IPSE C 24 - INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE - Schede-tecniche.it
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IMPORTANTE IL LIBRETTO D'ISTRUZIONI costituisce parte integrante ed essenziale del pro- dotto e dovrà essere consegnato all'utilizzatore. Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza d'uso e manutenzione. Conservare il libretto per ogni ulteriore consultazione. L'installazione deve essere effettuata in ottemperanza alle norme vigenti, secondo le istruzioni del costruttore e da personale professionalmente qualificato. Per personale professionalmente qualificato si intende quello avente compe- tenza tecnica nel settore dei componenti di impianti di climatizzazione ambientale e produzione di acqua calda ad uso sanitario. Una errata installazione può causare danni a persone, animali o cose, per i quali la UNICAL non è responsabile. Dopo avere tolto l'imballaggio assicurarsi dell'integrità del contenuto. In caso di dubbio non utilizzare l'apparecchio e rivolgersi al fornitore. Prima di collegare l'apparecchio accertarsi che i dati forniti dalla UNICAL consen- tano un corretto impiego dello stesso entro i limiti minimo e massimo di potenza consentiti. Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, manutenzione o sostituzione dell'apparecchio, disattivare l'impianto di cui fa parte disinserendolo altresì dall'ali- mentazione elettrica. In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio astenersi da qualsi- asi tentativo di riparazione o di intervento diretto; rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualificato. L'eventuale riparazione del prodotto dovrà essere effettuata da un centro di assi- stenza autorizzato dalla UNICAL utilizzando esclusivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell'apparec- chio. Per garantire l'efficienza dell'apparecchio e per un suo corretto funzionamento è indispensabile fare effettuare una manutenzione periodica attenendosi alle in- dicazioni della UNICAL e alle norme di legge vigenti. Allorché si decida di non utilizzare più l'apparecchio, si dovranno rendere innocue quelle parti suscettibili di causare potenziali fonti di pericolo. Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario assi- curarsi sempre che il libretto accompagni lo stesso in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore. Per tutti gli apparecchi con optional o kit (compresi quelli elettrici) si dovranno utilizzare solo accessori originali. Questo apparecchio dovrà essere destinato all'uso per il quale è stato espressa- mente previsto. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. E' esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale della UNICAL per i danni causati da errori nell'installazione e nell'uso, e comunque da inosser- vanza delle istruzioni date dalla UNICAL stessa. 2
CARATTERISTICHE TECNICHE 1 E DIMENSIONI .................................................................... pag. 4 1.1 Caratteristiche tecniche ........................................................ pag. 4 1.2 Dimensioni .............................................................................. pag. 4 1.3 Vista interna ............................................................................ pag. 5 1.4 Circuiti idraulici ....................................................................... pag. 7 1.5 Dati di funzionamento ............................................................ pag. 7 1.6 Caratteristiche generali ......................................................... pag. 7 ISTRUZIONI PER 2 L’INSTALLATORE ............................................................ pag. 8 2.1 Norme per l'installazione ....................................................... pag. 8 2.2 Installazione ............................................................................ pag. 8 2.2.1 Imballo ........................................................................ pag. 8 2.2.2 Posizionamento della caldaia .................................... pag. 9 2.2.3 Montaggio della caldaia ............................................. pag. 9 2.2.4 Ventilazione dei locali ................................................. pag. 10 2.2.5 Sistema di scarico dei fumi ....................................... pag. 10 2.2.6 Configurazioni possibili dei condotti di scarico e aspirazione ................................................ pag. 13 2.2.7 Scarichi fumi a condotti coassiali ............................. pag. 14 2.2.8 Scarichi fumi a condotti sdoppiati Ø80 .................... pag. 15 2.2.9 Misura in opera del rendimento di combustione ..... pag. 17 2.2.10 Allacciamento gas ..................................................... pag. 18 2.2.11 Allacciamenti elettrici ................................................. pag. 18 2.2.12 Allacciamenti idraulici ................................................ pag. 18 2.3 Schemi elettrici ....................................................................... pag. 19 2.3.1 Schema di collegamento pratico IPSE CTN 24 - IPSE CTFS 24 .................................. pag. 19 2.3.2 Gruppo di accensione "GA" ..................................... pag. 21 2.4 Riempimento dell'impianto ..................................................... pag. 22 2.5 Prima accensione .................................................................. pag. 22 2.6 Regolazione del bruciatore .................................................... pag. 23 2.7 Adattamento della potenza all'impianto di riscaldamento .... pag. 24 2.8 Adattamento all'utilizzo di altri gas ........................................ pag. 25 2.9 Ricerca guasti ed interventi correttivi ................................... pag. 26 2.10 Controllo e programmazione ................................................. pag. 27 2.10.1 Controllo ..................................................................... pag. 27 2.10.2 Programmazione ....................................................... pag. 27 2.10.3 Funzione Spazzacamino .......................................... pag. 29 ISTRUZIONI PER L’UTENTE .................................. pag. 30 3 3.1 Pannello di regolazione .......................................................... pag. 30 3.2 Accensione e spegnimento ................................................... pag. 31 3.3 Ripristino della pressione acqua impianto riscaldamento ... pag. 32 3.4 Comfortast con radiocomando ............................................. pag. 33 3.5 Consigli e note importanti ...................................................... pag. 33 3
