Istituto Comprensivo Statale "don Lorenzo Milani" "Cittadinanza & Costituzione" - Annualità 2019 2022 - Istituto Comprensivo don Lorenzo Milani
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Istituto Comprensivo Statale “don Lorenzo Milani” Calvario - Covotta “Cittadinanza & Costituzione” Annualità 2019 - 2022
“Se la scuola è l’unico posto nel quale alzare la mano per argomentare le mie ragioni, allora la scuola è una delle poche speranze per la democrazia.”
Premessa La Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 01/01/1948, promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, ha compiuto quest’anno 70 anni. E’ la Legge fondamentale dell’Ordinamento Italiano, che tutte le scuole sono tenute a far conoscere approfonditamente agli alunni così come previsto dall’art. 1 della Legge 169/2008. La Costituzione è la solida base su cui poggia la nostra convivenza civile, il nostro essere comunità di uomini e donne uniti da regole e valori condivisi. Settant' anni or sono, la Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, sotto l'attiva presidenza di Eleanor Roosevelt, paladina dei diritti umani e delegata degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, decise di redigere il documento che divenne la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Per la prima volta nella storia dell'umanità, vennero sanciti in un documento internazionale i diritti e le libertà fondamentali di ogni essere umano senza distinzione alcuna. Educare ai diritti umani oggi vuol dire educare alla pace, all'interculturalità, alla gestione non violenta dei conflitti, alla cittadinanza mondiale, attiva e responsabile. E’ importante che le nuove generazioni riscoprano e approfondiscano i valori fondanti di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale che questi due importanti documenti esprimono per acquisire le competenze necessarie per una cittadinanza consapevole che si realizza sulla conoscenza e sul rispetto delle norme necessarie al vivere comunitario. E’ necessario pertanto offrire agli allievi gli strumenti di partecipazione efficace e costruttiva, alla vita sociale, lavorando e rafforzando lo studio trasversale di "Cittadinanza & Costituzione".
L’insegnamento di "Cittadinanza & Costituzione" è un percorso che accompagna lo studente fin dalla scuola dell’infanzia partendo dai concetti di comunità, famiglia, gruppo, di rispetto verso le persone, le cose l’ambiente e, naturalmente, verso sé stessi. Si articola nei vari gradi di scuola introducendo i concetti di diritti fondamentali dell’uomo, sia come singolo che come membro di una comunità e nelle diverse formazioni sociali, come lavoratore titolare di diritti e di doveri, come cittadino italiano e cittadino europeo. L’approccio psicopedagogico permette di comprendere il percorso che va dal “me stesso”, al riconoscimento dell’altro, all’ambiente sempre più esteso, che aiuta ad individuare percorsi che favoriscono il passaggio dall’etica del singolo all’etica della comunità e che permettono quindi una convivenza civile responsabile ed attiva. Conoscenza di sé Relazione con gli altri Fiducia La Relazione Collaborazione Sé Comunicazione empatica Gli altri Responsabilità Il mondo Capacità di affrontare i conflitti in modo sereno Esercitare i propri diritti Rispettare i propri doveri È importante, pertanto, che la scuola: sviluppi un processo di insegnamento-apprendimento che sia contemporaneamente cognitivo ed affettivo; educhi alla responsabilità; costruisca competenze chiave quali saper progettare, comunicare, collaborare e partecipare, imparare ad imparare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
"Cittadinanza & Costituzione": aspetti generali Insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30/10/2008 Parole Chiave: Cittadinanza La capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte ad ogni livello, da quello familiare a quello scolastico, da quello regionale, a quello nazionale, da quello Europeo a quello mondiale, nella vita quotidiana, nello studio e nel contesto lavorativo. Studio della Costituzione Permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia, ma anche di fornire una “mappa di valori” utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli; offre ai giovani un quadro di riferimento. Studio della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Promuove, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto dei diritti e delle libertà dei popoli. Dimensione trasversale Lo studio di "Cittadinanza & Costituzione"prevede il contributo formativo di tutte le aree e discipline curriculari presenti in ogni ordine e grado di scuola. Il tutto con lo scopo di: insegnare ai giovani come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni; costruire nelle classi delle vere comunità di vita e di lavoro che elaborino percorsi che costruiscano contemporaneamente identità personale, solidarietà collettiva e collaborazione; promuovere la partecipazione attiva degli studenti in attività di volontariato, di tutela dell’ambiente, di competizione sportiva corretta, di educazione alla legalità.
