IL NUOVO CONSUMATORE - Manageritalia
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Copertina IL NUOVO CONSUMATORE A Beni, servizi, BBIAMO ancora ben chiara l’immagine degli impiegati della Lehman Brothers che escono comportamenti nel nostro dalla banca con i loro scatoloni. Eppure, nono- Paese: come sono cambiati stante sembri ieri, sono trascorsi 10 anni dall’i- nizio della “grande crisi”. Probabilmente la più i consumi delle famiglie lunga e grave dal Dopoguerra. Un cataclisma dall’inizio della grande che ha riorientato e modificato i consumi delle famiglie. Al punto che possiamo parlare di una nuova tipologia di consumatore che crisi? Trend, analisi si distacca secondo diverse modalità dal passato. e curiosità tratti dal libro Indietro non si torna La rivoluzione nel Il primo cambiamento riguarda le scelte d’acquisto. La crisi ha carrello. Viaggio nei imposto tagli e limitazioni che hanno spinto i consumatori a ride- finire le loro priorità. In pratica, ciascuno di noi è stato costretto a consumi dell’Italia che chiedersi: cosa mi serve? cosa mi interessa davvero? a cosa, invece, cambia (Guerini Next) posso rinunciare? I dati forniscono una risposta chiara: le scelte hanno premiato i prodotti e i servizi legati al tempo libero e al di Anna Zinola benessere personale. In una parola, all’esperienza. In un quadro fortemente incentrato sui servizi, quali sono i beni che “tengono”? In primis il food, e non solo perché è una categoria di prima necessità. L’investimento sul cibo ha una marcata conno- tazione emotiva: significa cura di sé, esplorazione, autogratifica- zione. E poi ci sono i prodotti per i “piccoli” di casa: i bambini e, sempre più spesso, i cani. Mentre, infatti, il numero dei figli dimi- nuisce, quello dei pet aumenta. E con esso la spesa a loro dedicata. Infine non va dimenticata la tecnologia, smartphone in testa. Del resto lo smartphone rappresenta lo strumento di accesso per ec- cellenza a tutto quel mondo (fatto di social network, blog, siti, forum) attraverso il quale le persone si informano e formano le proprie opinioni. È parte integrante (se non il perno) del modo di essere dei consumatori contemporanei. 6 SETTEMBRE 2018
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Copertina La crisi ha imposto tagli e limitazioni che hanno permercato per puntare sulla di- spinto i consumatori a ridefinire le loro priorità. versificazione dei luoghi di ac- quisto. Il motivo è semplice: la In pratica, ciascuno di noi è stato costretto a chiedersi: “grande” spesa del sabato non è cosa mi serve? cosa mi interessa davvero? a cosa, più conveniente né dal punto di invece, posso rinunciare? Le scelte hanno premiato vista economico né dal punto di i prodotti e i servizi legati al tempo libero e al benessere vista pratico. Meglio pianificare personale. In una parola, all’esperienza. la spesa giorno per giorno e am- pliare il range dei canali (offline e online). Meglio lo smartphone Insomma, il consumatore di oggi dell’auto è molto diverso da quello pre- Se il food e la tecnologia crescono, crisi. E pensare di tornare indietro alcuni beni durevoli, in passato sarebbe illusorio. Se anche i red- ritenuti fondamentali, vivono una diti tornassero ai livelli dei primi fase di relativo regresso. anni 2000, i consumi non sarebbe- È il caso ad esempio dell’auto, ro più gli stessi. La crisi economi- che ha perso appeal soprattutto ca, congiunta alle nuove spinte tra i giovani. Dal 2012 a oggi la culturali, ha disegnato una nuova percentuale di 18/19enni che ha geografia dello shopping. Sta a preso la patente è calata. Colpa noi trovarne le coordinate. dei costi di accesso e di manuten- zione dell’auto. Ma segno anche Fratelli (diversi) d’Italia di una diversa cultura. Per la ge- A guardarli così, di primo acchito, nerazione Z la macchina non è i consumatori italiani sembrano più uno status symbol. Il suo po- tutti uguali: iperconnessi, con lo sto è stato preso dalla tecnologia: