L'appuntamento era a Sochi (e non solo!) - Il Giornale degli Illuministi di 2C Diffusore di Conoscenze per il Progresso Per l'anno scolastico ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il Giornale degli Illuministi di 2C Diffusore di Conoscenze per il Progresso Per l’anno scolastico 2013-2014 L’appuntamento era a Sochi (e non solo!) Scuola Secondaria di 1°Grado A. Caperle Marzana Classe Seconda C a.s. 2013-2014 1
INDICE Introduzione Pag. 3 Verso Sochi: la fiamma olimpica Pag. 6 Verso Sochi: le medaglie Pag.10 Mappa dei paesi partecipanti… 88 Pag.12 Gli sport olimpici Pag.13 1. Biathlon Pag.13 2. Bob Pag.15 3. Combinata nordica Pag.16 4. Curling Pag.19 5. Free style Pag.22 6. Hockey su ghiaccio Pag.24 7. Pattinaggio di figura Pag.26 8. Pattinaggio di velocità Pag.29 9. Salto con gli sci Pag.33 10. Sci alpino Pag.36 11. Sci di fondo Pag.39 12. Short track Pag.42 13. Skeleton Pag.44 14. Slittino Pag.47 15. Snowboard Pag.49 Italiani a Sochi Pag.51 Medagliere Pag.55 Sport invernali non olimpici Pag.57 1. Chilometro lanciato Pag.58 2. Bandy Pag.60 3. Stock sport Pag.64 4. Corsa con i cani da slitta Pag.65 5. Skijöring, Pag.67 Fonti Pag.68 2
Introduzione Salve! Siamo gli alunni e le alunne di seconda C della scuola Caperle di Marzana. Nei mesi scorsi ci siamo occupati di Illuminismo e di invenzione di giornali e riviste per la diffusione del sapere: abbiamo quindi pensato di attualizzare questo principio realizzando il lavoro che vi presentiamo. Data l’imminenza delle Olimpiadi di Sochi, abbiamo pensato di suddividerci il lavoro di ricerca ed eventualmente di... “adozione” di uno sport olimpico che avremmo seguito e di cui avremmo poi condiviso le informazioni. Abbiamo così scoperto che non tutti gli sport invernali sono discipline olimpiche e che gli sport invernali sono numerosissimi. Una volta raccolto il materiale lo abbiamo assemblato in un libro. Eccolo qua! Se vi interessa saperne di più, magari il numero delle informazioni non è “galattico”, ma vi assicuriamo che questa esperienza ha dato impulso al nostro senso di appartenenza...alla fantastica seconda C, ovviamente! Buonissima lettura Wonderful 2C Verona, 21 marzo 2014 3
Verso Sochi La fiamma olimpica Prima di arrivare nel braciere di Sochi, la fiamma delle olimpiadi invernali 2014 ha dovuto percorrere un lungo cammino: La torcia olimpica è stata presentata il 14 gennaio 2013: realizzata in alluminio e materiale plastico e di colore argento e rosso acceso. ha una forma che vuole ricordare la piuma di un uccello, e più specificatamente della leggendaria fenice. Prodotta in 14000 esemplari, ogni torcia ha un peso di 1,8 kg e ha una lunghezza di 95 cm. L'accensione ha avuto luogo il 29 settembre 2013, con la consueta cerimonia tenutasi ad Olimpia. Dopo aver percorso circa 2 000 km in Grecia, la fiamma olimpica è giunta in territorio russo il 7 ottobre e partendo da Mosca ha percorso un viaggio lungo oltre 65 000 km che ha toccato tutti gli 83 soggetti federali della Russia e che è terminata a Sochi il 7 febbraio 2014. Nel suo tragitto, la fiamma è approdata per la prima volta al Polo Nord a bordo di una nave rompighiaccio a propulsione nucleare. sempre per la prima volta, la torcia, che era stata preventivamente spenta per ovvie ragioni di sicurezza, è andata anche nello spazio. 4
Verso Sochi Medaglie olimpiche Il 30 maggio 2013 sono state mostrate per la prima volta al pubblico le medaglie che sarebbero state consegnate a coloro che sono riusciti a salire sul podio in questa edizione dei Giochi olimpici. Ideate dall'agenzia pubblicitaria Leo Burnett e prodotte in circa 1300 esemplari dalla ditta di gioielli Adamas hanno un peso variante tra i 460 e 531 grammi, a seconda del materiale con le quali sono state realizzate, ed ognuna ha un diametro di 100 millimetri ed uno spessore di 10; sulla parte anteriore della medaglia sono presenti gli anelli olimpici, mentre sul rovescio è inciso il nome della competizione in lingua inglese nonché il logo dei Giochi, sul bordo è invece impresso il nome ufficiale dei Giochi in russo, inglese e francese. ( a cura di Nicolò) 8
Paesi partecipanti In verde gli 88 paesi partecipanti, in blu le nazioni debuttanti alle Olimpiadi invernali, in grigio le nazioni che non hanno presentato atleti 10
Biathlon A cura di Nicolò La storia Le origini del biathlon si trovano nel settore militare: nel 1199 le popolazioni finniche della Scandinavia affrontarono i Vichinghi danesi con l'ausilio degli sci, secondo quanto testimoniato da Saxo Grammaticus nelle Gesta Danorum. Nei secoli successivi soldati e reggimenti interi dotati di sci, considerati veloci e particolarmente flessibili nell'impiego, divennero parte fondamentale degli eserciti scandinavi e russi: nel 1521-1522 il futuro re di Svezia Gustavo I affrontò i danesi guidando truppe equipaggiate con gli sci, secondo quanto lo stesso condottiero aveva prescritto ai suoi generali. Nel 1550 i finlandesi di Juhana Matinpoika sconfissero i russi, dieci volte più numerosi, nella battaglia di Kivennapa anche grazie ai soldati sciatori; allo stesso modo nel 1573 Herman Fleming sottrasse ai russi Inkerinmaa. La prima gara di "biathlon" documentata risale al 1767, quando soldati delle truppe di confine di Svezia e Norvegia si confrontarono in gare durante le quali il soldato doveva effettuare una prova di tiro correndo contemporaneamente sugli sci. Le regole Il biathlon è uno sport, disciplina olimpica nella quale i partecipanti competono in due specialità, il tiro a segno con la carabina e lo sci di fondo. Tale sport invernale consiste nel percorrere nel minor tempo possibile un percorso prefissato sugli sci da fondo, sostando a un 11
numero variabile di postazioni di tiro; ogni errore con la carabina comporta una penalità. La distanza da percorrere e il numero delle sessioni di tiro variano a seconda delle tipologie di gara, che possono essere tanto individuali quanto a squadre. Storicamente, il biathlon rappresenta l'evoluzione in disciplina sportiva di pratiche militari e di caccia. Le gare di Biathlon a Sochi 2014 sono state 11 e si sono svolte nel complesso sciistico di Krasnaja Poljana. Erano in programma 10 competizioni (5 maschili e 5 femminili) più una gara mista. Gli uomini hanno gareggiato nella 1. 10 km sprint 2. 12 km a inseguimento 3. 20 km individuale 4. 15 km mass start 5. staffetta a squadre 4×7.5. Le donne si sono contese una medaglia su distanze più ridotte nella 1. 7,5 sprint 2. 10 km inseguimento 3. 15 km individuale 4. 12.5 mass start 5. staffetta 4×6. A queste gare si è affiancata, per la prima volta nella storia olimpica del biathlon, una competizione mista a staffetta 2×6 (donne) + 2×7.5 (uomini). 12
