IL PREMIO "V. PIOTTI" A FAMEJA ALPINA: LA PASSIONE NEL COMUNICARE
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - PERIODICO DELLA SEZIONE DI TREVISO Bollettino informativo inviato gratuitamente ai soci In caso di mancato recapito, inviare a Treviso Cpo per la restituzione al mittente previo pagamento resi IL PREMIO “V. PIOTTI” A FAMEJA ALPINA: LA PASSIONE NEL COMUNICARE Anno LVIII - Novembre 2012 - N. 2 - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abb. Post. - 70% - NE/TV - Tassa Pagata - Taxe Perçue ALPINI, MONTAGNA SPECIALE SUL KOSOVO SISMA EMILIA E SCUOLE
EDITORIALE In questo particolare periodo il perdurare di una crisi sociale, economica e morale che non sappiamo ancora dove porti, si fa sentire un po’ anche all’interno Anno LVIII della nostra Associazione. Nonostante ciò, ho notato, Novembre 2012 facendo visita ad alcuni Gruppi e partecipando n. 2 ad alcune riunioni di Raggruppamento, quanta voglia di fare, quanta vivacità ci siano nella COMITATO DI REDAZIONE nostra Sezione. Ho visto alpini attivi, collaborativi Presidente con le Istituzioni, impegnati nella comunità di Raffaele Panno appartenenza con programmi anche a media e Direttore lunga scadenza. Questo mi permette di vedere delle prospettive Piero Biral che vanno al di là del momento e di essere, quindi, ottimista. Numerosi abbiamo partecipato all’Adunata nazionale a Bolzano, Redattori malgrado timori e remore che alcuni organizzatori avevano mostrato. Enrico Borsato, Paolo Carniel Gli alpini ancora una volta hanno dimostrato la loro capacità di Giampietro Fattorello, Amerigo Furlan, amalgamare, di saper coinvolgere l’intera città di Bolzano e convivere Isidoro Perin, Ivano Stocco, Toni Zanatta in amicizia, cosicché tutto si è svolto nella migliore tradizione alpina. Per il sottoscritto è stata e rimarrà un’Adunata indimenticabile, non Hanno collaborato alla solo per il clima di festa, ma anche per l’onore di aver sfilato per la realizzazione di questo numero: prima volta a fianco del Vessillo sezionale, fra due ali di folla festante. Giancarlo Bucciol, Bruno Crosato, Una settimana dopo l’Adunata nazionale il terremoto in Emilia ci Maurizio Fabian, Marino Marian, ha riportato alla cruda realtà. I nostri alpini volontari della Protezione Mario Martini, Remo Martini, Varinnio Milan, Loris Mora, Civile sono partiti per aiutare le popolazioni di Finale Emilia e di Cento. Livio Parisotto, Marisa Ricci, Per cinque mesi si sono avvicendati, sempre pronti in prima linea, Gianfranco Sartor, Pasquale Scopel, hanno dimostrato, con la loro capacità, esperienza e professionalità, di Lieta Zanatta essere diventati un punto di riferimento ed un vero patrimonio non solo per la nostra Associazione, ma anche per le nostre comunità. Autorizzazione Nel mese di luglio abbiamo partecipato all‘Adunata Trib. di TV n. 127 del 04/04/1955 Triveneta a Feltre, a dire il vero dimostratasi, per organizzazione e Redazione A.N.A. partecipazione, una “piccola” Adunata nazionale. Anche a Feltre Via S. Pelajo, 37 | Treviso la nostra Sezione era ben rappresentata con “quasi” tutti i Gruppi Tel. 0422 305948 - fax 0422 425463 presenti. Devo però ricordare a quegli alpini che non l’abbiano E-mail: treviso@ana.it - famalp@libero.it ancora “capito”, che le sfilate in qualsiasi Adunata, come in www.sezioneanatreviso.it qualsiasi altra manifestazione, vanno fatte con serietà. Serietà Stampa nell’abbigliamento e nel comportamento durante la sfilata. Grafiche S. Vito - Carbonera (TV) Nel mese di novembre ci siamo trovati per l’annuale Assemblea dei Capigruppo: è stata una giornata utile per raccogliere idee, C.C.P. n. 11923315 intestato alla proposte, e per conoscere la Vostra opinione su attività in essere e Sezione ANA di Treviso future. Con la Vostra critica costruttiva, collaborazione e sostegno Sped. in abb. postale contribuirete a migliorare le nostre iniziative e la vita della Sezione. 3° quadrimestre 2012 In questi mesi ho notato la volontà dell’intero Consiglio di fare, di proporre, di programmare per il futuro, Questa voglia di fare però, unita anche ad un po’ di inesperienza di alcuni, porterà probabilmente a compiere degli errori. Partendo dalla premesse che si sbaglierà in buona fede, sono certo che con lo Spirito Alpino che ci contraddistingue avremo la forza di superare le difficoltà lavorando insieme. Tutti i nostri obiettivi e scopi associativi sono raggiungibili se partiamo dalla forza della nostra unità. Un caloroso saluto a tutti Voi ed agli amici degli alpini. Scatti della nostra La consegna del P.C. a Finale Emilia premio “Piotti” a Il presidente sezionale e Cento Fameja Alpina Raffaele Panno 2 Fameja Ottobre Alpina 2012
Sommario MANI E CUORE PER SENTIRSI DIRE “GRAZIE!” SOMMARIO Dalla sezione Pag. 5 Per il secondo anno consecutivo ho preso parte ai lavori di recupero delle fortificazioni belliche della Grande Guerra, che costituiscono Cisa e premio Piotti 5 il “museo all’aperto” del Lagazuoi e Sass de Stria. Non è mia intenzione entrare nel merito delle motivazioni che hanno promosso Brevi .........................................11 questa iniziativa, parlare del progetto elaborato per valorizzare Adunata Sezionale ..................12 l’aspetto storico e culturale delle opere oppure dare informazioni sullo stato dei lavori. Di questi argomenti si è già detto tanto. Tuttavia, ricordo il forte impegno della Sezione di Treviso, inserita nel Comitato Speciale Kosovo 14 “Cengia Martini”, che dal 1999 ininterrottamente assicura la Adunata Nazionale ..................20 manutenzione delle opere. Ass. Naz. Delegati ....................21 Tralascio anche di descrivere l’evolversi di una giornata lavorativa Penne Mozze ...........................22 per esprimere invece, in modo sintetico, alcune sensazioni frutto Una casa per Luca....................24 dell’esperienza vissuta in via diretta, certamente comune ad altre Festa alpina Treviso..................27 persone con le quali ho lavorato assieme, ma ovviamente del tutto Raduni e anniversari Pag. 28 personale. Ancora una volta volontari di ogni età, senza distinzione di sorta, hanno messo in campo mani e cuore, le sole armi che conoscono. Triveneta Feltre 28 Quando il cuore si apre, e tutti sanno quanto grande e generoso sia 50° Piavon ...............................31 quello degli alpini, mani laboriose rispondono in perfetta sintonia 60° Badoere .............................32 e sono in grado di manifestare la sua forza. Alcuni ci siamo visti Raduno sul Contrin ..................33 per la prima volta, ma fra noi è stata cosa facile e immediata Deportati ai Lager....................34 familiarizzare. Non sono servite istruzioni particolari. Le