L'anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio

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L'anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
 

       L’anticipazione dei cambiamenti
       nel settore delle stazioni di servizio
       Lo scenario “apertura prolungata dei negozi”

       Studente/essa                        Relatore/trice

       - Svetlana Cupic                     - Chiara Bernardi

       Corso di laurea                      Indirizzo di approfondimento

       - Business Administration            - Innovation Management

       Tesi di Master

       Manno, Gennaio 2015
2/54	
  
	
  
Abstract	
  

L’obiettivo principale del presente lavoro è quello di ipotizzare uno scenario basato sull’ipotesi che
i negozi elvetici rimangano aperti ad orari prolungati, valutarne le ripercussioni sulle stazioni di
servizio e proporre delle riconfigurazioni dell’offerta.
Durante il presente scritto è stato analizzato prima di tutto il business delle stazioni di servizio,
sono stati esposti dei dati di vendita relativi ad una stazione di servizio per analizzare la
correlazione tra orari d’apertura dei negozi e cifre di vendita della stazione, e si è dimostrato che
più gli orari di apertura dei negozi sono ridotti e più le cifre d’affari delle stazioni di servizio
aumentano.
Si è anche fatto un paragone dei prezzi tra negozi e stazioni di servizio, dove si è potuto osservare
che per una certa categoria di stazioni che rappresentano la maggioranza, i prezzi dei prodotti
sono di gran lunga superiori a quelli che si trovano nei negozi. Questo fatto però non scoraggia
ugualmente la clientela a fare i propri acquisti presso le stazioni di servizio.
Sono poi state fatte delle ricerche su regolamentazioni e proposte di leggi che hanno mostrato la
direzione in cui alcuni partiti politici si stanno indirizzando, ovvero la parziale liberalizzazione degli
orari d’apertura dei negozi e quindi il prolungamento di essi.
È stato fatto poi un paragone con i Paesi limitrofi riguardo agli orari di apertura dei negozi, che
sono risultati molto più flessibili rispetto a quelli elvetici.
Queste evidenze in principal modo, hanno permesso di affermare che l’apertura prolungata dei
negozi possa entrare in atto, e che le conseguenze per le stazioni di servizio potrebbero essere di
forte impatto.
Si sono poi esplorate delle possibili riconfigurazioni dell’offerta delle stazioni di servizio, dove
alcune sono risultate interessanti e altre meno auspicabili.

 L’anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
3/54	
  
	
  
Sommario	
  
Abstract	
                                                                                                                                2	
  

1.	
  INTRODUZIONE	
                                                                                                                      4	
  
1.1	
  SCOPO	
  E	
  OBIETTIVI	
                                                                                                          4	
  

1.2	
  METODOLOGIA	
  E	
  STRUTTURA	
  DEL	
  LAVORO	
                                                                                   5	
  
2.	
  L’IMPRESA	
  E	
  L’ANTICIPAZIONE	
  DEI	
  CAMBIAMENTI	
                                                                           6	
  
      2.1.	
  Il	
  cambiamento	
  organizzativo	
  nell’evoluzione	
  aziendale	
                                                        6	
  
      2.2	
  La	
  strategia	
                                                                                                            7	
  
      2.3.	
  Il	
  cambiamento	
  strategico	
                                                                                           7	
  
      2.4.	
  Modelli	
  di	
  cambiamento	
  strategico	
                                                                                8	
  
      2.5.	
  L’utilizzo	
  degli	
  scenari	
                                                                                            9	
  
3.	
  ANALISI	
  DEL	
  BUSINESS	
  DELLE	
  STAZIONI	
  DI	
  SERVIZIO	
                                                              11	
  
      3.1.	
  L’assortimento	
  delle	
  stazioni	
  di	
  servizio	
                                                                  13	
  
      3.2.	
  Dati	
  di	
  vendita	
  per	
  fascia	
  oraria	
  e	
  giorno	
                                                        16	
  
      3.3.	
  Paragone	
  prezzi	
  con	
  supermercati	
                                                                              25	
  
      3.4	
  I	
  prezzi	
  delle	
  stazioni	
  di	
  servizio	
  in	
  generale	
                                                    27	
  
      3.5.	
  Caratteristiche	
  della	
  clientela	
                                                                                  29	
  
4.	
  SCENARIO	
  “APERTURA	
  PROLUNGATA	
  DEI	
  CENTRI	
  COMMERCIALI”	
                                                           31	
  
      4.1	
  Situazione	
  attuale	
  degli	
  orari	
  d’apertura	
  dei	
  negozi	
  in	
  Svizzera	
                                31	
  
      4.2.	
  Situazione	
  attuale	
  degli	
  orari	
  d’aperura	
  nei	
  Paesi	
  limitrofi	
                                      33	
  
      4.3.	
  La	
  configurazione	
  delle	
  stazioni	
  di	
  servizio	
  nel	
  caso	
  italiano	
                                 34	
  
      4.4.	
  Valutazione	
  della	
  probabilità	
  di	
  accadimento	
  e	
  impatto	
  per	
  e	
  stazioni	
  di	
  servizio	
     34	
  
5.	
  POSSIBILI	
  RICONFIGURAZIONI	
  DELL’OFFERTA	
                                                                                  38	
  
      5.1.	
  Riduzione	
  dei	
  prezzi	
  tramite	
  partnership	
                                                                   38	
  
      5.2.	
  Riconfigurazione	
  attività	
                                                                                           41	
  
         5.2.1.	
  Servizi	
  di	
  manutenzione	
  al	
  veicolo	
  e	
  piccole	
  riparazioni	
                                     42	
  
         5.2.2.	
  Servizio	
  di	
  lavaggio	
  auto	
  /	
  car	
  care	
                                                            43	
  
      5.3.	
  Riconfigurazione	
  assortimento	
                                                                                       45	
  
         5.3.1.	
  Take	
  away:	
  piatti	
  pronti	
                                                                                 45	
  
         5.3.2	
  Restringimento	
  dell’assortimento	
                                                                                48	
  
      5.4.	
  Nessuna	
  azione	
                                                                                                      49	
  
      5.5.	
  Considerazioni	
  finali	
  sulle	
  strategie	
  riorganizzative	
  dell’offerta	
                                      50	
  
