L'alimentazione nelle diverse età - Fondazione Istituto Danone

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                      I            T                   E M S
                  I   TEMI             DELLA                       NUTRIZIONE

                      L’alimentazione
                      nelle diverse età
                           Aspetti di fisiopatologia

                                                       A cura di
                                                  Carlo Vergani
                                  Direttore della Cattedra di Gerontologia e Geriatria
                                            Università degli Studi di Milano

                                                Con la collaborazione di
                      Alberto Daghetta, Marcello Giovannini, Ermanno Lanzola,
                        Alberto Notarbartolo, Angelo Stacchini, Carlo Vergani

                                        ISTITUTO DANONE
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                      I             T                    E M S
                 I    TEMI              DELLA                        NUTRIZIONE

                          L’alimentazione nelle diverse età
                                         Aspetti di fisiopatologia

                                                         A cura di
                                                   Carlo Vergani
                                   Direttore della Cattedra di Gerontologia e Geriatria
                                             Università degli Studi di Milano

                                                       Interventi di
                                                Alberto Daghetta
                            Direttore della Cattedra di Analisi Chimica dei prodotti Alimentari
                                             Università degli Studi di Milano

                                               Marcello Giovannini
                                           Direttore della V Clinica Pediatrica
                                            Università degli Studi di Milano

                                                Ermanno Lanzola
                           Direttore del Centro Ricerche sulla Nutrizione Umana e la Dietetica
                                              Università degli Studi di Pavia

                                              Alberto Notarbartolo
                                       Direttore della Cattedra di Medicina Interna
                                             Università degli Studi di Palermo

                                                 Angelo Stacchini
                                         Direttore del Laboratorio degli Alimenti
                                               Istituto Superiore di Sanità

                                                   Carlo Vergani
                                   Direttore della Cattedra di Gerontologia e Geriatria
                                             Università degli Studi di Milano
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                    I     ndice

                  Presentazione                                                   5
                        M. Giovannini

                  Introduzione                                                     7
                        C. Vergani

                  Aspetti di fisiopatologia della nutrizione: concetti generali    9
                        E. Lanzola

                  Equilibri nutrizionali nei primi anni di vita                   23
                        C. Agostoni, M. Giovannini, E. Riva

                  Alimentazione nell’adulto                                       37
                        A. Carroccio, G. Montalto, A. Notarbartolo

                  Nutrizione e qualità della vita nell’anziano                    61
                        C. Vergani

                  La composizione degli alimenti                                  89
                        F. Fabietti, A. Stacchini
                        con la collaborazione di A. Daghetta

                                                                     3
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                  P      resentazione
                         M. Giovannini

                      Dietetica, alimentazione, nutrizione        zione in terapia; il biochimico inserito
                 clinica: negli ultimi decenni il concetto        nella ricerca di base e l’epidemiologo
                 “l’uomo è ciò che mangia” ha trovato la          interprete degli effetti di usi e consumi
                 controprova scientifica e misurabile del         sui “grandi numeri”. Questa super-spe-
                 suo più stretto significato semantico. La        cializzazione, accanto ad indubbi effetti
                 scienza della nutrizione, dispiegata nelle       positivi sul progresso delle conoscenze
                 sue branche (studio della composizione           e sulla salute dei singoli, ha indubbia-
                 degli alimenti nei singoli nutrienti e dei       mente reso più difficile l’organizzazione
                 loro effetti nel sano e nel malato) ha           della materia stessa e l’univocità inter-
                 trovato risposta e alternative diverse per       pretativa relativa agli effetti di singoli
                 età e sesso alla crescente domanda di            nutrienti. In altre parole, spesso sono
                 salute ed equilibrio psico-fisico. Di più:       stati creati miti e mode alimentari positi-
                 la grande mole di studi ed i diversi fab-        vi o negativi generalizzando osservazioni
                 bisogni e problemi delle varie fasce di          relative ad età e/o situazioni particolari,
                 popolazione così suddivise hanno favo-           e dimenticando le diverse esigenze che
                 rito la nascita di super-specialisti che,        l’organismo incontra nel suo ciclo vitale.
                 accanto a una comune preparazione di             Quello che occorre per il migliore svilup-
                 base, hanno ulteriormente sviluppato e           po di tessuti, organi ed apparati può non
                 approfondito le conoscenze in base a             corrispondere ad esigenze di prevenzio-
                 specifici campi di applicazione. Ab-             ne o, meglio, di terapia, e viceversa.
                 biamo così lo specialista della nutrizione       Impossibile allora un discorso unitario?
                 in pediatria, in ginecologia, nel soggetto       Niente affatto: ma il discorso unitario
                 adulto normale, nell’anziano; il fisiologo       deve uscire dal confronto aggiornato tra
                 rivolto alla nutrizione come prevenzione         super-specialisti, come conclusione e
                 ed il clinico che si occupa dell’alimenta-       non come premessa. Questo vuole

