Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica

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Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
D. Vincenzi
Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica

     Energie rinnovabili,
    sostenibilità e sviluppo

          Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
Laboratorio
Semiconduttori e Sensori
Prof. Giuliano Martinelli
Prof. Vincenzo Guidi
Maria Cristina Carotta
Cesare Malagù
Marco Stefancich                            200 m

Stefano Baricordi     Federico Gualdi
Alan Cervi            Alessio Giberti
Joice Sophia          Andrea Mazzolari
Sandro Gherardi       Ilaria Neri
Enrico Bagli          Beatrice Vendemiati
Matteo Pasquini       Donato Vincenzi

    Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
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Fonti di energia rinnovabili
            e non rinnovabili
        Che cosa sono le fonti rinnovabili ?

L‟energia nucleare: Viene utilizzato uranio, un
materiale che non viene prodotto né sulla terra né
all’interno del sole.

L‟energia solare: Il sole ha una riserva di idrogeno
sufficiente per bruciare per altri 5 miliardi di anni,
dopo di che “si spegnerà”.

L‟energia geotermica: Deriva dai processi nucleari
all’interno del nucleo terrestre.

                Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
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Fonti di energia rinnovabili
             e non rinnovabili

I combustibili fossili sono fonti energetiche
rinnovabili ???

SI, ma i tempi con cui si rinnova sono
dell’ordine dei milioni di anni.

L’incremento demografico e la crescente necessità di
energia (per riscaldare le case, per trasformare le
materia e per il trasporto) ha rotto l’equilibrio che si
era mantenuto prima dell’inurbamento.

                 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
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Le energie rinnovabili

Sono da considerarsi
energie rinnovabili
quelle forme di energia
generate da fonti il cui
utilizzo non pregiudica
le risorse naturali o che
per loro caratteristica
intrinseca si rigenerano
o non sono "esauribili"
nella scala dei tempi
"umani".

            Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
Classificazione delle fonti rinnovabili

 Secondo l’IEA (International Energy Agency), le
  fonti energetiche rinnovabili possono essere
     raggruppate nelle seguenti categorie:

Biomasse, biocombustibili e rifiuti: biomassa solida,
  prodotti animali, gas/liquidi da biomassa, rifiuti
  solidi urbani (frazione rinnovabile)
Energia idraulica: large & small hydro
Fonti alternative o nuove: energia geotermica,
  energia solare (termico e fotovoltaico), energia
  eolica, energia delle maree, delle onde e degli
  oceani.

                Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
Sviluppo e sostenibilità

  lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i
bisogni del presente senza compromettere la possibilità
 delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni

                  Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
Sviluppo e sostenibilità : un secondo parere

                              Nel 1991 le Nazioni Unite
                              e il WWF definiscono lo
                              sviluppo sostenibile
                              come:

                              Un miglioramento della
                              qualità della vita, senza
                              eccedere la capacità di
                              carico degli ecosistemi di
                              supporto, dai quali essa
                              dipende

              Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
Lo sviluppo e le sue conseguenze
                                           Il miglioramento
                                           della qualità della
                                           vita ( cibo , igiene,
                                           cure mediche ) ha
                                           comportato un
                                           incremento della
                                           popolazione
                                           mondiale.

                                           Nel 2040 ci saranno
                                           9 miliardi di persone.

Crescita 2008: + 83 milioni, 220 mila abitanti al giorno
(dati U.S. PRB)
                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
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Lo sviluppo e le sue conseguenze

                                   Lo sviluppo della
                                   società è finora
                                   legato
                                   all‟incremento dei
                                   consumi

                                      Fonte:

        Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Gli aspetti della sostenibilità

                 Sostenibilità

Ambientale                                     Energetica

                  Economica

             Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Riserve disponibili : petrolio
                      Riserve disponibili

                      1 350 000 milioni di barili

                      Ritmo di consumo attuale

                      31 000 milioni di barili/anno

                      Autonomia

                      43 anni

                         Fonte:

      Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Riserve disponibili : carbone
                      Riserve disponibili

                      2 600 000 milioni di ton

                      Ritmo di consumo attuale

                      4 500 milioni di ton/anno

                      Autonomia

                      570 anni

                         Fonte:

      Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Riserve disponibili : gas naturale
                         Riserve disponibili

                         135 000 000 milioni di m3

                         Ritmo di consumo attuale

                         2 450 000 milioni di
                         m3/anno

                         Autonomia

                         55 anni
                           Fonte:

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Aspetti ambientali della sostenibilità

L’utilizzo di combustibili fossili libera anidride carbonica
                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Roger Revelle e le misurazioni di CO2

Le misurazioni della concentrazione di CO2 a largo di
Mauna Loa (Hawaii) hanno evidenziato un incremento
costante dal 1958 ad oggi

                  Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il ciclo della CO2

Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il clima sta davvero cambiando ?

