L'appuntamento era a Sochi (e non solo!) - Il Giornale degli Illuministi di 2C Diffusore di Conoscenze per il Progresso Per l'anno scolastico ...

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L'appuntamento era a Sochi (e non solo!) - Il Giornale degli Illuministi di 2C Diffusore di Conoscenze per il Progresso Per l'anno scolastico ...
Il Giornale degli Illuministi di 2C
     Diffusore di Conoscenze per il
                Progresso
    Per l’anno scolastico 2013-2014

L’appuntamento era a Sochi
       (e non solo!)

    Scuola Secondaria di 1°Grado A.
           Caperle Marzana
    Classe Seconda C a.s. 2013-2014

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INDICE
Introduzione                               Pag. 3
Verso Sochi: la fiamma olimpica            Pag. 6
Verso Sochi: le medaglie                   Pag.10
Mappa dei paesi partecipanti… 88           Pag.12
Gli sport olimpici                         Pag.13
   1. Biathlon                             Pag.13
   2. Bob                                  Pag.15
   3. Combinata nordica                    Pag.16
   4. Curling                              Pag.19
   5. Free style                           Pag.22
   6. Hockey su ghiaccio                   Pag.24
   7. Pattinaggio di figura                Pag.26
   8. Pattinaggio di velocità              Pag.29
  9. Salto con gli sci                     Pag.33
  10.     Sci alpino                       Pag.36
  11.     Sci di fondo                     Pag.39
  12.     Short track                      Pag.42
  13.     Skeleton                         Pag.44
  14.     Slittino                         Pag.47
  15.     Snowboard                        Pag.49
Italiani a Sochi                           Pag.51
Medagliere                                 Pag.55
Sport invernali non olimpici               Pag.57
  1. Chilometro lanciato                   Pag.58
  2. Bandy                                 Pag.60
  3. Stock sport                           Pag.64
  4. Corsa con i cani da slitta            Pag.65
  5. Skijöring,                            Pag.67
Fonti                                      Pag.68

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Introduzione

Salve! Siamo gli alunni e le alunne di seconda C della scuola Caperle di
Marzana. Nei mesi scorsi ci siamo occupati di Illuminismo e di
invenzione di giornali e riviste per la diffusione del sapere: abbiamo
quindi pensato di attualizzare questo principio realizzando il lavoro che
vi presentiamo.

Data l’imminenza delle Olimpiadi di Sochi, abbiamo pensato di
suddividerci il lavoro di ricerca ed eventualmente di... “adozione” di
uno sport olimpico che avremmo seguito e di cui avremmo poi
condiviso le informazioni. Abbiamo così scoperto che non tutti gli sport
invernali sono discipline olimpiche e che gli sport invernali sono
numerosissimi. Una volta raccolto il materiale lo abbiamo assemblato in
un libro.

Eccolo qua! Se vi interessa saperne di più, magari il numero delle
informazioni   non   è   “galattico”,   ma   vi   assicuriamo    che   questa
esperienza ha dato impulso al nostro senso di appartenenza...alla
fantastica seconda C, ovviamente!

Buonissima lettura

                                                                Wonderful 2C

                                                    Verona, 21 marzo 2014

                                                                            3
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Verso Sochi

                 La fiamma olimpica
Prima di arrivare nel braciere di Sochi, la fiamma delle
olimpiadi invernali 2014 ha dovuto percorrere un lungo
cammino:

   La torcia olimpica è stata presentata il 14 gennaio 2013:
    realizzata in alluminio e materiale plastico e di colore
    argento e rosso acceso.
   ha una forma che vuole ricordare la piuma di un uccello, e
    più specificatamente della leggendaria fenice.
   Prodotta in 14000 esemplari, ogni torcia ha un peso
    di 1,8 kg e ha una lunghezza di 95 cm.
   L'accensione ha avuto luogo il 29 settembre 2013, con
    la consueta cerimonia tenutasi ad Olimpia.
   Dopo aver percorso circa 2 000 km in Grecia, la fiamma
    olimpica è giunta in territorio russo il 7 ottobre e
    partendo da Mosca ha percorso un viaggio lungo oltre 65
    000 km che ha toccato tutti gli 83 soggetti federali della
    Russia e che è terminata a Sochi il 7 febbraio 2014.
   Nel suo tragitto, la fiamma è approdata per la prima volta
    al Polo Nord a bordo di una nave rompighiaccio a
    propulsione nucleare.
   sempre per la prima volta, la torcia, che era stata
    preventivamente spenta per ovvie ragioni di sicurezza, è
    andata anche nello spazio.
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Dalla particolarità di una fiamma subacquea...

       ...alla tradizione di slitte polari
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...alla passeggiata
              nello spazio
               (...spenta!)

...al Polo Nord!

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E finalmente Sochi!

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Verso Sochi

                         Medaglie olimpiche

Il 30 maggio 2013 sono state mostrate per la prima volta al pubblico le
medaglie che sarebbero state consegnate a coloro che sono riusciti a
salire sul podio in questa edizione dei Giochi olimpici. Ideate
dall'agenzia pubblicitaria Leo Burnett e prodotte in circa 1300
esemplari dalla ditta di gioielli Adamas hanno un peso variante tra i 460
e 531 grammi, a seconda del materiale con le quali sono state
realizzate, ed ognuna ha un diametro di 100 millimetri ed uno spessore
di 10; sulla parte anteriore della medaglia sono presenti gli anelli
olimpici, mentre sul rovescio è inciso il nome della competizione in
lingua inglese nonché il logo dei Giochi, sul bordo è invece impresso il
nome ufficiale dei Giochi in russo, inglese e francese.

                                                      ( a cura di Nicolò)

                                                                           8
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Paesi partecipanti

In verde gli 88 paesi partecipanti, in blu le nazioni debuttanti
alle Olimpiadi invernali, in grigio le nazioni che non hanno
presentato atleti

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Biathlon
A cura di Nicolò

                                  La storia
Le origini del biathlon si trovano nel settore militare: nel 1199 le
popolazioni finniche della Scandinavia affrontarono i Vichinghi danesi
con l'ausilio degli sci, secondo quanto testimoniato da Saxo
Grammaticus nelle Gesta Danorum. Nei secoli successivi soldati e
reggimenti interi dotati di sci, considerati veloci e particolarmente
flessibili nell'impiego, divennero parte fondamentale degli eserciti
scandinavi e russi: nel 1521-1522 il futuro re di Svezia Gustavo I
affrontò i danesi guidando truppe equipaggiate con gli sci, secondo
quanto lo stesso condottiero aveva prescritto ai suoi generali. Nel 1550
i finlandesi di Juhana Matinpoika sconfissero i russi, dieci volte più
numerosi, nella battaglia di Kivennapa anche grazie ai soldati sciatori;
allo stesso modo nel 1573 Herman Fleming sottrasse ai russi
Inkerinmaa.

La prima gara di "biathlon" documentata risale al 1767, quando soldati
delle truppe di confine di Svezia e Norvegia si confrontarono in gare
durante le quali il soldato doveva effettuare una prova di tiro correndo
contemporaneamente sugli sci.

                                  Le regole
Il biathlon è uno sport, disciplina olimpica nella quale i partecipanti
competono in due specialità, il tiro a segno con la carabina e lo sci di
fondo. Tale sport invernale consiste nel percorrere nel minor tempo
possibile un percorso prefissato sugli sci da fondo, sostando a un
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numero variabile di postazioni di tiro; ogni errore con la carabina
comporta una penalità. La distanza da percorrere e il numero delle
sessioni di tiro variano a seconda delle tipologie di gara, che possono
essere tanto individuali quanto a squadre. Storicamente, il biathlon
rappresenta l'evoluzione in disciplina sportiva di pratiche militari e di
caccia.

