Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro - StarkeyPro
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Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro Paul Reinhart, PhD | Christophe Micheyl, PhD Acufene: un problema comune ma e l’elaborazione centrale (Roberts & Salvi, 2019). non completamente compreso In alcuni di questi modelli, l’acufene è interpretato come il risultato di una serie di effetti a cascata, L’acufene, o tinnito, si riferisce alla percezione a seguito dei quali la compromissione della dei cosiddetti “suoni fantasma”, che non hanno coclea riduce l’input neurale periferico su alcune una sorgente acustica reale corrispondente delle frequenze, portando ad un aumento del nell’ambiente. Questi suoni sono comunemente “guadagno” neurale nelle regioni tono-topiche descritti da coloro che li percepiscono come ronzii, corrispondenti del sistema uditivo centrale, sibili, rimbombi o addirittura frastuoni e possono insomma sembra essere una forma di plasticità essere presenti in un solo orecchio, in entrambi, compensativa. In assenza di un input sonoro oppure all’interno della testa. A seconda di come tipico, l ‘aumento del guadagno a livello centrale viene definito e valutato, si stima che la prevalenza porta all’eccessiva amplificazione dell’attività dell’acufene vari dal 5% al 43% (McCormack neurale spontanea, mimando così l’input acustico et al. 2016). È importante notare che tende ad e creando un concetto illusorio del suono (Noreña, aumentare con l’invecchiamento, ma a parità 2011; Roberts & Salvi, 2019). Questi modelli di età anagrafica, è maggiore tra i soggetti con possono spiegare perché l’acufene è spesso problemi uditivi rispetto ai normoudenti (Lewis associato all’ipoacusia e perché, quando l’acufene et al., 2020; Nondahl et al., 2011). Altri fattori di è abbinato a un suono esterno, la frequenza di quel rischio o di comorbidità dell’acufene possono suono spesso rientri nella gamma di frequenze includere otosclerosi pregressa, interventi in cui le soglie uditive sono elevate (Norena et al., chirurgici all’orecchio, malattie cardiovascolari e 2002). l’esposizione al rumore (Nondahl et al., 2011). Nonostante questi evidenti progressi, Negli Stati Uniti l’acufene è una delle principali rimangono molte incognite riguardo all’aspetto cause di invalidità tra i veterani dell’esercito neurofisiologico dell’acufene ed è probabile che (Maynard et al., 2018). L’acufene cronico può un singolo modello non riesca a spiegare la interferire con la capacità di addormentarsi o di molteplicità dei casi acufenici. In alcuni individui concentrarsi e può provocare notevole stress, ansia l ‘acufene può non essere correlato al danno e fenomeni depressivi, aumentando così il disagio e cocleare, mentre in altri, può invece coinvolgere riducendo la qualità della vita (Weidt et al., 2016). l‘orecchio medio (ad esempio, Job et al., 2016) Sebbene i meccanismi biologici dell’acufene oppure avere una causa non uditiva (Langguth et non siano ancora pienamente compresi, diversi al., 2013). modelli neuroscientifici più recenti sottolineano un iniziale disallineamento tra gli input sensoriali Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
Attuali approcci al trattamento La fase 2 del PTM comporta una valutazione dell’acufene audiologica approfondita, nel corso della quale vengono valutate in modo più approfondito le Uno dei primi approcci clinici completi per il caratteristiche dell’acufene, compresa la sua trattamento dell’acufene è stata la Tinnitus gravità e l’impatto sulla vita quotidiana. Oltre Retraining Therapy (TRT), (Jastreboff, 1990). La ad un’accurata anamnesi e casistica, questa TRT adotta un duplice criterio ed abbina la terapia valutazione può avvalersi di alcuni questionari, sonora al counselling diretto. Definendola in senso come il Tinnitus Handicap Inventory (THI) o il lato, la terapia sonora si riferisce all’impiego Tinnitus Handicap Survey (THS), che sono stati della stimolazione acustica ottenuta tramite progettati in modo specifico per aiutare gli l’amplificazione dei suoni ambientali e/o l’utilizzo audioprotesisti e/o i pazienti a valutare l’acufene. di un “arricchimento sonoro” indipendente Sulla base di questa valutazione, che prende mediante apparecchio acustico. L’arricchimento in considerazione sia la gravità dell’acufene sonoro è di per sé generato da un dispositivo che l’ipoacusia specifica, l’audioprotesista può atto a produrre uno stimolo acustico, progettato decidere quali sono le informazioni sull’ ipoacusia