CARATTERISTICHE TECNICHE 1 E DIMENSIONI 1.1 - CARATTERISTICHE di sicurezza e controllo previsti dalle norme e tional) risponde anche per caratteristiche tecniche e • Segnalazioni luminose di: richiesta sanita- TECNICHE funzionali alle prescrizioni della legge n°1083 rio, richiesta riscaldamento, presenza di del 06/12/71 per la sicurezza e l'impiego del tensione, segnalazioni di guasto, bruciato- La caldaia IPSE 24 è un gruppo termico fun- gas combustibile e alle normative della legge re in funzione zionante a gas con bruciatore atmosferico in- n°10 del 09/01/91. • Info malfunzionamento corporato; viene fornita nelle seguenti versio- La caldaia della serie IPSE 24 è inoltre qualifi- • Pressostato di precedenza acqua calda sa- ni: cata come "CALDAIA AD ALTO RENDIMEN- nitaria TO " ai sensi del D.P.R. n°412 del 26/08/93. • Pressostato di sicurezza contro la mancan- TN Tiraggio naturale za d'acqua circuito riscaldamento TFS Tiraggio forzato DESCRIZIONE DEI COMPONENTI: • Termometro caldaia elettronico • Scambiatore di calore in rame con scam- • Manometro caldaia elettronico (bargraph) Entrambe le versioni sono disponibili con ac- biatore di tipo bitermico a rendimento otti- • Rubinetto di carico impianto censione elettronica servopilotata. mizzato • Limitatore di portata acqua sanitaria da 10 • Dispositivo per la regolazione della poten- l/min Pertanto le denominazioni della gamma com- zialità del riscaldamento indipendente dal- • Disareatore sul circolatore con valvola au- pleta delle caldaie IPSE 24 sono le seguenti: la produzione di acqua calda sanitaria tomatica di sfogo aria • Economizzatore per la limitazione automa- • Selettore di temperatura acqua di caldaia Caldaie previste sia per il riscaldamento che tica della portata d'acqua sanitaria e del gas (45 ÷ 85°) per la produzione di acqua calda sanitaria: fino al raggiungimento di 28°C (T.E.S. bre- • Selettore di temperatura acqua sanitaria vettato) (35 ÷ 60°) CTN 24 Caldaia a tiraggio naturale con • Modulazione della fiamma in funzione del- • Valvola deviatrice termostatica (brevetta- con accensione elettronica a la potenza assorbita ta) prefiamma guidata. • Circolatore funzionante anche durante i • Termostato limite (100°C) prelievi del sanitario • Protezione antigelo CTFS 24 Caldaia a tiraggio forzato con • Speciali raccordi cha facilitano il collegamen- • Selettore Inverno/Estate accensione elettronica a pre- to alla rete idrica, all'impianto termico e alla • Dima di montaggio per la predisposizione fiamma guidata. rete di distribuzione del gas dei collegamenti idraulici • Pannello comandi a chiusura basculante • Accensione elettronica servopilotata La potenza utile massima della caldaia IPSE con grado di protezione dell'impianto elet- • Mantello in lamiera verniciato a polveri 24 è di 24,0 kW, sia in riscaldamento che in trico IP 44 • Dispositivo di sicurezza antidebordamen- produzione di acqua calda sanitaria. • Comfortast to nel circuito di evacuazione dei fumi (TN) • Radiocomando impermeabile per persona- conforme all'aggiornamento n°2 UNI 7271. La caldaia IPSE 24 è completa di tutti gli organi lizzazioni temperature del comfortast (op- 1.2 - DIMENSIONI 863 450 361 fig. 1 4
1.3 - VISTA INTERNA 1 Valvola deviatrice termostatica CTN 24 2 Valvola di sfogo aria 3 Presa di pressione gas 4 Elettrodo di accensione 5 Bruciatore 6 Scambiatore bitermico 7 7 Termostato antidebordamento fumi 8 Cappa fumi 8 9 Elettrodo di ionizzazione 10 Bruciatore pilota 11 Pressostato di precedenza sanitario 12 Disareatore 13 Valvola gas 6 14 Circolatore 15 Valvola di sicurezza 3 bar 16 Rubinetto di carico impianto 17 Limitatore acqua calda sanitaria TES C Uscita acqua calda sanitaria F Ingresso acqua fredda 5 9 G Ingresso gas M Mandata impianto riscaldamento 4 10 R Ritorno impianto riscaldamento 3 11 12 2 13 1 14 15 M C G 16 F R 17 fig. 2 1 Valvola deviatrice termostatica CTFS 24 2 Valvola di sfogo aria 3 Presa di pressione gas 9 4 Elettrodo di accensione 5 Bruciatore 8 6 Scambiatore bitermico 7 Camera di combustione stagna 7 10 8 Uscita scarico fumi 9 Pressostato fumi 10 Ventilatore 11 Elettrodo di ionizzazione 12 Bruciatore pilota 6 13 Pressostato di precedenza sanitario 14 Disareatore 15 Valvola gas 16 Circolatore 17 Valvola di sicurezza 3 bar 18 Rubinetto di carico impianto 19 Limitatore acqua calda sanitaria TES 5 11 C Uscita acqua calda sanitaria 4 12 F Ingresso acqua fredda G Ingresso gas M Mandata impianto riscaldamento R Ritorno impianto riscaldamento 3 13 14 2 15 1 16 17 M 19 C G 18 F R fig. 3 5
1.4 - CIRCUITI IDRAULICI 1 Valvola di sfogo aria CTN 24 2 Valvola deviatrice termostatica 3 Pressostato precedenza sanitario 4 Micro-interruttore pressostato precedenza sa- nitario 5 Valvola gas 11 12 6 Tubo pilota 7 Ugelli bruciatore 13 8 Elettrodo di accensione 9 Sensore di temperatura acqua sanitaria 14 10 Scambiatore bitermico 10 11 Cappa fumi 12 Termostato antidebordamento fumi 9 15 13 Elettrodo di rilevazione 8 16 14 Valvola di riempimento vaso di espansione 15 Termostato di sicurezza 7 17 16 Vaso di espansione 6 17 Sensore di temperatura riscaldamento 18 Disareatore 5 18 19 Circolatore 20 Rubinetto di carico 19 21 Pressostato contro la mancanza d'acqua 4 22 Limitatore di portata acqua sanitaria da 10 l/min. 23 Valvola di sicurezza circuito riscaldamento 3 24 Filtro acqua fredda 20 25 By-pass 26 Limitatore termostatico di portata acqua sanita- 2 21 ria 22 M Mandata impianto riscaldamento 23 C Uscita acqua calda sanitaria 1 G Ingresso gas 24 F Ingresso acqua fredda 25 R Ritorno impianto riscaldamento 26 fig. 4 1 Limitatore termostatico di portata acqua sanitaria CTFS 24 15 2 Valvola di sfogo aria 3 Valvola deviatrice termostatica 16 4 Pressostato precedenza sanitario 14 5 Micro-interruttore pressostato precedenza sa- nitario 6 Valvola gas 13 7 Tubo pilota 8 Ugelli bruciatore 12 9 Elettrodo di accensione 10 Sensore di temperatura acqua sanitaria 17 11 Scambiatore bitermico 11 18 12 Camera di combustione stagna 13 Ventilatore d'estrazione fumi 14 Condotto d'aspirazione e scarico dei fumi 10 19 15 Micro-interruttore pressostato fumi 9 16 Pressostato di sicurezza circuito fumi 20 17 Elettrodo di rilevazione 8 21 18 Valvola di riempimento vaso di espansione 7 19 Termostato di sicurezza 20 Vaso di espansione 6 22 21 Sensore di temperatura riscaldamento 22 Disareatore 23 Circolatore 5 23 24 Rubinetto di carico 25 Pressostato contro la mancanza d'acqua 4 26 Limitatore portata acqua sanitaria da 10 l/min. 24 27 Valvola di sicurezza circuito riscaldamento 28 Filtro acqua fredda 3 25 29 By-pass 26 2 27 M Mandata impianto riscaldamento 28 C Uscita acqua calda sanitaria 29 G Ingresso gas 1 F Ingresso acqua fredda R Ritorno impianto riscaldamento M C G F R fig. 5 6
