Il percorso di Formazione docenti neoassunti a.s.2018/2019 - incontro propedeutico di accoglienza Ambiti Territoriali 007 - 008 di Macerata - usr ...
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Il percorso di Formazione docenti neoassunti a.s.2018/2019 incontro propedeutico di accoglienza Ambiti Territoriali 007 – 008 di Macerata Dott.ssa Maria Teresa Baglione Staff Regionale per la Formazione responsabile progetto Formazione Docenti Neo-assunti
Normativa di rifermento D. Lgs 297/94 artt. 437-440 CCNL 2007 art.27 (CCNL 2006-2009) Legge 107/2015 art. 1 commi 115-120 D.M. 850 27/10/2015 C.M. 36167 05/11/2015 Nota D.G.Per. n.28515 del 04/10/2016 Nota D.G.Per. n. 33989 del 02/08/2017 Nota D.G.Per. n. 35085 del 02/08/2018
NOVITA’ INTRODOTTE DALLA NOTA n. 33989 DEL 2 AGOSTO 2017 e confermate dalla NOTA n. 35085 DEL 2 AGOSTO 2018 • Il tema dello SVILUPPO SOSTENIBILE su cui deve essere incentrato uno dei laboratori formativi previsti • la possibilità di visite dei neo assunti presso scuole innovative, svolgendo al massimo 12 ore, articolate in due visite da 6 ore ciascuna 3
Anno di formazione e di prova La Legge 107/2015 - Buona Scuola art. 1 Comma 115. Il personale docente ed educativo e' sottoposto al periodo di formazione e di prova, il cui positivo superamento determina l'effettiva immissione in ruolo. Comma 116. Il superamento del periodo di formazione e di prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni, dei quali almeno centoventi per le attività didattiche. Comma 117. Il personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova è sottoposto a valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione istituito ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo, sulla base dell'istruttoria di un docente al quale sono affidate dal dirigente scolastico le funzioni di tutor. Comma 118. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono individuati gli obiettivi, le modalità di valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, le attività formative e i criteri per la valutazione del personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova. Comma 119. In caso di valutazione negativa del periodo di formazione e di prova, il personale docente ed educativo è sottoposto ad un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile. Comma 120. Continuano ad applicarsi, in quanto compatibili con i commi da 115 a 119 del presente articolo, gli articoli da 437 a 440 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297.”
Cosa prevede la Buona scuola per i neoassunti? Nei commi 115-120 dell’articolo unico della L.13 luglio 2015 n.107 ci sono delle novità quali: • Stretta connessione fra periodo di prova e attività formative ; • Il Dirigente Scolastico dovrà valutare il personale docente al periodo di Prova; • Il Comitato di valutazione viene modificato nella sua composizione ( 3 Docenti di cui 2 scelti da collegio e 1 da consiglio di istituto+tutor+DS che lo presiede); •Ruolo docente tutor; •Definizione con un D.M. degli obiettivi di sviluppo professionale e di miglioramento professionale e delle caratteristiche del percorso formativo. 5
ANNO DI FORMAZIONE E PROVA PER I DOCENTI NEO-ASSUNTI 2018/19 Obiettivi della formazione Conoscenza degli ordinamenti Conoscenza dell’organizzazione della scuola Costruzione di una professionalità riflessiva Acquisizione della capacità di sistematizzare l’esperienza e utilizzarla per una crescita professionale continua
ANNO DI FORMAZIONE E PROVA PER I DOCENTI NEO-ASSUNTI 2018/19 Finalità L’anno di prova coincide con l’anno di formazione il periodo iniziale ha una duplice valenza SI CONSOLIDANO LE BASI FORMATIVE PREVISTE DAL PROFILO DOCENTE SI VERIFICANO LE COMPETENZE PROFESSIONALI DEL DOCENTE osservate nell’azione didattica e nelle attività ad essa preordinate e strumentali nonché nell’ambito delle dinamiche organizzative dell’istituzione scolastica al fine di CONSEGUIRE GLI STANDARD PROFESSIONALI RICHIESTI
Anno di formazione e di prova alla luce del DM 850/2015 della CM 36167 del 5/11/2015 e note successive Cosa resta Rimangono in vigore, per quanto compatibili con le nuove norme, gli articoli da 437 a 440 del T.U. 297/94. Cosa cambia La novità introdotta è quella che richiede, nell’ambito dei 180 giorni validi per il compimento del periodo di prova, che almeno 120 siano stati prestati per le attività didattiche. È confermata la procedura di formazione: - 50 ore complessive, in presenza e a distanza, - attività peer to peer - laboratori didattici coordinati dai tutor.
