ITALIA DIGITALE, ISTRUZIONI PER L'USO - Convegno I-Com Alla ricerca di uno shock della domanda - I-Com, Istituto per la Competitività
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Convegno I-Com ITALIA DIGITALE, ISTRUZIONI PER L’USO Alla ricerca di uno shock della domanda Roma, Piazza dei Santi Apostoli, 66 31 ottobre 2017
Copertura e penetrazione della banda larga in Europa - 2016 L’Italia con il 99,3% delle abitazioni coperte mostra un dato al di sopra della media UE Abitazioni connesse alla broadband (%) Copertura in banda larga (% di abitazioni) 100 99,3 97 97,5 Lussemburgo Paesi Bassi 95 95 Regno Unito 92 Danimarca 92 Finlandia 91 90 Germania 90 in % Svezia 89 85 Irlanda 86 Estonia 85 80 Austria 85 UE 28 83 Malta 82 75 Belgio 82 Cipro Grecia Finlandia Malta Francia Belgio Portogallo Germania Danimarca Lettonia Estonia Norvegia Paesi Bassi Italia Lituania Svezia Rep, Ceca Slovenia Croazia Spagna Ungheria Irlanda Bulgaria Slovacchia Lussemburgo Regno Unito Austria UE 28 Romania Polonia Islanda Spagna 81 Rep. Ceca 80 Francia 79 Slovacchia 78 Fonte: Eurostat Slovenia 78 Ungheria 78 77 • L’Italia rivela ancora una volta una Croazia Italia 77 percentuale di abitazioni connesse alla Polonia 76 Lettonia 75 broadband (77%) inferiore alla media europea Cipro 74 (83%) Portogallo 73 Lituania 71 Romania 70 • Si registra tuttavia un tasso annuo di crescita Grecia 68 Bulgaria 63 composto (CAGR) del 10,2% quasi doppio 0 50 100 150 rispetto alla media europea (5,5%) 2 Fonte: Eurostat
Copertura NGA in Europa. I grandi progressi dell’Italia - 2016 100 Copertura NGA (% di abitazioni) • Malta, Belgio e Paesi Bassi con 90 rispettivamente il 100%, 98,9% e il 98,3% 80 76,0 72,3 70 • A chiudere la classifica Croazia, Francia e 60 Grecia ferme al 59,9%, 47% e 44,2%, ben al in % 50 40 di sotto della media europea che si attesta 30 al 76% 20 10 0 • L’Italia riduce il gap con l’Unione con una copertura del 72,3% Portogallo Estonia UE28 Belgio Finlandia Grecia Malta Lituania Danimarca Lettonia Cipro Germania Rep. Ceca Italia Francia Paesi Bassi Spagna Ungheria Svezia Croazia Slovacchia Bulgaria Lussemburgo Regno Unito Austria Irlanda Slovenia Romania Polonia Fonte: Eurostat • Rispetto al 2015 l’incremento è stato di ben 28,5 p.p. • L’indice di crescita dimostra come il nostro Paese abbia registrato, in termini relativi, i maggiori progressi, con un incremento nei cinque anni di quasi il 700%, a fronte di tassi che non vanno oltre il 200% della Francia Velocità delle connessioni broadband 3 Fonte: Elaborazione I-Com su dati Commissione
L’andamento del traffico dati mobile e la copertura 4G in Europa Asia Nord America Europa Occidentale Europa Centrale e Orientale America Latina Medio Oriente e Africa • Asia, Medio Oriente ed Africa e Nord America 25.000 saranno le aree del mondo in cui nel 2021 si registreranno i traffici da mobile più rilevanti 22.715 20.000 • Per quanto concerne il tasso di crescita medio annuo, a primeggiare sarà Medio Oriente ed 15.991 Africa (65%), seguita dall’Asia con il 49% e 15.000 dall’America Latina con il 47%. L’area Europa occidentale e centrale ed orientale, invece, 11.105 registrerà il tasso di crescita più contenuto, 10.000 fermandosi al 41%. Ultimo, quanto a crescita, il 7.470 5.8837.428 Nord America con il 34% 4.525 5.000 3.438 4.943 4.893 2.571 3.135 1.887 3.194 2.947 3.137 2.135 4.036 1.369 1.5302.020 2.254 1.200 1.098 1.593 724 612 459 1.073 724 - 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Copertura 4G (%) Fonte: Cisco VNI 2017 100 86 84 90 • La copertura oscilla tra il 45% della Romania ed il 100% 80 70 di Svezia e Danimarca (seguite da Finlandia e Lituania 60 con rispettivamente il 97% e 96%) 50 40 30 • Molto significativa, a dimostrazione degli ingenti 20 10 investimenti compiuti dagli operatori negli ultimi anni, 0 l’accelerazione dell’Italia: la copertura 4G è passata Rep. Ceca Portogallo Danimarca Belgio Irlanda Lettonia Paesi Bassi Francia Svezia Lussemburgo Estonia Ungheria Polonia Germania Slovacchia Romania Finlandia Lituania Regno Unito Austria Italia Spagna Grecia UE28 Malta Croazia Bulgaria Slovenia Cipro dal 17% del 2012 all’86% del 2016, ponendosi al di sopra della media europea 5 Fonte:Digital Agenda Scoreboard
L’accesso ad internet - 2016 Individui che non hanno mai utilizzato internet (%) 35 30 25 • Ampie fette della popolazione 25 italiana continuano a non 20 15 14 utilizzare internet 10 5 • In Italia ben il 25% degli 0 individui nel 2016 non hai mai usato internet Rep. Ceca Francia Portogallo Lussemburgo Danimarca Estonia Belgio Slovacchia Irlanda Lettonia Croazia Romania Bulgaria Svezia Olanda Germania Finlandia Regno Unito Austria Spagna Ungheria Malta Lituania Polonia Italia Grecia UE 28 Cipro Slovenia Fonte: Eurostat Individui che accedono ad internet quotidianamente (%) 100 93 • In Lussemburgo, Danimarca, 89 88 86 90 85 85 78 77 Paesi Bassi e Regno Unito il 80 74 72 71 71 70 70 70 70 69 68 68 67 66 65 64 63 93%, l’89% e l’88% degli 60 60 57 57 60 49 individui accede ad internet 50 40 42 ogni giorno 30 20 • In Italia il 66% degli individui 10 0 accede ad internet ogni giorno a fronte di una media Finlandia Danimarca Germania Estonia Belgio Ungheria Francia Cipro Repubblica Ceca Portogallo Grecia Lettonia Lituania Svezia Malta Italia Croazia Bulagia Irlanda Slovacchia Spagna Slovenia Lussemburgo Regno Unito Olanda Austria UE Polonia Romania europea del 71% Fonte: Eurostat 6