squadre Solaroli Monte Grappa ............35 di lavoro hanno vivacizzato il cantiere come le api nell’alveare. Raduno sull’Ortigara ...............36 Ognuno aveva un compito ben preciso fin dall’inizio, al quale ha Raduno sul Pasubio .................38 puntualmente adempiuto senza lamentele e imprecazioni, rispettoso PC ANA e Solidarietà Pag. 40 del comportamento imposto dal carattere sacro di quei luoghi di sofferenza; mentre il Tricolore, animato dal vento, indicava la nostra presenza e celebrava che stavamo realizzando qualcosa di importante. Sisma Emilia 40 Al termine della giornata, seppure stanchi e sudati, nei volti PC e i giovani studenti.............44 appariva immensa la soddisfazione e dall’espressione si intuiva in Disabili del montello ...............46 tutti la coscienza di avere fatto un’azione utile. Ti concedevi così un meritato momento di distensione che serviva a scaricare la stanchezza Centro studi e cultura P. 47 e per un breve spazio di tempo, assorto in te stesso, scorrevi con la Progetto scuole........................47 mente i ricordi a te cari e vedevi passare davanti agli occhi immagini Fronte Italo Austriaco ..............51 di persone e luoghi che insieme avevano la capacità di esprimere Gita sul Palon...........................52 emozioni e sentimenti forti. L’avventura è poi finita ed è rimasto Caterina e il magico incontro ..53 qualcosa che, nato in precedenza, si sviluppa di volta in volta: una Banda Maser............................54 coscienza umana piena e la gioia di avere speso nel migliore dei modi Alpini del Canada ....................55 alcune ore al servizio di altri, consapevoli che non esistono basi di Al Portello Sile Pag. 56 riferimento in grado di valutare quello che abbiamo fatto. È arrivata anche la gratifica più grande: il “grazie” della gente che passando Sport Pag. 56 si fermava incuriosita, chiedeva di conoscere e apprezzava il nostro Marcia a Valdobbiadene ..........57 operato. Anch’io però mi sento di dire “grazie” per avere vissuto Vita di Gruppo Pag. 58 un’appassionante storia. Anagrafe Pag. 61 Varinnio Milan Fameja Ottobre 3 Alpina 2012
Posta Alpina A fine giornata mi dicevo quasi sempre che LA MONTAGNA non avrei mai più fatto uno sforzo così stancante… ma soltanto fino al prossimo appuntamento, che Andare in montagna mi ha sempre concordavo già subito con i miei amici. affascinato ed è stata per tanti anni una Ancora oggi, dopo tanti anni, quando penso a mia grande passione. certi passaggi, sento qualcosa nello stomaco (una Le attività che si possono svolgere in scarica di adrenalina?): perché saltare un crepaccio montagna sono molteplici: roccia, sci e vedere la corda che se ne va e mi lascia in balia su pista, sci alpino e anche semplici del crepaccio, a causa del nodo che si è slacciato, passeggiate. La pratica che ho oppure un passaggio su un cumulo di neve con abbracciato per prima è stata uno strapiombo di circa 300 metri sotto, sono cose quella della roccia. Arrampicarsi davvero impressionanti! vuol dire essere e sentirsi liberi Durante il servizio militare, che svolsi quasi mentre si va su verso l’alto e un appiglio è un interamente in alta montagna, non sono mai appoggio per innalzarsi, sempre più su. È come stato attratto dallo sci alpinismo e dalla roccia, estraniarsi dal mondo che ci circonda ed entrare in anche perché avevo un compito che non implicava una nuova dimensione, perché quello che si lascia la conoscenza profonda di quelle attività: la mia giù non esiste più. Quello che conta è la verticalità specializzazione era con le radio e sciare una della roccia, il cielo azzurro e la propria vita semplice necessità, perché dovevo stare al seguito affidata agli elementi come gli appigli, gli appoggi e delle Compagnie dei fucilieri. In me resta sempre la propria abilità di sfruttarli. Ricordo che quando vivo il ricordo di tutte le escursioni fatte sia raggiungevo la meta che mi ero prefissato provavo d’inverno che d’estate nelle grandi e meravigliose un grande appagamento, anche se avevo pagato un montagne del nostro favoloso arco alpino. prezzo altissimo in termini di energia e tensione. Il consigliere sezionale Roberto De Rossi COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE • Il presidente sezionale Raffaele Panno evidenzia alcuni • o da un suo sostituto. La prima esperienza concetti che gli alpini devono tenere in considerazione: è stata fatta a Quinto di TV in occasione del suo 60° di fondazione il 23 settembre scorso, • Copie non consegnate di “Fameja Alpina”: con un’ottima impressione complessiva. i Capigruppo sono invitati a verificare, tramite il Consigliere di Rgpt., se ci sono copie del giornale • La famiglia del gen. Pandolfi, “andato avanti” purtroppo che sono state riconsegnate in sede sezionale pochi mesi fa, ha deciso di donare parte della vasta perché non consegnate ai propri soci. Spesso, si biblioteca del generale alla Sezione ANA di Treviso: rileva, gli indirizzi e anche i numeri civici sono si tratta di ben 500 volumi solo di argomento alpino. esattamente quelli corrispondenti al socio indicato Il Presidente sezionale, d’accordo con il Comitato di nel tesseramento, perciò dovrà essere cura dei Presidenza, ha chiesto e ottenuto dal Consiglio di poter Capigruppo recarsi presso gli uffici postali per sistemare la vecchia sede di Galleria Bailo in centro capire come mai non vengono recapitati; alla città per farla diventare la biblioteca e il centro culturale della sede sezionale, distaccandola dalla sede • La sede nazionale ha esplicitamente ordinato di via S. Pelajo, da cui saranno spostati anche i volumi alle varie Sezioni, quindi a tutti i Gruppi, di non attualmente esistenti. Ciò renderà la Sezione di Treviso organizzare manifestazioni e/o cerimonie nei giorni una delle poche in Italia che possiedono una vera 20/21 settembre 2013 per la contemporaneità sede culturale, con una fornitissima biblioteca, adatta delle celebrazioni per il 20° anniversario della anche ad ospitare riunioni culturali, presentazioni fondazione dell’asilo di Rossosch in Russia. di libri nuovi e quant’altro. Infatti, dopo l’ultimo • Il CDS ha preso in considerazione la proposta del inquilino della vecchia sede di Galleria Bailo, non ci Presidente sezionale riguardante la sfilata dei sono state più richieste di utilizzo e la Sezione non Gagliardetti a tutte le manifestazioni: per dare poteva permettersi di mantenere attiva, con spese di maggior risalto e formalità si decide che da ora bollette e manutenzione, un vecchio appartamento in poi il Gagliardetto debba essere portato da un senza che venisse utilizzato da nessuno. Questa alfiere del Gruppo scortato dal Capogruppo soluzione appare evidentemente molto valida. 4 Fameja Ottobre Alpina 2012
