INSEGNAMENTO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO
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Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno – Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici Anno Accademico: 2020/21 INSEGNAMENTO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO Docente: Marino Lupi LOGISTICA ESTERNA - UNITA’ DI TRASPORTO: NAVI PORTACONTENITORI, AEREI PER TRASPORTO MERCI
UNITA’ DI TRASPORTO VIA MARE NAVI PORTACONTENITORI Sono navi di tipo LO-LO (lift on - lift off) in quanto il carico e lo scarico avvengono verticalmente (tramite apposite gru di banchina) 2
Le stive delle navi portacontenitori sono progettate per massimizzare il numero di contenitori trasportati e per permettere un’agevole movimentazione (scarico,carico) dei contenitori stessi. Le stive sono costituite da celle in cui vengono stivati i container da 20 e da 40 piedi. Lupi M. Lupi M.Lupi M.,"Sistemi "Sistemi "Sistemidi di diMovimentazione Movimentazione MovimentazioneeeeStoccaggio"- Stoccaggio Stoccaggio", - A.A. A.A.2011/12 2013/14 2016/17,- Università Univ. di Pisa, Pisa diPolo Pisa - Polo Sistemi - Polo Sistemi della Logistici Logistici Logistica di Livorno. didiLivorno Livorno 3
Tipi di navi portacontenitori: dimensioni della flotta e caratteristiche. La tabella è però obsoleta: in particolare per quanto riguarda questo dato. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 4
Le prime quattro categorie sono utilizzate nel trasporto “feeder”. Le navi di queste categorie possono essere utilizzate su rotte interregionali dove le caratteristiche dei porti non permettono dimensioni maggiori: per esempio sono di questo tipo, spesso, le rotte, nord-sud, Europa-Africa. La categoria sopra i 3000 TEU è utilizzata per il trasporto marittimo di tipo “deep-sea” (trasporti marittimi transoceanici). Per la verità con l’aumento delle dimensioni delle navi portacontenitori utilizzate sulle rotte di tipo “deep sea” (fenomeno cosiddetto del “gigantismo navale”) anche la capacità di quelle di tipo “feeder” sta aumentando. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 5
Per questo tipo di navi, per i commerci a lunga distanza, si distinguono le “Panamax” (3000-4000 TEU), le “Post Panamax” (4000-6000 TEU), “Super Post Panamax” (sopra i 6000-8000 TEU) “Very Large Box Carrier”(VLBC) (11000 – 15000 TEUs). Negli ultimi anni siamo arrivati con le “Ultra Large Box Carrier ” (ULBC) a più di 20000 TEUs. Nave “Panamax” : Fonte: http://maritime-connector.com/wiki/panamax/ Panamax vs. New Panamax ≈ Nel giugno 2016 è stato Panamax New Panamax inaugurato il nuovo Canale di Panama Length 294.13 m (965 ft) 366 m (1,200 ft) Width 32.31 m(106 ft) 49 m (160.7 ft) Draught 12.04 m (41.2 ft) 15.2 m(49.9 ft) TEU 5,000 13,000 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 6
Length :294,1 m Width 32,3 m Draft 12 m Length :365,8 m Width 49,1 m Draft 15,2 m Width 50m Draft 20,1 m Length : 400m Width 58,8m Draft 25 m Altri riportano: Length : 470m Width 60 m Draft 20 m U.S. Energy Information Administartion 7 Fonte: http://www.eia.gov/todayinenergy/detail.php?id=18011
La velocità è una caratteristica fondamentale delle navi portacontenitori: inoltre quelle di portata maggiore operano con velocità maggiori. Dalla tabella sui tipi di navi portacontenitori si vede che la velocità massima (media nella classe) per quelle denominate “feeder” è di circa 14 nodi, mentre le velocità della categoria maggiore (VLBC) supera i 25 nodi. Questo si verifica perché le navi più grandi sono utilizzate sulle rotte più lunghe. Su queste rotte le navi spendono un’alta porzione del tempo di viaggio in navigazione: risulta perciò produttivo aumentare la velocità, e quindi diminuire il tempo per “fare un giro”, e di conseguenza diminuire il numero di navi che sono necessarie per eseguire un certo servizio (che ha determinata frequenza: per esempio settimanale). Le navi piccole invece spendono una percentuale maggiore del tempo di servizio nei porti (rispetto a quelle grandi), in quanto operano su rotte corte, e perciò, in proporzione, non sia ha una diminuzione percentuale di tempo, per “fare un giro”, con l’aumentare della velocità pari al caso delle navi grandi.