Bob A cura di Elia Il bob è uno sport invernale nel quale delle squadre (composte da 2 o 4 persone) eseguono discese cronometrate lungo una pista ghiacciata, stretta e tortuosa, a bordo di un mezzo dotato di pattini sterzanti (chiamato appunto bob, in italiano guidoslitta), spinto all'avvio dai membri della squadra e successivamente dalla forza di gravità. A seconda del numero di componenti dell'equipaggio si parla di Bob a due o di Bob a quattro Una pista moderna deve essere attorno ai 1 500 m di lunghezza e avere almeno 15 curve. Un bob può raggiungere facilmente una velocità di 130 km/h e in alcune curve l'equipaggio è sottoposto ad accelerazioni laterali pari a cinque volte l'accelerazione di gravità. Curiosità: La Svizzera è la nazione che ha ottenuto più successi nel bob, tra campionati europei e mondiali, Coppa del Mondo e Olimpiadi. La storia della partecipazione della Nazionale di bob della Giamaica ai Giochi olimpici di Calgary nel 1988 ha ispirato il film della Disney Cool Runnings - Quattro sottozero 13
Combinata nordica A cura di Francesco F. Alle olimpiadi di Sochi tra gli eventi di combinata nordica sono disponibili un concorso salto con gli sci (1 salto) e 10 km di gara di sci di fondo. Ci sono tre eventi maschili nel programma olimpico di combinata nordica: il singolo evento con una collina normale (NH) salto con gli sci, il singolo evento con una grande collina (LH) salto con gli sci, la gara a squadre, con due salti dal grande collina per ogni membro del team e un 4 × 5 km staffetta. La combinata nordica è la combinazione del salto e dello sci di fondo. La prova regina è denominata “Individuale Gundersen”, dove la prova del fondo è a inseguimento. Parte per primo chi ha vinto la prova del salto in un anello di 10 km e a seguire gli altri con un intervallo-ritardo determinato dalla classifica del trampolino. La gara di salto prevede un punteggio di 2 punti al metro (trampolino corto) e di 1,2 punti per il k100 e superiori. Si considera anche lo stile e il punteggio finale viene tramutato in tempo. 15 punti valgono un minuto. Questa formula consente allo spettatore di capire subito chi vince la gara perché chi arriva primo nel fondo è il vincitore finale. Esiste poi la formula di gara con partenza in linea. E’ l’esatto opposto della Gundersen. La Combinata viene aperta dalla prova di fondo con partenza in linea. In questo caso, il ritardo viene tramutato in punti. Il vincitore guadagna 120 punti e agli altri vengono tolti 15 punti per ogni minuto di ritardo rispetto al vincitore. Di contro, nella prova di salto non viene considerato lo stile, ma dalla misura raggiunta si tolgono 14
eventuali punti in caso di caduta o se non si atterra con la classica e codificata posizione Telemark. Vince, ovviamente, chi ottiene il punteggio più alto. Esiste anche la gara a squadre con 4 atleti per rappresentativa. La formula adottata è quella della Gundersen. Ogni atleta fa due salti e si sommano le misure raggiunte dai 4 atleti (quindi 8 misure). Il distacco si tramuta in tempo (40 punti valgono 1 minuto) per determinare l’ordine di partenza nella prova di fondo che è una 4 x 5 km. Attrezzature Ingranaggio salto con gli sci Stivali con schienale alto specializzati consentono allo sciatore di sporgersi in avanti durante il volo. Il legame deve essere montato parallelamente alla fase di direzione. Il legame devono essere collocati in modo tale che non più del 57% di tutta la lunghezza dello sci si trovi nella parte anteriore dello sci (puntale vincolante divide lo sci in porzioni anteriore e posteriore). Un cavo di connessione che è una parte del legame attribuisce sci allo scarpone e previene gli sci di oscillare durante il volo. Tutte le sezioni del vestito di salto con gli sci devono essere fatti con lo stesso materiale e devono offrire un certo grado controllato di traspirabilità. Salto di pattini possono essere non superiore a 146% dell'altezza totale del concorrente. Attrezzi Sci di fondo La parte posteriore dello scarpone è costruito per sostenere la caviglia, che è costantemente sotto pressione nella tecnica libera. Sci di fondo sono più strette e più leggeri rispetto a quelli utilizzati nello sci alpino. Hanno lunghe, le estremità ricurve e salgono 15
leggermente nel mezzo, e può essere fino a 2 m di lunghezza. Associazioni assicurano i piedi dello sciatore allo sci. Bastoncini da sci sono lunghi e dritti, raggiungendo spesso alto come il mento dell'atleta. Tute degli sciatori sono realizzati in speciale tessuto elastico forma- montaggio. Cera Glide viene scelto in base al tipo di condizioni meteo e neve. Campioni 1 Norvegia 1 1 1 3 2 Germania 1 0 1 2 3 Giappone 0 1 0 1 Davide Bresadola al quarto posto 16
Curling A cura di Giulio IL CURLING Il Curling è nato in Scozia nel sedicesimo secolo dove esso è stato giocato in inverno su stagni congelati, paludi e laghi. I primi rapporti con il Curling sono venuti nell’Abbazia di Paisley, in Scozia. Nel 1600, delle pietre con maniglie sono state introdotte in tutte le forme e dimensioni. La prima apparizione del Curling avvenne nel 1924 ai giochi olimpici invernali di Chamonix, ma solo nel 2006 venne accettato dal Comitato Olimpico Internazionale. Il Curling fu uno sport dimostrativo nel 1932, 1988 e nel 1992, mentre dal 1998 divenne uno sport ufficiale. Attrezzatura Scopa. Usata per spazzare la superficie del ghiaccio davanti alla pietra per formare uno strato di acqua misto ghiaccio, il quale riduce la decelerazione. Scarpe. Hanno una suola estremamente scivolosa. Pietra. Prodotta in Scozia. È composta da granito raro e denso. Pesa quasi 20 kg, è lucida e di forma circolare. 17
Campo. Ogni superficie di gioco è lunga quasi 46 metri, precisamente 45,72. Modalità di gioco Due squadre, ognuna composta da quattro giocatori, lanciano a turno le pietre con un effetto detto curl (roteare in inglese) che fa percorrere al sasso una traiettoria curvilinea. Ogni squadra ha otto lanci per ogni intervallo di gioco detto "mano" (hand) dove ogni giocatore lancia due stone (la famosa pietra). Il processo di spinta di uno stone lungo il campo è noto come scivolata. La scivolata viene determinata da tre fattori principali: la forza, la linea ed il curl. Questi fattori saranno influenzati dalle tattiche di gioco: La forza dello stone è la sua velocità, che dipende dalla spinta delle gambe - piuttosto che del braccio - durante il lancio. Il curl è la rotazione della pietra, che le conferisce una traiettoria curva. La linea è la direzione del tiro indipendentemente dall'effetto del curl, ovvero il punto verso cui è diretta la scivolata. La fine di una mano avviene quando ogni giocatore di entrambe le squadre ha già lanciato due stone da un'estremità del campo verso la casa del lato opposto, quindi in totale vengono lanciate 16 pietre. Stati partecipanti ai Sochi 2014 UOMINI: Canada, Cina, Danimarca, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Russia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti DONNE: Canada, Cina, Danimarca, Gran Bretagna, Giappone, Korea, Russia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti 18