Premio Piotti Il presidente nazionale Perona consegna al presidente sezionale Panno e al direttore Biral la coppa simbolo del premio “V. Piotti”, mentre il direttore dell’Alpino Fasani si accinge a consegnare anche la pergamena con la motivazione della vittoria LA CONSACRAZIONE DI TREVISO Finalmente l’incoronazione! Dopo occasione che ripaga la redazione del e i presenti si sono divisi, il sabato la comunicazione della vittoria del nostro giornale, ma anche l’intera pomeriggio, in tre diverse sezioni per premio “Vittorio Piotti” per la stampa Sezione, di tanti anni di lavoro, di sa- discutere tre argomenti proposti – che alpina del maggio scorso, finalmente a crificio e impegno volontario. La pla- erano stati introdotti da tre giornalisti Costalovara, sopra Bolzano, in occa- tea ci ha tributato un lungo applauso di professione nel corso del pomerig- sione del CISA (Convegno Itinerante assieme al presidente nazionale Perona gio: la coscienza civile da riportare in della Stampa Alpina) nella struttura e al gen. C.A. Primicerj, comandante auge nella società anche grazie al lavo- alpina appena ristrutturata dalla sede delle Truppe Alpine, ospite d’onore ro della stampa alpina, il metodo per nazionale, abbiamo ricevuto (erava- della giornata. Ora ci aspetta un certo poter arrivare prima e meglio ai mezzi mo in sei: con me i redattori Toni lavoro per la prossima edizione: ovve- di comunicazione locali e infine il Zanatta e Paolo Carniel, i consiglieri ro, al direttore del giornale vincitore rapporto con i mass-media nazionali. Livio Parisotto e Marino Marian, il spetta far parte della Commissione del Il dibattito è stato acceso, interessante presidente sezionale Raffaele Panno in premio per decretare il nuovo vinci- e proficuo in tutti e tre i tavoli, con testa) la premiazione dinanzi alle altre tore. conclusioni molto utili che sono state testate e alle maggiori Autorità alpine Per noi si tratta del “non plus riassunte da tre relatori la domenica e militari. Un’emozione indescrivibi- ultra” perché massima espressione del mattina, dopo la premiazione del pre- le! La domenica mattina, subito dopo giornalismo alpino: sono circa 180 le mio “Piotti”, come già detto, e prima la S. Messa celebrata nella chiesetta testate di Sezione e Gruppo che parte- degli interventi dei singoli redattori annessa al soggiorno alpino diretta- cipano a questa selezione e la vittoria, presenti. Al termine hanno preso la mente da don Bruno Fasani, attuale seppur di valenza limitata al nostro parola, come di consueto, le Autorità: direttore dell’Alpino, uomo di fede e mondo alpino, ha grande valore don Fasani, poi il gen. Primicerj e in- penna, e l’Alzabandiera, i lavori sono perché decretata da una commissione fine la chiusura consueta, d’effetto da iniziati proprio con la nostra premia- composta di giornalisti di professione parte del nostro presidente Perona. zione. Sono stato chiamato a ricevere e Autorità della sede nazionale. Che dire di più? Si è trattato di un assieme al presidente Panno la targa Al di là della nostra premiazione, il bellissimo fine settimana che ci rende commemorativa, il papiro che riporta CISA ha evidenziato alcuni importan- entusiasti di appartenere al nostro la motivazione della nostra vittoria e il ti elementi: in un contesto montano giornale e all’Associazione Nazionale trofeo, una coppa di cristallo massic- spettacolare, una struttura bella e all’a- Alpini. W “FAMEJA ALPINA” e W cio che viene detenuta dalla Sezione vanguardia, completamente alpina, TREVISO! vincitrice fino al prossimo concorso, ci ha accolti con una professionalità e P. B. che decreterà il nuovo vincitore nel una disponibilità fantastiche. La co- 2014. Una meravigliosa ed irripetibile scienza civile era il tema del Convegno Fameja Ottobre 5 Alpina 2012
FARE OPINIONE PER DIVENTARE COSCIENZA CIVILE La spettacolare cornice del sog- portare la domenica mattina le rela- sue parole ferme e chiare, i convenuti, giorno alpino ANA a Costalovara, zioni riassuntive delle varie riflessioni lasciando però alla domenica la sua frazione di Soprabolzano, sull’altopia- dinanzi a tutta la platea. I tre argo- allocuzione conclusiva ad effetto. Un no del Renon, ha ospitato un Conve- menti sono stati enunciati da tre ospiti saluto è stato giustamente tributato da gno della Stampa Alpina che, se verrà d’eccezione all’inizio del Convegno: don Fasani al suo predecessore Brunel- ritenuto pratico da svolgere dalla sede “Come comunicare sui media naziona- lo (poi la domenica Perona ha salutato nazionale e dagli intervenuti, proba- li” da Roberto Magurano, caposervizio anche il direttore emerito dell’Alpino bilmente potrà essere spesso utilizzato del Corriere dell’Alto Adige; “Valori Di Dato). Dopo l’introduzione agli per queste manifestazioni. Ben 53 le sui quali puntare per diventare coscien- argomenti dei tre comunicatori, i tre testate sezionali presenti, assieme a 6 za civile” da Umberto Folena, capore- gruppi di lavoro, precedentemente for- di Gruppo. Il tema del 16° Convegno dattore centrale dell’Avvenire; “Come matisi, si sono recati in tre distinte sale è particolarmente illuminante: poter comunicare sul territorio (internet, di riunione per discutere gli argomenti parlare e esprimere tramite la stampa ufficio stampa ecc.)” da Luca Marchio- proposti. Noi eravamo presenti con o altri mezzi di comunicazione chi ri, responsabile dell’ufficio Comuni- don Fasani per l’argomento “Come siamo e cosa facciamo può, e in questo cazione e Pubbliche Relazioni della comunicare sui media nazionali”: una periodo storico deve, creare coscienza Sezione ANA di Torino. All’inizio ha discussione interessante, aperta e molto civile, per poter dare spunti anche alla introdotto gli argomenti il direttore utile che si è dipanata fra la richiesta di società civile relativamente a quelli che dell’Alpino, l’alpino don Bruno Fasani, creare un vero e proprio ufficio stampa sono i valori che noi propugniamo, che giornalista direttore anche del Monte- in sede nazionale, utile anche per il rappresentano il nostro modus vivendi baldo della Sezione ANA di Verona, lavoro delle singole Sezioni, all’eviden- e che riteniamo possa essere utilizzato mentre hanno portato il loro saluto le za che è necessario creare dei contatti anche da altri al di fuori della nostra Autorità militari invitate, il gen. Macor con i giornali nazionali, o altri mass- Associazione. In realtà quest’anno la e il col. Mattina, capo ufficio delle media, per poter avere della visibilità e formula è cambiata, per permettere a Pubbliche Relazioni delle TT.AA. Il realizzare delle notizie interessanti che più rappresentanti delle testate alpine presidente dell’Assemblea era invece possano essere effettivamente divulgate di poter sviluppare il loro pensiero: 3 il vicepresidente nazionale Adriano in ambito non solo locale ma anche argomenti potevano essere sviscerati Crugnola. Naturalmente, anche il nazionale. nel pomeriggio del sabato per poi presidente Perona ha salutato, con le Secondo alcuni rappresentanti della 6 Fameja Ottobre Alpina 2012