L’accesso quotidiano ad internet per fasce d’età • Esiste ancora un profondo divario in termini di utilizzo della rete tra l’Italia ed i best performer • Se nella fascia d’età più giovane sono 10 i punti che ci separano dalla Finlandia capolista (89% contro 99%), la differenza sale a 17 punti nella fascia d’età tra i 25 ed i 34 (il Lussemburgo si attesta al 100%, l’Italia all’83%) e tra i 35 ed i 44 anni (Finlandia e Danimarca si attestano al 97%, l’Italia all’80%), a 24 punti nella fascia d’età 45-54 (Lussemburgo 92%, Italia 68%), a 34 punti nella fascia 55-64 (Lussemburgo 85%, Italia 51%) e addirittura a 57 punti percentuali nella fascia d’età più matura 65-74 (Lussemburgo 81%, Italia 24%). • Rispetto alla media europea il ritardo si riduce; nella fascia d’età dei più giovani (16-24) sono soltanto 3 i p.p. che ci separano dalla media europea, 6 i p.p. nella fascia 25-34 e 45-54, 1 p.p. in quella 35-44, 4 p.p. nella fascia 55-64 ed infine 12 p.p. con riferimento agli individui più anziani (65-74 anni) 16-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 81 69 61 63 52 66 44 34 85 83 81 76 43 82 36 42 31 26 32 83 62 25 59 27 24 22 26 23 22 20 12 62 55 53 54 43 46 20 55 44 51 47 42 35 36 40 16 92 91 89 91 46 36 12 88 81 75 35 15 89 69 70 30 73 71 73 64 64 62 62 61 32 7 67 68 66 64 68 57 52 55 27 46 94 97 95 92 97 91 42 6 92 89 82 85 84 83 81 81 81 82 19 82 81 80 80 79 75 75 76 72 69 66 35 63 47 100 96 98 96 98 94 96 95 89 94 92 89 85 87 90 91 92 89 88 90 87 89 89 83 87 82 83 75 65 98 98 96 95 99 88 96 98 93 92 90 93 93 96 96 95 89 91 95 94 96 94 95 95 95 92 91 85 77 7 Fonte: Eurostat
La diffusione dei social networks Utilizzo dei social network per fascia d’età 2016 • L’Italia anche nella fascia d’età più giovane si classifica 38 16-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 42 34 34 penultima nella classifica 58 38 21 19 21 57 51 50 45 39 39 29 14 15 13 14 14 europea, fermandosi al 76% 49 73 45 14 6 12 33 31 23 25 27 12 25 14 6 16 70 64 67 54 65 62 59 28 20 20 5 5 7 28 20 61 16 20 14 7 7 6 48 47 49 46 47 48 47 37 28 • La distanza con la Danimarca 87 44 37 36 40 38 33 21 19 17 10 45 6 37 37 27 18 12 82 79 76 68 80 79 79 70 58 56 57 30 71 67 69 69 68 65 64 65 26 capolista è di ben 20 p.p. 59 62 53 49 60 45 52 54 46 Nella fascia d’età più matura 91 83 87 88 89 86 84 88 78 85 86 85 84 85 85 79 88 76 75 85 80 77 72 78 65 66 71 64 70 (65-74) la differenza sale a 35 p.p. 96 84 95 90 95 95 94 89 87 92 95 95 95 89 92 90 95 85 88 94 89 89 81 91 76 75 87 75 78 Repubblica Ceca Danimarca Belgio Regno Unito Svezia Ungheria Olanda Lussemburgo Finlandia Portogallo Cipro Slovacchia Croazia Grecia Francia Slovenia Estonia Spagna UE Germania Bulgaria Italia Romania Polonia Malta Lettonia Irlanda Lituania Austria (% penetrazione sulla popolazione totale) • A primeggiare youtube 57% in Italia è piccole imprese medie imprese grandi imprese Facebook 55% Youtube, 48% Whatsapp seguito da Fonte: Eurostat Facebook… 33% Facebook e 95 82 79 Instagram 28% Messeng Whatsapp 84 83 90 81 78 82 Google+ er / Chat 73 67 66 60 64 65 63 60 25% APP / 60 67 57 56 59 77 81 77 70 70 67 53 50 61 46 46 Twitter 25% Voip 65 68 61 50 41 19% 54 57 53 52 51 48 50 49 46 43 46 44 Skype 42 37 38 38 32 61 67 62 60 59 54 54 54 48 40 40 44 44 39 41 40 41 39 34 31 32 Linkedin 34 36 36 33 28 30 22 29 28 21 28 19% Olanda Repubblica Ceca Danimarca Belgio Cipro Finlandia Svezia Regno Unito Slovenia Portogallo Croazia Francia Ungheria Slovacchia Grecia Lussemburgo Spagna UE Germania Italia Polonia Estonia Bulgaria Romania Malta Irlanda Austria Lituania Lettonia Pinterest 15% Tumblr 11% Snapchat 10% 0% 100% 8 Fonte: We Are Social
L’utilizzo dei social networks da parte delle imprese piccole imprese medie imprese grandi imprese 95 82 79 84 83 90 78 81 82 73 67 66 60 64 65 63 60 81 60 67 57 56 59 77 77 70 70 53 50 46 67 65 68 61 61 46 50 41 54 57 53 52 51 48 50 49 46 46 43 44 42 37 38 38 67 34 32 31 32 61 62 60 59 54 54 54 48 40 40 44 44 39 41 40 41 39 34 36 36 33 28 30 22 29 28 21 28 Fonte: Eurostat • Si rileva una maggiore propensione delle grandi imprese all’utilizzo dei social • A primeggiare Cipro e Finlandia dove ben il 95% e 90% delle grandi imprese utilizzano i social network, seguiti dalla Danimarca con l’84% • L’Italia si pone leggermente al di sotto della media europea con il 56% delle grandi, il 44% delle medie ed il 36% delle piccole imprese che utilizzano i social network a fronte di una media europea rispettivamente del 63%, 50% e 40% • A Cipro il 78% delle grandi imprese ha utilizzato due o più social nel 2016 a fronte di una media europea del 47% mentre nel Regno Unito ed in Irlanda il 54% delle medie imprese (29% a livello UE) • In l’Italia, la percentuale si ferma al 44% per le grandi imprese per scendere al 25% e 14% per le medie e piccole 9 Fonte: We Are Social
L’e-commerce Ricerca su internet di informazioni su beni e/o servizi (% individui) Solo il 35% degli italiani (in diminuzione di 100 2 p.p. rispetto al 2015) utilizza internet per 86 86 85 85 83 2015 2016 90 82 80 77 74 cercare informazioni su beni e servizi, a 80 72 70 70 68 67 66 66 65 65 fronte di una media UE del 66% 70 64 62 62 61 60 59 57 57 60 L’Italia è all’ultimo posto della graduatoria 50 38 35 35 insieme alla Romania; Danimarca e 40 30 Lussemburgo sono oltre 50 punti avanti 20 10 0 Rep. Ceca Paesi Bassi Irlanda UE Francia Danimarca Slovacchia Lettonia Portogallo Lussemburgo Germania Estonia Belgio Ungheria Grecia Polonia Bulgaria Romania Finlandia Svezia Regno Unito Austria Spagna Croazia Malta Lituania Slovenia Cipro Italia Forte anche il ritardo nell’utilizzo dell’e- commerce. L’Italia, con soltanto il 29% degli individui che hanno compiuto acquisti online, è penultima in Europa Acquisti su internet (% individui) negli acquisti online 2014 2015 2016 La preferenza per gli acquisti di persona è 90 83 82 78 76 80 74 74 in tutti i paesi europei la principale 67 66 70 59 58 57 56 56 ragione addotta a giustificazione del 60 55 mancato ricorso all’e-commerce 48 47 50 44 44 42 40 39 40 33 33 31 31 29 29 Quanto ai beni e servizi acquistati, il 30 primato a livello europeo spetta ad 20 abbigliamento ed articoli sportivi (34%), 10 seguiti da viaggi ed alloggi vacanza (29%) 0 e biglietti per eventi (21%) È forte e generalizzata la preferenza per i venditori UE Fonte: Eurostat 10
