L'importanza del controllo di fumo e calore nella prevenzione incendi - Giuseppe Giuffrida - Sicurtech Village

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L'importanza del controllo di fumo e calore nella prevenzione incendi - Giuseppe Giuffrida - Sicurtech Village
L’importanza del controllo di fumo e calore
nella prevenzione incendi
Giuseppe Giuffrida

Catania 19 giugno 2019
L'importanza del controllo di fumo e calore nella prevenzione incendi - Giuseppe Giuffrida - Sicurtech Village
DM 3 agosto 2015 cap. S.8 Controllo fumi e calore?
Premessa
La misura antincendio di controllo di fumo e calore ha come scopo l'individuazione dei presidi antincendio da
installare nell'attività per consentire il controllo, l'evacuazione o lo smaltimento dei prodotti della combustione in
caso di incendio.
In generale, la misura antincendio di cui al presente capitolo si attua attraverso la realizzazione di:

a. aperture di smaltimento di fumo e calore d'emergenza

   allontanare i prodotti della combustione durante le operazioni di estinzione dell'incendio da parte delle
   squadre di soccorso

b. sistemi per l'evacuazione di fumo e calore (SEFC)

   evacuazione controllata dei prodotti della combustione durante tutte le fasi dell'incendio
 In generale,

significa che ci sono altre misure per realizzare il controllo del fumo, con obiettivi e prestazioni definite
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Livelli di prestazione                      Criteri di attribuzione

I    Nessun requisito.                            Compartimenti dove siano verificate tutte le seguenti
                                                  condizioni:
     Deve essere possibile smaltire fumi          • non adibiti ad attività che comportino presenza di persone, ad
     e calore dell'incendio da piani e              esclusione di quella occasionale e di breve durata di
     locali del compartimento durante le            personale addetto;
I                                           I     • superficie lorda di ciascun compartimento non superiore a
     operazioni di estinzione condotte
                                                    25 m 2 ;
     dalle squadre di soccorso (interne o         • carico di incendio specifico q f non superiore a 600 MJ / m 2 ;
     VVF)                                         • non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in
    Deve essere mantenuto nel                       quantità significative;
    compartimento uno strato libero dei           • non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio.
    fumi che permetta:                      II    Compartimento non ricompreso negli altri criteri di attribuzione.
    • la salvaguardia degli occupanti,
III                                               In relazione alle risultanze del VDR (es. attività con elevato
    • la protezione dei beni, se richiesta.       affollamento, attività con geometria complessa, elevato
    Fumi e calore generati nel              III   carico di incendio specifico, presenza di sostanze o miscele
    compartimento non devono                      pericolose in quantità significative, presenza di lavorazioni
    propagarsi ai compartimenti limitrofi.        pericolose ai fini dell’incendio, …).

      CONTROLLO FUMI E CALORE : MISURA ANTINCENDIO SEMPRE NECESSARIA
    DEVE FUNZIONARE: AIUTARE SQUADRE DI SOCCORSO, SALVARE BENI E PERSONE
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Smaltimento      di   fumo      e   calore    Sistemi per l'evacuazione di fumo e
d'emergenza                                   calore (SEFC)
1. A differenza dei SEFC, correttamente       1. I SEFC creano e mantengono uno
dimensionati, lo smaltimento di fumo e        strato        d'aria       sostanzialmente
calore d'emergenza non ha la funzione         indisturbato nella porzione inferiore
di creare un adeguato strato libero dai       dell'ambiente        protetto     mediante
fumi durante lo sviluppo dell'incendio, ma    l'evacuazione di fumo e calore prodotti
solo quello di facilitare l'opera di          dall'incendio.
estinzione dei soccorritori.
                                              2. I SEFC aiutano a mantenere le vie di
2. Lo smaltimento di fumo e calore            esodo libere da fumo, agevolano le
d'emergenza è operato per mezzo di            operazioni antincendio, ritardano o
aperture di smaltimento dei prodotti          prevengono il flashover e quindi la
della combustione verso l'esterno             generalizzazione dell’incendio, limitano i
dell'edificio. Tali aperture coincidono       danni agli impianti ed al contenuto
generalmente          con      quelle   già   dell’ambiente protetto, riducono gli effetti
ordinariamente        disponibili   per  la   termici sulle strutture dell’ambiente
funzionalità dell'attività                    protetto.
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Aperture di smaltimento
            Le aperture di smaltimento sono realizzate secondo uno
            dei tipi previsti nella tabella:

                                                                     Pag_5

In relazione agli esiti della valutazione del rischio,   RESPONSABILITÀ
una porzione della superficie utile delle aperture di         DEL
smaltimento dovrebbe essere realizzata con una           PROFESSIONISTA
modalità di tipo SEa, SEb, SEc.
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Smaltimento di fumo e calore d'emergenza

Soluzioni alternative

Norme UNI 9494-1:2017 (naturale)
Appendice G

Norme UNI 9494-1:2017 (forzato)
Appendice H
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Struttura attività UNI

                                                                                                Norme di sistema e di
             Sistemi per il controllo di fumo e calore.                                            manutenzione

                                         Struttura nuova norma UNI 9494

 UNI 9494-1:2017     Progettazione e installazione Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC)

 UNI 9494-2:2017     Progettazione e installazione Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC)

 UNI 9494-3:2014     Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di evacuazione di fumo e calore (SEFC)

  Progetto Parte 4   Metodi ingegneristici per la progettazione dei sistemi di controllo fumo e calore (SCFC)

                     Progettazione e installazione di sistemi di estrazione del fumo dai percorsi di esodo orizzontali
  Progetto Parte 5
                     confinati

  Progetto Parte 6   sistemi di ventilazione forzata orizzontale per autorimesse al chiuso

OBIETTIVO: CREARE NORME TECNICHE CHE POSSANO ESSERE SOLUZIONI
ALTERNATIVE ALLE SOLUZIONI COFORMI DEL CODICE
INTEGRAZIONE FRA NORME COGENTI E NORME TECNICHE, REGOLA DELL’ARTE

Commissione tecnica UNI Protezione attiva contro l’incendio UNI/CT 034
 GL Sistemi per il controllo di fumo e calore GL09 (interfaccia CEN TC 191 SC 1)
COS’È L’EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE ?