Cisa nostra stampa serve anche cambiare la percezione dell’Italia è meglio di qualsiasi discorso o articolo scritto. Dobbiamo anche all’estero, oltre che farci catalizzatori verso il resto del quindi utilizzare questi esempi per riuscire a inserirci un po’ Paese per quanto riguarda i nostri valori e le nostre valuta- alla volta nella stampa e nei media nazionali. Anche utiliz- zioni sulla società civile. Bisognerebbe farci notare e che si zando le tecniche giuste di scritture e di presentazione delle parlasse di noi non solo in occasione dell’Adunata e delle notizie, per esempio come fa l’Ufficio Stampa delle TT.AA., calamità naturali per la Protezione Civile, ma sempre, anche occorrendo sempre selezionare attentamente le notizie per in occasione delle altre mille attività svolte. Il col. Mattina poter inviarle e farle pubblicare alla stampa nazionale. ha chiarito che purtroppo a volte, per modestia o anche su- Il secondo gruppo, che discuteva della coscienza civile, ha perbia, non riusciamo a far passare i giusti messaggi. Inoltre evidenziato come sia meglio non entrare specificamente in l’informazione del terzo millennio è evidentemente molto discorsi politici, per evitare dannosi confronti anche fra soci, informatizzata, bisognerebbe riuscire a stare al passo coi tem- e nemmeno in tematiche non condivise dalla sede nazionale pi e coltivare meglio le giuste relazioni con chi fa informa- dell’ANA. zione di professione. Anche con le nostre attività nelle scuole Il terzo gruppo ha colto un certo risveglio di qualche e a contatto con i ragazzi possiamo creare la coscienza civile alpino “dormiente” grazie alla nostra presenza nella stampa di cui si discute proprio in questo Convegno e aprire delle locale. Sarebbe importante che si istituisse un Ufficio Stampa porte per poter avere degli spazi nei giornali e nei media. Il nazionale che comunichi non solo all’esterno, ma anche cap. Piani, dell’ufficio stampa della Julia, ha indicato anche la all’interno dell’Associazione: infatti da più parti ci si aspetta necessità di possedere una tecnica di confezionamento degli una guida per le pubbliche relazioni da parte del direttore articoli, perché una notizia ben preparata, magari accatti- dell’Alpino e dal CDN nel futuro associativo. I social net- vante, può senz’altro essere maggiormente appetibile per work, inoltre, sono stati valutati come il futuro della comu- certi media. Non dobbiamo scordare, ha aggiunto un altro nicazione anche per noi: bisognerebbe indire un Convegno delegato sezionale, che dobbiamo scrivere e far sapere perché specificamente solo su questo tema. rimanga nella memoria, non per vanagloria. Certe notizie Di seguito la discussione aperta con le consuete, impor- che sono interessanti solo per noi o per poche persone, non tantissime dichiarazioni personali dei singoli rappresentanti possono essere veramente valide per i media nazionali: inuti- di Sezione o delle redazioni. Più di qualcuno ha evidenziato le accanirci su questo per nulla. Borsetto, del Notiziario della che noi siamo già degli autodidatti della coscienza civile Svizzera, ha fatto al proposta di poter inserire sull’Alpino la (Gerola di Trento, il consigliere nazionale Lavizzari), ma che rassegna stampa di giornali locali e nazionali che parlano de- abbiamo bisogno anche di farlo sapere di più e meglio, anche gli alpini, per poter creare un po’ di concorrenza e magari di declinando i nostri valori e concetti fondamentali, perché gara fra i giornali che possono sentirsi chiamati in causa. Però altrimenti, dire sempre e solo che noi abbiamo dei valori in ciò va contro la ricerca dell’Alpino stesso di snellire le sue senso generico non ci aiuta a farci capire (sempre Lavizzari). pagine invece di aumentarne la portata: Fasani ha risposto Burresi di Trieste ha asserito anche che possiamo parlare di che comunque la proposta verrà valutata. politica, sarebbe utile per creare coscienza civile: noi siamo Qualcun altro, invece, ha sostenuto che non occorre che apartitici, non apolitici! Chiosso ha invitato anche a non si mantengano chissà che rapporti con la stampa nazionale: cadere nel qualunquismo: non siamo solo noi ad avere valori per questo c’è l’Alpino. Però si devono cercare contatti giusti sani, non tutto è marcio e perduto. Dobbiamo operare per e costruttivi con la stampa locale e più contatti anche con le TT.AA. e i reparti in armi, di cui siamo un po’ carenti nei nostri giornali. Giustamente Rossi, della Sezione Pisa-Lucca- Livorno, ha fatto notare che per ridurre le nostre spese, oltre a quelle nazionali, bisognerebbe fare una verifica del GISA (il software che elabora i files che arrivano dal tesseramento delle Sezioni e tiene aggiornato l’elenco dei soci) perché spesso si ripetono gli stessi alpini, magari con indirizzi vecchi, e si invano i nostri giornali a molti indirizzi che non esistono. I risultati della discussione collaborativa dei tre gruppi di lavoro sono stati riassunti la domenica mattina, subito dopo la nostra premiazione al premio “V. Piotti”, che ha aperto la giornata di lavoro. Il nostro gruppo ha evidenziato che pur essendo per gli alpini quasi “contro natura” parlare di ciò che facciamo, per modestia, bisogna che però ci “violentiamo” un po’ per riuscire a farlo: è necessario per la nostra visibilità. Senza scadere nell’autoreferenziazione o nella vanagloria. L’Alzabandiera a Costalovara Gli esempi di quello che facciamo, tramite magari la P. C., Fameja Ottobre 7 Alpina 2012
