

     •   Status di Public Benefit: esiste nella gran parte degli Stati Membri e implica
         una serie di agevolazioni fiscali – tra le quali l’esenzione dall’imposta sul
         reddito delle società e la deducibilità delle donazioni – per le organizzazioni
         non-profit che apportino un beneficio alla società.

     •   Status di Integration Enterprise: per l’impiego di soggetti svantaggiati,
         come incentivo per incoraggiare tale pratica di impiego; e

     •   Status di Economia Sociale: si riferisce al tradizionale concetto di economia per
         il sociale, supportante cooperative e forme giuridiche mutualistiche.

     Per ciascuno di questi ulteriori Status Giuridici varie Imprese Sociali potranno
     goderne, sia che si tratti un’Impresa Sociale commerciale non-profit, di una
     Integration Enterprise o di una cooperativa o di una società mutualistica che             INSURANCE

     forniscono servizi di interesse generale e perseguono, dunque, uno scopo di utilità
     sociale attraverso la propria attività commerciale. Tuttavia, in ognuno di questi casi,
     gli Status Giuridici non sono specificamente indirizzati al supporto dell’Impresa
     Sociale e possono dunque applicarsi solo ad alcuni tipi di Impresa Sociale.

     Per esempio, lo Status di Public Benefit non richiederà che le Forme Giuridiche che
     ne beneficiano debbano essere attive commercialmente o debbano svolgere attività
     economica. Spesso, le Forme Giuridiche che giovano di tale Status sono dipendenti
     da assegnazioni, donazioni e entrate spontanee provenienti da volontari.

     Il concetto di Integration Enterprise potrebbe essere interpretato, a seconda dello
     Stato Membro, come Status Giuridico o Forma Giuridica. Dove la locuzione è intesa
     come Status Giuridico, teoricamente potrebbe giovarne ogni Forma Giuridica.

                                                                                                    FINANCIAL
29

Tuttavia, nella pratica, le Integration Enterprise sono spesso limitate ad una specifica
Forma Giuridica come la cooperativa, l’associazione o la società per azioni, ovvero ad un
numero relativamente ristretto di Forme Giuridiche. La Integration Enterprise si concentra
inoltre specificamente sull’assunzione di lavoratori svantaggiati, più che su scopi di utilità
sociale di ampio respiro.

Gli Status Giuridici di Economia Sociale tendono a focalizzarsi su specifiche Forme
Giuridiche associate, tradizionalmente, all’economia per il sociale quali le cooperative, le
società mutualistiche, le fondazioni e le associazioni. Tali Status non permettono che
nuovi modelli di impresa, come quelli che utilizzano la Forma Giuridica della società per
azioni, antepongano lo scopo sociale al profitto.

Esistono poi leggi comunemente definite “leggi sull’impresa sociale” in Finlandia, Lituania,
Svezia e Slovacchia, ma si focalizzano solamente sulle Imprese Sociali di integrazione del
lavoro, e non sul concetto di Impresa Sociale promosso dalla SBI, più ampio ed inclusivo.

In alcuni ordinamenti (Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo e Spagna) esistono
leggi in materia di cooperative sociali o economia sociale, ma normalmente non sono
collegate al concetto SBI di Impresa Sociale.

Alcuni ordinamenti – come la Lettonia, Lussemburgo, Malta e Polonia – stanno sviluppando
nuovi Status di Impresa Sociale.

       Un nuovo status di Impresa Sociale – Danimarca

       In Danimarca è stato introdotto uno specifico sistema di registrazione
       per le Imprese Sociali. Il Comitato per le Imprese Sociali ha raccomandato
       l’adozione di uno schema di registrazione amministrativa per le Imprese Sociali
       costituite nelle varie Forme Giuridiche.

       Il sistema di registrazione è basato sulla considerazione che l’assenza di
       regolazione in certi casi può provocare problemi alle Imprese Sociali in termini
       di legittimazione del business e di sviluppo di un’identità comune. Tale
       questione è stata notata come particolarmente accentuata in riferimento
       all’attività di marketing e di comunicazione con clienti, autorità, partner ed altri
       stakeholder che potrebbero incontrare difficoltà nel distinguere le Imprese
       Sociali da quelle ordinarie.
30
30

                                                                                                       FINANCIAL

     Mutuals

     La Commissione Europea definisce le Mutual come “gruppi volontari di persone
     (fisiche o giuridiche) il cui scopo primario è la soddisfazione delle necessità dei
     propri soci prima ancora che la realizzazione di un profitto. Tale tipo di impresa
     opera secondo i principi di solidarietà fra i membri e di partecipazione di questi
     ultimi all’amministrazione del business1”.

