L'Impresa Sociale in Europa - Sviluppo di Sistemi Giuridici a Supporto della Crescita dell'Impresa Sociale - esela
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L’Impresa Sociale in Europa Sviluppo di Sistemi Giuridici a Supporto della Crescita dell’Impresa Sociale European Social Enterprise Law Association
sono riconducibili ad E Riconoscimenti Questa pubblicazione rappresenta una sintesi ed un’interpretazione di quanto emerge dai rapporti nazionali realizzati dai seguenti giuristi nell’ambito del Mapping Study: EXPERTS MAPPING REPORTS
Stato Soggetti Organizzazione Austria Regina Senarclens de Grancy De Grancy Soziale Innovation Marleen Denef Belgio Curia Sarah Verschaeve Bulgaria Nadia Shabani BCNL Croazia Teo Petricevic CEDRA Cipro Stefanos Spaneas University of Nicosia Lenka Repubblica Ceca Independent Consultant Deverova Petr Jan Pajas Danimarca Jan Uffe Bech Independent Consultant Estonia Alari Rammo EMSL Ministry of Employment Finlandia Lippe Koivuneva and the Economy Francia Alissa Pelatan AMP Avocat Anna Katharina Gollan Germania Sebastian Pöllath + Partners Kaepplinger Andreas Richter Luke Fletcher Gran Bretagna Sarah Payne Bates Wells Braithwaite Matthew James Grecia Fotini Marini Independent Consultant Ungheria Hámori Gergely Dr Hámori Gergely Law Office Niamh Irlanda Mason Hayes & Curran Callaghan Conall Geraghty Italia Roberto Randazzo R&P Legal Lettonia Agnese Lesinska Providus: Centre for Public Policy Eva Suduiko Lituania Cobalt Legal Aurelija Siogaite Lussemburgo Anne Contreras Arendt & Medernach Anthony Galea Malta DF Advocates Nicola Jaccrini Olanda Louis Houwen Dirkzwager Filip Pazderski Polonia Instytut Spraw Pulicznych Dominika Potkanska Deolinda Meira Portogallo Universidade de Coimbra Maria Elisabete Ramos Civil Society Development Romania Simona Constantinescu Foundation Slovacchia Milan Andrejkovic Independent Consultant Slovenia Blanka Kovacic Independent Consultant Spagna Gemma Fajardo Universitat de València Svezia Eva Johansson Tillväxtverket Bernard Vischer Schellenberg Wittmer Svizzera Julie Wynne Bonnard Lawson Eszter Major FINMA
Indice Prefazione ......................................................................................................................................................6. Introduzione ..................................................................................................................................................8. Riepilogo ...................................................................................................................................................... 10. Social Business Initiative ............................................................................................................................... 14. Mapping Study ............................................................................................................................................. 15. Definizione di Impresa Sociale ...................................................................................................................... 16. Forme Giuridiche e Status Giuridici ............................................................................................................... 17. Mappa della normativa dell’Impresa Sociale .................................................................................................. 18. Confronto delle Forme Giuridiche .................................................................................................................. 20. Classificazione delle Forme Giuridiche in Tipologie......................................................................................... 21. Forme di Impresa Sociale ............................................................................................................................. 22. Status Giuridici dell’Impresa Sociale .............................................................................................................. 24. Ulteriori Status Giuridici Rilevanti .................................................................................................................. 28. Mutuals ........................................................................................................................................................ 30. Comprensione e mappatura dei concetti giuridici .............................................................................................. 31. Risultati chiave ............................................................................................................................................. 32. L’Adattamento della società per azioni .......................................................................................................... 34. Raccomandazioni chiave ............................................................................................................................... 38. Allegato 1: Mappe dei concetti giuridici ......................................................................................................... 42. Allegato 2: Forme Giuridiche individuate .......................................................................................................... 52. Allegato 3: Glossario ..................................................................................................................................... 54. Allegato 4: Metodologie di mappatura giuridica ............................................................................................. 58.
5 SUPPORTIVE SOCIAL ENTERPRISE DEVELOPING
6 Prefazione EDUCATION L’impresa sociale sta ottenendo un riconoscimento sempre più ampio all’interno dell’UE come modello di business in grado di sostenere la crescita economica e il progresso sociale. Dal 2012, la Commissione Europea – sotto il cappello della Social Business Initiative – ha promosso una serie di politiche in materia di impresa sociale volte a creare un ecosistema di supporto in grado di promuovere la crescita dell’imprenditoria sociale. Nel 2014, più di 2000 tra imprenditori sociali e stakeholders di tutta Europa sono arrivati a Strasburgo per stilare un bilancio generale e prendere le decisioni sulle misure chiave per il futuro. I Delegati hanno concluso che: “Non esiste alcuna parte d’Europa che non possa trarre beneficio dall’imprenditoria sociale. In questo momento di crisi economica e con le sfide poste dall’invecchiamento demografico, dalla disoccupazione giovanile, dai cambiamenti climatici e dall’aumento delle disparità, l’Europa ha un bisogno crescente di imprenditoria sociale.” Tra le indicazioni fondamentali, inoltre, è emerso che: “In stretta collaborazione con il settore dell’impresa sociale, gli Stati Membri, le autorità regionali e quelle locali devono supportare la crescita della imprese sociali e il rafforzamento delle loro competenze. Favorendo, ad esempio, specifici interventi normativi, finanziamenti agevolati, semplificazioni nella costituzione delle imprese, supporto ed educazione allo sviluppo, e in generale un supporto pubblico.” Il quadro normativo gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un ecosistema positivo per l’imprenditoria sociale. Può semplificare l’avvio e la crescita di un’Impresa Sociale e aumentare la visibilità del fenomeno così come può limitarla, costringendo gli imprenditori ad impiegare tempo e fatica alla ricerca di modi per aggirare le barriere erette dal sistema giuridico. Questa relazione di ricerca rappresenta un eccellente punto di partenza per la comprensione della complessità dei quadri normativi applicabili alle Imprese Sociali in tutta Europa, e fornisce importanti consigli per gli interventi futuri.