Titoli mondiali e olimpici Detentore titolo mondiale maschile: Svezia Detentore titolo mondiale femminile: Scozia Detentore titolo olimpico maschile: Canada Detentore titolo olimpico femminile: Svezia RISULTATI FINALI A SOCHI Donne Uomini Oro Canada Canada Argento Svezia Gran Bretagna Bronzo Gran Bretagna Svezia A SOCHI 2014, la Nazionale italiana non ha partecipato. 19
Freestyle A cura di Emma FREESTYLE Il freestyle ai Giochi olimpici invernali è stato introdotto a partire dai Giochi, disputati ad Albertville in Francia nel 1992. La specialità fu presentata a livello di sport dimostrativo nelle Olimpiadi precedenti di Calgary in Canada del 1988, con tre discipline: gobbe, salti e balletto. Le gobbe sono una specialità della disciplina sciistica del freestyle nella quale gli sciatori scendono lungo una pista caratterizzata dalla presenza di numerosi dossi artificiali. Durante il percorso devono anche effettuare due salti, sfruttando appositi trampolini; i salti, a loro volta, devono essere arricchiti da evoluzioni. La classifica delle gare di gobbe viene stilata attraverso un punteggio che tiene conto sia della velocità di discesa, sia dello stile con il quale vengono superate le gobbe, sia della difficoltà e della qualità d'esecuzione dei salti. REGOLE 1. La decisione relativa all’ idoneità del percorso di gara spetta al Giudice Arbitro, sentiti il Direttore dell’organizzazione ed il Commissario di Gara, prima dell’inizio della competizione. 2. Il Giudice Arbitro può concedere un adeguato intervallo di tempo per 20
consentire l’eliminazione, dove possibile, delle cause che rendono il percorso di gara inidoneo. In caso contrario può annullare la manifestazione o eliminare parte delle gare in programma. 3. Qualora il percorso di gara risultasse eccessivamente scivoloso, spetta solo al Giudice Arbitro la decisione dell’eventuale applicazione di accorgimenti antisdrucciolevoli sull’intero percorso o su parte di esso. MEDAGLIERE Femminile gobbe: oro, canadese Justine Dufour-Lapointe; argento, canadese Chloe Dufour-Lapointe; bronzo, americana Hannah Kearney. Maschile gobbe: oro, canadese Alex Bilodeau; argento, canadese Mikael Kingsbury; bronzo, russo Alexandr Smyshlyaev. 21
Hockey sul ghiaccio A cura di Matteo L'hockey su ghiaccio è uno sport di squadra disputato sul ghiaccio in cui i pattinatori attraverso l'utilizzo di un bastone ricurvo indirizzano il puck nella porta della squadra avversaria. Viene definito generalmente uno sport veloce e fisico. L'hockey su ghiaccio è lo sport più popolare in quelle nazioni dal clima sufficientemente freddo da permettere la formazione di una copertura naturale di ghiaccio in ambienti esterni, come il Canada, la Repubblica Ceca, la Lettonia, i paesi nordici (in particolare Finlandia e Svezia), Stati Uniti, Russia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Svizzera. Con l'avvento delle piste di ghiaccio artificiali si è potuto iniziare a praticarlo anche nei mesi caldi e soprattutto nei paesi dal clima più caldo. L'hockey su ghiaccio è riconosciuto come uno dei quattro principali sport americani. A livello mondiale infatti il campionato più importante è la National Hockey League (NHL), che raccoglie le migliori squadre degli Stati Uniti e del Canada. Inoltre è lo sport nazionale del Canada, dove esso gode di una grandissima popolarità. STORIA DEL NOME DELL' HOCKEY L'utilizzo del termine hockey per designare tale gioco si attesta a partire dal 1785 (nel 1527 invece appare hockie), tuttavia l'etimologia resta incerta. Può forse derivare dall'antico termine francese di origine germanico hoquet (bastone da pastore, gancio),o di 22
quello olandese hokkie, diminutivo di hok (gabbia, ovvero la porta dove segnare). Molti di questi giochi nacquero nei campi, ma furono giocati ugualmente anche sul ghiaccio, come visibile in alcuni dipinti di pittori olandesi del Seicento. Nonostante tutto le basi del gioco moderno si fondarono in America del Nord. Gli immigrati in America del Nord portarono con loro una moltitudine di giochi simili al moderno hockey, fra i quali lo shinty proveniente dalla Scozia, l'hurling irlandese e l'hockey su prato diffuso soprattutto in Inghilterra. Tali giochi furono adattati per essere giocati anche sul ghiaccio, traendo spunto inoltre da un altro sport come il lacrosse giocato dalla tribù nativa degli Irochesi per quanto riguarda la fisicità in campo. 23
Pattinaggio di figura A cura di Lea BREVE STORIA Il pattinaggio di figura comprende quattro diverse specialità, una su pista e tre su ghiaccio: Ghiaccio • pattinaggio artistico su ghiaccio • individuale maschile - disciplina olimpica • individuale femminile - disciplina olimpica • a coppie- disciplina olimpica • danza su ghiaccio (solo a coppie) - disciplina olimpica • pattinaggio sincronizzato - non ancora disciplina olimpica Pista pattinaggio artistico a rotelle(individuale, coppie, quartetti, piccoli gruppi, grande gruppo) Nel pattinaggio artistico, sia individuale sia a coppie, le gare si compongono di due prove, il programma corto e il programma libero. Nella gara a coppie il programma deve essere eseguito all'unisono dai due pattinatori, e comprende figure quali prese, sollevamenti e salti lanciati che non sono possibili nell'artistico individuale. Il pattinaggio artistico su rotelle si divide in quattro specialità: • libero (come sul pattinaggio su ghiaccio vi sono salti, trottole e passi e può essere singolo o a coppie, eseguito su una base musicale ). • obbligatori (i pattinatori devono rimanere sulla circonferenza di due o tre cerchi). • gruppo (dove si possono esibire quartetti, piccoli gruppi o grandi gruppi, a seconda del numero dei pattinatori; non si eseguono 24
salti o trottole, ma solo passi che tutti devono eseguire nello stesso momento) • solo dance (spesso a coppie, consiste nel fare solo passi e movimenti). PATTINAGGIO DI FIGURA CURIOSITÀ Adelina Sotnikova ha 17 anni e ha già preso parte una volta ai Mondialia due edizioni degli Europei ha ricevuto l'oro alle olimpiadi 2014 Plushenko, la star più attesa delle Olimpiadi abbandona la gara individuale di pattinaggio di figura senza neanche scendere in pista dopo aver provato un triplo axel ed essere atterrato male. Poi annuncia il ritiro definitivo dalle competizioni. Pubblico ammutolito sulle tribune 25
Meraviglioso bronzo con Carolina Kostner! 26