Le tendenze dell’e-commerce in Italia “Net Retail, il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani” di Human Highway evidenzia la crescita dell’e- commerce in Italia: • nel primo trimestre 2017 sono stati 76,5 milioni gli atti d’acquisto, con un incremento del 22,2% rispetto allo stesso periodo del 2016 • il 67,6% dell’utenza internet italiana - pari a 20,9 mln di individui - ha compiuto acquisti online; di questi, ben 15,6 mln (+23,2% rispetto al 2016) sono acquirenti online abituali (una volta al mese) Incidenza dei device mobili sugli acquisti online Incidenza di utilizzo dei sistemi di pagamento 20% 18% Tablet Smartphone PayPal 38,8% 17,40% 16% 16,40% Prepagata sul sito 24,1% 14% 13,5% Carta di Credito sul sito 20,0% 12% Buono sconto / acquisto 4,4% 10% 8,50% In contanti /assegno alla consegna 4,0% 8% 8,2% 7,5% 7,50% 6,7% Carta prepagata alla consegna 2,6% 6% 5,9% 4,7% Carta di Credito alla consegna 2,2% 4% 2,7% 2% Bonifico bancario 2,1% 1,3% 0% Altro modo 1,2% 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Non ricordo 0,7% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% • Il primato va anche quest’anno alle ricariche telefoniche (58,9%), seguite dai biglietti di viaggio (aereo, navi, treni, bus) con il 40,3% e dall’abbigliamento (con esclusione delle calzature) con il 36,9% • I beni meno quotati risultano essere software, app, servizi online (14,6%), i ricambi computer e tablet (10,4%) ed assicurazioni (7,6%). 11 Fonte: Net Retail 2016t
L’internet banking ed i canali di fruizione dei servizi bancari (% individui - 2016) 100 88 86 85 In Danimarca, Paesi Bassi ed Estonia l’88%, 90 83 79 l’86% e l’85% degli individui utilizza 80 71 64 64 62 l’internet banking 70 59 60 54 53 53 52 51 49 46 50 45 43 39 38 In Italia la percentuale di utilizzo 35 35 40 29 29 28 dell’internet banking è pari al 29% a fronte 30 19 di una media europea del 49% 20 10 5 4 0 Il divario rispetto alla media europea è Lussemb… Regno… passato da 13 p.p. nel 2007 a 20 nel 2016 Finlandia Estonia Portogallo Grecia Danimarca Belgio Lettonia Francia Lituania Germania Rep. Ceca Cipro Paesi Bassi Italia Svezia Malta Irlanda Slovacchia Spagna Croazia Ungheria Slovenia Bulgaria Austria UE 28 Polonia Romania Fonte: Eurostat Servizi bancari e canali di fruizione in Italia consulenza su finanziamenti e/o investimenti 33% 9% 42% 11% 5% Il web è il canale privilegiato per tutti i sottoscrizione di un prestito personale 35% 10% 45% 7% 2% servizi compravendita di prodotti finanziari 47% 13% 31% 6% 3% sottoscrizione prodotto bancario di risparmio 48% 11% 32% 7% 2% L’unica eccezione è la consulenza su finanziamenti e/o investimenti e personal financial manager 62% 16% 14% 5% 2% sottoscrizione di prestiti rispetto ai quali monitoraggio stato di avanzamento richieste 63% 22% 7% 6% 2% la filiale continua a riscuotere maggior visualizzazione saldo ed elenco movimenti 60% 30% 4%4% 2% successo nelle preferenze dei clienti esecuzione operazioni dispositive 64% 20% 9% 5% 2% Il canale mobile viene utilizzato 0% 20% 40% 60% 80% 100% prevalentemente per operazioni semplici web mobile filiale contact center chat/chat-bot Fonte: KPMG 2017 12
La scelta della banca online Le ragioni della scelta di una banca online condizioni economiche più vantaggiose 58% Il 58% del campione si orienta verso maggiore comodità nella fruizione dei servizi tramite canale web 46% una banca online per poter beneficiare maggiore comodità nella fruizione dei servizi tramite canale… 32% di condizioni economiche più disponibilità di prodotti innovativi 18% vantaggiose consiglio di amici/parenti 16% fiducia nel marchio della banca 14% A seguire la consapevolezza di una fiducia nel gruppo bancario di appartenenza della banca 11% maggiore comodità nella fruizione dei convincimento a seguito di campagne 9% servizi tramite web (46%) ed esperienze negative in precedenti rapporti con la banca… 8% attraverso il canale mobile (32%). percezione di maggiore sicurezza 7% percezione di maggiore attenzione 6% Fonte: KPMG 2016 l'intervistato ha richiesto un mutuo 6% L’accesso al mobile banking 0% 20% 40% 60% 80% solo banca tradizionale Il 44% del campione ricorre solo alla banca 42% 44% solo banca online tradizionale banca tradizionale 14% Il 42% ricorre ad entrambi i canali e banca online Fonte: KPMG 2017 13
Industria 4.0 (1/2) Ad oggi, il livello di sviluppo di quello che viene definito il nuovo paradigma industriale denominato Industria 4.0 appare ancora limitato I-Com Industry 4.0 Index sul grado di preparazione nei Paesi UE Finlandia 100 Paesi Bassi 98 Danimarca 97 Germania 96 Austria 95 Lussemburgo 94 Svezia 93 Irlanda 86 Regno Unito 86 • Sul podio i Paesi dell’Europa Portogallo Belgio 86 86 settentrionale e continentale Lituania 85 Malta 84 • L’Italia si classifica solo 17°, con Slovenia 84 Spagna 83 un punteggio (78) tuttavia solo di UE 28 Rep. Ceca 78 80 poco inferiore alla media UE (80) Italia 78 Slovacchia 77 Estonia 74 Lettonia 69 Cipro 69 Ungheria 68 Croazia 67 Polonia 66 Francia 66 Bulgaria 64 Grecia 63 Romania 53 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Fonte: European Data Market Monitoring Tool (2016)