Le gare di Biathlon a Sochi 2014 sono state 11 e si sono svolte nel
complesso sciistico di Krasnaja Poljana. Erano in programma 10
competizioni (5 maschili e 5 femminili) più una gara mista.
Gli uomini hanno gareggiato nella
   1. 10 km sprint
   2. 12 km a inseguimento
   3. 20 km individuale
   4. 15 km mass start
   5. staffetta a squadre 4×7.5.
Le donne si sono contese una medaglia su distanze più ridotte nella
   1. 7,5 sprint
   2. 10 km inseguimento
   3. 15 km individuale
   4. 12.5 mass start
   5. staffetta 4×6.
A queste gare si è affiancata, per la prima volta nella storia olimpica
del biathlon, una competizione mista a staffetta 2×6 (donne) + 2×7.5
(uomini).

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Bob
A cura di Elia

Il bob è uno sport invernale nel quale delle squadre (composte da 2 o 4
persone) eseguono discese cronometrate lungo una pista ghiacciata,
stretta e tortuosa, a bordo di un mezzo dotato di pattini sterzanti
(chiamato appunto bob, in italiano guidoslitta), spinto all'avvio dai
membri della squadra e successivamente dalla forza di gravità. A
seconda del numero di componenti dell'equipaggio si parla di Bob a due
o di Bob a quattro Una pista moderna deve essere attorno ai 1 500 m di
lunghezza e avere almeno 15 curve. Un bob può raggiungere facilmente
una velocità di 130 km/h e in alcune curve l'equipaggio è sottoposto ad
accelerazioni laterali pari a cinque volte l'accelerazione di gravità.

Curiosità:

La Svizzera è la nazione che ha ottenuto più successi nel bob, tra
campionati europei e mondiali, Coppa del Mondo e Olimpiadi.

La storia della partecipazione della Nazionale di bob della Giamaica ai
Giochi olimpici di Calgary nel 1988 ha ispirato il film della Disney Cool
Runnings - Quattro sottozero
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Combinata nordica
A cura di Francesco F.

Alle olimpiadi di Sochi tra gli eventi di combinata nordica sono
disponibili un concorso salto con gli sci (1 salto) e 10 km di gara di sci
di fondo. Ci sono tre eventi maschili nel programma olimpico di
combinata nordica:

   il singolo evento con una collina normale (NH) salto con gli sci,
   il singolo evento con una grande collina (LH) salto con gli sci,
   la gara a squadre, con due salti dal grande collina per ogni
    membro del team e un 4 × 5 km staffetta.

La combinata nordica è la combinazione del salto e dello sci di fondo.
La prova regina è denominata “Individuale Gundersen”, dove la prova
del fondo è a inseguimento. Parte per primo chi ha vinto la prova del
salto in un anello di 10 km e a seguire gli altri con un intervallo-ritardo
determinato dalla classifica del trampolino. La gara di salto prevede un
punteggio di 2 punti al metro (trampolino corto) e di 1,2 punti per il
k100 e superiori. Si considera anche lo stile e il punteggio finale viene
tramutato in tempo. 15 punti valgono un minuto. Questa formula
consente allo spettatore di capire subito chi vince la gara perché chi
arriva primo nel fondo è il vincitore finale.

Esiste poi la formula di gara con partenza in linea. E’ l’esatto opposto
della Gundersen. La Combinata viene aperta dalla prova di fondo con
partenza in linea. In questo caso, il ritardo viene tramutato in punti. Il
vincitore guadagna 120 punti e agli altri vengono tolti 15 punti per ogni
minuto di ritardo rispetto al vincitore. Di contro, nella prova di salto
non viene considerato lo stile, ma dalla misura raggiunta si tolgono
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eventuali punti in caso di caduta o se non si atterra con la classica e
    codificata posizione Telemark. Vince, ovviamente, chi ottiene il
    punteggio più alto.

    Esiste anche la gara a squadre con 4 atleti per rappresentativa. La
    formula adottata è quella della Gundersen. Ogni atleta fa due salti e si
    sommano le misure raggiunte dai 4 atleti (quindi 8 misure). Il distacco
    si tramuta in tempo (40 punti valgono 1 minuto) per determinare
    l’ordine di partenza nella prova di fondo che è una 4 x 5 km.

    Attrezzature

    Ingranaggio salto con gli sci

   Stivali con schienale alto specializzati consentono allo sciatore di
    sporgersi in avanti durante il volo.
   Il legame deve essere montato parallelamente alla fase di direzione. Il
    legame devono essere collocati in modo tale che non più del 57% di
    tutta la lunghezza dello sci si trovi nella parte anteriore dello sci
    (puntale vincolante divide lo sci in porzioni anteriore e posteriore).
   Un cavo di connessione che è una parte del legame attribuisce sci allo
    scarpone e previene gli sci di oscillare durante il volo.
   Tutte le sezioni del vestito di salto con gli sci devono essere fatti con
    lo stesso materiale e devono offrire un certo grado controllato di
    traspirabilità. Salto di pattini possono essere non superiore a 146%
    dell'altezza totale del concorrente.

    Attrezzi Sci di fondo

   La parte posteriore dello scarpone è costruito per sostenere la
    caviglia, che è costantemente sotto pressione nella tecnica libera.
   Sci di fondo sono più strette e più leggeri rispetto a quelli utilizzati
    nello sci alpino. Hanno lunghe, le estremità ricurve e salgono
                                                                           15
leggermente nel mezzo, e può essere fino a 2 m di lunghezza.
   Associazioni assicurano i piedi dello sciatore allo sci.
   Bastoncini da sci sono lunghi e dritti, raggiungendo spesso alto come il
    mento dell'atleta.
   Tute degli sciatori sono realizzati in speciale tessuto elastico forma-
    montaggio.
   Cera Glide viene scelto in base al tipo di condizioni meteo e neve.

                               Campioni

    1     Norvegia 1       1     1    3
    2     Germania 1       0     1    2
    3     Giappone 0       1     0    1

    Davide Bresadola al quarto posto

                                                                          16
Curling
A cura di Giulio

                               IL CURLING
Il Curling è nato in Scozia nel sedicesimo secolo dove esso è stato
giocato in inverno su stagni congelati, paludi e laghi. I primi rapporti
con il Curling sono venuti nell’Abbazia di Paisley, in Scozia. Nel 1600,
delle pietre con maniglie sono state introdotte in tutte le forme e
dimensioni. La prima apparizione del Curling avvenne nel 1924 ai
giochi olimpici invernali di Chamonix, ma solo nel 2006 venne accettato
dal Comitato Olimpico Internazionale. Il Curling fu uno sport
dimostrativo nel 1932, 1988 e nel 1992, mentre dal 1998 divenne uno
sport ufficiale.

Attrezzatura
Scopa. Usata per spazzare la superficie del ghiaccio davanti alla pietra
per formare uno strato di acqua misto ghiaccio, il quale riduce la
decelerazione.
Scarpe. Hanno una suola estremamente scivolosa.
Pietra. Prodotta in Scozia. È composta da granito raro e denso. Pesa
quasi 20 kg, è lucida e di forma circolare.
                                                                      17
Campo. Ogni superficie di gioco è lunga quasi 46 metri, precisamente
45,72.

Modalità di gioco

Due squadre, ognuna composta da quattro giocatori, lanciano a turno le
pietre con un effetto detto curl (roteare in inglese) che fa percorrere al
sasso una traiettoria curvilinea. Ogni squadra ha otto lanci per ogni
intervallo di gioco detto "mano" (hand) dove ogni giocatore lancia due
stone (la famosa pietra). Il processo di spinta di uno stone lungo il
campo è noto come scivolata. La scivolata viene determinata da tre
fattori principali: la forza, la linea ed il curl. Questi fattori saranno
influenzati dalle tattiche di gioco:

     La forza dello stone è la sua velocità, che dipende dalla spinta
      delle gambe - piuttosto che del braccio - durante il lancio.
     Il curl è la rotazione della pietra, che le conferisce una traiettoria
      curva.
     La linea è la direzione del tiro indipendentemente dall'effetto del
      curl, ovvero il punto verso cui è diretta la scivolata.

