Inquinamento atmosferico ed effetti sulla salute - Carla Ancona Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio - ASL Roma 1 - Assogasliquidi

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Inquinamento atmosferico ed effetti sulla salute - Carla Ancona Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio - ASL Roma 1 - Assogasliquidi
Inquinamento atmosferico
    ed effetti sulla salute

                  Carla Ancona
Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio - ASL Roma 1
Inquinamento atmosferico ed effetti sulla salute - Carla Ancona Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio - ASL Roma 1 - Assogasliquidi
inquinamento atmosferico

London, middle of XX century   Beijing, beginning of the XXI century
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GBD 2010 - Italy

                   Fonte: Lancet 2012
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2015 – WHO + OECD

600.000 decessi l’anno in Europa,
quasi 33.000 solo in Italia.

Decessi che costano al nostro Paese
ben 97 miliardi di dollari l’anno, il
4,7% del PIL.
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Inquinanti

•   PM (particulate matter): traffico, riscaldamento, eventi naturali
•   O3 (ozono): trasporto long-range, irraggiamento solare
•   NO2 (biossido di azoto): traffico, industria
•   BaP (benzo[a]pirene): combustione (stufe, camini, incendi, ecc.)
•   SO2 (biossido di zolfo): industria, traffico navale, rifiuti
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PM: materiale particolato
penetrazione di un inquinante all’interno del tratto
respiratorio
Inquinamento ha effetto immediato e prolungato
su diversi organi
   Respiratory Disease Mortality                      Stroke
   Respiratory Disease Morbidity                      Neurological development
   Lung Cancer                                        Mental Health
   Pneumonia                                          Neurodegenerative diseases
   Upper and lower respiratory symptoms
   Airway inflammation
   Decreased lung function                            Cardiovascular Disease Mortality
   Decreased lung growth                              Cardiovascular Disease Morbidity
                                                       Myocardial Infarction
                                                       Arrhythmia
   Insulin Resistance
                                                       Congestive Heart Failure
   Type 2 diabetes
                                                       Changes in Heart Rate Variability
   Type 1 diabetes
                                                       ST-Segment Depression
   Bone metabolism
                                                       Skin Aging

   High blood pressure                                Premature Birth
   Endothelial dysfunction                            Decreased Birth Weight
   Increased blood coagulation                        Decreased foetal growth
   Systemic inflammation                              In uterine growth retardation
   Deep Venous Thrombosis                             Decreased sperm quality
                                                       Preclampsia

                                  Joint ERS / ATS statement (ERJ, i2017)
Lifetime course
EU                         EU      EU
Limit                      Limit   Limit
Value                      Value   Value

Cesaroni et al. EHP 2013
WHO
AQG
Fonti di inquinamento atmosferico
   Attività           Attività                       Fenomeni
  agricole          industriali                   naturali (eruzioni
                     (Ossidi di                       vulcaniche,
(Ammoniaca                                        erosioni, pollini, …)
 e Metano)            Zolfo)

                                              Riscaldamento
                                                domestico

    Smaltimento
     dei rifiuti
    (discariche,
  inceneritori,…)                   Trasporti
                                     (Polveri
                                  sottili/PM10)
sorgenti antropiche: contributo
      Levoglucosano
Position paper della ERS
Risultati del progetto VIIAS:
l’impatto del PM2.5 in Italia

       www.viias.it
Concentrazioni medie annue di PM2.5
                          2010               2020 CLE
2005

                          2020 + T1          2020 + T2
Popolazione esposta a PM2.5 : distribuzione della popolazione
rispetto alle soglie stabilite da OMS e dalla direttiva 2008/50/CE
Mortalità per cause non accidentali attribuibile a PM2.5

                                                                                              Tasso di mortalità          Frazione di
                                          Pop W Exp   Numero di     Numero di decessi
2005                        Pop>30 anni      media      decessi        attribuibili              attribuibile
                                                                                                  (per 100.000)
                                                                                                                           mortalità
                                                                                                                        attribuibile (%)
                                                                                                                                            Mesi di
                                                                                                                                           vita persi
                                           ( µg/m3)    osservati
                                                                     N         IC95%                     IC95%                  IC95%

             ITALIA         40,077,488      20.1       527,193     34,552   20,608 43,215       86      51        108   7       4      8      9.7

              NORD          18,847,023      24.5       249,518     22,485   13,447 28,075      119      71        149   9       5     11     14.0

   Area
              CENTRO         8,858,531      17.1       119,756     5,513     3,253   6,942      62      37        78    5       3      6      6.6
geografica

              SUD e ISOLE   12,371,934      16.1       157,918     6,554     3,909   8,198      53      32        66    4       2      5      5.7

              URBANO        14,251,369      27.3       182,325     19,358   11,615 24,120      136      81        169   11      6     13     17.2
Macroarea
              NON URBANO    25,826,119      16.2       344,867     15,194    8,994   19,095     59      35        74    4       3      6      5.8
Il progetto VIIAS
Nel 2005, in Italia, 34.552
decessi sono risultati
attribuibili a livelli di
concentrazione di PM2.5 >10
ug/m3
L’inquinamento accorcia
mediamente la vita di ciascun
italiano di 10 mesi (14 per chi
vive al Nord)
Sono stati studiati scenari di
riduzione delle emissioni
attraverso politiche di
contenimento e il solo rispetto
dei limiti di legge salverebbe
11.000 vite all’anno.

