L'impegno della ricerca Novartis nella Sclerosi Multipla (SM) si estende alle diverse fasi di malattia, in particolare durante la Virtual SIN 2020 ...

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L'impegno della ricerca Novartis nella Sclerosi Multipla (SM) si estende alle diverse fasi di malattia, in particolare durante la Virtual SIN 2020 ...
L’impegno della ricerca Novartis nella Sclerosi Multipla (SM)
si estende alle diverse fasi di malattia, in particolare
durante la Virtual SIN 2020 vogliamo sottolineare la nostra
attenzione alla SM secondariamente progressiva (SMSP)
L'impegno della ricerca Novartis nella Sclerosi Multipla (SM) si estende alle diverse fasi di malattia, in particolare durante la Virtual SIN 2020 ...
I cambiamenti nella quotidianità come possibili segnali
         “Sono così frustrata, la mia testa non funziona come al solito                                   “Sento come se qualcosa della mia sclerosi multipla stesse
         e temo di aver bisogno di smettere d’insegnare.”                                                 cambiando, iniziando a influenzare la mia vita quotidiana”
         Anna, 45 anni*                                                                                   Marco, 39 anni*

         CHE COSA È CAMBIATO NELL’ULTIMO ANNO
         • Difficoltà a trovare le parole                                                                 • Aumentato affaticamento
         • Difficoltà a preparare le lezioni                                                              • Difficoltà nella memoria spaziale
         • Peggioramento dell’incontinenza                                                                • Persistente formicolio ai piedi
                                                                                                          • Diminuzione del desiderio sessuale
         ANAMNESI
         • 9 anni dalla diagnosi di SMRR                                                                  • 13 anni dalla diagnosi di SMRR
         • Nessuna recidiva negli ultimi due anni                                                         • Una recidiva negli ultimi due anni,
         • L’ultima RMN ha rivelato una lesione aumentata in T2                                             con remissione incompleta
         • Dal 2016 è in trattamento con infusioni EV mensi                                               • Passaggio a farmaci a somministrazione
                                                                                                            orale due volte al giorno 18 mesi fa
         PUNTEGGIO EDSS
         3,0-3,5                                                                                          4,0-4,5

         *Pazienti immaginari; le immagini e le citazioni sono basate su esperienze di pratica clinica.
L'impegno della ricerca Novartis nella Sclerosi Multipla (SM) si estende alle diverse fasi di malattia, in particolare durante la Virtual SIN 2020 ...
Ogni paziente è differente1
• I pazienti con SMSP riferiscono un peggioramento della disabilità1
• Il declino della funzione neurologica, con o senza ricadute, è caratteristico dell’evoluzione della forma secondariamente progressiva1
• La significativa variabilità tra i pazienti nella durata e nell’intensità dei sintomi nella fase RR complica notevolmente la diagnosi
  precoce e la gestione ottimale della transizione verso la forma secondariamente progressiva2

Nelle fasi precoci della SM la malattia è attiva e progredisce anche durante le remissioni3
 Fase                         Fase                                             Fase
 preclinica                   recidivante-remittente                           secondariamente progressiva

                                                                                          Volume cerebrale                           Il tipico decorso clinico della sclerosi multipla che emerge dalle
                                                                                                                                     evidenze cliniche e di RMN (frecce verticali) indica un processo
                                                                                                                                     infiammatorio, evidenziato dalla RM cerebrale con potenziamento
                                            Disabilità clinica                                                                       mediante gadolinio o da nuove lesioni cerebrali iperintense in T2.
                                                                                                                                     L’attività rilevata dalla RM è tipicamente più frequente delle ricadute
                                                                                                                                     cliniche (picchi di disabilità clinica), il che indica che l’attività della
                                                                                                                                     malattia è presente anche quando non clinicamente evidente. La
                                                                                          Carico di malattia
                                                                                                                                     perdita di volume cerebrale e l’aumento del carico di malattia (volume
                                                                                                                                     totale delle lesioni), entrambi misurati con la risonanza magnetica,
                                                                                                                                     indicano un danno tissutale permanente, che è presente nelle prime
                                                                                          Attività RMN                               fasi della malattia e progredisce gradualmente nel tempo.

                                                                                                                      Fig. 3 Rif 3
          ? anni                              10-15 anni                                                   20+ anni

1. Inojosa H et al. J Neurol 2019 Jul 30. 007/s00415-019-09489-5. Online ahead of print;
2. Oh J et al. Neurodegener Dis Manag 2019; 9(6):301-317; 3. Fox RJ, et al. Cleve Clin J Med 2001. PMID: 11220457
Anche con i DMT, in molti pazienti la malattia progredisce1
I pazienti sono spesso riluttanti a riferire un cambiamento nei sintomi2

Nei pazienti con SMRR che assumono DMT:

                    1 su 3
             Circa un paziente su tre (31%) con SMRR                                                                                 L’età media in cui avviene
             progredisce a SMSP in media dopo 12 anni1                                                                               la progressione a SMSP è di 38 anni3
             Rappresentazione grafica da testo Rif 1                                                                                 Rappresentazione grafica da Tab. 1 Rif 3