6.	
  CONCLUSIONI	
                                                                                                                    52	
  

BIBLIOGRAFIA	
                                                                                                                         53	
  
	
  
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1.	
  INTRODUZIONE	
  

In Svizzera gli orari d'apertura dei negozi e dei centri commerciali sono particolarmente ridotti
rispetto a quelli dei Paesi europei. Basti pensare alla vicina Italia dove questi sono spesso aperti 7
giorni su 7 e fino alle 22.00.
Infatti, soprattutto in Ticino, gli orari d'apertura dei negozi sono dalle 8.00/9.00 fino alle 18.30 nei
giorni feriali, il giovedì fino alle 21, il sabato fino alle 17 e la domenica sempre chiusi.
L'esigua fascia oraria dei centri commerciali ha quindi spinto alla ricerca di altri luoghi d'acquisto
più flessibili e che sopperiscano al bisogno di chi non ha la possibilità di recarsi ai centri
commerciali entro le 18.30 o di chi la domenica o durante i giorni festivi necessita di determinati
articoli.
Questa lacuna è stata ben colta dalle stazioni di servizio che hanno sfruttato anche le fasce orarie
in cui i negozi rimangono chiusi per permettere alla clientela di poter effettuare i propri acquisti
anche in orari più prolungati rispetto a quelli dei negozi.
Negli ultimi anni il popolo elvetico è stato sempre più spesso chiamato alle urne per esprimersi su
proposte di liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi.
Fino ad oggi la protezione dei lavoratori ha prevalso sulla libertà di commercio, ma fino a quando
la situazione rimarrà tale?

1.1	
  SCOPO	
  E	
  OBIETTIVI	
  
Lo scopo del presente scritto è quello di ipotizzare uno scenario basato sull’ ipotesi che la legge
sulla liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi entri in vigore e che di conseguenza questi
rimangano aperti oltre l’orario attuale, come pure la domenica.
L’obiettivo principale è quindi quello di analizzare la plausibilità di questa ipotesi, quantificarne la
probabilità di accadimento e di conseguenza sviluppare delle possibili riconfigurazioni dell’offerta
attuale delle stazioni di servizio con shop annesso

Le domande di ricerca del lavoro alle quali si vuole cercare risposta sono quindi le seguenti:
esistono delle basi che portino ad ipotizzare uno scenario in cui i negozi elvetici rimangano aperti
ad orari prolungati? Che impatto avrebbe il prolungamento degli orari di apertura dei negozi
sull’area di business degli shop delle stazioni di rifornimento?
Come le stazioni di rifornimento potrebbero riconfigurare la propria offerta nell’area di business
shop?

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1.2	
  METODOLOGIA	
  E	
  STRUTTURA	
  DEL	
  LAVORO	
  

L’approccio utilizzato nel presente lavoro è sostanzialmente qualitativo.
Le informazioni e i dati reperiti provengono principalmente da fonti secondarie suddivise nel
seguente modo per le diverse fasi del lavoro:
       -   analisi della letteratura relativa allo strumento analisi di scenario
       -   dati interni (Socar) di carattere economico-finanziario reperiti da database aziendali, (con
           particolare riferimento alle stazioni Socar Ticino, per ragioni di facilitazione all’accesso dei
           dati)
       -   leggi e rapporti volti ad analizzare la situazione attuale in Svizzera e a valutare la
           probabilità di accadimento dell’apertura prolungata degli orari dei negozi
       -   raccolta di informazioni in merito alla configurazione dell’offerta di prodotti / servizi nelle
           stazioni di rifornimento di altri Paesi

Oltre alle fonti secondarie utilizzate, sono state fatte delle osservazioni sul posto da parte
dell’autore per rilevare i prezzi di vendita di stazioni di servizio e negozi.

Il lavoro è suddiviso in quattro parti. La prima parte, teorica, definisce lo strumento analisi di
scenario, la seconda parte è volta ad analizzare il business delle stazioni di servizio e i dati di
vendita di una specifica stazione. In questa parte è stato fatto anche un paragone dei prezzi tra un
negozio e una stazione di servizio.
Nella terza parte è stata esaminata la legislazione e gli sviluppi in corso inerenti agli orari
d’apertura dei negozi. È stata poi osservata la situazione attuale nei Paesi limitrofi per quel che
concerne gli orari di apertura dei negozi. Da qui si è analizzata la probabilità di accadimento
dell’ipotesi “apertura prolungata dei negozi”. Infine sono state proposte delle riconfigurazioni per la
strategia attuale delle stazioni di servizio.

Per la parte “ possibili riconfigurazioni dell’offerta” sono state varate diverse alternative, tra le quali
anche opzioni che non sono risultate del tutto attraenti, e questo è stato fatto per cercare di
rendere un quadro completo della situazione.

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2.	
  L’IMPRESA	
  E	
  L’ANTICIPAZIONE	
  DEI	
  CAMBIAMENTI	
  
Di fronte alle spinte competitive, ai cambiamenti strutturali del ambiente esterno e alle continue
evoluzioni, le imprese si trovano sempre più spesso costrette ad affrontare grandi sfide per tenersi
al passo con i tempi. La strategia aziendale spesso deve essere rivalutata per poter permettere la
sopravvivenza dell’azienda, ma spesso la staticità o la distrazione rispetto agli eventi in atto porta
a non vedere per tempo i cambiamenti esterni, e la capacità di reagire può non essere
implementata ed utilizzata per tempo.