7 Come risultato ulteriore ed entusiasmante, questa ricerca ha portato alla creazione di un network europeo di avvocati dell’Impresa Sociale, di giuristi e di altri soggetti interessati al rapporto tra legge e Impresa Sociale: la European Social Enterprise Law Association. Questa nuova associazione ha il potenziale per diventare un’importante fonte di conoscenza e competenza in grado di evidenziare e diffondere le good practice, aiutare gli Stati Membri ad imparare gli uni dagli altri e formulare pareri in merito all’effetto del diritto comunitario e delle politiche sull’impresa sociale. Esorto, dunque, chiunque sia interessato alla crescita dell’Impresa Sociale in Europa a leggere attentamente questa relazione, a segnalare l’interesse per ESELA all’indirizzo info@esela.eu e ad iscriversi come membro di ESELA. Jonathan Bland Managing Director, Social Business International Ltd Member of GECES, The European Commission’s Expert Group on Social Entrepreneurship DEVELOPING
8 Introduzione Al fine di mettere in luce gli elementi giuridici e legislativi del Mapping Study, abbiamo MAPPING STUDY creato una rete dei più esperti giuristi dell’Impresa Sociale d’Europa. I giuristi, a loro volta, hanno prodotto più di 850 pagine di analisi sulle strutture giuridiche utilizzate dall’Impresa Sociale e circa il modo in cui la legislazione e la regolamentazione in Europa sono impiegate per dare forma e sostegno all’impresa sociale. La ricerca giuridica e le analisi alla base del Mapping Study costituiscono una fonte di informazione unica e senza precedenti sul rapporto tra legge e Impresa Sociale. Lo studio contiene grandi intuizioni, importanti per chiunque sia interessato ad individuare i modi migliori per sostenere e contribuire alla crescita dell’Impresa Sociale in Europa. Può risultare particolarmente utile per Governi, funzionari, responsabili politici e per coloro che desiderano progettare sistemi giuridici che favoriscano la crescita e lo sviluppo dell’Impresa Sociale. Mentre il Mapping Study del ICF è pervaso da idee e suggestioni derivanti dalle relazioni dei giuristi, l’obiettivo di questa pubblicazione è di isolare ed estrapolare alcuni degli aspetti legali chiave, cercando di rendere conoscibili e accessibili a chiunque ne sia interessato le intuizioni scaturite da questo prezioso insieme di dati e analisi. Questa rete di giuristi esperti di Impresa Sociale, creata per la realizzazione del Mapping Study, è formata da almeno un soggetto per ogni Stato Membro oltre ad un soggetto a rappresentare la Svizzera. Si tratta della prima rete di questo genere e riunisce giuristi capaci di spiegare e commentare le varie Forme Giuridiche – e, in alcuni casi, gli Status Giuridici – utilizzate nei vari ordinamenti per dar vita all’Impresa Sociale. Vorrei ringraziare tutti gli esperti per il contributo apportato alla realizzazione del Mapping Study e per aver reso possibile questa relazione. Sono felice di poter dire che stiamo lavorando a questo network per creare una nuova associazione di avvocati, esperti legali e altri soggetti interessati al mondo dell’Impresa Sociale, con l’obiettivo di far comprendere come i sistemi giuridici possano aiutare o ostacolare la crescita dell’Impresa Sociale. Potete trovare maggiori dettagli sulla European Social Enterprise Law Association all’indirizzo www.esela.eu.
9 Questo documento rappresenta una versione adattata per il grande pubblico di alcune delle idee e tematiche giuridiche emerse dal Mapping Study. Non mira ad essere completo né conforme alle aspettative metodologiche accademiche, dunque se il lettore fosse in cerca di un documento simile, lo si invita a volgere lo sguardo al Mapping Study realizzato da ICF. In particolare, dato che le relazioni dei giuristi hanno riguardato un lungo lasso di tempo e dal momento che il diritto, la politica e la prassi sono in costante evoluzione, accogliamo con piacere i giudizi e i consigli dei lettori che vorranno indicarci per migliorare e arricchire questo report e le analisi ivi contenute, soprattutto alla luce di nuovi e futuri sviluppi. I giudizi e le opinioni possono essere inviati a info@esela.eu Le indicazioni esposte in questo documento sono proprie della European Social Enterprise Law Association e non rappresentano i punti di vista dei suoi membri, né dei giuristi che hanno contribuito al Mapping Study, né della società di consulenza ICF che ha condotto il Mapping Study o della Commissione Europea. Le conclusioni sono unicamente pensate per stimolare lo studio, il confronto e la discussione su come la legislazione potrebbe sostenere la crescita dell’Impresa Sociale. Spero che la lettura vi sia gradita e possa aiutarvi a comprendere meglio il rapporto tra legislazione e Impresa Sociale. Luke Fletcher Partner, Bates Wells Braithwaite Chair, European Social Enterprise Law Association
10 Riepilogo EUROPE (A) LA SITUAZIONE ATTUALE Gli aspetti giuridici e regolamentari del Mapping Study – che include oltre 850 pagine di analisi redatte dagli esperti sulla legislazione e la regolamentazione dell’Impresa Sociale – mostrano un quadro ricco e multidimensionale a livello legislativo, regolamentare e fiscale relativo all’Impresa Sociale esistente nei diversi Stati Membri dell’Unione Europea e in Svizzera. Sedici Paesi europei sono provvisti di una qualche forma di legislazione che riconosca e disciplini l’attività dell’Impresa Sociale. Tuttavia, in gran parte degli ordinamenti, la maggioranza delle Imprese Sociali tende ad utilizzare e adattare Forme Giuridiche non pensate appositamente per quello scopo. È necessario evidenziare l’importante distinzione tra Forme Giuridiche – che si riferiscono alla struttura giuridica fondamentale di un organismo – e Status Giuridici – che si riferiscono ad un gruppo di Forme Giuridiche aventi caratteristiche che incidono sul loro trattamento. Le Forme Giuridiche rappresentano il principale elemento costitutivo giuridico dell’Impresa Sociale. In alcuni ordinamenti, come la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia, esistono “Forme di Impresa Sociale” progettate esclusivamente per l’Impresa Sociale attraverso la modifica e l’adattamento di Forme Giuridiche preesistenti. La presenza di queste forme riduce i costi di transazione e i rischi di avviamento dell’Impresa Sociale, ne accresce la visibilità e rende più facile identificare e sostenere l’Impresa Sociale e la sua crescita. In altri ordinamenti – come l’Italia e il Belgio – esistono anche degli “Status dell’Impresa Sociale” a cui possono accedere svariate Forme Giuridiche, conformi a criteri prestabiliti utili ad individuare e definire l’Impresa DENTIFY
11 Sociale. Questi Status Giuridici sono stati elaborati per le Imprese Sociali in conformità ai criteri fissati dalla definizione di SBI. Le caratteristiche specifiche delle diverse Forme Giuridiche e degli Status Giuridici variano tra gli Stati Membri. Tuttavia, vi sono punti in comune sufficientemente evidenti e forti da poter raggruppare le forme di Impresa Sociale in categorie uniformi. Abbiamo individuato tre principali ‘tipologie’ di Forme Giuridiche utilizzate dalle Imprese Sociali, ossia: 1. Organizzazioni Non-Profit; 2. Società Cooperative; e 3. Società per Azioni. La sovrapposizione dei concetti giuridici e pseudogiuridici utilizzati dall’Impresa Sociale spesso porta a confondere le idee rendendo più complicato il confronto sul tema, in particolar modo quando il ciò avviene tra individui provenienti da professioni e contesti differenti, inclusi avvocati ed altri soggetti. Per la prima volta abbiamo mappato le relazioni esistenti tra questi diversi concetti in un unico diagramma di Venn, per il quale si rimanda all’Allegato 1.