CISA cambiare la gente che sbaglia e assieme il pezzo dell’editoriale dell’ultimo nu- l’ottimo gruppo sportivo nazionale cambiare le cose che non funzionano mero dell’Alpino riguardava i parroci negli sport invernali che ha sede a o che si possono sistemare dal basso. non per mandare un messaggio agli Courmayeur, il progetto “strade sicure” Bertuol coordinatore dei giovani delle alpini ma proprio ai preti, che possa in molte città in affiancamento alle sezioni italiane, ha chiesto che nei essere un messaggio di apertura, che li forze dell’ordine), non solo le cronache giornali vengano inseriti più argomenti aiuti a capire meglio l’Associazione e a dell’Afghanistan, spesso solo negative relativi alle opere dei giovani e alle dare gli spazi che richiediamo quan- quando muore un nostro soldato . innovazioni necessarie per il futuro do andiamo a dare l’estremo saluto Egli poi si è lasciato andare ad alcune dell’ANA, a utilizzare anche le novità ai nostri soci che “vanno avanti”. Al informazioni ormai non più riservate dei social network, delle applicazioni tempo stesso don Fasani ha chiarito che però non erano ancora di dominio dei cellulari, delle novità che possano che l’homo ludens, l’alpino che lavora pubblico: a causa della mancanza grave ammodernare e migliorare le redazioni ma sa anche fare festa e divertirsi, non di fondi statali probabilmente l’esperi- dei giornali stessi. è un elemento da tacere o da nasconde- mento della “Mininaja” verrà concluso, Infine i discorsi conclusivi: ha re, anzi: fa parte del nostro ruolo, della almeno nel senso attuale del termine iniziato don Fasani, che ha ribattuto nostra esistenza e va tutelato e svilup- (ma forse verrà chiesto all’ANA di por- ad alcune critiche che sono state fatte pato, naturalmente entro i limiti della tarlo avanti dal Ministero della Dife- a lui e all’Alpino dopo i primi numeri decenza. Infine egli ha concordato con sa…). Molti ruoli importanti in ambito presentati dal nuovo direttore. L’Al- molte opinioni espresse dai giornalisti europeo o NATO verranno ricoperti da pino non sta diventando la nuova alpini: va bene essere apartitici nell’A- nostri militari nei prossimi mesi, men- “Famiglia Cristiana”, come ha sottoli- NA, ma non certo apolitici, nel senso tre le TT.AA. perderanno il 4° Alpini neato qualcuno che teme che il nuovo buono, originario del termine politica, Paracadutisti che verrà a breve inserito parroco-direttore possa cambiare la per poter dare spunti nelle nostre città in un nucleo speciale di truppe scelte linea editoriale rendendola troppo e paesi a chi ci governa per poter opera- (assieme al “Col Moschin” e altre élite) “clericale”, al tempo stesso darà più spa- re onestamente per la res publica. direttamente al comando del Ministero zio anche ai “diversi”, se questo serve Il generale delle Truppe Alpine della Difesa; alla “Julia” poi dovrebbe a far capire meglio il messaggio degli Alberto Primicerj, ospite d’onore essere affidato il comando del Rgt. Di alpini e la solidarietà considerata come della domenica, evidenziano l’ottimo Cavalleria “Piemonte”, così come già valore insito nel nostro DNA, oppure rapporto ormai consolidatosi con l’As- avvenuto per la “Taurinense”. Le poche evidenziare meglio alcuni aspetti fino- sociazione, si è complimentato per la risorse causeranno una diminuzione del ra passati un po’ sotto silenzio, come formula del CISA e ha ringraziato per numero dei generali e dei graduati in le donne-alpine del numero di agosto il rilievo che gli alpini in armi hanno genere, nel quadro della sintetizzazione 2012 – anticipato dal calendario di nei nostri giornali. Tuttavia ha chiesto complessiva dell’Esercito italiano. In “Fameja Alpina” di quest’anno, che che il rapporto si rafforzi e migliori, per realtà, Primicerj ha chiarito anche che ha colpito molto don Fasani il quale, poter avere ancor più visibilità anche l’invecchiamento del personale volon- complimentandosi con Treviso, ha nella realtà civile, tramite i periodici tario facente parte dell’Esercito, non esclamato: «Siete arrivati primi anche alpini, magari evidenziando molte delle preventivato dai comandi militari e dal in questo!». Egli ha chiarito anche che iniziative e attività degli alpini (esempi: Governo al momento della sospensione della leva obbligatoria, sta causando alcuni problemi che diverranno gravi, in futuro, senza pensare adesso a delle soluzioni: alcune armi, che magari impiegano persone che stanno sedute e attivano sistemi d’arma, non hanno queste problematiche, ma gli alpini, che usano la prestanza fisica come elemento fondamentale, non possono permet- tersi di impiegare persone grasse o anziane! Si vedrà come si potrà ovviare a questo problema non certo di poco conto. Infine il discorso conclusivo del presidente Perona: egli ha chiarito, per chiudere la discussione sulla coscienza La platea del Convegno civile, che «…noi siamo a posto con 8 Fameja Ottobre Alpina 2012
Perona e Fasani guardano con attenzione il calendario 2012 di Fameja Alpina la nostra coscienza, ma dobbiamo far attenzione a non perderla. E neanche i nostri valori: purtroppo siamo uomini, oltre che alpini, e qualche pezzetto lo stiamo perdendo anche noi». Rela- tivamente all’informazione ha detto: «L’informazione è potentissima: l’uso da parte vostra dev’essere corretto e giusto e bisogna che venga fatta risalta- re sempre la verità. Abbiamo raggiunto ottimi risultati nella stampa, abbiamo anche raggiunto buoni livelli nel web e nei social network, che possono tutta- l’ANA in difficoltà con i nostri soci. quanto sia possibile farlo». via essere sviluppati di più. Ma atten- Preoccupiamoci invece di trasmettere i Così si è concluso il 16° CISA a zione: utilizziamoli con scrupolo e con nostri valori e i nostri principi. L’attua- Costalovara: di spunti e suggerimenti accortezza, perché li vedono in tutto le, storica povertà dell’Italia sta nel suo ne abbiamo recepiti parecchi, ora il pianeta e facciamo in maniera che bagaglio di valori e principi, non nel bisogna utilizzarli e metterci all’opera le notizie scivolino nell’informazione suo portafoglio!». Infine, il Presidente per realizzare gli obiettivi posti dall’As- da giornali scandalistici o giù di lì!». si è rivolto anche al suo nuovo diretto- sociazione e che noi responsabili della Rispondendo a qualche articolo appar- re don Fasani, dicendogli: «Noi due ci stampa alpina e del settore comunica- so su dei giornali sezionali Perona ha vediamo troppo poco, Bruno, dobbia- tivo delle Sezioni sposiamo appieno tuonato: «Non diverremo mai un club mo vederci di più e parlare assieme: per migliorare il nostro rapporto con la come il Rotary o un dopolavoro! Chi l’Alpino va bene com’è, ma comunque società civile, oltre a quello, già conso- l’ha mai detto? Non dovere scrivere non possiamo starcene tranquilli sugli lidato, con i nostri lettori alpini. queste cose che fraintendono i nostri allori. Completo è completo, ma va P. B. pensieri e le nostre parole, mettendo comunque aggiornato e migliorato per 90 - 90 GRUPPI pagine di storia e fatti dei nostri 90 PER NOVANT’ANNI Gruppi, verrà distribuito al prezzo “simbolico” di 5 € e rimarrà come Habemus Papam! Dopo tanto tempo documento, unico nella storia passato a elaborare e sistemare, della nostra Sezione, a perenne tagliare e aggiungere, finalmente memoria dei nostri alpini, con il libro dei 90 Gruppi della Sezione, tutto quello che hanno fatto e ideato