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        Presentazione

                 quindi essere al tempo stesso filo con-            rendere favorevole il rapporto costi/be-
                 duttore e scopo dei quaderni monografi-            nefici. In questo modo, si delinea un
                 ci della collana “ITEM”: fornire basi in-          nuovo rapporto fra comunità scientifica,
                 terpretative e scientifiche per portare il         industria e mass media, in reciproca in-
                 lettore alla migliore conoscenza e scelta          ter-dipendenza per migliorare, con mezzi
                 degli alimenti più indicati nelle varie con-       sempre più aggiornati e precisi, le cono-
                 dizioni, fisiologiche e non. Infine, verrà         scenze in tema di nutrizione, diffonderle
                 anche chiarito il significato della applica-       in maniera corretta, migliorando con-
                 zione delle moderne tecnologie allo stu-           temporaneamente il grado di educazio-
                 dio e alla preparazione di alimenti “vec-          ne sanitaria, e creando le risposte in ter-
                 chi” e “nuovi”. La necessità di sopperire          mini di disponibilità di alimenti e di nuovi
                 a esigenze diverse in base ai fabbisogni           prodotti “a misura di ognuno”.
                 individuali e alle diverse realtà geografi-             “L’uomo è ciò che mangia”: iuxta
                 che, rende infatti indispensabile appog-           propria principia.
                 giarsi a nuove risorse per fare coincide-
                 re fabbisogni e disponibilità di nutrienti e                      Prof. Marcello Giovannini

                                                                6
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                      I   ntroduzione
                          C. Vergani

                      David Barasch nel libro “La lepre e          nessere, sono causa di malattia.
                 la tartaruga. L’evoluzione culturale e                 È da questa interazione disarmoni-
                 l’evoluzione biologica” (Longanesi,               ca tra gene ed ambiente che deriva la
                 Milano, 1988) parla del conflitto fra             qualità del nostro organismo, del corpo
                 due caratteristiche dell’uomo, la cultura         “usa e getta” (il “disposable soma” di
                 e la biologia. Questa dicotomia tra la            Kirchewood), semplice contenitore delle
                 lepre e la tartaruga, tra la nostra cultu-        cellule germinali aventi come scopo la
                 ra, velocissima, e la nostra lenta biolo-         riproduzione della specie. La durata e le
                 gia, è un elemento dell’esistenza uma-            prestazioni del contenitore sono “out of
                 na che sta alla base di gran parte dei            program”, non sono programmate dalla
                 nostri problemi.                                  natura, e dipendono dalle nostre abitu-
                      I genetisti ritengono che dalla com-         dini comportamentali.
                 parsa dell’Homo sapiens (50-100.000                    Ci si può domandare come mai no-
                 anni fa) sia cessato l’adattamento bio-           nostante queste incongruenze la durata
                 logico della specie all’ambiente; nel             della vita sia tanto aumentata nel corso
                 contempo l’uomo è passato dalla pietra            degli ultimi decenni. In realtà il raddop-
                 levigata allo sbarco sulla Luna nell’arco         pio dell’attesa di vita alla nascita dall’ini-
                 di solo 10.000 anni.                              zio del secolo ad oggi è dovuto più a
                      Siamo ancora portatori dei “thirty           provvedimenti esterni (migliore igiene,
                 genes”, i cosiddetti “geni risparmiatori”         antibiotici, vaccinazioni, ecc.) che ad un
                 (quali i geni della resistenza periferica         riequilibrio fra gene ed ambiente.
                 all’insulina), selezionatisi negli uomini              Con l’invecchiamento della popola-
                 primitivi, che, in condizioni di carenza di       zione aumentano le patologie cronico-
                 cibo, rappresentavano un vantaggio se-            degenerative, irreversibili e spesso inva-
                 lettivo ma che ora, nella società del be-         lidanti.