     Dunque, il termine “mutual” non è un riferimento ad una forma giuridica in sé, ma
     ad organizzazioni basate su principi mutualistici. Come confermato da uno studio
     della Commissione Europea, intitolato “Il ruolo delle Mutuals nel XXI secolo” e
     pubblicato nel 2011, la maggior parte delle organizzazioni di matrice mutualistica
     tende a caratterizzarsi come un particolare tipo di associazione, cooperativa o
     società, sebbene ci siano esempi di Forme Giuridiche mutualistiche in altri Stati e
     settori quali sanità, assicurazioni e servizi finanziari.

     Dal momento che le Mutual sono principalmente orientate verso gli interessi dei
     propri membri, non possono essere considerate Imprese Sociali secondo la
     definizione SBI; infatti, operare nell’interesse dei propri membri non è tipicamente
     considerato uno scopo di utilità sociale. Tuttavia, ci sono Mutual in Europa che
     servono       interessi      collettivi     o    generali      e    potrebbero         potenzialmente         essere
     considerate come perseguenti uno scopo di utilità sociale grazie alle caratteristiche
     socio-demografiche dei loro membri e alla natura dei servizi forniti. Tali società
     potrebbero soddisfare i criteri cardine della definizione operazionale UE e classificarsi
     come Imprese Sociali de facto, costituite secondo diverse Forme Giuridiche.

     1 Commissione Europea (2003) Mutual Societies in an enlarged Europe, Consultation Document, 03 Ottobre 2003
31

Comprensione e
mappatura dei
concetti giuridici

Come si è visto, molti concetti giuridici si sovrappongono tra loro quando si parla di
Impresa Sociale, situazione che potrebbe rendere difficile una valida comprensione
ed una specifica distinzione.

La sovrapposizione di tali concetti giuridici può complicare e rendere confusi i
confronti riguardanti l’Impresa Sociale, specialmente quando hanno luogo in
contesti transnazionali tra persone con background e specializzazioni diverse, come
gli avvocati. Abbiamo dunque tentato di mappare le relazioni fra questi vari concetti
giuridici e quasi-giuridici utilizzando un diagramma di Venn, come mostrato e
spiegato nella Mappa dei concetti giuridici nell’Allegato 1.

Tale Mappa fornisce un approccio visivo della relazione fra i vari concetti e del
modo in cui Forme Giuridiche e Status Giuridici nei vari Stati sono correlati fra loro
e, soprattutto, con la definizione della SBI. L’auspicio è di riuscire a mantenere
aggiornata la Mappa dei concetti giuridici di ogni Stato europeo e di rendere
possibili un dialogo e delle politiche più accurate ed informate onde supportare al
meglio gli sviluppi giuridici dell’Impresa Sociale in Europa.
32

     Risultati chiave

     INTERPRETAZIONE DELL’IMPRESA SOCIALE

     In termini giuridici e legislativi, l’Impresa Sociale, così come utilizzata nel contesto
                                                                                                 DISCUSSIONS
     della SBI, è principalmente un concetto di policy.

     I principali mezzi regolatori e giuridici utili per la comprensione e l’interpretazione
     del concetto di Impresa Sociale nei vari Stati Membri si riferiscono alle sottostanti
     Forme Giuridiche, disponibili per vari tipi di attività economica ed utilizzate dalle
     Imprese Sociali.

     In questo senso, la nozione di Impresa Sociale viene interpretata diversamente nei
     vari Stati Membri. Alcuni Stati mettono a disposizione delle Imprese Sociali diverse
     Forme Giuridiche. Se la maggior parte degli Stati Membri concede un’ampia
     gamma di Forme Giuridiche, si deve dire che quelle migliori e più utilizzate dalle
     Imprese Sociali variano molto tra loro.