e realizzato da “Fameja Alpina” fanno, le origini, i mutamenti, i per onorare il 90° di fondazione della programmi futuri e tutto ciò che Sezione ANA di Treviso del 2011, li caratterizza da sempre. Questo è pronto e disponibile: presentato l’atto finale, a distanza di quasi durante il Consiglio del 28 settembre un anno, della festa per il 90° scorso, è stato consegnato alla della Sezione: ancora auguri! riunione dei Capigruppo dell’11 novembre a Piavon. Il volume, 104 La redazione USCITE DI “FAMEJA ALPINA” • I numero raccolta chiude il 15 marzo stampa entro il 30 aprile; La redazione, su insistente richiesta da parte Vostra, • II numero dal 2013 in poi ha deciso di regolarizzare le uscite del raccolta chiude il 15 giugno giornale. Quindi abbiamo studiato questo calendario stampa entro il 31 luglio; di raccolta delle informazioni e di stampa che, salvo casi particolari valutati di volta in volta dalla redazione • III numero stessa e dal CDS, rimarrà immutabile e insindacabile: raccolta chiude il 31 ottobre stampa entro il 15 dicembre. Fameja Ottobre 9 Alpina 2012
CISA PREMIO “PIOTTI” Egregio Presidente, egregia così fondamentale. Senza un continuo Commissione del premio “V. Piotti”, confronto e un vivace scambio di gentili Autorità, stimati colleghi e cari opinioni e di idee non sarebbe possibile amici alpini, capire quale sia la rotta da seguire e sono davvero grato e onorato, in come continuare a evolvere nell’ambito qualità di direttore responsabile di del “giornalismo alpino”, in anni così “Fameja Alpina”, di ricevere a nome difficili dove è messa a dura prova della mia redazione e della Sezione la nostra stessa esistenza, il futuro ANA di Treviso questo premio, che Associativo. ci rende orgogliosi del nostro lavoro E il raggiungimento di questo di volontariato nel settore della traguardo, nel pieno rispetto della comunicazione nonché di appartenere a tradizione e della mentalità alpine, questa grande Associazione. è stato da noi di “Fameja Alpina” Un riconoscimento che, concesso valutato come punto di partenza, non ogni due anni da una Commissione di punto d’arrivo: punto di partenza per alta qualità, senza dubbio ci ripaga riuscire, nonostante molte difficoltà di tanto lavoro svolto, di tanto tempo economiche per la stampa dei giornali speso per i nostri Gruppi, la nostra e soprattutto per la spedizione, viste Sezione, i nostri amici alpini e tolto alle le attuali normative gravemente famiglie, alle quali riconosciamo sempre penalizzanti, a continuare nel nostro il merito di credere con noi nel compito, lavoro su un livello superiore, che ci mascherato da hobby, che compiamo porti a sviluppare le nostre capacità e quotidianamente. A noi compete conoscenze di “profani” del giornalismo e un ruolo, a mio parere non meno della realizzazione di “carta stampata” importante rispetto a chi si muove nel per poter trovare soluzioni ancor più volontariato alpino con “pala e piccone”, interessanti, coinvolgenti e accattivanti anche se meno faticoso, di far sapere cosa per i nostri lettori, sempre nel rispetto facciamo e come la pensiamo, tra di noi e del solco dell’informazione alpina e della soprattutto all’esterno, dove c’è bisogno tradizione che ci ha guidato fin qui. di sempre maggior visibilità e popolarità Mi auguro che anche i Vostri in un ambiente sociale sempre più legato giornali, piccoli o grandi che siano, con allo sviluppo dei mass-media e della molte o poche risorse a disposizione, comunicazione globalizzata. facciano la stessa cosa: facciamo vedere Ringrazio anche voi, direttori e a chi vuole definitivamente affossarci redattori delle testate sezionali e di che non molleremo e riusciremo a Gruppo, perché è anche grazie alla sopravvivere nonostante tutto! lettura e alla verifica attenta dei Grazie a tutti dell’attenzione. Buon Vostri giornali che il nostro periodico lavoro. W GLI ALPINI! W L’ITALIA ha saputo prendere spunti interessanti W “FAMEJA ALPINA” e migliorarsi nel corso degli anni per raggiungere questo risultato per noi P. B. 10 Fameja Ottobre Alpina 2012
Dalla Sezione BREVI S. POSSIDONIO di Fagarè della Battaglia, mentre devono essere ancora prese decisioni per altri luoghi di interesse Il Gruppo di Preganziol ha un contatto a S. Possidonio, storico-culturale (l’ossario di Nervesa della B., per Comune a pochi km. da Mirandola (MO), colpito esempio, viene già gestito in autonomia dal Gruppo dal recente sisma. Un paesano di Preganziol, da locale e quindi non serve questa convenzione). Per anni residente a S. Possidonio, ha chiesto l’aiuto ora l’operazione in convenzione fra Stato e ANA del Gruppo, che ha subito risposto: ha inviato dura un anno: chiaramente, viste le condizioni delle materiali vari e generi di prima necessità, subito nostre finanze e dell’Esercito, probabilmente dovrà dopo il terremoto, per circa 50.000 €. Ha svuotato essere reiterata oppure bisognerà arrangiarsi a praticamente le sue casse. Però il Gruppo vuol fare livello locale per evitare che anche questi simboli di più: S. Possidonio chiede l’aiuto degli alpini per del sacrificio per la Patria di tanti nostri nonni, padri costruire una casetta dell’acqua, cioè un centro di e fratelli vadano lasciati all’incuria e al degrado. purificazione e sanificazione dell’acqua proveniente dalle falde, gravemente inquinate dalle scosse telluriche. La spesa non è di poco conto: servono circa LAVORI IN SEDE SEZIONALE 37.000 €, di cui già 10.000 € recuperati dal Gruppo, ma non basta ancora. Chi volesse dare un contributo Durante gli ultimi Consigli sezionali il CDS ha deliberato (i lavori possono essere fatti in autonomia dagli le operazioni per la sistemazione degli impianti e delle alpini del Gruppo) può rivolgersi direttamente al apparecchiature della sede di via S.Pelajo: conclusione capogruppo Torresan oppure tramite la sede sezionale dei lavori per l’impianto d’allarme, acquisto di estintori per contribuire a dare una mano agli amici di S. interni (deciso l’acquisto di 4 estintori idrici per un totale Possidonio: tel. 0422-304859 – e-mail: treviso@ana.it di 638 €), completamento e manutenzione dell’impianto antincendio (300 € il primo anno, 260 dal secondo in poi), mentre i lavori per l’impianto di raffreddamento SACRARI NAZIONALI interno, di cui ormai non c’è più bisogno vista la Il Governo non ha fondi. Bella scoperta! Però non si conclusione del periodo estivo, verranno effettuati nel tratta solo di una frase fatta ma di una realtà che ora 2013 e costeranno circa 8.500 € più IVA. Il CDS ha deciso va a influire anche sulle opere dell’ANA. Infatti è stata anche di dotare la sala del terzo piano di un impianto creata una gestione speciale, tra l’associazione Onor