Pattinaggio di velocità A cura di Elena STORIA Il pattinaggio di velocità è una forma di pattinaggio su ghiaccio nel quale i concorrenti devono percorrere una determinata distanza sul ghiaccio nel minor tempo possibile. Sport simili sono lo short track e il pattinaggio di velocità in linea. Il pattinaggio di velocità ha le sue origini nei Paesi Bassi e figura nel programma dei Giochi olimpici invernali. Lo sport è stato rivoluzionato negli anni 1990, con l'introduzione del clap skate, che può ridurre i tempi sul giro di secondi. L'International Skating Union organizza il campionato del mondo di pattinaggio di velocità dal 1893. REGOLE La pista Il pattinaggio di velocità si pratica attualmente su ovali all'aperto o al coperto, spesso con ghiaccio artificiale. Per i Giochi Olimpici le regole richiedono un ovale al coperto. Secondo le norme del' International Skating Union, una pista regolamentare deve essere lunga 400 m o 333 1/3 m. 400 m è la lunghezza usata per tutte le principali competizioni. I due rettilinei sono lunghi 111,98 m. Le curve hanno un raggio di 25–26 m sulla corsia interna, e ogni corsia è larga 4–5 m. Il traguardo è posto sempre nella stessa posizione, mentre varia la posizione della linea di partenza in funzione della distanza su cui si svolge la competizione. Piste con altre lunghezze, come 200 o 250 m, sono in uso come piste da allenamento o per competizioni locali. Dal punto di vista della short track la pista più corta è pressappoco di 111 m e in base alla categoria 27
si percorrono un determinato numero di giri ad alta velocità. I concorrenti In tutte le gare si affrontano due concorrenti, e quindi vengono usate due corsie. I pattinatori indossano una fascia sul braccio per identificare in quale corsia sono partiti. I colori sono il bianco per la corsia interna e il rosso per la corsia esterna. Sul rettilineo opposto al traguardo i pattinatori si scambiano la corsia in modo da coprire la stessa distanza ad ogni giro. Occasionalmente si usano delle partenze a quattro per permettere di far gareggiare più concorrenti in un minor tempo. Ciò significa avere due pattinatori contemporaneamente nella stessa corsia, ma con la seconda coppia che parte quando la prima ha già completato circa mezzo giro. I pattinatori della seconda coppia indossano quindi delle fasce gialle e blu, invece delle usuali bianche e rossa. In short track le batterie sono composte indicativamente da quattro atleti ma possono variare nel numero in base agli atleti che partecipano a quella competizione. Anche le qualificazioni o il ripescaggio variano a seconda del numero di partecipanti. Medaglie Pos. Paese Totale 1 Paesi Bassi 8 7 8 23 2 Polonia 1 1 1 3 3 Repubblica 1 1 0 2 Ceca Corea del Sud 1 1 0 2 5 Cina 1 0 0 1 6 Russia 0 1 2 3 7 Canada 0 1 1 2 Totale 12 12 12 36 28
CURIOSITA' Materiali • Pattini da ghiaccio • Clap skate Gli attrezzi Gli atleti utilizzano dei pattini ad incastro a cui la scarpa è unita alla lamina mediante un perno mobile, che permette il sollevamento del tallone nella conduzione della curva e della spinta. La lamina è lunga tra i 42 e i 46 cm ed ha uno spessore di 1 mm. Vengono indossate speciali tute intere, comprensive di cappuccio, al fine di ridurre la resistenza all'aria. Distanze singole La forma più semplice di pattinaggio di velocità consiste negli eventi singoli. Questo è il formato usato per i Campionati mondiali di distanza singola e per la Coppa del Mondo. Le distanze tipiche sono 500 m, 1000 m, 1500 m, 3000 m (solo donne), 5000 m e 10000 m, ma talvolta si gareggia anche su altre distanze. Nei campionati i 500 viene disputata in due manche, con la classifica finale che si basa sulla somma dei tempi. Oltre alle competizioni singolari, si disputano anche gare a squadre ad inseguimento con una prima fase di qualificazione a tempo ed una seconda fase ad eliminazione diretta. Gli attrezzi Gli atleti utilizzano dei pattini ad incastro a cui la scarpa è unita alla lamina mediante un perno mobile, che permette il sollevamento del tallone nella conduzione della curva e della spinta. La lamina è lunga tra i 42 e i 46 cm ed ha uno spessore di 1 mm. Vengono indossate speciali tute intere, comprensive di cappuccio, al fine di ridurre la resistenza all'aria. 29
30
Salto con gli sci A cura di Lorenzo SALTO CON GLI SCI Il salto con gli sci è uno sport in cui gli atleti muniti di sci scendono lungo la rampa di un trampolino da cui spiccano un balzo cercando di atterrare il più lontano possibile. Oltre alla lunghezza del salto, il risultato finale dipende anche dai punti di stile, assegnati dai giudici in una scala da 1 a 20 (punteggio massimo). Nel caso di trampolini molto lunghi, la specialità prende più propriamente il nome di volo con gli sci Oltre che come disciplina a sé stante, il salto con gli sci è assieme allo sci di fondo una delle due prove che compongono la combinata nordica Regole Rincorsa – La lunghezza dei trampolini è variabile: buttandosi da quelli da 120 metri si superano anche i 100 km/h. “Fai scorrere gli sci paralleli nelle rotaie, cerca di essere aerodinamico piegando le ginocchia e tenendo il busto parallelo al trampolino”. Decollo - È il momento più importante. “Distenditi e salta appena raggiungi il punto di stacco, a circa 2 metri dal limite”, continua Cecon. Non un attimo prima, non un attimo dopo. Volo - “Gli sci rimarranno paralleli rispetto al tuo corpo per dare 31
maggiore aerodinamicità. Tienili aperti per aumentare equilibrio e portanza”. Braccia lungo i fianchi. Atterraggio - “Rialza il busto e cerca di assorbire il colpo con le gambe. Un piede bene davanti all’altro, e il peso dell’urto si scaricherà sulla gamba più avanzata”, conclude Cecon. Frenata - Quando sei certo di mantenere l’equilibrio, comincia pure la frenata derapando su un fianco. Ma con eleganza: il tuo punteggio verrà assegnato da cinque giudici che misurano la lunghezza del salto, ma anche lo stile. Un po’ di storia Come molti altri sport invernali, il salto con gli sci nacque in Norvegia. I primi salti avvennero attorno alla metà dell'Ottocento in un piccolo villaggio della regione del Telemark noto come "la culla dello sci". La prima gara si svolse nel sud della Norvegia, nel 1862. La prima competizione di un certo richiamo si tenne nel 1879 a Husebybakken, nei pressi di Oslo. Husebybakken ospitò l'evento con cadenza annuale fino al 1891; l'anno successivo la gara venne spostata al trampolino di Holmenkollen, la collina che sovrasta la capitale norvegese, diventato da allora uno dei luoghi sacri del salto con gli sci. La gara di Holmenkollen si svolge ancora oggi ogni anno in febbraio o marzo, e attira decine di migliaia di spettatori dalla Norvegia e dall'estero. A livello agonistico, il salto con gli sci è stato uno sport riservato unicamente agli uomini fino al 1998, anno in cui si è svolta la prima gara femminile riconosciuta dalla Federazione Internazionale Sci (FIS). Il salto con gli sci femminile è stato escluso dal programma olimpico sino al 2014. La prima competizione olimpionica femminile si è svolta ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči. 32