smartphone sempre in mano, de- meglio uno smartphone di ulti- diti al buon cibo e attenti ai picco- ma generazione della patente. È, li di casa. Ma basta andare un questo, un cambiamento epocale poco più a fondo per scoprire dif- poiché segna un ribaltamento ferenze macroscopiche. A livello dei valori che per decenni sono geografico prima di tutto. Pren- stati centrali per il consumatore diamo come esempio il tema della italiano. salute: nelle regioni del Mezzo- giorno la spesa sanitaria pro capi- La spesa “frammentata” te è più bassa rispetto alla media A mutare non sono stati solo i del Paese. Il che si traduce in mi- prodotti e i servizi acquistati, ma nore disponibilità di cure medi- anche le strategie di spesa. Gli che, ricoveri ospedalieri più brevi italiani hanno abbandonato il rito e tempi di attesa più lunghi. Ov- della “spesona” settimanale all’i- viamente la difficoltà di accesso ai 8 SETTEMBRE 2018
servizi di assistenza sanitaria i tre anni. Non solo: nel corso de- spinge a ricorrere all’alternativa gli ultimi vent’anni la mortalità della sanità privata. Non a caso, sotto i 70 anni è diminuita in tutte nel corso degli ultimi cinque anni, le regioni settentrionali ed è risul- le regioni che hanno riscontrato tata stazionaria in quelle del Cen- un incremento più significativo tro. Al Sud, al contrario, il trend è della spesa privata sono quelle in forte aumento, al punto da far del Meridione. perdere agli individui che risie- dono in questa area del paese ciò Gli italiani al Nord sono più che era stato guadagnato negli longevi che al Sud… anni successivi al secondo Dopo- Ma la conseguenza più evidente guerra. (e per certi versi scioccante) di questa disparità riguarda la vita … e investono di più media. in attività culturali Oggi, a livello complessivo, la Anche gli investimenti nelle atti- speranza di vita alla nascita si at- vità culturali risentono della va- testa su 80 anni per gli uomini e riabile territoriale. arriva a 85 per le donne. In realtà, Chi investe più soldi in cultura però, al Nord si vive in media di risiede al Nord: 160 euro contro più che al Sud. Per fare un esem- una media di 130. Il Centro è sot- pio, la differenza tra il Trentino- to la media nazionale, come le Alto Adige e la Campania supera Isole e il Sud. Giusto per prende- SETTEMBRE 2018 11
Copertina re gli estremi: in Trentino-Alto glie e al livello di formazione. E Il tempo è un blob Adige si spendono al mese oltre nelle famiglie a basso reddito si In questi dieci anni, oltre ai pro- 208 euro contro i 59,31 del Moli- verificano fenomeni di vera e dotti e ai luoghi dello shopping, se. Ma alla base del divario ci propria “esclusione culturale”, sono cambiati i tempi e gli orari sono anche il reddito e il titolo di con una quota di mancata parte- degli acquisti. La scansione gior- studio. La partecipazione alle at- cipazione che supera il 55% degli no/notte si è sfumata, appiattita, tività culturali è infatti connessa appartenenti al gruppo sociale. sino a essere talora del tutto elimi- al livello di benessere delle fami- Sulla gestione del tempo libero nata. Per rendersene conto basta incide anche la dimensione ana- fare un giro in un supermercato grafica: l’orientamento verso cittadino dopo le 21: se in passato l’una o l’altra attività è condizio- tra le corsie si trovavano al massi- nato dall’età. mo un paio di persone alla ricerca Così, per esempio, il teatro e le di una bottiglia di vino da portare mostre d’arte sono particolar- in regalo a cena, oggi sono tanti mente amati dal pubblico che ha coloro che fanno la spesa by night superato i 60 anni, mentre i con- certi live pop e rock sono fre- quentati soprattutto dagli under 30. Agli spettacoli sportivi dal vivo assistono in primis i giovani tra gli 11 e i 24 anni e a ballare in un locale vanno gli under 35 e gli over 60. È evidente che i luoghi frequen- tati dai due segmenti non sono gli stessi. Tuttavia entrambi mo- strano un elevato livello di fedel- tà: sia che ci si scateni in discote- ca sulle note della house, sia che ci si lanci in pista al ritmo dell’or- chestra Casadei, si tende a farlo con regolarità. La conseguenza più evidente della disparità tra Nord e Sud riguarda la vita media. Al Nord si vive in media di più che al Sud. Non solo: nel corso degli ultimi vent’anni la mortalità sotto i 70 anni è diminuita in tutte le regioni settentrionali ed è stazionaria in quelle del Centro. Al Sud, al contrario, il trend è in forte aumento. 12 SETTEMBRE 2018