Industria 4.0 (2/2) Tra i maggiori ostacoli all’affermazione di Industria 4.0 vi sono: l’adozione delle tecnologie abilitanti, la carenza di competenze e la sicurezza informatica Sviluppo dell’IoT nell’industria Data workers skill gap nei Paesi Big Five (in migliaia) manifatturiera (2016) 16 Cloud computing of medium-high 14 sophistication 100 12 75 EU 28 10 Big Data analytics 50 Rfid Regno Unito 2016 in % 25 8 Spagna 2020 0 6 Francia 4 Germania Sistemi SCM Sistemi ERP Italia 2 - Sistemi CRM Italia Spagna UE28 Regno Unito Francia Germania Imprese manifatturiere con una politica di sicurezza ICT, per tipologia di rischio (2015) 50 • Ancora troppo limitato è sviluppo delle tecnologie chiave tra i Paesi UE, in particolare Rfid, cloud computing e Big Data 40 Analytics 30 in % 20 • Esiste una consistente carenza di competenze specifiche, pari nel 10 2016 a oltre 53.000 unità (9,3% della domanda), che si stima 0 possa raggiungere le 67.000 posizioni scoperte nel 2020 UE28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito Distruzione o corruzione dei dati • Solo il 43% delle imprese manifatturiere italiane (il 32% di quelle Divulgazione di dati confidenziali europee) ha formalizzato una politica di cyber security all’interno Indisponibilità di servizi ICT a causa di attacchi esterni della propria azienda Fonte: Eurostat
L’IBI (1/3) L’ I-Com Broadband Index certifica il ritardo dell’Italia ma evidenzia segnali di miglioramento PAESI 2016 2017 Ranking 2017 Variazione vs. 2016 Danimarca 98,8 100,0 1 2 Svezia 97,5 99,6 2 2 • L’indicatore sintetico IBI, che unisce le Lussemburgo 100,0 99,3 3 -2 Paesi Bassi 99,0 96,4 4 -2 variabili di sviluppo del broadband fisso e Regno Unito 93,9 94,7 5 0 mobile, unitamente a variabili descrittive Finlandia 93,5 93,1 6 0 dei “comportamenti digitali” degli Lettonia Estonia 90,1 90,4 90,7 89,3 7 8 2 -1 individui, certifica il ritardo dell’Italia, che Belgio 87,8 89,0 9 1 rimane nella parte bassa della Germania 90,2 88,2 10 -2 graduatoria, con un modesto Malta Austria 86,9 86,7 87,3 86,4 11 12 0 0 miglioramento in termini di ranking (22° Portogallo 84,1 85,9 13 1 posizione rispetto alla 23° dell’edizione Irlanda 83,3 85,1 14 1 Spagna 81,1 84,9 15 4 2016) Slovenia 84,6 84,6 16 -3 Lituania 82,6 84,4 17 0 • Sul gradino più alto del podio la Rep. Ceca 82,9 83,6 18 -2 Danimarca, alla quale l’indice assegna - Ungheria 82,1 83,1 19 -1 in quanto best performer - il punteggio Slovacchia 73,3 81,7 20 2 Cipro 74,6 77,8 21 0 massimo (100), seguita da Svezia e Italia 71,1 76,4 22 1 Lussemburgo Francia 76,4 75,2 23 -3 Polonia 69,3 74,4 24 1 Croazia 70,8 72,4 25 -1 Bulgaria 63,6 68,2 26 2 Grecia 66,1 66,9 27 -1 Romania 64,4 61,5 28 -1 Fonte: Elaborazioni I-Com
L’IBI (2/3) L’Italia tra i Paesi fast movers • Tuttavia, nonostante il timido avanzare in graduatoria, passi in avanti sono stati compiuti: in particolare, si riduce di oltre cinque punti la distanza dal Paese leader, grazie soprattutto ai miglioramenti sul piano dell’offerta digitale fissa, dove la copertura aumenta dal 43,9% a ben il 72,3%, un salto in avanti notevole che va quasi a chiudere il gap rispetto alla media europea, ridottosi a soli 3,7 p.p.. • Questi progressi la posizionano nel cluster dei Paesi c.d. fast movers - Paesi in ritardo ma che mostrano un certo dinamismo - in una posizione abbastanza prossima alla media europea 110 FIRST MOVERS BEST MOVERS Danimarca 100 Lussemburgo Svezia Paesi Bassi Regno Unito Finlandia Estonia Lettonia 90 Germania Malta Belgio Portogallo Austria Slovenia Irlanda Spagna Lituania Slovacchia Rep. Ceca Ungheria 80 Cipro IBI 2017 Italia Polonia Francia 70 Croazia Bulgaria Grecia 60Romania 50 LATE MOVERS FAST MOVERS 40 -6,0% -4,0% -2,0% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% var. % 2017 vs. 2016 Fonte: Elaborazioni I-Com
L’IBI (3/3) I passi in avanti avvengono soprattutto sul fronte dell’offerta Tab. 1.2: I-Com Broadband Index (lato domanda) Tab. 1.3: I-Com Broadband Index (lato offerta) PAESI 2016 2017 Ranking 2017 Variazione • Il ritardo della domanda emerge vs. 2016 PAESI 2016 2017 Ranking 2017 Variazione vs. 2016 chiaro dal differente Svezia 100,0 100,0 1 0 Belgio 95,5 100,0 1 5 posizionamento dell’Italia nelle due Danimarca 96,0 94,7 2 1 Danimarca 97,3 99,7 2 1 Lituania classifiche: 25a sul piano della Lussemburgo 98,4 94,4 3 -1 96,0 99,4 3 1 Portogallo 95,7 98,9 4 1 domanda (stabile rispetto alla Finlandia 95,5 89,8 4 0 Paesi Bassi 92,6 88,3 5 0 Lussemburgo 97,6 98,8 5 -3 scorsa edizione, ma con un IBI in Olanda 100,0 98,5 6 -5 lieve peggioramento) e 20a sul piano Regno Unito 89,2 86,2 6 1 Regno Unito 94,0 97,1 7 0 Estonia 90,2 83,2 7 -1 dell’offerta, con una posizione di Malta 91,3 95,3 8 4 Lettonia 83,8 81,9 8 0 vantaggio ed un IBI in netto Germania 83,4 79,9 9 0 Svezia 92,2 94,9 9 0 miglioramento rispetto all’anno Slovacchia 71,4 75,6 10 5 Austria 93,2 94,7 10 -2 Lettonia 91,4 93,5 11 0 precedente Spagna 72,8 74,4 11 2 Slovenia 91,3 93,1 12 1 Francia 75,2 73,1 12 -1 Irlanda 89,3 92,6 13 2 Malta 76,3 72,3 13 -3 Rep. Ceca 89,0 91,7 14 2 Austria 73,2 71,0 14 -2 Finlandia 88,7 91,6 15 2 • Come lo scorso anno, si conferma la Irlanda 70,7 70,7 15 2 Ungheria 90,1 91,5 16 -2 maggiore convergenza a livello UE Belgio 72,7 69,9 16 -2 Germania 91,9 90,8 17 -7 sul piano dell’offerta (30 punti di Slovenia 71,1 69,0 17 -1 Estonia 87,3 90,2 18 0 differenza tra il migliore ed il Rep. Ceca 70,2 68,5 18 0 Spagna 84,2 89,4 19 0 Ungheria 66,8 67,7 19 0 peggior Paese). Permane, al Italia 78,2 87,9 20 1 Portogallo 63,7 64,4 20 1 contrario, una forte disparità sul Croazia 64,0 63,4 21 -1 Cipro 82,0 85,8 21 -1 piano della domanda (il differenziale Cipro 60,5 63,1 22 0 Slovacchia 72,0 82,9 22 6 Polonia 74,8 82,3 23 0 tra primo e ultimo classificato è di Lituania 59,8 60,5 23 0 Bulgaria 72,2 80,1 24 3 ben 53 punti) Polonia 58,1 60,1 24 0 Croazia 73,1 76,2 25 0 Italia 57,7 57,4 25 0 Grecia 72,3 76,1 26 0 Grecia 54,1 51,2 26 0 Francia 74,6 73,6 27 -3 Bulgaria 48,5 49,0 27 0 Fonte: Elaborazioni I-Com Romania 45,0 47,3 28 0 Romania 76,0 69,9 28 -6
