Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo - D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica
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D. Vincenzi Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica Energie rinnovabili, sostenibilità e sviluppo Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Laboratorio Semiconduttori e Sensori Prof. Giuliano Martinelli Prof. Vincenzo Guidi Maria Cristina Carotta Cesare Malagù Marco Stefancich 200 m Stefano Baricordi Federico Gualdi Alan Cervi Alessio Giberti Joice Sophia Andrea Mazzolari Sandro Gherardi Ilaria Neri Enrico Bagli Beatrice Vendemiati Matteo Pasquini Donato Vincenzi Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili Che cosa sono le fonti rinnovabili ? L‟energia nucleare: Viene utilizzato uranio, un materiale che non viene prodotto né sulla terra né all’interno del sole. L‟energia solare: Il sole ha una riserva di idrogeno sufficiente per bruciare per altri 5 miliardi di anni, dopo di che “si spegnerà”. L‟energia geotermica: Deriva dai processi nucleari all’interno del nucleo terrestre. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili I combustibili fossili sono fonti energetiche rinnovabili ??? SI, ma i tempi con cui si rinnova sono dell’ordine dei milioni di anni. L’incremento demografico e la crescente necessità di energia (per riscaldare le case, per trasformare le materia e per il trasporto) ha rotto l’equilibrio che si era mantenuto prima dell’inurbamento. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Le energie rinnovabili Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali o che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani". Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Classificazione delle fonti rinnovabili Secondo l’IEA (International Energy Agency), le fonti energetiche rinnovabili possono essere raggruppate nelle seguenti categorie: Biomasse, biocombustibili e rifiuti: biomassa solida, prodotti animali, gas/liquidi da biomassa, rifiuti solidi urbani (frazione rinnovabile) Energia idraulica: large & small hydro Fonti alternative o nuove: energia geotermica, energia solare (termico e fotovoltaico), energia eolica, energia delle maree, delle onde e degli oceani. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Sviluppo e sostenibilità lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Sviluppo e sostenibilità : un secondo parere Nel 1991 le Nazioni Unite e il WWF definiscono lo sviluppo sostenibile come: Un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Lo sviluppo e le sue conseguenze Il miglioramento della qualità della vita ( cibo , igiene, cure mediche ) ha comportato un incremento della popolazione mondiale. Nel 2040 ci saranno 9 miliardi di persone. Crescita 2008: + 83 milioni, 220 mila abitanti al giorno (dati U.S. PRB) Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Lo sviluppo e le sue conseguenze Lo sviluppo della società è finora legato all‟incremento dei consumi Fonte: Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Gli aspetti della sostenibilità Sostenibilità Ambientale Energetica Economica Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Riserve disponibili : petrolio Riserve disponibili 1 350 000 milioni di barili Ritmo di consumo attuale 31 000 milioni di barili/anno Autonomia 43 anni Fonte: Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Riserve disponibili : carbone Riserve disponibili 2 600 000 milioni di ton Ritmo di consumo attuale 4 500 milioni di ton/anno Autonomia 570 anni Fonte: Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Riserve disponibili : gas naturale Riserve disponibili 135 000 000 milioni di m3 Ritmo di consumo attuale 2 450 000 milioni di m3/anno Autonomia 55 anni Fonte: Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Aspetti ambientali della sostenibilità L’utilizzo di combustibili fossili libera anidride carbonica Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Roger Revelle e le misurazioni di CO2 Le misurazioni della concentrazione di CO2 a largo di Mauna Loa (Hawaii) hanno evidenziato un incremento costante dal 1958 ad oggi Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il ciclo della CO2 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il clima sta davvero cambiando ? Ghiacciaio Upsala 1928 Patagonia (Argentina) 2008 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il clima sta davvero cambiando ? 