L’insegnamento di "Cittadinanza & Costituzione" si articola intorno a quattro assi fondamentali di apprendimento: Tende a valorizzare la promozione della persona potenziando l’atteggiamento I° Asse: Dignità della persona positivo verso le istituzioni. Implementa la consapevolezza dei diritti e dei doveri partendo dal contesto scolastico e le competenze sociali e civiche. Promuove il senso di appartenenza alla II° Asse: Identità ed Appartenenza propria comunità e alla propria realtà territoriale. Promuove la solidarietà a tutti i livelli di vita III° Asse: Alterità e relazione sociale ed organizzata; le relazioni positive nelle diverse comunità familiari, scolastiche, sociali, politiche. IV° Asse: Azione e Partecipazione Favorisce l’educazione alla cittadinanza attiva tra gli studenti.
Progettazione generale Titolo del progetto "Percorsi Umani" Docente coordinatore Prof.ssa Maria Carmela Grasso Risorse umane Tutti i docenti e personale della scuola - Genitori Destinatari Tutti gli alunni dei tre ordini di scuola Durata Intero anno scolastico Essere consapevoli di promuovere un processo di apprendimento cognitivo e socio-affettivo. Considerare propedeutici e trasversali i percorsi di educazione alle relazioni e per l’incremento della autostima. Curare il coinvolgimento delle famiglie. Aspetti fondanti Condivisione del Patto di corresponsabilità educativa (come strumento insostituibile di interazione scuola-famiglia poiché coinvolge direttamente insegnanti, alunni e genitori invitandoli a concordare, responsabilmente, modelli di comportamento coerenti con uno stile di vita in cui si assumono e si mantengono impegni, rispettando l’ambiente sociale in cui si è ospitati). Curare il coinvolgimento del territorio ed i suoi servizi. Curare la documentazione dei percorsi realizzati e creare un archivio dell’Istituto. Contributo dei docenti delle discipline che con il proprio insegnamento possono portare alla maturazione di comportamenti corretti per l’esercizio della cittadinanza attiva. Condizioni Concordare nei Consigli di classe e di interclasse: facilitanti - interventi educativi e didattici necessari, - stile relazionale tra adulti, tra adulti e ragazzi. Scelta di contenuti trasversali. Principi e valori che sono alla base della convivenza civile e consentono agli alunni di poter partecipare responsabilmente alla vita dello Stato. Educazione alla cittadinanza e alla legalità intesa come educazione: ai diritti umani, alla democrazia, al giudizio critico, Finalità generali all’intercultura e alla convivenza, alla solidarietà, alla non violenza. Dare le indicazioni indispensabili relative alle regole che sono alla base dello sviluppo economico e sociale.
Favorire negli studenti lo sviluppo e il consolidamento del senso civico, della capacità di partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale, politica e comunitaria, nel pieno riconoscimento dell’importanza del rispetto delle regole, delle libertà e delle identità personali, culturali e religiose. Incoraggiare le condizioni operative per iniziative e forme di partecipazione in cui gli studenti sono protagonisti di modelli di Obiettivi formativi cittadinanza, di solidarietà agita, contestualizzata in azioni concrete sul tessuto sociale (territoriale, nazionale, internazionale). Acquisire il concetto di comunità (scolastica, familiare, sociale, nazionale e di appartenenza) per la diffusione della cultura della cittadinanza. Creare nel territorio e nella coscienza comune una nuova sensibilità verso le regole e la riflessione sul vero significato di Costituzione e sulla genesi della convivenza. Stimolare l’abitudine ad interpretare le conoscenze giuridico - economiche, sociologiche, storiche e le competenze civiche e a tradurle in buone prassi didattiche. Prendere coscienza di sé, delle proprie responsabilità, dei valori individuali e condivisi. Individuare i propri bisogni ed obiettivi, elaborando progetti realistici. Migliorare le proprie capacità comunicative e di relazione. Obiettivi trasversali Promuovere atteggiamenti orientati all’accettazione, al rispetto e all’apertura verso le differenze. Maturare la capacità di lettura e di analisi dei documenti. Acquisire informazioni ed interpretarle criticamente. Maturare la disponibilità a collaborare per la crescita di una coscienza civile. Progettare e realizzare situazioni simulate d’ intervento, mettendo in atto esercizi positivi e corretti di libertà. Traguardi di risultato Sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza Lo scopo del progetto consiste nel realizzare momenti di partecipazione attiva e coinvolgimento di tutti gli studenti, attraverso cui far riflettere i giovani sull’ imprescindibile valore Obiettivi di processo della legalità, della pace, del rispetto delle regole condivise e della convivenza pacifica, della solidarietà tra popoli.