12 (B) SOSTENERE LA CRESCITA DELL’IMPRESA SOCIALE Sulla base dei risultati ottenuti e con il fine di favorire lo sviluppo di un ecosistema dell’Impresa Sociale all’interno degli Stati Membri di tutta Europa, raccomandiamo quanto segue: 1. Non è necessario tentare di sviluppare una Forma di Impresa Sociale paneuropea. 2. Ci si deve concentrare sul miglioramento degli ecosistemi per l’Impresa Sociale negli Stati Membri, operazione che comprende: 2.1 la creazione di linee guida concernenti le Forme d’Impresa Sociale e gli Status di Impresa Sociale; 2.2 la creazione e il supporto alle reti di professionisti ed esperti delle Forme e degli Status dell’Impresa Sociale, al fine di migliorarne la comprensione del fenomeno e la capacità di prestare consulenza; 2.3 lo sviluppo di modelli giuridici per le Imprese Sociali che siano conformi ai requisiti fissati dagli ordinamenti interni, utilizzando le Forme Giuridiche e la normativa proprie di ogni Stato Membro; 2.4 lo sviluppo di un sito Web che fornisca i principi e le linee guida in materia agli imprenditori che intendano costituire un’Impresa Sociale; 2.5 la rimozione delle barriere che ostacolano maggiormente lo sviluppo dell’Impresa Sociale, operazione che comprende: 2.5.1 la rimozione di ogni inutile restrizione relativa agli scopi sociali perseguibili dalle Forme Giuridiche utilizzabili dall’Impresa Sociale; 2.5.2 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alla possibilità delle organizzazioni non-profit di svolgere attività commerciale e, nel caso in cui tali organizzazioni beneficino di esenzioni fiscali, la rimozione di ogni incongruenza giuridica o fiscale che possa condurre ad incertezze nell’ambito di tale attività commerciale; 2.5.3 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alla possibilità delle organizzazioni non-profit di costituire società controllate, con conseguente razionalizzazione e semplificazione della normativa giuridica e fiscale applicabile; 2.5.4 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alla possibilità dei dirigenti delle organizzazioni non-profit di percepire un compenso; 2.5.5 la rimozione di ogni restrizione non giustificata relativa alle opportunità per le organizzazioni non-profit di competere con le imprese con fini di lucro; e 13
HELPING 2.5.6 l’eliminazione di ogni imposta o tassa non giustificata relativamente alle Imprese Sociali in forma di società per azioni. 2.6 L’aiuto agli Stati Membri nello sviluppo di Forme e Status per l’Impresa Sociale. 2.7 La conduzione di attività di ricerca che permetta una corretta valutazione delle Forme Giuridiche e degli Status dell’Impresa Sociale in Europa. 2.8 La pubblicazione di lavori di ricerca e di linee guida aggiornate sul possibile utilizzo innovativo degli appalti pubblici a supporto delle Imprese Sociali nei vari Stati Membri. 2.9 Il chiarimento della misura in cui tasse e altri incentivi fiscali per imprese, investitori nell’Impresa Sociale e intermediari finanziari possano essere utilizzati per favorire la crescita e lo sviluppo dell’Impresa Sociale in armonia con la normativa europea in tema di concorrenza. 2.10 La valutazione costante dell’impatto di nuove leggi e regolamenti sull’Impresa Sociale. 2.11 L’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal diritto industriale per la protezione del brand Impresa Sociale. 2.12 Assicurare che il marchio Impresa Sociale in Europa si ricolleghi alla vasta gamma di Forme Giuridiche e Status Giuridici utilizzati dalle Imprese Sociali.
14 Social Business Initiative Le Imprese Sociali – il cui fine ultimo è dato dalla creazione di un impatto positivo sull’ambiente e sulla società – sono state riconosciute dalla Commissione Europea per il contributo apportato ad una crescita intelligente, sostenibile e a tutto tondo, oltre che come catalizzatori di innovazioni sociali. Le Imprese Sociali sono centrali per la trasformazione economico-sociale a cui si aspira con la Strategia Europa 2020. La Social Business Initiative (SBI) è stata avviata dalla Commissione Europea nel 2011. Una delle componenti delle attività a supporto della crescita dell’Impresa sociale è rappresentata dall’ottimizzazione del contesto giuridico e, in quest’ottica, gli aspetti giuridici emersi dal Mapping Study prodotto dall’ICF per la Commissione possono risultare estremamente rilevanti. “Il Social Business può davvero rappresentare un significativo strumento di cambiamento. Per ottenere risultati migliori per il bene comune. Per dimostrare che è possibile agire in modo più equo e responsabile rimanendo comunque competitivi sul mercato. E per diventare un vero motore di crescita nell’Unione Europea. L’Europa non deve solo essere parte di questi cambiamenti. L’Europa deve guidarli.” José Manuel Barroso Presidente della Commissione Europea 2004-2014
15 Mapping Study Nell’aprile del 2013, la Commissione Europea ha dato il via ad un Mapping Study sull’Impresa Sociale, facendo seguito alla sua Comunicazione del 2011 sulle imprese sociali, intitolata “Una mappa delle imprese sociali e del loro ecosistema in Europa”. Questo studio, unico nel suo genere, rappresenta le attività e gli ecosistemi delle Imprese Sociali in ventinove Stati utilizzando una definizione ed un approccio comuni, dando atto anche del quadro normativo dell’Impresa Sociale nei singoli Paesi. Una delle principali conclusioni del Mapping Study è che la mancanza, in molti Stati, di riconoscimento giuridico dell’Impresa Sociale rende arduo il compito dei Governi di progettare e orientare incentivi fiscali o supporti specialistici per le Imprese Sociali, limitandone così lo sviluppo. In questa relazione, si esamineranno alcune delle modalità con cui la legge può sostenere il riconoscimento e lo sviluppo dell’Impresa Sociale.