In realtà, proprio negli ultimi anni, questa strategia (ossia operare con velocità considerevole) di utilizzo delle navi di maggiore dimensioni sulle rotte più lunghe, ed importanti, è cambiata: in conseguenza dell’aumento dei prezzi del combustibile, della crisi economica-finanziari e di un sovracapacità offerta sulle rotte mondiali più importanti. Comunque deve essere sottolineato che il trasporto in container è nato proprio per diminuire il tempo in cui le navi stavano nei porti (tempo che in passato era particolarmente elevato nel caso di navi per merci varie non in contenitore) . Il tempo di sosta è un tempo durante il quale una nave non produce (nel senso che è una unità di trasporto che non sposta merce), ma costa. Il trasporto con container inoltre diminuisce i costi di carico e scarico delle navi: grazie ad una diminuzione dei tempi (di carico e scarico) ed ad una maggiore possibilità di automatizzare la movimentazione dei carichi. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 9
Nave Portacontenitori (schema) ≈ Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 11
In una nave portacontenitori la posizione delle celle è identificata attraverso tre coordinate: - Bay (“baia”): identifica la posizione delle celle rispetto alla sezione trasversale, si conta nel senso prora-poppa. - Row (“pila”, detta anche “ fila verticale”): si conta dal centro della nave verso sinistra e destra; - Tier (“tiro” detto anche “ fila orizzontale”, “strato”): si conta dal basso verso l’alto. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 12
Bay 26 Bay 27 Bay 25 - La “bay” si conta da prora verso poppa con numeri dispari per le celle dei contenitori da 20’; quando invece due celle da 20’ sono utilizzate per un contenitore da 40’, la baia è individuata dal numero pari compreso fra i due numeri dispari indicanti le celle da 20’, una verso prora e l’altra verso poppa. Per esempio la baia 2 è costituita dalle baie 1 e 3, la baia 4 non esiste e la successiva baia pari è la 6 che è costituita dall baie 5 e 7. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 13
- La “row” (“pila”, detta anche “fila verticale”): si conta dal centro della nave verso destra e verso sinistra. Si indica con numeri dispari verso destra e con numeri pari verso sinistra (la sezione trasversale si intende vista dalla poppa della nave). La sezione centrale è indicata con il numero 00; se le ”row” sono in numero pari, la sezione centrale non viene indicata e la numerazione inizierà, rispettivamente verso destra e verso sinistra, con i numeri 01 e 02. Row numbering where there is an even number of rows Row numbering where there is an odd number of rows Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 14
- Il “tier” (“tiro” , detto anche “fila orizzontale”, “strato”): si conta dal basso verso l’alto. Inizia con il numero 02, che rappresenta un contenitore stivato nella parte più bassa, e prosegue con i numeri pari verso l’alto. La numerazione del tiro (fila orizzontale) in coperta parte dal numero 82 e prosegue con i numeri 84,86,88. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 15