1.5 - DATI DI FUNZIONAMENTO Le pressioni al bruciatore riportate nella seguente tabella devono essere verificate dopo 3 minuti di funzionamento della caldaia. IPSE CTN 24 POTENZA PORTATA PRESSIONE BRUCIATORE FUNZIONE UTILE TERMICA (mbar) (kW) (kW) Gas metano Gas butano Gas propano RISCALDAMENTO 24,0 12,5 - 26,7 2,7 - 12,8 5,6 - 28,0 7,0 - 36,0 SANITARIO 24,0 12,5 - 26,7 2,7 - 12,8 5,6 - 28,0 7,0 - 36,0 IPSE CTFS 24 POTENZA PORTATA PRESSIONE BRUCIATORE FUNZIONE UTILE TERMICA (mbar) (kW) (kW) Gas metano Gas butano Gas propano RISCALDAMENTO 24,8 12,5 - 26,7 2,7 - 12,8 5,6 - 28,0 7,0 - 36,0 SANITARIO 24,8 12,5 - 26,7 2,7 - 12,8 5,6 - 28,0 7,0 - 36,0 Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 45°C = 7,4 l/min. Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 40°C = 8,3 l/min. Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 35°C = 9,5 l/min. Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 30°C = 11,1 l/min. * Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 25°C = 13,7 l/min. * Acqua miscelata 1.6 - CARATTERISTICHE GENERALI Ugelli bruciatore N° 13 Portata minima del circuito di riscaldamento l/min. 7,5 Pressione minima del circuito di riscaldamento bar 0,8 Pressione massima del circuito di riscaldamento bar 3 Pressione massima del circuito sanitario bar 6 Alimentazione elettrica Tensione/Frequenza V/Hz 230/50 Fusibile sull'alimentazione A (F) 4 Potenza massima assorbita (Versione TN) W 90 (Versione TFS) W 137 Peso netto kg. 46 Consumo gas metano * m3/h 1,31 ÷ 2,82 Consumo butano kg/h 0,80 ÷ 1,72 Consumo propano kg/h 0,79 ÷ 1,69 Temperatura massima di funzionamento °C 85 Capacità totale vaso di espansione litri 12 Valori delle perdite richiesti da norma UNI 10348 rilevati alla P. min P. max Perdite al mantello Caldaia installata all'interno % 0,39 ÷ 0,31 Caldaia installata all'esterno % 1,96 ÷ 1,54 (Versione TN) Caldaia installata in centrale termica % 1,37 ÷ 1,08 (Versione TFS) Caldaia installata all'interno % 0,22 ÷ 0,22 Caldaia installata all'esterno % 1,08 ÷ 0,74 Caldaia installata in centrale termica % 0,75 ÷ 0,52 Perdite al camino (Versione TN) % 8,7 ÷ 6,4 (Versione TFS) % 10,6 ÷ 6,4 Portata dei fumi (Versione TN) kg/h 64,5 ÷ 70,2 (Versione TFS) kg/h 54,5 ÷ 59,0 Emissioni CO2 (Versione TN) % 2,6 ÷ 5,2 (Versione TFS) % 2,8 ÷ 7,2 * Valore riferito a 15°C - 1013 mbar 7
ISTRUZIONI PER 2 L’INSTALLATORE 2.1 - NORME PER D.P.R. n°412 del 26.08.1993 Progettazione, installazione, esercizio e ma- L'INSTALLAZIONE nutenzione degli impianti termici ai fini del con- (Apparecchi previsti tenimento dei consumi di energia. per il mercato ITALIA) Legge n°46 del 05.03.1990 Norme per la sicurezza degli impianti. La IPSE 24 è un gruppo termico previsto per la categoria gas II2H3+, deve essere installa- Legge n°186 del 01.03.1968 to secondo quanto indicato dalle norme di Norma di installazione CEI 64-8 / II ed. seguito riportate: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nomi- nale non superiore a 1000 V in corrente al- Norma UNI-CIG 7129/92 ternata e a 1500 V in corrente continua. Progettazione, installazione e manutenzio- ne di impianti a gas per uso domestico ali- Norma di installazione CEI 64-8 / I ed. mentati da rete di distribuzione (METANO). Impianti elettrici utilizzatori negli edifici a de- stinazione residenziale e similari. Norma UNI-CIG 7131/72 Progettazione, installazione e manutenzione di D.P.R. n°551 del 21.12.1999 impianti a gas di petrolio liquefatti (GPL) per uso Regolamento recante modifiche al D.P.R. n° domestico non alimentati da rete di distribuzio- 412 in materia di progettazione, installazione, ne. esercizio e manutenzione degli impianti termi- ci degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia. 2.2 - INSTALLAZIONE 2.2.1 - IMBALLO La caldaia IPSE 24 viene fornita completa- mente assemblata in una robusta scatola di cartone. Dopo aver tolto ogni imballo, assi- curarsi dell'integrità del contenuto. Gli ele- menti dell'imballo (scatola di cartone, regget- te, sacchetti di plastica, etc.) non devono es- sere lasciati alla portata dei bambini in quanto potenziali fonti di pericolo. La UNICAL declina ogni responsabilità per danni procurati a persone, animali o cose de- rivante dalla inosservanza di quanto sopra esposto. 440 Sotto alla griglia, sono situati il kit tubi a cor- redo, il kit filtro acqua fredda ed un sacchet- to contenente: - Libretto impianto - Libretto istruzioni - Cedola ricambi - Garanzia - Dima in carta per fissaggio caldaia - N° 2 tasselli per fissaggio caldaia 942 - N° 3 pressacavo estraibili per collegamen- ti elettrici a servizi opzionali quali termo- 535 stato ambiente, sonda esterna, pompa sup- plementare - Notizia tecnica montaggio diaframma sca- rico fumi (solo versioni TFS) - Diaframma di scarico (solo versioni TFS). fig. 6 8
2.2.2 - POSIZIONAMENTO DELLA CALDAIA DIMA PER ATTACCHI CALDAIA Ogni apparecchio è corredato da un apposita ''DIMA'' per permettere la predisposizione de- gli allacciamenti acqua e gas al momento del- la realizzazione dell'impianto idraulico e pri- ma dell'installazione della caldaia. Questa DIMA , costituita da un robusto foglio di Tyvek che deve essere fissato alla parete scelta per l'installazione della caldaia, riporta tutte le in- dicazioni necessarie per praticare i fori di fis- saggio della caldaia al muro mediante due tas- selli ad espansione. La parte inferiore della DIMA inoltre permette di segnare il punto esatto dove devono venirsi a trovare i raccordi per l'allacciamento della conduttura alimentazione gas, conduttura ali- mentazione acqua fredda, uscita acqua cal- da, mandata e ritorno riscaldamento. Nel determinare la posizione della caldaia ri- cordarsi di: - Tenere conto delle indicazioni contenute nel paragrafo "Sistema di scarico dei fumi". - Lasciare una distanza di 50 mm su ciascun lato dell'apparecchio per facilitare eventuali operazioni di manutenzione. - Verificare che la struttura muraria sia ido- nea. - Evitare il fissaggio su tramezze poco con- sistenti. - Evitare di montare la caldaia al di sopra di un apparecchio che, durante l'uso, possa pregiudicare in qualche modo il buon fun- zionamento della stessa (cucine che dan- no origine alla formazione di vapori grassi, lavatrici, ecc.). Per caldaie a tiraggio naturale evitare al- tresì l'installazione in locali con atmosfera corrosiva o molto polverosa, quali saloni di parrucchiere, lavanderie ecc. N.B. Per il fissaggio della caldaia al muro utilizzare esclusivamente le due aso- le previste sui longheroni laterali. L Ø L M = Mandata impianto 3/4" 142 C = Acqua calda 1/2" 142 G = Gas 3/4" 151 F = Acqua fredda 1/2" 142 R = Ritorno impianto 3/4" 142 fig. 7 2.2.3 - MONTAGGIO DELLA CALDAIA NB: L'uso di solventi potrebbe danneggia- - Posizionare i raccordi per l'allacciamento re il circuito. della conduttura alimentazione gas, condut- tura alimentazione acqua fredda, uscita Prima di qualsiasi operazione, è necessario La UNICAL declina ogni responsabilità per acqua calda, mandata e ritorno riscalda- procedere ad una accurata pulizia delle tuba- danni procurati a persone, animali o cose de- mento in corrispondenza della dima (parte zioni con un prodotto idoneo, al fine di elimi- rivante dalla inosservanza di quanto sopra inferiore). nare residui metallici di lavorazione e di sal- esposto. - Agganciare la caldaia ai tasselli di soste- datura, di olio e di grassi che potrebbero es- gno. sere presenti e che, giungendo fino alla cal- - Fissare la dima alla parete - Raccordare la caldaia alle tubazioni di ali- daia, potrebbero alterarne il funzionamento. - Praticare i due fori Ø 12 per i tasselli di mentazione con il kit tubi a corredo fissaggio della caldaia - Allacciare l'alimentazione elettrica. 9
