KATJA NOPPES SELECTED WORKS 2001-2017

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KATJA NOPPES SELECTED WORKS 2001-2017
K. N.                    SELECTED WORKS 2001-2018

         KATJA NOPPES

        SELECTED WORKS

           2001-2017

                                                1
KATJA NOPPES SELECTED WORKS 2001-2017
K. N.                                                                                                                             INDICE      SELECTED WORKS 2001-2018

STATEMENT..........................................................................................................................pag. 3

THE BRAIN IS A VERY NOISY ENVIRONMENT: PART II...............................................pag. 4
THE BRAIN IS A VERY NOISY ENVIRONMENT: THE WALL........................................pag. 6
A HOMELESS MAN UNDER HOUSE ARREST................................................................pag. 10
SPÀTER WAR SEINE ERINNERUNG ANDERS...............................................................pag. 16
AN UNRESTRAINED DOG FEELS BETTER THAN A DOG ON LEASH.......................pag. 18
ARCHIVIO 3........................................................................................................................ pag. 22
WAITING FOR THE GUGGENHEIM.................................................................................pag. 26
HALLOWEEN......................................................................................................................pag. 32
UNA STANZA D’ALLUMINIO...........................................................................................pag. 37
CITTÀ DI CUORI.................................................................................................................pag. 40
BODY AND EXPERIENCE.................................................................................................pag. 45

CONTATTI ...........................................................................................................................pag. 51

                                                                                                                                                                     2
KATJA NOPPES SELECTED WORKS 2001-2017
K. N.                                      STATEMENT                                        SELECTED WORKS 2001-2018

        “Come ci si orienta nell’esperimento? È questa la domanda a ogni idea di metodo.”

                                                                                                                   3
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K. N.                                                            THE BRAIN IS A VERY NOISY ENVIRONMENT                                                   SELECTED WORKS 2001-2018

2016    The brain is a very noisy
        environment: Part II

        Tecnica mista
        Dimensioni variabili

                Un percorso dello sguardo e della mente
        che si dispiega tra le pagine di un libro d’arti-
        sta, dove immagini provenienti da fonti diacro-
        niche tra loro, come mappature neuronali delle
        più contemporanee neuroscienze, sculture votive
        arcaiche conservate all’interno della collezione
        del Metropolitan Museum di New York, antropo-
        metrie albrechtiane, confluiscono all’interno di
        uno stesso andamento del pensiero, trasformato
        in segno per mezzo di china e pennino.
                45 disegni tra gli originali sono stati incor-
        niciati e inglobati all’interno di una Libreria, la
        quale, inoltre, ospita una lista di libri che sono
        stati fondamentali per l’evoluzione della poetica
        dell’artista come: Claude Levi Strauss, Tristes
        Tropiques,1955; James Joyce, J. Rodolfo Wil-
        cock, Finnegans Wake, 2016; Michel Foucault,
        Histoire de la folie à l’age classique, 1961; Si-
        mon Weil, 1940-1942 Cahiers.
                Al giorno d’oggi sono stati raccolti oltre
        100 disegni.

                                                                                                         The brain is a very noisy environment: Part II, libro d’artista, 29,7 x 21 cm

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        The brain is a very noisy environment: Part II, dettaglio

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        The brain is a very noisy environment: Part II, Libreria, legno, luci LED, 212 x 35 x 655 cm

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2012    The brain is a very noisy
        environment: The wall

        Piastrelle industriali dipinte a
        mano, inchiostro nero
        315 x 285 cm

               Nel 1528 venne pubblicato a Norimberga
        Vier Bùcher von Menschlicher Proportion (Del-
        la simmetria dei corpi umani) di Albrecht Dürer,
        un’opera che vota se stessa e si consegna total-
        mente ad una tematica che ossessionò profonda-
        mente l’autore: la teoria delle proporzioni che
        trasformò in quella che potrebbe essere detta an-
        tropometria comparativa o differenziale.
               The brain is a very noisy environment:
        The wall nasce dall’incontro con una copia della
        prima edizione italiana dell’opera albrechtiana,
        esposta in una vetrina di un antiquario milanese;
        essa si compone di una fitta griglia di piastrelle
        di ceramica bianca sulle quali, per mezzo di un
        agente chimico, sono stati trasferiti i disegni di
        partenza, ottenuti a loro volta dal ricalco a china
        e pennino delle opere originali del Dürer, Charles
        Le Brun, Karl von den Steinen, R. M. Chen e al-
        tri. La rigidità della composizione data dall’unità
        di misura della piastrella viene sovvertita dal so-
        vrapporsi caotico, simile all’andamento mentale,
        di immagini in dialogo tra loro.