2.1. Il cambiamento organizzativo nell’evoluzione aziendale
Quando le imprese hanno successo l’esortazione al cambiamento è quasi inesistente e la ricerca
di nuove routine risulta spesso stimolata solo da un declino. Così le imprese rimangono vittime
della trappola delle competenze e le loro competenze critiche diventano rigidità critiche (Grant,
1999). La capacità delle imprese di adattarsi al cambiamento dipende dalla natura stessa del
cambiamento.
Alcuni aspetti evolutivi del cambiamento potrebbero essere facilmente prevedibili nel ciclo di vita di
un settore, ma potrebbe anche succedere che alcuni fattori critici di successo cambino nella fase
di sviluppo del settore e l’impresa potrebbe dover necessitare di acquisire nuove risorse e
competenze per poter competere con successo nelle seguenti fasi di sviluppo.
A seguito dei mutamenti del ambiente, le imprese possono adattare le proprie competenze, in
special modo se queste hanno natura dinamica anziché statica. Le competenze dinamiche sono
state definite da Teece come .
Alcuni mutamenti ambientali potrebbero annientare alcune competenze dell’impresa, mentre altri
potrebbero valorizzarle.
La capacità delle imprese di adattarsi dipende quindi dal livello di impatto che il cambiamento
esterno impone.
Alcuni autori sostengono che le imprese possano adattarsi ai cambiamenti attraverso
l’incrementalismo logico, ovvero una serie di mutamenti discreti.
L’evidenza empirica dimostra però che il mutamento graduale potrebbe essere ostacolato a causa
dell’ inerzia organizzativa, e soprattutto che potrebbe risultare troppo lento per rimanere al passo
coi mutamenti esterni.
Elaine Romanelli e Michael Tushman hanno identificato un processo di equilibri sequenziali in cui
viene creato un divario crescente tra l’organizzazione ed il suo ambiente, dovuto all’inerzia
organizzativa, e l’impresa viene quindi costretta ad adottare cambiamenti profondi e generalizzati.
Secondo Andy Grove di Intel il mutamento continuo ed adattivo è efficace, ma solo fino ad un certo
punto. Quando l’impresa giunge ad un punto definito da Grove come punto di flesso strategico,
l’impresa deve essere pronta e disposta ad un mutamento strategico radicale.

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2.2 La strategia
La definizione di strategia ha dato luogo ad un dibattito sulla considerazione nella sua definizione o
meno delle principali finalità dell’impresa. Da una parte la strategia viene considerata come , mentre dall’altra questa viene considerata come una
modalità attraverso cui l’impresa definisce se stessa e quindi anche i principali
obiettivi.(Enciclopedia dell’impresa, 1998)
Sia sul piano teorico che su quello pratico, la considerazione o meno dei fini nel concetto di
strategia ha effetti molto importanti. Infatti, Coda afferma che > L’autore propone quindi di considerare la strategia come concetto di
ricerca o di governo dell’identità dell’impresa, dove quest’ultima è intesa come specificazione del
campo di attività dell’impresa, dei principali fini ai quali le attività sono orientate e della modalità di
organizzazione e di gestione delle stesse. (Coda, 1998)

2.3. Il cambiamento strategico
La capacità di modificare il campo di attività, i modelli gestionali e organizzativi, i valori e gli
obiettivi, è diventata una necessità inevitabile.
Gli accelerati processi di trasformazione della società ed i suoi repentini cambiamenti pongono al
centro del sistema dell’impresa le capacità di cambiamento strategico.
Condividendo la definizione di strategia proposto da Coda, il cambiamento strategico si raffigura
come tutti i cambiamenti dell’identità effettiva o percepita dell’impresa.
Alcuni importanti pilastri sui quali agisce il cambiamento dell’identità di un’impresa sono:
       -   la missione
       -   le competenze distintive
       -   l’immagine interna ed esterna
       -   le risposte concrete al mercato e alla concorrenza
       -   il linguaggio aziendale e i processi di comunicazione
       -   i meccanismi di identificazione individuo / azienda

La profondità del cambiamento strategico è inevitabilmente confrontata con la storia e l’esperienza
che l’impresa ha creato nel corso degli anni. A tal proposito Mintzberg (1987) afferma che >.
Per Mintzberg la stabilità gioca un ruolo molto fondamentale. Infatti egli afferma che gestire la
strategia presuppone gestire periodi di stabilità piuttosto che di cambiamenti. Per lui l’assenza di
stabilità significa assenza di strategia, e vi è quindi la necessità da una parte adattarsi e

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mantenere il contatto con un ambiente esterno in continua trasformazione, ma d’altro lato bisogna
anche conciliare il tutto con l’efficienza operativa.

2.4. Modelli di cambiamento strategico
Per rendere concreto il cambiamento strategico esistono diverse modalità, come per esempio il
modello dei salti quantici, che si basa sul recupero di stabilità e sincronizzazione rispetto
all’evolversi dell’ambiente esterno, di coesione e soddisfazione interna, nel minor tempo possibile.
In questo modello il cambiamento è sostanzialmente continuo e dev’essere basato sulla
valutazione di molteplici fattori in modo mirato. Nella realtà però non è sempre facile comprendere
immediatamente in che stato stia evolvendo la strategia e l’ambiente esterno all’impresa. Il
risultato di un processo di cambiamento è spesso molto difficile da predeterminare, e di
conseguenza il cambiamento strategico in particolar modo, più che atto deliberale o
programmabile, diventa dimensione del divenire organizzativo (Pilati, 1987).
Più di frequente però, le strategie vengono implementate durante o a seguito di un processo di
sviluppo o di cambiamento. Il concetto di apprendimento è affine al cambiamento dato che viene
fondato proprio sulla modificazione degli schemi preesistenti. L’apprendimento viene definito da
Warglien (1990) come un processo di sperimentazione e di uso creativo dell’esperienza propria o
altrui.
Il cambiamento strategico tramite apprendimento si concretizza tramite l’identificazione di alcune
condizioni future per l’azienda che però non sono sempre ben definite, si presentano incerte o
addirittura vaghe (Enciclopedia dell’impresa, 1998)
A tal propositi Normann (1979) propone il concetto di visione, ovvero .
Il concetto di visione contiene utili informazioni circa i mercati, il sistema di prodotto,
l’organizzazione delle risorse ecc, ed è importante per spiegare il cambiamento tramite
apprendimento dato che ne rappresenta uno strumento essenziale come pure un possibile terreno
d’azione.
Una delle modalità principali di cambiamento strategico tramite apprendimento rispetto alla
relazione con l’ambiente circostante, è l’anticipazione. L’anticipazione è un processo di
apprendimento che presuppone la sequenza di visione, riflessione e azione.
L’azienda, secondo questo processo, deve impegnarsi a preparare e costruire capacità che
serviranno un domani per competere con successo.
Nell’apprendimento per anticipazione la visione è un attributo fondamentale, in quanto permette di
generare la creazione e l’adozione di schemi previsionali.
L’anticipazione dei cambiamenti può risultare uno strumento fondamentale per permettere alle
imprese di cogliere i cambiamenti ambientali e reagire per tempo.

