L'APE - Proteggersi dall'orso bruno - apicoltura.ch

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L'APE - Proteggersi dall'orso bruno - apicoltura.ch
Luglio - Agosto 2021 I Anno 104

                l’ APE
                 RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA

PAGINA 8

Proteggersi dall’orso bruno
L'APE - Proteggersi dall'orso bruno - apicoltura.ch
Cuscino in lana
di pecora
100 % svizzera
– confezionato in Vallese
– non trattato
– art. 6038 e art. 6039

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Luglio - Agosto 2021 I Anno 104                                              www.apicoltura.ch

Editoriale                                            2    Organi della FTA
Come gestire le tarme della cera                      4    Rivista svizzera di apicoltura
                                                           Organo ufficiale della
                                                           Federazione Ticinese Apicoltori FTA
Proteggersi dall’orso bruno                           8    Ragione sociale
                                                           Federazione Ticinese Apicoltori
Il calabrone asiatico                                 14   Sede
                                                           Centro professionale del verde
                                                           Casa dell’ape
Immunità di sciame                                    20   Via S. Gottardo 1, 6877 Coldrerio
                                                           Presidente
Flavescenza dorata                                    22   Davide Conconi
                                                           Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio
                                                           Mobile +41 79 230 59 16
Comunicati                                            28   presidente@apicoltura.ch
                                                           Segretario-Cassiere
                                                           Michele Mozzetti
                                                           Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno
                                                           Tel. +41 91 745 05 05
                                                           Mobile +41 79 686 49 33
                                                           segreteria@apicoltura.ch
                                                           Nuovi abbonamenti, disdette
                                                           e cambiamento d’indirizzo vanno
                                                           comunicati per iscritto al segretario.
                                                           Referente FTA e Svizzera
                                                           italiana per apiservice
                                                           Roberto Fischer
                                                           Tel. +41 79 688 16 64
                                                           roberto.fischer@apiservice.ch
                                                           Redattore
                                                           Livio Cortesi
                                                           Via Retica 6, 6532 Castione
                                                           Tel: +41 79 621 58 88
                                                           redattore-ape@apicoltura.ch
                                                           I testi da pubblicare, compresa la piccola
                                                           pubblicità per l’angolo delle occasioni,
                                                           devono essere inoltrati alla redazione
                                                           entro il giorno 10 dei mesi dispari.
                                                           Marchio miele apisuisse
                                                           Adam Maretti
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                                                           marchio-miele@apicoltura.ch
                                                           Marchio Ticino
                                                           Unione Contadini Ticinesi
Grafica                 Stampa                             Via Gorelle, 6592 S. Antonino
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                        6500 Bellinzona
Foto di copertina       Tel. +41 91 825 89 19              Il colore della regina
Nicola Schärer          info@tipografia-torriani.ch        per il 2021: bianco
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Editoriale                                                 Davide Conconi, presidente FTA

                                                           parallelamente mi permette di poter prender il
                                                           polso della situazione in diversi ambiti apistici
                                                           del nostro territorio. E una delle cose che salta
                                                           immediatamente all’occhio è la carenza di nu-
                                                           clei e di regine sul mercato ticinese. Ogni prima-
                                                           vera, parte la litania delle richieste di riferimenti
                                                           per comperare nuclei o regine. In una primavera
                                                           come quella appena trascorsa, dove non sono
                                                           mancate le morie importanti, appare evidente
                                                           come il mercato ticinese sia completamente
                                                           impreparato per rispondere alla domanda di
                                                           giovani colonie. È chiaro che non possiamo di-
Care apicoltrici,                                          mensionare un’offerta sulla base delle richieste
cari apicoltori,                                           straordinarie di quest’anno. Vi sarà sempre, in
                                                           questi casi, il ricorso al mercato estero (da farsi
ci siamo lasciati dietro le spalle un inizio di sta-       nella piena ottemperanza delle regole) per co-
gione molto complicato. Il ritorno tardivo e per-          prire i bisogni in momenti di “picco”. Tuttavia,
sistente di freddo e precipitazioni hanno annul-           un’apicoltura sana deve poter contare sulla di-
lato il flusso nettarifero primaverile. Niente aca-        sponibilità di regine e nuclei allevati nel proprio
cia insomma, ma non solo! La situazione era                territorio. Primariamente, ogni apicoltore do-
talmente tesa che solo il ricorso al nutrimento            vrebbe essere in grado di organizzare la rimon-
di soccorso ha salvato molte colonie. Fortuna-             ta nel proprio apiario. Lo sappiamo, da quando
tamente la bella fioritura di castagno e tiglio ha         la varroa ha fatto capolino e soprattutto negli
parzialmente aggiustato le cose, abbiamo assi-             ultimi vent’anni, quanto sia primordiale allevare
stito a una bella importazione di nettare e polli-         giovani famiglie (almeno il 30-50% del numero
ne. Le famiglie si sono rinvigorite e grazie a que-        di colonie in produzione) per quantomeno (!) bi-
sto apporto è partito anche l’allevamento delle            lanciare le perdite invernali. Ovviamente ci sono
regine per la sostituzione e la rimonta delle co-          anni dove va meglio e altri dove va peggio…
lonie. Proprio sull’allevamento delle regine e sul-        Secondariamente, è auspicabile che alcuni api-
la formazione di nuovi nuclei vorrei soffermarmi           coltori si specializzino nel “prodotto” regine e
e attirare la vostra attenzione. Il mio numero di          nuclei, abbandonando la logica della produzio-
telefono è uno dei pochi pubblicati on-line per            ne di miele a tutti i costi e in quantità massima
quanto riguarda i contatti apistici della Sviz-            possibile. Infatti, creare giovani colonie richiede
zera italiana. Vi lascio immaginare, dunque, la            conoscenze, formule di allevamento e logiche
quantità di telefonate che ricevo regolarmente             diverse. Coraggio, il mercato c’è e da oltre con-
e il ventaglio di richieste che piovono sul mio            fine sono pronti ad occuparlo (inequivocabile
natel. Tutto ciò, a volte, risulta stressante, ma          segno che ne vale la pena…). In questo ambito,

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Trattamento
                                                          TAMPONE

personalmente, penso che il ruolo delle Sezioni           Il trattamento da fare nel mese estivo è
sia fondamentale per creare le vocazioni, per             un trattamento TAMPONE che deve ser-
fare formazione e per rafforzare una rete di con-         vire a ridurre l’infestazione della varroa
tatti che poi permetta lo smercio. Va detto che           per poter arrivare all’invernamento della
qualcosa in questi ultimi anni si è mosso ed è            famiglia in buone condizione.
stato fatto, ma a giudicare dalle telefonate che          È importante saper valutare il grado
ricevo, ancora troppo poco.                               di infestazione della varroa perché da
Care apicoltrici, cari apicoltori, augurando-             questo può dipendere il futuro delle fa-
mi che il vostro raccolto su tiglio e castagno            miglie.
compensi, almeno in parte, le delusioni e le              Varroa Destructor, l’acaro responsabile
preoccupazioni di questo anno complicato, mi              della maggior parte dei problemi sanita-
preme ricordarvi di rimanere all’erta, nei pres-          ri dei nostri alveari e delle notti insonni
si dei vostri apiari, e di segnalare (inviando foto       di molti apicoltori.
e/o campioni) le vostre osservazioni di sospetti          Uno strumento per combatterlo è sicu-
calabroni asiatici (Vespa velutina) ai recapiti di        ramente la sincronizzazione delle ope-
apiservice.                                               razioni sanitarie per aree geografiche.
                                                          Ecco perché vi proponiamo un nostro
Buona lettura.                                            protocollo sul trattamento tampone
                                                          estivo (luglio/agosto), elaborato se-
                                                          guendo le linee guida

                                                          https://www.apicoltura.ch/temi/
                                                          salute-dellape/
                                                          trattamento-della-varroa.html