I temi della educazione alla cittadinanza democratica e alla legalità Situazione su cui si interviene costituiscono un aspetto importante nella vita di ogni persona. Negli ultimi anni sono al centro dell’attenzione degli organismi di governo, nazionali ed internazionali, per il ruolo che possono assumere nel miglioramento delle società civili nazionali ed europee. In Italia, la Legge n. 107 del 13 luglio 2015 (la “Buona Scuola”), ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla Legalità e Cittadinanza e dell’acquisizione di competenze sociali e civiche per mezzo dell’istruzione. Le scuole, quindi, sono chiamate a svolgere un ruolo importante nel potenziamento e nello sviluppo delle competenze dei giovani sui temi della Legalità e della Cittadinanza democratica. la persona soggetto di diritto e le realtà in cui si forma e con le quali interagisce: la famiglia, la scuola, la società, lo Stato; il valore della libertà di pensiero, di espressione, di religione e delle altre libertà individuali e sociali come si sono affermate nel corso della storia e come si presentano nella società contemporanea; Fase 1 le prime nozioni riguardanti il diritto, la norma e l’ordinamento giuridico italiano; Articolazione e l’informazione su problematiche significative in ambito contenuti culturale, civile, sociale ed economico. la Costituzione italiana: contesto storico; Fase 2 il rispetto e la valorizzazione di ogni tipo di diversità; l' azione civica e sociale di ogni soggetto. Fase 3 l’Unione Europea, le istituzioni comunitarie, le organizzazioni internazionali; i processi migratori cause e conseguenze; la cooperazione e la solidarietà internazionale.
Definizione sistematica del lavoro. Gradualità, regolarità, sistematicità dei progetti. Ritualità nella presentazione-conduzione delle attività. Invio costante di messaggi positivi. Riferimento al gruppo classe: lavorare con la classe intesa come spazio-tempo in cui favorire l’interazione con gli altri e l’esercizio di comportamenti responsabili e democratici. Utilizzo di elementi di autoriflessione con un costante riferimento alla vita quotidiana. Promozione di maggior empatia, intesa come il pensare anche attraverso i pensieri dell’altro e l’accogliere il punto di vista dell’altro. Elementi Espressione e verbalizzazione dei sentimenti e delle emozioni, metodologici utilizzando linguaggi verbali e non. Esercizio della democrazia da parte degli alunni (incarichi, discussione rispetto a situazioni- problema…). Incremento del senso di appartenenza: alla classe, alla scuola, alla comunità, alla cultura locale, al territorio. Attivazione di percorsi per la promozione dell’autostima. Lavoro cooperativo. Responsabilizzazione dell’allievo rispetto al suo processo di apprendimento. Ruolo significativo delle componenti emotive. Riflessioni su esperienze proprie e altrui. Risoluzione non violenta dei conflitti. Cooperative Learning. Problem solving. Learning by doing. Attività in laboratorio, anche attraverso l’uso di strumenti audiovisivi ed informatici. Lezione partecipata. Strumenti Realizzazione di eventi. Partecipazioni ad eventi - manifestazioni. LIM. Mercatino di solidarietà. Partecipazione a concorsi nazionali. Incontri con esperti esterni. Visite guidate , viaggi d’ istruzione, visite presso i Palazzi delle Istituzioni.
Coinvolgimento Nell’elaborazione del progetto delle famiglie Nella realizzazione di parte dell’attività Nella valutazione degli esiti del progetto Rapporti con Enti E’ previsto il coinvolgimento di Enti locali e Associazioni La fase relativa alla valutazione del livello di raggiungimento degli obiettivi è data dal grado di maturazione raggiunto dagli studenti coinvolti nel percorso progettuale soprattutto sul piano dello sviluppo e dell’integrazione di diverse componenti, prima tra tutte quella relativa ad una maggiore capacità di lettura del reale, di confronto delle idee, di consapevolezza delle proprie responsabilità. Verifiche saranno effettuate attraverso: test e questionari; discussioni guidate; elaborati individuali e di gruppo; Verifica e Valutazione produzioni multimediali; produzioni scritte (racconti, poesie, relazioni, mappe concettuali); produzioni orali; azioni autonome e responsabili; risoluzione di problemi; l’apprendimento delle conoscenze e delle abilità; livelli di competenza raggiunti. Relativamente alla valutazione delle competenze sociali e civiche si farà riferimento alla circolare 86/2010 nella quale si afferma che la valutazione di "Cittadinanza & Costituzione", pur se non si tratta di una disciplina curriculare a se stante, influisce nella definizione del voto di comportamento per le ricadute dei comportamenti civico-sociali dell’alunno all’interno della scuola e durante le esperienze formative. Uno strumento utile alla valutazione del livello di competenza, maturato dall’allievo, è il compito di realtà che sarà impiegato per coinvolgere attivamente lo studente nel processo valutativo delle sue competenze. Schede per la valutazione