La numerazione 250004, indicherà un contenitore da 20’ stivato nella baia 25, nella pila di centro, nel secondo tiro (fila orizzontale) dal basso. Per un contenitore da 40’ l’analoga posizione sarà: 260004. Bay 26 Bay 27 Bay 25 (Deve essere tenuto presente che comunque nella tipologia di numerazione ci possono essere delle differenze rispetto a quella qui indicata: per esempio le coordinate possono essere nella sequenza : row-bay-tier). Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 16
According to the bay-row-tier system, the colored containers were given the following stowage space numbers: a 20' container in the red-colored slot: 531212 a 40' container in the blue-colored slot: 540788 a 20' container in the green-colored slot: 551184 17
Dal 1996 al 2012, come si può veder dalla figura , la flotta mondiale delle navi portacontainer è più che quintuplicata. Fonte: UNCTAD, “Review_of_Maritime_Transport_2011” Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 18
TOP 100 - 2018
TOP 100 - 2019
TOP 100 - 2020 https://alphaliner.axsmarine.com/PublicTop100/
• Grandi Alleanze: -2M → Maersk/MSC; -Ocean Alliance; -THE Alliance + HMM (coreana) Fonte: Campi F. ” Analisi della competitività dei porti italiani rispetto ai porti del nord Europa per le destinazioni nella Pianura Padana”. Tesi in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici”, Univ. di Pisa, 2020, Polo Sistemi Logistici di Livorno. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 22
Fonte: Alphaliner, Monthly Monitor,January , 2020(https://www.alphaliner.com/resources/Alphaliner_Monthly_Monitor_Jan_2020.pdf)
Fonte: “Review of Maritime Transport 2019”, United Nation Conference on Trade and Development (UNCTAD, 2019, pag.15) Il traffico sulle principali rotte delle navi portacontenitori Lupi M., "Tecnica dei Trasporti Terrestri, Marittimi e Aerei", Scuola di Ingegneria, Univ. di Pisa, A.A. 2019-20. 24
Tasso medio di crescita 2015-18 25
Tasso medio di crescita 2016-19 26
Come si può vedere dalle precedenti tabelle, il numero di navi appartenenti alle categorie maggiori è fortemente aumentato negli ultimi anni. I dati del 2016 e 2017 , riportano come classe maggiore 18000-21000 ed è proprio per questa classe che si aspettava il maggiore incremento: 44,2 % (anni 2015-18); 31,5 % (anni 2016-19); Parliamo ora delle rotte delle grandi navi portacontenitori di tipo “deep-sea” e di come si è affermato il cosiddetto “gigantismo navale”. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 27
Trasporto via mare di “transhipment” (ciclo monomodale complesso) che cosa è: Porti feeder: “alimentano” Porti feeder:“ sono alimentati l’Hub ” dall’ l’Hub Nave “mother” Hub1 Hub2 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 28
Rotte “Round the world” Fra le prime rotte in cui veniva eseguito il “transhipment” vi sono stati i cosiddetti servizi “Round the World” (Giramondo). Questi prevedevano un servizio “tuttomare” con navi che completavano la circumnavigazione terrestre utilizzando il Canale di Panama ed il Canale di Suez. Furono iniziate nel 1984 dalla compagnia Evergreen (di Taiwan). La dimensione delle navi, per queste rotte, era limitata dall’attraversamento del canale di Panama. Nel 2005-2007 la “China 29 Shipping Line” (AMAX) eseguiva un servizio di questo tipo.