per mascherare parzialmente o completamente e sull’acufene, necessarie da condividere con il l’acufene del paziente. Nell’ambito del protocollo paziente e le strategie di trattamento da applicare. TRT tipico, l’arricchimento sonoro viene utilizzato Di solito, a questo punto, si procede con il fitting abbinandolo al counselling, in modo da promuovere degli apparecchi acustici, e con un trattamento “l’assuefazione” del paziente all’acufene e, di arricchimento sonoro. Conseguentemente il nel tempo, una diminuzione della gravità del PTM prevede una fase educativa (fase 3) e una fenomeno o della sua invadenza. Una premessa valutazione interdisciplinare (fase 4) e, infine, il importante per la TRT è che, affinché possa supporto personalizzato (fase 5). Questi ultime due subentrare “l’assuefazione” il livello dello stimolo fasi, che richiedono più tempo e risorse, sono di di mascheramento deve rimanere al di sotto di solito riservate a persone che soffrono di acufeni quello acufenico, senza coprirlo completamente particolarmente fastidiosi o che manifestano (Jastreboff, 2000). Questo è noto anche come Livello problematiche associate (ad es. di natura Minimo di Mascheramento (MML). Tuttavia, alcuni psicologica). studi hanno riferito di benefici significativi anche quando lo stimolo acustico era pari o leggermente Sebbene esistano anche altri approcci per la superiore all’MML (Henry et., 2016; Tyler et al., gestione dell’acufene, probabilmente la TRT e il 2012). PTM sono, ad oggi, i due approcci più utilizzati e supportati. Dal momento che tra gli esperti e i Un approccio più recente al trattamento ricercatori non esiste un vero e ampio consenso in dell’acufene, che ha raccolto un crescente sostegno fatto di acufeni, è opportuno avere molta cautela grazie a diversi studi clinici condotti negli ultimi 15 nei riguardi dei meccanismi biologici basilari e di anni, è il Progressive Tinnitus Management (PTM). quelli individuali, ovvero variabili. Questo è ancor più (Henry et al., 2005). Il PTM riconosce che non tutti i opportuno quando si prendono in considerazione pazienti affetti da acufene richiedono lo stesso livello trattamenti che come base principale per la loro di trattamento, per cui è strutturato in diverse fasi. efficacia invocano una teoria biologica univoca. La fase1 del PTM è il processo di triage con il quale Inoltre, bisogna considerare che gli esiti degli il paziente acufenico viene indirizzato a rivolgersi per interventi per il trattamento dell’acufene possono la terapia audiologica presso specialisti sanitari non variare da individuo a individuo (Frederick, 2014). in ambito audioprotesico. Per questo, ai fini della gestione del disturbo, un approccio fondato su prove empiriche sembra essere il più prudente. Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
Multiflex Tinnitus Nel 2012, Starkey ha introdotto il Multiflex Tinnitus, che consente agli audioprotesisti di gestire in modo efficiente ed efficace il problema acufenico applicando apparecchi acustici che generano stimoli di arricchimento sonoro altamente personalizzabili (Galster, 2012, 2013). Durante il fitting dell’apparecchio acustico l’audioprotesista può accendere un rumore a banda larga, simile al “rumore bianco” comunemente usato nella TRT. Il livello complessivo (volume) del suddetto rumore viene inizialmente adattato automaticamente in base alla PTA, media delle soglie misurate a 500, 1000, 2000 Hz. Una volta stabilito questo come punto di partenza, il volume e lo spettro dell’arricchimento sonoro possono essere regolati dall’audioprotesista tramite il software di fitting. In tale contesto è possibile creare, se lo si ritiene opportuno, anche stimoli diversi regolando ad esempio, al posto di un arricchimento sonoro a banda larga, un rumore a banda stretta o un notch (una deprivazione) su determinate frequenze (Figura 1). Figura 1. Illustrazione degli spettri di arricchimento sonoro prodotti utilizzando la funzione Multiflex Tinnitus di Starkey, uno strumento flessibile per modellare lo spettro del rumore bianco generato. Esso consente all’audioprotesista di regolare l’arricchimento sonoro su larga banda (in alto), sulle frequenze dell’acufene, o quasi qualsiasi altra forma spettrale desiderata (al centro), e o un notch (una deprivazione) su determinate frequenze (in basso). Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