Competenza Descrittori Valutaz Livello chiave europea Indicatori del Comportamento ione Interazione Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo. 9 - 10 A nel gruppo Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo Avanzato Interagisce attivamente nel gruppo 7-8 B Interagisce in modo collaborativo nel gruppo. Intermedio Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo. 6 C Base Disponibilità Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il confronto A al confronto Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al 9 - 10 Avanzato confronto. Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al B confronto. 7-8 Intermedio Competenze Cerca di gestisce in modo positivo la conflittualità. civiche e sociali Non sempre riesce a gestisce la conflittualità. 6 C Base Rispetto dei Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista e A diritti altrui ruoli altrui. 9 - 10 Avanzato Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui. Conosce e rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. 7-8 B Generalmente rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. Intermedio Rispetta saltuariamente i diversi punti di vista e i ruoli altrui 6 C Base Assolvere Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici 9 - 10 A gli obblighi Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici Avanzato scolastici Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi B scolastici. 7-8 Intermedio Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici. Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici. 6 C Base Rispetto delle Rispetta in modo scrupoloso le regole. 9 - 10 A regole Rispetta consapevolmente le regole. Avanzato Rispetta sempre le regole. 7-8 B Rispetta generalmente le regole. Intermedio Rispetta saltuariamente le regole. 6 C Base 5 e inferiore a 5 D Iniziale
Istituto Comprensivo "don Lorenzo Milani" Scuola secondaria di 1° grado ” classe_______sezione_____ quadrimestre a.s. ____________________ Titolo Competenze ( riferimento al profilo delle competenze del modello Competenze chiave di certificazione ) Competenze relative alle discipline coinvolte Disciplina Obiettivi 1. Italiano Obiettivi di 2. Storia apprendimento 3. Geografia (in riferimento alla 4. Scienze programmazione) 5. Inglese 6. Francese 7. Tecnologia 8. Musica 9. Arte 10. S. Motorie 11. Religione Tempi Fase I Progettazione e coordinamento delle attività da proporre Presentazione del compito e delle modalità di svolgimento: attività individuali e di gruppo; formazione di gruppi eterogenei e definizione dei ruoli; confronto di idee; verbalizzazione delle varie fasi. Descrizione fasi e del Fase II compito Attività di preparazione del compito, raccolta di (specificare la informazioni, ricerca del materiale necessario, lettura di situazione-problema testi, visione di un film che dovrà affrontare Fase III l'alunno e le fasi di Assegnazione di ricerche individuali e di gruppo su articoli; realizzazione) Socializzazione, confronto e analisi dei risultati ottenuti dai diversi gruppi Fase IV Documentazione: realizzazione di un prodotto finale nelle diverse modalità: filmato, presentazione Power Point, mappe, cartelloni, raccolta fotografica, monografia; Riflessioni sul percorso Momenti di lezione frontale Problem Solving Cooperative learning Approcci esperienziali Piccolo gruppo Didattica laboratoriale Metodologia Interviste Circle time, Osservazione di ambienti Brainstormig Ricerca-azione Role play
Risorse umane Interne / Esterne Docenti interni e alunni Strumenti Materiale di facile consumo, riviste, computer, Lim Valutazione Livelli Aspetti della prova da valutare Iniziale 5 Di base 6 Intermedio 7-8 Avanzato 9-10 Responsabilità Competenze sociali Consapevolezza Rispetto delle regole e civiche Interesse e Partecipazione Autovalutazione - Compito di realtà :..................................................................................... Alunno......................................... Classe............... Ripensa all'esperienza svolta e rispondi alle domande: Ho svolto il compito □A volte Perchè.......................................................... con responsabilità e □Spesso ........................................................................ impegno? □Sempre ......................................................................... □A volte Perchè.......................................................... Ho lavorato bene da □Spesso ........................................................................ solo per lo □Sempre ......................................................................... svolgimento del compito Ho rispettato le regole □A volte Perchè.......................................................... condivise e i ruoli □Spesso ........................................................................ assegnati per questo □Sempre ......................................................................... compito? Ho collaborato con i □A volte Perchè.......................................................... compagni per la □Spesso ........................................................................ soluzione del compito □Sempre ......................................................................... e partecipato con interesse?