                                                          Redazione

                                                      3
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Come gestire
le tarme della cera
                                                                     zione delle antenne della farfalla sono altresì
Le tarme della cera non sono certo ben-                              diverse. La colorazione moscata e le antenne
venute in apicoltura. Le loro larve si nu-                           rivolte anteriormente lungo il corpo sono tipiche
trono in prevalenza di polline e di residui                          della tarma grande della cera. Nonostante que-
delle larve di api lasciati nei favi di covata                       sta specie si trovi più spesso nel luogo di stoc-
(resti di escrementi o di bozzoli), distrug-                         caggio del materiale apistico e quella minore
gendo così i telaini. Le misure preventive                           nell’arnia, sia l’una che l’altra possono installarsi
consentono di controllare questo insetto,                            in entrambi i posti.
anche senza biocidi.
                                                                     Descrizione del devastatore
Emil Breitenmoser                                                    La tarma della cera, come tutti gli altri lepidot-
consigliere regionale Svizzera orientale                             teri, attraversa diversi stadi di sviluppo: uovo,
Servizio sanitario apistico (SSA)
emil.breitenmoser@apiservice.ch                                      larva, ninfa e farfalla. La rapidità di ogni tappa
                                                                     dipende dalla temperatura e dal nutrimento e
                                                                     può variare da sei settimane a sei mesi.
Secondo l’inchiesta del Servizio sanitario api-                      Essenzialmente, le tarme della cera sono una
stico, circa la metà delle apicoltrici e degli api-                  specie di farfallina notturna e possono trovarsi
coltori ha trovato delle tarme della cera nel pro-                   ovunque vi sia accesso ai telaini. Può trattar-
prio apiario l’anno scorso. Questo insetto è il                      si sia di favi completamente privi di protezione
devastatore più comune dopo la varroa. Esisto-                       che di telaini accessibili soltanto tramite piccole
no due specie di tarma della cera: una grande                        fessure. Se le farfalline non riescono a passare
(Galleria mellonella) e una piccola (Achroia gri-                    attraverso le fessure, depongono le uova in loro
sella). Si distinguono, come indica il nome, dalle                   prossimità. Una volta che le larve si schiudono,
dimensioni. La colorazione delle ali e la posi-                      sono talmente minuscole che penetrano facil-
                                                  © apiservice

                                                                                                                         © apiservice

Tarma grande della cera Wachsmotte.                                  Tarma piccola della cera.

                                                                 4
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Servizio sanitario apistico - apiservice

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   Stadi di sviluppo della tarma della cera

                                                     Farfalla
                                                • Attiva di notte.
                                           • Non ingerisce nutrimento.
                                              • Vive 1-3 settimane.
                                        • Depone fino a 1000 uova o più.

                   Ninfa                                                                  Uova
       • Non ingerisce nutrimento.                                            • Deposizione di 50-200 uova.
          • La farfalla si schiude                                             • Ddimensione: un po’ meno
           dopo 1-9 settimane.                                                     di mezzo millimetro.
                                                                                      • Biancastre.

                                                     Larva
                                          • Lunghezza da 1 a 30 mm.
                                         • Ninfa in base a temperatura
                                             e nutrimento dopo un
                                         periodo tra 28 giorni e 6 mesi.
                                          • 29-35ºC e umidità = ideale
                                                per lo sviluppo.

mente negli stretti interstizi. Dato che le tarme            della cera non hanno un apparato boccale, per-
della cera non sopravvivono quasi mai ai lunghi              tanto non causano danni alla cera.
periodi di freddo, le si ritrova raramente, se non           Le farfalline e le larve possono trasmettere
mai, ad altitudini elevate.                                  agenti patogeni. Nelle colonie infestate dalla
I telaini sono distrutti solo dalle larve, che ne            peste americana, ad esempio, gli escrementi
mangiano il polline o i residui di covata che                delle tarme della cera contengono grandi quan-
trovano al loro interno. Le farfalline della tarma           tità di spore infette.

                                                       5
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Prevenzione

                                                 © apiservice
                                                                    All’interno della colonia
                                                                    • Conservare nell’apiario solo le colonie forti.
                                                                      Le api hanno così la possibilità di controllare
                                                                      in gran parte da sole questo parassita nelle
                                                                      arnie.
                                                                    • Non lasciare nell’arnia dei telaini non occupa-
                                                                      ti. È quindi importante restringere la colonia
                                                                      anche in relazione alla tarma della cera.
                                                                    • Pulire ogni settimana i fondi dell’arnia e gli
                                                                      spazi vuoti sotto la griglia varroa.
                                                                    • Rinnovare i telaini almeno ogni tre anni.

                                                                    Nel magazzino
                                                                    o nell’armadio per i telaini
                                                                    • Verificare regolarmente la presenza di escre-
                                                                      menti di tarma della cera, soprattutto durante
                                                                      i mesi più caldi dell’anno.
                                                                    • Conservare separatamente i telaini da nutri-
                                                                      mento e i telaini da miele.
                                                                    • Non stoccare i telaini di covata e i telaini di
                                                                      polline ma fonderli.
Pila di melari.                                                     • Stoccaggio dei telaini: in un luogo fresco (ide-
                                                                      almente al di sotto di +12°C), aerato, alla luce.
Riconoscere l’infestazione                                          • Fondere continuamente i vecchi favi.
I fondi inseriti nell’armadio per lo stoccaggio
dei telaini o nell’arnia magazzino consentono                       Un’areazione ottimale è altresì ottenibile con
di rilevare con facilità un’infestazione di tarme                   una pila di melari. L’importante è che l’elemento
della cera (escrementi neri). Si vedono in genere                   più basso non sia posto direttamente sul suolo,
anche filamenti o persino dei bozzoli. Inoltre, la                  ma sia leggermente sollevato dal terreno, affin-
presenza di diversi opercoli appiccicati, aperti                    ché l’aria possa circolare. L’alto e il basso della
o sollevati (covata tubulare) rivela una galleria                   pila devono essere chiusi con una griglia per
sottostante di tarma della cera.                                    evitare che vi si installino dei devastatori, come
Se la colonia contiene delle tarme della cera, in                   i topi.
genere è possibile vederle svolazzare picchiet-                     Per assicurarmi che le uova della tarma della
tando sul bordo dei telaini.                                        cera non identificabili non entrino in alcun caso

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nel magazzino dei telaini, congelo prima tutti i

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telaini di nutrimento e di miele per 48 ore ad
almeno -18°C. Dato che il mio congelatore è
troppo piccolo per inserirvi una grande quan-
tità di telaini, ho trovato una macelleria che mi
lascia utilizzare la loro cella frigo durante il fine
settimana.

Lotta
Non appena si scoprono le tarme della cera,
bisogna intervenire sui telaini infestati nel se-
guente modo:

• congelare i telaini di nutrimento a -18°C per
  due giorni e poi riporli in contenitori a chiusu-
                                                            Covata tubulare.
  ra ermetica;
• fondere immediatamente o eliminare i telaini
  con gallerie setose.

Dato che i residui o una modifica del gusto dei
prodotti apistici non possono essere esclusi in             Informazioni complementari
caso di utilizzo di acido acetico, il SSA racco-            • Prontuario del SSA 2.6. Tarma della cera
manda di rinunciare a un trattamento con l’a-                 (all’indirizzo www.apicoltura.ch/prontuario)
cido.                                                       • Comunicato n. 48 “Protezione dei favi contro
Se non può essere evitato, i telaini devono es-               la tarma della cera”, Centro di ricerca apistica
sere trattati, in via eccezionale, subito dopo la           • L’apiculture – une fascination, edizione 2014,
raccolta estiva e al massimo entro l’inizio del               Société Romande d’apiculture, volumi 1 e 2
mese di ottobre. Nel caso di un armadio di                  • Pubblicazione scientifica nell’insects: “The
stoccaggio suddivisibile, il trattamento deve es-             Biology and Control of the Greater Wax Moth,
sere effettuato solo sulla parte colpita.                     Galleria mellonella” di Charles A. Kwadha,
A parte l’acido acetico, in Svizzera non è attual-            George O. Ong’amo, Paul N. Ndegwa, Sure-
mente autorizzato alcun altro preparato per la                sh K. Raina e Ayuka T. Fombong, 2017
lotta contro la tarma della cera. Anche l’utilizzo
dell’acido formico a questo fine non è più auto-            Evento online in diretta
rizzato a partire da quest’anno e nessun pro-               (www.apicoltura.ch/manifestazioni-ssa)
duttore ha richiesto l’omologazione del Bacillus            Tema «Gestire la tarma della cera»
thuringiensis in Svizzera. Motivo per cui nean-             Giovedì 23 settembre 2021, ore 19.00
che il suo utilizzo è autorizzato.