1963 1973 1987 2001 Lago Chad Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il clima sta davvero cambiando ? Le misurazioni della CO2 presente nei ghiacciai permettono di stabilire l’andamento storico della concentrazione in atmosfera . Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Prospettive di sviluppo delle fonti rinnovabili Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il concetto di “densità di potenza” La densità di potenza è la potenza generata o utilizzata per unità di superficie. SOLE PANNELLI SOLARI FIAT PANDA 1000 W/m2 150 W/m2 8000 W/m2 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica La causa dei venti è il differente riscaldamento di varie zone della superficie terrestre Circa il 1-2% dell‟energia solare viene convertita in vento Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica Piccola taglia potenza < 100 kW Media taglia 100 kW < potenza < 1000 kW Grande taglia potenza > 1000 kW Dimensioni dei rotori delle turbine comprese tra 1 e 112 metri Soglia minima di inserimento: 3 m/s (tipica di ciascuna macchina) Velocità del vento “nominale”: 12-15 m/s Aerogeneratore è posto fuori servizio > per velocità del vento: 25 m/s Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica La legge di Betz dice che è possibile convertire solamente il 59% dell„energia cinetica contenuta nel vento Una turbina eolica devia il vento già prima che arriva alla turbina stessa. Questo significa che non sarà mai possibile sfruttare tutta l‟energia del vento. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : curva di potenza Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : tipologia di pale Asse verticale: fino 10 kW Asse orizzontale: 0,6 a 2 MW Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : limitazioni • Scarsa densità di potenza ( 400-600 W/m2 ) • Potenzialità limitata in alcune regioni • Accettabilità sociale dovuta all’impatto visivo • Scarsa adeguatezza del sistema elettrico nazionale • Presunti danni alla fauna locale o alla quiete (uccelli migratori , rumore ) Il potenziale eolico in Italia è stimato in circa 16 GW, e la media delle ore di funzionamento è di 1400 h/a Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : impatto ambientale Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : potenziale impatto sull’avifauna Zone di passo rotte di migrazione Fasce ventose autostrade del cielo Siti di nidificazione dei rapaci Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia eolica : discontinuità Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Le centrali idroelettriche Richiede la presenza di un grosso bacino artificiale di acqua Spesso vengono utilizzate per soddisfare alle richieste energetiche negli orari di punta. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il serbatoio è un bacino artificiale spesso di tipo stagionale. Sono rari quelli ad acqua fluente L’opera di sbarramento può essere a gravità o ad arco- cupola Le condotte forzate sono tubi in acciaio In esse l’acqua acquista l’energia o in cemento cinetica sufficiente a muovere le armato turbine Le turbine possono essere di 3 tipi: Pelton, Francis e Kaplan, rispettivamente per grandi, medi e piccoli dislivelli Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Le centrali idroelettriche : limitazioni • Fortemente dipendente da disponibilità ambientale • Fatta eccezione per le centrali ad acqua fluente, la produzione elettrica è discontinua. • Accettabilità sociale ( impatto visivo , credibilità delle istituzioni ) • Forte impatto ambientale sulla flora e fauna Il potenziale idroelettrico mondiale è stimato in circa 3900 GW (contro i circa 700 GW installati) Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
L’energia geotermica Sfruttamento dell’acqua iuvenile calda e del vapore nelle aree di attività vulcanica e tettonica; In alcune zone l‟energia geotermica può essere sfruttata iniettando acqua nel sottosuolo per creare vapore che può quindi essere utilizzato per generare elettricità o teleriscaldamento Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010 Sistema geotermico
L’energia geotermica : classificazione Sistemi a vapore secco o “a vapore dominante” Sistemi a vapore umido o “ad acqua dominante” Sistemi ad acqua calda (T