2005-2007 AMAX Round-the-World Route, 2005-2007 Source: China Shipping Line. Fonte : Jean-Paul Rodrigue , The Geography of Transport Systems, Fourth Edition, Routledge, New York, 2017, https://transportgeography.org/?page_id=2117 30
Negli anni 90 si affermarono le rotte cosiddette “pendulum”. In esse, per esempio, il Far East viene collegato con il Nord America, transitando per il Mediterraneo. La costa pacifica viene poi raggiunta attraverso un servizio terrestre ferroviario della durata di 4/5 giorni (Landbridge). HUB LINEE FEEDER (SPOKE) LINEA MOTHER Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 31
Esempio di rotta “pendulum” della OOCL (Orient Overseas Container Line). M.Lupi M. Lupi"Sistemi "Sistemidi diMovimentazione MovimentazioneeeStoccaggio"- Stoccaggio - A.A. 2011/12 2013/14 - Università Univ. di Pisa di Pisa - Polo - Polo Sistemi dellaLogistici Logistica Livorno 32 didiLivorno
L’affermarsi delle rotte “Pendulum”, rispetto alle iniziali (negli anni 80) “Round The World”, per le quali non esisteva il vincolo del passaggio dal Canale di Panama (che però è stato recentemente adeguato), ha aperto la strada, per le navi “mother”, alla crescita dimensionale : fenomeno cosiddetto del “gigantismo navale”. Le compagnie armatoriali hanno ordinato navi dalla capacità sempre più elevata con costi operativi/teu minori. Queste, comunque, si sono affermate anche su rotte per le quali non esiste una aliquota, consistente, di “transhipment”. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 33
Si sono prima sviluppate le portacontainer “Very Large Box Carrier ” che, prima, arrivavano a circa 13000- 15000 TEUS. Classe “Emma Maersk” (2006): ≈ 13000TEUS (pescaggio ≈ 15,5 m) Fonte: http://rotterdamhaven.web- log.nl/photos/uncategorized/2008/09/30/emma_maersk.jpg 34
Classe “MSC Daniela” Fonte:http://www.marinetraffic.com/ Prima della crisi mondiale, finanziaria-economica, si aspettava una ulteriore evoluzione verso navi portacontainer di 18000-20000 TEUS, definite Malaccamax (limitate dal passaggio per lo stretto della Malacca, fra la Penisola della Malesia e l’isola di Sumatra: pescaggio max ≈20-25m ). Poi è intervenuta la crisi mondiale finanziaria- economica del 2008 (fine) -2009 che ha determinato un eccesso di offerta ed ha arrestato per un certo periodo la crescita dimensionale. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 35
Fonte: http://limes.espresso.repubblica.it/pop_stam Stretto della pa_articolo1c36.html?artID=492 Malacca Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 36
Comunque è in progetto il Kra-Canal (chiamato anche il Thai-Canal): fra la Tailandia ( Southern Thailand) e la Malaysia. https://it.wikipedia.org/wiki/Canale_di_Kra#/media/File:Thai_C Fonte : International institute of Marine Surveying, https://www.iims.org.uk/kra-canal-project anal_map-de.jpg 37
Fonte : http://kracanal-maritimesilkroad.com/en/developments/canal-design/ Il progetto prevede un canale profondo 30 m che permetta il transito alle più grandi super petroliere , “Very Large Crude Carrier” (VLCC), di 300.000 dwt . maritimesilkroad.com/en/developments/canal- Fonte : http://kracanal- routes// 38
Negli ultimi anni la corsa al gigantismo navale è ripresa. Nel 2011 la Maersk ha ordinato ai cantieri coreani Daewoo 10 navi portacontenitori da 18000 TEU (con opzione per altre 20). Le navi sono incominciate ad entrare in servizio nell’estate del 2013. L’aumento di capacità non ha però comportato un aumento di pescaggio grazie ad un diverso progetto. Called the ‘Triple-E’ class for the three main purposes behind their creation — Economy of scale, Energy efficient and Environmentally improved 39
“The Triple-E will produce 20 percent less CO2 per container moved compared to Emma Mærsk and 50 percent less than the industry average on the Asia-Europe trade lane. In addition, it will consume approximately 35 percent less fuel per container than the 13,100 TEU vessels being delivered to other container shipping lines in the next few years, also for Asia-Europe service” (Fonte: Maersk Line, 2013). Triple E Fonte:http://www.worldslargestship.com/the-ship/#page/efficiency Emma Maersk Furthermore : Triple E has 23 rows across its width, compared to 22 rows onboard Emma Maersk. 40
The first vessel in series triple E, Mærsk Mc-Kinney Møller, a Bremhaven , agosto 2013 41
Per la verità, in passato, hanno costruito navi anche più lunghe (e più alte) (Questanave è stata disarmata) 42 Fonte: http://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABateaux_comparaison2_with_Allure.svg (accesso novembre 2013)
Fonte: James T., “ Cruise ships: is bigger, better?”,vol. 7, issue 3, march 2012 Il Titanic non sembra molto grande rispetto a questi ultimi tipi di nave ! Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 43
Fonte : Jean-Paul Rodrigue , The Geography of Transport Systems, Fourth Edition, Routledge, New York, 2017, 44 https://transportgeography.org/?page_id=2232
Fonte: Port of Felixstowe Growth and Development Needs Study – Final Report. In association with Royal Haskoning 45 DHV,.Suffolk Coastal District Council, July 2018, pag. 8.