INFORTUNI DI SALTO CON GLI SCI Gli infortuni fanno parte del gioco. Chiunque abbia fatto sport a qualsiasi livello sà che, prima o poi, qualche piccolo incidente avviene. E non bisogna fare sport di combattimento, di contatto, o sport estremi per farsi male, anche discipline come il tennis tavolo o il tiro a segno portano diversi atleti ogni anno ad un periodo di stop per lesioni di vario genere. I Giochi Olimpici invernali ci portano però un'altra statistica, di per sé incredibile: il curling è più pericoloso dello slittino, del biathlon, del freestyle e del pattinaggio di velocità. Lo studio, attuato dal British Journal of Sports Medicine, ci rivela come nella disciplina degli stones ci siano tanti infortuni quanti quelli del Salto con gli sci. 33
Sci alpino A cura di Gabriel Sebbene la storia dello sci sia plurimillenaria (i più antichi sci rinvenuti risalgono al VII millennio a.C.), lo sci alpino in senso moderno iniziò a svilupparsi soltanto a partire da metà del XIX secolo , quando furono introdotti attrezzi in grado di facilitare l'esecuzione delle curve in discesa. Nel 1840, a Schreiberhau (l'odierna Szklarska Poręba), è attestato l'uso di sci fatti esclusivamente per la discesa[1]; nel 1850 il norvegese Sondre Norheim elaborò la tecnica del telemark, presentata ufficialmente a Oslo nel 1866, e nel 1870 elaborò i primi sci configurati in senso moderno[2], anche se si trattava ancora di sci nordici (a tallone libero) e non da sci alpino in senso stretto. Un gruppo di sciatori in Canada nel 1887, ancora con il bastoncino singolo 34
Manifesto pubblicitario dell'edizione del 1869 delle gare di La Porte Già nel 1861, tuttavia, sono attestate competizioni di sci alpino, a La Portenegli Stati Uniti, anche femminili. Sulle Alpi, l'esordio dello sci come attività sportiva viene fatto risalire al1864, quando l'albergatore di Sankt Moritz (Svizzera) Johannes Badruttaprì la sua struttura ricettiva anche in inverno e vi invitò i suoi abituali clientiinglesi, fino ad allora solo villeggianti estivi, scommettendo che avrebbero trovato le attrattive invernali della località divertenti quanto quelle estive. All'anno successivo risale il primo incidente sciistico ricordato, una gamba rotta in Norvegia, mentre è del 1866 l'introduzione dei due bastoncini in gara. Negli anni settanta, ottanta e novanta del XIX secolo si diffusero le prime fabbriche di sci e i primi sci club in Europa, Nordamerica e Oceania . Iniziavano intanto a prendere forma quelle che sarebbero divenute le "classiche" dello sci alpino. Nel 1896l'austriaco Mathias Zdarsky scrisse Alpine Lilienfelder Ski- lauf Technik, il primo manuale di sci alpino, mentre nelil suo connazionale Hannes Schneider elaborò un nuovo movimento per curvare (la "tecnica Arlberg"), che si staccava nettamente dalla tradizione del telemark e si avvicinava recisamente a quella dello sci alpino moderno. Intorno agli anni venti del XX secolo la fase pionieristica dello sci alpino iniziò a sedimentare le sperimentazioni dei decenni precedenti e a codificare stabilmente la disciplina ; nel 1924 venne fondata la FIS . Il 35
nuovo sport tuttavia non fu presente alla prime tre edizioni dei Giochi olimpici invernali e fece il suo debutto soltanto a Garmisch- Partenkirchen 1936, con la sola specialità della combinata (sia maschile sia femminile). I primi Campionati mondiali di sci alpino furono invece disputati a Mürren, in Svizzera, nel 1931, dove dieci anni prima si era disputato il primo slalom speciale Con il secondo dopoguerra lo sci alpino uscì definitivamente dalla sua fase pioneristica ed entrò in quella moderna; non più passatempo per genti di montagna o per ricchi turisti, divenne sport, se non di massa, almeno diffuso in sempre più ampi strati di popolazione nei Paesi dotati di montagne adatte. A contribuire a tale successo furono il diffondersi, in Europa e Nordamerica, di stazioni sciistiche attrezzate, soprattutto con impianti di risalita, e di collegamenti ferroviari e stradali che consentivano di raggiungerle in tempi brevi anche partendo dalle città di pianura. Un contributo decisivo venne anche dall'evoluzione tecnica dell'equipaggiamento: sia dell'abbigliamento, che divenne impermeabile e a miglior tenuta contro il freddo, sia degli stessi sci, che dal tradizionale legno massiccio passarono a essere costruiti con nuovi materiali (alluminio prima, materie plastiche poi) in grado di renderli più facili da maneggiare e più economici all'acquisto A decretare il successo di pubblico dello sci alpino come disciplina agonistica fu, in modo determinante, la televisione: i VII Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo 1956 furono i primi a essere interamente trasmessi sul piccolo schermo[Dieci anni dopo la FIS organizzò la prima Coppa del Mondo di sci alpino, circuito internazionale che ogni anno, durante l'intera stagione invernale, vede i migliori sciatori alpini confrontarsi in una serie di gare disputate nelle principali stazioni sciistiche europee, nordamericane e asiatiche (con sporadiche tappe il Sudamerica e Oceania); ai piazzamenti ottenuti in gara viene attribuito un punteggio, attraverso il quale si determinano i vincitori delle due Coppe del Mondo generali (una maschile e una femminile) e delle varie Coppe del Mondo di specialità. 36
Sci di fondo A cura di Miriam Lo sci di fondo è uno sport invernale, appartenente al gruppo di sport dello sci nordico, molto popolare nei Paesi nordici, nelle regioni alpine e nel Canada. Lo sci di fondo nacque dall’esigenza dei popoli nordici ed asiatici di muoversi in un ambiente coperto dalla neve per molti mesi all'anno. Un giorno qualcuno iniziò a mettersi ai piedi cortecce, rami intrecciati in grado di sostenerlo sulla neve, con l'andare del tempo queste rudimentali racchette da neve subirono una lenta ma costante evoluzione fino ad arrivare all’attuale sci da fondo. Queste sono alcune delle regole da seguire per la pratica del fondo attuale: - ogni fondista deve comportarsi in modo tale da non mettere in pericolo o danneggiare altre persone; - rispettare le marcature e la segnaletica. Le piste vanno percorse nella direzione e con la tecnica di corsa indicate; - lungo i percorsi a corsia doppia o plurima utilizzare la corsia più a 37