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2.5. L’utilizzo degli scenari
Nel contesto della pianificazione strategica e soprattutto con l’aumento della consapevolezza che
sia necessario affrontare esplicitamente l’incertezza nel corso della pianificazione, vengono
spesso utilizzati gli scenari come strumento per comprendere le implicazioni strategiche
dell’incertezza e dei cambiamenti futuri.
Nel campo della pianificazione strategica esistono molteplici strumenti che i manager hanno a
disposizione. L’utilizzo degli scenari vanta la facoltà di poter incorporare l’utilizzo di una numerose
quantità di alternative viste in dettaglio.

“In un mondo caratterizzato da incertezze sempre maggiori e dal rischio di rotture delle tendenze,
non solo a lungo termine, ma anche a medio breve, lo sforzo dell’analisi prospettica – vale a dire
messa in luce degli scenari più probabili – è più che mai indispensabile per elaborare previsioni. In
breve, per pianificare bisogna definire delle previsioni sulla base di scenari”.(Godet, 1990)
Uno scenario è una visione internamente coerente di ciò che la futura struttura del settore
potrebbe essere.
Con la costruzione di scenari un’impresa può esplorare le conseguenze possibili dell’incertezza,
ridurre quest’ultima e poter quindi scegliere o cambiare la propria strategia. L’incertezza relativa al
futuro viene quindi tradotta e valutata ed il processo decisionale viene quindi facilitato.

La costruzione di uno scenario si basa su di un insieme di ipotesi plausibili sulle incertezze più
importanti che potrebbero influenzare e modificare la struttura del settore, estese fino a vedere le
conseguenze che potrebbero avere nella creazione o nel mantenimento del vantaggio competitivo.
Gli scenari non sono quindi delle predizioni di certezze, quanto più previsioni di plausibilità. (Blecic,
2012)
Nella letteratura ci sono diversi approcci all’analisi degli scenari, e nel corso del presente scritto lo
scenario verrà utilizzato come strumento di supporto che consenta di ordinare le percezioni degli
alternativi ambienti futuri nei quali prenderanno corpo le decisioni e azioni aziendali.(Blecic, 2012)

Nello schema 1 sono riportate le varie fasi per il processo di costruzione degli scenari.

 L’anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
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Schema 1:Processo di costruzione degli scenari del settore industriale

           IdentiLicare	
  le	
  incertezze	
  che	
  possono	
  inLluire	
  sulla	
  struttura	
  del	
  settore	
  

                               Stabilire	
  i	
  fattori	
  causali	
  che	
  le	
  determinano	
  

                          Formulare	
  supposizioni	
  su	
  ciascun	
  fattore	
  causale	
  

       Combinare	
  le	
  supposizioni	
  sui	
  singoli	
  fattori	
  in	
  scenari	
  internamente	
  coerenti	
  

       Analizzare	
  la	
  struttura	
  del	
  settore	
  che	
  potrebbe	
  prevalere	
  in	
  ciascun	
  scenario	
  

          Determinare	
  le	
  fonti	
  del	
  vantaggio	
  competitivo	
  in	
  base	
  a	
  ciascun	
  scenario	
  

            Prevedere	
  il	
  comportamento	
  dei	
  concorenti	
  in	
  base	
  a	
  ciascun	
  scenario	
  
                                                                                                                          	
  
Quanto riportato nello schema 1 è il processo generale per la costruzioni di scenari del settore
industriale, ed è il meccanismo che è stato preso come base per lo sviluppo dello scenario
“apertura prolungata dei negozi e le conseguenze per gli shop delle stazioni di servizio”.

Il principale vantaggio nell’utilizzo degli scenari sta nella loro flessibilità di impego, che consente di
integrare diverse tecniche, di effettuare analisi di ampio spessore in relazione a vari vincoli
ambientali e sistemi, di dare spazio ai valori e di accrescere la consapevolezza del futuro. Gli
scenari in altre parole, rappresentano una predisposizione mentale, un modo di porsi rispetto ai
problemi che usualmente insorgono nell’analisi strategica.
Vi sono però anche degli svantaggi nell’utilizzo degli scenari. Essi infatti richiedono un’alta
intensità di competenze nella loro attuazione, richiedono enormi risorse in termini di tempo e quindi
anche di denaro. Un altro svantaggio è che gli scenari tendono ad essere ampi e concettuali, e
quindi poco specifici.(Enciclopedia dell’impresa, 1998)
	
  
 L’anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
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3.	
  ANALISI	
  DEL	
  BUSINESS	
  DELLE	
  STAZIONI	
  DI	
  SERVIZIO	
  
In Svizzera ci sono 21 marche di stazioni di servizio, per un totale di 3'567 stazioni di servizio con
shop annesso, oltre a numerose stazioni private sparse in tutta la nazione come ad esempio “Pina”
a Grancia, “Righetti” a Lugano o “Gioia” a Bellinzona per citare alcuni esempi ticinesi.
(Associazione gestori di negozi delle stazioni di servizio in Svizzera, 2014)

Il business delle stazioni di servizio è suddiviso in due attività principali, quali la vendita di
carburante e la vendita di prodotti all’interno dello shop annesso.

L’attività principale che genera maggior valore e quindi il core business delle stazioni di servizio è
la vendita di carburante:
       -­‐   i clienti più importanti sono quelli che effettuano rifornimento al proprio veicolo
       -­‐   il canale più importante è quello diretto, l’approvvigionamento diretto di carburante
       -­‐   il prodotto venduto in maggior misura è il carburante
       -­‐   le competenze più rilevanti per le stazioni di servizio stanno nella qualità del carburante
             offerto alla propria clientela.

Oltre alla vendita di carburante, la maggior parte delle stazioni di servizio dispone anche di uno
shop annesso dove vengono venduti prodotti alimentari e non.
Questo business tendenzialmente rappresenta un’area d’affari minore rispetto a quello del
carburante.