                                                                      Ipotesi installativa

                                                                                        7
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K. N.          THE BRAIN IS A VERY NOISY ENVIRONMENT                 SELECTED WORKS 2001-2018

        The brain is a very noisy environment: The wall, dettaglio

                                                                                            8
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K. N.          THE BRAIN IS A VERY NOISY ENVIRONMENT                 SELECTED WORKS 2001-2018

        The brain is a very noisy environment: The wall, dettaglio

                                                                                            9
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K. N.          THE BRAIN IS A VERY NOISY ENVIRONMENT                 SELECTED WORKS 2001-2018

        The brain is a very noisy environment: The wall, dettaglio

                                                                                           10
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2013-17   A homeless man under
          house arrest

          Cemento, polistirolo, balsa
          210 x 110 cm ca.

                 Un progetto scultoreo work in progress
          nato da un archivio fotografico aperto che ha
          come oggetto di studio la forma di quelle che in
          gergo tecnico ferroviario vengono definite torri
          piezometriche, ovvero serbatoi idrici. Ciascuna
          fotografia rappresenta il punto di partenza per la
          costruzione di una struttura simile in tutto e per
          tutto alla torre in essa ritratta. Il titolo dell’unico
          pezzo realizzato finora, A homeless man under
          house arrest, vuole essere una metafora delle
          contraddizioni interne alla società contempora-
          nea; non vi è infatti presente nella scultura fina-
          le alcun fondo che le permetterebbe di svolgere
          la sua funzione primaria, ovvero di raccoglitore
          idrico. Inoltre, la cisterna è posizionata sul porta-
          pacchi di una bicicletta per bambini a sottolinear-
          ne il carattere ironico.

                                                                    Ipotesi installativa

                                                                                                                 11
K. N.                              A HOMELESS MAN UNDER HOUSE ARREST                                              SELECTED WORKS 2001-2018

        A homeless man under house arrest, dettaglio, cemento, polistirolo e balsa, 210 x 32 x 110 cm ca., 2013

                                                                                                                                        12
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        Archivio fotografico de A homeless man under house arrest, fotografia, dimensioni variabili

                                                                                                                            13
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        Alcuni scatti dall’archivio fotografico de A homeless man under house arrest, fotografia, 10 x 8 cm, 2013-17

                                                                                                                                             14
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        Alcuni scatti dall’archivio fotografico de A homeless man under house arrest, fotografia, 8 x 10 cm, 2013-17

                                                                                                                                             15
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        Alcuni scatti dall’archivio fotografico de A homeless man under house arrest, fotografia, 10 x 10 cm, 2013-17

                                                                                                                                              16
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2012    Spàter war seine Erinnerung
        anders (Più tardi cambiò il suo
        ricordo): Teca del Bellini

        Tamponi di pulitura della Pietà del Bellini
        Dimensioni variabili

               Un progetto realizzato in collaborazione
        con la Soprintendenza per i beni artistici e etero-
        antropologici di Brera, Milano.
               Spàter war seine Erinnerung anders (Più
        tardi cambiò il suo ricordo): Teca del Bellini si
        mostra nelle vesti di una teca, display espositivo
        simbolo del processo di remuseificazione, conte-
        nente i tamponi di pulitura, preziosa materia di
        scarto, della Pietà di Giovanni Bellini restaurata
        nel 2012. I tamponi sono stati ordinati all’interno
        della teca secondo uno schema di raggruppamen-
        to che riflette le zone specifiche di cui è composto
        il dipinto originale (manto della vergine, viso di
        Cristo, paesaggio, etc.).
               Ciò che viene asportato dai tamponi non
        è soltanto vernici, ma la storia e il tempo che il
        dipinto ha vissuto.