2.2.4 -VENTILAZIONE DEI LOCALI utile per il passaggio dell'aria. dell'immobile e non è un ambiente con pe- - Un'aerazione corretta può essere ottenu- ricolo di incendio (ad esempio un depo- La caldaia deve essere installata in un loca- ta anche attraverso la somma di più aper- sito di combustibili, un garage, ecc.). le adeguato conformemente alle norme in vi- ture, purchè la somma delle varie sezio- ni corrisponda a quella necessaria. CALDAIA A TIRAGGIO FORZATO gore e in particolare: - Nel caso non sia possibile praticare l'apertura vicino al pavimento, é neces- La caldaia modello IPSE 24 CTFS è a ca- CALDAIA A TIRAGGIO NATURALE sario aumentare la sezione della stessa mera di combustione stagna rispetto al- almeno del 50%. La caldaia modello IPSE 24 CTN è a came- l'ambiente all'interno del quale viene inse- - La presenza di un camino nello stesso ra di combustione aperta e prevista per es- rita, pertanto non necessita di alcuna par- locale richiede un'alimentazione d'aria sere allacciata alla canna fumaria: l'aria com- propria, altrimenti l'installazione di appa- ticolare raccomandazione a proposito del- burente è prelevata direttamente dall'am- recchi di tipo B non è consentita. le aperture di aerazione relative all'aria biente nel quale la caldaia stessa è installa- - Se nel locale vi sono altri apparecchi che comburente. ta. necessitano di aria per il loro funziona- Lo stesso dicasi per quanto riguarda il loca- I locali potranno usufruire sia di una ventila- mento (ad esempio aspiratori), la sezio- le all'interno del quale dovrà essere instal- ne dell'apertura di aerazione va dimen- lato l'apparecchio. zione di tipo diretto (cioè con prese d'aria sionata adeguatamente. direttamente sull'esterno) sia di ventilazio- ne indiretta (cioè con prese d'aria sui locali Aerazione indiretta attigui) purchè vengano rispettate tutte le Nel caso non sia possibile effettuare l'aera- condizioni di seguito indicate: zione direttamente nel locale, si può ricorre- re alla ventilazione indiretta, prelevando l'aria Aerazione diretta da un locale attiguo attraverso una adegua- - Il locale deve avere un'apertura di aera- ta apertura praticata nella parte bassa della zione pari a 6 cm 2 per ogni kW installato, porta. Tale soluzione è però possibile solo e comunque mai inferiore a 100 cm2, pra- se : ticata direttamente sul muro verso l'ester- - Il locale attiguo è dotato di ventilazione no. diretta adeguata (vedi sezione "Aerazio- - L'apertura deve essere il più vicino pos- ne diretta"). sibile al pavimento. - Il locale attiguo non è adibito a camera - Non deve essere ostruibile, ma protetta da letto. da una griglia che non riduca la sezione - Il locale attiguo non è una parte comune 2.2.5 -SISTEMA DI SCARICO DEI - La canna fumaria deve avere un diame- ficio, ed aperto verso l'esterno. FUMI tro non inferiore a quello della cappa an- - Deve avere il tratto finale, a cui dovrà es- tivento; per canne fumarie con sezione sere applicato il terminale di tiraggio, CALDAIA A TIRAGGIO NATURALE quadrata o rettangolare la sezione inter- sporgente dall'edificio per una lunghez- na deve essere maggiorata del 10%, ri- za di almeno 2 diametri. Allacciamento alla canna fumaria spetto a quella di attacco della cappa an- - Il terminale di tiraggio deve sovrastare di La canna fumaria ha una importanza fonda- tivento almeno 1,5 metri l'attacco del condotto mentale per il buon funzionamento dell'instal- - A partire dalla cappa antivento, il raccor- di scarico sulla caldaia (vedi fig. 8) lazione; deve pertanto rispondere ai seguenti do deve avere un tratto verticale di lun- requisiti: ghezza non inferiore a 2 volte il diametro - Deve essere di materiale impermeabile prima di imboccarsi nella canna fumaria. e resistente alla temperatura dei fumi e ralative condensazioni. Scarico diretto all'esterno - Deve essere di sufficiente resistenza Gli apparecchi a tiraggio naturale possono meccanica e di debole conduttività ter- scaricare i prodotti della combustione diret- mica. tamente all'esterno, tramite un condotto at- - Deve essere perfettamente a tenuta, per traversante le pareti perimetrali dell'edificio, evitare il raffreddamento della canna fu- a cui, all'esterno, è collegato un terminale di maria stessa. tiraggio. - Deve avere un andamento il più possibi- Il condotto di scarico deve inoltre soddisfa- le verticale e la parte terminale deve ave- re i seguenti requisiti: re un aspiratore statico che assicuri una - La parte sub-orizzontale interna all'edifi- efficiente e costante evacuazione dei pro- cio, deve essere ridotta al minimo (non dotti della combustione . maggiore di 1000 mm). - Allo scopo di evitare che il vento possa cre- - Per apparecchi a scarico verticale, quali are intorno al comignolo delle zone di pres- le caldaie IPSE, non deve avere più di 2 sione tali da prevalere sulla forza ascen- cambiamenti di direzione. sionale dei gas combusti è necessario che - Deve ricevere lo scarico di un solo appa- l'orifizio di scarico sovrasti di almeno 0,4 recchio. metri qualsiasi struttura adiacente al cami- - Deve essere protetto, nel tratto attraver- no stesso (compreso il colmo del tetto del- sante il muro, da un tubo guaina chiuso l'edificio) distante meno di 8 metri. nella parte rivolta verso l'interno dell'edi- 10
2 Ø min. 2 Ø min. >3Ø Pendenza 1,5 m min. min. 3% Pendenza 1,5 m min. Ø Ø min. 3% 2Ø 2Ø 1 m max. 1 m max. >3Ø fig. 8 ATTENZIONE: QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DEL Sulla caldaia è installato un dispositivo di sicu- CONDOTTO SCARICO FUMI rezza a riarmo automatico, contro eventuali 225 fughe di prodotti della combustione all'inter- no dell'abitazione. In caso di intervento del dispositivo, la calda- 225 ia entrerà in bolcco segnalando l'anomalia Ø 130 sul display. Trascorsi 15 minuti la caldaia si riarmerà automaticamente. E' assolutamente vietata la manomissione e/o l'esclusione del dispositivo. In caso di arresti ripetuti della caldaia è neces- sario far controllare il condotto di evacuazione dei fumi da personale tecnico professional- mente qualificato. La UNICAL declina ogni responsabilità per dan- ni causati a seguito di errori d'installazione, di utilizzazione, di trasformazione dell'apparecchio o per il mancato rispetto delle istruzioni fornite dal costruttore o delle norme di installazione in vigore riguardanti il materiale in oggetto. 863 450 361 fig. 9 11