                                                               7
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        Introduzione

                       Mutano, pertanto, gli obiettivi dell’in-            Per questo l’“Istituto Danone per la
                 tervento sanitario. Scopo principale della           ricerca e la cultura della nutrizione” ha
                 medicina oggi è comprimere la disabilità             voluto dedicare il primo quaderno della
                 verso il termine della vita e migliorare la          collana “Items. I temi della nutrizione”
                 qualità della vita in età avanzata (oggi in          all’alimentazione nelle diverse età.
                 Italia più dell’80 per cento dei nati so-                 Lo scopo è quello di fornire ai me-
                 pravvive al di là dei 65 anni).                      dici, in maniera semplice ed aggiornata,
                       È possibile un “successful aging”?             informazioni utili per il loro quotidiano
                 Sì, se si considera che l’invecchiamento             approccio ai soggetti sani ed ammalati.
                 dipende dal modo con cui si è vissuti.                    Gli autori dei diversi capitoli sono
                       I circa 40 nutrienti essenziali conte-         esperti nella scienza della nutrizione e a
                 nuti nella dieta sono fattori determinanti           loro va un vivo apprezzamento per l’im-
                 lo stato di salute e di malattia dell’indivi-        pegno assunto.
                 duo. «Una dieta personalizzata che ten-                   All’Istituto Danone spetta il merito
                 ga conto del substrato biologico e delle             di questa iniziativa che avvalora la fun-
                 richieste dell’organismo nelle diverse fa-           zione del privato nello sviluppo della co-
                 si della vita, dalla nascita alla morte, è           noscenza scientifica.
                 ancora oggi il “cornerstone” della medi-
                 cina della salute» ha scritto recentemen-                                Prof. Carlo Vergani
                 te S.R. Williams (Nutrition and Diet
                 Therapy, Mosby, S. Louis, 1993).

                                                                  8
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                    A        spetti di fisiopatologia
                             della nutrizione:
                             concetti generali
                             E. Lanzola
                             Centro Ricerche sulla Nutrizione Umana e la Dietetica, Università degli Studi di Pavia

                         L’uomo si alimenta ricorrendo ad un                Tra i costituenti, se non indispensa-
                    complesso estremamente vario di pro-               bili alla vita, certamente necessari per
                    dotti e sostanze di origine animale e ve-          una buona alimentazione va inclusa la
                    getale, alcune delle quali peraltro nep-           fibra alimentare nelle due componenti:
                    pure strettamente necessarie al proprio            solubili e non solubili in acqua.
                    metabolismo nutrizionale. D’altra parte,
                    fra le sostanze indispensabili alla nutri-
                    zione, pochissime sono quelle che si               Composizione corporea
                    presentano sotto forma immediatamen-
                    te assimilabile.                                       La composizione corporea è diversa
                         La stragrande maggioranza deve                in funzione del sesso e dell’età. La
                    subire nel tubo digerente molteplici e             quantità di grasso ad esempio è più
                    profonde modificazioni sino alla trasfor-          elevata nelle donne rispetto agli uomini
                    mazione in molecole capaci di essere               e tende ad aumentare in entrambi i
                    assorbite.                                         sessi con l’avanzare dell’età mentre
                         I costituenti necessari per l’alimen-         contemporaneamente si riduce la mas-
                    tazione sono l’acqua (che però non vie-            sa corporea magra ad un ritmo di circa
                    ne considerata “nutriente” in senso                3 kg ogni 10 anni a partire da 60 anni.
                    stretto) le sostanze energetiche, cioè a               Tuttavia questi cambiamenti posso-
                    dire carboidrati, grassi e proteine, e infi-       no essere modulati sia con la dieta che
                    ne minerali e vitamine con funzioni so-            con l’esercizio fisico o con entrambi.
                    prattutto di bioregolazione ma anche,                  La massa corporea totale è compo-
                    per quanto riguarda in particolare calcio          sta, secondo il classico modello chimi-
                    e fosforo, con funzioni plastiche (sche-           co, di sei compartimenti raggruppati in
                    letro e dentatura).                                3 componenti principali:

                                                                   9
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        Aspetti di fisiopatologia dell’alimentazione: concetti generali

