IL TERRORE DEI BARBARI - IL LEGIONARIO ANNO VII N.64 - FEBBRAIO 2020 - LEGIO II BRITANNICA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
IL LEGIONARIO COMMENTARIVS DEL SOLDATO ROMANO NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE ANNO VII N.64 – FEBBRAIO 2020 Testo e struttura a cura di TETRVS IL TERRORE DEI BARBARI
IL TERRORE DEI BARBARI INTRODUZIONE Definito «l’uomo celebrato universalmente come il terrore dei barbari e il sostegno dello Stato»[E. Gibbon – History of the Decline and Fall of Rome and the Barbarians Roman Empire– Vol. 2, pag.380], Flavio Ezio - o più semplicemente Ezio – rappresenta l’ultima grande generale Romano degno di tale nome. Fin dalla sua ascesa al potere, l’ obiettivo di Ezio divenne quello di far fronte alle minacce che premevano sui confini dell’impero d’Occidente. Conscio di quanto aveva a disposizione come capitale bellico, riuscì a salvare il salvabile grazie anche alle sue abilità diplomatiche oltre che militari. Se l’Occidente non è collassato prima della deposizione di Romolo Augusto è forse grazie proprio ad Ezio, l’ultimo dei Romani. CRONOLOGIA La cronologia che segue parte dall’ascesa di Ezio (425 ca.9 per concludersi con la sua morte (454). Gli Autori consultati (I. Hughes. A. Frediani, E. Piazza, G. Ravegnani ed altri) nonché gli storici dell’epoca (Prisco, Gregorio di Tours, ecc.) non sempre concordano sulle date degli eventi e questo a causa della frammentarietà delle poche fonti disponibili. 425: Ezio è nominato Comes et Magister Militum per Gallias. Nello stesso anno i Vandali conquistano Cartagena e saccheggiano Siviglia. 426: Ezio sconfigge i Goti che assediano Arles costringendo Teodorico alla ritirata. Questa è considerata la prima campagna bellica di Ezio. 427: Si stabiliscono trattative per la conclusione della guerra che portano ad un trattato tra Ezio e Teodorico, unitamente ad uno scambio di ostaggi. Al termine, Ezio rientra a Ravenna per riferire personalmente sulla campagna in Gallia. 428: Ezio riunisce le truppe per una nuova campagna militare e avanza verso il Reno. Ezio sconfigge i Franchi sul Reno facendoli ritirare dal territorio romano. I successi di Ezio in Gallia fanno sì che i capi religiosi della Britannia riacquistino la speranza di un ritorno del controllo romano sull’isola e inviano un’ambasciata a Roma. In conseguenza a ciò viene inviato in Britannia il vescovo Germano d’Auxerre. La Chiesa riallaccia i rapporti tra Gallia e Britannia e il governo centrale dichiara che le province britanniche sono rientrate nella sfera imperiale. 429:Ezio è nominato Magister Militum Praesentalis (Magister Equitum) restando subalterno a Felice che ha lo stesso grado ma di rango senior.