I risultati del progetto verranno documentati come segue: Documentazione mostre; materiale cartaceo (brochure - cartelloni - locandine); presentazioni multimediali; cortometraggi. Osservazione, Alla luce della particolare tipologia del progetto la monitoraggio e valutazione sarà di tipo formativo, poiché la conoscenza dei autovalutazione dei contenuti teorici varrà come stimolo per favorire processi e dei risultati comportamenti positivi, accrescendo la propria consapevolezza di persone capaci di interagire in un contesto sociale e civile. Gli indicatori di osservazione rileveranno il grado di: interesse, coinvolgimento, partecipazione; conoscenza dei contenuti teorici; acquisizione delle competenze. Per il monitoraggio a conclusione del progetto saranno somministrati questionari di gradimento e valutazione del percorso svolto nelle classi. Percorsi Umani Riferimenti Attività Il rispetto delle regole in Giochi per imparare a stare insieme. Scuola famiglia, a scuola e Attività mirate e una serie di schede grafico-operative dell' infanzia nell’ambiente circostante. che toccano tutti gli argomenti principali interconnessi alla famiglia e alla scuola. Momenti comuni Mostra documentaria - Mercatino della solidarietà Io e gli altri: le regole che Presentare, attraverso schede, come bisogna comportarsi tutelano i rapporti sociali nei vari ambienti. Scuola sancite nella Costituzione Letture tratte dalla convenzione dei diritti dei bambini. primaria Italiana e nelle Carte Memorizzazione ed esecuzione di canti. Internazionali. Realizzazione di cartelloni. Momenti comuni Mostra documentaria - Mercatino della solidarietà Io… cittadino del Mondo: Percorso di prevenzione al bullismo. Secondaria radici, evoluzione ed attualità Le varie forme di dipendenza e relativi danni per la salute. di 1 grado della nostra Costituzione; la Cibo - rifiuti ed energie alternative. Le violazioni dei diritti umani nel secolo scorso: Dichiarazione Universale dei la grande guerra Diritti, la normativa europea e memoria della Shoah le convenzioni internazionali Cultura della legalità. sull’ambiente Partecipazione a concorsi. Incontri. Momenti comuni Mostra documentaria - Mercatino della solidarietà
Bibliografia ALSTON, P., Diritti umani e globalizzazione. Il ruolo dell'Europa, Edizioni Gruppo Abele, Torino, BASCHERINI, G., Europa, cittadinanza, immigrazione, in Diritto Pubblico 2000, p. 767 BARTOLE, S., La cittadinanza e l'identità europea, in Quaderni Costituzionali 2000, p. 39 CASTORINA, Introduzione allo studio della cittadinanza, Milano, Giuffrè, 1997 CUNIBERTI, M., La cittadinanza. Libertà dell'uomo e libertà del cittadino nella Costituzione italiana, CEDAM, Padova, 1997 GRECO, S., Cittadinanza europea e tutela dei diritti fondamentali: gli aspetti controversi, in Giornale di diritto amministrativo, 1999, p. 942 HABERMAS, J.- TAYLOR, C., Multiculturalismo, Feltrinelli, Milano, 1998 HABERMAS, J., L'inclusione dell'altro. Studi di teoria politica, Feltrinelli, Milano, 1998 PAPISCA, A.- MASCIA, M., Le relazioni internazionali nell'era dell'interdipendenza e dei diritti umani, Cedam, Padova, 1997 RODOTA', S., Cittadinanza: una postfazione, in D. Zolo (a cura di), La cittadinanza: appartenenza, identità, diritti, Laterza, Roma -Bari, 1994 WITHOL de WENDEN, C., Parzialmente cittadini. La prospettiva di una cittadinanza senza appartenenza nazionale, in Il Mulino, n. 1/92, p. 129 ZAGREBELSKY G. , Il diritto mite, Torino 1992, Einaudi Materiali di documentazione sono reperibili sui seguenti siti internet: www.senatoperiragazzi.it www.parlamento.it sito del Parlamento italiano www.miur.gov.it/scuola-e-shoah www.fondazionefalcone.it www.amnesty.org sito di Amnesty International www.unicef.it
La Costituzione Italiana - Principi fondamentali Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. Art. 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1] Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2] Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Art. 10 L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3] Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Art. 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Note: [1] (Nota all'art. 7, secondo comma). I Patti Lateranensi sono stati modificati dall'Accordo concordatario del 18 febbraio 1984, reso esecutivo con la legge 25 marzo 1985, n. 121 (G.U. 10 aprile 1985, n. 85, suppl.). [2] (Nota all'art. 8, terzo comma). A regolare tali rapporti sono intervenute le leggi 11 agosto 1984, n. 449, 22 novembre 1988, n. 516, 22 novembre 1988, n. 517 e 8 marzo 1989, n. 101 (G.U. 13 agosto 1984, n. 222; 2 dicembre 1988, n. 283; 23 marzo 1989, n. 69), emesse sulla base di previe «intese- intercorse, rispettivamente, con la Tavola valdese, le Chiese cristiane avventiste, le Assemblee di Dio e le Comunità ebraiche, e più di recente le leggi 5 ottobre 1993, n. 409 (G.U. 11 ottobre 1993, n. 239), 12 aprile 1995, n. 116 (G.U. 22 aprile 1995, n. 94), 29 novembre 1995, n. 520 (G.U. 7 dicembre 1995, n. 286), 20 dicembre 1996, nn. 637 e 638 (G.U. 21 dicembre 1996, n. 299), per la regolamentazione dei rapporti con altre confessioni o per la modifica delle precedenti intese. [3] (Nota all'art. 10, quarto comma). A norma dell'articolo unico della legge costituzionale 21 giugno 1967, n. 1 (G.U. 3 luglio 1967, n. 164), «l'ultimo comma dell'art. 10 della Costituzione non si applica ai delitti di genocidio. Sito web dove trovare il testo integrale http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/repository/relazio ni/libreria/novita/XVII/costituzione_VIGENTE__rossa_2.pdf