destra, i fondisti che sciano in gruppo devono procedere in fila indiana. Anche nei tratti percorribili a tecnica libera il fondista deve procedere sulla destra; - il sorpasso può essere effettuato sia da destra che da sinistra. Non serve che il fondista che si trova davanti si faccia da parte. Tuttavia dovrebbe farlo se ritiene di poterlo fare senza pericolo; - se due fondisti provengono da direzioni di marcia opposte, ciascuno dovrà spostarsi a destra. La precedenza spetta a quello in discesa; - chi si ferma e cade deve abbandonare al più presto la corsia. Nel fondo esistono due tecniche: quella classica, che comprende l’alternato ed il passo spinta (con salita a lisca di pesce), e quella detta pattinato o skating. I giorni di gara delle olimpiadi di Sochi partono dall’8 Febbraio e si concludono il 23 Febbraio 2014. CURIOSITÀ La Merkel è caduta facendo sci di fondo, durante un periodo di vacanza che stava trascorrendo in Engadina (Svizzera) a fine dicembre. La notizia è stata diffsa soltanto ora perchè pare che sulle prime sembrasse una semplice contusione. Ora, invece, indagini più approfondite hanno individuato un’incrinatura nell’osso posteriore del bacino che ha costretto la Merkel a cancellare molti dei suoi prossimi impegni ufficiali. Il suo portavoce Steffen Seibert, nel dare l’annuncio, ha specificato che comunque la cancelliera “andava poco veloce” e che non è necessario un ricovero, perchè il danno osseo subito è più semplice e meno grave di una frattura. Per quanto possibile, la Merkel porterà avanti il lavoro da casa e terrà fede ad alcuni impegni alla cancelleria e a Berlino. 38
Micheal Schumacher, ricoverato a Grenoble dopo l’incidente avvenuto il 30 dicembre sulle nevi di Meribel, in Alta Savoia. I medici hanno specificato che viene ancora considerato in condizioni critiche, quindi il pericolo di vita non è del tutto scongiurato, ma pare che la famiglia abbia tirato un sospiro di sollievo e che la speranza si sia riaccesa. Ulteriori dettagli non sono però disponibili. “L’entourage del paziente chiede che non vengano spiegati i dettagli delle cure – hanno dichiarato i medici –”. La moglie di Schumacher, Corinne, ha chiesto di lasciare in pace la loro famiglia 39
Short track A cura di Federico Lo short track (che significherebbe pista corta) è un tipo di pattinaggio su ghiaccio basato sulla velocità. In questo tipo di gare un certo numero di pattinatori (solitamente da 4 a 6 ) pattinano contemporaneamente su una breve pista al coperto (111,12 m ) .Lo short track è uno degli sport del programma dei giochi olimpici invernali dal 1992 e le distanze ufficiali che si corrono durante tutto l’arco di una gara sono: - 500m, - 1000m, - 1500m individuali sia per le donne che per gli uomini, - 3000m riservati solo agli uomini. - Le staffette vengono corse su distanze di3000m per le gare femminili e di 5000m per quelle maschili. Storia dello Short Track Lo Short Track è una disciplina abbastanza nuova. Nasce dalle gare di pattinaggio di velocità con partenza in massa negli Stati Uniti e in Canada, mentre in Europa si usavano le gare in cui i pattinatori gareggiavano a coppie. In America le gare di velocità non si svolgevano solo all’aperto, ma anche al chiuso, come al Madison Square Garden di New York, perciò su piste più brevi rispetto a quelle all’aperto. I Campionati del Mondo di questo sport si disputano dal 1980 a Milano. 40
Nel 1988 fu presentato come sport dimostrativo, cioè senza gare, alle olimpiadi di Calgary in Canada. Divenne sport olimpico a pieno titolo nel 1992 alle Olimpiadi invernali di Albertville, in Francia. Il Paese dominante in questo sport è stato il Canada per molto tempo. Regole Lo short track è una gara di velocità su ghiaccio su piste più corte del pattinaggio di velocità, con curve più strette. Non esistono le corsie. Sono frequenti i contatti tra gli atleti (4, al massimo 8). Come per le gare di velocità in atletica, gli atleti sono divisi in batterie. I primi di ogni batteria poi passano al turno successivo, fino ad arrivare alla finale, dove si decide il vincitore. Immagine: Seconda medaglia a Sochi per Arianna Fontana. La pattinatrice azzurra conquista il bronzo nei 1500 m dello Short Track finendo dietro la Zhou e la Suk Hee Shim. L'azzurra viene staccata di 29 millesimi dalla cinese e di 19 dalla sudcoreana. Per la Fontana, già argento nei 500 metri in questa edizione dei Giochi Olimpici Invernali, si tratta anche della quarta medaglia assoluta: la prima risale al 2006 a Torino nella staffetta mentre l'altra a Vancouver nel 2010 nei 500 metri. Entrambe furono di bronzo. 41
Skeleton A cura di Martina Lo skeleton è uno sport invernale individuale in cui gli atleti scendono lungo una pista ghiacciata su una slitta dotata di pattini, stando sdraiati a pancia i giù con la testa in avanti e i piedi indietro. Questa caratteristica differenzia lo skeleton dallo slittino, dove gli atleti si sdraiano sulla schiena con la testa dietro e i piedi avanti. Lo skeleton è una slitta con l’intelaiatura d’acciaio, con una leggera imbottitura dove poggia l’atleta, munita di due pattini anch’essi d’acciaio. Per dare propulsione allo skeleton è permessa solamente la forza dell'atleta e la forza di gravita. Altri mezzi di aiuto per la guida o la frenata sono vietati. E' proibita qualsiasi installazione idraulica o pneumatica sull'equipaggiamento. I fabbricatori dello skeleton devono assicurarsi che la costruzione della slitta regga a più corse. Lo skeleton è originario in Svizzera, dove nel 1885 fu costruita una pista in ghiaccio naturale, ritenuta anche oggi la discesa più importante di questo sport. Lo skeleton è stato due volte incluso nei Giochi Olimpici Invernali nel paese in cui ha avuto origine, ai Giochi di St. Moritz nel 1928 e 1948. Tuttavia, lo skeleton non è stato adottato come disciplina olimpica fino alle Salt Lake City Giochi Olimpici Invernali del 2002 42
CURIOSITÀ Ai Giochi Olimpici Invernali del 2010 a Vancouver un atleta russo, Alexander Tretyakov divenne il primo russo con una medaglia in questo evento vincendone una di bronzo. NAZIONI PARTECIPANTI Australia (3) Lettonia (3) Austria (3) Nuova Zelanda (2) Canada (4) Romania (2) Germania (5) Russia (6) Gran Bretagna (4) Corea del Sud (2) Grecia (1) Spagna (1) Irlanda (1) Svizzera (1) Italia (1) Stati Uniti (5) Giappone (3) 43
RISULTATI RISULTATI MASCHILE FEMMINILE RUS Alexander GBR Elizabeth YARNOLD TRETIAKOV 3:44.29 3:52.89 LAT Martin DUKURS USA Noelle PIKUS-PACE 3:45.10 3:53.86 USA Mattew ANTOINE RUS Elena NIKITINA 3:54.3 3:47.26 Posizione Paese Totale 1 1 0 1 2 Russia 2 Regno Unito 1 0 0 1 3 Stati Uniti 0 1 1 2 4 Lettonia 0 1 0 1 Totale 2 2 2 6 44