I paziente, in modo più facile e veloce rispetto alle regolazioni manuali di ognuna delle 16 bande di rumore. Arricchimento sonoro basato sull’Audiogramma Il nuovo strumento Starkey che imposta l’arricchimento sonoro sulla base dell’audiogramma risolve alcune carenze del rumore bianco a banda larga impostato sulla PTA. Per una buona parte delle persone ipoacusiche, lo stimolo con intensità medie, può non essere ottimale e questo per almeno due motivi. In primo luogo è possibile che l’arricchimento sonoro non contenga sufficiente energia proprio in quelle regioni frequenziali dove, invece, sarebbe necessaria per dare sollievo dall’acufene. Per esempio: la Figura 2 illustra il caso di un paziente con una perdita uditiva ad alta frequenza in forte caduta sopra i 2 kHz e un acufene ad alta frequenza, simile ad un tono di 4 kHz. Se per questa persona si utilizzasse un “rumore bianco” basato sulla media di queste tre frequenze (0,5, 1, 2 kHz) che superasse di 20 dB la soglia media, le bande di rumore più vicine alla frequenza dell’acufene (4 kHz) sarebbero ben al di sotto della sua soglia uditiva e quindi, difficilmente potrebbero Figura 2. Esempio di audiogrammi e di rispettivi stimoli riuscire a mascherare l’acufene. In secondo luogo, sonori corrispondenti. In alto: ipoacusia ad alta frequenza. In basso: Ipoacusia a corda molle. se si aumentasse il livello dell’arricchimento sonoro fino al punto in cui la banda del rumore a 4 kHz diventi udibile per il paziente, il livello della risultati circa i benefici della tecnologia Tinnitus banda a 1kHz supererebbe di 40 dB la soglia a 1 Multiflex, abbinata all’impiego degli apparecchi kHz. Questo significa che l’arricchimento sonoro, acustici, sono riportati nelle precedenti con ogni probabilità, arriverebbe a coprire i suoni pubblicazioni (Henry, 2016; Henry et al., 2015). ambientali di debole intensità e sarebbe considerato Multiflex Tinnitus Pro troppo forte. Questa nuova funzione Starkey risolve entrambi i problemi grazie alla sonoterapia Con Multiflex Tinnitus Pro Starkey amplia la configurata sull’audiogramma, poiché la adatta sua offerta di soluzioni versatili per il fitting automaticamente proprio in base all’audiogramma dei pazienti acufenici introducendo due nuovi del paziente. L’algoritmo imposta il livello di ogni strumenti: Forma Audiogramma (ovvero il singola banda di rumore non sulla PTA, bensì rumore dell’arricchimento sonoro è modellato sulla soglia uditiva della frequenza corrispondente sulla forma l’audiogramma inserito in Noah) e (centro banda). Come risultato questo permette Personalizzato. Entrambi gli strumenti aiutano di ottenere un rumore la cui forma spettrale l’audioprotesista a regolare l’arricchimento rispecchia fedelmente l’audiogramma e presenta sonoro per soddisfare le esigenze di ciascun Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
igura 3. Strumento per la personalizzazione dello stimolo sonoro (pannello superiore). Questo strumento fornisce istruzioni dettagliate per misurare il minimo livello di detezione (MDL) e il minimo livello di mascheramento (MML) per tre gruppi di bande frequenziali (bassi, medi e alti). La figura a fianco riporta un esempio con uno stimolo per l’arricchimento sonoro personalizzato, in cui ai fini del risultato sono state selezionate come più efficienti e idonee le bande a media e alta frequenza. più energia sonora sulle frequenze dove la perdita da suoni ad alta frequenza, a bassa frequenza uditiva è maggiore, rispetto alle altre. Tra i vantaggi oppure a banda larga, il rumore modellato in base di questo approccio evidenziamo il fatto che le all’audiogramma di certo ha maggiori possibilità di bande in frequenza dello stimolo ottenuto sono mascherare con efficacia l’acufene rispetto a quello quasi tutte ugualmente udibili su tutte le frequenze. classico sulla PTA persino quando il livello percettivo In questo modo, indipendentemente dal tono, dal del primo è più basso. timbro dell’acufene e dal fatto che sia mascherato Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