Dichiarazione Universale di Diritti Umani Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti. Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo. Preambolo Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo; Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà; Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali; Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L'ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione. Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. Articolo3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti. Articolo 6 Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. Articolo 7 Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
Articolo 8 Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. Articolo 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. Articolo 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. Articolo 11 1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. Articolo 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. Articolo 13 1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. Articolo 14 Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite. Articolo 15 1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Articolo 16 1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondareuna famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento. 2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. Articolo 17 1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. Articolo 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti. Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Articolo 20 1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione. Articolo 21 1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Articolo 25 1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. Articolo 26 1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. 2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 27 1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. Articolo 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Articolo 29 1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. 3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite. Articolo 30 Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati. Sito web dove trovare il testo http://www.senato.it/documenti/repository/relazioni/libreria/fascicolo_d iritti_umani.pdf
All’interno di un percorso didattico sui diritti umani e sui diritti dei minori, il cinema può diventare un dispositivo pedagogico interessante per introdurre l’argomento, per stimolare discussioni, per approfondire alcune tematiche, per far sentire gli studenti “dentro il problema”, per facilitare l’assunzione di punti di vista decentrati e, al tempo stesso, per aiutare i ragazzi a parlare, attraverso le esperienze vissute dai protagonisti dei film, anche di sé. Certi film, infatti, a partire dalle reazioni emotive - empatiche che suscitano, consentono di ragionare sulla formazione di modelli, comportamenti, atteggiamenti e così facendo aiutano a di riflettere sulla propria immagine e a parlare di sé, parlando di altri. I testi filmici che vanno in questa direzione sono molteplici. Il Cinema, infatti, si è occupato spessissimo di realtà giovanili: ha fatto dei minori oggetti di studio, sensori della realtà, termometri di trasformazioni socio-culturali. Li ha narrati, li ha usati per costruire storie, ne ha tracciato mille fisionomie diverse, ne ha messo in scena amori, desideri, sogni, fantasie, ma anche dolori, disagi, angosce, abusi, solitudini. Proprio per la moltitudine di testi filmici realizzati, è sicuramente possibile individuare numerosi percorsi di analisi sperimentabili in vari contesti didattico-educativi, a seconda dell’età dei ragazzi.
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI (Mi chiamano Radio) Italiano: Alda Merini e le poesie di una “diversa”. Scienze: la patologia autistica; ritardo cognitivo. Religione: il sesto giorno ha fatto gli uomini, ce ne sono di tutti i tipi… Educazione all’immagine: il diverso nella storia dell’arte Leonardo Da Vinci; Antonio Ligabue; Vincent Van Gogh. TRACCIA TEMATICA La conoscenza di persone ritenute anormali può far subentrare alla sopportazione per calcolo e convenienza un autentico affetto. Quale atteggiamento prevale nelle tue relazioni rispetto a queste persone?