                        • acqua                                             Il glicogeno infine costituisce una
                        • minerali: ossei, extraossei                  piccolissima frazione (0,5%) che viene
                        • sostanza organica: glicogeno,                ricordata nell’elenco dei compartimenti
                          proteine, grassi.                            corporei soprattutto per motivi di com-
                         L’acqua costituisce dal 50 al 75%             pletezza.
                    della massa corporea totale e può esse-
                    re misurata mediante impiego di isotopi
                    stabili quali deuterio (misura dell’acqua          Fabbisogno idrico
                    totale) e di elementi quali il bromo (mi-
                    sura dell’acqua extracellulare). Il grasso              L’uomo adulto ha bisogno di circa
                    (densità 0,9) costituisce dal 15 al 25%            40 grammi di acqua per kg di peso cor-
                    del peso corporeo a seconda del sesso,             poreo, quantità che corrisponde ap-
                    all’età di 20 anni; metà di esso è localiz-        prossimativamente a 1 ml per kcal in-
                    zato nei depositi sottocutanei. Il grasso          gerita; la metà circa di questo quantita-
                    può essere stimato con varie metodiche             tivo è apportata dalle bevande, l’altra
                    tra le quali le più pratiche sono la misura        metà proviene in gran parte dall’acqua
                    delle pliche cutanee e la misura della             contenuta negli alimenti solidi e in parte
                    bioimpedenza. Il tessuto adiposo contie-           minore dal metabolismo degli alimenti
                    ne meno del 10% di acqua (1,2).                    stessi. Ogni giorno circa 8 litri di liquido
                         Le proteine si trovano anzitutto nei          vengono versati nel tubo gastroenterico
                    muscoli ma anche negli organi viscerali,           come risultato dei processi digestivi e
                    nella cute, nei componenti extracellula-           cioè 1 litro di saliva, 2 litri di succhi ga-
                    ri. La stima indiretta della massa protei-         strici, 2 litri di succhi pancreatico e bilia-
                    ca, che ammonta a circa il 15% della               re, 3 litri di muco intestinale.
                    massa corporea totale, può essere ef-                   La maggior parte di questo liquido
                    fettuata con vari metodi tra i quali la mi-        viene riassorbita durante il suo percorso
                    sura dell’escrezione urinaria della crea-          nel tubo digerente. Il trasporto attivo del
                    tinina (indice creatinina-altezza) (3).            sodio è la forza principale che condizio-
                         I minerali (o ceneri) rappresentano il        na l’assorbimento dell’acqua durante
                    6% della massa corporea; il calcio os-             tutto il tragitto intestinale.
                    seo – sotto forma di idrossiapatite –                   Il trasporto del sodio, infatti, è se-
                    rappresenta oltre il 75% di tutto il mine-         guito dal trasporto passivo del cloro per
                    rale presente nel corpo.                           il gradiente elettrochimico che si forma

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                    mentre l’acqua segue passivamente                   progressivamente crescente:
                    sodio e cloro in funzione del gradiente                    a) Metabolismo di riposo (soggetto
                    osmotico (4).                                       sveglio ma a riposo): è superiore al me-
                                                                        tabolismo basale di circa il 10%;
                                                                               b) Lavoro sedentario: circa 30% in
                    Fabbisogno energetico                               più del metabolismo basale;
                                                                               c) Lavoro moderato: circa 50% in
                         Il fabbisogno di energia viene sod-            più del metabolismo basale;
                    disfatto dai nutrienti energetici che fan-                 d) Lavoro pesante: circa 100% in
                    no parte degli alimenti cioè a dire – co-           più del metabolismo basale (per dare
                    me si è già accennato – proteine, gras-             un’idea si tratta di un lavoro corrispon-
                    si e carboidrati ma è per la maggior                dente ad una marcia di 40 km al giorno);
                    parte determinato dalla quota di grassi                    e) Febbre: circa 13% in più del
                    e di carboidrati. Il valore energetico de-          metabolismo basale per ogni aumento
                    gli alimenti si esprime in joule ma è tut-          della temperatura di 1 °C oltre il valore
                    tora largamente impiegata l’unità caloria           fisiologico;
                    (1 kcal = 4.1855 kjoules). Agli effetti                    f) Stati ipermetabolici (traumi gravi,
                    pratici sono stati adottati i seguenti va-          sepsi, ustioni): dal 35% al 100% oltre il
                    lori energetici equivalenti:                        metabolismo basale;
                         1 g di carboidrati apporta 4 kcal                     g) Pazienti a letto, non in stato feb-
                         1 g di grassi apporta 9 kcal                   brile, in grado di svolgere le attività usua-
                         1 g di proteine apporta 4 kcal                 li: il dispendio energetico è superiore al
                         Il dispendio energetico è proporzio-           metabolismo basale di circa il 10%.
                    nale alle dimensioni corporee.                             Per quanto riguarda il peso corpo-
                         In effetti è possibile stimare il meta-        reo fisiologico (o desiderabile) esso è
                    bolismo energetico di base (quale si ve-            calcolato, come è noto, correlandolo
                    rifica, per definizione, in un soggetto al          all’altezza del soggetto. L’indice oggi
                    momento del risveglio dopo il sonno                 più impiegato a questo scopo è quello
                    notturno) partendo dai valori del peso              di Quetelet o Indice di Massa Corporea
                    corporeo con l’impiego di equazioni quali           (Body Mass Index, BMI, nella termino-
                    quelle proposte dall’OMS (Tab. 1) (5).              logia anglosassone). Esso è dato dal
                    Con riferimento al metabolismo di base              peso (espresso in kg) diviso per il qua-
                    si distinguono secondo un andamento                 drato dell’altezza (espressa in metri).

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