1. Coret F et al. Mult Scler J Exp Transl Clin 2018; 26:4(2):2055217318783347; 2. Oh J. Neurodegener Dis Manag 2019; 9(6):301-317;
3. Leray Eet al. Brain 2010; 133(Pt 7):1900-13
I deficit cognitivi possono precedere la comparsa di sintomi fisici1
     I deficit cognitivi si riscontrano in tutti i sottotipi di malattia anche se                                                              Una più lunga durata della SM e l’aumento della disabilità sono
     progrediscono con il tempo e raggiungono il massimo della frequenza                                                                       significativamente associati a punteggi peggiori di funzionamento fisico:
     e della gravità nella SMSP1                                                                                                               la SMSP ha una prognosi particolarmente sfavorevole2

     SINTOMI COGNITIVI                                                                                                                         SINTOMI FISICI

             Difficoltà di                              Difficoltà di                                       Più lenta                             Affaticamento5     Disfunzione dell’intestino       Difficoltà di
             attenzione e                              orientamento,                                  elaborazione delle                                                  e della vescica5           equilibrio e di
           concentrazione3                        apprendimento e calcolo3                               informazioni4                                                                              deambulazione2

1. Amato MP et al. J J Neurol (2013) 260:1452–1468; 2. Gross H et al. Neuropsychiatr Dis Treat 2017; 18;13:1349-1357; 3. Bsteh G et al. PLoS
One 2016; 11(7):e0158978; 4. De Luca et al. J Clin Exp Neuropsychol. 2004; 26(4):550-62; 5. Giovannoni G. Mult Scler Relat Disord 2016; 9
Suppl 1:S5-S48
Riconoscere tempestivamente i cambiamenti1
• La SMSP viene spesso diagnosticata in modo retrospettivo2: il passaggio è graduale e altamente variabile1
• Una diagnosi tempestiva consente di ottimizzare la gestione clinica1

Per valutare la progressione di malattia, nella clinica sono in uso diverse misure e test3

  AMBITO COGNITIVO3                                                                                                      AMBITO FISICO3                              AMBITO COGNITIVO E FISICO4
  • PASAT (Paced Auditory Serial Addition Test)                                                                          • T25-WT (25 ft Timed Walk Test)            MS ProDiscussTM
  • BICAMS (Brief International Cognitive Assessment for MS)                                                             • 9HPT (9-Hole Peg Test)                    Pratico strumento digitale per aiutare i
  • SDMT (Symbol Digit Modalities Test)                                                                                  • EDSS (Expanded Disability Status Scale)   medici a discutere in modo strutturato con
                                                                                                                         • Neuroimaging                              i pazienti in merito alla loro malattia

L’ 86% dei pazienti con SMSP                                                                                                                  Il 70% dei pazienti con SMSP rimane senza diagnosi
presenta un significativo deficit cognitivo5                                                                                                  fino a un punteggio >6 sulla scala EDSS, corrispondente
                                                                                                                                              al bisogno di un ausilio per la deambulazione6,7

1. Oh J et al. Neurodegener Dis Manag 2019; 9(6):301-317; 2. Lublin FD et al. Neurology 2014; 83(3):278-86; 3. Tur C et al. Nat Rev Neurol.
2018 Feb;14(2):75-93; 4. Ziemssen T et al. J Med Internet Res 2020; 22(2):e16932; 5. Planche V et al. Eur J Neurol 2016; 23(2):282-9;
6. Katz Sand I et al. Mult Scler J 2014; 20(12): 1654-1657; 7. Spiteri S. Doctoral dissertation, University of Konstanz.
https://kops.uni-konstanz.de/handle/123456789/43258 Ultimo accesso 3-11-2020
Discutere tempestivamente con il paziente sulla SMSP
lo prepara al futuro1
Le persone con SM mostrano un forte bisogno di conoscere la loro prognosi a lungo termine, che spesso rimane insoddisfatto2
• Il 76% dei pazienti ha espresso fortemente il desiderio di ricevere informazioni sulla prognosi a lungo termine2
• Il 93% è interessato a usare strumenti che consentano previsioni personalizzate2
• Molti considerano la conoscenza della prognosi un elemento utile per prendere decisioni2

  Nell’esperienza clinica MS ProDiscussTM ha dimostrato di poter discriminare i pazienti con SMRR da quelli con SMSP con sensibilità e
  specificità elevate3
  Nella pratica clinica, MS ProDiscussTM può essere uno strumento utile per cogliere i segni precoci e subdoli di evoluzione della SMRR
  verso la SMSP: la valutazione individuale del livello di progressione della malattia consente inoltre un dialogo più informato tra medico
  e paziente3

  Per saperne di più, visita ProDiscuss Tool

1. Davies f et al. Int J MS Care. 2016; 18(5):257-264; 2. Dennison L et al. PLoS ONE 13(2): e0193407;
3. Ziemssen T et al. J Med Internet Res 2020; 22(2):e16932
QUALCOSA STA CAMBIANDO?1,2
                Riconoscere segni e sintomi della progressione permette di ottimizzare la gestione del paziente con sclerosi
                multipla1

                Piano d’azione per la fase di transizione1
                 1.          Riconoscere tempestivamente i cambiamenti1

                 2.          Iniziare un dialogo aperto con pazienti e caregiver, ancora prima della comparsa di segni di progressione1

                 3.          Consentire al paziente e al caregiver di porre le proprie domande ed esprimere le proprie preoccupazioni1

PARLA APERTAMENTE CON PAZIENTI E CAREGIVER DELLA SMSP1

           1. Oh J et al. Neurodegener Dis Manag 2019; 9(6):301-317
           2. Davies F et al. Int J MS Care 2016; 18: 257-264

           Cod. CC 10201264000 - Novembre 2020
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