Mi chiamano radio di Michael Tollin CREDITS Regista: Michael Tollin Attori: Cuba Gooding Jr. Ed Harris, Debra Winger Sceneggiatura: Mike Rich Fotografia: Don burgess Ayers Musiche: James Horner Scenografie: Clay a. griffith Ayers Produzione: Columbia Tristar Anno: 2003 Durata: 109’ Genere: Drammatico TRAMA James Robert Kennedy, un giovane strano, mentalmente ritardato o, come dice la madre, “come gli altri, solo un tantino più lento”, trascorre le sue giornate camminando con un carrello della spesa riempito dei suoi ‘tesori’. Lo chiamano Radio perché non si separa mai da una radiolina, che ascolta in continuazione. É sempre solo, parla poco e ama la musica: gli altri lo evitano, alcuni lo prendono in giro. Fino all’incontro con Harold Jones, lo stimato allenatore di football: l’uomo si affeziona al ragazzo ogni giorno di più e anche Radio, superata l’iniziale diffidenza, si attacca a Jones. Per l’allenatore, che vive soltanto per il suo lavoro, trascurando la famiglia, la moglie Linda e la figlia, coinvolgere Radio negli allenamenti della squadra, come aiuto e mascotte, diviene quasi un’ossessione, che incontrerà ostacoli di ogni tipo. Ma, poco alla volta, tutti saranno conquistati dalla genuinità e spontaneità del giovane. TRACCIA TEMATICA "Mi chiamano Radio" parla di rispetto, di amicizia, di superamento delle barriere mentali che ci costruiamo, ed emoziona dentro, soprattutto nel finale, quando spunta fuori il vero Radio, il vero James Robert Kennedy, a capo della squadra degli Yellow Jackets. VALUTAZIONE CRITICA Una bellissima storia, che andava raccontata e che è stata raccontata bene, con l'aiuto di due grandi interpretazioni, quelle di Cuba Gooding Junior e di Ed Harris, entrambi eccezionali, ma che forse si rifà troppo a schemi narrativi e drammaturgici già ben collaudati. Ottima la sceneggiatura, anche se alcuni passi sono ritardati rispetto a ruolo narrativo che hanno: buono il montaggio e buona la musica, dignitose, senza lode, scenografie e fotografia
RIFERIMENTI INTERDISCIPLINARI (La forma dell' acqua) I grandi aspetti L'acqua e il nostro territorio Gli aspetti culturali etico - educativi L'acqua come diritto Acqua e lavoro L' Acqua come elemento naturale. agricoltura fondativo delle civiltà allevamento L'acqua nella nostra mulini I riti legati all'acqua vita. dighe per i cristiani centrali idroelettriche per gli ebrei L'acqua come risorsa per i musulmani vitale per il pianeta. Acqua fonte di pericolo alluvioni L'acqua e le arti inondazioni architettura frane letteratura pittura Acqua e paesaggio naturale fotografia valli musica laghi sport fiumi L'acqua, la scienza e la tecnologia Fontane e lavatoi del mio le macchine a vapore paese acqua ed energia nucleare il mare come fonte energetica rinnovabile Aspetti linguistici I toponimi legati all'acqua. Proverbi e modi di dire legati all'acqua.
La forma dell' acqua - The Shape of Water di Guillermo del Toro CREDITS Regista: Guillermo del Toro Attori: Sally Hawkins, Doug Jones, Michael Shannon Sceneggiatura: Guillermo del Toro Fotografia: Dan Laustsen Musiche: Alexandre Desplat Produzione: Fox Searchlight Pictures Anno: 2017 Durata: 119’ Genere: Drammatico TRAMA Siamo nella Baltimora della metà degli anni cinquanta in piena Guerra Fredda. In un laboratorio scientifico lavora Elisa con l’afroamericana Zelda (impegnata nei diritti delle donne contro la discriminazione razziale), come donna delle pulizie. Elisa è affetta da una grave forma di mutismo a causa di un trauma che la rassegna a un muto silenzio dal quale osserva la realtà assai poco cristallina degli anni ’50. Nel laboratorio, il colonnello Strickland nasconde un “essere” anfibio dalle sembianze antropomorfe allo scopo di poterlo sfruttare come “arma” contro i russi. Il dottor Hoffstetler, segreta spia russa, mandato in incognito per studiare le mosse del nemico vorrebbe invece “impiegare” la creatura per esperimenti spaziali, avendo questa eccezionali capacità superiori per resistenza e fisicità ad un normale essere umano. Elisa scopre per caso “il mostro” dentro delle vasche criogeniche e ne comprende la sua intelligenza e sensibilità, la sua natura “umana”. Di nascosto, in un silenzio asettico, la giovane quanto solitaria donna si innamorerà della creatura, ricambiata da quel mistero chiamato amore, che la porterà alla pericolosa decisione di far evadere “l’essere” dal laboratorio con l’aiuto di un altro “diverso”, Giles, (l’artista vicino di casa omosessuale, discriminato sul lavoro) e liberarlo nell’Oceano, salvaguardandone il segreto. Ma il dispotico Strickland, emblema di ogni ambizione guerrafondaia subodora l’inganno e si mette sulle tracce di Elisa. TRACCIA TEMATICA Stupore, bellezza, orrore e una forte componente drammatica su cui vince l’amore tra diversi, tra ultimi e diversi; così si può riassumere in poche parole Shape of Water, vincitore del Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia 2017. Un film originale, visivamente potente ed emozionalmente legato alle vecchie favole dark del “mostro della laguna nera” cui il regista, Guillermo Del Toro, volutamente si ispira. Un uomo che per il “bene” della scienza è pronto a sacrificare il diverso, non a studiarlo. Lo vuole dissezionare, violentare con scariche elettriche, vederlo vomitar sangue godendo. VALUTAZIONE CRITICA E' un'opera che si presta a molteplici piani di lettura, anche se giocata essenzialmente su due aspetti fondanti: una dimensione "realistica" che racconta una vicenda di solidarietà tra esclusi nell'America degli anni '50, durante il periodo paranoico e normativo della guerra fredda e una dimensione simbolica e immaginaria basata sull'irruzione di un archetipo fantastico e mitologico capace di trascendere i confini, di avvicinare mondi diversi, di fonderli nella comunione dei sentimenti.