La fine di una mano avviene quando ogni giocatore di entrambe le
squadre ha già lanciato due stone da un'estremità del campo verso la
casa del lato opposto, quindi in totale vengono lanciate 16 pietre.

Stati partecipanti ai Sochi 2014

UOMINI: Canada, Cina, Danimarca, Germania, Gran Bretagna, Norvegia,
Russia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti

DONNE: Canada, Cina, Danimarca, Gran Bretagna, Giappone, Korea,
Russia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti

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Titoli mondiali e olimpici

Detentore titolo mondiale maschile: Svezia

Detentore titolo mondiale femminile: Scozia

Detentore titolo olimpico maschile: Canada

Detentore titolo olimpico femminile: Svezia

                     RISULTATI FINALI A SOCHI

                        Donne                       Uomini
Oro                     Canada                      Canada
Argento                 Svezia                      Gran Bretagna
Bronzo                  Gran Bretagna               Svezia

A SOCHI 2014, la Nazionale italiana non ha partecipato.

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Freestyle
A cura di Emma

FREESTYLE

Il freestyle ai Giochi olimpici invernali è stato introdotto a partire dai
Giochi, disputati ad Albertville in Francia nel 1992. La specialità fu
presentata a livello di sport dimostrativo nelle Olimpiadi precedenti di
Calgary in Canada del 1988, con tre discipline: gobbe, salti e balletto.

Le gobbe sono una specialità della disciplina sciistica del freestyle
nella quale gli sciatori scendono lungo una pista caratterizzata dalla
presenza di numerosi dossi artificiali. Durante il percorso devono
anche effettuare due salti, sfruttando appositi trampolini; i salti, a loro
volta, devono essere arricchiti da evoluzioni. La classifica delle gare di
gobbe viene stilata attraverso un punteggio che tiene conto sia della
velocità di discesa, sia dello stile con il quale vengono superate le
gobbe, sia della difficoltà e della qualità d'esecuzione dei salti.

REGOLE

1. La decisione relativa all’ idoneità del percorso di gara spetta al
Giudice Arbitro, sentiti il Direttore dell’organizzazione ed il
Commissario di Gara, prima dell’inizio della competizione.

2. Il Giudice Arbitro può concedere un adeguato intervallo di tempo per

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consentire l’eliminazione, dove possibile, delle
cause che rendono il percorso di gara inidoneo. In caso contrario può
annullare la manifestazione o eliminare parte delle gare in programma.

3. Qualora il percorso di gara risultasse eccessivamente scivoloso,
spetta solo al Giudice Arbitro la decisione dell’eventuale applicazione
di accorgimenti antisdrucciolevoli sull’intero percorso o su parte di
esso.

MEDAGLIERE

Femminile gobbe: oro, canadese Justine Dufour-Lapointe;
              argento, canadese Chloe Dufour-Lapointe;
               bronzo, americana Hannah Kearney.

Maschile gobbe: oro, canadese Alex Bilodeau;
             argento, canadese Mikael Kingsbury;
               bronzo, russo Alexandr Smyshlyaev.

                                                                     21
Hockey sul ghiaccio
A cura di Matteo

L'hockey su ghiaccio è uno sport di squadra disputato sul ghiaccio in
cui i pattinatori     attraverso l'utilizzo di un bastone ricurvo
indirizzano il puck nella porta della squadra  avversaria.       Viene
definito generalmente uno sport veloce e fisico. L'hockey su ghiaccio è
lo    sport più popolare in quelle nazioni dal clima sufficientemente
freddo da permettere la formazione di una copertura naturale di
ghiaccio in ambienti esterni, come il Canada, la      Repubblica Ceca,
la Lettonia, i paesi nordici (in particolare Finlandia e Svezia), Stati
Uniti,     Russia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Svizzera. Con
l'avvento delle piste di ghiaccio     artificiali si è potuto iniziare a
praticarlo anche nei mesi caldi e soprattutto nei paesi dal clima     più
      caldo. L'hockey su ghiaccio è riconosciuto come uno dei quattro
principali sport americani. A livello mondiale infatti il campionato più
importante è la
      National Hockey League (NHL), che raccoglie le migliori squadre
degli Stati Uniti e del   Canada. Inoltre è lo sport nazionale del
Canada, dove esso gode di una grandissima      popolarità.

STORIA DEL NOME DELL' HOCKEY

      L'utilizzo del termine hockey per designare tale gioco si attesta a
partire dal 1785 (nel 1527       invece   appare     hockie),    tuttavia
l'etimologia resta incerta. Può forse derivare dall'antico termine
francese di origine germanico hoquet (bastone da pastore, gancio),o di
                                                                       22
quello     olandese hokkie, diminutivo di hok (gabbia, ovvero la porta
dove segnare). Molti di questi giochi nacquero nei campi, ma furono
giocati ugualmente anche sul ghiaccio, come visibile     in     alcuni
dipinti di pittori olandesi del Seicento. Nonostante tutto le basi del
gioco moderno si fondarono in America del Nord.
      Gli immigrati in America del Nord portarono con loro una
moltitudine di giochi simili al moderno hockey, fra i quali lo shinty
proveniente dalla Scozia, l'hurling irlandese e l'hockey      su     prato
diffuso soprattutto in Inghilterra. Tali giochi furono adattati per essere
      giocati anche sul ghiaccio, traendo spunto inoltre da un altro sport come il
lacrosse giocato dalla tribù nativa degli Irochesi per quanto riguarda la fisicità in
campo.

                                                                                   23
Pattinaggio di figura
A cura di Lea

                              BREVE STORIA
Il pattinaggio di figura comprende quattro diverse specialità, una su
pista e tre su ghiaccio:
Ghiaccio
    • pattinaggio artistico su ghiaccio
    • individuale maschile - disciplina olimpica
    • individuale femminile - disciplina olimpica
   • a coppie- disciplina olimpica
   • danza su ghiaccio (solo a coppie) - disciplina olimpica
   • pattinaggio sincronizzato - non ancora disciplina olimpica
Pista
     pattinaggio artistico a rotelle(individuale, coppie, quartetti, piccoli
      gruppi, grande gruppo) Nel pattinaggio artistico, sia individuale
      sia a coppie, le gare si compongono di due prove, il programma
      corto e il programma libero. Nella gara a coppie il programma
      deve essere eseguito all'unisono dai due pattinatori, e comprende
      figure quali prese, sollevamenti e salti lanciati che non sono
      possibili nell'artistico individuale.
Il pattinaggio artistico su rotelle si divide in quattro specialità:
    • libero (come sul pattinaggio su ghiaccio vi sono salti, trottole e
      passi e può essere singolo o a coppie, eseguito su una base
      musicale ).
    • obbligatori (i pattinatori devono rimanere sulla circonferenza di
      due o tre cerchi).
   • gruppo (dove si possono esibire quartetti, piccoli gruppi o grandi
     gruppi, a seconda del numero dei pattinatori; non si eseguono
                                                                           24
salti o trottole, ma solo passi che tutti devono eseguire nello
     stesso momento)
   • solo dance (spesso a coppie, consiste nel fare solo passi e
     movimenti).

                 PATTINAGGIO DI FIGURA CURIOSITÀ

Adelina Sotnikova ha 17 anni e ha già preso parte una volta ai Mondialia
due edizioni degli Europei ha ricevuto l'oro alle olimpiadi 2014
Plushenko, la star più attesa delle Olimpiadi abbandona la gara
individuale di pattinaggio di figura senza neanche scendere in pista

dopo aver provato un triplo axel ed essere atterrato male. Poi annuncia
il ritiro definitivo dalle competizioni. Pubblico ammutolito sulle tribune

                                                                        25
Meraviglioso bronzo con Carolina Kostner!

                                            26
Pattinaggio di velocità
A cura di Elena

                                 STORIA
Il pattinaggio di velocità è una forma di pattinaggio su ghiaccio nel
quale i concorrenti devono percorrere una determinata distanza sul
ghiaccio nel minor tempo possibile. Sport simili sono lo short track e il
pattinaggio di velocità in linea. Il pattinaggio di velocità ha le sue
origini nei Paesi Bassi e figura nel programma dei Giochi olimpici
invernali. Lo sport è stato rivoluzionato negli anni 1990, con
l'introduzione del clap skate, che può ridurre i tempi sul giro di secondi.
L'International Skating Union organizza il campionato del mondo di
pattinaggio di velocità dal 1893.