16 Definizione di Impresa Sociale Il Mapping Study non ha voluto sviluppare una nuova definizione di Impresa Sociale. Ha invece “operazionalizzato” la nozione esistente e già ampiamente diffusa contenuta nella Comunicazione SBI della Commissione Europea che incorpora le tre dimensioni centrali dell’Impresa Sociale, sviluppate ed affinate nel corso dell’ultimo decennio da un corpus di letteratura accademica e normativa: • una dimensione imprenditoriale: il coinvolgimento in un’attività economica continuativa; • una dimensione sociale: uno scopo sociale prevalente ed preciso; e • una dimensione di governance: l’esistenza di meccanismi di governance che garantiscano la prevalenza dello scopo sociale e che dimostrino sensibilità verso gli interessi dei vari stakeholder. Ognuna di queste dimensioni è stata messa in atto tramite lo sviluppo di un insieme di criteri fondamentali che riflettono le condizioni minime che un’organizzazione deve possedere per essere qualificata come Impresa Sociale secondo la definizione UE. I principi cardine fissati sono i seguenti: • l’organizzazione deve svolgere un’attività economica; • deve perseguire uno scopo sociale preciso e prevalente che apporti un beneficio alla società; • deve essere sottoposta a precisi limiti alla distribuzione dei dividendi e dei cespiti in modo tale da mantenere la prevalenza dello scopo sociale; • deve essere indipendente dallo Stato e da ogni altra organizzazione con scopo di lucro; e • deve possedere una meccanismo di governance “inclusivo”, ossia caratterizzato da un processo di attività decisionale partecipativo e/o democratico.
17 Forme Giuridiche e Status Giuridici Giova sottolineare l’importante distinzione tra Forme Giuridiche – che attengono alla struttura giuridica fondamentale dell’organizzazione – e Status Giuridici – che possono essere ottenuti da alcune Forme Giuridiche con determinate caratteristiche, influenzandone il regime giuridico. Il Mapping Study rivela che le Imprese Sociali possono essere costituite secondo varie Forme e Status Giuridici: 1. Forme Giuridiche esistenti, quali associazioni, fondazioni, cooperative, società; 2. Forme Giuridiche dell’Impresa Sociale, appositamente ed esclusivamente ideate per le Imprese Sociali attraverso l’adattamento di forme giuridiche esistenti; e 3. Status Giuridici dell’Impresa Sociale, che possono essere ottenuti tramite diverse Forme Giuridiche che rispettino una serie di criteri predeterminati. Associazione Cooperative Sedici Stati europei hanno già riconosciuto e regolato, con la propria legislazione, l’attività delle Imprese Sociali, creando Forme dell’Impresa Sociale o Status Giuridici dell’Impresa Sociale, con modalità diversificate. Tuttavia, nella maggior parte degli ordinamenti, buona parte delle Imprese Sociali tende ad utilizzare, adattandole, delle Forme Giuridiche non create ad hoc e che dunque non godono del riconoscimento giuridico di Imprese Sociali.
18 DANIMARCA Legge No. 711 del 25/06/2014 sulle Imprese Sociali Registrate LUSSEMBURGO Société d’impact Sociétal (SIS)(in via di sviluppo) REGNO UNITO Community Interest Company (CIC) BELGIO Imprese a scopo sociale REPUBBLICA CECA Cooperative sociali regolate dal Commercial Corporations Act no. 90/2012 C o l l . FRANCIA Société Co-operative D’intereêt Collectif (SCIC) ITALIA Cooperative Sociali regolate dalla legge No. 381/1991 sulle imprese sociali (155/2006) PORTOGALLO Cooperative di Solidarietà Sociale, di cui al Codice delle Cooperative (Legge No. 51/96) SPAGNA Cooperative d’iniziativa sociale regolate dalla l. 27/1999 e da leggi Fonte: ICF-GHK Mapping Report regionali Da quando gli Stati hanno prodotto i resoconti per il Mapping Study, in Francia è stata promulgata una nuova legge. La “ESS Law” (legge n. 2014-856 del 31 Luglio 2014), in tema di economia sociale (économie social et solidaire – ESS), ha creato una nuova Forma ed un nuovo Status di Impresa Sociale.