Formazione Impegno orario Tipologia formazione ORE Suddivisione ore Incontri propedeutici e di restituzione 6 ORE Incontri propedeutici : 3 ore Incontri di restituzione : 3 ore Laboratori formativi 12 ORE 4 incontri di 3 ore, scelti tra le proposte dell’USR. Obbligatorio un modulo su BES e disabilità Peer to peer 12 ORE Progettazione condivisa: 3 ore Osservazione neoassunto/tutor: 4 ore Osservazione tutor/neoassunto: 4 ore Verifica dell’esperienza: 1 ora Formazione on line e portfolio professionale 20 ORE Bilancio iniziale competenze. 3 ore Portfolio professionale, questionari, consultazione…: 14 ore Bilancio finale competenze: 3 ore TOTALE ORE 50 ORE
180 Giorni, 120 giorni Nei 180 GIORNI sono computati tutti i giorni di effettivo servizio compresi – tutte le domeniche, i giorni festivi e le festività soppresse, le vacanze pasquali e natalizie – il periodo fra il 1° settembre e l'inizio delle lezioni, se sono previste attività di programmazione didattica – i periodi d'interruzione dell'attività didattica dovuti a ragioni di pubblico servizio (chiusura scuole, elezioni ecc) – i giorni dedicati agli esami e scrutini, compresi gli esami di Stato, se vi si partecipa per la classe di concorso di insegnamento – il primo mese di congedo per maternità/interdizione dal lavoro per gravi complicanze – il periodo di servizio oltre al 30 aprile, per docenti rientrati in servizio e impiegati in attività didattiche che rientrino nella classe di concorso di titolarità – la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento indetti dall'amministrazione scolastica – il servizio prestato in qualità di componente le commissioni giudicatrici dei concorsi a cattedre – periodo compreso tra l'anticipato termine delle lezioni a causa di elezioni politiche e la data prevista dal calendario scolastico (C.M. 180 dell'1 1.7.1979) – i periodi di aspettativa per mandato parlamentare
Nei 180 giorni vanno considerati: • le attività connesse al servizio scolastico, • i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, • gli esami, gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio, • il primo mese del periodo di astensione obbligatoria dal servizio per gravidanza. Nei 180 giorni NON vanno considerati i giorni: di congedo ordinario e straordinario di aspettativa a qualunque titolo. 11
Nei 180 GIORNI non sono computati : – I giorni di ferie, di assenza per malattia (compreso l'infortunio) e di aspettativa per ragioni familiari o altre aspettative (a meno che la legge che le regola non preveda esplicitamente che sono considerate nel periodo di prova) – le ferie estive – I periodi di congedo di maternità/interdizione dal lavoro (escluso il primo mese), di congedo parentale o di malattia del bambino, anche se retribuiti, previsti dal T.U. 151/2001 – I permessi retribuiti e non retribuiti (es. congedo matrimoniale, permessi per motivi personali, per lutto, legge 104/92 ecc.). PER QUANTO RIGUARDA LE ATTIVITÀ DIDATTICHE, nei 120 GIORNI sono computati sia i giorni effettivi di lezione sia i giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell'azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.