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Proteggersi dall’orso bruno

                                                                      Misure di protezione comprovate
Da qualche anno l’orso bruno è di nuovo                               Una recinzione elettrica operativa consente di
sempre più presente in Svizzera e potreb-                             proteggere efficacemente le case-apiario, le
be diventare autoctono. Lascia sempre                                 stazioni di fecondazione e le arnie magazzino
più tracce, in particolare nelle regioni di                           ubicate all’esterno. Quando i siti non sono pro-
montagna. È pertanto importante proteg-                               tetti, sono in genere visitati ripetutamente. Nel
gere gli apiari in cui l’orso potrebbe appa-                          cantone dei Grigioni, il servizio d’allerta via SMS
rire installando una recinzione elettrica.                            avvisa gli apicoltori della presenza di orsi (trami-
                                                                      te le coordinate degli apiari registrati). È sempre
Jürg Glanzmann
                                                                      meglio prevenire. Quando l’orso è presente, bi-
apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA)
juerg.glanzmann@apiservice.ch                                         sogna agire rapidamente.

                                                                      Principali dati della recinzione
Più di cinquanta orsi bruni vivono in Trentino                        • Altezza: da 1,20 a 1,50 metri, in base al terre-
(Italia). Negli ultimi anni è successo a più riprese                    no.
che dei giovani orsi bruni si spingessero nelle                       • Pali per recinzione: almeno 1,60 metri di al-
regioni dei Grigioni, del Ticino, della Svizzera                        tezza, 6-10 centimetri di diametro, a una di-
centrale, del Vallese o delle Alpi bernesi. Questi                      stanza di 2-5 metri, a seconda del terreno e
animali sono onnivori: la loro dieta comprende                          della topografia.
frutta, parti di piante, animali selvatici e animali                  • Elettrificazione: fili/cavi o nastro elettrificato
da reddito, come le colonie di api. L’orso bru-                         colorato. Distanza tra i fili massimo 20 cen-
no adora indubbiamente il miele, ma brama le                            timetri, gli isolatori devono essere collocati
colonie di api principalmente per via delle larve                       all’esterno della recinzione. Generatore di
ricche di proteine!                                                     corrente con una tensione di uscita minima di
                                                                        5000 volt.
                                                   © apiservice

                                                                      • Suolo/messa a terra: posa di una pellicola
                                                                        per pacciamatura di 80-100 centimetri di lar-
                                                                        ghezza sotto la recinzione o tosatura regola-
                                                                        re. Buona messa a terra tramite una barra o
                                                                        un cavo idonei.

                                                                      Importante
                                                                      Solo una recinzione ben curata è efficace. Non
                                                                      appena l’erba o la neve entra in contatto con il
                                                                      filo elettrico, la recinzione diventa inefficace e
                                                                      gli orsi possono scavalcarla senza problemi. Ri-
Orso bruno.                                                           spetto ai nastri elettrificati, i fili hanno il vantag-

                                                                  8
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Recinzione di protezione attorno all’apiario di Erwin Küng, Bever.

gio di non venire affossati dalla neve. Dato che                     e trasmetterlo ad Agridea. Negli ultimi sette anni
gli orsi sono capaci di arrampicarsi, bisogna                        questi contributi hanno consentito di costruire
potare o tagliare gli alberi nel circondario vicini                  62 recinzioni contro gli orsi attorno agli apiari.
alla recinzione. A seconda del terreno, il recinto
deve essere rialzato.                                                Indennizzo in caso di danni
                                                                     Se un apiario viene danneggiato da un orso no-
Supporto                                                             nostante tutte le misure di precauzione, biso-
La Confederazione sostiene la protezione delle                       gna informare il servizio cantonale competente
api contro gli orsi versando un contributo uni-                      (www.protezionedellegreggi.ch/it/contatto/),
co di 700 franchi per sito per la costruzione di                     prima di toccare qualsiasi cosa. Se l’attacco
una recinzione. Per beneficiare del contributo,                      presunto è confermato, i danni saranno inden-
bisogna compilare il formulario di richiesta di in-                  nizzati. Le arnie rischiano di essere attaccate in
dennizzo per le misure di protezione delle arnie                     particolare in primavera.

                                                                9
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                                  CH– 6146 Grossdietwil

     Siamo un’azienda svizzera a
     conduzione familiare, produciamo
     in loco e investiamo nell’applica-
     zione a livello mondiale dei nostri

10
     prodotti e concetti.
© Roland Ungricht, Plantahof
Apiario mobile ad Alp Parpan.

Esperienze tratte dalla pratica
Erwin Küng, del villaggio engadinese di Bever,                Link importanti
ha ricevuto la visita di un orso nel 2012. L’orso
ha distrutto un’arnia magazzino che conteneva                                  Guida Agridea “Proteggere
dei telaini di nutrimento, situata accanto a un                                gli apiari dall’orso bruno”
apiario mobile, e ha mangiato i telaini di miele.                              Aiuto all’esecuzione concer-
L’animale è poi stato disturbato da una persona                                nente la protezione del bestia-
con dei cani e non è più riapparso. A questo                                   me/Modulo sulla consulenza
punto, l’apicoltore ha costruito una barriera an-             in materia di protezione del bestiame (UFAM)/
ti-orso seguendo le raccomandazioni. L’investi-               Modulo di richiesta di indennizzo per misure di
mento per la costruzione è stato di circa CHF                 protezione delle api:
1'100. Erwin toglie la recinzione con i cavi verso            www.protezionedellegreggi.ch/it/downloads/
metà novembre e la reinstalla in aprile. In linea di
principio, l’orso non è attivo in inverno. Bever si                           Scheda del WWF
trova a circa 1700 metri di altezza e la situazio-                            “L’orso e le api”
ne è particolarmente delicata alla fine dell’au-                              Progetto Ursina del WWF:
tunno e in primavera, periodi in cui i fili o i nastri                        www.ursina.org
elettrificati sono già stati rimossi a causa della
neve o non sono ancora stati installati.