Le stazioni di servizio vengono principalmente suddivise in 4 categorie:

       -­‐   Stazioni di servizio autostradali, dove la maggior parte della clientela è di passaggio, sono
             spesso aperte ad orari prolungati. Il 22 settembre 2013 vi è stata una votazione popolare
             riguardo alla modifica della legge sul lavoro. Fino a tale data le stazioni di servizio situate
             nelle zone autostradali e lungo le strade principali con traffico intenso potevano impiegare
             personale dalle 5.00 di mattina fino alla 1.00 di notte. L’esito della votazione è stato positivo
             e a partire dal 1° dicembre 2013 le stazioni di servizio di questa tipologia possono
             impiegare personale anche durante la notte senza dover chiedere l’autorizzazione alle
             autorità competenti.
             Per questa tipologia di stazioni di servizio il business carburante genera una maggiore fetta
             di cifra d’affari rispetto al business shop.

       -­‐   Stazioni di servizio di confine, dove la maggior parte della clientela è residente oltre confine
             (Italia, Germania, Francia, Austria) ed è più orientata al rifornimento di carburante piuttosto
             che all’acquisto di articoli shop, tranne che per alcuni articoli che se pur spesso più cari

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                                                      rispetto alla propria nazione sono più graditi in Svizzera (es: cioccolata, dadi, minestre,
                                                      caffè..). In questo caso il business del carburante genera una cifra d’affari di gran lunga
                                                      superiore a quella generata dalla vendita di articoli shop.

                           -­‐                        Stazioni di servizio periferiche, posizionate ai margini del centro o in zone industriali,
                                                      frequentate da clientela locale per rifornimenti o piccoli acquisti. Per queste stazioni
                                                      l’acquisto di carburante è più significativo rispetto all’acquisto di articoli dello shop.

                           -­‐                        Stazioni di servizio di città. Questa categoria di stazioni di servizio è situata in zone a forte
                                                      urbanizzazione frequentate assiduamente da clientela locale. Le stazioni di servizio di città
                                                      sono l’alternativa principale agli acquisti presso i negozi, dato che offrono la maggior parte
                                                      dei beni di prima necessità anche ad orari prolungati e sono molto comode per effettuare
                                                      piccoli acquisti. In questo caso il business carburante ed il business shop assumono uguale
                                                      importanza per quel che riguarda le cifre d’affari, e talvolta può succedere che il business
                                                      shop generi addirittura maggior cifra d’affari rispetto al business carburante.

A dipendenza della tipologia di stazione di servizio, la quota suddivisa tra vendite di carburante e
vendite shop varia notevolmente.
Un esempio significativo può essere il paragone tra la stazione di servizio Socar di Pizzamiglio e la
stazione di servizio Socar di Bellinzona.
La stazione Socar di Pizzamiglio è una stazione di confine, essendo situata a pochi metri dal valico
doganale, e la clientela è per lo più residente in Italia ed è orientata al rifornimento di carburante e
solo in piccola parte all’acquisto di articoli shop.
La stazione Socar di Bellinzona è invece definita come stazione di città perché situata in zona
fortemente urbanizzata, la clientela è locale e più o meno fissa ed è orientata sia al rifornimento di
carburante che all’acquisto di articoli dello shop.
Qui di seguito sono riportate le cifre di vendita domenicali ( la domenica è il giorno in cui
solitamente si generano le maggiori cifre d’affari) delle due stazioni.

Vendite domenicali Socar Pizzamiglio:
                           -­‐                        Carburante: 70'000 CHF
                           -­‐                        Articoli shop: 3'500 CHF

Vendite domenicali Socar Bellinzona:
                           -­‐                        Carburante: 9'000 CHF
                           -­‐                        Articoli Shop: 9'500 CHF1

	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  
1	
  Dati	
  reperiti	
  da	
  Database	
  Socar	
  	
  

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Nel caso della Stazione Socar di Pizzamiglio, che è una stazione di confine, la cifra d’affari
generata dalle vendite di carburante rappresenta il 95% del totale, mentre per la stazione di
Bellinzona, situata in zona città, i due diversi business generano più o meno la stessa cifra d’affari
(48% carburante e 52% shop).
Questo esempio è utile per precisare che a differenza della tipologia della stazione di servizio che
si prende in considerazione, le cifre d’affari dei due diversi business possono variare
notevolmente, e quindi il business della vendita di articoli shop che solitamente è secondo alla
vendita di carburante, può essere egualmente influente sulle cifre d’affari totali e talvolta anche più
significativo.

3.1. L’assortimento delle stazioni di servizio
Negli shop delle stazioni di servizio, sono presenti diverse categorie di articoli a dipendenza della
grandezza e del posizionamento dello shop.
In genere tutte le stazioni con shop annesso, indipendentemente dalla loro grandezza, dispongono
di beni tipicamente rintracciabili presso questa tipologia di negozi come: tabacchi, ricariche
telefoniche, prodotti per l’auto, cicche, caramelle, bevande, piccoli snacks.
Gli shop annessi alle stazioni di servizio possono avere la grandezza di un piccolo chiosco di pochi
metri quadrati, oppure disporre di una superfice molto ampia (150 – 200 metri quadrati) destinata
alla vendita di molteplici tipologie di prodotti.
La gamma di categorie presenti nella maggior parte delle stazioni di servizio con una superficie di
negozio media, è in genere sempre la seguente:

       -­‐   Tabacchi
       -­‐   Giornali e riviste
       -­‐   Prodotti per l’auto (olio motore, profumi, prodotti pulizia veicoli)
       -­‐   Ricariche telefoniche e buoni regalo
       -­‐   Gratta e vinci
       -­‐   Pane / Panetteria
       -­‐   Bevande alcoliche e non
       -­‐   Bevande calde
       -­‐   Cicche/caramelle/dolci
       -­‐   Snack salati
       -­‐   Frutta e Verdura
       -­‐   Panini confezionati
       -­‐   Latticini / banco frigo (latte, jogurt, formaggi..)
       -­‐   Carne fresca
       -­‐   Congelati