• Nei 120 giorni di attività didattica vanno compresi: i giorni effettivi di insegnamento; i giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese la valutazione, la progettazione, la formazione, le attività collegiali. Con riferimento ai docenti neoassunti in servizio con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto (part time), il punto 2 della c.m. precisa che i 180 giorni di servizio e i 120 giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti, fermo restando l'obbligo relativo alla frequenza, per intero, delle 50 ore di formazione previste. 13
ANNO DI PROVA Chi ottiene il SOLO PASSAGGIO DI CATTEDRA, che non implica quindi il passaggio in ruolo, non è tenuto ad effettuare nulla, né formazione ma neanche la prova dei 180 giorni di servizio e/o i 120 gg di attività didattica. Chi, invece, ottiene IL PASSAGGIO DI RUOLO, dovrà, secondo le ultime indicazioni ministeriali, e salvo successive rettifiche, effettuare la prova (i 180 giorni di servizio e 120 gg. di attività didattica) ma anche la formazione con tutto ciò che essa comporta. Come se fosse un neoassunto in ruolo (circolare ministeriale Prot. N.36167 del 5/11/2015). NOTA BENE Quando si ritorna in un ruolo precedente in cui si è già svolto l’anno di prova non bisogna ripetere l’anno di prova e la formazione. È per esempio il caso del docente che è stato per anni nella scuola dell’infanzia, poi ha ottenuto il passaggio di ruolo nella scuola primaria e nel 2016/17 ottiene un nuovo passaggio di ruolo nell’infanzia (ruolo precedente). In questo caso, ha risposto il Ministero per le vie brevi, dal momento che l’anno di prova e di formazione si svolge una sola volta in un determinato grado o ruolo, il docente che ha già svolto l’anno di prova nell’infanzia e ritorna in detto ruolo non deve fare nulla (né prova, né formazione)
Anno di formazione e di prova Il personale docente della scuola è nominato in prova. La nomina decorre dalla data di inizio dell’anno scolastico e il docente è ammesso a un anno di formazione, che è valido come periodo di prova (art. n. 437 del D.L.vo 16.04.1994 n. 297). Il periodo di prova é finalizzato ad ottenere la conferma in ruolo. Il periodo di prova è considerato servizio di ruolo in tutti i sensi e dispiega, pertanto, effetti per il regime delle assenze, per la progressione dell’anzianità ai fini della carriera ecc. Solo dopo il superamento del periodo di prova, è possibile che il personale confermato in ruolo possa chiedere la ricostruzione di carriera, i cui effetti decorrono dal momento stesso della conferma (art. n. 490 del D.L.vo 16.04.1994 n. 297). Nell’anno scolastico in cui si è stati assunti a tempo indeterminato, la sede di servizio è provvisoria. Nel corso del medesimo anno, secondo la tempistica e le procedure dettate dal MIUR, e dalla Legge 107/2015, il personale presenterà la domanda di trasferimento.
Anno di formazione e di prova Chi fa cosa?
ANNO DI FORMAZIONE E PROVA PER I DOCENTI NEO-ASSUNTI 2018/19 I SOGGETTI COINVOLTI SONO IL DIRIGENTE SCOLASTICO IL TUTOR IL DOCENTE NEL PERIODO DI PROVA
Il docente nel periodo di prova 180 giorni 120 giorni Bilancio competenze iniziali Colloquio e finali davanti al CdV Patto per lo sviluppo Formazione on professionale line e portfolio professionale Incontri propedeutici Peer to peer e di restituzione Laboratori formativi
Il contesto attuale Educare, formare e istruire nella complessità Passione, curiosità, studio continuo, creatività Possesso di strumenti culturali Competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologiche, didattiche, comunicative, organizzative, relazionali, tecnologiche, di ricerca, di documentazione e di valutazione
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Bilancio di competenze iniziale Il Docente neo immesso in ruolo, entro il 2° mese di attività, deve predisporre, con la collaborazione del Docente Tutor, un primo BILANCIO DI COMPETENZE in forma di autovalutazione strutturata sulle proprie competenze, in modo da far emergere i punti da potenziare, per elaborare un progetto Progetto personalizzato di personalizzato di formazione in formazione in servizio servizio. Tale bilancio confluisce nel patto per lo sviluppo professionale. 22
Bilancio di competenze iniziale 23
Bilancio di competenze iniziale 24
Il Bilancio iniziale ha una doppia valenza informare su quali siano le competenze che la ricerca in ambito educativo a livello nazionale e internazionale, ritiene proprie della professionalità del docente consentire al docente di riflettere su queste competenze, anche in relazione a quanto scritto nel Curriculum formativo, al fine di individuare e selezionare quelle che ritiene essere propri punti di forza o, al contrario, di debolezza, in un processo di autovalutazione auspicabilmente sostenuto dal tutor. * In piattaforma INDIRE, per favorire questo processo di analisi, riflessione ed esplicitazione tramite la scrittura, ogni competenza è accompagnata da una o più domande utili a chiarirne il significato.