19 FINLANDIA Statuto dell’Impresa Sociale (1361/2003) LETTONIA Legge sulle Imprese Sociali (in via di sviluppo) LITUANIA Imprese Sociali (Legge X-2251) Adattamento Status Legale di delle cooperative Impresa Sociale POLONIA Cooperative sociali, Adattamento Status Legale di Impresa Sociale (in via di sviluppo) Statuto delle Imprese Sociali delle società del 27 Aprile 2006 (in via di sviluppo) SLOVACCHIA Legge 5/2004 sui Servizi d’Impiego UNGHERIA Cooperativa Sociale ai sensi della legge X del 2006 sulle Cooperative SLOVENIA Statuto dell’Imprenditoria Sociale (20/2011) CROAZIA Imprese Sociali ai sensi dello Statuto delle Cooperative (OG 34/11, 125/13) GRECIA Cooperative Sociali a Responsabilità Limitata (Koi.S.P.E.) aisensidellalegge 4019/2011 Imprese Più nello specifico, la legge ha creato un’“Impresa ESS”, cooperative sociali (Koin.S.Ep) ai sensi della ossia un’Impresa Sociale in forma di società per azioni, e l’“ESUS”, legge 2716/1999 uno Status dell’Impresa Sociale utilizzabile da varie Forme MALTA Giuridiche. Ad oggi, dunque, la Francia possiede un modello specifico Statuto delle Imprese sia per le cooperative sia per le società. Sociali (in via di sviluppo)
20 Confronto delle Forme Giuridiche La seguente tabella illustra le caratteristiche tipiche delle varie Forme Giuridiche – individuate secondo i criteri della definizione operativa data dal Mapping Study, in linea con quella fornita dalla SBI – e indica dove le Imprese Sociali potrebbero adattare le Forme Giuridiche esistenti. Naturalmente, le Forme Giuridiche sono soggette a variazioni nei vari Stati Membri e la tabella è, di conseguenza, solamente illustrativa. Organizzazioni non-profit Criteri Associazione Fondazione Impresa Cooperat Società della non- iva per definizione profit azioni operativa Coinvolgime Normalmente Spesso Normalme Sì Sì nto legittimata a legittimata nte in attività svolgere svolgere legittimata economiche attività attività a svolgere commerciale commerciale attività per perseguire per commercia i propri scopi perseguire i le per propri scopi perseguire i propri scopi Scopo di interesse A volte, ma Quasi Normalme A volte, A volte, ma sociale solitamente sempre nte, ma ma solitamente orientata agli potrebbe solitament finalizzata interessi dei non e agli membri essere un finalizzata interessi interesse agli degli pubblico interessi azionisti dei membri Limiti Senza scopo Senza scopo Senza Spesso, Normalme alla di lucro di lucro scopo di nella nte no, distribuz lucro prassi solo a ione dei volte profitti Limiti Normalmente sì, Normalmente sì, Normalmente Possibile Possibile alla per interesse per interesse sì, per cession pubblico e benefici pubblico e interesse e degli fiscali benefici fiscali pubblico e asset benefici fiscali Procedure Sì, No, Può essere Sì- A volte, ma decisionali normalmente solitamente sia normalmen normalment democratic un voto per gestione da democratic te un voto e voto degli he ogni soggetto parte di un a sia per ogni azionisti amministrator gestita da soggetto proporzional e fiduciario un e alla amministra partecipazio tore ne
21 Govern Sì A volte A volte Sì A volte ance partecip ativa Indipendenza Sì Sì Sì Sì Sì dallo Stato
21 Classificazione delle Forme Giuridiche in ‘Tipologie’ Le caratteristiche specifiche delle Forme Giuridiche e degli Status Giuridici differiscono fra gli Stati Membri. Tuttavia, come risulta dalla Tabella, le somiglianze sono sufficientemente chiare e forti da permettere di raggruppare le Forme Giuridiche e gli Status Giuridici in tipologie con caratteri comuni. Si possono, dunque, identificare i tre principali modelli di Forma Giuridica utilizzati dalle Imprese Sociali, ossia: • Modello 1: Organizzazioni non-profit – possono essere a controllo diffuso o controllate da manager, non distribuiscono utili e svolgono attività commerciale in funzione della promozione dello scopo socialmente utile perseguito. • Modello 2: Cooperative – sono generalmente possedute e controllate in via diffusa dai membri, distribuiscono ai soci gli utili provenienti dalle attività commerciali e possono avere uno scopo socialmente utile che va oltre la mera retribuzione dei membri regolarizzata nello statuto e la realizzazione di un servizio di interesse generale; e • Modello 3: Società per Azioni – generalmente possedute e controllate dagli azionisti proporzionalmente alla partecipazione, possono svolgere attività commerciale finalizzata al perseguimento di uno scopo socialmente utile e sono caratterizzate da un tipo di governance che può possedere caratteristiche che subordinino la realizzazione del profitto al perseguimento dello scopo sociale. Alcune Organizza cooperative Associazione Cooperative zione sociali non- profit Modello 2 • NB: Lo Nell’Allegato 2 sarà utilizzato lo stesso colore per le medesime tipologie.
22 VISIBILITY IDENTITY JURISDICTION Forme di Impresa Sociale Quando una Forma Giuridica viene adattata dalla legislazione di uno Stato Membro per crearne una su misura per l’Impresa Sociale, questa viene definita Forma dell’Impresa Sociale. Ecco alcuni esempi di Forme dell’Impresa Sociale: • Société Cooperative D’interêt Collectif in Francia; • Entreprise de l’économie Sociale et Solidaire (Entreprise ESS) in Francia; • Cooperative sociali in Italia. Nei resoconti degli esperti dei singoli Stati sono stati individuati solo cinque esempi di Forma dell’Impresa Sociale (gli altri due includevano le cooperative sociali greche e polacche). Dunque, la maggior parte degli ordinamenti non presenta specifiche Forme dell’Impresa Sociale. Ciò significa che gli imprenditori sociali dovranno adattare o utilizzare forme giuridiche non specificamente progettate per l’Impresa Sociale, incrementando spesso i costi ed i rischi di avviamento di una nuova impresa, riducendo la visibilità dell’Impresa Sociale e rendendo più difficile l’identificazione e il supporto a tale tipo di impresa.
23 Société Cooperative D’Interêt Collectif (SCIC) – Francia La SCIC è una forma di Impresa Sociale cooperativa. Una SCIC deve perseguire sia un valido fine commerciale sia un fine di utilità sociale (“caractère d’utilité sociale”) che apporti un beneficio alla comunità. La definizione di “utilità sociale” è incentrata principalmente sull’assistenza verso persone vulnerabili o su attività che pongano rimedio alle discriminazioni e alle diseguaglianze interne alla società. Tale definizione è più restrittiva rispetto a quella, di matrice europea, di “Social Benefit”, dal momento che non include attività volte alla tutela dell’ambiente. La SCIC deve quindi dimostrare che le attività economiche realizzate sono funzionali allo scopo di utilità sociale perseguito. È governata in maniera democratica, operando secondo il principio “una testa, un voto”, ed è tenuta a dare atto, sul resoconto di gestione, dell’impatto sociale ed ambientale apportato. Entreprise de l’économie Sociale et Solidaire (Entreprise de l’ESS) – Francia L’ “Entreprise de l’ESS” è una forma di società per azioni. Un’Entreprise de l’ESS deve perseguire uno scopo d’utilità sociale (“but d’utilité sociale”), avere una struttura di governance democratica e partecipativa, e deve reinvestire la maggior parte del proprio profitto nella propria attività. Come visto per la SCIC, la definizione di “utilité sociale” è primariamente concentrate sull’idea dell’assistenza a persone vulnerabili oppure sulla realizzazione di attività che tendono a porre rimedio a discriminazione ed ineguaglianze all’interno della società. Tale definizione è più circoscritta di quella Europea di “social benefit”, dal momento che non include attività di protezione dell’ambiente ovvero altre forme di attività che possano apportare benefici alla società. Cooperative sociali – Italia Le cooperative sociali sono una Forma di Impresa Sociale. Costituiscono un adattamento della forma giuridica “cooperativa”, e la disciplina prevede che, per ottenere la qualifica di cooperativa sociale, deve perseguire un determinato scopo di utilità sociale (diverso rispetto al semplice interesse comune dei propri membri). La legge italiana prevede due tipologie di cooperativa sociale: 1) il tipo “A”, che fornisce servizi sociali, sanitari ed educazionali; ed 2) il tipo “B”, che può intraprendere altri tipi di attività economica non indicati sotto il tipo “A”, che promuovano l’integrazione a livello lavorativo di determinati gruppi di persone svantaggiate.