Focus sull’Italia – Banda ultralarga fissa A giugno 2017 in Italia la copertura media nazionale della banda ultralarga fissa è pari al 72,3% • Tra le regioni, primeggia la Puglia, con una percentuale di copertura delle UI complessive pari all’87%, 15,5 p.p. al di sopra della media nazionale (72,3%), seguita dal Lazio, dove in media oltre una unità immobiliare su cinque è raggiunta dalla rete • Grandi passi in avanti sono stati compiuti in Basilicata, dove solo un’abitazione su due risultava raggiunta dalla rete di ultima generazione, dato oggi pari al 73% (solo 1 p.p. di scarto rispetto alla Lombardia) • Fanalino di coda resta la Valle d’Aosta, con una copertura di solo il 24,3%, appena 3 p.p. in più rispetto ad un anno fa Fonte: Elaborazioni I-Com su dati operatori
Focus sull’Italia – Banda ultralarga mobile A giugno 2017 il grado di copertura in termini di popolazione appare oramai piuttosto elevato e pari al 97,4% • Tutte le regioni mostrano percentuali superiori al 95%, ad eccezione di Sardegna, Molise e Basilicata, dove comunque la copertura è superiore al 90%, con soli 4-5 p.p. di distanza dalla media nazionale • Anche la copertura in termini di numero di comuni raggiunti appare oramai piuttosto elevata in quasi tutte le regioni. Lo scarto tra quest’ultima e la copertura in termini di popolazione rimane particolarmente accentuato solo in Liguria (26 p.p.), Sardegna (24 p.p.) e, a seguire, Basilicata (17 p.p.). Copertura regionale della rete 4G, per numero di comuni e popolazione (in %; 30 giugno 2017) 100,0% 75,0% 50,0% 25,0% 0,0% % comuni % popolazione Fonte: Elaborazioni I-Com su dati operatori
Questioni chiave Se è vero che molti passi in avanti sono stati compiuti sul piano degli investimenti in rete fissa, è pur vero che la situazione è piuttosto variegata e molto meno rassicuranti sono i dati sulla rete ultra veloce (> 100 Mbps). Alla luce degli obiettivi ambiziosi ma delle scarse prospettive circa il loro effettivo raggiungimento, quali appaiono essere gli investimenti necessari e prioritari, soprattutto con riferimento alla infrastruttura di rete con velocità superiore ai 100 Mbps? Quali sono, ad oggi, le criticità tecniche e normativo-regolamentari ancora da rimuovere per favorire un’ulteriore accelerazione degli investimenti? L’ingresso dello Stato negli investimenti infrastrutturali (aree bianche) e di nuovi operatori sta ridisegnando la tradizionale struttura di mercato. Quali sono le opportunità e le criticità connesse a tale riassetto? Quale l’impatto sulle dinamiche concorrenziali? Due gare Infratel sono state aggiudicate ad Oper Fiber alla quale spetta l’arduo compito di realizzare l’infrastruttura in fibra nelle aree bianche. Si ritiene che le amministrazioni saranno in grado di gestire l’enorme mole di autorizzazione e permessi connessi all’avvio dei lavori? Quali gli strumenti di semplificazione da mettere in campo per vincere la sfida dell’efficienza alla quale i Comuni sono chiamati? Quale sarà il ruolo del 5G in questo processo di digitalizzazione? Quali sono gli ostacoli all’implementazione di tale nuovo standard tecnologico? La gestione dello spettro rappresenta una priorità per lo sviluppo del 5G. Quali gli scenari di liberazione ed assegnazione delle frequenze attualmente oggetto di diritti d’uso? È ormai forte la consapevolezza della necessità di stimolare una rapida maturazione della domanda senza la quale gli investimenti in infrastrutture, servizi e tecnologie diventano difficilmente sostenibili. Quali sono ad oggi le iniziative da intraprendere per favorire un’accelerazione di tale processo di maturazione? Quali sono gli strumenti più efficaci a tal fine? Quale ruolo può giocare la PA in questo processo? Sarebbe ipotizzabile prevedere delle forme – anche economiche – di disincentivo al ricorso alle procedure “analogiche” nel rapporto con la PA? Fonte: Elaborazioni I-Com su dati operatori
Rapporto I-Com 2017 Reti e Servizi di Nuova Generazione II parte AUDIOVISIVO CONNESSO Alla prova della maturità 22
Uno tsunami di video Il fenomeno della fruizione di video online su vari dispositivi sta crescendo in maniera esponenziale. Merito di una maggiore disponibilità di banda e di connessioni sempre più veloci, ma anche di una maggiore facilità a reperire dispositivi connessi di ogni tipo, dimensione e prezzo. Fenomeno destinato a proseguire in modo persistente anche nei prossimi anni. Crescita del traffico online per categoria di consumo, 2016 -2021 (PB/mese) Fonte: elaborazioni su Cisco
La posta in gioco Corsa all’oro dei contenuti: coinvolti tutti i player (Media, telco e OTT), Ambiente audiovisivo in continuo fermento, alla ricerca di modelli di business sostenibili per rafforzare qualità dei contenuti, competitività delle imprese, innovazione tecnologica La posta in gioco è altissima: tutti in corsa per accaparrarsi un bene prezioso e limitato come l’attenzione degli spettatori. Un concetto per nulla scontato, considerato che oggi abbiamo a disposizione una miriade di schermi e device, tutti rigorosamente connessi, che se da un lato hanno aumentato il tempo di fruizione, dall’altro hanno corroso la fedeltà dell’utente.