In questo anno, i barbari continuano a dilagare nell’Impero occidentale: a maggio i Vandali attraversano in massa lo Stretto di Gibilterra e sbarcano in Africa con l’obiettivo di raggiungere Cartagine; nel contempo, gli Svevi razziano la Lusitania. 430: Ezio annienta un contingente Goto guidato a Anaolso presso Arelate (Arles). Dopo la querelle del complotto di Felice contro di lui (e la morte di Felice), Ezio – oramai divenuto probabilmente il primo tra i Magister Militum (anche se non ancora patricius), condotto rapidamente il suo esercito verso est, sconfigge gli Iutungi (ramo Alemanno) nella Rezia. Nel frattempo continuano i saccheggi degli Svevi, ora spostatisi in Galizia mentre i Vandali arrivano ad Ippona e la stringono d’assedio. 431: Ezio sconfigge i Nori nel Norico ed è proposto per la carica di console a partire dal 432. I Franchi conquistano Tornacum (oggi Tournai, in Belgio) e Camaracum (oggi Cambrai, Francia del Nord). 432: Divenuto console (probabilmente contro la volontà di Galla Placidia ma costretta dalla forte posizione di Ezio in Italia), Ezio sconfigge nuovamente i Franchi sul Reno. Successivamente entra in conflitto con Bonifacio. Il contrasto si risolve nella Battaglia di Ravenna dove Bonifacio trova la morte proprio per mano di Ezio che però esce sconfitto dallo scontro. A seguito di ciò, visto anche il cattivo rapporto con la corte imperiale, Ezio è costretto a fuggire dall’Italia e trova riparo presso gli Unni. 433: Ezio ritorna in Italia e ottiene la carica di Magister Utriusque Militiae concentrando, di fatto, tutto il potere nelle sue mani. Nello stesso anno sposa la nobile visigota Pelagia, vedova di Bonifacio, da cui avrà il figlio Gaudenzio e forse una figlia che avrebbe sposato Traustilia. 434: Raggiunto il potere, Ezio trascorre l’anno soprattutto nel riorganizzare lo stato maggiore militare e ad occuparsi delle principali cariche pubbliche. Inoltre svolge un’intensa attività diplomatica attraverso ambasciate presso diverse genti allo scopo di ripristinare la pace in alcuni territori imperiali, pur senza riuscirvi in toto. Difatti i problemi di conflitti civili in seno all’impero spingono le tribù barbare a consolidare la loro sfera d’influenza saggiando la reale forza romana e i suoi limiti sostenendo l’una o l’altra parte in conflitto. 435: nella Gallia Comata scoppia una nuova rivolta bacaudica capeggiata da Tibatto. Il 5 settembre Ezio è nominato patricius. Ezio, con il solo esercito presentalis d’Italia composto da circa 28.500 soldati, sconfigge i Burgundi del re Gundecario che stavano compiendo razzie ed incursioni nella Gallia Belgica costringendoli a firmare un trattato di pace 436: A seguito della rivolta dei Bagaudi, Ezio invia un esercito nell’ Armorica al comando del suo luogotenente Litorio. Nel frattempo i Goti dichiarano guerra e assediano Narbona mentre i Burgundi di Gundecario rompono il trattato con Ezio. In
questo periodo l’esercito romano di Ezio è affiancato da un gran numero di guerrieri unni. È probabile che – a seguito di questo supporto militare – Ezio abbia concesso agli Unni parti della Pannonia presso il fiume Sava. 437: Mentre Litorio sconfigge Tibatto e i suoi Bagaudi togliendo anche l’assedio Goto a Narbona (cd. Battaglia di Narbona), Ezio – nel rinnovato conflitto contro i Burgundi – riceve l’aiuto degli Unni che li sconfiggono massacrando 20.000 persone tra cui il re. Intanto gli Svevi continuano i loro saccheggi in Galizia mentre i Franchi riprendono le ostilità conquistando Colonia Agrippina (Colonia) e Augusta Treverorum (Treviri). I Vandali – appresa l’arte della navigazione – tentano incursioni nel Mediterraneo. Per i suoi successi, Ezio viene nominato Console per la seconda volta. 