 In caso d’incendio, in assenza di aperture
l’ambiente si riempie di fumo In tempi brevi

                                               SERBATOIO D’ACQUA

                                               SERBATOIO DI FUMO
Sistemi di evacuazione fumo e calore
                  Progettazione sistema
                                                         3 → Q m3/h → SEFFC
             1 → GD → incendio di progetto
                                                         3 → ΘF media, ΘF locale dei fumi °C
             2 → y → altezza libera da fumo
                                                         4 → AEF m2, Q m3/h → SEFFC
             3 → SUT m2 → SENFC
             4 → SCT m2 → SENFC                                                                                  UNI 9494-2:2017
                                                  ENFC
                                                                  SUT

UNI 9494-1:2017

                                                                   z

                                          h

                    SCT                                                                                SCT

                                                             y                           GD
                                                                                                 ingresso aria
                  ingresso aria
                                    box bombole                                       focolaio
Sistema per il controllo di fumo e calore

  SISTEMA DI PROTEZIONE ATTIVA                    Progetto a regola d’arte

              DM 37/08                       Specifica d’impianto attività (B/C)

          DM 20/12/2012                        Installazione a regola d’arte

          DM 03/08/2015                 Esercizio e manutenzione a regola d’arte

             Documentazione corretta e completa

         DICH. IMP. con gli allegati obbligatori e altri
Verbale verifica primo funzionamento
DICH-IMP 2018

        Dich. Conformità CE ENFC, DoP ENFC, DoP Barriera al fumo, Dich. conf. cavi
        Dich. Corretta posa ENFC, barriere al fumo, servomeccanisimi aperture
        Dich. Conformità imp. elettrico, Verbale verifica primo funzionamento

                                                    Installatore secondo definizione 3.10
                                                                 UNI 9494-1:2017
Norme UNI 9494:2017
                      (firma DICH-IMP)
 Definizioni
 installatore di SEFC (naturali e forzati): Persona fisica o giuridica
 che, avendone le competenze è responsabile di realizzare la posa
 in opera di tutti i componenti di un SEFC, i collegamenti necessari
 per il suo funzionamento e la verifica di primo funzionamento
 (esclusi gli impianti di interfaccia per esempio impianti di rivelazione
 incendio), in conformità ad un progetto.
 NOTA 1 – L’installatore di SEFC, come definito, è il soggetto competente per dichiarare la
 conformità del sistema secondo la legislazione vigente. (leggi DICH-IMP)

 NOTA 2 – L’installatore di SEFC può affidare l’esecuzione di parti del SEFC a diversi soggetti,
 specialisti ognuno di soltanto una o più parti del SEFC, che nel linguaggio comune possono
 anche essere chiamati “installatore”, ovviamente della parte affidata di competenza.

(firma dichiarazione corretta posa componente)
QUESITO ALLA DCPST
Si richiede un chiarimento sull’utilizzo del DICH-
IMP per rispondere a situazioni di mercato che
rendono complicato il rispetto delle procedure.
La situazione ricorrente è la suddivisione
dell’appalto dell’opera, definita nel “progetto”, a
diversi soggetti a secondo delle specializzazioni
e dei componenti.
Si può, ad esempio, pensare che esistono
anche fino a 4/5 soggetti diversi.
1. Fabbricante e installatore degli ENFC e
qualche volta delle centraline di comando
2. Fornitore/installatore degli ENFC
3. Fabbricante/fornitore e installatore delle
barriere al fumo
4. Installatore che realizza i collegamenti
(elettrici e/o pneumatici)
5. Installatore di motorizzazioni per gli afflussi
d’aria
Da questi esempi è possibile immaginare quali
sono tutte le combinazioni possibili di incroci di
diverse attività durante l’esecuzione del
SENFC.
Dato che solitamente la richiesta di DICH-IMP
viene indirizzata, secondo l’Associazione
impropriamente, ai primi soggetti riportati
(aziende associate a ZENITAL), si richiede a
questa Direzione di chiarire in che modo va
compilato il DICH-IMP e da chi deve essere
sottoscritto.
Sistemi per il Controllo di Fumo e Calore
                       Secondo le norme tecniche
  1. Sistemi di ventilazione di fumo e calore espulsione e/o smaltimento di fumo
     e calore dal fabbricato o parte di esso

  2. Sistemi di Evacuazione di Fumo e Calore (SEFC) creazione di uno strato libero
     da fumo su cui galleggia uno strato di fumo

  3. Sistemi a differenza di pressione
     creazione nella zona dell’incendio di una pressione inferiore a quella di uno
     spazio protetto
Norme e documenti tecnici UNI     9494         Norme e documenti tecnici CEN   12101
Altri sistemi di controllo di fumo e calore
  Sistemi di pressurizzazione per Filtri a prova di fumo

     Ventilazione forzata orizzontale autorimessa

                                 Non è livello di
                             prestazione III secondo
                                DM 03/08/2015
Giuseppe Giuffrida
zenital@zenital.net
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