                                                         11
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                                                12
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di articoli d’apicoltura
                                                                                           VSI
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Da Berna fino a Winterthur                          Bern                     Bärner Imkerlädeli
                                                    Erlenbach                Apiline GmbH
                                                    Maienfeld                Imkerhof
                                                    Monthey                  Rithner & Cie.
                                                    Müllheim                 Hans Frei Imker-Shop
             Gli specialisti del                    Niederbipp               A. Gabi
            ramo nelle vostre                       Ormalingen               Di Lello AG
                                                    Pieterlen                IB Fema GmbH
                     vicinanze                      Sattel                   K. Schuler
                                                    Schönengrund             A. Büchler
                                                    Sempach-Station          M. Wespi
                                                    Winterthur               M.+ R. Ruffner

                                               13
Il calabrone asiatico
prosegue la sua progressione,
la Svizzera non è risparmiata!
                                                                  due nidi. Un po’ dopo, nel cantone del Giura, un
Nel corso del 2020 sono state registrate                          apicoltore ha segnalato la presenza di calabroni
molteplici segnalazioni di calabroni asia-                        asiatici davanti alle sue arnie. L’utilizzo di radio-
tici nei cantoni di Ginevra, del Giura e in                       trasmettitori ha di nuovo consentito di localizza-
Ticino. Si è proceduto all’individuazione                         re e distruggere il nido. Due dei tre nidi scoperti
dei nidi mediante tecniche di radioteleme-                        nel 2020 erano situati a un’altezza di oltre venti
tria e alla loro distruzione (3 nidi). Sembra                     metri e hanno richiesto l’intervento di persona-
chiaro che altre colonie si installeranno                         le specializzato. Nel 2021 è stato scoperto un
nel nostro paese nel 2021 e che solo la                           primo nido primario in un’aia a Onex (cantone
creazione di una rete di osservatori (guar-                       di Ginevra). Il ricorso ai radiotrasmettitori, che
die forestali, agricoltori, disinfestatori,                       sono utilizzati di solito per monitorare i mammi-
ecc.) e la vigilanza di tutti gli apicoltori nei                  feri, sembra essere il metodo più promettente,
propri apiari consentiranno di assicurare                         malgrado il costo, per localizzare rapidamente
la lotta contro questa specie invasiva.                           i nidi.

Daniel Cherix                                                     Le zone a rischio
Professore onorario dell’Università di Losanna,                   I dati della tabella 1 relativi alla situazione in
daniel.cherix@unil.ch
                                                                  Svizzera sono utili per stabilire quali sono le
Lukas Seehausen                                                   zone a rischio d’invasione da parte del cala-
Entomologo del CABI (Centre for Agriculture and Bioscience
International), l.seehausen@cabi.org                              brone asiatico e per pianificare efficacemente
                                                                  le misure da intraprendere. In tale contesto, la
Anja Ebener
                                                                  mappa fornita da info fauna – CSCF, che mo-
Direttrice apiservice / Servizio sanitario apistico (SSA),
anja.ebener@apiservice.ch                                         stra le località dove il calabrone asiatico è sta-
                                                                  to avvistato in Svizzera, è molto istruttiva per
                                                                  valutare la situazione attuale (cfr. la figura 1a;
Situazione in Svizzera                                            la mappa è disponibile al seguente indirizzo:
(stato al giugno 2021)                                            https://lepus.unine.ch/carto/58510). Tuttavia, i
Il 2020 è stato un anno piuttosto intenso, con                    punti sulla mappa mostrano soltanto i posti in
la comparsa del calabrone asiatico nei cantoni                    cui il calabrone asiatico è stato scoperto finora:
di Ginevra, del Giura e del Ticino (cfr. la tabella               sarebbe altresì utile sapere dove potrebbe po-
1). Il primo calabrone asiatico è stato cattura-                  tenzialmente installarsi e prosperare in Svizzera
to a Ginevra nel mese di luglio da una persona                    negli anni a venire. Per tali previsioni, i modelli
avveduta che l’ha portato al Servizio della fau-                  bioclimatici possono aiutare a definire le zone
na. Successivamente sono stati individuati altri                  che rischiano di essere invase da una data spe-
esemplari (Parc de la Grange e Chambésy in                        cie. Tali modelli combinano le informazioni note
particolare). Grazie all’utilizzo di radiotrasmetti-              sulla biologia della specie invasiva (in particola-
tori, è stato possibile localizzare e distruggere                 re la sua ripartizione nella zona d’origine e la sua

                                                             14
Servizio sanitario apistico - apiservice

sensibilità alla temperatura e all’umidità) e i dati                rischia di essere invasa dal calabrone asiatico
climatici. Modelli di questo tipo sono stati svi-                   nel corso dei prossimi anni.
luppati anche per il calabrone asiatico. In par-
ticolare, la situazione svizzera è stata studiata                   Raccomandazioni e scenari futuri
dal CABI e dall’Istituto di ricerca dell’agricoltura                L’esperienza acquisita dai nostri colleghi dei
biologica FiBL. I risultati, che sono sintetizzati                  paesi confinanti mostra che diversi fattori sono
nella figura 1b, mostrano che le regioni svizzere                   importanti nella lotta contro il calabrone asiatico
favorevoli all’installazione del calabrone asiati-                  e nella limitazione della sua invasione in Svizze-
co sono: l’Altopiano svizzero, le zone a bassa                      ra. Il primo fattore è rappresentato dalle osser-
altitudine nel Giura, le valli alpine calde come la                 vazioni e segnalazioni. Queste consentiranno
valle del Rodano e del Reno e il sud del Ticino. Il                 di attivare il rilevamento e la distruzione dei nidi
freddo probabilmente limiterà la sopravvivenza                      prima del periodo di riproduzione del calabrone
del calabrone nelle Alpi e nel Giura.                               asiatico. Questo monitoraggio è fondamentale
Combinando le informazioni sulla ripartizione                       ed è sempre meglio segnalare un’altra specie
attuale e sulle zone favorevoli a un’invasione                      che non si è riusciti a riconoscere con certez-
in Svizzera, si possono definire le regioni più                     za piuttosto che rischiare di non individuare un
esposte a un’eventuale invasione nel 2021. Ne                       calabrone asiatico. Ma è la tappa successiva,
emerge che, da Ginevra a Rorschach, tutta la                        ossia l’individuazione e la distruzione del nido, a
regione frontaliera del nord-ovest della Svizzera                   essere primordiale. La distruzione dovrebbe ve-

Tabella 1: Sintesi dei dati relativi al calabrone asiatico in Svizzera dalla prima cattura
nel 2017 sino alla fine di giugno 2021

 Data          Cantone   Località                 Tipo                                      Individuazione nido Distruzione
 24.04.2017    JU        Fregiécourt              1 esemplare (giovane regina)              -                   Sì
 19.12.2019    VD        Mont-sur-Rolle           Piccolo nido primario (con 3 esemplari)   2m di altezza       Sì
 29.07.2020    GE        Plainpalais              1 esemplare (maschio)                     -                   No
 14.08.2020    GE        Parc de la Grange        2 esemplari (operaie)                     -                   Sì
 22.09.2020    GE        Quartiere des Allières   1 nido (radiotrasmettitori)               23m di altezza      Sì
 30.09.2020    GE        Pregny-Chambesy          1 nido (radiotrasmettitori)               10m di altezza      Sì
 08.10.2020    JU        Noirmont                 1 nido (radiotrasmettitori)               35m di altezza      Sì
 08.10.2020    TI        Ludiano                  1 esemplare (giovane regina?)             -                   Sì
 31.10.2020    JU        Coeuve                   1 esemplare (giovane regina?)             -                   Sì
 08.11.2020    JU        Noirmont                 1 esemplare                               -                   No
 24.11.2020    JU        Porrentruy               1 esemplare                               -                   No
 28.04.2021    GE        Bernex                   1 esemplare (giovane regina)              -                   No
 28.06.2021    GE        Onex                     1 nido primario                           1m di altezza       Sì

                                                            15
rificarsi prima della fine del mese di settembre                      quest’anno. Il CABI, l’Università di Losanna e il
per evitare che le nuove regine lascino il nido, si                   SSA desiderano creare un team comune d’in-
accoppino e possano costruire nuovi nidi l’an-                        tervento e di formazione che, da un lato, aiuti a
no successivo. Per il momento, riteniamo che il                       trovare e a distruggere i primi nidi nei cantoni e,
metodo più efficace per il rilevamento dei nidi                       dall’altro lato, formi i responsabili cantonali per
sia l’utilizzo di radiotrasmettitori fissati sul corpo                questo compito. Per il momento, deve ancora
del calabrone. Tuttavia, questo metodo richiede                       essere assicurato il finanziamento del progetto.
un minimo di conoscenze e non è certo gra-
tuito. Sarebbe bene organizzarlo in anticipo a
livello dei cantoni che rischiano di essere invasi                    Raccomandazioni
                                                                      alle apicoltrici e agli apicoltori

A                                                                     1) Se vedete un esemplare di calabrone
                                                                      asiatico, catturatelo e/o scattate una foto
                                                                      come prova e segnalatelo al Servizio sani-
                                                                      tario apistico (SSA, Berna) (info@apiservi-
                                                                      ce.ch o al numero 0800 274 274).
                                                                      Le nuove fondatrici diventano attive tra marzo
                                                                      e maggio e sono talvolta individuabili in natura
                                                                      alla ricerca di nutrimento o di un luogo di nidifi-
                                                                      cazione. È così, ad esempio, che è stato visto
                                                                      il primo calabrone asiatico in Svizzera, all’e-
B                                                                     poca dell’individuazione del primo esemplare
                                                                      nell’aprile del 2017 a Fregiécourt. Come prova,
                                                                      bisogna inviare una fotografia degli esemplari
                                                                      osservati al SSA.