La più grande container ship, fino al 2017 , risultava la OOCL (Hong Kong): 21.413 container (varata nel maggio 2017) christens-21413-teu-oocl-hong-kong/ http://worldmaritimenews.com/archives/219940/oocl-christens 46
httphttp://www.marinelog.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=25913:20568-teu-maersk- httphttp://www.marinelog.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=25913:20568 madrid-makes-maiden-port-call&Itemid=257 Maersk “Madrid” 2nd generation Triple –E (20.568 TEU)
Comunque nel 2018 si è arrivati a questa capacità Fonte: Port of Felixstowe Growth and Development Needs Study – Final Report. In association with Royal Haskoning DHV,.Suffolk Coastal District Council, July 2018, pag. 9.
MSC Gülsün, world’s largest container ship 400 m. long, 61,5 m. wide, 24 rows across, draft >16 , 23.000 Teus Varata nel 2019 MSC GÜLSÜN releases/2019-august/world-s- AT SHANGHAI Fonte: https://www.msc.com/ita/press/press-releases/2019 TERMINAL II largest-container-ship-completes-first-voy Questa nave costituisce la prima di una classe (GÜLSÜN CLASS SHIP) di 11 navi. 49
Economie di scala rispetto alle dimensioni del mezzo per le navi portacontenitori: spiegazione attraverso un esempio. Costi di spostamento di un contenitore al variare della capacità della nave portacontenitori 50
Riassumendo le rotte operate dalle compagni di trasporto marittimo di contenitori (in particolare quelle est-ovest) si possono dividere in : 1) End to end routes 2)Pendulum routes 3) Round the world routes 51
Nel caso delle rotte end to end, la nave “va avanti e indietro”, con servizio schedulato, fra due continenti. Nel caso delle rotte pendulum la nave “va avanti e indietro” fra tre continenti, con il continente situato nel mezzo che agisce come fulcro: esso è direttamente collegato agli altri due, mentre questi ultimi sono collegati solo indirettamente. Nel caso delle rotta round the world il servizio esegue la circumnavigazione del globo terrestre passando per i canali di Suez e di Panama . Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 52
Rotta di tipo “end to end ” : un’unica fermata nel Mediterraneo, Gioia Tauro. 11 porti “toccati” Con un round trip voyage di 56 ci vogliono 8 navi per realizzare la frequenza “usuale” di un passaggio ogni settimana: 8/56=1/7 (un passaggio ogni sette giorni) 53
Rotta di tipo “pendulum” : un’unica fermata nel Meditterraneo, Algeciras. Vi è una forte competizione per il ruolo di “Hub” di transhppment fra diversi porti del Mediterraneo Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 54
Porti Hub del Mediterraneo (in rosso). Sono però in forte sviluppo i porti Hub nel Nord Africa, in particolare: Port Said (Egitto) e Tanger Med Port (Marocco). Ma ora anche il Pireo e Marsaxlokk. VENEZIA GENOVA TRIESTE RAVENNA LA SPEZIA LIVORNO SALONICCO MARSIGLIA HAYDARPASA BARCELLONA TARANTO BALEARI IZMIR MERSIN VALENCIA LATAKIA ALGECIRAS LIMASSOL CAGLIARI NAPOLI BEIRUT ALGERI HAIFA SALERNO ASHOD PORT SAID PIREO GIOIA TAURO DAMIETTA Porti Hub italiani: Gioia Tauro, Cagliari. Questi porti principalmente MALTA ALESSANDRIA O/D HUB (TRANSHIPMENT) trasferiscono i contenitori dalla nave madre a quelle feeder. Gli altri porti italiani sono porti con servizi diretti o feeder (porti gateway): i contenitori arrivano (o ripartono) via terra (in questi porti il “valore” 55 di M. Lupi "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio - A.A. 2013/14 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno un contenitore è però superiore a quello nei porti hub).