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l’inquinamento colpisce maggiormente il Nord
e in generale le aree urbane congestionate dal
traffico e dalla prossimità alle aree industriali

Anche il riscaldamento domestico, soprattutto
per l’incremento dell’utilizzo delle biomasse
(principalmente legno e pellet) è responsabile
del peggioramento della qualità dell’aria e del
conseguente impatto sulla salute
PM2.5

la riduzione significativa delle emissioni avvenuta negli ultimi dieci
anni non si è sempre tradotta in un abbassamento proporzionale delle
esposizioni, soprattutto in quelle aree del paese (come la Pianura
Padana) caratterizzate da condizioni fisiche e meteorologiche difficili
la causa principale di un inquinamento così
persistente e diffuso deve essere individuata
nella difficoltà di adottare una politica di
prevenzione unitaria ed efficace
A tutt’oggi, infatti, la competenza in materia di
pianificazione degli interventi permane in capo
alle Regioni, a fronte di un fenomeno di
inquinamento i cui effetti si manifestano su
tutto il territorio nazionale
E’ necessario quindi pianificare a livello nazionale
e regionale, ponendo la salute al centro di tutte le
politiche, secondo le indicazioni dell’OMS.

 • Regolamentazione dell’uso e della qualità
   deli impianti di riscaldamento domestico
 • Ridurre il numero dei veicoli circolanti e
   contemporaneamente promuovere mobilità
   sostenibile nelle aree urbane
 • Piani e interventi per disincentivare l’uso dei
   veicoli diesel
 • Promuovere forestazione urbana
Ringraziamenti

              Massimo Stafoggia
                Giulia Cesaroni
                 Daniela Porta
             Francesco Forastiere
Non ho ora e non ho mai avuto legami di carattere istituzionale ed
economico che possono avere avuto una influenza sul disegno,
conduzione e interpretazione dei lavori presentati

                  www.deplazio.net
Particolato primario e secondario

Fonte: Dati ambientali 2015 - La qualità dell’ambiente in Emilia-Romagna
Effetti acuti(«short-term»)

          Esempio:
                studio PM    , Roma    2006-2010
 100

 «Short-term»:        degli
                          10effetti sanitari dell’esposizione di
  breve periodo ad inquinanti atmosferici
   80

 Focus sul contrasto temporale dell’esposizione, ovvero
   60

  sulla variabilità giornaliera
   40
   20
       0

       01jan2006   01jan2007   01jan2008  01jan2009   01jan2010   01jan2011
                                   TEMPO (Giorni)
Metanalysis, all studies included (September 2017)
                                                                3
                              PM2.5 (10 g/m increase) and non-accidental mortality
                                                                                                         %
    Study                                                                            HR (95% CI)         Weight

    Harvard six cities (Dockery, 1993; Lepeule, 2012)                                1.14 (1.07, 1.22)   4.60
    ACS study (Krewski, 2009)                                                        1.06 (1.02, 1.11)   5.48
    ACS LA sub-cohort study (Jerrett, 2005)                                          1.17 (1.05, 1.30)   3.17
    Netherlands Cohort Study (Beelen, 2008)                                          1.06 (0.97, 1.16)   3.73
    Nurses’ Health Study (Puett, 2009)                                               1.26 (1.03, 1.55)   1.34
    Medicare national cohort (Zeger, 2008)                                           1.04 (1.03, 1.06)   6.22
    Health professionals f-up study (Puett, 2011)                                    0.86 (0.72, 1.02)   1.73
    US trucking industry cohort (Hart, 2011)                                         1.10 (1.03, 1.18)   4.51
    California teachers study (Lipsett, 2011)                                        1.01 (0.94, 1.08)   4.48
    Rome longitudinal study (Cesaroni, 2013)                                         1.04 (1.03, 1.05)   6.28
    ACS California subcohort (Jerrett, 2013)                                         1.06 (1.00, 1.12)   5.02
    National English cohort (Carey, 2013)                                            1.11 (0.98, 1.26)   2.59
    Escape (Beelen, 2015)                                                            1.14 (1.03, 1.27)   3.30
    Canadian Nat Breast Screening Study (Villeneuve, 2015)                           1.12 (1.05, 1.20)   4.53
    Canadian CanCHEC, 1991 (Crouse, 2015)                                            1.07 (1.06, 1.08)   6.26
    The Dutch Study (DUELS) (Fischer, 2015)                                          1.13 (1.12, 1.15)   6.24
    Canada Community Cohort (Pinault, 2016)                                          1.26 (1.19, 1.34)   4.84
    French national electricity cohort (Bentayeb, 2016)                              1.14 (0.90, 1.44)   1.09
    Medicare SouthEast USA (65+) (Wang, 2016)                                        1.23 (1.21, 1.25)   6.22
    NIH-AARP Diet and Health Cohort (Thusrtson, 2016)                                1.03 (1.01, 1.06)   6.02
    Medicare Continental USA,PM2.5
Long-term exposure to particulate
matter (PM10 and PM2.5) and metal
 components on mortality in the
    Rome Longitudinal Study

    Badaloni et al, Env Int 2017
Objective

• To study the long term effects on
  mortality of PM10, PM2.5, PM2.5
  absorbance (soot) and metal
  components in particulate matter
  fractions- PM10 and PM2.5
Exposure: LUR Model
     Selection criteria:
     •   Toxicity
     •   Representation of major anthropogenic sources

Copper (Cu)                non-tailpipe                     Biomass
Iron(Fe)                   traffic        Potassium (K)
                                                            burning
Zinc (Zn)                  emission
                                                            Long-range
                                           Sulphur (S)
                                                            transport
Nickel (Ni)          Oil burning/
Vanadium (V)         industry             Silicon (Si)    Crustal material
Main results
• Our results clearly indicate that, besides exhaust
  emissions, long-term exposure to non-tailpipe
  emissions (e.g., tire and brake wear and
  resuspension of road dust), crustal material (silicon),
  and mixed oil burning/industry (nickel and
  vanadium) play important roles in mortality,
  especially IHD mortality, in the city of Rome.
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