CALDAIA A TIRAGGIO FORZATO Nei casi in cui, in deroga allo stesso D.P.R., sia permesso lo scarico in facciata, per il Le caldaie a tiraggio forzato, come prevede posizionamento dei terminali devono esse- il D.P.R. 412/93 art. 5 comma 9 e successivo re rispettate le seguenti distanze: D.P.R. 551/99, devono scaricare a tetto. POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI PER APPARECCHI "A TIRAGGIO FORZATO" (estratto dalla norma UNI-CIG 7129-92) Apparecchi POSIZIONE DEL TERMINALE Distanze min. in mm oltre 16 fino a 35 kW Sotto finestra A 600 Sotto apertura di aerazione B 600 Sotto gronda C 300 Sotto balcone (1) D 300 Da una finestra adiacente E 400 Da una apertura di aerazione adiacente F 600 Da tubazioni o scarichi vert./orizz. (2) G 300 Da un angolo dell'edificio H 300 Da una rientranza dell'edificio I 300 Dal suolo o da altro piano di calpestio L 2500 Fra due terminali in verticale M 1500 Fra due terminali in orizzontale N 1000 Da una superficie frontale prospiciente senza aperture o terminali entro un raggio di 3 metri dallo sbocco dei fumi O 2000 Idem, ma con aperture o terminali entro un raggio di 3 metri dallo sblocco dei fumi P 3000 Note: (1) I terminali sotto un balcone praticabile devono essere collocati in posizione tale che il percorso totale dei fumi, dal punto di uscita degli stessi dal terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l'altezza della eventuale balaustra di protezione, non sia inferiore a 2000 mm. (2) Nella collocazione dei terminali dovranno essere adottate distanze non minori di 500 mm da materiali sensibili all'azione dei prodotti della combustione (ad esempio, gronde e pluviali in materiale plastico, sporti in legname, ecc.) a meno di non adottare adeguate misure schermanti nei riguardi di detti materiali. POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI fig. 10 12
2.2.6 -CONFIGURAZIONI POSSIBILI DEI CONDOTTI DI SCARICO E tipo ASPIRAZIONE: C12,C32,C42,C52,C82. C12 C12 Caldaia concepita per essere collegata a terminali orizzontali, scarico e aspi- razione diretto all'esterno mediante con- dotti di tipo coassiale oppure mediante condotti di tipo sdoppiato. (La distanza tra condotto entrata aria e condotto usci- ta fumi deve essere minimo di mm 250 vedi figura 17). C32 Caldaia concepita per essere collegata tipo a terminali verticali, scarico e aspirazio- ne diretti all'esterno mediante condotti C32 di tipo coassiale oppure mediante con- dotti di tipo sdoppiato. (La distanza tra condotto entrata aria e condotto uscita fumi deve essere minimo di mm 250). C42 Caldaia concepita per essere collegata a un sistema di canne fumarie colletti- ve comprendente due condotti uno per l'aspirazione dell'aria comburente, l'al- tro per l'evacuazione dei prodotti della combustione mediante condotti di tipo coassiale oppure mediante condotti di tipo sdoppiato. tipo - Temperatura massima fumi=125°C - Portata massima dei fumi= 59,5 kg/h C42 La canna fumaria deve essere con- forme alle norme vigenti. C52 Caldaia con condotti di aspirazione aria comburente ed evacuazione dei prodotti della combustione separati. Questi condotti possono scaricare in zone di pressione differenti. C82 Caldaia concepita per essere collegata mediante un collegamento, a un termi- tipo nale per il prelievo dell'aria comburente e ad un camino individuale o collettivo C52 per lo scarico dei fumi - Temperatura massima fumi=125°C - Portata massima dei fumi= 59,5 kg/h La canna fumaria deve essere con- forme alle norme vigenti. tipo C82 13
2.2.7 - SCARICO FUMI A CONDOTTI COASSIALI (Accessori di tipo A) NB: La lunghezza massima consentita Da 0,5 m fino a 1 m dei tubi coassiali è di metri 3; per ogni curva aggiunta la lunghezza massima consentita deve essere di- minuita di metri 1; inoltre il condotto deve avere una pendenza minima verso il basso del 1% nella direzione di uscita. Per installazioni con tubo coassiale di lunghezza 0,5 m e inferiore a 1 m, è necessario inserire un diaframma, fornito assieme alla caldaia, all'inter- no del condotto uscita fumi (vedi fig. 11). Diaframma Diaframma Guarnizione in neoprene fig. 11 QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELLO 178 SCARICO FUMI A CONDOTTI COASSIALI 100 80 863 450 361 fig. 12 14
2.2.8 -SCARICO FUMI A CONDOTTI SEPARATI Ø 80 ESEMPIO CON CONDOTTO DI ASPIRAZIONE A DESTRA (Accessori di tipo B) Fino a D P = 40 Pa NB: La perdita di carico massima consen- tita, a seconda del tipo di installazio- ne, deve essere uguale al valore in- dicato negli esempi di istallazione ri- portati a pagina 17. Per installazioni con scarico a tubi separati il cui valore di perdite di ca- Diaframma rico è da 20 Pa fino a 40 Pa, è neces- sario inserire il diaframma, fornito as- Guarnizione sieme alla caldaia, all'interno del con- in neoprene dotto uscita fumi (vedi fig. 13 oppu- re fig. 14). Solo se l'aspirazione dell'aria com- burente è praticata dal condotto di sinistra (vedi fig. 14) è necessario in- serire il deflettore, all'interno del con- dotto di aspirazione. Diaframma fig. 13 ESEMPIO CON CONDOTTO DI ASPIRAZIONE A SINISTRA Da DP=20 fino a DP=40 Pa Diaframma Guarnizione Deflettore in neoprene Diaframma fig. 14 15
QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELLO SCARICO FUMI A CONDOTTI SEPARATI 178 120 120 Ø 80 863 450 361 fig. 15 CONFIGURAZIONI RELATIVE ALLE TUBA- ZIONI SIA DI SCARICO CHE DI ASPIRAZIO- NE Ø 80 Esempio N.2 Esempio N.1 Aspirazione dell'aria primaria e scarico dei > 500 fumi da due muri perimetrali esterni contrap- posti. _ Perdita di carico massima Esempio N.1 consentita: 72 Pa Esempio N.2 Aspirazione dell'aria primaria da muro perime- trale e scarico dei fumi sul tetto Hmin. = 150 mm Perdita di carico massima consentita: 72 Pa fig. 16 16
Esempio N.3 Aspirazione dell'aria primaria da muro perime- trale e scarico dei fumi dallo stesso muro pe- rimetrale esterno. 135 Perdita di carico massima consentita: 72 Pa 250 min. CALCOLO DELLE PERDITE DI CARI- CO RELATIVE ALLE TUBAZIONI SIA DI SCARICO CHE DI ASPIRAZIONE 45 Per il calcolo delle perdite di carico oc- corre tenere presente i seguenti parame- tri: - per ogni metro di tubo con Ø 80 (sia di aspirazione che di scarico) la perdita di carico è di 2 Pa - per ogni curva a 90° a largo raggio Ø 80 (R=D), la perdita di carico è di 4 Pa - per il terminale di aspirazione orizzontale Ø 80 L = 0,5 m la perdita di carico è di 3 Pa - per il terminale di scarico orizzontale Ø 80 fig. 17 L = 0,6 m la perdita di carico è di 5 Pa Esempio di verifica con l'utilizzo di cur- NB: Tali valori sono riferiti a scarichi rea- ve a largo raggio: lizzati a mezzo di tubazioni rigide e - 28 mt tubo Ø 80 x 2 = 56 Pa lisce originali Unical. - 2 curve 90° Ø 80 a In entrambi gli esempi che seguono largo raggio x 4 = 8 Pa le composizioni delle tubazioni di - terminale di aspirazione aspirazione e scarico ipotizzate orizzontale Ø 80 = 3 Pa sono possibili in quanto la perdita - terminale di scarico di carico totale è inferiore a 72 Pa orizzontale Ø 80 = 5 Pa che è la perdita di carico massima consentita. Tot. perdita di carico = 72 Pa 2.2.9 - MISURA IN OPERA DEL REN- DIMENTO DI COMBUSTIONE In riferimento alla normativa UNI 10389, 4.1.1 e UNI 10642 2 1 Per determinare il rendimento di combustio- ne occorre effettuare le seguenti misurazio- ni: - misura dell'aria comburente prelevata nel- l'apposito foro 1 dopo aver rimosso il tap- po. - misura della temperatura fumi prelevata nell'apposito foro 2 dopo aver svitato il tappo. - analisi CO2 nei fumi (per i valori vedi tabella a pag. 7) Effettuare le specifiche misurazioni con il generatore a regime fig. 18 17