Parentesi a proposito dei porti di transhipment (porti hub) e porti gateway Per quanto riguarda il traffico di contenitori, che viene misurato in throughput, ossia contenitori imbarcati più sbarcati (che attraversano il porto) , i porti si possono classificare come: porti gateway e porti di transhipment (detti anche porti hub). - Il traffico gateway è costituito dai quei contenitori che hanno origine (per i contenitori imbarcati) o hanno destinazione (per i contenitori sbarcati) nel retroterra (hinterland, o bacino di traffico) del porto. - Il traffico di trasbordo o di transhipment è costituito dal movimento dei contenitori sbarcati, da una nave, e successivamente imbarcati, su un’altra nave, verso il porto di destinazione finale. Molti porti hanno sia un consistente traffico “gateway” , sia un consistente traffico di transhipment. Un porto è considerato di prevalente transhipment (un porto hub) quando l’incidenza delle traffico di transhipment è superiore al 75% (questa è da intendersi comunque come una semplice regola pratica).
57 Fonte:http://www.assoporti.it/media/4305/adsp_movimenti_portuali_2018_agg_18aprile2019.pdf
Fonte:http://www.assoporti.it/media/4305/adsp_movimenti_portuali_2 018_agg_18aprile2019.pdf Finalmente le statistiche nazionali riportano, per i vari porti, separatamente il traffico “gateway” (detto “hinterland” in 58 tabella ) da quello di transhipment (“trasbordi” in tabella).
Fonte: https://www.assoporti.it/media/6298/adsp_movimenti_portuali_2019 https://www.assoporti.it/media/6298/adsp_movimenti_portuali_2019- agg-al-242020.pdf 59
Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. Fonte: https://www.assoporti.it/media/6298/adsp_movimenti_portuali_2019 https://www.assoporti.it/media/6298/adsp_movimenti_portuali_2019- agg-al-242020.pdf 60
Fonte: https://www.maerskline.com (accesso novembre 2013) 19 porti “toccati” Negli ultimi anni, i tempi sulle rotte delle grandi navi portacontenitori sono cambiati. Con un round trip voyage di 84 giorni ci vogliono 12 navi per realizzare la frequenza “usuale” di un passaggio ogni settimana: 12/84=1/7 (un passaggio ogni sette giorni). 61
Formula cosiddetta dell’”ammiragliato” (in Italia): Da: - peso della nave, espresso dal suo dislocamento; - resistenza al moto della carena: che dipende dalle proprietà del fluido, dalle dimensioni e dalla forma della nave (resistenza al moto che varia, approssimativamente, con il quadrato della velocità della nave); posso ricavare la potenza necessaria a muovere P=D2/3*V3/C la nave ad una certa velocità (valida in prima approssimazione): D: dislocamento V: velocità C: coefficiente di forma Questo significa che le potenze assorbite stanno in rapporto come il il cubo delle velocità. P1 V13 = 3 P2 V2 62 Se passo da 23 a 18 nodi
3 3 V 2 18 P2 = P1 = P1 = 0,48 P1 3 V 1 23 Quindi diminuendo la velocità del (18-23)/23 = 22% la potenza assorbita si è più che dimezzata. Posso scegliere, per assicurare un certo servizio settimanale, fra usare meno navi, facendole girare più velocemente, o più navi facendole andare più piano e “toccare” più porti. Questa tecnica, di diminuire i costi (consumo) a scapito della velocità, è detta, nel trasporto marittimo, dello “slow steaming”. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 63
Naturalmente parliamo di potenza assorbita, ossia di energia assorbita nell’unità di tempo, la nave più veloce “gira”, appunto, più velocemente e quindi impiega meno tempo nel coprire la rotta . Le energie assorbite, sull’intera rotta, e quindi i consumi, staranno nel rapporto dei quadrati delle velocità (sempre in prima approssimazione). Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 64