                                                                       Ipotesi installativa

                                                                                        17
K. N.                              SPÀTER WAR SEINE ERINNERUNG ANDERS                                       SELECTED WORKS 2001-2018

        Spàter war seine Erinnerung anders (Più tardi cambiò il suo ricordo): Teca del Bellini, dettaglio

                                                                                                                                  18
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2012-17   An unrestrained dog feels better than
          a dog on leash (Un cane libero si sen-
          te meglio di un cane al guinzaglio,
          Proverbio irlandese)

          Terracotta
          Dimensioni variabili

                 Da una collezione di immagini di quotidiani in
          continua espansione prende forma An unrestrained
          dog feels better than a dog on leash (Un cane libero
          si sente meglio di un cane al guinzaglio, Proverbio
          irlandese); i volti immateriali, stampati sulla carta di
          giornale incontrano il corpo della creta, della terra, il
          medium più antico, madre. Ogni gesto compiuto dal-
          la mano dell’artista diventa il segno tangibile di una
          mente pensante ed è proprio così che, segno dopo se-
          gno, quei volti fugaci, periferici alla memoria diventa-
          no esperienza personale, tangibile.

                                                                              Ipotesi installativa

                                                                                               19
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        Alcuni pezzi da An unrestrained dog feels better than a dog on leash (Un cane libero si sente meglio di un cane al guinzaglio, Proverbio irlandese)

                                                                                                                                                                                    20
K. N.                                             AN UNRESTRAINED DOG FEELS BETTER THAN A DOG ON LEASH                                                        SELECTED WORKS 2001-2018

        Alcuni pezzi da An unrestrained dog feels better than a dog on leash (Un cane libero si sente meglio di un cane al guinzaglio, Proverbio irlandese)

                                                                                                                                                                                    21
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        Alcuni pezzi da An unrestrained dog feels better than a dog on leash (Un cane libero si sente meglio di un cane al guinzaglio, Proverbio irlandese)

                                                                                                                                                                                    22
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2011    Archivio 3

        Scaffale in alluminio, ritagli di giornale, spilli,
        feltro, specchio (50 x 240 cm)
        300 x 60 x 330 cm

                La memoria è il luogo inevitabile della ma-
        nipolazione del ricordo, quasi fosse uno specchio
        deformante in cui il mondo si rifletta; per quanto
        vivida, traboccante di dettagli essa possa sembra-
        re, il confronto con la realtà mette in luce la sua
        natura effimera di “cattiva pittrice” che dipinge
        “con colori senza verità” (Marcel Proust, Alla ri-
        cerca del tempo perduto, 1913-27). Giorno per
        giorno, la memoria umana seleziona una quantità
        immensa di informazioni acquisite, non esperite
        in prima persona, archiviandole in un antro del
        cervello in favore di un assoluto presente. Eppu-
        re, sono proprio queste informazioni parte inte-
        grante della narrazione storica quotidiana.
                Archivio 3 si presenta come un grande
        contenitore il cui accumulo itinerante costituito
        di ritagli di giornale, talvolta di altre opere d’arte,
        viene reso visibile unicamente tramite la propria
        riflessione negli specchi posizionati sulle menso-
        le di uno scaffale di alluminio dalle dimensioni di
        300 x 60 x 330 cm e all’interno di una scatola di
        legno che costituisce Archivio 3: Spazio Extra-
        personale, Spazio Peripersonale, Spazio Perso-
        nale dalle dimensioni di 43 x 81 x 53 cm; come
        le Madeleines per Proust, gli specchi attraggono
        e convogliano l’attenzione dello spettatore sulle
        immagini in essi raccolte provocando il risveglio
        di ricordi assopiti nella vastità della mente.

                                                                  Ipotesi installativa

                                                                                                               23
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        Archivio 3, dettaglio

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        Archivio 3: Spazio Extrapersonale, Spazio Peripersonale, Spazio Personale, ipotesi installativa, legno, ritagli di giornale, spilli, specchio (43 x 53 x 81 cm), 2012-17

                                                                                                                                                                                                   25
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        Archivio 3: Spazio Extrapersonale, Spazio Peripersonale, Spazio Personale, dettaglio

                                                                                                                     26
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2009    Waiting for the Guggenheim

        Tecnica mista
        Dimensioni variabili

                Spostarsi in un’altra città significa esplo-
        rarla, scrutarla nelle sue interiora, calcarne il ter-
        ritorio centimetro per centimetro; Waiting for the
        Guggenheim è una serie di frottage realizzati du-
        rante un periodo di soggiorno a New York durato
        due anni (dal 2008 al 2010).
                Il Central Park è la linfa vitale e il polmone
        della Grande Mela, uno spazio escluso alla ven-
        dita o all’aquisto del fare umano, dimora di tesori
        vegetali e geologici millenari come il masso di
        cui Waiting for the Guggenheim registra l’im-
        pronta. Salvo dalla speculazione edilizia, il par-
        co diventa luogo di libertà poetica come afferma
        un’iscrizione presente sul suolo del parco della
        City Hall che recita: “It must not be forgotten
        that the park is still the refuge of the people and
        the cradle of liberty”.