2.2.10 - ALLACCIAMENTO GAS curatamente la tenuta. zione-apparecchi, procedendo successiva- Se qualche parte dell'impianto non è in vista, mente apparecchio per apparecchio La tubazione di alimentazione deve avere una la prova di tenuta deve precedere la copertura - Controllo, con gli apparecchi in chiusura, sezione uguale o superiore a quella usata in della tubazione. che non vi siano fughe di gas. Durante il 2° caldaia. Prima di allacciare le apparecchiature, l'im- quarto d'ora dall'inizio della prova il mano- E' comunque opportuno attenersi alle "Norme pianto deve essere provato con aria o gas iner- metro non deve accusare nessuna caduta generali per l'installazione " esposte nelle nor- te ad una pressione di almeno 100 mbar. di pressione. Eventuali fughe devono es- mative UNI-CIG 7129 e UNI-CIG 7131. La messa in servizio dell'impianto comprende sere ricercate con soluzione saponosa o Prima di mettere in servizio un impianto di di- inoltre le seguenti operazioni e controlli: prodotto equivalente ed eliminate. stribuzione interna di gas e quindi prima di al- - Apertura del rubinetto del contatore e spur- lacciarlo al contatore, si deve verificarne ac- go dell'aria contenuta nel complesso tuba- 2.2.11 - ALLACCIAMENTI ELETTRICI E' necessario verificare questo fondamentale damento. requisito di sicurezza; in caso di dubbio richie- La caldaia è corredata di un cavo di alimenta- I collegamenti elettrici della IPSE 24 sono il- dere un controllo accurato dell'impianto elet- zione e occorre rispettare la polarità delle con- lustrati nella sezione "SCHEMI ELETTRICI" trico da parte di personale professionalmente nessioni Fase-Neutro dell'impianto con Fase- (paragrafo 2.3 pag19). qualificato. Neutro del cavo stesso. L'installazione della caldaia richiede il colle- La UNICAL non è assolutamente responsa- Si ricorda che è necessario installare sulla li- gamento elettrico ad una rete a 230 V - 50 Hz: bile per eventuali danni causati dalla mancan- nea di alimentazione elettrica della caldaia un tale collegamento deve essere effettuato a re- za di messa a terra dell'impianto: non sono interruttore bipolare, di facile accesso, in modo gola d'arte come previsto dalle vigenti norme assolutamente idonee come prese di terra le tale da rendere veloci e sicure eventuali ope- CEI, e deve avere una sicura messa a terra. tubazioni degli impianti gas, idrico e di riscal- razioni di manutenzione. 2.2.12 - ALLACCIAMENTI IDRAULICI DIAGRAMMA PORTATA PRESSIONE DISPONIBILE PER L'INSTALLAZIONE Prima dell'installazione si raccomanda un la- vaggio a caldo dell'impianto allo scopo di eli- minare al massimo le impurità provenienti dalle tubazioni, dai radiatori (in particolare oli e gras- si) che rischierebbero di danneggiare il circo- latore e lo scambiatore. RISCALDAMENTO La mandata e il ritorno del riscaldamento de- vono essere allacciati ai rispettivi raccordi da 3/4" della caldaia M ed R (vedi fig. 7). Per il dimensionamento dei tubi del circuito di riscaldamento è necessario tenere conto delle perdite di carico indotte dai radiatori, dalle eventuali valvole termostatiche, dalle valvole di arresto dei radiatori e dalla confi- gurazione propria dell'impianto. Sulla caldaia, fra i tubi di MANDATA e RI- TORNO, è montato un dispositivo automati- co di BY-PASS (valvola differenziale con por- tata di circa 150 l/h) che assicura sempre una fig. 19 portata minima d'acqua allo scambiatore an- che nel caso in cui, per esempio, tutte le valvole termostatiche presenti sull'impianto si chiudono. E' possibile regolare il funzionamento del by- pass agendo sulla vite di regolazione (vedi figura 20). E' opportuno convogliare alla fogna lo scari- co della valvola di sicurezza montata in cal- daia; in assenza di tale precauzione, un eventuale intervento della valvola di sicurez- za può provocare l'allagamento del locale. La UNICAL non è assolutamente responsa- bile dei danni provocati dalla mancata os- By-Pass APERTO servanza di questa precauzione tecnica. By-Pass CHIUSO SANITARIO La mandata e l'alimentazione dell'acqua sa- fig. 20 nitaria devono essere allacciati ai rispettivi raccordi da 1/2" della caldaia C ed F (vedi La durezza dell'acqua di alimentazione con- caratteristiche dell'acqua stessa. fig. 7). diziona la frequenza di pulizia del serpenti- N.B. Con acqua la cui durezza è superiore La pressione nella rete di alimentazione deve no di scambio; l'opportunità di installare ade- ai 20°F è consigliato l'utilizzo di un ad- essere compresa tra 1 e 3 bar (nel caso di guate apparecchiature per il trattamento del- dolcitore. pressioni superiori installare un riduttore di l'acqua deve essere esaminata in base alle pressione). 18
2.3 - SCHEMI ELETTRICI 2.3.1 - SCHEMA DI COLLEGAMENTO PRATICO IPSE CONN.VALVOLA GAS PRINCIPALE (V2) SICUREZZA (V1) E. RIV. E. RIV. ALIMENTAZ. 230V/50 Hz VALVOLA DI TEFLON ROSSO TDP SR VALVOLA NEUTRO GIA/VER OUT 3 TA V P TL PV TL TF GND 2 PDS SS MD (-) L1 N L 1 L 1 IN 7 (+) N 8 N 3 MARRONE BIANCO BIANCO TEFLON BIANCO ROSSO NERO MARRONE MARRONE MARRONE MARRONE AZZURRO AZZURRO AZZURRO MARRONE MARRONE AZZURRO AZZURRO AZZURRO AZZURRO GIA/VER GIA/VER GIA/VER GIA/VER ROSSO BIANCO BIANCO BIANCO BIANCO NERO ROSSO ROSSO A5 A3 VERDE VERDE NERO BLU GND1 Y2 Y1 X3* VERSIONE A8 A6 VERSIONE VERSIONE A3 A2 A1 LINE TFS TFS SENSOR ROOM TN STAT EXT X2* A4 GND 1 GND 5 GND 4 GND 3 GND 2 SENSOR ON/OFF SHIELD EXT OT / + ROOM STAT TMOD A4 A2 A1 A3 PUMP 1 A8 DALLA SCHEDA DISPLAY SCHEDA DI ACCENSIONE (E RIV) X3* GAS VALVE Y1 1 A6 (VENTILATORE) X2* 2 L1 N PE LINE Y2 RL 1 RL 2 RL 3 F1 F 4A X1 X3 X2 A1...A8 = Connettori servizi PDS = Pressostato di precedenza sa- X3 = Connet. ricevitore radiocomando nitario X2* = Connettore ventilatore (solo vers. PV = Pressostato ventilatore TFS) sulla scheda di accensio- (solo vers. TFS) ne SR = Sonda riscaldamento N.B. X3* = Connettore elettrodo di rivelazio- SS = Sonda sanitario Lo spostamento del jumper deve essere ese- ne sulla scheda di accensione TA = Termostato ambiente (opziona- guito togliendo tensione di alimentazione. Y1 = Connettori TA - sonda esterna le) Y2 = Connettore linea TDP = Trasduttore di pressione TMOD = Selezione del tipo di cronotermostato DK = Pressostato di sicurezza con- TF = Termostato antidebordamento (modulante - ON/OFF) tro la mancanza d'acqua fumi Ponte su ON/OFF = per collegamento a crono- E. RIV. = Elettrodo di rivelazione TL = Termostato limite (solo se a riarmo termostato ON-OFF (configurazionedi fornitura) E. ACC. = Elettrodo di accensione manuale) se a riarmo automatico Ponte su OT/+ = per collegamento a cronoter- MD = Bobina modulante ponticellato mostato modulante P = Circolatore V = Ventilatore (solo vers. TFS) fig. 21 19