                                                                      2) Se trovate un nido primario, scattate una
                                                                      foto, se possibile con un esemplare. Se il ni-
                                                                      do viene rimosso, conservatelo come pro-
                                                                      va.
                                                                      Da marzo a luglio il calabrone asiatico costrui-
Figura 1: Le mappe riportano: (a) la ripartizione attuale del
calabrone asiatico Vespa velutina nigrithorax in Svizzera sul-
                                                                      sce i nidi primari, spesso in strutture artificiali. È
la base delle osservazioni di esemplari e di nidi registrate          difficile distinguere questi nidi da quelli di altre
da info fauna CSCF; (b) i risultati di un modello bioclimatico
(CLIMEX) che mostrano l’adattabilità elevata (rosso) e media          specie, come il calabrone europeo o le vespe.
(arancione) delle zone d’installazione del calabrone asiatico         Pertanto, solo la presenza del calabrone stesso
in diverse zone climatiche in Svizzera. Dati: info fauna/CCO-
KOF; cartografia: Swisstopo.                                          consente un’identificazione definitiva. In caso di

                                                                 16
Calabrone asiatico con radiotrasmettitore. Il trasmettitore è attaccato al peduncolo con un piccolo filo.

sospetto di nido primario di calabrone asiatico,                      20 minuti. Se vedete dei calabroni a caccia
è quindi preferibile scattare una foto di un cala-                    davanti agli apiari, fate una foto o eventual-
brone che arriva al nido e inviare un esemplare                       mente un video.
al SSA per l’identificazione. Per evitare che l’at-                   A partire dal mese di agosto è possibile osser-
tività di osservazione sia dispersiva, solo il SSA                    vare i calabroni asiatici che attaccano le api
centralizzerà le informazioni per tutta la Svizze-                    davanti agli apiari o altre specie di insetti sui
ra e il Liechtenstein. Ciò consentirà una reazio-                     fiori. Il modo più semplice di fornire una prova
ne rapida degli addetti preposti alla distruzione                     della presenza del calabrone asiatico è fare una
dei nidi.                                                             foto o eventualmente un breve video di questi
                                                                      animali. La strategia di caccia del calabrone
3) A partire dal mese di agosto, osservate                            asiatico è diversa da quella del calabrone euro-
regolarmente i vostri apiari nelle giornate                           peo: caccia spesso in volo stazionario davanti
soleggiate verso mezzogiorno per almeno                               all’ingresso dell’arnia, aspettando che le opera-

                                                                17
ie escano. Il calabrone europeo ha invece uno               arnie. Noi non raccomandiamo il sistema delle
stile più erratico. Sebbene sia difficile scattare          trappole per diversi motivi: a) i calabroni a cac-
una foto nitida dei calabroni in volo staziona-             cia sono alla ricerca di proteine per nutrire le
rio, possono essere catturati con relativa facilità         larve nei propri nidi e non sono quindi partico-
con una retina per insetti o uccisi. Una volta cat-         larmente attratti dai liquidi a base di zucchero;
turati o uccisi, è molto più facile fare le foto ed         b) per la maggior parte i vari tipi di trappole so-
è possibile inviare un esemplare come prova.                no di fatto molto inefficaci in generale per in-
Un’altra soluzione consiste nello scattare delle            trappolare il calabrone asiatico; c) le trappole,
foto dei calabroni viventi quando si posano sul             soprattutto quelle a bottiglia a base di liquido,
predellino di volo. Una volta che si è catturato            sono perlopiù poco specifiche e catturano mol-
un esemplare o si è scattata una foto e che si              te altre specie di insetti, facendo quindi più ma-
è avvertito il SSA, consigliamo di non prendere             le che bene; d) l’efficacia delle trappole attorno
altre misure fino a nuovo ordine.                           alle arnie per ridurre la pressione sulle colonie
                                                            resta ancora da studiare; e) in certi cantoni, le
4) Non cercate di catturare i calabroni con                 trappole per insetti non sono in genere autoriz-
delle trappole, a meno che non sia per uno                  zate e richiedono un permesso speciale.
studio specifico ufficiale.
Ad alcuni potrebbe sembrar logico organizzare               5) Proteggete le vostre api con una griglia di
una campagna di trappole di massa nel perio-                protezione per calabroni.
do in cui le fondatrici sono attive per ridurre il          Raccomandiamo invece di installare delle gri-
numero dei nuovi nidi (in primavera). Tuttavia, la          glie di protezione a partire dal mese di agosto
ricerca ha dimostrato che la mortalità naturale             nelle regioni in cui il calabrone si è installato,
più elevata delle fondatrici si registra in prima-          per ridurre l’impatto di questo predatore sull’at-
vera, in particolare a causa della concorrenza              tività delle api mellifere. Troverete informazioni
con la propria specie. Pertanto, le fondatrici uc-          aggiornate sulla costruzione delle griglie nel
cise dalle trappole ridurranno semplicemente la             prontuario 2.7.1. del SSA (www.apicoltura.ch/
concorrenza e l’esemplare ucciso sarà sostitu-              prontuario).
ito da un altro. Anche i test con una fortissima
densità di trappole non sono riusciti a mostrare            6) Se trovate un nido secondario, non tenta-
una diminuzione dei nidi rispetto alle regioni              te di distruggerlo da soli. Informate il SSA e
senza trappole.                                             lasciate la distruzione ai professionisti.
Per ridurre la pressione sulle api esercitata dai           La distruzione dei nidi di calabroni asiatici è un
calabroni che danno loro la caccia davanti alle             compito piuttosto difficile e talvolta pericoloso.
arnie alla fine dell’estate o all’inizio dell’autun-        Deve quindi essere effettuata soltanto da pro-
no, molte persone pensano come prima cosa                   fessionisti qualificati. A seconda dei cantoni,
a installare trappole e a uccidere i calabroni              può essere compito di un’impresa di disinfesta-
collocando delle trappole a bottiglia attorno alle          zione contro i parassiti (ad esempio nel Giura) o

                                                       18
8) Le buone pratiche apistiche come meto-
                                                                 do di prevenzione.
                                                                 Assicuratevi di rispettare le buone pratiche api-
                                                                 stiche, come indicato nel Concetto aziendale
                                                                 del SSA (www.apicoltura.ch/concettoazienda-
                                                                 le). I punti seguenti sono particolarmente impor-
                                                                 tanti per quanto riguarda il calabrone asiatico:
                                                                 • valutare e selezionare le colonie (conservare
                                                                    nell’apiario solo le colonie forti e sane);
                                                                 • assicurare l’apporto di nutrimento (ogni colo-
                                                                    nia deve avere sufficiente nutrimento a dispo-
                                                                    sizione in ogni momento);
                                                                 • non lasciare in giro i telaini, conservarli fuori
                                                                    dalla portata delle api o fonderli immediata-
                                                                    mente.