                           Ghiacciaio Upsala
  1928                     Patagonia (Argentina)

  2008

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il clima sta davvero cambiando ?

1963                                             1973

1987                                             2001

Lago
Chad

               Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il clima sta davvero cambiando ?
Le misurazioni della CO2
presente nei ghiacciai
permettono di stabilire
l’andamento storico della
concentrazione in
atmosfera .

                Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Prospettive di sviluppo delle fonti
           rinnovabili

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il concetto di “densità di potenza”
   La densità di potenza è la potenza generata o
         utilizzata per unità di superficie.

  SOLE       PANNELLI SOLARI               FIAT PANDA
1000 W/m2       150 W/m2                    8000 W/m2

              Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica
              La causa dei venti è il differente
                riscaldamento di varie zone
                  della superficie terrestre

               Circa il 1-2% dell‟energia solare
                  viene convertita in vento

Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica
  Piccola taglia                  potenza < 100 kW

  Media taglia                  100 kW < potenza < 1000 kW

  Grande taglia                   potenza > 1000 kW

  Dimensioni dei rotori delle turbine comprese tra 1 e 112 metri

Soglia minima di inserimento: 3 m/s
(tipica di ciascuna macchina)

Velocità del vento “nominale”: 12-15 m/s

Aerogeneratore è posto fuori servizio         >
per velocità del vento: 25 m/s

                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica

  La legge di Betz
dice che è possibile
     convertire
 solamente il 59%
dell„energia cinetica
contenuta nel vento

Una turbina eolica devia il vento già prima che arriva alla turbina
stessa.
Questo significa che non sarà mai possibile sfruttare tutta l‟energia
del vento.

                        Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : curva di potenza

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : tipologia di pale

Asse verticale: fino 10 kW       Asse orizzontale: 0,6 a 2 MW

               Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : limitazioni

    • Scarsa densità di potenza ( 400-600 W/m2 )

    • Potenzialità limitata in alcune regioni

    • Accettabilità sociale dovuta all’impatto visivo

    • Scarsa adeguatezza del sistema elettrico nazionale

    • Presunti danni alla fauna locale o alla quiete (uccelli
    migratori , rumore )

Il potenziale eolico in Italia è stimato in circa 16 GW, e la
     media delle ore di funzionamento è di 1400 h/a

                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : impatto ambientale

          Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica :
   potenziale
     impatto
  sull’avifauna

Zone di passo rotte
di migrazione
Fasce ventose
autostrade del cielo
Siti di nidificazione
dei rapaci

                Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : discontinuità

        Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Le centrali idroelettriche

Richiede la presenza di un grosso bacino artificiale
                      di acqua
   Spesso vengono utilizzate per soddisfare alle
     richieste energetiche negli orari di punta.
                Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il serbatoio è un bacino
                                       artificiale spesso di tipo
                                       stagionale.

                                       Sono rari quelli ad acqua fluente

                                       L’opera di sbarramento può
                                       essere a gravità o ad arco-
                                       cupola
                                                        Le condotte forzate
                                                        sono tubi in acciaio
In esse l’acqua acquista l’energia                      o in cemento
cinetica sufficiente a muovere le                       armato
turbine

Le turbine possono essere di 3 tipi: Pelton,
Francis e Kaplan, rispettivamente per grandi,
medi e piccoli dislivelli

                      Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Le centrali idroelettriche : limitazioni

  • Fortemente dipendente da disponibilità ambientale

  • Fatta eccezione per le centrali ad acqua fluente, la
  produzione elettrica è discontinua.

  • Accettabilità sociale ( impatto visivo , credibilità
  delle istituzioni )

  • Forte impatto ambientale sulla flora e fauna

Il potenziale idroelettrico mondiale è stimato in circa
      3900 GW (contro i circa 700 GW installati)

                  Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia geotermica

 Sfruttamento
 dell’acqua iuvenile
 calda e del vapore
 nelle aree di
 attività vulcanica e
 tettonica;

In alcune zone l‟energia geotermica può essere sfruttata iniettando
   acqua nel sottosuolo per creare vapore che può quindi essere
       utilizzato per generare elettricità o teleriscaldamento

                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
                          Sistema geotermico
L’energia geotermica : classificazione

Sistemi   a vapore secco o “a vapore dominante”
Sistemi   a vapore umido o “ad acqua dominante”
Sistemi   ad acqua calda (T
La geotermia a Ferrara

   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La geotermia a Ferrara
Acqua calda a forte contenuto salino ( 100°C circa )

Il fluido viene pompato verso la superficie dalla profondità
di circa 1000 m attraverso due pozzi di prelievo, e poi,
ceduta l’energia termica al fluido della rete TLR attraverso
uno scambiatore, reiniettato tramite un pozzo di
immissione.