438: Ezio infligge una pesante sconfitta ai Visigoti nella battaglia di Mons Colubrarius, un’area compresa tra Narbona, Carcassona e Montpellier. Viene stipulato un trattato di pace con gli Svevi mentre si intensificano le incursioni dei Vandali con obiettivo la Sicilia. Gli stessi Vandali il 19 ottobre 438 conquistano Cartagine. Flavio Ezio (da: K.F. Kiley – The Uniform of the Roman World Lorenz Book)) 439: Ezio, rientrato in Italia, lascia le azioni di controllo nei confronti dei Visigoti a Litorio. Litorio, al contrario della tattica prudente di Ezio volta a non accendere ulteriori inutili conflitti, decide di assediare Tolosa dove si sono rifugiati i Visigoti. In un’azione avventata, Litorio viene catturato ed ucciso. Ezio è costretto a lasciare
Ravenna per prendere il controllo dell’esercito stanziato in Gallia e avviare una provvidenziale controffensiva con la quale riesce a ripristinare la presenza romana sul territorio. 440: La perdita di Cartagine con quanto ne consegue costringe Ezio a stringere una pace con i Visigoti, confermando loro il possesso dell'Aquitania, al fine di poter tornare in Italia per affrontare i Vandali Gli Svevi – tornati sul piede di guerra – conquistano Mertola. Ezio insedia gli Alani di Sambida presso Valenza mentre i Vandali, sbarcati in Sicilia, conquistano Palermo e poi raggiungono il Bruzio saccheggiandolo. 441: Scoppia un’altra rivolta dei Bagaudi nel Tarragonese. Affrontati da Astirio, vengono sconfitti e massacrati. Gli Svevi continuano la loro opera di conquista nella penisola iberica prendendo Siviglia e il controllo della Betica e della Cartaginese. Nel frattempo anche gli Unni scendono sul sentiero di guerra contro l’impero orientale. 443: Ezio ed Attila stipulano un trattato in virtù del quale una parte del Pannonia e della Valeria è ceduto agli Unni mentre lo stesso re unno è nominato magister militum onorario. Per contro, Carpilio, il figlio di Ezio è inviato come ostaggio presso gli Unni. Intanto, Clodio, re dei Franchi, conquista Atrebates (Arras) nella Belgica Secunda e assedia Tours. 445: Ezio tende un’imboscata ai Franchi nei pressi di Vicus Helena (odierna Helesmes, nel Nord est della Francia) e li sconfigge, anche con il determinante appoggio del suo generale Maggioriano. In seguito a ciò, viene stipulato un trattato di pace tra l’Impero d’occidente e i Franchi. Flavio Ezio in una moderna ricostruzione grafica
446: Ezio è nominato console per la terza volta e guida una processione della vittoria per le vie di Roma. Nel frattempo arriva la richiesta di aiuto dalla Britannia ( il cd Gemitus Britannorum) ma Ezio – non disponendo di truppe sufficienti a garantire il suo appoggio – è costretto a non poter intervenire in soccorso dei Romano-Britanni. 448-449: Mentre la minaccia Unna si fa sempre più forte, l’impero occidentale è colpito dall’ennesima rivolta bacaudica nel nord della Gallia e in Spagna sotto la guida del medico Eudossio. 450: Attila, dopo il vano tentativo di conquista ad Oriente, decide di invadere l’Occidente. Ezio intuisce la minaccia e inizia a tessere rapporti diplomatici con gli altri popoli per stringere alleanze. Nel frattempo mantiene le truppe in Italia in attesa dell’arrivo di Attila, presidiando i passi . I Romani controllano gli Unni e si apprestano a fermarne l’invasione 451: Attila invade la Gallia conquistando e saccheggiando varie città. Ezio riesce a radunare un esercito tra cui anche i Visigoti di Teoderico, consci del pericolo unno. Le congiunte forze romane riescono a spezzare l’assedio unno a Orleans e il 20 giugno affrontano l’orda unna nei Campi Catalaunici. La battaglia è sostanzialmente vinta dai Romani e, mentre Teodorico muore sul campo, Attila riesce a fuggire, forse deliberatamente lasciato andare da Ezio nel disegno di una sottile strategia bellico- diplomatica. Nel frattempo gli Svevi continuano le loro razzie in Spagna mentre in Italia comincia una carestia.