                                                                 Conclusione
                                                                 Il 2020 è stato l’anno in cui è stato conferma-
                                                                 to l’arrivo del calabrone asiatico in Svizzera e
Rimozione del nido di calabrone asiatico a Chambésy (GE).        soprattutto la presenza di nidi, indicativa che
                                                                 le popolazioni hanno potuto svilupparsi. Nono-
del servizio antincendio (ad esempio a Ginevra).                 stante i mezzi messi in campo per distruggere
Ad ogni modo, la decisione sulla responsabilità                  i nidi, la scoperta di un nuovo nido primario nel
per la distruzione dei nidi spetta al cantone.                   cantone di Ginevra alla fine di giugno del 2021
                                                                 conferma la presenza di giovani regine feconde.
7) Fate conoscere il calabrone asiatico e                        Le eventuali altre regine sopravvissute all’inver-
condividete le vostre conoscenze.                                no (in Svizzera o nella regione frontaliera) saran-
L’informazione è la chiave di una lotta efficace                 no responsabili della costruzione di nuovi nidi
contro il calabrone asiatico. Solo quando tutti                  nel corso dell’anno. Tenuto conto del fatto che
sapranno dell’esistenza di questa specie inva-                   sono state evidenziate delle regioni sensibili, è
siva e della minaccia che pone per le api, per                   importante che tutti partecipino allo sforzo di
l’ambiente e per gli esseri umani, potremo in-                   osservazione per evitare una diffusione troppo
dividuare efficacemente le nuove zone invase,                    rapida e gravi danni alle colonie di api mellifere.
trovare e distruggere i nidi e limitare gli effetti              Segnalare un calabrone asiatico significa con-
avversi del calabrone asiatico. Per informazioni,                tribuire a evitare una rapida diffusione di questa
consultate il prontuario 2.7. del SSA (www.api-                  nuova specie esotica invasiva.
coltura.ch/prontuario).

                                                            19
Le api ci insegnano
l’immunità di sciame
Recita un vecchio adagio che non ci sia nien-             mente di pappa reale, una sostanza prodotta
te di nuovo sotto il sole. Ma alcuni potrebbero           dalle api operaie che si trovano in una fase della
sorprendersi scoprendo che gli essere umani               loro vita (precedente al periodo che trascorrono
non sono le uniche creature ad aver inventato i           volando in libertà per procurarsi nettare e polli-
vaccini. Uno studio appena pubblicato sul Jour-           ne) in cui nutrono le larve. Il dottor Harwood si è
nal of Experimental Biology da Gyan Harwood               quindi chiesto se queste api nutrici incorporino,
dell’Università dell’Illinois, Urbana-Champaign,          nella pappa reale che producono, frammenti
conferma che le api da miele ci sono arrivate             degli agenti patogeni contenuti nelle provviste
prima di noi. Suggerisce inoltre che queste por-          portate nell’alveare dalle api uscite a procurasi
tino avanti operazioni analoghe ai programmi di           il nutrimento.
vaccinazione dell’infanzia di tipo prime-boost            Per mettere alla prova la sua idea, si è associato
(cioè “a doppia vaccinazione”, in cui la prima            a un gruppo dell’università di Helsinki, in Fin-
attiva la risposta immunitaria, la seconda la raf-        landia, guidato da Heli Salmela. Insieme hanno
forza).                                                   raccolto circa 150 api nutrici, dividendole in sei
Essendo gregarie, le api da miele rischiano co-           minialveari senza ape regina, in cui erano pre-
stantemente che nei loro alveari si diffondano            senti covate di larve da accudire. Invece che il
delle malattie. La maggior parte degli animali            nettare, hanno dato alle api nutrici acqua e zuc-
che vivono in condizioni affollate possiede un            chero, e in tre di questi alveari hanno “corretto”
robusto sistema immunitario. Per questo gli en-           questo sciroppo con Paenibacillus larvae, un
tomologi si sono a lungo interrogati sul perché           bacillo che causa una malattia mortale per gli
lo stesso non accada alle api da miele, che ef-           alveari, chiamata peste americana.
fettivamente possiedono meno geni che modu-
lano il sistema immunitario della maggior parte           Probabile che le api nutrici
delle api solitarie.                                      trasmettano l’antigene all’ape regina
                                                          attraverso la pappa reale
L’antigene dell’ape regina                                In questo caso, per evitare un’infezione del ge-
Parte della risposta, emersa nel 2015, è che le           nere, il dottor Harwood e la dottoressa Salmela
api regine vaccinano le loro uova trasferendo in          hanno sottoposto preventivamente a calore,
esse, prima che queste siano deposte, fram-               uccidendoli, gli agenti patogeni. Hanno anche
menti di proteine provenienti da agenti patogeni          applicato sui batteri morti una tintura fluore-
che causano malattie.                                     scente, perché fosse più facile tracciare i loro
Queste proteine agiscono come antigeni che                successivi destini. E, naturalmente, i microsco-
scatenano lo sviluppo di una risposta immuni-             pi fluorescenti hanno confermato che frammen-
taria protettiva negli esemplari in sviluppo. Ma          ti di Paenibacillus larvae entravano nella pappa
questa osservazione ha portato a chiedersi co-            reale, prodotti da quelle api che erano state ali-
me la regina riceva, tanto per cominciare, la sua         mentate con acqua e zucchero “corretti”. Inol-
fornitura di antigeni, poiché essa si ciba unica-         tre, l’esame di questa pappa reale ha rivelato

                                                     20
livelli elevati – rispetto a quella proveniente da        Ogni ape neonata risulta quindi vaccinata due
api che non erano state nutrite con Paeniba-              volte. Resta da capire se si tratti semplicemente
cillus larvae – di un peptide antimicrobico noto          di un approccio belt-and-braces (di una doppia
come defensin-1. Si ritiene che questa sostanza           precauzione), o sia in realtà l’equivalente della
aiuti i sistemi immunitari a tenere a distanza le         vaccinazione prime-boost per gli esseri uma-
infezioni batteriche.                                     ni, in cui la seconda vaccinazione moltiplica gli
Complessivamente queste scoperte suggeri-                 effetti della prima. Ma qualunque sia la verità,
scono che le api nutrici trasmettano effettiva-           sembra offrire una protezione. Non tanto immu-
mente, tramite la loro pappa reale, gli antigeni          nità di gregge, quanto di sciame.
all’ape regina che poi le inocula nelle sue uo-
va. Questo significa inoltre – dal momento che            Traduzione di Federico Ferrone
anche le larve ricevono pappa reale nei primi             Questo articolo è uscito sul settimanale
giorni dopo essere uscite dalle uova – che le api         britannico “The Economist”.
nutrici inoculano anche le larve.                         Segnalato da Tino Previtali, che ringraziamo.