stereo per il Consiglio ma anche per eventuali riunioni, Caduti nazionale e le Sezioni che sorgono ai piedi del comunicati stampa, convegni ecc. che si potranno tenere Grappa (MA ANCHE ALTRE Associazioni sono state nell’ampio sottotetto: costo complessivo di microfoni interessate, forse daranno una mano i Bersaglieri), e strutture tecniche € 3.650 dalla ditta Scapinello, che per poter reperire uomini e risorse per mantenere farà anche la manutenzione con costi ridottissimi. La aperti i luoghi della memoria a livello nazionale gestione e l’organizzazione logistica della sede è un relativamente alle due Guerre Mondiali del secolo altro argomento a cui il presidente Panno tiene molto: scorso: cioè sacrari, musei ecc. Nella nostra area di la prima importante modifica è lo spostamento delle competenza è già partito il progetto relativamente riunioni consiliari dal piano terra alla mansarda, più al monte Grappa: sabato 2 giugno è iniziata l’attività spaziosa e accogliente: il primo Consiglio al terzo di guardiania e di apertura giornaliera curata dagli piano si è svolto il 31 agosto scorso, mentre al piano alpini nei fine settimana nel sacrario e al museo di terra si potranno svolgere le varie riunioni e corsi Cima Grappa. Gli alpini, o “aggregati”, che danno specialistici indetti dalla Protezione Civile (i Consiglieri e l’adesione, oltre alle precise consegne, depliants i responsabili di settore dovranno cercare di indire le loro illustrativi del sito e informazioni da dare ai visitatori, riunioni non di mercoledì sera, giornata di apertura a riceveranno anche delle maglie e dei gilets dalla tutti, per non ingolfare la sede stessa); sede nazionale, oltre al pagamento dei pasti e per la gestione del bar della sede molti Gruppi hanno all’alloggio (in loco). Il rimborso delle spese di già dato la loro disponibilità: ora è già operante un viaggio, invece, sarà a carico delle singole Sezioni. programma settimanale per definire precisamente Al Grappa servono 4 alpini, mentre ne serviranno quali Gruppi svolgeranno la rotazione di servizio per meno negli altri siti individuati: fra poco inizierà inviare degli alpini a “tajar saeado” e “impenir ombre l’operazione di apertura alla domenica al sacrario e caffè” durante l’apertura del mercoledì sera!
Adunata Sezionale SEZIONALE “BAGNATA MA 14-15 aprile 2012: FORTUNATA” A CUSIGNANA a Cusignana la Sezione si raduna per l’Adunata sezionale e festeggia l’inaugurazione della nuova sede del Gruppo e i suoi 80 anni Speriamo che il detto “sposa bagnata, e l’Inno di Mameli, i brividi hanno iniziato a sposa fortunata” valga anche per la nostra scorrere lungo la schiena, Questi bambini e le nuova sede, che proprio il giorno dell’inau- loro maestre sono sempre una grande soddi- gurazione è stata investita da una pioggia sfazione per noi e ci fanno ben sperare per il torrenziale. Il 14 e 15 aprile scorsi Cusignana futuro, come alpini e come Italiani. si è vestita a festa col Tricolore per l’Adunata E domenica? Neanche le nuvole cariche di sezionale, che ci ha regalato due giorni di pioggia ci hanno fermato: via ancora per le grandi festeggiamenti per ricordare il nostro strade di Cusignana con i Gagliardetti belli 80° anniversario di costituzione e la nascita alti, tra cui quello dei Gruppi ANA di Gine- di una sede alpina costruita grazie all’aiuto vra e di Udine, con i Vessili sezionali di Cone- di tutti gli alpini del Gruppo, dell’Ammini- gliano, Vittorio V. e Udine in prima fila. Tutti strazione comunale e dei nostri compaesani. pronti ad onorare il nostro cappello davanti L’emozione era tanta per noi alpini che al monumento ai Caduti che ha compiuto abbiamo visto il nostro paese diventare trico- 30 anni. Poi la S. Messa, come dicevamo, la lore grazie a bandiere e tanta gente comune sfilata dalla chiesa con le “campagnole” per gli venuta a salutarci lungo le vie mentre sfilava- anziani e i reduci ad aprire, lo schieramento mo domenica mattina, dalla chiesa dopo la S. degli Alpini Veneto Team e i nostri amici Messa fino alla nuova “baita”. Tutto sotto la muli. A seguire la benedizione della “casetta” pioggia battente, che non ci aveva risparmia- da parte del nostro parroco don Dionisio, to però neanche il sabato sera, in occasione che ci è sempre stato tanto vicino e ci ha del concerto dei cori. La festa infatti era aiutato spesso. Infine i discorsi ufficiali delle iniziata sabato 14 con i nostri piccoli amici Autorità, soprattutto del nostro presidente delle scuole elementari, i bimbi con i quali sezionale Raffaele Panno, appena elletto, e ogni ottobre ci troviamo per la “castagnata”. del vicepresidente nazionale vicario Seba- Ci hanno fatto una splendida sorpresa: oltre stiano Favero. Quindi il taglio del nastro per alla mostra di disegni su tema alpino, che ave- inaugurare la sede in via S. Rocco, un luogo vamo organizzato assieme, ci hanno regalato che siamo certi sarà la base di molte decisioni una meravigliosa canzone, inventata da loro, e opere a favore della comunità, non solo per che ci ha fatto commuovere parecchio. Il il lavoro degli alpini ma dell’intero paese, ritornello fa: “Ai piedi del Montello sorge un di tutte quelle persone che in questi anni di La nuova “baita” del Gruppo di Cusignana; paese forte, cortese e bello, che ha coltivato lavoro ci sono state vicine e ci hanno aiutato e a pag. 13: il Vessillo e le Autorità con attenzione numerosi alpini da farne una che nei giorni che hanno preceduto la festa ci sull’attenti all’onore ai Caduti Sezione”. Quando poi hanno intonato il “33” fermavano per strada per dirci che anche loro 12 Fameja Ottobre Alpina 2012
erano emozionate all’idea dell’Adunata le stanze, fatto da mangiare e offerto da e non vedevano l’ora. Naturalmente è bere agli uomini al lavoro, perché non soprattutto la casa dei più di 100 soci fosse solo una sede associativa, ma una che hanno passato molto del loro tem- vera e propria casa degli alpini, dove po libero mettendo giù piastrelle, fare tutti si possano sentire a loro agio e malta, sistemare travi ecc., e delle nostre gioire in compagnia. donne, che hanno cucito tende, pulito Il Gruppo alpini di Cusignana AI PIEDI DEL MONTELLO Rit: Ai piedi del Montello sorge un paese forte, cortese e bello che ha coltivato con attenzione, IL CORO DEI BIMBI: UN BRIVIDO PER I PRESENTI numerosi Alpini da farne una sezione Preludio alla sfilata di domenica per l’Adunata sezionale degli alpini della Sezio- ne ANA di Treviso è la festa di sabato sera, 14 aprile 2012, organizzata a e gestita Con passi veloci e cuor generoso, dal Gruppo alpini di Cusignana. un arduo sentiero un tempo affrontavano, Graziati dalle condizioni meteorologiche, il corteo di alpini, preceduto