                                                                 Waiting for the Guggenheim, ipotesi installativa, frottage, grafite su carta, 5,5 x 11 m ca.

                                                                                                                                                          27
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        Waiting for the Guggenheim, dettaglio

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        Waiting for the Guggenheim: Modellino, ceramica, carta, 25 x 40 x 20 cm (scala 1:20)

                                                                                                                     29
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        Waiting for the Guggenheim: The cradle of liberty (It must not be forgotten that the park is still the refuge of the people and the cradle of liberty), c-print, 50 x 70 cm

                                                                                                                                                                                                     30
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        Alcuni pezzi da Waiting for the Guggenheim: The cradle of liberty (It must not be forgotten that the park is still the refuge of the people and the cradle of liberty), frottage, grafite, olio
                                                                          bianco iridescente su carta (60 x 120 cm ca. cad.)

                                                                                                                                                                                                                31
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        Waiting for the Guggenheim: The cradle of liberty..., Modellino, carta, ceramica, 30 x 20 x 25 cm (scala 1:35)

                                                                                                                                               32
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2009    Halloween

        Fotografia
        10 x 15 cm

               Un reportage fotografico di una manifesta-
        zione folkloristica americana annuale conosciuta
        con il nome di New York’s Village Halloween Pa-
        rade; volti mascherati, manichini e scettri lumi-
        nosi si susseguono l’un l’altro in un ebbro turbi-
        nio che ricorda la parata della celebre Tentazione
        di Sant’Antonio di Gustave Flaubert.

                                                                     Ipotesi installativa

                                                                                      33
K. N.       HALLOWEEN           SELECTED WORKS 2001-2018

        Un pezzo da Halloween

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K. N.         HALLOWEEN              SELECTED WORKS 2001-2018

        Alcuni scatti da Halloween

                                                           35
K. N.         HALLOWEEN              SELECTED WORKS 2001-2018

        Alcuni scatti da Halloween

                                                           36
K. N.        HALLOWEEN            SELECTED WORKS 2001-2018

        Uno scatto da Halloween

                                                        37
K. N.                                                            SELECTED WORKS 2001-2018

2007    Una stanza d’alluminio

        Fusione in alluminio
        Dimensioni varie

                L’alluminio è uno degli elementi più diffu-
        si sulla crosta terrestre (8,3% in peso), terzo dopo
        l’ossigeno (45,5%) e il silicio (25,7%). Un mate-
        riale notevole per la sua morbidezza, la sua leg-
        gerezza e la sua resistenza alla corrosione dovuta
        alla formazione di un sottilissimo strato di ossido
        sulla sua superficie, che impedisce il deteriora-
        mento del metallo sottostante. Al giorno d’oggi,
        l’alluminio è il metallo prediletto per la costruzio-
        ne della maggior parte dei mezzi di trasporto ed
        elemento costitutivo de Una stanza d’alluminio,
        serie di sculture in cui sono state ritratte due selle
        equine in esploso e tre paia di gambe umane.

                                                                         Ipotesi installativa

                                                                                          38
K. N.                        UNA STANZA D’ALLUMINIO                             SELECTED WORKS 2001-2018

        Una stanza d’alluminio: Sella, fusione in alluminio, dimensioni varie

                                                                                                      39
K. N.                          UNA STANZA D’ALLUMINIO                                SELECTED WORKS 2001-2018

        Una stanza d’alluminio: Tuffatrice, fusione in alluminio, dimensioni varie

                                                                                                           40
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2005    Città di cuori

        Gesso, gomma siliconica
        Dimensione media di un parallelepipedo
        10 x 12 x 9 cm

               Sebbene l’emozione dell’individuo ven-
        ga silenziosamente codificata e definita tale nel
        cervello, essa possiede un suono udibile, una sua
        musica: il ritmo cardiaco. È proprio questo rit-
        mo a riflettersi nella Città di cuori, una serie di
        calchi di cuori animali organizzata secondo una
        planimetria urbana immaginaria, che può essere
        spostata, aperta o chiusa dallo spettatore.