                                                     21
Flavescenza dorata

                                                             consentito di definire i passi successivi secon-
A seguito della reintroduzione dell’obbli-                   do criteri oggettivi. Solo per darvi un’idea del
go di trattamento con insetticidi a base                     lavoro svolto, rendo di seguito espliciti alcuni
di piretrine contro la cicalina vettrice del-                numeri:
la flavescenza dorata della vite, avevamo
                                                             •   3’110 trappole adesive analizzate;
protestato presso il Servizio fitosanitario
                                                             •   11’510 insetti determinati;
cantonale e sollecitato alcune risposte
                                                             •   8’428 insetti scollati per analisi genetiche;
che, nel frattempo, ci sono state recapita-
                                                             •   2’511 piante sintomatiche rilevate;
te e pubblichiamo volentieri.
                                                             •   630 piante analizzate;
                                                             •   4’300 litri di insetticidi non immessi nell’am-
                                                                 biente.
“Per iniziare, occorre ricordare che la Sezione
dell’agricoltura, dopo opportune valutazioni e               A questi vanno aggiunte le attività del centro
in accordo con i ricercatori di Agroscope Ca-                di ricerca Agroscope Cadenazzo e dell’Istituto
denazzo, Agroscope Changins, dell’Istituto fe-               federale di ricerca WSL nell’ambito del proget-
derale di ricerca per la foresta, la neve e il pa-           to FLAVID. Le evidenze sperimentali raccolte
esaggio WSL, i funzionari del Servizio fitosani-             hanno portato a concludere che proseguendo
tario federale e l’Ufficio federale dell’agricoltura         la moratoria il rischio di diffusione della flave-
ha deciso, ad inizio 2019, di intraprendere un               scenza dorata sarebbe stato troppo elevato.
percorso innovativo volto a individuare una stra-            Inoltre, il mantenimento di basse popolazioni
tegia di contenimento della flavescenza dorata               di Scaphoideus titanus è un elemento impre-
della vite che tenesse conto della necessità di              scindibile per evitare che siano precluse ulteriori
limitarne la diffusione da un lato e che permet-             future moratorie. In virtù dell’articolo 16 dell’Or-
tesse di ridurre l’impatto ambientale e i costi per          dinanza sulla salute dei vegetali del 31 ottobre
il settore viticolo dall’altro. Dopo quattordici anni        2018, l’Ufficio federale dell’agricoltura, e non
di trattamenti, giustificati dalla necessità di ten-         la Sezione dell’agricoltura, ha perciò emanato
tare l’eradicazione della malattia, il Cantone ha            il 17 febbraio 2021 la Decisione generale con-
quindi messo in atto una moratoria per quel che              cernente misure per contenere la diffusione del
concerne i trattamenti contro l’insetto vettore              Grapevine flavescence dorée phytoplasma nel
della malattia, Scaphoideus titanus, per gli anni            Canton Ticino e nel Canton Grigioni ordinan-
2019 e 2020. Parallelamente è stata implemen-                do l’esecuzione di due trattamenti (non alme-
tata una nuova e specifica attività straordinaria            no due) a base di piretro nella zona infestata e
di monitoraggio e di ricerca in collaborazione               nella zona cuscinetto. Entrando nel merito della
con gli istituti summenzionati.                              tipologia di prodotto scelto per l’esecuzione dei
Questa attività, a fronte di un notevole sforzo              trattamenti, è necessario specificare che il pi-
collettivo, ha permesso di sostenere la morato-              retro o piretrine naturali sono molecole estratte
ria attraverso la raccolta di dati scientifici e ha          da specie di piante del genere Chrysanthe-

                                                        22
mum, di origine naturale e autorizzate per l’uso               insetti, in particolare di api mellifere, verificatesi
in agricoltura biologica, e addirittura sarebbero              in contesti agricoli svizzeri dove questi prodotti
compatibili con l’iniziativa popolare “Per una                 sono impiegati da diverso tempo o in vigneti a
Svizzera senza pesticidi sintetici”. Hanno inoltre             conduzione biologica dove, già in anni passati,
una buona efficacia sullo Scaphoideus titanus,                 rappresentavano l’unica alternativa al prodotto
hanno una bassa tossicità su mammiferi e uc-                   Applaud. Vengo alle vostre specifiche doman-
celli, sono molto poco persistenti nell’ambiente               de:
e sulla pianta, l’azione insetticida è in grande
prevalenza circoscritta al momento dell’appli-                 1. I prodotti previsti per il contenimento dell’in-
cazione, se usate secondo le prescrizioni han-                    setto vettore sono omologati per tale scopo
no un impatto accettabile sull’ambiente senza                     e, se impiegati secondo le prescrizioni d’uso,
compromettere la biodiversità. A tal proposito,                   non mettono in serio pericolo le api. Come
nella scheda informativa inviata ai viticoltori vie-              Sezione dell’agricoltura, abbiamo ritenuto
ne chiaramente indicata la necessità di trattare                  opportuno fornire il nostro parere all’Ufficio
al di fuori dell’orario di volo delle api e di sfalcia-           federale dell’agricoltura basandoci su con-
re eventuali erbe in fiore prima del trattamen-                   siderazioni esclusivamente tecnico-scientifi-
to. Indicazioni più dettagliate sono riportate                    che, senza condizionamenti esterni.
inequivocabilmente sull’etichetta del prodotto                 2. Già risposto nella parte introduttiva.
e sulle schede tecniche a disposizione di ogni                 3. La flavescenza dorata della vite è una ma-
viticoltore. Con l’invio del bollettino fitosanita-               lattia epidemica caratterizzata da una rapida
rio è nostra intenzione ritornare sull’argomen-                   diffusione a causa della trasmissione diret-
to per continuare la sempre attenta attività di                   ta da vite a vite ad opera dell’insetto vetto-
sensibilizzazione nell’uso corretto dei prodotti                  re, Scaphoideus titanus. L’Organizzazione
fitosanitari. Tengo a precisare che l’Ufficio fe-                 europea e mediterranea per la protezione
derale dell’agricoltura, in fase di omologazio-                   delle piante (EPPO) ritiene che, qualora la
ne, dispone limitazioni di sicurezza per limitare                 sua diffusione non venga adeguatamente
i danni all’ambiente (frasi SPe) per evitare che                  contrastata, le conseguenze saranno cata-
si manifesti il potenziale pericolo. Queste frasi                 strofiche. Per questo motivo è stata inserita
sono adeguatamente riportate in etichetta e se                    dalla stessa Organizzazione nella lista A2
rispettate garantiscono che non ci siano effetti                  degli organismi di quarantena che necessi-
inaccettabili derivanti dall’uso del prodotto fito-               tano di regolamentazione. Dello stesso avvi-
sanitario. Nello specifico, le misure sopra men-                  so è il Centro internazionale per l’agricoltura
zionate sono ritenute sufficienti. A dimostrazio-                 e le bioscienze (CABI) secondo cui, senza il
ne di ciò, da quando vengono registrati i casi di                 controllo dell’insetto vettore, il numero di viti
intossicazione da prodotti fitosanitari delle api                 infette può crescere di dieci volte ogni anno
presso il Centro svizzero di ricerca apistica di                  fino a raggiungere l’80 o il 100% di piante
Liebefeld non sono mai state riportate stragi di                  in pochi anni. È chiaro quindi che la flave-

                                                          23
carlo volponi sa
  50            etichette autocollanti
   anni
 1963 -2013
                       su rotoli
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Etichette autocollanti per vasetti
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 volponi@bluewin.ch - www.etichettevolponi.ch

                                                     2 x 10 minuti ...
                                                     ... per rispondere ai sondaggi della apisuisse.
                                                     Aiutateci e partecipate al nostro sorteggio.

Ogni anno apisuisse conduce due sondaggi tramite internet – uno, in primavera, sulla perdita di colonie
d’api e in autunno uno sul rendimento di miele. Vorremmo riuscire a motivare al minimo il 10% degli apicol-
tori di ogni sezione a partecipare. Non importa se possedete due o cento colonie d’api. L’importante è che
siate disposti a partecipare a lungo termine, perché solo in tal modo riusciremo a guadagnare un’immagine
autentica.
                            Registratevi fino al 31.8.2021 sul nostro sito web:
                            www.apicoltura.ch/sondaggio
Riceverete poi una e-mail con l’accesso al sondaggio. Le persone che hanno già ricevuto il link per il sondaggio
sono già registrate e riceveranno automaticamente l‘accesso al prossimo sondaggio. Una ripetuta registrazione
non è necessaria!
Tra tutti i partecipanti verranno sorteggiati cinque vincitori che riceveranno in premio 800 coperchi
per vasetti di miele per un valore di CHF 216.–. I vincitori del sondaggio di primavera 2021 sono:
Ernesto Bassi, Lugano / Dieter Hufschmid, Sissach / Anne-Claude Jacquat, Sarine / Heinz Krautter, Fricktal /
Heinrich Roost, Stammheimertal.
apisuisse, Jakob Signer-Strasse 4, 9050 Appenzell, Tel. 071 780 10 50
www.apicoltura.ch, sekretariat@bienenschweiz.ch