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              -­‐           Conserve
              -­‐           Caffè
              -­‐           Prima colazione (cereali, zwieback…)
              -­‐           Pasta
              -­‐           Ingredienti per cucinare (condimenti, salse, dadi, spezie)
              -­‐           Prodotti per l’igiene personale (shampoo, saponi, dentifrici)
              -­‐           Prodotti per la casa (detersivi, spugne..)
              -­‐           Prodotti per il grill (carbonella, legna…)
              -­‐           Prodotti per animali (cibo per cani/gatti, sabbia,..)
              -­‐           Articoli da regalo (candeline, peluches, giochi)

Alcune stazioni di servizio molto complete possono possedere anche una zona bar, un
autolavaggio, panini freschi e snack preparati in giornata.
A dipendenza della grandezza dello shop e del suo posizionamento la gamma degli articoli
presenti è più o meno ampia. Il posizionamento è importante perché definisce l’assortimento di
base dello shop, ovvero se una stazione è situata in zona di confine, comprenderà tanti tipi di
cioccolata, dadi e caffè, mentre se è posizionata in zona città comprenderà articoli freschi,
panetteria e alimentari in generale.
La grandezza dello shop è invece importante per permettere la vastità dell’assortimento presente
all’interno dello shop.
Per esempio presso la stazione Socar di Noranco che è tra le più grandi del Ticino (ca 120 m2),
sono presenti diverse varietà della stessa categoria di articoli.
Per citare alcuni esempi: 11 tipi di paste di diverse marche, 8 tipi di sughi, 6 tipi di pizze congelate,
10 tipi di jogurt, 3 tipi di dentifrici da denti, 4 tipi di doccia schiuma, 5 marche diverse di acqua
presenti in vari formati, 6 tipi di latte.2
Questa tipologia di stazione non ambisce ad offrire ai propri clienti solo i tipici beni di prima
necessità, ma punta ad offrire una gamma di prodotti dove i clienti possano scegliere a seconda
delle proprie esigenze, e senza dover acquistare per forza un prodotto specifico perché l’unico
presente nell’ assortimento.

La direzione delle stazioni di servizio è quindi quella di volersi sostituire ai negozi non solo per via
del ristretto orario di apertura, ma voler rendere l’alternativa dell’acquisto presso le stazioni di
servizio una vera e propria abitudine, grazie alla vasta scelta di articoli che vi si possono trovare.

	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  
2	
  Dati	
  ottenuti	
  da	
  osservazioni	
  presso	
  la	
  stazione	
  Socar	
  di	
  Noranco	
  

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Con i cambiamenti dei ritmi di vita che diventano sempre più frenetici ed impegnativi soprattutto
per chi lavora, anche le necessità dei consumatori sono cambiate. Infatti spesso si esce dal lavoro
tardi, si hanno vari tipi di impegni e il tempo per fare acquisti è sempre più ridotto.
Le stazioni di servizio hanno intuito questi cambiamenti e ne hanno colto l’opportunità venendo
incontro alle esigenze dei clienti che cercano sempre di più una più ampia scelta di articoli, un
servizio di pagamento veloce ed un orario di apertura prolungato.
Queste nuove esigenze hanno fatto diventare gli acquisti di prodotti presso le stazioni di servizio
un’alternativa, almeno parziale, agli acquisti presso i negozi.

I gestori delle stazioni di servizio e le loro centrali sono quindi sempre più focalizzati nel voler
offrire una buona e vasta scelta di prodotti all’interno dei propri shop, avendo constatato che
questa “nuova” area di business è in grado di generare un buon profitto, ulteriore a quello generato
dalla vendita di carburante.

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3.2. Dati di vendita per fascia oraria e giorno
Analizzato l’assortimento delle stazioni di servizio, si vuole ora andare ad analizzare i dati di
vendite orarie di una stazione di servizio per vedere la connessione tra vendite degli shop della
stazione di servizio ed orari d’apertura dei negozi.

Tabella 1: Vendita articoli shop all’ora dal 21.07.2014 al 27.07.20143

       ORA	
                                                                                                Lunedì	
                                                                                                           Marterdì	
   Mercoledì	
   Giovedì	
  	
   Venerdì	
          Sabato	
            Domenica	
  
                                                                                                 VALORE	
   21.07	
                                                                                                            22.07	
      23.07	
       24.07	
         25.07	
            26.07	
             27.08	
  	
   TOT	
  ORA	
  
       6.00-­‐7.00	
                                                                             CHF	
                                                                    315.90	
                                                 269.25	
       347.86	
      314.50	
       326.75	
        132.95	
              177.25	
       1884.46	
  
       	
                                                                                        %	
                                                                                     0.64	
                                       0.55	
         0.72	
        0.64	
         0.67	
          0.27	
                0.36	
           3.85	
  
       7.00-­‐8.00	
                                                                             CHF	
                                                                    324.30	
                                                 333.10	
       410.13	
      465.85	
       390.20	
        414.05	
              304.75	
       2642.38	
  
       	
                                                                                        %	
                                                                                     0.67	
                                       0.68	
         0.84	
        0.96	
         0.80	
          0.85	
                0.63	
           5.43	
  
       8.00-­‐9.00	
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                                                                    166.60	
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                                                                                        %	
                                                                                     0.34	
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       9.00-­‐10.00	
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                                                                    158.40	
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                                                                                        %	
                                                                                     0.33	
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                                                                    196.65	
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                                                                                        %	
                                                                                     0.40	
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                                                                                        %	
                                                                                     0.35	
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                                                                                        %	
                                                                                     0.88	
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                                                                                     0.60	
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                                                                                     0.40	
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                                                                                     1.03	
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                                                                                     1.23	
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       19.00-­‐20.00	
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                                                                                     1.07	
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       20.00-­‐21.00	
                                                                           CHF	
                                                                    507.37	
                                                 519.22	
       647.33	
      557.83	
       553.32	
        624.85	
              625.15	
       4035.07	
  
       	
                                                                                        %	
                                                                                     1.04	
                                       1.07	
         1.33	
        1.15	
         1.14	
          1.28	
                1.28	
           8.29	
  
       21.00-­‐22.00	
                                                                           CHF	
                                                                    445.36	
                                                 456.27	
       371.54	
      460.55	
       528.95	
        421.25	
              523.35	
       3207.27	
  