Tutti in corsa per i contenuti video Il servizio Watch offre in via sperimentale ad una fetta di americani brevi contenuti originali, prodotti da A&E, Major League Baseball e National Geographic e la serie Humans of New York (già 8 mln di visioni a puntata) Scommette sempre di più sui contenuti originali: a fine 2017 avrà investito $ 6 miliardi (di cui 2 in Europa). Spenderà 8 miliardi nel 2018 tra produzione e acquisti Annunciato il divorzio da Netflix, sta per attivare due nuovi servizi di streaming: uno dedicato allo sport (2018), e uno dedicato a fllm e programmi TV Disney e Pixar (2019). In USA ha lanciato un nuovo servizio di live streaming YouTube TV, per visualizzare da qualunque dispositivo qualsiasi programma TV in diretta. In alcuni mercati ha lanciato contenuti a pagamento (Youtube Red) e si attende il debutto nella produzione di contenuti originali 25
Tutti in corsa per i contenuti video Nel 2018 investirà $1 mld in contenuti originali, distribuiti su almeno 10 programmi TV, che verrebbero trasmessi sul servizio di streaming musicale oppure su un nuovo servizio video creato ad hoc. Nel 2017 ha speso $4,5 mld in contenuti originali; tra le novità della nuova stagione la serie Black America; grazie ad un accordo con Discovery trasmetterà l’esclusiva di Eurosport in UK e Germania È il primo operatore pay-TV in Spagna grazie all’acquisto di Digital+, che è stato incorporato in Movistar, e sta partendo alla conquista dell’Europa con un proprio servizio di video streaming on demand In Italia ha attivato una joint venture con Tim per la nascita di Canale+ che sfrutterebbe la capacità dei francesi di produrre contenuti e quella della telco italiana di distribuirli (attraverso Tim Vision). Tim Vision ha aggiunto alla propria offerta streaming gli eventi live di Eurosport Player, a partire dagli US Open di tennis, grazie ad un accordo con Discovery26che durerà fino al 2020 e che include anche i giochi olimpici.
(Local) content is (still) king Negli USA, nel 2017 si supereranno le 500 serie originali scripted (costo orario 5 milioni di $) con un trend crescente fino al 2019. Fonte: Corriere ’Economia
E I budget crescono La maggior parte degli investimenti è oggi destinata alla serialità televisiva con budget sempre più rilevanti. 22 Mln 60 Mln 70 Mln per le ultime per la sesta per le ultime 12 puntate stagione di sette puntate della serie House of di della serie prodotta da Cards prodotta da Cattleya Hbo in onda su SKy Fonte: Affari e Finanza
Pubblicità digitale: a Facebook e Google la metà del mercato Ricavi pubblicità digitale, 2017 ($) Spesa globale in pubblicità digitale, 2015-2020E (mld $) 29 Fonte: elaborazioni su eMarketer
AR e VR: l’esperienza insegna Ricavi VR nel mondo e in USA, Giappone e Cina, 2016-2021E (mld $) 30 Fonte: PwC
Europa. Resiste la TV ma Internet guida i consumi Evoluzione del mercato audiovisivo in UE per fonte di ricavo, 2011- 2015 (mln €) 108 miliardi di ricavi 31 Fonte: OEA, Warc, Ampere Analysis, IHS
Pay VOD: vale € 4,2 mld, ma il peso sul totale è ancora basso Risorse mercato audiovisivo in UE, 2015 (%) Ricavi pay VOD, 2011- 2017E (mln €) 32 Fonte: elaborazioni su OEA, Warc, Ampere Analysis, IHS, stime I-
Pubblicità online: vale €42 mld e cresce del 12% Spesa in pubblicità per categoria, 2015-2016 e online 2006-2016 (mld €) 33 Fonte: Iab Europe
Dal possesso all’accesso: l’S-VOD guida il cambiamento Accesso vs possesso in UE, 2011-2015 (mln €) Fonte: Digital TV Research Abbonati ai servizi S-VOD in WE, 2015-2021E (mln) 34 Fonte: OEA, Ampere Analysis
Italia: la TV torna sopra gli 8 miliardi, Sky primo operatore, Rai in crescita Ricavi mercato TV in Italia 2011-2016 (mln €, %) e quote operatori, 2016 (%) 35 Fonte: Agcom
Il presidio della TV in chiaro 36
Il primato del DTT e la crescita del satellite Penetrazione DTT e satellite tra le famiglie italiane, 2014-2016 (mln) L’offerta tv nazionale al I sem. 2017 si compone di 427 canali di cui 361 editi da società con sede in Italia e distribuiti da 59 editori televisivi La galassia DTT, 2016 (mln di famiglie) La galassia DTH, 2016 (mln di famiglie) 37 Fonte: Elaborazioni su Digital Trend
L’audiovisivo connesso: un mercato in fermento 19,1 milioni 58% della utenti di base utenti video online Internet 4,3 milioni 17,7 milioni utenti pay utenti free 38 Fonte: EY
La pirateria si sposta online Incidenza della pirateria tra gli adulti in Italia, 2016 (%) Titoli piratati per tipologia nel 2016 (%) Impatto della pirateria di film e serie TV tra la popolazione adulta, stime 2016 39 Fonte: Fapav
La lotta alla pirateria LOTTA AI SITI WEB PIRATA EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ • 94 siti illegali bloccati in 3 • L’82% dei pirati è anni in Italia consapevole che la pirateria • 480 servizi legali disponibili è un realto nel mondo • Il 57% ritiene improbabile • Necessità di maggiore venire scoperto e disponibilità di alternative sanzionato legali per aumentare la % di • 1 adolescente su 2 (10-14 coloro che, vedendosi anni) ha visto un’opera oscurare un sito pirata, si piratata nell’ultimo anno rivolgono alle alternative • L’89% dei pirati è legali sosddisfatto della qualità • Tale percentuale in Italia è dei contenuti ottenuti piuttosto bassa: 31% illegalmente 40
Italia. Home entertainment: scarseggia la penetrazione digitale, resistono I supporti fisici Ricavi home entertainment (mln €) Mercato digitale: 21,6% Totale: € 381,8 mln Mercato fisico: 78,4% 41 COPERTURA RETI ULTRA BANDA LARGA TRA LE ABITAZIONI: 72% PENETRAZIONE TRA GLI UTENTI: 12% Fonte: Univideo
Dossier sull’audiovisivo: il cantiere DSM Negoziazioni in atto Tra pochi mesi ne su giurisdizione, REGOMENTO verificheremo l’impatto accessibilità, ruolo SULLA PORTABILITÀ (temporaneità, residenza) regolatori, deroga COO REGOLAMENTO DIRETTIVA AVMS DMS SAT-CAB Dibattitto molto acceso Attualmente è il dossier più (equa remunerazione, caldo. Rischio sostenibilità licenze collettive estese, DIRETTIVA modello di business obblighi piattaforme COPYRIGHT dell’industria AV online) 42