                                 REGOLE
La pista
Il pattinaggio di velocità si pratica attualmente su ovali all'aperto o al
coperto, spesso con ghiaccio artificiale. Per i Giochi Olimpici le regole
richiedono un ovale al coperto. Secondo le norme del' International
Skating Union, una pista regolamentare deve essere lunga 400 m o 333
1/3 m. 400 m è la lunghezza usata per tutte le principali competizioni. I
due rettilinei sono lunghi 111,98 m. Le curve hanno un raggio di 25–26
m sulla corsia interna, e ogni corsia è larga 4–5 m. Il traguardo è posto
sempre nella stessa posizione, mentre varia la posizione della linea di
partenza in funzione della distanza su cui si svolge la competizione.
Piste con altre lunghezze, come 200 o 250 m, sono in uso come piste
da allenamento o per competizioni locali. Dal punto di vista della short
track la pista più corta è pressappoco di 111 m e in base alla categoria

                                                                         27
si percorrono un determinato numero di giri ad alta velocità.
I concorrenti
In tutte le gare si affrontano due concorrenti, e quindi vengono usate
due corsie. I pattinatori indossano una fascia sul braccio per
identificare in quale corsia sono partiti. I colori sono il bianco per la
corsia interna e il rosso per la corsia esterna. Sul rettilineo opposto al
traguardo i pattinatori si scambiano la corsia in modo da coprire la
stessa distanza ad ogni giro. Occasionalmente si usano delle partenze a
quattro per permettere di far gareggiare più concorrenti in un minor
tempo. Ciò significa avere due pattinatori contemporaneamente nella
stessa corsia, ma con la seconda coppia che parte quando la prima ha
già completato circa mezzo giro. I pattinatori della seconda coppia
indossano quindi delle fasce gialle e blu, invece delle usuali bianche e
rossa. In short track le batterie sono composte indicativamente da
quattro atleti ma possono variare nel numero in base agli atleti che
partecipano a quella competizione. Anche le qualificazioni o il
ripescaggio variano a seconda del numero di partecipanti.
Medaglie

Pos.       Paese                   Totale

 1      Paesi Bassi    8   7   8    23

 2        Polonia      1   1   1     3

 3      Repubblica     1   1   0     2
          Ceca

       Corea del Sud   1   1   0     2

 5         Cina        1   0   0     1

 6        Russia       0   1   2     3

 7        Canada       0   1   1     2

       Totale          12 12 12     36

                                                                        28
CURIOSITA'

Materiali
•     Pattini da ghiaccio
•      Clap skate
Gli attrezzi
Gli atleti utilizzano dei pattini ad incastro a cui la scarpa è unita alla
lamina mediante un perno mobile, che permette il sollevamento del
tallone nella conduzione della curva e della spinta. La lamina è lunga
tra i 42 e i 46 cm ed ha uno spessore di 1 mm.
Vengono indossate speciali tute intere, comprensive di cappuccio, al
fine di ridurre la resistenza all'aria.
Distanze singole
La forma più semplice di pattinaggio di velocità consiste negli eventi
singoli. Questo è il formato usato per i Campionati mondiali di distanza
singola e per la Coppa del Mondo. Le distanze tipiche sono 500 m,
1000 m, 1500 m, 3000 m (solo donne), 5000 m e 10000 m, ma talvolta
si gareggia anche su altre distanze. Nei campionati i 500 viene
disputata in due manche, con la classifica finale che si basa sulla
somma                               dei                          tempi.
Oltre alle competizioni singolari, si disputano anche gare a squadre ad
inseguimento con una prima fase di qualificazione a tempo ed una
seconda fase ad eliminazione diretta.

Gli attrezzi
Gli atleti utilizzano dei pattini ad incastro a cui la scarpa è unita alla
lamina mediante un perno mobile, che permette il sollevamento del
tallone nella conduzione della curva e della spinta. La lamina è lunga
tra i 42 e i 46 cm ed ha uno spessore di 1 mm.
Vengono indossate speciali tute intere, comprensive di cappuccio, al
fine di ridurre la resistenza all'aria.

                                                                        29
30
Salto con gli sci
A cura di Lorenzo

                       SALTO CON GLI SCI
Il salto con gli sci è uno sport in cui gli atleti muniti di sci scendono
lungo la rampa di un trampolino da cui spiccano un balzo cercando di
atterrare il più lontano possibile. Oltre alla lunghezza del salto, il
risultato finale dipende anche dai punti di stile, assegnati dai giudici in
una scala da 1 a 20 (punteggio massimo).
Nel caso di trampolini molto lunghi,          la   specialità   prende   più
propriamente il nome di volo con gli sci
Oltre che come disciplina a sé stante, il salto con gli sci è assieme
allo sci di fondo una delle due prove che compongono la combinata
nordica

                                 Regole

Rincorsa – La lunghezza dei trampolini è variabile: buttandosi da quelli
da 120 metri si superano anche i 100 km/h. “Fai scorrere gli sci
paralleli nelle rotaie, cerca di essere aerodinamico piegando le
ginocchia e tenendo il busto parallelo al trampolino”.
Decollo - È il momento più importante. “Distenditi e salta appena
raggiungi il punto di stacco, a circa 2 metri dal limite”, continua Cecon.
Non un attimo prima, non un attimo dopo.
Volo - “Gli sci rimarranno paralleli rispetto al tuo corpo per dare
                                                                          31
maggiore aerodinamicità. Tienili aperti per aumentare equilibrio e
portanza”. Braccia lungo i fianchi.
Atterraggio - “Rialza il busto e cerca di assorbire il colpo con le
gambe. Un piede bene davanti all’altro, e il peso dell’urto si scaricherà
sulla gamba più avanzata”, conclude Cecon.
Frenata - Quando sei certo di mantenere l’equilibrio, comincia pure la
frenata derapando su un fianco. Ma con eleganza: il tuo punteggio verrà
assegnato da cinque giudici che misurano la lunghezza del salto, ma
anche lo stile.

                             Un po’ di storia

Come molti altri sport invernali, il salto con gli sci nacque
in Norvegia. I primi salti avvennero attorno alla metà
dell'Ottocento in    un     piccolo     villaggio   della    regione
del Telemark noto come "la culla dello sci". La prima gara si svolse
nel sud della Norvegia, nel 1862. La prima competizione di un certo
richiamo si tenne nel 1879 a Husebybakken, nei pressi di Oslo.
Husebybakken ospitò l'evento con cadenza annuale fino al 1891;
l'anno successivo la gara venne spostata al trampolino di
Holmenkollen, la collina che sovrasta la capitale norvegese,
diventato da allora uno dei luoghi sacri del salto con gli sci. La gara
di Holmenkollen si svolge ancora oggi ogni anno in febbraio o
marzo, e attira decine di migliaia di spettatori dalla Norvegia e
dall'estero. A livello agonistico, il salto con gli sci è stato uno sport
riservato unicamente agli uomini fino al 1998, anno in cui si è svolta
la   prima     gara    femminile      riconosciuta    dalla Federazione
Internazionale Sci (FIS). Il salto con gli sci femminile è stato escluso
dal programma olimpico sino al 2014. La prima competizione
olimpionica femminile si è svolta ai XXII Giochi olimpici
invernali di Soči.

                                                                            32
INFORTUNI DI SALTO CON GLI SCI

Gli infortuni fanno parte del gioco. Chiunque abbia fatto sport a
qualsiasi livello sà che, prima o poi, qualche piccolo incidente avviene.
E non bisogna fare sport di combattimento, di contatto, o sport estremi
per farsi male, anche discipline come il tennis tavolo o il tiro a segno
portano diversi atleti ogni anno ad un periodo di stop per lesioni di
vario genere.