Bilancio iniziale e Patto formativo La redazione del Bilancio iniziale rappresenta inoltre la base per l’elaborazione del Patto formativo, tramite il quale il docente condivide con il tutor e il Dirigente Scolastico (art. 5, DM 850/2015; art. 4, CM 36167/2015), gli obiettivi formativi e le conseguenti azioni che intende intraprendere durante l’anno di prova.
Patto formativo – PATTO formativo (con DS e tutor) – delineare IMPEGNI e PERCORSI FORMATIVI per migliorare la propria professionalità – strumento PEDAGOGICO, non valutativo !!! Percezione di AUTOEFFICACIA Art. 5 c. 3 - Il dirigente scolastico e il docente neo-assunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative
PATTO FORMATIVO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE ... dopo aver VALUTATO il bilancio iniziale di competenze: • obiettivi di sviluppo delle competenze • attività formative • programmazione annuale • nuovo bilancio di competenze
Bilancio finale delle competenze • Il docente In esso: neoassunto traccia un bilancio 1) Registra delle proprie cambiamenti rispetto competenze Bilancio iniziale; raggiunte in forma 2) Rilancia l’auto- di autovalutazione progettazione professionale; 3) Favorisce una continuità nella formazione in servizio 29
Art. 5 c. 4 Al termine del periodo di formazione e prova, il docente neo-assunto, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare.
IL BILANCIO FINALE Il Bilancio finale, consente al docente di ripensare se e come le proprie competenze professionali si siano trasformate durante l’anno di prova, tenendo in considerazione quanto indicato nel Bilancio iniziale. Inoltre il docente nel Bilancio finale ha anche la possibilità di indicare autonomamente competenze diverse da quelle elencate nel Bilancio iniziale.
I Bilanci delle competenze nel contesto della formazione Neoassunti Il Curriculum formativo, il Bilancio iniziale delle competenze e il Patto formativo definiscono la traiettoria formativa del docente durante l’anno di prova e costituiscono utili indicazioni per il tutor affinché, in particolare durante la fase peer to peer, supporti il docente neoassunto a comprendere meglio il proprio stile di insegnamento, a valorizzarne i propri punti di forza e/o a potenziare i punti deboli. Il Bilancio finale consente una riflessione ex-post di quanto sperimentato durante l’anno di prova e di come questo ha inciso sulle proprie competenze.
Il Bilancio iniziale e finale Si sottolinea, infine, che i Bilanci iniziale e finale non hanno un carattere valutativo, ma sono pensati per supportare il docente nel processo di autovalutazione della propria efficacia rispetto ad alcune delle complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro.
BILANCIO FUTURO Il docente neoassunto può, attraverso questo Bilancio sui BISOGNI FORMATIVI FUTURI (rif. Art.1 comma 124 della legge 107) posizionarsi per la formazione in servizio per il prossimo triennio (PNF-2016/2019) indicando le “priorità” oggetto di interesse formativo.