Accesso alla morsettiera di alimentazione - ATTENZIONE! Togliere tensione ACCESSO ALLA SCHEDA DI MODULAZIONE - Rimuovere il mantello frontale - Estrarre il pannello comandi, allargare le Vista laterale due alette in plastica (A) e ruotarlo verso il basso - Per accedere parzialmente alla zona col- legamenti, svitare le 2 viti (B) e rimuove- re il coperchietto (C), se ciò non fosse sufficente, svitare le 5 viti (D) per acce- dere interamente all'interno del pannello comandi (operare con precauzione). Sostituzione del cavo di alimentazione In casi di sostituzione del cavo di alimenta- zione, deve essere utilizzato il cavetto origi- nale unical codice 00610308. - Accedere alla morsettiera di alimentazio- ne Y2 (vedi paragrafo precedente) - Introdurre il cavo di alimentazione attra- verso il pressacavo estraibile E - Estrarre il morsetto Y2 ed effettuare i col- legamenti rispettando le posizioni ed i colori. Il faston femmina del cavetto di terra deve essere inserito sul faston maschio GND 1 N = neutro = azzurro - mors. Y2 Vista frontale L1 = linea = marrone - mors. Y2 = terra = giallo/verde - mors. Y1 Collegamento del termostato ambiente C B (ROOM STAT) - Accedere alla morsettiera Y1 D F E - Togliere il ponticello presente sui morsetti 4e5 - Introdurre il cavo del TA attraverso il pres- sacavo estraibile a corredo della calda- ia, e collegarlo ai morsetti 4 e 5. - Attenzione! Se si collega un termostato am- &20) 2576, &20) 25712 7(03(5$785$ 6$1,7$5,2 5(*2/$7$ 9,'(2', 63/$< 6%/2&&2 5(*2/$=,21(7(03(5$7 85$ $&48$6$1,7$5,$ biente Modulante spostare il ponticello TMOD nella posizione corrispondente. 0$; (vedi nota fig.1). 0$; Collegamento a sonda esterna (EXT 7(03(5$785$ 9$/25(&20)257 5,6&$/'$0(172 35(66,21( (67$7( 5(*2/$=,21(7(03(5$7 85$ ,03267$72 5(*2/$7$ ,03,$172 ,19(512 5,6&$/'$0(172 SENS) - Accedere alla morsettiera Y1 - Introdurre il cavo sonda esterna attraver- so il pressacavo estraibile a corredo della caldaia, e collegarlo ai morsetti 2 e 3 della morsettiera Y1, se il cavo sonda è scher- mato, collegare la schermatura al morset- to 1 della morsettiera Y1. Per il collegamento al TA o sonda esterna sostitu- ire il tappo F, con pressacavo estraibile a corre- fig. 22 do caldaia, e utilizzare uscite diponibili 1,2,3. 20
2.3.2 - GRUPPO DI ACCENSIONE "GA" SCHEDA DI ACCENSIONE A CONTROLLO DI FIAMMA INTERNO (*) Nota IPSE CTN Sulla scheda di accensione (lato componenti) esiste un contatto effettuato mediante il posizionamento di un jumper nei relativi terminali. IPSE CTFS Sulla scheda di accensione (lato componenti) non è effettuato il collegamento mediante jumper. CONNESSIONE ALLA VALVOLA GAS fig. 23 TABELLA DEI VALORI DI RESISTENZA IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA DELLA SONDA RISCALDAMENTO (SR) E DELLA SONDA SANITARIO (SS) T°C 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 33242 31534 29925 28409 26980 25633 24361 23161 22028 20958 10 19947 18992 18088 17233 16425 15659 14934 14247 13596 12979 20 12394 11839 11313 10813 10338 9888 9459 9052 8665 8297 30 7947 7614 7297 6995 6707 6433 6171 5922 5685 5458 40 5242 5036 4839 4651 4471 4300 4136 3979 3829 3685 50 3548 3417 3291 3171 3056 2945 2840 2738 2641 2548 60 2459 2373 2291 2212 2136 2063 1994 1926 1862 1800 70 1740 1683 1628 1576 1524 1475 1428 1383 1339 1297 80 1256 1217 1180 1143 1109 1075 1042 1011 981 952 90 923 896 870 845 820 797 774 752 730 710 100 690 671 652 634 617 600 584 568 553 538 Relazione fra la temperatura (°C) e la resistenza nominale (Ohm) Esempio: A 25°C, la resistenza nominale è di 9888 Ohm della sonda riscaldamento SR e della sonda sanitario SS A 90°C, la resistenza nominale è di 923 Ohm 21
2.4 - RIEMPIMENTO Pressostato DELL'IMPIANTO Pressostato di contro la Valvola di sfogo aria precedenza sanitario Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto si mancanza può procedere al riempimento del circuito. d'acqua Tale operazione deve essere effettuata con cautela rispettando le seguenti fasi: - Aprire le valvole di sfogo dei radiatori ed accertarsi del corretto funzionamento della valvola automatica in caldaia. - Dopo che si è acceso il simbolo man- tenere premuto il tasto di sblocco AZ- ZURRO: sul video display comparirà il simbolo " ". - Aprire quindi gradualmente l'apposito ru- binetto di carico accertandosi che le even- tuali valvole di sfogo aria automatiche, installate sull'impianto funzionino rego- larmente. - Chiudere le valvole di sfogo dei radiatori Valvola di non appena esce acqua. sicurezza - Controllare attraverso il manometro che la pressione raggiunga il valore di 1 bar (a impianto freddo). - Chiudere il rubinetto di carico e quindi sfogare nuovamente l'aria attraverso le valvole di sfiato dei radiatori, e della val- Vite di Rubinetto vola prevista sul gruppo mandata im- regolazione by-pass di carico pianto (vedi fig. 24) - dopo aver effettuato la prima accensio- ne della caldaia e portato in temperatura l'impianto, arrestare il funzionamento della pompa e ripetere le operazioni di fig. 24 sfogo aria. - lasciare raffreddare l'impianto e riporta- re la pressione dell'acqua a 1 bar. ATTENZIONE: Per poter visualizzare il va- cortezza di effettuare l'operazione lore della pressione sul video display la cal- di sbloccaggio operando come di N B : Mantenendo premuti contemporane- daia deve essere alimentata elettricamente seguito indicato: amente i tasti VIOLA e GIALLO è ed accesa in stand-by: funzione estiva Introdurre un cacciavite nel foro, possibile visualizzare sul video di- senza prelievi d'acqua calda sanitaria. previsto a questo scopo, situato splay il valore della pressione im- sotto la vite di protezione al cen- pianto (bar). Avvertenze tro del circolatore, quindi ruotare Il pressostato di sicurezza contro la man- manualmante l'albero del circola- &20)2576, &20)25712 7(03(5$785$ 6$1,7$5,2 9,'(2',63/$< 6%/2&&2 canza d'acqua non dà il consenso elettrico tore in senso orario. Una volta con- 5(*2/$7$ per la partenza del bruciatore quando la pres- clusa l'operazione di sbloccaggio $ sione è inferiore a 0,4/0,6 bar. La pressione riavvitare la vite di protezione e ve- 9 = , = dell'acqua nell'impianto di riscaldamento non rificare che non vi sia nessuna per- 2 8 / 5 deve essere inferiore a 0,8/1bar; in difetto, dita d'acqua. $ 5 2 agire sul rubinetto di carico di cui la caldaia è dotata. * , % $ / / 8 / N B : Dopo un certo periodo di inattività 2 il circolatore potrebbe risultare 7(03(5$785$ bloccato. Prima di agire sull'inter- 9$/25(&20)257 5,6&$/'$0(172 35(66,21( (67$7( ,03267$72 5(*2/$7$ ,03,$172 ,19(512 ruttore generale, si deve avere l'ac- 2.5 - PRIMA ACCENSIONE guarnizione; - i rubinetti di alimentazione del gas siano - la tensione di alimentazione della caldaia aperti; sia 230 V 50 Hz - non ci siano perdite di gas; CONTROLLI PRELIMINARI - l'impianto sia stato riempito d'acqua (pres- - l'interruttore generale esterno sia inseri- sione all'idrometro 0,8/1 bar); to; Prima della messa in funzione della caldaia - eventuali saracinesche di intercettazione - la valvola di sicurezza dell'impianto sulla è opportuno verificare che: - l'installazione risponda alle norme UNI- impianto siano aperte; caldaia non sia bloccata; CIG 7129 e 7131 per la parte gas, alle - il gas da utilizzare corrisponda a quello di - non ci siano perdite d'acqua. norme CEI 64-8 e 64-9 per la parte elettri- taratura della caldaia: in caso contrario ca; provvedere ad effettuare la conversione ACCENSIONE E SPEGNIMENTO - il condotto di evacuazione dei fumi e la par- della caldaia all'utilizzo del gas disponibi- te terminale siano installati conformemen- le (vedi sezione: "ADATTAMENTO AL- Per l'accensione e lo spegnimento della cal- te alle istruzioni ed in particolare a calda- L'UTILIZZO DI ALTRI GAS"); tale opera- daia vedere le "ISTRUZIONI PER L'UTEN- ia accesa non è tollerata nessuna fuga di zione deve essere eseguita da personale TE". prodotti della combustione da nessuna tecnico qualificato; 22