Dati di riferimento :
Portata complessiva 400 m3/h
Temperatura fluido geotermico 100-105 °C
Temperatura fluido TLR in mandata 90-95 °C
Temperatura fluido TLR in ritorno 60-65 °C
Potenza termica nominale 14 MWt

                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La geotermia a Ferrara: un approccio
               integrato
• Una sorgente geotermica rinnovabile
• Una sorgente rinnovabile costituita dal
termovalorizzatore RSU (140.000 tons/anno)
• Una sorgente tradizionale costituita da una centrale
integrativa a metano
• Una centrale di pompaggio da cui si rilancia l’acqua
verso la rete cittadina (fino a 3000 m3/h)
• Quattro serbatoi di accumulo da 1.000 m3
• Una centrale termica ubicata presso l’ospedale S.
Anna
• La rete di distribuzione per il teleriscaldamento

                  Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse
Con il termine “biomasse” si intendono sostanze di
       origine biologica in forma non fossile:

 –   materiali e residui di origine agricola e forestale;
 –   prodotti secondari e scarti dell‟industria agroalimentare;
 –   reflui di origine zootecnica;
 –   rifiuti urbani (in cui la frazione organica raggiunge,
     mediamente, il 40 % in peso).

     Tra le biomasse vengono inoltre considerate:

     Alghe e molte specie vegetali che vengono espressamente
     coltivate per essere destinate alla conversione energetica;

     Altre specie vegetali utilizzate per la depurazione di
     liquami organici.
                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: l’origine nella fotosintesi
 Tramite il processo di fotosintesi clorofilliana, i vegetali utilizzano
     l’apporto energetico dell’irraggiamento solare per convertire
l’anidride carbonica atmosferica e l’acqua nelle complesse molecole
    di cui sono costituiti o che compaiono nei loro processi vitali:
carboidrati, lignina, proteine, lipidi, oltre a un numero praticamente
  illimitato di prodotti secondari di ogni tipo, secondo la reazione

  CO2  H 2O  energia solare  Cn H 2O m  O2

        Attraverso il processo di fotosintesi vengono fissate
complessivamente circa 21011 tonnellate di carbonio all‟anno, con
 un contenuto energetico equivalente a 70 miliardi di tonnellate di
  petrolio, circa 10 volte l‟attuale fabbisogno energetico mondiale

                      Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: tipologie

                               Biomasse

                  Residui organici                        Colture energetiche

 forestali   Trasformazione tecnologica    agricoli      terrestri   acquatiche
                di prodotti e consumi

                   •Alimentari            •Animali
• vegetali
                   •Non alimentari        •Vegetali

                       Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: colture per la produzione
                energetica
Coltivazioni energetiche erbacee:
annuali (il girasole, la colza, il sorgo da fibra, il kenaf);
perenni (la canna comune ed il miscanto).

Coltivazioni energetiche legnose:
boschi cedui tradizionali;
siepi alberate.

Caratteristiche qualitative della biomassa:
colture oleaginose (ad es. girasole, colza);
alcooligene (sorgo zuccherino, barbabietola, cereali);

                    Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: considerazioni

Le biomasse si possono considerare risorse primarie
 rinnovabili purché vengano impiegate ad un ritmo
  complessivamente non superiore alle capacità di
              rinnovamento biologico.

Scarsa densità di potenza: per convertire la centrale di
  Porto Tolle a biomasse occorrerebbe il 75 % della
            superficie agricola del veneto.

Possono avere un valore strategico nella eliminazione
              dei reflui d‟allevamento.

      ATTENZIONE AL BILANCIO ENERGETICO !

                 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse : costi                 (fonte IEA)

                                 BIOMASSE

                                                                Riduzione di
                    Costo attuale          Riduzione di
                                                                  costo nei
    Tecnologia                           costo negli ultimi
                      (€/kWh)                                  prossimi dieci
                                           dieci anni (%)
                                                                   anni (%)
Combustione di
                      0,02 – 0,14            Costante         Crescita continua
rifiuti
Digestione
                      0,02 – 0,14              5 – 10               5 – 10
anaerobica

Gas di rifiuti        0,04 – 0,06             10 - 15             Costante

                      0,04 – 0,07
                                          5 – 10 (calore)      10 – 20 (calore)
Biomasse solide         (calore)
                                          10 – 15 (en. el.)    40 – 70 (en. el.)
                   0,08 – 0,1 (en.el.)