La Battaglia dei Campi Catalaunici - moderna ricostruzione grafica - Total War 452: Attila si riaffaccia in Italia conquistando e saccheggiando diverse città del Nord tra cui Aquileia e Milano. Colpito da epidemie, l’esercito unno è costretto a ritirarsi verso est. Ezio, che presidia i passi montani, riceve truppe da Costantinopoli e attacca le retrovie dell’esercito di Attila. 453: All’indomani di un nuovo attacco verso l’impero d’Oriente, Attila muore improvvisamente. Nuovi conflitti scoppiano in Gallia tra Goti e Alani. 454: Mentre scoppia una nuova rivolta bacaudica nella Tarragonese e l’impero unno collassa dopo la battaglia del Nedao, Ezio, la nemesi di Attila, viene assassinato da Valentiniano III, probabilmente atto finale di un complessa congiura gestita da Massimo Petronio. Bibliografia Moderna Essenziale: Giacomo Caruso – Renato Scuterini: CHALONS 451 D.C. – ed. Chillemi 2012 Andrea Frediani: GLI ULTIMI CONDOTTIERI DI ROMA – Il Giornale-Biblioteca Storica 2001 Peter J. Heather, LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO: UNA NUOVA STORIA, Milano, Garzanti, 2006 Ian Hughes: EZIO, LA NEMESI DI ATTILA – ed. LEG, 2017 Emanuele Piazza: I FRANCHI NEL V SECOLO. La testimonianza di Gregorio di Tours - Bonanno editore, 2010 Giorgio Ravegnani: EZIO – Salerno Editrice, 2018 Hermann Schreiber: GLI UNNI – Garzanti 1976 Jerome W.P. Wijnendaele: L’ULTIMO ROMANO – 21 Editore 2014
EVENTI Il 16/2 ROMARS ha partecipato a “La Via Cornelia: 3000 anni di Storia” presso la Cascina di Sotto – Via Boccea 922. Un percorso storico-archeologico, dagli Etruschi ai Romani, da Santa Rufina ad oggi. Con ben quattro banchi didattici, dalla tessitura ai monili, dagli elmi alle armi, dagli strumenti di tortura ad uno spazio dedicato agli Unni, ROMARS ha raccolto molti consensi e positivi commenti dal numeroso pubblico e ponendosi in una posizione di assoluto riguardo in merito al Tardo Antico e al tardo Impero nello specifico. (Ken Randall – ripr. riserv.) NUMERI DISPONIBILI (i titoli non citati sono esauriti) 13) MAGNVS MAXIMVS 40) EPITOMA REI MILITARIS 14) IL GIORNO DELL’ALLIA 41)TRA STORIA E LEGGENDA 15) I MISTERIOSI ARCANI 42)LA FORTEZZA ANTONIA 17) L’ASSEDIO DI MASADA 43)SAN GIORGIO E IL DRAGO 18) DE REDITV SVO 44)PRAEFECTVS VRBIS 19) I DUE VOLTI DELL’IMPERO ROMANO 45)LEGIO II BRITANNICA 20) L’ETRUSCO UCCIDE ANCORA 46)SERMO CASTRENSIS 21) TERRA DESOLATA 47)SAGITTARIA 22) SEGNALI DI FUOCO 48)VERSO IL CASTELLO 23) CORNELIO IL CENTURIONE 49)L’ULTIMO LEGIONARIO 24) LA BATTAGLIA DELL’ALLELUJA 50)TETRICVS 25) 395-476, IL SECONDO TARDO IMPERO 51)LA GUARNIGIONE DI ROMA 26) LE CARCERI DELL’ORRORE 52) REGNO D’ITALIA, PRIMO ALTO MEDIOEVO 27) TARRACINAE, OBSEDIT! 53)GUERRIGLIA! 28) MEDIO IMPERO ROMANO 54)GLI UNNI 29)INDAGINE SU UN SOLDATO ROMANO DEL TERZO 55)OMBRE GIALLE SECOLO 56)I CAMPI CATALAUNICI 30) SOTTO PONZIO PILATO 57)SYLVA NIGRA 31) UTUS 58)GALLA PLACIDIA 32) RIVOLTA NELL’URBE 59)IL TESORO DI ALARICO 33) TORTURA! 60)I BUCCELLARI 34) IL TRAMONTO DEGLI DEI 61)STRATEGIKON 35) ULTIMI GIORNI AD OCCIDENTE 62)LA TABULA PEUTINGERIANA 36) ESERCITI DI ROMA NEL QUINTO SECOLO 63)EZIEIDE 37) LONTANO OVEST ROMANO 64)IL TERRORE DEI BARBARI 38) I NUOVI GUERRIERI 39) ODOACRE, CHI SEI? 3332765818---3883683997 ROMARS legioIIbritannica Cohors I Praetoria et X Urbana legioiibritannica.altervista.org/ paolo.belocchi57@gmail.com ROMARS
Puoi anche leggere