2.5 - REGOLAZIONE DEL BRUCIATORE Bobina di modulazione Tutte le istruzioni di seguito riportate sono ad uso esclusivo del personale addetto all'assisten- za autorizzata. Tutte le caldaie escono di fab- brica già tarate e collaudate. Qualora le condizioni di taratura dovessero es- sere modificate in seguito a cambio del tipo di gas o adattamento alle condizioni della rete di alimentazione, è necessario eseguire la ritara- tura della valvola gas. Attenzione, durante queste operazioni non effettuare prelievi in sanitario. A tal proposito è importante conoscere il funzio- namento della caldaia in funzione spazzacami- no. Per attivare questa funzione premere con- temporaneamente i due tasti + e -. &20)2576, 7(03(5$785$ 9,'(2',63/$< 6%/2&&2 &20)25712 6$1,7$5,2 5(*2/$7$ 1 $ 9 = , = 2 8 / 5 $ 5 2 * Presa di pressione gas in ingresso , % $ / / 8 / 2 fig. 25 7(03(5$785$ 9$/25(&20)257 5,6&$/'$0(172 35(66,21( (67$7( ,03267$72 5(*2/$7$ ,03,$172 ,19(512 La caldaia funzionerà alla massima potenza MISURA DELLA PRESSIONE GAS (spia 1 fissa). Premendo il tasto - la caldaia funzionerà alla minima potenza (spia 1 lam- peggiante). Per tornare alla massima potenza premere il tasto +. La funzione spazzacamino rimane attiva per 15 minuti. Per disattivare la funzione, prima dello scadere del tempo, pre- mere i tasti + e - contemporaneamente. Per una corretta regolazione della valvola gas è necessario procedere come segue: A) Regolazione potenza massima - Verificare il valore della pressione di ali- mentazione (vedi tabella UGELLI - PRES- SIONI). - Rimuovere il coperchio (C) che protegge il MP regolatore di pressione posto alla sommità della bobina modulante. - Collegare un manometro differenziale facen- do riferimento alle istruzioni fornite in fig. 26. - Azionare la caldaia in funzione spazzaca- mino alla max potenza (spia 1 fissa). Collegare il manometro su MP - Una volta che il bruciatore è acceso con- MP = presa di pressione fig. 26 trollare il valore di pressione “MASSIMA” se corrispondente a quello indicato nella tabella “UGELLI - PRESSIONI”. - Correggere eventualmente il valore tenen- - Correggere eventualmente il valore giran- do bloccato il dado B con una chiave da do in senso ORARIO il dado B (fig. 27) la 10 mm e girando la vite “A” (fig. 27) in C pressione di uscita aumenta, girando in senso ORARIO per aumentare, in senso senso ANTIORARIO la pressione di ANTIORARIO per diminuire. uscita diminuisce. C) Conclusione delle tarature di base B) Regolazione potenza minima - Controllare i valori della pressione minima e - Azionare la caldaia in funzione spazzaca- massima della valvola gas. mino alla minima potenza (spia 1 lampeg- - Se necessario procedere agli eventuali ritoc- 10 A giante. chi. - Una volta che il bruciatore è acceso con- - Proteggere le viti di regolazione utilizzando B trollare il valore di pressione “MINIMA” se l'apposito cappuccio. corrispondente a quello indicato nella tabella - Richiudere le prese di pressione relative e fig. 27 “UGELLI - PRESSIONI”. verificare con soluzione saponosa che non vi siano perdite di gas. 23
2.7 - ADATTAMENTO GRAFICO DELLA PRESSIONE GAS AL BRUCIATORE IN DELLA POTENZA FUNZIONE DELLA POTENZA DELL'INSTALLAZIONE ALL'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO PROCEDIMENTO DI TARATURA Dopo aver collegato il manometro differen- ziale per la misura della pressione al brucia- tore, come indicato precedentemente accen- dere la caldaia nella modalità riscaldamento e procedere come segue: - Attendere circa 120 secondi, affinchè il valore della pressione raggiunga il valo- re di regime; - Verificare il valore di pressione e, tramite il grafico (fig. 28), verificare se la potenza erogata dal generatore è corretta rispet- to al fabbisogno dell'installazione; - In caso contrario, bisogna variare il pa- rametro ''HP'' (regolatore di potenzialità) nel seguente modo: Premere contemporaneamente i tasti GIAL- LO e AZZURRO per entrare nel menu di servizio SE che comparirà sul video display &20)2576, 7(03(5$785$ 9,'(2',63/$< 6%/2&&2 fig. 28 &20)25712 6$1,7$5,2 5(*2/$7$ $ Esempio: 9 = Premere il tasto GIALLO e agire sul tasto + , = 2 8 (PIU') oppure - (MENO) per fissare il valore Supponendo che l'impianto di riscaldamen- / 5 $ 5 2 di pressione corrispondente alla potenza ri- to servito abbia un assorbimento totale di 17 chiesta. L'impostazione standard del para- kW, con l'ausilio del grafico, è possibile de- * metro HP è di 99 è possibile modificarne i terminare il valore di pressione al bruciato- , % $ / / 8 valori da 00 a 99 (% di potenza bruciata). re: / 2 Effettuata la regolazione del parametro pre- - Se la caldaia è alimentata a gas metano, 7(03(5$785$ 9$/25(&20)257 5,6&$/'$0(172 35(66,21( (67$7( mere il tasto GIALLO e successivamente il variare il parametro HP e leggere sul ma- ,03267$72 5(*2/$7$ ,03,$172 ,19(512 tasto + (PIU') per ritornare alle condizioni nometro la pressione al bruciatore fino Premere il tasto GIALLO, per accedere ai iniziali. ad ottenere il valore di pressione deside- sottomenu del menu di servizio SE &20)2576, 7(03(5$785$ 9,'(2',63/$< 6%/2&&2 rato, 7,1 mbar per modelli TN e TFS. &20)25712 6$1,7$5,2 5(*2/$7$ - Se la caldaia è alimentata a gas butano, Premere il tasto - (MENO), 3 volte fino ad variare il parametro HP e leggere sul ma- $ arrivare al parametro modificabile HP che 9 , = = nometro la pressione al bruciatore fino 2 8 ad ottenere il valore di pressione deside- comparirà sul display (HP esprime il valore / 5 $ 5 % della potenza) 2 rato, 15,8 mbar per modelli TN e TFS. - Se la caldaia è alimentata a gas propano, &20)2576, 7(03(5$785$ 9,'(2',63/$< 6%/2&&2 * variare il parametro HP e leggere sul ma- &20)25712 6$1,7$5,2 , % 5(*2/$7$ $ / / 8 nometro la pressione al bruciatore fino / 9 $ = 2 ad ottenere il valore di pressione deside- , = rato, 20,3 mbar per modelli TN e TFS. 2 8 7(03(5$785$ / 5 9$/25(&20)257 5,6&$/'$0(172 35(66,21( (67$7( $ 5 ,03267$72 5(*2/$7$ ,03,$172 ,19(512 2 * , % $ / / 8 / 2 7(03(5$785$ 9$/25(&20)257 5,6&$/'$0(172 35(66,21( (67$7( ,03267$72 5(*2/$7$ ,03,$172 ,19(512 24
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