                       Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energia solare : l’origine delle fonti
                rinnovabili
Applicazioni a bassa temperatura
Produzione di acqua calda per usi idrico sanitari;
Riscaldamento degli edifici (sistemi attivi o passivi);

Applicazioni fotovoltaiche

Applicazioni ad alta temperatura

Produzione di energia elettrica (solare termodinamico);
Alimentazione di processi chimici e termofisici;

                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Quanta energia invia il sole sulla terra ?

             Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Concentrare la luce del sole per…

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il solare termodinamico: la centrale
        SEGS di Kramer Junction (CA)

• Potenza di 350 MW
• Temperatura di esercizio di
   380 °C
• Sistema operativo da 20 anni
• Utilizzo di olio minerale come
  fluido vettore

                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il solare termodinamico: lo schema
         tipico dell’impianto

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il progetto Archimede (ENEA)
                                            • Potenza di 20 MWe
                                            • Area totale 183000 m2
                                            •Temperatura di esercizio
                                              di 290 – 550 °C
                                            • Utilizzo di sali fusi come
                                              fluido vettore: NaNO3
                                             (60%) KNO3 (40%)
                                            • Possibilità di accumulo
                                              termico e di
                                              accoppiamento con una
                                              centrale convenzionale

                                            • Il sale fuso solidifica a
                                              238 °C
                                            • Il coating dei tubi
Installazione a Priolo Gargallo (SR)          degenera a 600 °C

                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La conversione fotovoltaica e la
separazione della cariche fotogenerate
                                                       E
                                                            h

                                   Ec
                                                            V          EF

                                                                        x

                                   Ev

                                        n-region           p-region

Il sole invia sulla superficie terrestre circa 1000 W/m2, ma le celle
 fotovoltaiche convenzionali ne riescono a convertire circa il 15 %

                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La produzione del silicio di grado
             elettronico
Quarzite (SiO2)
    18 kg

                     Fornace ad arco
                    SiO2+2CSi+2CO2

Reazione con H2 (1200 °C)        Distillazione
 HSiCl3 + H2  Si + 3HCl         (200-400 °C)        HSiCl3

                            HSiCl3               HSiCl3   HCl
Dal feedstock ai wafer di Silicio
Crescita Czochralski (1400 °C)   Lingotti monocristallini

                                  Tagli, Lappatura, Lucidatura

                                        Wafers (1 kg)
Analisi economica dei pannelli PV
     Nei pannelli fotovoltaici piani il costo é diviso in 3 parti

                   Assemblaggio
Materiale
         31
                       45
              23

Lavorazione della cella

              Il costo finale del sistema é di circa 3-4 €/W

Il mercato dei pannelli PV piani è attualmente sostenuto da un politica
                 di incentivi fiscali (CONTO ENERGIA)
     Il costo e la reperibilità del Si sono attualmente il limite più
  significativo allo sviluppo della tecnologia fotovoltaica standard

                        Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Produzione annuale di polysilicon
                (feedstock) nel 2007:
                           37.500 ton
CONSIDERAZIONE: Con la tecnologia attuale questa quantità di silicio è
  appena sufficiente per realizzare pannelli fotovoltaici per una potenza
                        complessiva di 3500 MW.

Ipotizzando 1000 MWh / anno da ogni MW installato, si raggiungerebbero
appena 3.5 milioni MWh/anno vale a dire che tutto il polysilicon mondiale
        fornirebbe meno dell’1% del fabbisogno della sola Italia.

 La European Photovoltaic Industry Association (EPIA) prevede un aumento
        della produzione di polysilicon fino a 80.000 ton nel 2010

                       Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Occorrono nuove tecnologie

       Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Solare fotovoltaico: tecnologia a film sottile

                                    First Solar Advanced Thin-Film PV Modules at the
                                          Tucson Electric Power Array in Arizona.

              Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Solare fotovoltaico: moduli a film sottile

Utilizzatore                                        Metallo

                                                 Conduttore
                                                 trasparente

                                          Luce solare

               Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Solare fotovoltaico: moduli a film sottile

 Nelle celle solari a film sottili la quantità di
 materiale usata è almeno 100 volte inferiore a quella
 usata per i moduli cristallini.
 Il  processo   di   fabbricazione    può essere
 completamente automatizzato e una produzione di
 un modulo al minuto può essere ottenuta
 Il substrato è un vetro comune a basso costo
 Un costo di produzione inferiore a 0.5 $/W

               Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Celle fotovoltaiche a film sottile
          attualmente in produzione
 1. Silicio amorfo: -Si, efficienza massima 13%
 2. CuGaInSe2/CdS, efficienza massima 19.8%
 3. CdTe/CdS, efficienza massima 16.5%

 La tecnologia CdTe/CdS è la
più scalabile perché si basa su     Mo 150 nm
  tecniche semplici, veloci e     As2Te3 200 nm
 facilmente industrializzabili
                                   ZnO 150 nm
                                   ITO 400 nm

                     Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Film sottile: il processo industriale

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Film sottile: limitazioni
Circola una favola messa in giro da persone non
esperte o interessate che dice: i moduli a base di
CdTe/CdS sono pericolosi perché contengono Cd.

La normativa internazionale spesso non è adeguata

                 L‟efficienza dei moduli a film
                 sottile è tipicamente attorno al
                 10 % , contro una efficienza
                 tipica del 15 % per i moduli in Si

Predisposizione delle banche alle nuove tecnologie.

               Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Un approccio alternativo ai pannelli
 fotovoltaici piani: i sistemi a concentrazione

    Utilizzando sistemi a concentrazione a 200 soli
     basterebbero solo 1500 ton di polysilicon per
         soddisfare il 10% del fabbisogno italiano

L’idea è sostenibile sia per l’impatto ambientale che per
                  il payback energetico
                  Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Fotovoltaico a concentrazione

Concentratore sviluppato presso i Sandia National Laboratories negli anni1970

                         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Raffreddamento

Specchi o lenti (elementi                  Celle: Disegno
di concentrazione): alta                   particolare,
superficie, resistenza                     efficienze > 20%.
ambientale
                            Inseguimento
10 cm

 Esempi di concentratore solare con superfici riflettenti.
(area di raccolta 2.5 m2, fattore di concentrazione 100x)

                Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Modulo Fotovoltaico a
 concentrazione Rondine

Installazione di test presso
   l’Università di Ferrara
Sistemi fotovoltaici a concentrazione

  Amonix, Tempe, AZ                   Solfocus, Mountain View, CA

 UC Merced, Merced CA                   Concentrix Solar GmbH

                  Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La quantità di silicio viene ridotta in ragione del fattore di
                       concentrazione.

L’efficienza di conversione del sistema è limitata dal fatto
 che ogni materiale semiconduttore ha “gap energetico”
che non gli permette di convertire tutto lo spettro solare.

          Una possibile soluzione per aumentare
            l’efficienza è rappresentata dalle

    Celle solari multigiunzione basate su
        semiconduttori composti III-V

                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Celle fotovoltaiche multigiunzione

         Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Efficienze di conversione a confronto

          Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Limiti delle celle solari multigiunzione
Grande complessità realizzativa.

Se uno strato non funziona
   l‟intero dispositivo smette di
   produrre energia.

Elevato costo e grande scarsità di
   materiale di substrati
   monocristallini Ge e GaAs
   (altissima concentrazione).

Lo spessore di ciascun film attivo
   è calcolato sulla base di
   particolare spettro solare

      La grande quantità di energia concentrata sul ricevitore
         richiede l‟utilizzo di efficienti sistemi di raffreddamento

                       Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Un solo raggio, ma molte lunghezze d’onda

             Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Concentratore solare composito
Il concentratore è costituito da due
   collettori faccettati con asse ottico
traslato. Il “guscio” esterno è in PMMA
    ed è rivestito da un film dicroico

> 650 nm
<

              Si
           InGaP

                    Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Bilanciamento spettrale del sistema
                                         Occorre prendere in
                                        considerazione anche la
                                      tensione ai capi di cella (Voc
                                                o Vmax)

                                       Grafico dell‟ ”efficienza
                                      monocromatica” per celle in
                                               Si e InGaP

Attraverso la misura della RS,
   della tensione Voc e del FF
  in condizioni standard (AM
     1.5) è possibile stimare
     l‟efficienza globale del
     sistema a separazione
             spettrale

                   Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Concentratore modulare

    Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili: il panorama Italiano

                                              Fonte: GSE
            Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili: il panorama Italiano

                                              Fonte: GSE
            Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energia solare: il panorama Italiano

                                            Fonte: GSE
          Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie Rinnovabili: le direttive europee

            Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Grazie per l’attenzione
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