La geotermia a Ferrara Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La geotermia a Ferrara Acqua calda a forte contenuto salino ( 100°C circa ) Il fluido viene pompato verso la superficie dalla profondità di circa 1000 m attraverso due pozzi di prelievo, e poi, ceduta l’energia termica al fluido della rete TLR attraverso uno scambiatore, reiniettato tramite un pozzo di immissione. Dati di riferimento : Portata complessiva 400 m3/h Temperatura fluido geotermico 100-105 °C Temperatura fluido TLR in mandata 90-95 °C Temperatura fluido TLR in ritorno 60-65 °C Potenza termica nominale 14 MWt Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La geotermia a Ferrara: un approccio integrato • Una sorgente geotermica rinnovabile • Una sorgente rinnovabile costituita dal termovalorizzatore RSU (140.000 tons/anno) • Una sorgente tradizionale costituita da una centrale integrativa a metano • Una centrale di pompaggio da cui si rilancia l’acqua verso la rete cittadina (fino a 3000 m3/h) • Quattro serbatoi di accumulo da 1.000 m3 • Una centrale termica ubicata presso l’ospedale S. Anna • La rete di distribuzione per il teleriscaldamento Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse Con il termine “biomasse” si intendono sostanze di origine biologica in forma non fossile: – materiali e residui di origine agricola e forestale; – prodotti secondari e scarti dell‟industria agroalimentare; – reflui di origine zootecnica; – rifiuti urbani (in cui la frazione organica raggiunge, mediamente, il 40 % in peso). Tra le biomasse vengono inoltre considerate: Alghe e molte specie vegetali che vengono espressamente coltivate per essere destinate alla conversione energetica; Altre specie vegetali utilizzate per la depurazione di liquami organici. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: l’origine nella fotosintesi Tramite il processo di fotosintesi clorofilliana, i vegetali utilizzano l’apporto energetico dell’irraggiamento solare per convertire l’anidride carbonica atmosferica e l’acqua nelle complesse molecole di cui sono costituiti o che compaiono nei loro processi vitali: carboidrati, lignina, proteine, lipidi, oltre a un numero praticamente illimitato di prodotti secondari di ogni tipo, secondo la reazione CO2 H 2O energia solare Cn H 2O m O2 Attraverso il processo di fotosintesi vengono fissate complessivamente circa 21011 tonnellate di carbonio all‟anno, con un contenuto energetico equivalente a 70 miliardi di tonnellate di petrolio, circa 10 volte l‟attuale fabbisogno energetico mondiale Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: tipologie Biomasse Residui organici Colture energetiche forestali Trasformazione tecnologica agricoli terrestri acquatiche di prodotti e consumi •Alimentari •Animali • vegetali •Non alimentari •Vegetali Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: colture per la produzione energetica Coltivazioni energetiche erbacee: annuali (il girasole, la colza, il sorgo da fibra, il kenaf); perenni (la canna comune ed il miscanto). Coltivazioni energetiche legnose: boschi cedui tradizionali; siepi alberate. Caratteristiche qualitative della biomassa: colture oleaginose (ad es. girasole, colza); alcooligene (sorgo zuccherino, barbabietola, cereali); Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse: considerazioni Le biomasse si possono considerare risorse primarie rinnovabili purché vengano impiegate ad un ritmo complessivamente non superiore alle capacità di rinnovamento biologico. Scarsa densità di potenza: per convertire la centrale di Porto Tolle a biomasse occorrerebbe il 75 % della superficie agricola del veneto. Possono avere un valore strategico nella eliminazione dei reflui d‟allevamento. ATTENZIONE AL BILANCIO ENERGETICO ! Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Biomasse : costi (fonte IEA) BIOMASSE Riduzione di Costo attuale Riduzione di costo nei Tecnologia costo negli ultimi (€/kWh) prossimi dieci dieci anni (%) anni (%) Combustione di 0,02 – 0,14 Costante Crescita continua rifiuti Digestione 0,02 – 0,14 5 – 10 5 – 10 anaerobica Gas di rifiuti 0,04 – 0,06 10 - 15 Costante 0,04 – 0,07 5 – 10 (calore) 10 – 20 (calore) Biomasse solide (calore) 10 – 15 (en. el.) 40 – 70 (en. el.) 0,08 – 0,1 (en.el.) Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energia solare : l’origine delle fonti rinnovabili Applicazioni a bassa temperatura Produzione di acqua calda per usi idrico sanitari; Riscaldamento degli edifici (sistemi attivi o passivi); Applicazioni fotovoltaiche Applicazioni ad alta temperatura Produzione di energia elettrica (solare termodinamico); Alimentazione di processi chimici e termofisici; Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Quanta energia invia il sole sulla terra ? Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Concentrare la luce del sole per… Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il solare termodinamico: la centrale SEGS di Kramer Junction (CA) • Potenza di 350 MW • Temperatura di esercizio di 380 °C • Sistema operativo da 20 anni • Utilizzo di olio minerale come fluido vettore Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il solare termodinamico: lo schema tipico dell’impianto Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Il progetto Archimede (ENEA) • Potenza di 20 MWe • Area totale 183000 m2 •Temperatura di esercizio di 290 – 550 °C • Utilizzo di sali fusi come fluido vettore: NaNO3 (60%) KNO3 (40%) • Possibilità di accumulo termico e di accoppiamento con una centrale convenzionale • Il sale fuso solidifica a 238 °C • Il coating dei tubi Installazione a Priolo Gargallo (SR) degenera a 600 °C Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La conversione fotovoltaica e la separazione della cariche fotogenerate E h Ec V EF x Ev n-region p-region Il sole invia sulla superficie terrestre circa 1000 W/m2, ma le celle fotovoltaiche convenzionali ne riescono a convertire circa il 15 % Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La produzione del silicio di grado elettronico Quarzite (SiO2) 18 kg Fornace ad arco SiO2+2CSi+2CO2 Reazione con H2 (1200 °C) Distillazione HSiCl3 + H2 Si + 3HCl (200-400 °C) HSiCl3 HSiCl3 HSiCl3 HCl
Dal feedstock ai wafer di Silicio Crescita Czochralski (1400 °C) Lingotti monocristallini Tagli, Lappatura, Lucidatura Wafers (1 kg)
Analisi economica dei pannelli PV Nei pannelli fotovoltaici piani il costo é diviso in 3 parti Assemblaggio Materiale 31 45 23 Lavorazione della cella Il costo finale del sistema é di circa 3-4 €/W Il mercato dei pannelli PV piani è attualmente sostenuto da un politica di incentivi fiscali (CONTO ENERGIA) Il costo e la reperibilità del Si sono attualmente il limite più significativo allo sviluppo della tecnologia fotovoltaica standard Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Produzione annuale di polysilicon (feedstock) nel 2007: 37.500 ton CONSIDERAZIONE: Con la tecnologia attuale questa quantità di silicio è appena sufficiente per realizzare pannelli fotovoltaici per una potenza complessiva di 3500 MW. Ipotizzando 1000 MWh / anno da ogni MW installato, si raggiungerebbero appena 3.5 milioni MWh/anno vale a dire che tutto il polysilicon mondiale fornirebbe meno dell’1% del fabbisogno della sola Italia. La European Photovoltaic Industry Association (EPIA) prevede un aumento della produzione di polysilicon fino a 80.000 ton nel 2010 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Occorrono nuove tecnologie Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Solare fotovoltaico: tecnologia a film sottile First Solar Advanced Thin-Film PV Modules at the Tucson Electric Power Array in Arizona. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Solare fotovoltaico: moduli a film sottile Utilizzatore Metallo Conduttore trasparente Luce solare Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Solare fotovoltaico: moduli a film sottile Nelle celle solari a film sottili la quantità di materiale usata è almeno 100 volte inferiore a quella usata per i moduli cristallini. Il processo di fabbricazione può essere completamente automatizzato e una produzione di un modulo al minuto può essere ottenuta Il substrato è un vetro comune a basso costo Un costo di produzione inferiore a 0.5 $/W Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Celle fotovoltaiche a film sottile attualmente in produzione 1. Silicio amorfo: -Si, efficienza massima 13% 2. CuGaInSe2/CdS, efficienza massima 19.8% 3. CdTe/CdS, efficienza massima 16.5% La tecnologia