D’altra parte il maggior numero di “toccate” esprime la tendenza delle compagnie marittime ad esplorare nuovi mercati: per cercare di compensare le perdita di traffico nelle nazioni in crisi economica, e per cercare di fare viaggiare le navi con maggiori coefficienti di riempimento Inoltre si deve tenere conto del problema della sovracapacità: le compagnie hanno navi ordinate in un periodo di maggiore prosperità dei mercati: piuttosto che tenerle ferme è meglio farle “girare” (altrimenti le devo disarmare). Con la recente diminuzione (ma comunque ci sono variazioni continue) dei prezzi del petrolio, questa strategia può però subire delle ulteriori evoluzioni. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 65
Ci sono compagnie che organizzano una stessa (circa) rotta, Estremo Oriente-Europa, su 84 giorni Con un round trip voyage di 84 giorni ci vogliono 12 navi per realizzare la frequenza “usuale” di un passaggio ogni settimana: 12/84=1/7 (un passaggio ogni sette giorni). Fonte: http://www.coscon.com/ourservice/toService.do (accesso: novembre 2016) 15 porti “toccati”
E su 63 giorni (-25%): sempre Estremo Oriente- Fonte: http://www.coscon.com/ourservice/toService.do Europa. Con un round trip voyage di 63 giorni (-25%) ci vogliono 9 navi per realizzare la frequenza “usuale” di un passaggio ogni settimana: 9/63=1/7 (accesso: novembre 2016) (un passaggio ogni sette giorni). 10 porti “toccati” (-30%)
UNITA’ DI TRASPORTO nel trasporto AEREO – Aerei “ALL CARGO” Fonte: www.alitaliacargo.com Disposizione interna degli spazi per le merci: MD11freighter Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 68
Unità di trasporto nel trasporto aereo – Aerei All cargo Compartment Load Capacity Main: 22 - 88" x 125" positions Belly A: 5-88" x 125" x 64" positions Belly B: 3-88" x 125" x 64" positions Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 69
Compartment Main: 22 - 88" x 125" positions Load Capacity Main: 11 - 96" x 125" positions Belly A: 4 -88" x 125" x 64" positions 96" x 125" x 64" positions Belly B: 3 -88" x 125" x 64" positions 96" x 125" x 64" positions Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 70
Compartment Main: 29 - 96" x 125" Load Capacity Position 1: 1 - 88" x 125" Lower: 9 -88" x 125" Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 71
Fonte: Fabiani C.”Il trasporto aereo di merci:il ruolo degli integrators e degli aeroporti regionali”. Tesi in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici”, Univ. di Pisa, 2011, Polo Sistemi Logistici di Livorno (Foto tratta dal sito: http://pichars.org/F1T7p) Trasporto di contenitori nella stiva (“freight hold”) di un aereo passeggeri (Airbus 300) Ponte principale di una aereo all cargo (tutto merci) Boeing 747-8 F
Boeing 747 Combi Fonte: http://www.atlanticskies.com/images/747combi.gif Fonte: http://www.atlanticskies.com/images/747combi.gif M. Lupi "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio - A.A. 2013/14 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 73
UNITA’ DI TRASPORTO AEREE: aereo all cargo Boeing 747- 400F fonte: http://cargoluxitalia.com/ Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio", A.A. 2020-21, Univ. di Pisa, Polo Sistemi Logistici di Livorno. 74
UNITA’ DI TRASPORTO AEREE: aereo all cargo Confronto tra i principali aeromobili all cargo Boeing 747-8F- Vista del ponte principale fonte: http://www.boeingcapital.com/p2p/archive/03.2006/747_8_Freighter.htm 75
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