Attività didattica personalizzazione e riflessione Attività didattica , documentazione e riflessione
ATTIVITA’ DIDATTICA Innesca un processo ciclico di pianificazione, azione e valutazione progressive e attraverso differenti spazi Valorizza un apprendimento individuale autoriflessivo e autoregolato: come funzione della capacità del soggetto di riflettere su obiettivi e strategie. La scrittura riflessiva viene quindi considerata come un momento critico attraverso cui la costruzione e la trasformazione di conoscenza prende piede Consente la documentazione e la continua riflessione sulle esperienze professionali
LE ATTIVITÀ DIDATTICHE È la pratica in classe con gli allievi, infatti, il luogo privilegiato per esplorare le dimensioni di conoscenza (pratica e teorica) proprie della professionalità docente.
Esplicitare le scelte e i motivi «Diversi elementi influenzano il modo in cui si progetta il lavoro da condurre in classe. Questi elementi variano da situazione a situazione, essendo fortemente connessi sia alle richieste che vengono dal sistema scolastico, sia ad aspetti contingenti, sia al modo in cui ciascun insegnante interpreta il suo ruolo.»
• Il docente neoassunto, sulla base del bilancio di competenze e del patto per lo sviluppo professionale, partecipa a 4 laboratori della durata di 3 ore ciascuno, con la possibilità di optare tra le diverse proposte offerte a livello territoriale. • L’obiettivo è quello di potenziare le competenze trasversali e approfondire conoscenze specifiche del docente, stimolare la condivisione di esperienze e la soluzione di problemi reali del contesto scuola (D.T. Cerini). 39
Laboratori formativi lABORA Sono individuate le seguenti aree trasversali, tra cui è stata scelta 1 tematica dai docenti nelle varie province, oltre quelle obbligatorie e/o fortemente consigliate*: Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica Gestione della classe e problematiche relazionali Valutazione didattica e valutazione di sistema Bisogni Educativi Speciali e disabilità- OBBLIGATORIO Contrasto alla dispersione scolastica Inclusione sociale e dinamiche interculturali Orientamento e alternanza scuola-lavoro Buone pratiche di didattiche disciplinari Sviluppo Sostenibile 40
ATTIVITÀ LABORATORIALE DI VISITA IN SCUOLE INNOVATIVE (VISITING) Come indicato nel punto 3/c della nota MIUR n° 35085 del 02 Agosto 2018, per l’ A.S. 2018/2019 una percentuale di docenti neoassunti potranno svolgere (alternativamente ai laboratori formativi) una “full immersion” di visite in scuole innovative. Per quanto concerne la regione Marche, come indicato nella suddetta nota MIUR, il numero massimo di docenti partecipanti è limitato a 82 unità così suddivise: 10 docenti per l’ambito 007 5 docenti per l’ambito 008
Dove si svolgeranno i laboratori? AMBITO 7 ITC «A. Gentili» Macerata San AMBITO 8 IC “P. Tacchi-Venturi” Severino Marche OPPURE IN SCUOLE “SNODO”DELL’AMBITO
Assenze? Il DM 850/15 e la nota Ministeriale 28515 /2016 non parlano di assenze…ma solo di obbligatorietà al percorso formativo…
Piattaforma Indire AMBIENTE DI SUPPORTO ALL'ANNO DI FORMAZIONE E PROVA DOCENTI NEOASSUNTI E DOCENTI CON PASSAGGIO DI RUOLO Anno scolastico 2018-2019
Formazione on line- Portfolio digitale • La formazione on line accompagna tutto il percorso dei neoassunti, consente al docente di: • Elaborare un proprio portfolio professionale • Rispondere a questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso formativo; • Consultare materiali di studio risorse didattiche e siti web dedicati. • L’obiettivo è quello di stimolare l’analisi e la riflessione sul percorso formativo del docente neoassunto al fine di migliorare la sua capacità di progettazione, di realizzazione e di valutazione delle attività didattiche. 45
Risorse presenti in piattaforma 46
IL PORTFOLIO PROFESSIONALE
IL PORTFOLIO PROFESSIONALE Il Portfolio si compone di 6 strumenti:
CURRICULUM FORMATIVO L’identità professionale di un docente si costruisce attraverso un lungo percorso che vede l’avvicendarsi di molte esperienze formative e non, alcune avvenute in contesti formali, altre vissute al di fuori della scuola, ma ugualmente significative.