In più, la procedura di modellare l’arricchimento uno stimolo di arricchimento sonoro personalizzato sonoro in base all’audiogramma è facile e veloce, e realmente adeguato all’acufene del paziente. poiché richiede all’audioprotesista soltanto di Le bande frequenziali dove la differenza MML- selezionare all’interno del software di fitting Inpire MDL misurata, appare ridotta supportano un l’opzione Forma Audiogramma. mascheramento efficace e come tali andrebbero mantenute, mentre quelle in cui la differenza Strumento per la personalizzazione dello stimolo tra i valori misurati è piuttosto consistente, dal Questa seconda novità costituisce un ulteriore momento che non mascherano efficacemente passo in avanti e offre un livello di personalizzazione l’acufene, possono essere escluse dallo spettro dell’arricchimento sonoro ancora più elevato, in finale dell’arricchimento sonoro include la frequenza funzione di rilevanti misurazioni psicoacustiche dell’acufene (McNeill et al., 2012). Tuttavia, dal (Fournier et al., 2018; Henry et al., 2013; Vernon & punto di vista pratico, questo comporta alcuni Meikle, 2003). inconvenienti, in quanto valutare lo stimolo sonoro presentato durante l’acufenometria e paragonarlo L’obiettivo complessivo è quello di generare alla tonalità dell’acufene è spesso un compito rapidamente un arricchimento sonoro che sia in piuttosto difficile per il paziente e può richiedere grado di mascherare l’acufene in modo efficace ed molto tempo. Inoltre, cosa ancora più importante, la efficiente. A tale scopo lo stimolo deve contenere tonalità dell’acufene rilevata, non sempre fornisce energia sulle bande in frequenza che producono indicazioni affidabili circa le bande in frequenza il mascheramento. Per mascherare con efficacia più efficaci o efficienti ai fini del mascheramento l’acufene, devono essere incluse nello stimolo solo (Fournier et al., 2018). Se l’obiettivo audiologico è le bande in frequenza utili e il livello dello stimolo su scegliere uno stimolo sonoro di mascheramento queste bande, non deve superare quello necessario davvero utile e performante è molto più rapido ad ottenere il mascheramento. misurare direttamente i valori MML e MDL, metodo questo che non richiede la misurazione della Entrambi gli obiettivi possono essere raggiunti tonalità dell’acufene. tramite due semplici misurazioni psicoacustiche: il livello di minima detezione (MDL), che identifica Lo strumento per la personalizzazione dello stimolo il minimo livello di udibilità dello stimolo, e il livello messo a punto da Starkey facilita la procedura di minimo mascheramento (MML), che evidenza appena descritta, compresa la misurazione dei appunto il livello più basso con cui lo stimolo valori MDL e MML producendo uno stimolo acustico riesce a mascherare l’acufene. Invariabilmente, personalizzato proprio in base ad essi. il livello dello stimolo necessario per mascherare l’acufene (MML) è superiore a quello in cui lo Il tutto avviene tramite una breve sequenza di pochi, stimolo è appena rilevabile (MDL). In questo modo semplici passi. Durante la prima fase si misura la differenza (in dB) tra queste due misure (espresse l’MDL per ciascuno dei tre gruppi frequenziali in dB SPL) e calcolata come MML - MDL è positiva. (bassi, medi e alti). Nella seconda fase, in modo Le grandi differenze sono indicative di una minor simile, si passa alla misurazione dell’MML. Questi efficienza dell’arricchimento sonoro (per esempio due passi richiedono la partecipazione attiva sia se occorre un livello sonoro molto più elevato dell’audioprotesista che del paziente. Per effettuare della soglia minima per mascherare l’acufene), le misurazioni MDL l’audioprotesista deve istruire mentre le differenze minori ne confermano una il paziente affinché segnali ogni volta che riesce a maggior efficienza. Questi parametri costituiscono sentire il rumore generato dall’apparecchio acustico. un riferimento semplice e affidabile per progettare Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
L’audioprotesista stabilisce il valore dell’MDL aumentando o diminuendo sistematicamente il livello dello stimolo, proprio come si fa di solito per l’audiometria in situ, solo che in questo caso lo stimolo acustico è rappresentato da una banda di rumore. Per le misurazioni MML la procedura è simile, a parte il fatto che il paziente in questo caso è tenuto ad indicare quando il rumore è appena sufficiente per mascherare il suo acufene. I test MDL e MML possono essere condotti in modo monoaurale (misurando solo il lato sinistro o destro) oppure binaurale, a seconda della configurazione della perdita uditiva (per es. simmetrica o asimmetrica). Se l’acufene è lateralizzato e circoscritto ad un solo orecchio, oppure nel caso di una perdita uditiva fortemente asimmetrica, o se l’acufene presenta caratteristiche diverse a sinistra e a destra è opportuno ricorrere al test individuale e al fitting di ciascun orecchio. In ultima analisi, è compito dell’audioprotesista stabilire se testare e regolare l’arricchimento sonoro in modo monoaurale o binaurale, agendo su base individuale e secondo le raccomandazioni previste dal piano terapeutico prescelto. I