Slittino A cura di Alice STORIA DELLO SLITTINO La storia dello slittino è più che millenaria, infatti già i vichinghi nel IX secolo usavano slitte biposto per spostarsi. Le prime gare di cui si hanno notizia risalgono al 1480 in Norvegia ed al 1552 presso i Monti Metalliferi. Nel 1913 venne fondata a Dresda la Internationale Schlittensportverband, ossia la "Federazione Internazionale degli Sport con Slitte", è già l'anno successivo a Reichenberg, l'odierna Liberec, si tennero i primi campionati europei, unicamente maschili, e nei quali si disputarono la gara del singolo e del doppio. LE REGOLE Per praticare questa disciplina viene usato uno slittino; la lunghezza e il peso sono variabili, anche a seconda del fatto che siano omologate per un solo atleta o per le discese del doppio ed entro comunque dei limiti ben stabiliti dalla federazione; le lamine che si usano per far scivolare la slitta vengono montate direttamente sui pattini e queste non possono essere riscaldate. Anche tutti gli altri dettagli costruttivi sono specificati dal regolamento FIL[7]. Le competizioni di slittino vengono ospitate in catini ghiacciati e i tracciati sono un susseguirsi di rettilinei e curve paraboliche, ed in alcuni casi addirittura kreisel (in tedesco "chiocciola"). Normalmente i circuiti sono costruiti in muratura e refrigerati artificialmente, ma non mancano le piste scavate direttamente nel ghiaccio e quindi refrigerate in maniera naturale 45
Sochi 2014, slittino: Zoeggeler nella storia, alla quarta olimpiade è medaglia di bronzo 46
Snowboard A cura di Michele SNOWBOARD CROSS 2014 Disciplina sportiva veloce e rischiosa. Sono necessarie sia doti acrobatiche sia di tecnica alpina . Il percorso è disegnato e costruito da un tecnico (shaper) ed è composto da diverse sezioni: whoops (gobbe), waves (onde), banks (paraboliche), kicker (salti di diversa foggia) e spine (salti con uscita a 90°). Il tracciato è delimitato da porte direzionali triangolari blu e rosse poste a indicare il percorso e l'ingresso sugli ostacoli. La gara si svolge con 6 concorrenti di diverse nazioni,e i primi 3 che tagliano il traguardo si qualificano. CLASSIFICHE: CLASSIFICHE FEMMINILI:1 SAMKOVA(CICOSLOVACCHIA) 2 MALTAIS (CANADESE) 3TRASPEUCH(FRANCESE) 4 MICHELA MAIOLI(ITALIANA) CLASSIFICHE MASCHILI:1 NALTIER (FRANCESE) 2OLYUNIN (RUSSIA) 3DEIBOLD (USA) 47
48
L'ITALIA ALLE OLIMPIADI INVERNALI (A cura di Francesco Zecchini) Gli atleti italiani che hanno partecipato ai Giochi olimpici invernali a Sochi sono 113, 69 uomini e 44 donne, quattro in più rispetto alla scorsa edizione delle Olimpiadi invernali a Vancouver 2010 e gareggiano in 13 discipline: combinata nordica, sci alpino, pattinaggio artistico, slittino, short track, snowboard, sci di fondo, salto, bob, skeleton, biathlon e pattinaggio di velocità. Armin Zoeggler (slittino) 49
Arianna Fontana (short track) Christof Innherofer (sci alpino) Alessandro Pittin (combinata nordica) Carolina Kostner (pattinaggio di figura) La spedizione italiana alla cerimonia d'apertura delle Olimpiadi 50
Uomini Donne: Combinata nordica Alessandro Pittin Armin Bauer Giuseppe Michielli Lukas Runggaldier Samuel Costa Sci alpino Manfred Moelgg Chiara Costazza Dominik Paris Daniela Merighetti Christof Innerhofer Denise Karbon Peter Fill Elena Fanchini Werner Heel Federica Brignone Davide Simoncelli Francesca Marsaglia Giuliano Razzoli Nadia Fanchini Luca de Aliprandini Verena Stuffer Roberto Nani Patrick Thaler Stefano Gross Pattinaggio artistico Luca Lanotte Anna Cappellini Marco Fabbri Carolina Kostner Matteo Guarise Charlene Guigliard Ondrej Otarek Nicole della Monica Paul Bbonifacio Stefania Berton Parkinson Valentina Marchei Slittino Armin Zoeggeler Andrea Voetter Dominik Fischnaller Sara Gasparini Patrick Gruber Sandra Robatscher Christian Oberstolz Emanuel Rieder Ludwig Rieder Patrick Rastner Short track Antony Lobello Arianna Fontana Davide Viscardi Cecilia Maffei Nicola Rodigari Lucia Peretti Tommaso Dotti Martina Valcepina Yuri Confortola Elena Viviani Snowboard Roland Fischnaller Corinna Boccaccini Aaron March Michela Moioli Luca Matteotti Nadya Ochner Omar Visintin Raffaella Brutto Aaron March Cristof Mick Emanuel Peratoner 51
Meinard Erlacher Tommaso Leoni Sci di fondo David Hofer Debora Agreiter Dietmar Noeckler Elisa Brocar Enrico Nizzi Gaia Vuerich Fabio Pasini Greta Laurent Federico Pellegrino Ilaria Debertolis Francesco de Fabiani Marina Piller Giorgio di Centa Virginia de Martin Mattia Pellegrin Topranin Roland Clara Salto con gli sci Elena Runggaldier Evelin Ynsam Uomini DDavide Bresadola Roberto Dallasega Sebastian Colloredo Bob Francesco Costa Simone Bertazzo Simone Fontana William Frullani Skeleton Maurizio Oioli Biathlon Christian de Lorenzo Alexia Rungalddier Daniel Taschler Dorothea Vieter Dominik Windisch Karin Oberhofer Lukas Hofer Michela Ponza Markus Windisch Nicole Gontie Pattinaggio di Andrea Giovannini Francesca Lollobrigida velocità David Bosa Yvonne Daldossi Matteo Anesi Mirko Nenzi 52
Medaglie e medagliere (a cura di Francesco Zecchini) LE MEDAGLIE ITALIANE ORO 0 ARGENTO 2 BRONZO 6 TOTALE 8 POSIZIONE NEL MEDAGLIERE: 22ma ATLETI MEDAGLIATI SHORT TRACK Argento: 1 Arianna Fontana (500 m) Bronzo: 2 Arianna Fontana (1500 m), Italia (staffetta 3000 m femminile)  SCI ALPINO Argento: 1 Christof Innherofer (discesa libera) Bronzo: 1 Christof Innherofer (super combinata) 53
SLITTINO Bronzo: 1 Armin Zoeggler (singolo) BIATHLON Bronzo: 1 Italia (staffetta mista) PATTINAGGIO DI FIGURA Bronzo: 1 Carolina Kostner (pattinaggio libero) 54
Ed ora parliamo di sport invernali non olimpici... Ma divertenti lo stesso! 55
Chilometro lanciato A cura di NICOLA l chilometro lanciato (abbreviato in KL), noto anche come sci di velocità è una specialità sciistica che consiste nello scendere da un pendio in forte inclinazione nel minor tempo possibile. È il secondo sport non motorizzato più veloce (il primo è il paracadutismo) ed il primo su terreno. Non è stato uno sport olimpico a Sochi. I record mondiali Maschile Il record mondiale nel chilometro lanciato appartiene all'italiano Simone Origone con la velocità di 251,4 km/h. Il primato è stato raggiunto nell'aprile 2006 sulla pista francese di Les Arcs. Maschile juniores Il record mondiale juniores è detenuto da Ivan Origone, fratello di Simone, con 250,7 km/h. Femminile Il record del mondo femminile appartiene dal 2006 alla svedese 56
Sanna Tidstrand con 242,59 km/h Disabili maschile Michael Milton (Australia), 213,65 km/h, 19 aprile 2006 Particolarità. Notate: La forma degli scarponi è aereodinamica, cioè anche gli scarponi devono “ tagliare l’aria” La forma del casco La forma a onda dei bastoni La tuta: strettissima(più dei leggins!)sembra di plastica La posizione molto accovacciata 57