CdTe/CdS è la più scalabile perché si basa su Mo 150 nm tecniche semplici, veloci e As2Te3 200 nm facilmente industrializzabili ZnO 150 nm ITO 400 nm Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Film sottile: il processo industriale Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Film sottile: limitazioni Circola una favola messa in giro da persone non esperte o interessate che dice: i moduli a base di CdTe/CdS sono pericolosi perché contengono Cd. La normativa internazionale spesso non è adeguata L‟efficienza dei moduli a film sottile è tipicamente attorno al 10 % , contro una efficienza tipica del 15 % per i moduli in Si Predisposizione delle banche alle nuove tecnologie. Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Un approccio alternativo ai pannelli fotovoltaici piani: i sistemi a concentrazione Utilizzando sistemi a concentrazione a 200 soli basterebbero solo 1500 ton di polysilicon per soddisfare il 10% del fabbisogno italiano L’idea è sostenibile sia per l’impatto ambientale che per il payback energetico Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Fotovoltaico a concentrazione Concentratore sviluppato presso i Sandia National Laboratories negli anni1970 Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Raffreddamento Specchi o lenti (elementi Celle: Disegno di concentrazione): alta particolare, superficie, resistenza efficienze > 20%. ambientale Inseguimento
10 cm Esempi di concentratore solare con superfici riflettenti. (area di raccolta 2.5 m2, fattore di concentrazione 100x) Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Modulo Fotovoltaico a concentrazione Rondine Installazione di test presso l’Università di Ferrara
Sistemi fotovoltaici a concentrazione Amonix, Tempe, AZ Solfocus, Mountain View, CA UC Merced, Merced CA Concentrix Solar GmbH Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
La quantità di silicio viene ridotta in ragione del fattore di concentrazione. L’efficienza di conversione del sistema è limitata dal fatto che ogni materiale semiconduttore ha “gap energetico” che non gli permette di convertire tutto lo spettro solare. Una possibile soluzione per aumentare l’efficienza è rappresentata dalle Celle solari multigiunzione basate su semiconduttori composti III-V Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Celle fotovoltaiche multigiunzione Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Efficienze di conversione a confronto Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Limiti delle celle solari multigiunzione Grande complessità realizzativa. Se uno strato non funziona l‟intero dispositivo smette di produrre energia. Elevato costo e grande scarsità di materiale di substrati monocristallini Ge e GaAs (altissima concentrazione). Lo spessore di ciascun film attivo è calcolato sulla base di particolare spettro solare La grande quantità di energia concentrata sul ricevitore richiede l‟utilizzo di efficienti sistemi di raffreddamento Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Un solo raggio, ma molte lunghezze d’onda Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Concentratore solare composito Il concentratore è costituito da due collettori faccettati con asse ottico traslato. Il “guscio” esterno è in PMMA ed è rivestito da un film dicroico > 650 nm < Si InGaP Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Bilanciamento spettrale del sistema Occorre prendere in considerazione anche la tensione ai capi di cella (Voc o Vmax) Grafico dell‟ ”efficienza monocromatica” per celle in Si e InGaP Attraverso la misura della RS, della tensione Voc e del FF in condizioni standard (AM 1.5) è possibile stimare l‟efficienza globale del sistema a separazione spettrale Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Concentratore modulare Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili: il panorama Italiano Fonte: GSE Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie rinnovabili: il panorama Italiano Fonte: GSE Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energia solare: il panorama Italiano Fonte: GSE Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Energie Rinnovabili: le direttive europee Donato Vincenzi – 19 Marzo 2010
Grazie per l’attenzione
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