dalla ancor più ora, sentinelle che vigilano, banda musicale di Maser, con alla testa il sindaco alpino di Giavera, arch. Got- pronti a porgere un aiuto premuroso. tardo, il neo presidente della Sezione di Treviso Raffele Panno, il capogruppo di Cusignana Giovanni Franceschini (Mario), il vicepresidente sezionale Loris Conte ed alcuni Consiglieri, ha percorso le vie del paese, già imbandierate e preparate a Rit: festa, per raggiungere la piazza dove, ad attenderlo, c’erano, già schierati, gli alunni della locale scuola elementare assieme ai loro insegnanti. Notata, tra i ranghi degli Acuto lo sguardo e alta la bandiera, alpini, anche la discreta presenza del vicepresidente nazionale vicario Ivano Gentili. alacre si adopera chi ha la penna nera, Un appuntamento atteso perché agli alpini è stata dedicata la mostra dei loro lavori perché ogni popolo si senta amico e fratello scolastici, predisposta nei locali della adiacente canonica. nella gioia e fatica della vita. Prima dell’inaugurazione e dell’apertura ufficiale, con l’intervento anche del parroco don Dionisio, il regalo delle cante alpine eseguite dagli alunni della scuola elementare che, per l’occasione, hanno proposto una brano inedito dal titolo “Ai Rit: piedi del Montello” (vedi riquadro accanto). Apprezzati sia per i contenuti che per la brevità i “discorsi” di circostanza pro- Con se porta i ricordi dei tempi, nunciati dal Sindaco, dal presidente sezionale Panno e dal capogruppo di Cusigna- gioia, accoglienza e tanta allegria, na Franceschini, coordinati dall’inossidabile cerimoniere Gianni Maggiori. Alle sentirsi amici, stare in compagnia, pronti alla festa emozioni suscitate nell’apprezzare i lavori degli alunni esposti, dedicati agli alpini e al bisogno su, veloci, sull’attenti. ed alla loro storia, per alcuni fortunati anche il fuori programma della visita ai loca- li del Museo situato all’ultimo piano della canonica. Una testimonianza di “me- Rit: Ai piedi del Montello moria storica” del lavoro della campagna e dell’artigianato ma anche arricchito con sorge un paese forte, cortese e bello alcuni preziosi reperti che risalgono agli eventi storici delle due Guerre Mondiali, che ha coltivato con attenzione, che hanno segnato il territorio. Impegno culturale ma anche occasione di aggrega- numerosi Alpini da farne una sezione zione e vicinanza con la popolazione. Gradita conclusione della festa è stato il ricco numerosi Alpini da farne una sezione buffet offerto a tutti gli ospiti dagli alpini di Cusignana. La redazione Fameja Ottobre 13 Alpina 2012
Speciale Kosovo LE PENNE NERE NON PARLANO PIU’ VENETO Avellino, Salerno, Caserta, L’Aqui- Servizio e foto di Lieta Zanatta © copyright la, Napoli, Ostuni, Reggio Calabria, Foggia… Gli alpini del 2° Reggimento Artiglieria Terrestre “Vicenza” di stan- za a Trento, comandati dal colonnello trentino Andrea Borzaga, in Kosovo dal 15 novembre 2011 al 15 maggio 2012, provengono da tutte queste località italiane. Dal nord Italia, solo il sergente maggiore Graziano Perli di Bassano del Grappa… Le penne nere non parlano più solo veneto. Da quan- do è stata sospesa l’obbligatorietà della leva nel 2005, le Forze Armate hanno potuto fare conto su richieste di volon- tari fortemente motivati a voler intra- L’Alzabandiera davanti al monumento ai Caduti a “Villaggio Italia” prendere la carriera militare, diventata sempre più un lavoro specialistico dalle ci sono meno opportunità lavorative e a soldati che parlavano solamente molteplici opportunità. Si chiede di es- la divisa, con il suo appeal, ha sempre gli stretti dialetti regionali, e non sere arruolati per continuare a studiare rappresentato uno sbocco professiona- si capivano l’un l’altro. Ma intanto o mettere a profitto il proprio titolo di le anche in tempi di leva obbligatoria. imparavano a conoscersi. Oggi certe studio, specializzarsi o andare all’este- Se da un lato, negli ultimi sette anni, è cadenze, come il lombardo, il piemon- ro in missione di “peacekeeping” nei aumentata esponenzialmente la qualità tese, il ligure, il veneto, non si colgono teatri operativi per fare delle esperienze delle risorse umane motivate e spe- più nell’italiano che si parla tra le uniche. Un mestiere come un altro, cializzate presenti nelle Forze armate, stellette. È un segno che una parte dove le richieste vengono fortemente dall’altra si è assistito sempre di più dell’Italia non c’è, manca all’appello dal centro e sud Italia, da Regioni dove a una “meridionalizzazione” di basi perché non partecipa, e non viene più e caserme, per via della provenienza rappresentata in quella che è diventata Lieta Zanatta è giornalista fortemente maggioritaria dei milita- un’autentica eccellenza nazionale, il pubblicista e si occupa di ri da parte delle regioni italiane del contingente italiano, così particolare giornalismo embedded al seguito centro-sud e delle isole. Cosa che non e così richiesto in delicate missioni in del contingente italiano nei vari è successa finché la leva è stata obbli- Italia e soprattutto all’estero. Anche teatri operativi. È stata varie gatoria, con i ragazzi di tutta Italia che in quei corpi, come quello degli alpini, volte in Kosovo e in Libano. Scrive si ritrovavano bene o male a passare un dove i veneti fino a pochi anni fa erano principalmente per i quotidiani della anno o poco più tutti assieme: sardi la quasi totalità. Lo straordinario spiri- Finegil “Messaggero Veneto” e “La e toscani, lombardi e siciliani, liguri to di corpo, la generosità, la tempra, la Tribuna di Treviso”. Nata a Venezia, e campani, e perfino alto atesini che semplicità, l’unicità che caratterizzano vive e lavora tra la terraferma in alcuni casi non parlavano nemme- le penne nere, nella nostra Regione della città lagunare e Treviso. no l’italiano. Una varietà di identità sono valori che restano relegati a degli culturali che si potevano incontrare e uomini i cui capelli diventano sempre conoscere sotto il Vessillo tricolore. più grigi, perché non c’è un ricam- Così come era successo, sia pur tra- bio generazionale che parla la lingua gicamente, durante la Grande Guerra, armoniosa di Goldoni. In meno di un che era riuscita ad unire la penisola a decennio siamo riusciti quasi ad estin- 55 anni dalla fondazione del Regno guerci. Non ci sono più “bocia” dalla d’Italia, spiegando nelle trincee sul pianura Padana e dalle Dolomiti, non Piave gli uomini e i ragazzi provenienti si sente più parlare veneto tra le divise da tutto lo Stivale. In quel frangente gli grigio-verdi. E non c’è un perché. ufficiali dovevano tradurre gli ordini Lieta Zanatta 14 Fameja Ottobre Alpina 2012
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