test richiedono in genere qualche minuto. Una volta completati il software utilizza i risultati per generare automaticamente lo stimolo più efficace ed efficiente. Questo può essere ascoltato dal paziente e, se necessario, regolato dall’audioprotesista. Ovviamente, il tutto va eseguito nel rispetto delle migliori pratiche audiologiche: l’audioprotesista deve assicurarsi che il volume dello stimolo sia regolato in modo coerente con gli obiettivi della terapia sonora (mascheramento parziale, completo o punto di miscelazione) e che lo stimolo sia per il paziente accettabile ed efficace. Le linee guida PTM raccomandano di interrompere la somministrazione dello stimolo qualora si osservino effetti avversi (come ad esempio il peggioramento dell’acufene). In alcuni casi, i risultati dei test MDL e MML non si prestano a determinare l’efficacia effettiva di un arricchimento sonoro personalizzato. In particolare, quando l’MML non risulta misurabile per alcuni gruppi di frequenze, ovvero quando i livelli dello stimolo sonoro raggiungono il limite massimo consentito, prima che possa verificarsi il mascheramento dell’acufene. La maggior parte dei produttori, del resto, impone dei limiti per il livello del rumore generato, al fine di evitare il rischio di un trauma acustico, accidentalmente causato da un impiego eccessivo dell’arricchimento sonoro o da una metodica incurante delle indicazioni professionali. Ad ogni modo, questo presuppone che non vi sia una significativa esposizione al suono generato. Come consigliato dalle linee guida PTM e TRT è decisamente importante che gli audioprotesisti educhino in modo appropriato e responsabile i pazienti all’utilizzo corretto della stimolazione sonora. Si tratta di informazioni importanti che prima di consegnare nelle mani del paziente un dispositivo dotato di simili funzioni, vanno condivise con attenzione caso per caso, tenendo conto delle caratteristiche individuali del paziente (età, perdita uditiva, eziologia, gravità dell’acufene, necessità di attenuazione, regolazioni dello stimolo, stile di vita ecc.). Conclusione La terapia sonora è una componente importante nella maggior parte dei programmi di trattamento per l’acufene, quali la Tinnitus Retraining Therapy e la Progressive Tinnitus Management. Sebbene la semplice amplificazione del suono possa già fornire un qualche aiuto ai pazienti che soffrono di acufeni, la terapia sonora tramite apposito stimolo, detto anche “arricchimento sonoro”, può fornire ulteriore sollievo, soprattutto negli ambienti tranquilli, come ad esempio, in casa, la sera. L’innovativa tecnologia Multiflex Tinnitus Pro di Starkey offre agli audioprotesisti due nuovi strumenti per adattare in modo efficiente ed altamente personalizzato gli stimoli sonori che contrastano l’acufene: (1) uno modellato sull’audiogramma, il cui spettro viene regolato automaticamente in base all’audiogramma tonale del paziente, e (2) uno stimolo personalizzato, il cui spettro viene determinato in base alle soglie di detezione e di mascheramento misurate (MDL e MML). Queste due nuove soluzioni che permettono di personalizzare lo stimolo sonoro si sommano al già esistente “classico rumore bianco” rendendo ancora più versatile e performante la tecnologia Multiflex Tinnitus di Starkey, che consente agli audioprotesisti di regolare i livelli dello stimolo individualmente, su tutte e 16 le bande in frequenza. Grazie a questi nuovi strumenti, gli audioprotesisti Introduzione a Multiflex Tinnitus Pro
oggi possono generare in modo molto rapido e automatico stimoli sonori personalizzati, da implementare come valida componente acustica nei piani terapeutici per il trattamento dell’acufene. Riferimenti Fournier, P., Cuvillier, A.-F., Gallego, S., Paolino, F., Paolino, M., Quemar, A., Londero, A., & Norena, A. (2018). A New Method for Assessing Masking and Residual Inhibition of Tinnitus. Trends in Hearing, 22, 2331216518769996. https://doi.org/10.1177/2331216518769996 Frederick, M. (2014). Individual differences in outcomes of tinnitus intervention. https://starkeypro.com/pdfs/technical-papers/Individual_Differences_in_ Outcomes_of_Tinnitus_Intervention.pdf Galster, E., A. (2012). Sound therapy for tinnitus: Multiflex Technology. https://starkeypro.com/pdfs/technical-papers/Tinnitus_White_Paper.pdf Galster, E., A. (2013). Clinical validation of Multiflex Tinnitus technology. https://starkeypro.com/pdfs/technical-papers/Multiflex-Technology-Validation.pdf Henry, J. A. (2016). 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