I Giochi Olimpici invernali ci portano però un'altra statistica, di per sé
incredibile: il curling è più pericoloso dello slittino, del biathlon, del
freestyle e del pattinaggio di velocità. Lo studio, attuato dal British
Journal of Sports Medicine, ci rivela come nella disciplina degli stones
ci siano tanti infortuni quanti quelli del Salto con gli sci.

                                                                        33
Sci alpino
A cura di Gabriel

Sebbene la storia dello sci sia plurimillenaria (i più antichi sci rinvenuti
risalgono al VII millennio a.C.), lo sci alpino in senso moderno iniziò a
svilupparsi soltanto a partire da metà del XIX secolo , quando furono
introdotti attrezzi in grado di facilitare l'esecuzione delle curve in
discesa. Nel 1840, a Schreiberhau (l'odierna Szklarska Poręba), è
attestato l'uso di sci fatti esclusivamente per la discesa[1]; nel 1850 il
norvegese Sondre Norheim elaborò la tecnica del telemark, presentata
ufficialmente a Oslo nel 1866, e nel 1870 elaborò i primi sci configurati
in senso moderno[2], anche se si trattava ancora di sci nordici (a
tallone libero) e non da sci alpino in senso stretto.

                                      Un gruppo di sciatori in Canada
                                      nel 1887, ancora con il bastoncino
                                      singolo

                                                                          34
Manifesto pubblicitario
                dell'edizione del 1869
                delle gare di La Porte

Già nel 1861, tuttavia, sono attestate competizioni di sci alpino, a La
Portenegli Stati Uniti, anche femminili. Sulle Alpi, l'esordio dello sci
come attività sportiva viene fatto risalire al1864, quando l'albergatore
di Sankt Moritz (Svizzera) Johannes Badruttaprì la sua struttura
ricettiva anche in inverno e vi invitò i suoi abituali clientiinglesi, fino ad
allora solo villeggianti estivi, scommettendo che avrebbero trovato le
attrattive invernali della località divertenti quanto quelle estive.
All'anno successivo risale il primo incidente sciistico ricordato, una
gamba rotta in Norvegia, mentre è del 1866 l'introduzione dei due
bastoncini in gara. Negli anni settanta, ottanta e novanta del XIX secolo
si diffusero le prime fabbriche di sci e i primi sci club in Europa,
Nordamerica e Oceania . Iniziavano intanto a prendere forma quelle che
sarebbero divenute le "classiche" dello sci alpino.

Nel 1896l'austriaco Mathias Zdarsky scrisse Alpine Lilienfelder Ski-
lauf Technik, il primo manuale di sci alpino, mentre nelil suo
connazionale Hannes Schneider elaborò un nuovo movimento per
curvare (la "tecnica Arlberg"), che si staccava nettamente dalla
tradizione del telemark e si avvicinava recisamente a quella dello sci
alpino moderno.

Intorno agli anni venti del XX secolo la fase pionieristica dello sci
alpino iniziò a sedimentare le sperimentazioni dei decenni precedenti e
a codificare stabilmente la disciplina ; nel 1924 venne fondata la FIS . Il
                                                                            35
nuovo sport tuttavia non fu presente alla prime tre edizioni dei Giochi
olimpici invernali e fece il suo debutto soltanto a Garmisch-
Partenkirchen 1936, con la sola specialità della combinata (sia maschile
sia femminile). I primi Campionati mondiali di sci alpino furono invece
disputati a Mürren, in Svizzera, nel 1931, dove dieci anni prima si era
disputato il primo slalom speciale

Con il secondo dopoguerra lo sci alpino uscì definitivamente dalla sua
fase pioneristica ed entrò in quella moderna; non più passatempo per
genti di montagna o per ricchi turisti, divenne sport, se non di massa,
almeno diffuso in sempre più ampi strati di popolazione nei Paesi dotati
di montagne adatte. A contribuire a tale successo furono il diffondersi,
in Europa e Nordamerica, di stazioni sciistiche attrezzate, soprattutto
con impianti di risalita, e di collegamenti ferroviari e stradali che
consentivano di raggiungerle in tempi brevi anche partendo dalle città
di pianura. Un contributo decisivo venne anche dall'evoluzione tecnica
dell'equipaggiamento: sia dell'abbigliamento, che divenne impermeabile
e a miglior tenuta contro il freddo, sia degli stessi sci, che dal
tradizionale legno massiccio passarono a essere costruiti con nuovi
materiali (alluminio prima, materie plastiche poi) in grado di renderli
più facili da maneggiare e più economici all'acquisto

A decretare il successo di pubblico dello sci alpino come disciplina
agonistica fu, in modo determinante, la televisione: i VII Giochi olimpici
invernali di Cortina d'Ampezzo 1956 furono i primi a essere
interamente trasmessi sul piccolo schermo[Dieci anni dopo la FIS
organizzò la prima Coppa del Mondo di sci alpino, circuito
internazionale che ogni anno, durante l'intera stagione invernale, vede i
migliori sciatori alpini confrontarsi in una serie di gare disputate nelle
principali stazioni sciistiche europee, nordamericane e asiatiche (con
sporadiche tappe il Sudamerica e Oceania); ai piazzamenti ottenuti in
gara viene attribuito un punteggio, attraverso il quale si determinano i
vincitori delle due Coppe del Mondo generali (una maschile e una
femminile) e delle varie Coppe del Mondo di specialità.

                                                                        36
Sci di fondo
A cura di Miriam

Lo sci di fondo è uno sport invernale, appartenente al gruppo di sport
dello sci nordico, molto popolare nei Paesi nordici, nelle regioni alpine
e nel Canada.

Lo sci di fondo nacque dall’esigenza dei popoli nordici ed asiatici di
muoversi in un ambiente coperto dalla neve per molti mesi all'anno. Un
giorno qualcuno iniziò a mettersi ai piedi cortecce, rami intrecciati in
grado di sostenerlo sulla neve, con l'andare del tempo queste
rudimentali racchette da neve subirono una lenta ma costante
evoluzione fino ad arrivare all’attuale sci da fondo.
Queste sono alcune delle regole da seguire per la pratica del fondo
attuale:
- ogni fondista deve comportarsi in modo tale da non mettere in
pericolo o danneggiare altre persone;    - rispettare le marcature e la
segnaletica. Le piste vanno percorse nella direzione e con la tecnica di
corsa                                                          indicate;
- lungo i percorsi a corsia doppia o plurima utilizzare la corsia più a
                                                                       37
destra, i fondisti che sciano in gruppo devono procedere in fila indiana.
Anche nei tratti percorribili a tecnica libera il fondista deve procedere
sulla                                                              destra;
- il sorpasso può essere effettuato sia da destra che da sinistra. Non
serve che il fondista che si trova davanti si faccia da parte. Tuttavia
dovrebbe farlo se ritiene di poterlo fare senza pericolo;
- se due fondisti provengono da direzioni di marcia opposte, ciascuno
dovrà spostarsi a destra. La precedenza spetta a quello in discesa;
- chi si ferma e cade deve abbandonare al più presto la corsia.
Nel fondo esistono due tecniche: quella classica, che comprende
l’alternato ed il passo spinta (con salita a lisca di pesce), e quella detta
pattinato o skating.
I giorni di gara delle olimpiadi di Sochi partono dall’8 Febbraio e si
concludono il 23 Febbraio 2014.

CURIOSITÀ

La Merkel è caduta facendo sci di fondo, durante un periodo di vacanza
che stava trascorrendo in Engadina (Svizzera) a fine dicembre. La
notizia è stata diffsa soltanto ora perchè pare che sulle prime
sembrasse una semplice contusione. Ora, invece, indagini più
approfondite hanno individuato un’incrinatura nell’osso posteriore del
bacino che ha costretto la Merkel a cancellare molti dei suoi prossimi
impegni ufficiali.