I QUESTIONARI 4 questionari: • 1 per il tutor • 3 per i docenti neoassunti resi disponibili per la compilazione nella fase finale dell’anno di prova, saranno utilizzati per conoscere l’opinione dei docenti in merito all’efficacia della formazione la loro compilazione è requisito indispensabile per la chiusura della fase di lavoro online.
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Fase peer to peer Questa fase è articolata, di massima, in diversi momenti: • 3 h di progettazione condivisa; • 4 h di osservazione del neoassunto nella classe del tutor; • 4 h di osservazione del tutor nella classe del neoassunto; • 1 h di verifica dell’esperienza iniziata e dedicato a momenti di tutoraggio e di osservazione reciproca, di affiancamento nel lavoro didattico, di riflessione e di documentazione. 52
ESSERE TUTOR IMPLICA • Assumere una responsabilità • Diventare testimoni autorevoli • Essere garanti dell’organizzazione • Facilitare il processo di appartenenza
Emette Il Dirigente Scolastico Mette a disposizione il POF e provvedimento documentazione varia motivato di Stabilisce il patto superamento o per lo sviluppo meno professionale dell’anno di prova Presiede il CdV Designa il Tutor, sentito il CdD Visita la classe Attesta le ore di del neoassunto osservazione/ peer almeno 1 volta Presenta una to peer relazione per ogni docente neoassunto
Procedure per la valutazione del periodo di formazione e di prova Al termine dell’anno di formazione e Davanti al Comitato di di prova, nel periodo intercorrente valutazione il docente tra il termine delle attività didattiche, presenterà e discuterà compresi gli esami di qualifica e di alla fine dell’anno di prova Stato, e la conclusione dell’anno il portfolio professionale scolastico, il Comitato di valutazione (che sostituisce la tesina) è convocato dal Dirigente Scolastico In tale portfolio verrà per procedere all’espressione del compresa la relazione parere sul superamento del periodo finale in forma di di formazione e di prova. documentazione didattica
Il Comitato di valutazione Il Dirigente Scolastico dovrà valutare il personale docente al periodo di Prova. Il Comitato di valutazione viene modificato nella sua composizione 3 Docenti di cui 2 scelti da collegio e 1 da consiglio di istituto docente tutor DS che lo presiede 56
La conferma in ruolo • In caso di giudizio favorevole, il Dirigente Scolastico emette provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto, ai sensi • In caso di giudizio sfavorevole, il dell’art. 14 del DPR n. 275 del D.S. emette provvedimento 8/3/99. motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova. Tale provvedimento dovrà indicare gli elementi di criticità emersi e le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti ai fini della conferma in ruolo. 57
Art. 14 Valutazione del periodo di formazione e di prova Comma 3 – giudizio SFAVOREVOLE RIPETIZIONE del periodo: • Indicazione elementi di criticità • Individuazione forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti verifica da parte di un DIRIGENTE TECNICO
SECONDO PERIODO NON RINNOVABILE I docenti, che ripetono l’anno di prova, dunque, saranno sottoposti ad una verifica da parte di un dirigente tecnico, volta a rilevare tutti gli elementi utili per verificare l’idoneità del docente. Il dirigente tecnico, sulla base della citata verifica, stilerà una relazione che sarà poi vagliata dal Comitato di Valutazione, chiamato ad esprimere un parere in merito, sulla base del quale il DS confermerà o meno in ruolo il docente.
• “ Il vero insegnante è colui che ha sempre voglia di imparare, perché solo così potrà trasmettere amore per la scuola” Don Lorenzo Milani Grazie per l’attenzione mariateresa.baglione@istruzione.it
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