24 Status Giuridici COMMUNITY dell’Impresa Sociale Alcuni ordinamenti hanno introdotto uno o più Status Giuridici legandosi alla definizione SBI di Impresa Sociale o ad altri concetti simili. Tali Status sono interpretati ed applicati in maniera differente all’interno dei diversi Stati Membri, vengono talvolta descritti in termini di “Impresa Sociale” ma spesso in senso più vicino al tradizionale concetto di “economia sociale”. Tra gli ordinamenti che prevedono uno Status Giuridico dell’Impresa Sociale nel senso attribuito dallo SBI troviamo: • Social Purpose Company (SPC) in Belgio • Impresa Sociale “ex lege” in Italia • Impresa ESUS in Francia • Community Interest Company nel Regno Unito SOCIAL ENTERPRISE
25 Social Purpose Company (SPC) – Belgio Qualsiasi società o cooperativa può diventare una SPC. La SPC deve avere uno scopo altruistico rappresentato da un obiettivo sociale che gli azionisti si propongono di raggiungere e che rappresenta la principale ragione della costituzione della SPC, in luogo del semplice arricchimento dei suoi soci. Il Code des Sociétés belga dispone che i dettagli riguardanti lo scopo sociale siano esplicitati nell’atto costitutivo della SPC. Non ci sono limitazioni formali alle attività che una SPC può svolgere in quanto una normale società può acquisire lo Status di SPC promuovendo il proprio scopo di utilità sociale tramite l’attività commerciale. La SPC è retta da regole specifiche che riflettono una governance inclusiva, come il diritto dei dipendenti di possedere azioni ed un limite, imposto ad ogni soggetto, di detenere diritti di voto superiori al 10% in una SPC. L’SPC deve predisporre un report annuale, sebbene non debba essere stilato in un formato standard o precedentemente prescritto, in cui indichi come perseguito gli obiettivi di utilità sociale della società. Impresa Sociale “ex lege” – Italia Qualsiasi organizzazione privata, con o senza scopo di lucro, può diventare Impresa Sociale ex lege nell’ordinamento italiano. L’organizzazione deve avere uno scopo di interesse generale e deve permanentemente e primariamente svolgere un’attività economica organizzata orientata al perseguimento di obiettivi di interesse generale. Tuttavia, l’Impresa Sociale ex lege può operare solamente nei settori indicati dall’ordinamento: assistenza sociale, assistenza sanitaria, assistenza socio-sanitaria, educazione, istruzione e formazione, tutela dell’ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sociale, educazione a livello universitario e post-universitario, ricerca e distribuzione di servizi a sfondo culturale, formazione extracurriculare e servizi orientati alle Imprese Sociali ex lege offerti da organizzazioni composte almeno per il 70% da soggetti che gestiscono un’Impresa Sociale ex lege. Indipendentemente dal settore di attività, tale Status può anche essere ottenuto da organizzazioni che conducono attività imprenditoriali rivolte all’inclusione professionale di lavoratori svantaggiati o diversamente abili. È obbligatorio includere nella gestione della società lavoratori e beneficiari. Per “inclusione” si intende ogni meccanismo – compresa l’informazione, la consultazione o la partecipazione – attraverso il quale lavoratori o beneficiari possano influenzare la gestione dell’impresa, quantomeno per quanto riguarda le condizioni lavorative e la qualità dei beni o servizi. Tutte le Imprese Sociali ex lege in Italia – forme giuridiche con lo status di impresa sociale – devono presentare una relazione conosciuta come “bilancio sociale”.
26 PRIVATE Entreprise Solidaire d’Utilité Sociale (ESUS) – Francia Lo Status di ESUS può essere ottenuto da una qualsiasi organizzazione privata (e.g. società, cooperativa, non-profit, associazione, fondazione o Integration Enterprise) qualora rispetti determinate condizioni. Secondo la legge 2014-856 del 31 Luglio 2014, solo un’organizzazione che operi nell’economia sociale (associazione, cooperativa, fondazione o società mutualistica) o un’impresa ESS può candidarsi per ottenere lo Status ESUS. In più, tali organizzazioni devono rispettare i seguenti tre criteri: • Lo scopo principale dell’organizzazione deve essere di utilità sociale (d’utilité sociale). • Lo scopo di utilità sociale (d’utilité sociale) deve avere un impatto significativo sull’attività dell’ente ossia, nel corso dei tre precedenti anni fiscali: a) almeno il 66% delle spese di gestione devono essere state destinate ad attività correlate allo scopo di utilità sociale; ovvero b) la proporzione tra il valore dei dividendi e i prodotti finanziari e i mezzi patrimoniali deve essere inferiore al tasso medio di rendimento delle obbligazioni nelle compagnie private (TMOP) aumentato del 5%. • L’ammontare medio (inclusi stipendio e bonus) del compenso dei cinque impiegati o dirigenti maggiormente pagati non può eccedere di sette volte il salario minimo legale (“SMIC”) (€122,431 nel 2015), e l’impiegato o il dirigente più pagato non può percepire più di dieci volte il salario minimo legale (€174,902 nel 2015). • Le azioni non sono scambiate su un mercato regolamentato (non una società pubblica). • I criteri menzionati devono essere inclusi nello statuto dell’ente. Si noti che tutte le Integration Enterprise ottengono automaticamente lo Status Giuridico di ESUS. Inoltre, un’organizzazione dell’economia sociale (società mutualistiche, cooperative, associazioni, fondazioni) può ottenere lo Stat ESUS senza che gli sia richiesto di svolgere un’attività economica o di avere una governance inclusiva come da definizione di Impresa Sociale.