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scenza dorata della vite deve essere gestita               verno italiano hanno risarcito i viticoltori con
e i migliori risultati si ottengono combinando             32 milioni di euro per le perdite di raccolto e
l’uso di insetticidi, l’estirpo di piante sinto-           le nuove piantumazioni. Per il Cantone Ticino
matiche e l’uso di materiale di propagazione               è in atto uno studio nell’ambito di un progetto
sano. La mancata applicazione di queste mi-                di master in collaborazione con il Politecnico
sure può causare ingenti perdite. Tra il 1949              federale di Zurigo. La stima si riferirà in ogni
e il 1954, in Armagnac e Chalosse tutte le                 caso ad una realtà in cui sono sempre state
viti di Baco 22A, varietà ibrida, sono state               messe in atto misure di contenimento, senza
colpite da flavescenza dorata. In Serbia nella             le quali si sarebbero probabilmente verificate
sola regione dell’Aleksandrovac, nel 2005, le              anche in Ticino situazioni problematiche co-
perdite economiche dovute alla distruzione                 me quelle elencate sopra. Per darle un’idea
di vigneti ammontarono a 3.2 milioni di euro.              dell’importanza della malattia e della preoc-
Sempre nel 2005, l’Unione Europea e il Go-                 cupazione di molti Paesi europei, le riporto il
                                                           recente caso della Germania dove, per una
                                                           sola pianta sintomatica individuata, è stato
                                                           estirpato un intero vigneto di 1 ha. I costi
                                                           legati alle perdite di intere arnie di api non
                                                           sono stati presi in considerazione poiché il
             Vuoi sapere                                   processo di omologazione ci garantisce che
      a che varietà appartiene                             un uso corretto del prodotto esclude effetti
            il tuo miele?                                  indesiderati inaccettabili. Inoltre, non sono
                                                           mai state riportate perdite di intere colonie di
  ANALISI POLLINICA                                        api a causa di applicazioni di piretrine natu-

      DEL MIELE                                            rali.
                                                        4. Come già detto, impiegando il prodotto
  E DETERMINAZIONE                                         secondo le indicazioni d’uso, si ritiene che
DI MIELI MONOFLORALI                                       non ci possano essere effetti indesiderati
         (tedesco e francese)                              inaccettabili. Del mancato rispetto delle pre-
                                                           scrizioni d’uso risponderebbe direttamente
                                                           l’utilizzatore”.
  Biologisches Institut für Pollenanalyse
              K. Bieri GmbH
                                                        Il Servizio fitosanitario cantonale
               Talstrasse 23
              3122 Kehrsatz
         Telefon 031 961 80 28
          www.pollenanalyse.ch                          Nota: per facilitare la lettura abbiamo omesso
                                                        i riferimenti bibliografici presenti, che mettiamo
                                                        volentieri a disposizione degli interessati.

                                                   25
26
VASETTI PER MIELE
         VASTA GAMMA CON DIVERSE FORME E DIMENSIONI
         RITIRO PRESSO TAVERNE OPPURE CONSEGNE A DOMICILIO
         SCONTI PER QUANTITÀ

                                                          TWIST OFF 63 BIO
                                                          COLORE NERO E SENZA PVC

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                                                           091 930 98 61

        Ci siamo trasferiti in Via Centro Carvina 3           ( IN FACCIA ALLA POSTA )
        Enologica Ticinese Sagl 6807 TAVERNE

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         nutrizione, trattamenti fitosanitari, smielatori e maturatori

      Punto vendita Via Don Minzoni, 81 - 28050 Pombia (NO)
Visita il nostro shop online, possibilità di consegna a domicilio e fattura tax free

    +39 393 5517537              info@apisoleggio.it              www.apisoleggio.it

                                           27
L’angolo degli affari
                                                                Ritiro miele 2021
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   Telefono 076 545 19 61                                       ticinese di acacia, tiglio e castagno a fran-
                                                                chi 17.50 al kg, consegna in bidoni mes-
                                                                si da loro a disposizione. Per l’apicoltore
                                                                che fornisce un quantitativo superiore ai
                                                                1000 kg il prezzo aumenta ulteriormente di
                                                                Fr. 1.— arrivando a 18.50 al kg. Tutti i mieli
                                                                verranno analizzati ed i possessori del mar-
                                                                chio apisuisse avranno la priorità.
                                                                Quantitativo minimo per il ritiro 150 Kg.

                                                                Interessati annunciarsi a:
                                                                Livio Cortesi preferibilmente via e-mail
                                                                livio.cortesi@bluewin.ch
                                                                eventualmente mobile 079 621 58 88

                                                                Oppure a:
                                                                Mauro Braghetta 091 825 35 35 (ore pasti)

     VASO PER MIELE TUTTO COMPRESO
Vaso in vetro per miele, forma bassa, coperchio multicolore a vite, IVA compresa
                                      da pezzi franco Chiasso     150     300     500     1000 1 Pal +2 Pal
Consegne a domicilio Ticino
                                      1 Kg con coperchio - . 8 4         -.77    -.75     -.70   -.67
 + Moesano, da Fr. 55.
                                                                                                         ri c h i e s ta

                                      1/2 Kg con coperchio - . 7 0       -.63    -.59     -.56   -.45
Per quantità richiedere offerta       1/4 Kg con coperchio - . 6 5       -.59    -.57     -.53   -.43
                                                                                                               a

Campioni gratuiti a richiesta         1/8 Kg con coperchio - . 6 3       -.57    -.54     -.50   -.39
Altri vasi per frutta, verdura ..., a 50 g. con coperchio - . 6 2        -.55    -.50     -.48   -.36
richiesta (diverse forme e capacità) s o l o c o p e r c h i o - . 3 6   -.32    -.30     -.26   -.19 a scatola

crivelliimballaggi@hotmail.com  091 647 30 84
                             Crive lli Imballaggi - 6830 Chiasso

                                                        28
10002_20200025__Hostettler Spezialzucker AG__Inserataenderung italienisch.qxp_Hostettler Inserat 01-07-i 22.01.20 13:38

            HOSTETTLERS®                            www.hostettlers.ch
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     Nutrimento per API
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       •   conservazione 24 mesi
       •   zucchero svizzero                                                                                           disponibile
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                                                                                                                       qualità BIO

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    ideale per il foraggio autunnale, 72-73%                                                    Prezzi base, IVA incl. Fr./ kg
                           prezzi netto Fr./kg                                                       8x     1,5 kg       (1)      3.65
    a partire              BagInBox 20 kg                                                            1x       6 kg       (2)      3.45

         20                     1.46                                                            (1) = Vaschetta trasparente
                                                                                                (2) = Cartone con sacchetto di plastica
        100                      1.38
        300                     1.37
        400                     1.36
                                                                                                Sconti a partire:
        500                      1.33                                                                   24 kg         10 ct./kg
        600                      1.30                                                                   48 kg         20 ct./kg
        800                      1.27                                                                   96 kg         30 ct./kg
       1000                      1.21                                                                  192 kg         40 ct./kg
    da 2000 kg               su richiesta                                                              300 kg         su richiesta

    BagInBox      10 kg / 6 kg / 3 kg
    Bottiglie PET                2 kg
    Prezzi di base, IVA incl. sconti, consegna su
                                                                                                Deposito a
    www.hostettlers.ch                                       VASCHETTA TRASPARENTE              Cadenazzo
                                                                                                Camion Transport SA
    Lo sconto è concesso per la quantità acquistata durante tutto un anno                       Via Stazione 2
    di calendario e viene aggiornata ad ogni fattura.                                           6593 Cadenazzo
    Sono pertanto possibili più ritiri di merce, approfittando così di sconti complessivi.
                                                                                                Ordinazione:
    I prezzi indicati si applicano per merce ritirata al deposito
    di Cadenazzo, a partire da 4 confezioni.                                                    Tel. 091 851 90 40

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                              Karl Roth-Strasse 1                                     CH-5600 Lenzburg
                                                                                                                                          2020-001_i

                                                                                 •

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