Il suo portavoce Steffen Seibert, nel dare l’annuncio, ha specificato che
comunque la cancelliera “andava poco veloce” e che non è necessario
un ricovero, perchè il danno osseo subito è più semplice e meno grave
di una frattura. Per quanto possibile, la Merkel porterà avanti il lavoro
da casa e terrà fede ad alcuni impegni alla cancelleria e a Berlino.

                                                                          38
Micheal Schumacher, ricoverato a Grenoble dopo l’incidente avvenuto
il 30 dicembre sulle nevi di Meribel, in Alta Savoia. I medici hanno
specificato che viene ancora considerato in condizioni critiche, quindi il
pericolo di vita non è del tutto scongiurato, ma pare che la famiglia
abbia tirato un sospiro di sollievo e che la speranza si sia riaccesa.

Ulteriori dettagli non sono però disponibili. “L’entourage del paziente
chiede che non vengano spiegati i dettagli delle cure – hanno dichiarato
i medici –”. La moglie di Schumacher, Corinne, ha chiesto di lasciare in
pace la loro famiglia

                                                                         39
Short track
A cura di Federico

Lo short track (che significherebbe pista corta) è un tipo di pattinaggio
su ghiaccio basato sulla velocità. In questo tipo di gare un certo
numero di pattinatori (solitamente da 4 a 6 ) pattinano
contemporaneamente su una breve pista al coperto (111,12 m ) .Lo
short track è uno degli sport del programma dei
giochi olimpici invernali dal 1992 e le distanze ufficiali che si corrono
durante tutto l’arco di una gara sono:
   - 500m,
   - 1000m,
   - 1500m
   individuali sia per le donne che per gli uomini,
   - 3000m riservati solo agli uomini.
  - Le staffette vengono corse su distanze di3000m per le gare
    femminili e di 5000m per quelle maschili.

              Storia dello Short Track
Lo Short Track è una disciplina abbastanza nuova.
Nasce dalle gare di pattinaggio di velocità con partenza in massa negli
Stati Uniti e in Canada, mentre in Europa si usavano le gare in cui i
pattinatori gareggiavano a coppie. In America le gare di velocità non si
svolgevano solo all’aperto, ma anche al chiuso, come al Madison
Square Garden di New York, perciò su piste più brevi rispetto a quelle
 all’aperto.
I Campionati del Mondo di questo sport si disputano dal 1980 a Milano.
                                                                       40
Nel 1988 fu presentato come sport dimostrativo, cioè senza gare, alle
olimpiadi di Calgary in Canada.
Divenne sport olimpico a pieno titolo nel 1992 alle Olimpiadi invernali
di Albertville, in Francia.
Il Paese dominante in questo sport è stato il Canada per molto tempo.

                               Regole
Lo short track è una gara di velocità su ghiaccio su piste più corte del
pattinaggio di velocità, con curve più strette.
Non esistono le corsie.
Sono frequenti i contatti tra gli atleti (4, al massimo 8).
Come per le gare di velocità in atletica, gli atleti sono divisi in batterie.
I primi di ogni batteria poi passano al turno successivo,            fino ad
arrivare alla finale, dove si decide il vincitore.

Immagine: Seconda medaglia a Sochi per Arianna Fontana. La
pattinatrice azzurra conquista il bronzo nei 1500 m dello Short Track
finendo dietro la Zhou e la Suk Hee Shim. L'azzurra viene staccata di
29 millesimi dalla cinese e di 19 dalla sudcoreana.

Per la Fontana, già argento nei 500 metri in questa edizione dei Giochi
Olimpici Invernali, si tratta anche della quarta medaglia assoluta: la
prima risale al 2006 a Torino nella staffetta mentre l'altra a Vancouver
nel 2010 nei 500 metri. Entrambe furono di bronzo.
                                                                           41
Skeleton
A cura di Martina

Lo skeleton è uno sport invernale individuale in cui gli atleti scendono
lungo una pista ghiacciata su una slitta dotata di pattini, stando sdraiati
a pancia i giù con la testa in avanti e i piedi indietro. Questa
caratteristica differenzia lo skeleton dallo slittino, dove gli atleti si
sdraiano sulla schiena con la testa dietro e i piedi avanti. Lo skeleton è
una slitta con l’intelaiatura d’acciaio, con una leggera imbottitura dove
poggia l’atleta, munita di due pattini anch’essi d’acciaio. Per dare
propulsione allo skeleton è permessa solamente la forza dell'atleta e la
forza di gravita. Altri mezzi di aiuto per la guida o la frenata sono
vietati. E' proibita qualsiasi installazione idraulica o pneumatica
sull'equipaggiamento. I fabbricatori dello skeleton devono assicurarsi
che la costruzione della slitta regga a più corse.         Lo skeleton è
originario in Svizzera, dove nel 1885 fu costruita una pista in ghiaccio
naturale, ritenuta anche oggi la discesa più importante di questo sport.
Lo skeleton è stato due volte incluso nei Giochi Olimpici Invernali nel
paese in cui ha avuto origine, ai Giochi di St. Moritz nel 1928 e
1948. Tuttavia, lo skeleton non è stato adottato come disciplina
olimpica fino alle Salt Lake City Giochi Olimpici Invernali del 2002

                                                                         42
CURIOSITÀ
                                                Ai Giochi Olimpici Invernali del
                                                2010 a Vancouver un atleta russo,
                                                Alexander Tretyakov divenne il
                                                primo russo con una medaglia in
                                                questo evento vincendone una di
                                                bronzo.

                                      NAZIONI PARTECIPANTI

   Australia        (3)                                            Lettonia   (3)

   Austria        (3)                                              Nuova Zelanda (2)
   Canada         (4)                                              Romania (2)
   Germania              (5)                                       Russia   (6)
   Gran Bretagna               (4)
                                                                    Corea del Sud         (2)
   Grecia     (1)
                                                                    Spagna (1)
   Irlanda    (1)
                                                                    Svizzera   (1)
   Italia   (1)
                                                                    Stati Uniti    (5)
   Giappone        (3)

                                                                                          43
RISULTATI                      RISULTATI
       MASCHILE                       FEMMINILE

RUS Alexander                  GBR Elizabeth YARNOLD
TRETIAKOV 3:44.29              3:52.89
LAT Martin DUKURS              USA Noelle PIKUS-PACE
3:45.10                        3:53.86
    USA Mattew ANTOINE         RUS Elena NIKITINA 3:54.3
3:47.26

Posizione         Paese                           Totale

   1                             1     0     1      2
                 Russia
   2             Regno Unito     1     0     0      1
   3             Stati Uniti     0     1     1      2
   4             Lettonia        0     1     0      1
            Totale               2     2     2      6

                                                           44
Slittino
A cura di Alice

                         STORIA DELLO SLITTINO
La storia dello slittino è più che millenaria, infatti già i vichinghi nel IX
secolo usavano slitte biposto per spostarsi.
Le prime gare di cui si hanno notizia risalgono al 1480 in Norvegia ed
al 1552 presso i Monti Metalliferi.
Nel     1913    venne       fondata    a    Dresda       la    Internationale
Schlittensportverband, ossia la "Federazione Internazionale degli Sport
con Slitte", è già l'anno successivo a Reichenberg, l'odierna Liberec, si
tennero i primi campionati europei, unicamente maschili, e nei quali si
disputarono la gara del singolo e del doppio.
                               LE REGOLE
Per praticare questa disciplina viene usato uno slittino; la lunghezza e
il peso sono variabili, anche a seconda del fatto che siano omologate
per un solo atleta o per le discese del doppio ed entro comunque dei
limiti ben stabiliti dalla federazione; le lamine che si usano per far
scivolare la slitta vengono montate direttamente sui pattini e queste
non possono essere riscaldate. Anche tutti gli altri dettagli costruttivi
sono specificati dal regolamento FIL[7].
Le competizioni di slittino vengono ospitate in catini ghiacciati e i
tracciati sono un susseguirsi di rettilinei e curve paraboliche, ed in
alcuni casi addirittura kreisel (in tedesco "chiocciola"). Normalmente i
circuiti sono costruiti in muratura e refrigerati artificialmente, ma non
mancano le piste scavate direttamente nel ghiaccio e quindi refrigerate
in maniera naturale

                                                                           45
Sochi 2014, slittino:
Zoeggeler nella storia,
alla quarta olimpiade è
medaglia di bronzo

                          46
Snowboard
A cura di Michele

                        SNOWBOARD CROSS 2014

Disciplina sportiva veloce e rischiosa.
Sono necessarie sia doti acrobatiche sia di tecnica alpina
. Il percorso è disegnato e costruito da un tecnico (shaper) ed è
composto da diverse sezioni: whoops (gobbe), waves (onde), banks
(paraboliche), kicker (salti di diversa foggia) e spine (salti con uscita a
90°). Il tracciato è delimitato da porte direzionali triangolari blu e rosse
poste a indicare il percorso e l'ingresso sugli ostacoli.
La gara si svolge con 6 concorrenti di diverse nazioni,e i primi 3 che
tagliano il traguardo si qualificano.