o comperano qualcosa da riscal- molte persone dopo la mezzanot- cedersi un po’ di tapis roulant o un dare al microonde. te. Numerosi clienti notturni so- paio di vasche solo in tarda serata Pioniere del 24/7 è stata la catena no in divisa da pilota o da ho- possono scegliere una palestra con Carrefour, che, dopo il primo stess, ma c’è anche chi torna da orario esteso. Fit Star è stata fra le esperimento del 2012 a Milano, un viaggio e ha il frigo vuoto e prime in Italia a sperimentare l’a- ha via via esteso la formula a chi, durante la giornata, non ha pertura 24 ore su 24 tutti i giorni molti altri punti vendita. Gli sto- avuto il tempo di fare la spesa. dell’anno. Nella palestra milanese re che hanno adottato questo ap- di corso Sempione alle 23 si posso- proccio registrano un incremen- Meglio di notte: no trovare una cinquantina di to delle vendite e picchi di pre- dallo shopping al fitness sportivi che alzano i bilancieri dal- senza verso le due di notte. Ov- e al wellness le panche e sudano sulla cyclette. viamente l’ubicazione del punto Non ci sono solo i supermercati. Sostituiti, all’una di notte, da una vendita è fondamentale. A Galla- Anche il mondo del fitness si è at- decina di altri che possono entrare, rate, a due passi dall’aeroporto di trezzato per rispondere alle nuove sebbene alla reception non ci sia Malpensa, si vedono entrare esigenze. Coloro che possono con- nessuno, con il badge. SETTEMBRE 2018 13
Copertina Dal fitness al wellness il passo è torno a mezzanotte: per i clienti è Appiattimento temporale breve. E infatti le spa si sono in- un modo per passare una serata anche con il food ventate la Late night wellness, cioè diversa dal solito, per le strutture Il processo di accelerazione ha benessere notturno alle terme. Si termali un sistema per avere un coinvolto allo stesso modo alcune inizia verso le 20, magari con un buon afflusso in una fascia oraria categorie alimentari. Prendiamo aperitivo in acqua, e si finisce in- che di solito è “morta”. il caso dei prodotti da ricorrenza, Attenzione, l’appiattimento tem- vale a dire le ricette legate a un porale non riguarda solo la scan- certo periodo dell’anno. È tutto sione giorno/notte. Anche il pas- un giocare di anticipo: a ottobre saggio delle stagioni è stato stra- compaiono sugli scaffali i ciocco- volto. Il fenomeno è stato innesca- latini di Halloween, che ai primi to dai marchi di abbigliamento che di novembre si mescolano con hanno via via ampliato il numero panettoni e pandori. A inizio gen- di collezioni presentate nel corso naio, quando a casa probabil- della stagione. E, in questo modo, mente i consumatori hanno anco- hanno “abituato” il consumatore ra un paio di panettoni da smalti- ad aspettarsi sempre qualcosa di re, arrivano i dolci di carnevale e La rivoluzione nel carrello. Viaggio nei consumi dell’Italia che cambia (Guerini Next) è l’ultimo libro di Anna Zinola, nuovo, a trovare – entrando in ne- il martedì grasso è già momento docente di psicologia del marketing all’Università di Pavia. gozio o scorrendo le pagine di un di uova pasquali e colombe... E Lavora come consulente nel settore delle ricerche di mercato e scrive su Corriere della sera, Corriere.it, sito di e-commerce – una novità così via, in un circolo (vizioso?) Mark up e Micro & Macro Marketing. più novità della precedente. senza fine. 14 SETTEMBRE 2018
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