Legge Cinema e Audiovisivo Ripartizione del Fondo per il cinema e l'audiovisivo, 2017 Una sfida per il potenziamento industriale del comparto e per l’internazionalizzazione delle imprese Ripensare il ruolo del produttore indipendente nel nuovo ecosistema digitale Quote di investimento e programmazione: quale impatto nel medio e lungo periodo ? Quali benefici per ‘industria audiovisiva ? Fonte: MiBACT Totale fondo: 400 Mln € 43
Decreto Quote: finalità procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e programmazione di opere italiane ed europee Alcuni punti critici: proporzionalità, adeguatezza ed efficacia, in modo da definire con maggiore coerenza e certezza il sistema delle regole e Entità delle quote l’ambito soggettivo di applicazione (stimati 500 mln in meccanismi di mercato più funzionali a una maggiore più di investimenti) concorrenza e pluralità di possibili linee editoriali ed equa Gradualità e distribuzione del valore dei diritti di sfruttamento delle opere; flessibilità Sotto-quota cinema riformulazione delle modalità di applicazione di tali regole ai Fascia oraria (PT) fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta; Deroghe Regime riformulazione della definizione di «produttore sanzionatorio indipendente» Oneri per il servizio pubblico adeguato sistema di verifica, di controllo, di valutazione dell’efficacia e un appropriato sistema sanzionatorio. 44
Il rispetto delle quote • Nel 2015, il valore complessivo degli investimenti dichiarati dalle 10 maggiori emittenti assoggettate in termini di ascolti risulta pari a 746 milioni di euro, + 13% rispetto al 2014) • Gli obblighi di investimento in produzione di Quote di investimento in opere europee indipendenti per generi (2015) opere europee di produttori indipendenti, rispettati (16%, sei punti superiore al limite minimo previsto per i broadcaster commerciali). • Investimenti orientati prevalentemente verso tre generi di opera: – fiction, cui è stato destinato il 35% del totale, – film, che hanno assorbito il 30% degli investimenti, – intrattenimento, che ha raccolto il 22% del totale. • Ai documentari, a cui è stato destinato il 4% del totale degli investimenti, e l’animazione con il 3%. Altri generi hanno raccolto il 5% del totale. Fonte: Agcom 45
Conclusioni: “non si può stare fermi in un mercato (tv) che non cresce” Costruire un sistema di regole più equilibrato che favorisca l’innovazione e stimoli gli investimenti Verso un mercato integrato e Puntare su contenuti convergente originali di qualità Quale ruolo (storie, formati, Accordi strategici per l’Europa ? coproduzioni, export) Media/ Telco / OTT 2022: switch-off banda Investimenti Innovazione 700 tecnologica (4K, standard aperti, interfacce, adv, Ambiente tv sempre più audience engagement VR, multipiattaforma AR) 46
Rapporto 2017 I-Com Reti e Servizi di Nuova Generazione Silvia Compagnucci Bruno Zambardino Collaborazione report: Giusy Massaro, Monica Sardelli Piazza Santi Apostoli, 66 00187 Roma tel. +39 06 4740746 Supporto: Alessandra Bianchi fax +39 06 4746549 info@i-com.it www.i-com.it Rond Point Schuman, 6 1040 Bruxelles, Belgio Tel. +32(0)22347882 Fax +32 (0)22347911 Grazie! www.i-comEU.ue 47
Rapporto I-Com 2017 Reti e Servizi di Nuova Generazione II parte AUDIOVISIVO CONNESSO Alla prova della maturità 48
Uno tsunami di video Il fenomeno della fruizione di video online su vari dispositivi sta crescendo in maniera esponenziale. Merito di una maggiore disponibilità di banda e di connessioni sempre più veloci, ma anche di una maggiore facilità a reperire dispositivi connessi di ogni tipo, dimensione e prezzo. Fenomeno destinato a proseguire in modo persistente anche nei prossimi anni. Crescita del traffico online per categoria di consumo, 2016 -2021 (PB/mese) Fonte: elaborazioni su Cisco
La posta in gioco Corsa all’oro dei contenuti: coinvolti tutti i player (Media, telco e OTT), Ambiente audiovisivo in continuo fermento, alla ricerca di modelli di business sostenibili per rafforzare qualità dei contenuti, competitività delle imprese, innovazione tecnologica La posta in gioco è altissima: tutti in corsa per accaparrarsi un bene prezioso e limitato come l’attenzione degli spettatori. Un concetto per nulla scontato, considerato che oggi abbiamo a disposizione una miriade di schermi e device, tutti rigorosamente connessi, che se da un lato hanno aumentato il tempo di fruizione, dall’altro hanno corroso la fedeltà dell’utente.
Tutti in corsa per i contenuti video Il servizio Watch offre in via sperimentale ad una fetta di americani brevi contenuti originali, prodotti da A&E, Major League Baseball e National Geographic e la serie Humans of New York (già 8 mln di visioni a puntata) Scommette sempre di più sui contenuti originali: a fine 2017 avrà investito $ 6 miliardi (di cui 2 in Europa). Spenderà 8 miliardi nel 2018 tra produzione e acquisti Annunciato il divorzio da Netflix, sta per attivare due nuovi servizi di streaming: uno dedicato allo sport (2018), e uno dedicato a fllm e programmi TV Disney e Pixar (2019). In USA ha lanciato un nuovo servizio di live streaming YouTube TV, per visualizzare da qualunque dispositivo qualsiasi programma TV in diretta. In alcuni mercati ha lanciato contenuti a pagamento (Youtube Red) e si attende il debutto nella produzione di contenuti originali 51
Tutti in corsa per i contenuti video Nel 2018 investirà $1 mld in contenuti originali, distribuiti su almeno 10 programmi TV, che verrebbero trasmessi sul servizio di streaming musicale oppure su un nuovo servizio video creato ad hoc. Nel 2017 ha speso $4,5 mld in contenuti originali; tra le novità della nuova stagione la serie Black America; grazie ad un accordo con Discovery trasmetterà l’esclusiva di Eurosport in UK e Germania È il primo operatore pay-TV in Spagna grazie all’acquisto di Digital+, che è stato incorporato in Movistar, e sta partendo alla conquista dell’Europa con un proprio servizio di video streaming on demand In Italia ha attivato una joint venture con Tim per la nascita di Canale+ che sfrutterebbe la capacità dei francesi di produrre contenuti e quella della telco italiana di distribuirli (attraverso Tim Vision). Tim Vision ha aggiunto alla propria offerta streaming gli eventi live di Eurosport Player, a partire dagli US Open di tennis, grazie ad un accordo con Discovery52che durerà fino al 2020 e che include anche i giochi olimpici.