Seguendo il filo dei Diritti Umani, con lo strumento del cinema, si propone un approfondimento sui seguenti argomenti e corrispondenti opere cinematografiche: Diritto alla famiglia “Un sogno per domani” Diritto alla sicurezza della propria persona “I ragazzi del coro” Diritto alla pace “Clown in Kabul” Ma anche: Iqbal, di Cinzia Th Torrini Baby Gang, di Salvatore Piscicelli Non uno di meno, di Zhang Yimou La bicicletta verde, di Haifaa Al Mansour Alì ha gli occhi azzurri, di Claudio Giovannesi
Clown in Kabul di Enzo Balestrieri, Stefano Moser CREDITS Registi: Enzo Balestrieri, Stefano Moser Attori: 23 medici e 15 volontari Soggetto: Enzo Balestrieri, Stefano Moser Sceneggiatura: Enzo Balestrieri, Stefano Moser Musiche: Pasquale Filasto’-Nicola Piovani Produzione: Star Edizioni Cinematografiche-Ita Durata: 72’ Anno: 2002 Genere: Documentario TRAMA Nel febbraio scorso 23 medici e altri quindici volontari partirono alla volta di Kabul, vestiti da pagliacci e guidati dal dottor Patch Adams. La squadra di medici clown provenienti da tutto il mondo ha attraversato l'Afghanistan per tre settimane, visitando gli ospedali di Emergency, Medici Senza Frontiere, Croce Rossa, Indira Ghandi, oltre a scuole e campi. Una troupe di TELE+ li ha seguiti, partecipando anche alla produzione del film. "Clown in Kabul" progetto di Stefano Moser e Serena Roveta, regia di Ettore Balestrieri, musiche di Nicola Piovani e supervisione di Ettore Scola, non dovrebbe essere un evento speciale presentato alla 59º Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, ma un "evento quotidiano" o comunque un genere di film che per il suo grandissimo contributo morale non dovrebbe mancare in nessun Festival che si rispetti. Non solo a scopi divulgativi, certo importanti ai fini della conoscenza delle associazioni umanitarie come !Ridere per ridere! che impiega i clown dottori, o Emergency o Medici senza frontiere, tanto per citarne alcune, ma per risvegliare le coscienze sopite di tutti noi. Sí, perché non si riesce a rimanere indifferenti di fronte alle sofferenze fisiche dei piú piccoli, davanti ai corpicini straziati, alle ustioni, alle mutilazioni, a quegli occhi innocenti pieni di pianto. TRACCIA TEMATICA "Clown in Kabul", non é un racconto di guerra, bensí il "racconto di un viaggio" che parte dai paesaggi desolati dell'Afghanistan, cosparsi di macerie, continua negli ospedali, (anche se chiamarli cosí per molti potrebbe sembrare un eufemismo!), e finisce nelle piazze. La presenza di Pacth Adams é un pretesto importante, non solo perché rappresenta la medicina, ma perché sintetizza con una frase il senso di questo film: "faró della compassione una missione!". Questo hanno fatto e fanno i Clown di Kabul, una missione di pace. Significative le testimonianze dei medici, tra i quali spicca quella di Gino Strada, che si scaglia contro chi in quel paese vuole bloccare l'informazione e tenta di comprare il mondo umanitario. Ma piú significative di tutti sono le immagini, uomini e donne, che sembrano divertirsi e sorridere, incredibile in quelle condizioni. VALUTAZIONE CRITICA Il risultato piú importante si riassume in cifre: venticinque milioni di tonnellate tra viveri, medicine e vestiario distribuiti, insieme a tanti sorrisi. Cosí, la dove non é arrivata la diplomazia ufficiale é arrivata la "diplomazia nasale", dei nasi rossi dei Clown di Adams, che ancora piú dimostra che sapere ridere non solo é terapeutico, ma disinquinante.
Puoi anche leggere