Bandy A cura di SIMONE. BANDY Il regolamento ufficiale è composto da diciotto regole, che vengono applicate in tutte le categorie del gioco anche se con alcune modifiche nei campionati giovanili, seniores e femminili. Il Regolamento Ufficiale è disponibile sul sito della Federazione Internazionale Ogni squadra è composta da undici giocatori. I portieri sono gli unici giocatori autorizzati a toccare la palla con le mani e con le braccia, ma solo all'interno della loro area di rigore. I giocatori sono tenuti ad indossare un casco e una protezione per la bocca (per l'intera faccia nel caso del portiere) e ad usare un paio di pattini. Le squadre devono far sì che la loro divisa sia diversa da quella degli avversari e degli ufficiali di gara. Inoltre i pattini e i bastoni (o mazze) devono essere di un colore differente da quello della palla. Oltre alle protezione per la faccia e la bocca, possono essere usate protezioni per le ginocchia e la gola. Ogni squadra dispone di un numero illimitato di sostituzioni, che saranno "volanti" ossia senza che il gioco si fermi. Una riserva che entri nel terreno di gioco prima che ne sia uscito il giocatore sostituito viene punita con un'espulsione temporanea di 5 minuti. L'arbitro può essere assistito da uno o due assistenti. Una partita si compone di due tempi di gioco da 45 minuti ciascuno; il cronometro di gara non viene mai arrestato. Vi è un intervallo fra un tempo e l'altro di 15 minuti. L'arbitro è il cronometrista ufficiale della partita, e può recuperare il tempo perduto per sostituzioni, infortuni di 58
giocatori e altre interruzioni che richiedono attenzione. Questo tempo aggiunto viene comunemente denominato "tempo di recupero" o semplicemente "recupero". In caso di parità, si procederà con due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno, in caso di parità dopo questi si giocheranno altri due tempi supplementari, in caso di parità si andrà al golden goal, ovvero la prima squadra che segna si aggiudica la vittoria 59
Stock sport A cura di Simone Lo Stock sport, altrimenti definito "birilli su ghiaccio", è un'antica pratica sportiva bavarese, praticata soprattutto nelle aree di lingua tedesca lungo l'arco alpino. In Italia, lo stock sport è praticato quasi esclusivamente in Trentino- Alto Adige. La disciplina è rappresentata dal settore stock sport, affiliato alla FISG. Lo Stock sport è stato disciplina olimpica dimostrativa in due occasioni: Garmisch-Partenkirchen 1936 e Innsbruck 1964. 60
Corsa con i cani A cura di Isabella La corsa con i cani da slitta o sleddog (sled = slitta + dog = cane) è uno sport invernale praticato su slitte trainate da cani e guidate da un conduttore detto con termine inglese musher. Di norma praticato sulla neve con i cani di razza nordica come il Siberian Husky, l’Alaskan Malamute, il Samoiedo, il Groenlandese o l’Alaskano. Ci sono quattro specialità: lo sprint, la media distanza, i long trail e le stage race. La sprint consiste in un percorso di pochi chilometri, invece la media distanza è una via di mezzo tra sprint e la long trail perché la long trail consiste soprattutto nella resistenza dei cani del musher. Le stage race sono le grandi corse a tappe. Le gare più importanti e più difficili si svolgono nei paesi del nord Europa, ma è ormai diffuso anche in Italia. La prima e più importante Traversata appenninica “Balla con i lupi” si svolge da dieci anni nel Parco nazionale dell’appennino tosco-emiliano e vede al via una quindicina di equipaggi proveniente da tutta Italia. Alle Olimpiadi di Sochi del 2014 la disciplina dello sleddog (o sled dog racing) non è presente REGOLE GENERALI Nessun musher potrà in alcun caso essere sostituito da altra persona alla conduzione del team. Sia il musher che tutto il suo team, devono percorre la totalità del percorso di ciascuna manche. Tutti i musher dovranno assicurarsi che il proprio equipaggiamento e il proprio team siano controllati prima e dopo ogni manche. 61
I cani impiegati in gara devono aver compiuto almeno da un giorno l'anno d'anzianità. Nelle manches successive alla prima, il musher può volontariamente ridurre il numero dei cani del suo team, tenendo sempre conto del numero minimo consentito in ogni categoria. Nel team non sono ammesse sostituzioni di cani tra una manche e l'altra: possono partecipare alle manches successive, solo i cani che sono stati impiegati nella prima manche. Il conduttore della slitta, può montare su di essa, pedalare o correre a sua discrezione; non è consentito correre davanti al proprio team; è obbligatorio l'uso di una corda di sicurezza che colleghi costantemente il musher al team. Ai musher è consentito di aiutare il proprio team spingendo la slitta. I cani devono trainare la slitta completando il percorso di gara. Nessun can può essere abbandonato sul percorso. Saranno squalificati: il musher che abbia staccato dei cani dal proprio team per attaccarli al team di un altro musher e tutti gli altri musher che abbiano consentito tale comportamento. I musher che durante la competizione salgono, si fanno trainare o in ogni caso utilizzano un qualsiasi altro veicolo che non sia quello con cui sono partiti saranno squalificati, salvo che si tratti di un musher in situazione d'emergenza e che abbandona la competizione. Se il team che esce dal percorso stabilito non vi rientra nel punto stesso d'uscita, il suo musher sarà squalificato. Prima d'ogni manche il Direttore di Gara potrà provvedere a far 62
segnare, anche dai propri collaboratori, ogni cane a scopo d'identificazione. Dopo ogni manche il Direttore di Gara premunirà far segnare, anche dai propri collaboratori, ogni cane allo scopo d'identificare quei cani che sono ammessi alla manche successiva. Ogni musher deve accertarsi che i cani del suo team siano segnati secondo le disposizioni del Direttore di Gara. CURIOSITA’ Come si addestra un cane da slitta ? Bisogna aspettare che il cane abbia almeno un anno, se traina prima rischia dei danni alla sua struttura. Questi cani particolari hanno nel sangue “il desiderio di correre” e fin da cuccioli hanno bisogno di socializzare, conoscere altri cani, conoscere i comandi e imparare a rispettare il padrone come fosse il capobranco; prima di trainare il cane deve essere equilibrato!! Verso i 5-6 mesi gli si fa trainare un piccolo tronco o qualcosa di leggero, giusto per abituarlo a fargli scoprire il piacere di trainare. Poi verso l'anno, lo si attacca a una bicicletta con l'apposito imbraco. All'inizio bisogna pedalare insieme a lui, così lo si aiuta, non bisogna fargli passare la voglia di trainare! In seguito vanno insegnati i comandi per andare dritto, svoltare, rallentare e fermarsi, poi un po’ per volta si pedala sempre meno così col tempo il cane dovrà capire che quando deve trainare non deve distrarsi e seguire i comandi del suo padrone. Ecco alcuni comandi del musher: Gee: svoltare a destra Haw: svoltare a sinistra Come Gee: invertire la marcia di 180° a destra Come Haw: invertire la marcia di 180° a sinistra Ahead: procedere dritto Whoa, Stop: l’intero team si deve arrestare Heasy: rallenta 63
Puoi anche leggere