27 Community Interest Company (CIC) – Regno Unito Una CIC si manifesta in due principali Forme Giuridiche: • come società per azioni, sia pubblica sia privata; e • come ente non-profit privo di azioni. Una CIC deve avere uno scopo che implichi un beneficio per la comunità e i suoi obiettivi specificano quale comunità dovrebbe goderne. Una CIC deve dimostrare che le proprie attività arrecheranno tali effetti benefici alla comunità tramite la presentazione al Regolatore delle CIC di un “community interest statement”. Il test effettuato da quest’ultimo consiste nel chiedersi se un “soggetto mediamente ragionevole” reputerebbe che le attività della CIC saranno svolte in modo da portare un beneficio alla comunità. I membri del consiglio direttivo di una CIC hanno normalmente le stesse responsabilità decisionali e di amministrazione che avrebbero i dirigenti in un’altra società, ma hanno l’obbligo più stringente di tenere in considerazione l’ampia comunità per la quale opera la CIC. Ad esempio, una CIC non può essere definita tale se opera solo nell’interesse degli azionisti o degli impiegati di un certo datore di lavoro. La CIC deve comunicare annualmente al Regolatore il modo in cui ha perseguito il proprio scopo e apportato benefici alla comunità, parte integrante del requisito del “community interest”.
28 Ulteriori Status Giuridici rilevanti Tra gli altri Status Giuridici relativi alll’Impresa Sociale, troviamo: • Status di Public Benefit: esiste nella gran parte degli Stati Membri e implica una serie di agevolazioni fiscali – tra le quali l’esenzione dall’imposta sul reddito delle società e la deducibilità delle donazioni – per le organizzazioni non-profit che apportino un beneficio alla società. • Status di Integration Enterprise: per l’impiego di soggetti svantaggiati, come incentivo per incoraggiare tale pratica di impiego; e • Status di Economia Sociale: si riferisce al tradizionale concetto di economia per il sociale, supportante cooperative e forme giuridiche mutualistiche. Per ciascuno di questi ulteriori Status Giuridici varie Imprese Sociali potranno goderne, sia che si tratti un’Impresa Sociale commerciale non-profit, di una Integration Enterprise o di una cooperativa o di una società mutualistica che INSURANCE forniscono servizi di interesse generale e perseguono, dunque, uno scopo di utilità sociale attraverso la propria attività commerciale. Tuttavia, in ognuno di questi casi, gli Status Giuridici non sono specificamente indirizzati al supporto dell’Impresa Sociale e possono dunque applicarsi solo ad alcuni tipi di Impresa Sociale. Per esempio, lo Status di Public Benefit non richiederà che le Forme Giuridiche che ne beneficiano debbano essere attive commercialmente o debbano svolgere attività economica. Spesso, le Forme Giuridiche che giovano di tale Status sono dipendenti da assegnazioni, donazioni e entrate spontanee provenienti da volontari. Il concetto di Integration Enterprise potrebbe essere interpretato, a seconda dello Stato Membro, come Status Giuridico o Forma Giuridica. Dove la locuzione è intesa come Status Giuridico, teoricamente potrebbe giovarne ogni Forma Giuridica. FINANCIAL
29 Tuttavia, nella pratica, le Integration Enterprise sono spesso limitate ad una specifica Forma Giuridica come la cooperativa, l’associazione o la società per azioni, ovvero ad un numero relativamente ristretto di Forme Giuridiche. La Integration Enterprise si concentra inoltre specificamente sull’assunzione di lavoratori svantaggiati, più che su scopi di utilità sociale di ampio respiro. Gli Status Giuridici di Economia Sociale tendono a focalizzarsi su specifiche Forme Giuridiche associate, tradizionalmente, all’economia per il sociale quali le cooperative, le società mutualistiche, le fondazioni e le associazioni. Tali Status non permettono che nuovi modelli di impresa, come quelli che utilizzano la Forma Giuridica della società per azioni, antepongano lo scopo sociale al profitto. Esistono poi leggi comunemente definite “leggi sull’impresa sociale” in Finlandia, Lituania, Svezia e Slovacchia, ma si focalizzano solamente sulle Imprese Sociali di integrazione del lavoro, e non sul concetto di Impresa Sociale promosso dalla SBI, più ampio ed inclusivo. In alcuni ordinamenti (Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo e Spagna) esistono leggi in materia di cooperative sociali o economia sociale, ma normalmente non sono collegate al concetto SBI di Impresa Sociale. Alcuni ordinamenti – come la Lettonia, Lussemburgo, Malta e Polonia – stanno sviluppando nuovi Status di Impresa Sociale. Un nuovo status di Impresa Sociale – Danimarca In Danimarca è stato introdotto uno specifico sistema di registrazione per le Imprese Sociali. Il Comitato per le Imprese Sociali ha raccomandato l’adozione di uno schema di registrazione amministrativa per le Imprese Sociali costituite nelle varie Forme Giuridiche. Il sistema di registrazione è basato sulla considerazione che l’assenza di regolazione in certi casi può provocare problemi alle Imprese Sociali in termini di legittimazione del business e di sviluppo di un’identità comune. Tale questione è stata notata come particolarmente accentuata in riferimento all’attività di marketing e di comunicazione con clienti, autorità, partner ed altri stakeholder che potrebbero incontrare difficoltà nel distinguere le Imprese Sociali da quelle ordinarie.