                                                                      Ipotesi installativa

                                                                                       41
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        Un pezzo da Città di cuori, gomma siliconica, dimensione media di un parallelepipedo 12 x 9 x 10 cm ca.

                                                                                                                                        42
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        Alcuni pezzi da Città di cuori: Cuore in mano, lattex, gomma siliconica, gesso, 21 x 21 x 21 cm

                                                                                                                                43
K. N.                   CITTÀ DI CUORI                      SELECTED WORKS 2001-2018

        Città di cuori: Mattatoio, fotografia, 10 x 30 cm

                                                                                  44
K. N.                           CITTÀ DI CUORI                               SELECTED WORKS 2001-2018

        Alcuni scatti da Città di cuori: Mattatoio, fotografia, 10 x 30 cm

                                                                                                   45
K. N.                                                                                                                                                      SELECTED WORKS 2001-2018

2001-10   Body and experience: Bodies are re-
          cidivist, in vain you could say, becau-
          se they fall nonetheless

          Tecnica mista
          Dimensioni variabili

          Nell’epoca della comunicazione e dell’accelera-
          to progresso tecnico, la percezione del corpo ha
          subito uno spostamento esperienziale da tattile a
          visivo; la tendenza tipicamente occidentale a far
          prevalere i valori ottico-visivi della percezione
          sugli altri sensi unita all’avvento del digitale ha
          portato ad un progressivo svuotamento del corpo
          della sua parte più immateriale, sfuggevole alla
          vista: l’anima. La pittura, in questo caso specifico
          utilizzata come bodyprint, poiché mezzo arche-
          tipo dell’espressione dell’uomo, diventa il luogo
          di traduzione autentica dell’esistere, dove l’in-
          tuizione regna sovrana sulla razionalità del fare
          artistico, riassunta tutta nell’aspetto formale della
          pittura. Quella di Body and experience: Bodies
          are recidivist, in vain you could say, because
          they fall nonetheless è una pittura fatta di stra-
          tificazioni dove i supporti contro i quali i corpi
          pregni di colore vengono premuti diventano de-
          positari di una loro memoria, di un tempo da essi
          vissuto che supera e ri-significa l’immediatezza
          della stampa.
                                                                  Alcuni pezzi da Body and experience: Bodies are recidivist, in vain you could say, because they fall nonetheless #1,
                                                                                                                    tela, fibra di vetro, pigmento, resina epossidica, 50 x 45 cm, 2009

                                                                                                                                                                                    46
K. N.                                           BODY AND EXPERIENCE                                                 SELECTED WORKS 2001-2018

        Un pezzo da Body and experience: Bodies are recidivist, in vain you could say, because they fall nonethe-
                       less #1, tela, fibra di vetro, pigmento, resina epossidica, 45 x 35 cm, 2009

                                                                                                                                          47
K. N.                                                                           BODY AND EXPERIENCE                                                                         SELECTED WORKS 2001-2018

        Alcuni pezzi da Body and experience: Bodies are recidivist, in vain you could say, because they fall nonetheless, Lory, vetro dipinto, carta, pigmento, 100 x 70 cm, 2010

                                                                                                                                                                                                  48
K. N.                                 BODY AND EXPERIENCE                                      SELECTED WORKS 2001-2018

        Body and experience: Bodies are recidivist, in vain you could say, because they fall
              nonetheless, Lory #3, vetro dipinto, carta, pigmento, 100 x 70 cm, 2010

                                                                                                                     49
K. N.                                                           BODY AND EXPERIENCE                                                                SELECTED WORKS 2001-2018

        Documentazione processo de Body and experience: Bodies are recidivist, in vain you could say, because they fall nonetheless, fotografia,
                                                               30 x 10 cm, 2001

                                                                                                                                                                         50
K. N.                                                     BODY AND EXPERIENCE                                                           SELECTED WORKS 2001-2018

        Alcuni scatti dalla documentazione del processo de Body and experience: Bodies are recidivist, in vain you could say, because
                                              they fall nonetheless, fotografia, 30 x 10 cm, 2001

                                                                                                                                                              51
K. N.                                                                        SELECTED WORKS 2001-2018

        Katja Noppes / Visual artist based in Milan / info@katjanoppes.com                         52
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