                              CLASSIFICHE:

CLASSIFICHE FEMMINILI:1 SAMKOVA(CICOSLOVACCHIA)
                   2 MALTAIS (CANADESE)
                   3TRASPEUCH(FRANCESE)
                   4 MICHELA MAIOLI(ITALIANA)

CLASSIFICHE MASCHILI:1 NALTIER (FRANCESE)
                   2OLYUNIN (RUSSIA)
                   3DEIBOLD (USA)

                                                                          47
48
L'ITALIA ALLE OLIMPIADI INVERNALI

                         (A cura di Francesco Zecchini)

Gli atleti italiani che hanno partecipato ai Giochi olimpici invernali a
Sochi sono 113, 69 uomini e 44 donne, quattro in più rispetto alla
scorsa edizione        delle Olimpiadi invernali a Vancouver 2010 e
gareggiano in 13       discipline: combinata nordica, sci alpino, pattinaggio
artistico, slittino,   short track, snowboard, sci di fondo, salto, bob,
skeleton, biathlon     e pattinaggio di velocità.

                                                Armin Zoeggler (slittino)

                                                                            49
Arianna Fontana (short track)

Christof Innherofer (sci
alpino)

Alessandro Pittin (combinata
nordica)

Carolina Kostner (pattinaggio
di figura)

La spedizione italiana alla
cerimonia d'apertura delle
Olimpiadi

                               50
Uomini                Donne:

Combinata nordica     Alessandro Pittin
                      Armin Bauer
                      Giuseppe Michielli
                      Lukas Runggaldier
                      Samuel Costa
Sci alpino            Manfred Moelgg        Chiara Costazza
                      Dominik Paris         Daniela Merighetti
                      Christof Innerhofer   Denise Karbon
                      Peter Fill            Elena Fanchini
                      Werner Heel           Federica Brignone
                      Davide Simoncelli     Francesca Marsaglia
                      Giuliano Razzoli      Nadia Fanchini
                      Luca de Aliprandini   Verena Stuffer
                      Roberto Nani
                      Patrick Thaler
                      Stefano Gross
Pattinaggio artistico Luca Lanotte          Anna Cappellini
                      Marco Fabbri          Carolina Kostner
                      Matteo Guarise        Charlene Guigliard
                      Ondrej Otarek         Nicole della Monica
                      Paul Bbonifacio       Stefania Berton
                      Parkinson             Valentina Marchei
Slittino              Armin Zoeggeler       Andrea Voetter
                      Dominik Fischnaller   Sara Gasparini
                      Patrick Gruber        Sandra Robatscher
                      Christian Oberstolz
                      Emanuel Rieder
                      Ludwig Rieder
                      Patrick Rastner
Short track           Antony Lobello        Arianna Fontana
                      Davide Viscardi       Cecilia Maffei
                      Nicola Rodigari       Lucia Peretti
                      Tommaso Dotti         Martina Valcepina
                      Yuri Confortola       Elena Viviani
Snowboard             Roland Fischnaller    Corinna Boccaccini
                      Aaron March           Michela Moioli
                      Luca Matteotti        Nadya Ochner
                      Omar Visintin         Raffaella Brutto
                      Aaron March
                      Cristof Mick
                      Emanuel Peratoner
                                                                  51
Meinard Erlacher
                    Tommaso Leoni
Sci di fondo        David Hofer            Debora Agreiter
                    Dietmar Noeckler       Elisa Brocar
                    Enrico Nizzi           Gaia Vuerich
                    Fabio Pasini           Greta Laurent
                    Federico Pellegrino    Ilaria Debertolis
                    Francesco de Fabiani   Marina Piller
                    Giorgio di Centa       Virginia de Martin
                    Mattia Pellegrin       Topranin
                    Roland Clara
Salto con gli sci                          Elena Runggaldier
                                           Evelin Ynsam
                                           Uomini
                                           DDavide Bresadola
                                           Roberto Dallasega
                                           Sebastian Colloredo
Bob                 Francesco Costa
                    Simone Bertazzo
                    Simone Fontana
                    William Frullani
Skeleton            Maurizio Oioli
Biathlon            Christian de Lorenzo   Alexia Rungalddier
                    Daniel Taschler        Dorothea Vieter
                    Dominik Windisch       Karin Oberhofer
                    Lukas Hofer            Michela Ponza
                    Markus Windisch        Nicole Gontie
Pattinaggio di      Andrea Giovannini      Francesca Lollobrigida
velocità            David Bosa             Yvonne Daldossi
                    Matteo Anesi
                    Mirko Nenzi

                                                                    52
Medaglie e medagliere (a cura di Francesco Zecchini)
                                                    LE MEDAGLIE ITALIANE
                                                       ORO                0
                                                       ARGENTO            2
                                                       BRONZO             6
                                                       TOTALE             8
                                             POSIZIONE NEL MEDAGLIERE: 22ma

                            ATLETI MEDAGLIATI
                               SHORT TRACK
Argento: 1 Arianna Fontana (500 m)
Bronzo: 2 Arianna Fontana (1500 m), Italia (staffetta 3000 m femminile)

                                                                              

                                 SCI ALPINO

                                            Argento: 1 Christof Innherofer (discesa
                                            libera)
                                            Bronzo: 1 Christof Innherofer (super
                                            combinata)

                                                                                   53
SLITTINO
           Bronzo: 1 Armin Zoeggler (singolo)

      BIATHLON

            Bronzo: 1 Italia (staffetta mista)

PATTINAGGIO DI FIGURA
            Bronzo: 1 Carolina Kostner
            (pattinaggio libero)

                                                 54
Ed ora parliamo di sport invernali non olimpici...
            Ma divertenti lo stesso!

                                                     55
Chilometro lanciato
A cura di NICOLA

l chilometro lanciato (abbreviato in KL), noto anche come sci di
velocità è una specialità sciistica che consiste nello scendere da un
pendio in forte inclinazione nel minor tempo possibile. È il secondo
sport non motorizzato più veloce (il primo è il paracadutismo) ed il
primo su terreno. Non è stato uno sport olimpico a Sochi.

                                    I record mondiali

                                    Maschile

                                    Il record mondiale nel chilometro
                                    lanciato appartiene all'italiano
                                    Simone Origone con la velocità di
                                    251,4 km/h. Il primato è stato
                                    raggiunto nell'aprile 2006 sulla
                                    pista francese di Les Arcs.

                                    Maschile juniores

                                    Il record mondiale juniores è
                                    detenuto da Ivan Origone, fratello
                                    di Simone, con 250,7 km/h.