                          %	
                                                                                                                                                            0.92	
                                       0.94	
         0.76	
        0.95	
         1.09	
          0.87	
                1.08	
           6.61	
  
       	
  
       TOT	
   GIORNO	
   	
  	
                                                                                                                                  5206.29	
   6528.56	
                                                          6781.46	
   6530.64	
        7882.08	
   6742.37	
                 8991.31	
      48662.71	
  
       	
                 %	
                                                                                                                                                    10.69	
                                            13.43	
         13.94	
      13.42	
         16.21	
        13.85	
                18.46	
        100.00	
  

	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  
3	
  Fonte:	
  Database	
  POS	
  ,	
  dati	
  di	
  vendita	
  della	
  stazione	
  Socar	
  di	
  Bellinzona,	
  	
  elaborati	
  dall’autore                                                                                                                                                           	
  

 L’anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
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Nella Tabella 1 sono raffigurati i dati di vendita di articoli shop della stazione Socar di Bellinzona,
da lunedì 21 luglio 2014 fino a domenica 27 luglio 2014.
La stazione Socar di Bellinzona è definita come stazione di città, è situata in zona a forte
urbanizzazione e lungo la strada principale con forte affluenza di veicoli. Nelle vicinanze vi sono
altre stazioni di servizio: Coop Pronto, Shell, Eni, tutte con shop annesso, e una stazione di
rifornimento con sola vendita di carburante, e sono presenti diversi negozi e centri commerciali
come Denner, Migros, Coop e Manor.

La settimana presa in considerazione per le osservazioni delle cifre è una settimana “tipo”
dell’intero anno, ovvero senza festività o accadimenti particolari che potrebbero influire sulle
vendite di articoli shop.
Le cifre d’affari dello shop sono suddivise per giorno (7 giorni lavorativi) e per ora (16 fasce
d’orario che corrispondono alle 16 ore in cui la stazione di benzina è aperta tutti i giorni, dalle 6.00
alle 22.00), in modo da mettere in evidenza le vendite per fascia d’orario.

Dalla tabella 1 si osserva innanzitutto che la domenica, giorno in cui tutti i negozi ticinesi sono
chiusi, è il giorno che genera la maggior cifra d’affari 8'991 chf (18.46 % del totale dei 7 giorni della
settimana).
Il lunedì tendenzialmente è la giornata in cui la cifra d’affari raggiunge il minimo. Il motivo lo si
potrebbe trovare nel fatto che la gente ha finito le scorte di acquisti effettuate il sabato e per fare
“la spesa grande” si reca presso i negozi e non presso le stazioni di servizio.

Le vendite di articoli shop durante gli altri giorni della settimana sono più o meno equamente
distribuite, tranne che per il venerdì che solitamente è il giorno feriale in cui la cifra d’affari è la più
alta.

Dalla tabella 1 si può notare che la fascia d’orario 12.00 – 13.00 è una fascia in cui si ha una
buona percentuale di vendite e la cifra d’affari raggiunge il 7.04 % del totale dei sette giorni per
ora. Infatti in quella fascia oraria, parte della clientela, per questioni di comodità e velocità,
preferisce recarsi presso la stazione di servizio per fare piccoli acquisti per il pranzo come il pane
fresco o qualche ingrediente per cucinare, oppure per consumare direttamente il pranzo presso il
distributore. La stazione presa in considerazione dispone infatti di panini preconfezionati e di 2
tavolini d’appoggio dove la clientela ha la possibilità di consumare il “pranzo” in piedi.

La fascia d’orario con maggior percentuale di cifra d’affari è la fascia 18.00-19.00, che rappresenta
l’8.51 % del totale, e coincide perfettamente con la fascia d’orario di chiusura dei negozi ticinesi
(18.30). Si nota inoltre che tutte le fasce d’orario che susseguono l’orario di chiusura dei negozi
sono altamente redditizie rispetto alle altre fasce.

 L’anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
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La mattina si osserva che le due fasce d’orario 6.00-7.00 e 7.00-8.00, in cui i negozi sono ancora
chiusi, hanno un buon rendimento di cifra d’affari che però cala immediatamente dopo le 8.00,
ovvero orario in cui i negozi aprono.

Si può inoltre osservare che il giovedì dalle 18.00 alle 19.00, fascia d’orario in cui generalmente si
ha maggior cifra d’affari, le vendite in quello specifico giorno diminuiscono. Questo probabilmente
perché i negozi situati nei pressi della stazione di servizio sono aperti fino alle 20.00 e la clientela
si reca a fare acquisti.

Per rendere più chiara l’idea della correlazione delle cifre d’affari e degli orari di apertura dei
negozi, sono state analizzate le cifre di vendita in cui i negozi sono chiusi separandole dalle
vendite in cui questi sono aperti.
Nella tabella 1 le cifre evidenziate in arancione corrispondono agli orari in cui i negozi del
bellinzonese rimangono chiusi e comprendono: la domenica, la fascia d’orario dal lunedì al sabato
dalle 6.00 alle 8.00, le fasce d’orario dal lunedì al mercoledì e il venerdì dalle 18.00 alle 22.00, il
giovedì dalle 20.00 alle 22.00 ed il sabato dalle 17.000 alle 22.00.

Il totale della somma delle cifre d’affari di queste fasce orarie in cui i negozi rimangono chiusi,
corrisponde a 25'483.09 che sulla cifra d’affari totale della settimana di 48'662.71 corrisponde al
53%. C’è inoltre da notare che le cifre d’affari prese in considerazione corrispondono a 50
osservazioni in cui i negozi rimangono chiusi e 62 osservazioni in cui questi rimangono aperti. Ciò
significa che il 53% è generato da 50 osservazioni su 112 e il 47 % da 62 osservazioni.

Si può quindi fare un’affermazione che seppur molto azzardata e poco probabile, rende l’idea della
correlazione tra orari d’apertura dei negozi e vendite di articoli shop delle stazioni di servizio: nella
peggiore delle ipotesi se i negozi rimanessero aperti ad orari prolungati coincidenti con quelli delle
stazioni di servizio, e tutta la clientela si recasse presso i negozi nelle fasce d’orario che prima non
erano disponibili, inclusa la domenica, le stazioni di rifornimento potrebbero potenzialmente e per
assurdo perdere fino al 53% della propria cifra d’affari.