     Tutte le Imprese Sociali si basano in qualche modo su una Forma Giuridica. Alcune
     Imprese Sociali beneficeranno anche di qualche tipo di Status Giuridico, come ad
     esempio lo status fiscale di ente non-profit o lo status di Integration Enterprise.
     Tuttavia, solo poche Imprese Sociali sfruttano oggi la Forma Giuridica o lo Status
     Giuridico di Impresa Sociale e, dove esiste uno Status Giuridico, il suo successo
     dipenderà comunque dall’idoneità delle sottostanti Forme Giuridiche utilizzabili
     dall’Impresa Sociale.
                                                                                    NTEGRATION
33

           LA VARIETÀ DI FORME E MODELLI GIURIDICI

CONCEPTS
           Uno dei principali risultati della mappatura giuridica e regolatoria è l’evidenza della
           significativa varietà di Forme Giuridiche utilizzate dalle Imprese Sociali negli Stati
           Membri.
           Le Imprese Sociali, negli Stati analizzati, utilizzano oltre 30 Forme Giuridiche
           differenti e gli intervistati hanno descritto le 10 forme di Imprese Sociali più
           utilizzate, come mostrato nell’Allegato 2.

           È ovvio che le Forme Giuridiche – come la cooperativa, la società o l’associazione –
           si sono sviluppate in varie direzioni a seconda dei contesti interni allo Stato
           Membro; dunque, in aggiunta alla gamma di Forme Giuridiche disponibili per le
           Imprese Sociali, c’è una significativa varietà anche all’interno della medesima
           Forma Giuridica.

           Non esiste un unico “modello” di Impresa Sociale, ma vari modelli di Impresa
           Sociale, inclusi quelli che favoriscono Forme Giuridiche e approcci di business
           democratici ed inclusivi, e quelli che includono Forme Giuridiche più manageriali
           con approcci al business in cui i dirigenti esercitano il controllo e risolvono
           autonomamente i problemi sociali.

           Correlato a questo divario di pratiche rispetto ad una governance di tipo inclusivo, il
           Mapping Study ha evidenziato una crescente convergenza di opinioni in favore di
           una definizione generale di Impresa Sociale come “autonoma organizzazione che
           combina uno scopo di utilità sociale con un’attività imprenditoriale”.

           L’ADATTAMENTO DELLE FORME GIURIDICHE

           Pur limitando lo sguardo ad una singola Forma Giuridica di un unico Stato Membro,
           può comunque sussistere un’ampia variabilità in quanto alla redazione dell’atto
           costitutivo – per esempio, per quanto riguarda la varietà di scopi sociali
           perseguibili, l’influenza esercitata dagli stakeholder sull’amministrazione e sui
           processi decisionali, ed il modo in cui gli utili sono distribuiti.

           Nella maggior parte degli Stati, è possibile adattare una specifica Forma Giuridica
           per l’utilizzo da parte di un’Impresa Sociale, specificando per esempio lo scopo di
           utilità sociale, limitando i mezzi tramite i quali gli utili ed i beni in surplus vengono
           distribuiti e indicando altre caratteristiche “sociali”. Tuttavia, ciò non è sempre
           possibile e, anche ove lo fosse, deve essere considerata la possibilità di eliminare o
           modificare tali adattamenti.
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     L’adattamento della società per
     azioni

         Il seguente diagramma illustra tramite cerchi concentrici i vari modi in cui la Forma Giuridica della società per
         azioni potrebbe essere adattata, facendola progressivamente convergere verso la definizione SBI e il concetto
         di Impresa Sociale.

     Tutte le società per azioni
     con scopo sociale, limiti
     alla distribuzione degli utili
     al fine di rafforzare lo
     scopo sociale e
     amministrazione inclusiva

            le società per
     azioni con scopo
     sociale

         Solo in pochi Stati Membri sono presenti Forme Giuridiche esplicitamente adattate
         dalla legge per l’uso da parte dell’Impresa Sociale. Gli esempi di tali Imprese includono le
         cooperative sociali e le società per azioni sociali. Le Forme Giuridiche dell’Impresa Sociale
         forniscono alcuni punti di partenza agli imprenditori sociali in cerca della struttura
         giuridica più idonea.
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