(Local) content is (still) king Negli USA, nel 2017 si supereranno le 500 serie originali scripted (costo orario 5 milioni di $) con un trend crescente fino al 2019. Fonte: Corriere ’Economia
E I budget crescono La maggior parte degli investimenti è oggi destinata alla serialità televisiva con budget sempre più rilevanti. 22 Mln 60 Mln 70 Mln per le ultime per la sesta per le ultime 12 puntate stagione di sette puntate della serie House of di della serie prodotta da Cards prodotta da Cattleya Hbo in onda su SKy Fonte: Affari e Finanza
Pubblicità digitale: a Facebook e Google la metà del mercato Ricavi pubblicità digitale, 2017 ($) Spesa globale in pubblicità digitale, 2015-2020E (mld $) 55 Fonte: elaborazioni su eMarketer
AR e VR: l’esperienza insegna Ricavi VR nel mondo e in USA, Giappone e Cina, 2016-2021E (mld $) 56 Fonte: PwC
Europa. Resiste la TV ma Internet guida i consumi Evoluzione del mercato audiovisivo in UE per fonte di ricavo, 2011- 2015 (mln €) 108 miliardi di ricavi 57 Fonte: OEA, Warc, Ampere Analysis, IHS
Pay VOD: vale € 4,2 mld, ma il peso sul totale è ancora basso Risorse mercato audiovisivo in UE, 2015 (%) Ricavi pay VOD, 2011- 2017E (mln €) 58 Fonte: elaborazioni su OEA, Warc, Ampere Analysis, IHS, stime I-
Pubblicità online: vale €42 mld e cresce del 12% Spesa in pubblicità per categoria, 2015-2016 e online 2006-2016 (mld €) 59 Fonte: Iab Europe
Dal possesso all’accesso: l’S-VOD guida il cambiamento Accesso vs possesso in UE, 2011-2015 (mln €) Fonte: Digital TV Research Abbonati ai servizi S-VOD in WE, 2015-2021E (mln) 60 Fonte: OEA, Ampere Analysis
Italia: la TV torna sopra gli 8 miliardi, Sky primo operatore, Rai in crescita Ricavi mercato TV in Italia 2011-2016 (mln €, %) e quote operatori, 2016 (%) 61 Fonte: Agcom
Il presidio della TV in chiaro 62
Il primato del DTT e la crescita del satellite Penetrazione DTT e satellite tra le famiglie italiane, 2014-2016 (mln) L’offerta tv nazionale al I sem. 2017 si compone di 427 canali di cui 361 editi da società con sede in Italia e distribuiti da 59 editori televisivi La galassia DTT, 2016 (mln di famiglie) La galassia DTH, 2016 (mln di famiglie) 63 Fonte: Elaborazioni su Digital Trend
L’audiovisivo connesso: un mercato in fermento 19,1 milioni 58% della utenti di base utenti video online Internet 4,3 milioni 17,7 milioni utenti pay utenti free 64 Fonte: EY
La pirateria si sposta online Incidenza della pirateria tra gli adulti in Italia, 2016 (%) Titoli piratati per tipologia nel 2016 (%) Impatto della pirateria di film e serie TV tra la popolazione adulta, stime 2016 65 Fonte: Fapav
La lotta alla pirateria LOTTA AI SITI WEB PIRATA EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ • 94 siti illegali bloccati in 3 • L’82% dei pirati è anni in Italia consapevole che la pirateria • 480 servizi legali disponibili è un realto nel mondo • Il 57% ritiene improbabile • Necessità di maggiore venire scoperto e disponibilità di alternative sanzionato legali per aumentare la % di • 1 adolescente su 2 (10-14 coloro che, vedendosi anni) ha visto un’opera oscurare un sito pirata, si piratata nell’ultimo anno rivolgono alle alternative • L’89% dei pirati è legali sosddisfatto della qualità • Tale percentuale in Italia è dei contenuti ottenuti piuttosto bassa: 31% illegalmente 66
Italia. Home entertainment: scarseggia la penetrazione digitale, resistono I supporti fisici Ricavi home entertainment (mln €) Mercato digitale: 21,6% Totale: € 381,8 mln Mercato fisico: 78,4% 67 COPERTURA RETI ULTRA BANDA LARGA TRA LE ABITAZIONI: 72% PENETRAZIONE TRA GLI UTENTI: 12% Fonte: Univideo
Dossier sull’audiovisivo: il cantiere DSM Negoziazioni in atto Tra pochi mesi ne su giurisdizione, REGOMENTO verificheremo l’impatto accessibilità, ruolo SULLA PORTABILITÀ (temporaneità, residenza) regolatori, deroga COO REGOLAMENTO DIRETTIVA AVMS DMS SAT-CAB Dibattitto molto acceso Attualmente è il dossier più (equa remunerazione, caldo. Rischio sostenibilità licenze collettive estese, DIRETTIVA modello di business obblighi piattaforme COPYRIGHT dell’industria AV online) 68
Legge Cinema e Audiovisivo Ripartizione del Fondo per il cinema e l'audiovisivo, 2017 Una sfida per il potenziamento industriale del comparto e per l’internazionalizzazione delle imprese Ripensare il ruolo del produttore indipendente nel nuovo ecosistema digitale Quote di investimento e programmazione: quale impatto nel medio e lungo periodo ? Quali benefici per ‘industria audiovisiva ? Fonte: MiBACT Totale fondo: 400 Mln € 69
Decreto Quote: finalità procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e programmazione di opere italiane ed europee Alcuni punti critici: proporzionalità, adeguatezza ed efficacia, in modo da definire con maggiore coerenza e certezza il sistema delle Entità delle quote regole e l’ambito soggettivo di applicazione (stimati 500 mln in meccanismi di mercato più funzionali a una maggiore più di investimenti) concorrenza e pluralità di possibili linee editoriali ed equa Gradualità e distribuzione del valore dei diritti di sfruttamento delle opere; flessibilità Sotto-quota cinema riformulazione delle modalità di applicazione di tali regole ai Fascia oraria (PT) fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta; Deroghe Regime riformulazione della definizione di «produttore sanzionatorio indipendente» Oneri per il servizio pubblico adeguato sistema di verifica, di controllo, di valutazione dell’efficacia e un appropriato sistema sanzionatorio. 70
Il rispetto delle quote • Nel 2015, il valore complessivo degli investimenti dichiarati dalle 10 maggiori emittenti assoggettate in termini di ascolti risulta pari a 746 milioni di euro, + 13% rispetto al 2014) • Gli obblighi di investimento in produzione di Quote di investimento in opere europee indipendenti per generi (2015) opere europee di produttori indipendenti, rispettati (16%, sei punti superiore al limite minimo previsto per i broadcaster commerciali). • Investimenti orientati prevalentemente verso tre generi di opera: – fiction, cui è stato destinato il 35% del totale, – film, che hanno assorbito il 30% degli investimenti, – intrattenimento, che ha raccolto il 22% del totale. • Ai documentari, a cui è stato destinato il 4% del totale degli investimenti, e l’animazione con il 3%. Altri generi hanno raccolto il 5% del totale. Fonte: Agcom 71
Conclusioni: “non si può stare fermi in un mercato (tv) che non cresce” Costruire un sistema di regole più equilibrato che favorisca l’innovazione e stimoli gli investimenti Verso un mercato integrato e Puntare su contenuti convergente originali di qualità Quale ruolo (storie, formati, Accordi strategici per l’Europa ? coproduzioni, export) Media/ Telco / OTT 2022: switch-off banda Investimenti Innovazione 700 tecnologica (4K, standard aperti, interfacce, adv, Ambiente tv sempre più audience engagement VR, multipiattaforma AR) 72
Rapporto 2017 I-Com Reti e Servizi di Nuova Generazione Silvia Compagnucci Bruno Zambardino Collaborazione report: Giusy Massaro, Monica Sardelli Piazza Santi Apostoli, 66 00187 Roma tel. +39 06 4740746 Supporto: Alessandra Bianchi fax +39 06 4746549 info@i-com.it www.i-com.it Rond Point Schuman, 6 1040 Bruxelles, Belgio Tel. +32(0)22347882 Fax +32 (0)22347911 Grazie! www.i-comEU.ue 73
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