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       Grafico 1: Percentuale di vendite settimana 21.07.2014 – 27.07.2014

                                   Percentuale	
  vendite	
  
                                          dal	
  21.07.14	
  al	
  27.07.14	
  

                                            Negozi	
  
                                            aperti	
  
                                                                   Negozi	
  
                                             47%	
  
                                                                   chiusi	
  
                                                                    53%	
  

       Nel grafico 1 è rappresentata graficamente la suddivisione in percentuale delle cifre d’affari della
       stazione Socar di Bellinzona tra vendite generate in orari in cui i negozi sono aperti e vendite
       generate in orari in cui i negozi sono chiusi.

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                     Grafico 2: Suddivisione vendite settimanali per ora e per giorno / settimana 21.07-27.07
              	
  
                 1000.00	
  

                     900.00	
  

                     800.00	
  
                                                                                                           Lun	
  21.07	
  
                     700.00	
  
                                                                                                           Mar	
  22.07	
  
                     600.00	
                                                                              Mer	
  23.07	
  
                                                                                                           Gio	
  	
  24.07	
  
                     500.00	
  
                                                                                                           Ven	
  25.07	
  
                     400.00	
                                                                              Sab	
  26.07	
  
                     300.00	
                                                                              Dom	
  27.07	
  

                     200.00	
  

                     100.00	
  

                        0.00	
  

              Nel grafico 2 sono rappresentati i dati della tabella 1, ovvero le vendite in CHF per ora dei 7 giorni
              della settimana.

              Quello che si può immediatamente osservare è che la domenica ed il venerdì sono i giorni in cui le
              vendite raggiungono i picchi in 14 osservazioni su 16.

              Si può inoltre osservare che nella fasce orarie 12.00-13.00 e 18.00-20.00 le cifre d’affari
              globalmente raggiungono il picco.

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Tabella 2: Vendite articoli shop all’ora dal 28.07.2014 al 03.08.20144

                                                                                                            Lunedì	
                                                                                                           Martedì	
   Mercoledì	
   Giovedì	
   Venerdì	
               Sabato	
        Domenica	
  
       ORA	
                                                                                     VALORE	
   28.07	
                                                                                                            29.07	
     30.07	
       31.07	
     01.08	
                 02.08	
         03.08	
      TOT	
  ORA	
  
       6.00-­‐7.00	
                                                                             CHF	
                                                                    321.95	
                                                 265.65	
       291.45	
      493.30	
       194.70	
         45.50	
            40.40	
      1652.95	
  
                                                                                                 %	
                                                                                     0.62	
                                       0.51	
         0.56	
        0.95	
         0.37	
          0.09	
            0.08	
           3.18	
  
       	
  
       7.00-­‐8.00	
                                                                             CHF	
                                                                    547.05	
                                                 397.85	
       385.87	
      266.06	
       281.10	
        118.75	
          504.16	
       2500.84	
  
                                                                                                 %	
                                                                                     1.05	
                                       0.77	
         0.74	
        0.51	
         0.54	
          0.23	
            0.97	
           4.81	
  
       	
  8.00-­‐9.00	
                                                                         CHF	
                                                                    173.07	
                                                 161.25	
       169.20	
      273.60	
       280.30	
         75.10	
          316.10	
       1448.62	
  
                                                                                                 %	
                                                                                     0.33	
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           2.79	
  
       	
  
       9.00-­‐10.00	
                                                                            CHF	
                                                                    482.25	
                                                 453.90	
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                                                                                                 %	
                                                                                     0.93	
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  10.00-­‐11.00	
                                                                       CHF	
                                                                    311.90	
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                                                                                     0.60	
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       11.00-­‐12.00	
                                                                           CHF	
                                                                    443.50	
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                                                                                                 %	
                                                                                     0.85	
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  12.00-­‐13.00	
                                                                       CHF	
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                                                                                     0.62	
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       13.00-­‐14.00	
                                                                           CHF	
                                                                    206.88	
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                                                                                                 %	
                                                                                     0.40	
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  14.00-­‐15.00	
                                                                       CHF	
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                                                                                                 %	
                                                                                     0.79	
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       15.00-­‐16.00	
                                                                           CHF	
                                                                    423.85	
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                                                                                                 %	
                                                                                     0.82	
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  16.00-­‐17.00	
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                                                                                     1.03	
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       17.00-­‐18.00	
                                                                           CHF	
                                                                    424.75	
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                                                                                     0.82	
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  18.00-­‐19.00	
                                                                       CHF	
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                                                                                     1.27	
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       19.00-­‐20.00	
                                                                           CHF	
                                                                    574.72	
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                                                                                                 %	
                                                                                     1.11	
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  20.00-­‐21.00	
                                                                       CHF	
                                                                    391.95	
                                                 396.62	
       719.10	
      729.32	
       399.00	
        464.75	
          575.21	
       3675.95	
  
                                                                                                 %	
                                                                                     0.75	
                                       0.76	
         1.38	
        1.40	
         0.77	
          0.89	
            1.11	
           7.06	
  
       	
  
       21.00-­‐22.00	
                                                                           CHF	
                                                                    229.55	
                                                 329.99	
       375.85	
      660.55	
       493.47	
        292.30	
          613.57	
       2995.28	
  
                                                                                                 %	
                                                                                     0.44	
                                       0.64	
         0.72	
        1.27	
         0.95	
          0.56	
            1.18	
           5.76	
  
       	
  TOT	
  GIORNO	
                                                                                                                                        6459.12	
   6218.20	
                                                          6985.76	
   7778.42	
   10258.03	
   5714.47	
                8547.78	
       51961.78	
  
                                                                                                 	
  %	
                                                                         12.43	
                                            11.97	
        13.45	
       14.96	
         19.74	
        10.99	
            16.46	
        100.00	
  
       	
  
	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  
4	
  Fonte:	
  Database	
  POS	
  ,	
  dati	
  di	
  vendita	
  della	
  stazione	
  Socar	
  di	
  Bellinzona	
  elaborati	
  dall’autore	
  

 L’anticipazione dei cambiamenti nel settore delle stazioni di servizio
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