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30 FINANCIAL Mutuals La Commissione Europea definisce le Mutual come “gruppi volontari di persone (fisiche o giuridiche) il cui scopo primario è la soddisfazione delle necessità dei propri soci prima ancora che la realizzazione di un profitto. Tale tipo di impresa opera secondo i principi di solidarietà fra i membri e di partecipazione di questi ultimi all’amministrazione del business1”. Dunque, il termine “mutual” non è un riferimento ad una forma giuridica in sé, ma ad organizzazioni basate su principi mutualistici. Come confermato da uno studio della Commissione Europea, intitolato “Il ruolo delle Mutuals nel XXI secolo” e pubblicato nel 2011, la maggior parte delle organizzazioni di matrice mutualistica tende a caratterizzarsi come un particolare tipo di associazione, cooperativa o società, sebbene ci siano esempi di Forme Giuridiche mutualistiche in altri Stati e settori quali sanità, assicurazioni e servizi finanziari. Dal momento che le Mutual sono principalmente orientate verso gli interessi dei propri membri, non possono essere considerate Imprese Sociali secondo la definizione SBI; infatti, operare nell’interesse dei propri membri non è tipicamente considerato uno scopo di utilità sociale. Tuttavia, ci sono Mutual in Europa che servono interessi collettivi o generali e potrebbero potenzialmente essere considerate come perseguenti uno scopo di utilità sociale grazie alle caratteristiche socio-demografiche dei loro membri e alla natura dei servizi forniti. Tali società potrebbero soddisfare i criteri cardine della definizione operazionale UE e classificarsi come Imprese Sociali de facto, costituite secondo diverse Forme Giuridiche. 1 Commissione Europea (2003) Mutual Societies in an enlarged Europe, Consultation Document, 03 Ottobre 2003
31 Comprensione e mappatura dei concetti giuridici Come si è visto, molti concetti giuridici si sovrappongono tra loro quando si parla di Impresa Sociale, situazione che potrebbe rendere difficile una valida comprensione ed una specifica distinzione. La sovrapposizione di tali concetti giuridici può complicare e rendere confusi i confronti riguardanti l’Impresa Sociale, specialmente quando hanno luogo in contesti transnazionali tra persone con background e specializzazioni diverse, come gli avvocati. Abbiamo dunque tentato di mappare le relazioni fra questi vari concetti giuridici e quasi-giuridici utilizzando un diagramma di Venn, come mostrato e spiegato nella Mappa dei concetti giuridici nell’Allegato 1. Tale Mappa fornisce un approccio visivo della relazione fra i vari concetti e del modo in cui Forme Giuridiche e Status Giuridici nei vari Stati sono correlati fra loro e, soprattutto, con la definizione della SBI. L’auspicio è di riuscire a mantenere aggiornata la Mappa dei concetti giuridici di ogni Stato europeo e di rendere possibili un dialogo e delle politiche più accurate ed informate onde supportare al meglio gli sviluppi giuridici dell’Impresa Sociale in Europa.
32 Risultati chiave INTERPRETAZIONE DELL’IMPRESA SOCIALE In termini giuridici e legislativi, l’Impresa Sociale, così come utilizzata nel contesto DISCUSSIONS della SBI, è principalmente un concetto di policy. I principali mezzi regolatori e giuridici utili per la comprensione e l’interpretazione del concetto di Impresa Sociale nei vari Stati Membri si riferiscono alle sottostanti Forme Giuridiche, disponibili per vari tipi di attività economica ed utilizzate dalle Imprese Sociali. In questo senso, la nozione di Impresa Sociale viene interpretata diversamente nei vari Stati Membri. Alcuni Stati mettono a disposizione delle Imprese Sociali diverse Forme Giuridiche. Se la maggior parte degli Stati Membri concede un’ampia gamma di Forme Giuridiche, si deve dire che quelle migliori e più utilizzate dalle Imprese Sociali variano molto tra loro. Tutte le Imprese Sociali si basano in qualche modo su una Forma Giuridica. Alcune Imprese Sociali beneficeranno anche di qualche tipo di Status Giuridico, come ad esempio lo status fiscale di ente non-profit o lo status di Integration Enterprise. Tuttavia, solo poche Imprese Sociali sfruttano oggi la Forma Giuridica o lo Status Giuridico di Impresa Sociale e, dove esiste uno Status Giuridico, il suo successo dipenderà comunque dall’idoneità delle sottostanti Forme Giuridiche utilizzabili dall’Impresa Sociale. NTEGRATION
33 LA VARIETÀ DI FORME E MODELLI GIURIDICI CONCEPTS Uno dei principali risultati della mappatura giuridica e regolatoria è l’evidenza della significativa varietà di Forme Giuridiche utilizzate dalle Imprese Sociali negli Stati Membri. Le Imprese Sociali, negli Stati analizzati, utilizzano oltre 30 Forme Giuridiche differenti e gli intervistati hanno descritto le 10 forme di Imprese Sociali più utilizzate, come mostrato nell’Allegato 2. È ovvio che le Forme Giuridiche – come la cooperativa, la società o l’associazione – si sono sviluppate in varie direzioni a seconda dei contesti interni allo Stato Membro; dunque, in aggiunta alla gamma di Forme Giuridiche disponibili per le Imprese Sociali, c’è una significativa varietà anche all’interno della medesima Forma Giuridica. Non esiste un unico “modello” di Impresa Sociale, ma vari modelli di Impresa Sociale, inclusi quelli che favoriscono Forme Giuridiche e approcci di business democratici ed inclusivi, e quelli che includono Forme Giuridiche più manageriali con approcci al business in cui i dirigenti esercitano il controllo e risolvono autonomamente i problemi sociali. Correlato a questo divario di pratiche rispetto ad una governance di tipo inclusivo, il Mapping Study ha evidenziato una crescente convergenza di opinioni in favore di una definizione generale di Impresa Sociale come “autonoma organizzazione che combina uno scopo di utilità sociale con un’attività imprenditoriale”. L’ADATTAMENTO DELLE FORME GIURIDICHE Pur limitando lo sguardo ad una singola Forma Giuridica di un unico Stato Membro, può comunque sussistere un’ampia variabilità in quanto alla redazione dell’atto costitutivo – per esempio, per quanto riguarda la varietà di scopi sociali perseguibili, l’influenza esercitata dagli stakeholder sull’amministrazione e sui processi decisionali, ed il modo in cui gli utili sono distribuiti. Nella maggior parte degli Stati, è possibile adattare una specifica Forma Giuridica per l’utilizzo da parte di un’Impresa Sociale, specificando per esempio lo scopo di utilità sociale, limitando i mezzi tramite i quali gli utili ed i beni in surplus vengono distribuiti e indicando altre caratteristiche “sociali”. Tuttavia, ciò non è sempre possibile e, anche ove lo fosse, deve essere considerata la possibilità di eliminare o modificare tali adattamenti.
34 L’adattamento della società per azioni Il seguente diagramma illustra tramite cerchi concentrici i vari modi in cui la Forma Giuridica della società per azioni potrebbe essere adattata, facendola progressivamente convergere verso la definizione SBI e il concetto di Impresa Sociale. Tutte le società per azioni con scopo sociale, limiti alla distribuzione degli utili al fine di rafforzare lo scopo sociale e amministrazione inclusiva le società per azioni con scopo sociale Solo in pochi Stati Membri sono presenti Forme Giuridiche esplicitamente adattate dalla legge per l’uso da parte dell’Impresa Sociale. Gli esempi di tali Imprese includono le cooperative sociali e le società per azioni sociali. Le Forme Giuridiche dell’Impresa Sociale forniscono alcuni punti di partenza agli imprenditori sociali in cerca della struttura giuridica più idonea.
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