                                    Femminile

                                    Il record del mondo femminile
                                    appartiene dal 2006 alla svedese

                                                                         56
Sanna Tidstrand con 242,59 km/h

                                    Disabili maschile

                                    Michael Milton (Australia),
                                    213,65 km/h, 19 aprile 2006

Particolarità.
Notate:
   La forma degli scarponi è
    aereodinamica, cioè anche
    gli scarponi devono “
    tagliare l’aria”
   La forma del casco
   La forma a onda dei
    bastoni
   La tuta: strettissima(più dei
    leggins!)sembra di plastica
   La posizione molto
    accovacciata

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Bandy
  A cura di SIMONE.

BANDY
Il regolamento ufficiale è composto da diciotto regole, che vengono
applicate in tutte le categorie del gioco anche se con alcune modifiche
nei campionati giovanili, seniores e femminili. Il Regolamento Ufficiale
è disponibile sul sito della Federazione Internazionale

Ogni squadra è composta da undici giocatori. I portieri sono gli unici
giocatori autorizzati a toccare la palla con le mani e con le braccia, ma
solo all'interno della loro area di rigore. I giocatori sono tenuti ad
indossare un casco e una protezione per la bocca (per l'intera faccia
nel caso del portiere) e ad usare un paio di pattini. Le squadre devono
far sì che la loro divisa sia diversa da quella degli avversari e degli
ufficiali di gara. Inoltre i pattini e i bastoni (o mazze) devono essere di
un colore differente da quello della palla. Oltre alle protezione per la
faccia e la bocca, possono essere usate protezioni per le ginocchia e la
gola.

Ogni squadra dispone di un numero illimitato di sostituzioni, che
saranno "volanti" ossia senza che il gioco si fermi. Una riserva che
entri nel terreno di gioco prima che ne sia uscito il giocatore sostituito
viene punita con un'espulsione temporanea di 5 minuti.

L'arbitro può essere assistito da uno o due assistenti.
Una partita si compone di due tempi di gioco da 45 minuti ciascuno; il
cronometro di gara non viene mai arrestato. Vi è un intervallo fra un
tempo e l'altro di 15 minuti. L'arbitro è il cronometrista ufficiale della
partita, e può recuperare il tempo perduto per sostituzioni, infortuni di
                                                                         58
giocatori e altre interruzioni che richiedono attenzione. Questo tempo
aggiunto viene comunemente denominato "tempo di recupero" o
semplicemente "recupero". In caso di parità, si procederà con due
tempi supplementari di 15 minuti ciascuno, in caso di parità dopo questi
si giocheranno altri due tempi supplementari, in caso di parità si andrà
al golden goal, ovvero la prima squadra che segna si aggiudica la
vittoria

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Stock sport
A cura di Simone

Lo Stock sport, altrimenti definito "birilli su ghiaccio", è un'antica
pratica sportiva bavarese, praticata soprattutto nelle aree di lingua
tedesca lungo l'arco alpino.
In Italia, lo stock sport è praticato quasi esclusivamente in Trentino-
Alto Adige. La disciplina è rappresentata dal settore stock sport,
affiliato alla FISG.
Lo Stock sport è stato disciplina olimpica dimostrativa in due occasioni:
Garmisch-Partenkirchen 1936 e Innsbruck 1964.

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Corsa con i cani
A cura di Isabella

   La corsa con i cani da slitta o sleddog (sled = slitta + dog = cane)
   è uno sport invernale praticato su slitte trainate da cani e guidate
   da un conduttore detto con termine inglese musher. Di norma
   praticato sulla neve con i cani di razza nordica come il Siberian
   Husky, l’Alaskan Malamute, il Samoiedo, il Groenlandese o
   l’Alaskano. Ci sono quattro specialità: lo sprint, la media distanza,
   i long trail e le stage race. La sprint consiste in un percorso di
   pochi chilometri, invece la media distanza è una via di mezzo tra
   sprint e la long trail perché la long trail consiste soprattutto nella
   resistenza dei cani del musher. Le stage race sono le grandi corse
   a tappe. Le gare più importanti e più difficili si svolgono nei paesi
   del nord Europa, ma è ormai diffuso anche in Italia. La prima e più
   importante Traversata appenninica “Balla con i lupi” si svolge da
   dieci anni nel Parco nazionale dell’appennino tosco-emiliano e
   vede al via una quindicina di equipaggi proveniente da tutta Italia.

   Alle Olimpiadi di Sochi del 2014 la disciplina dello sleddog (o sled
   dog racing) non è presente

 REGOLE GENERALI
  Nessun musher potrà in alcun caso essere sostituito da altra
   persona alla conduzione del team. Sia il musher che tutto il suo
   team, devono percorre la totalità del percorso di ciascuna
   manche. Tutti i musher dovranno assicurarsi che il proprio
   equipaggiamento e il proprio team siano controllati prima e dopo
   ogni manche.

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 I cani impiegati in gara devono aver compiuto almeno da un
  giorno l'anno d'anzianità. Nelle manches successive alla prima, il
  musher può volontariamente ridurre il numero dei cani del suo
  team, tenendo sempre conto del numero minimo consentito in
  ogni categoria. Nel team non sono ammesse sostituzioni di cani
  tra una manche e l'altra: possono partecipare alle manches
  successive, solo i cani che sono stati impiegati nella prima
  manche.

 Il conduttore della slitta, può montare su di essa, pedalare o
  correre a sua discrezione; non è consentito correre davanti al
  proprio team; è obbligatorio l'uso di una corda di sicurezza che
  colleghi costantemente il musher al team. Ai musher è consentito
  di aiutare il proprio team spingendo la slitta.

 I cani devono trainare la slitta completando il percorso di gara.
  Nessun can può essere abbandonato sul percorso.

 Saranno squalificati: il musher che abbia staccato dei cani dal
  proprio team per attaccarli al team di un altro musher e tutti gli
  altri musher che abbiano consentito tale comportamento.

 I musher che durante la competizione salgono, si fanno trainare o
  in ogni caso utilizzano un qualsiasi altro veicolo che non sia quello
  con cui sono partiti saranno squalificati, salvo che si tratti di un
  musher in situazione        d'emergenza    e   che   abbandona     la
  competizione.

 Se il team che esce dal percorso stabilito non vi rientra nel punto
  stesso d'uscita, il suo musher sarà squalificato.

 Prima d'ogni manche il Direttore di Gara potrà provvedere a far

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segnare, anche dai propri collaboratori, ogni cane a scopo
     d'identificazione. Dopo ogni manche il Direttore di Gara premunirà
     far segnare, anche dai propri collaboratori, ogni cane allo scopo
     d'identificare quei cani che sono ammessi alla manche successiva.
     Ogni musher deve accertarsi che i cani del suo team siano segnati
     secondo le disposizioni del Direttore di Gara.

CURIOSITA’
Come si addestra un cane da slitta ?
Bisogna aspettare che il cane abbia almeno un anno, se traina prima
rischia dei danni alla sua struttura.
Questi cani particolari hanno nel sangue “il desiderio di correre” e fin
da cuccioli
hanno    bisogno di socializzare, conoscere altri cani, conoscere i
comandi e imparare a rispettare il padrone come fosse il capobranco;
prima     di   trainare    il   cane    deve     essere        equilibrato!!
Verso i 5-6 mesi gli si fa trainare un piccolo tronco o qualcosa di
leggero, giusto per abituarlo a fargli scoprire il piacere di trainare.
Poi verso l'anno, lo si attacca a una bicicletta con l'apposito imbraco.
All'inizio bisogna pedalare insieme a lui, così lo si aiuta, non bisogna
fargli passare la voglia di trainare! In seguito vanno insegnati i
comandi per andare dritto, svoltare, rallentare e fermarsi, poi un po’
per volta si pedala sempre meno così col tempo il cane dovrà capire
che quando deve trainare non deve distrarsi e seguire i comandi del
suo                                                               padrone.
Ecco alcuni comandi del musher:
Gee: svoltare a destra
Haw: svoltare a sinistra
Come Gee: invertire la marcia di 180° a destra
Come Haw: invertire la marcia di 180° a sinistra
Ahead: procedere dritto
Whoa, Stop: l’intero team si deve arrestare
Heasy: rallenta

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