Il Gallo forcello in AMBIENTE ALPINO - UNCZA

Pagina creata da Gianluca Graziano
 
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Il Gallo forcello in AMBIENTE ALPINO - UNCZA
[ricerca scientifica]

    Il Gallo forcello
    in AMBIENTE ALPINO
       Messa a punto di un                               importanza l’attivazione di un accordo di colla-         BARBARA
                                                                                                                  CRESTANELLO
                                                         borazione per la raccolta di campioni di fauna
       protocollo genomico                                                                                        Department of
                                                         tipica alpina, idonei all’analisi genetica, secondo      Biodiversity and
       per l’acquisizione                                un protocollo comune condiviso a livello delle           Molecular Ecology
                                                                                                                  Research and
       di dati finalizzati                               Alpi italiane. Lo scopo è la creazione di una ban-       Innovation Centre -
                                                                                                                  Fondazione Edmund
       alla gestione, in una                             ca dati biologica che sarà base fondamentale per
                                                                                                                  Mach
                                                         la realizzazione di attività di studio e ricerca in
       ricerca UNCZA
                                                         ambito genetico molecolare.                              In collaborazione con
                                                                                                                  ALICE FRASER
                                                               Ed è proprio su parte di questi campioni           dottoranda FEM-UNIFE
                                                         che si basa la recente collaborazione tra UNCZA
                                                         e FEM che aveva come obiettivo la messa a punto
                                                         di un protocollo innovativo, idoneo all’acquisizione
    INTRODUZIONE                                         di nuovi dati applicabili alla gestione e conserva-
    Il gruppo di Genetica della Conservazione della      zione del Gallo forcello in territorio alpino italia-
    Fondazione Edmund Mach (FEM) è da più anni           no. Lo studio della variabilità genetica permette di
    impegnato nella caratterizzazione genetica di        indagare gli effetti degli eventi passati, valutare le
    diverse specie di fauna alpina con scopi di con-     dinamiche future e prevedere gli esiti delle azioni
    servazione, gestione e/o monitoraggio. Aspetto       dell’uomo e dei cambiamenti ambientali nelle po-
    fondamentale per la buona riuscita di questi         polazioni naturali.
    progetti è la realizzazione di un campionamento            La variabilità genetica costituisce il livel-
    ampio ed esaustivo, che permetta di raccogliere      lo strutturale più semplice della biodiversità
    una serie di dati in grado di fornire un quadro il   complessiva di un ecosistema ed è lo strumento
    più possibile completo della situazione attuale.     necessario alle popolazioni per evolvere ed af-
    Per questo UNCZA, insieme a FEM e ISPRA              frontare i cambiamenti ambientali che negli ul-
    (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricer-    timi decenni avvengono in maniera sempre più
    ca Ambientale), hanno ritenuto di fondamentale       rapida.

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Il Gallo forcello in AMBIENTE ALPINO - UNCZA
Gli effetti negativi dell’impoverimento gene-       tetraonidi del Paleartico con una estensione lon-
                                    tico sulla fitness e sulle capacità di adattamento e       gitudinale totale che supera i 6000 km. La distri-
                                    sopravvivenza delle popolazioni naturali sono sta-         buzione di questa specie è abbastanza continua
                                    ti ormai ampiamente dimostrati: di conseguenza,            nella parte nord-orientale dell’areale, grazie alla
                                    le politiche di conservazione, gestione o uso so-          disponibilità di un habitat pressoché ininterrot-
                                    stenibile delle risorse faunistiche di un territorio,      to costituito dalle foreste boreali, mentre risulta
                                    soprattutto quelle soggette a forte sfruttamento           piuttosto frammentata nella porzione sud-occi-
                                    (caccia, pesca, traslocazioni, ecc.), non possono          dentale, in particolar modo in Europa centrale,
                                    più trascurare la salvaguardia o il ripristino della       dove è presente in piccoli nuclei isolati, relitti dei
                                    biodiversità a questo livello.                             fenomeni glaciali.
                                           Nel presente lavoro sono stati applicati i                 In Italia il Fagiano di monte è presente sui
                                    metodi di una nuova disciplina, conosciuta con il          rilievi alpini e prealpini, a quote comprese tra i
                                    nome di “genomica di conservazione”, che utilizza          900 ed i 2000 m s.l.m.
                                    le informazioni ottenute dallo studio della variabi-              Le popolazioni di Gallo forcello sono con-
                                    lità presente nell’intero genoma al fine di preserva-      siderate   pressoché stabili in gran parte del loro
                                    re la vitalità e la biodiversità di una specie. Questo     areale salvo che in Europa centrale ed occiden-
                                    nuovo approccio permetterà di studiare, con un             tale, dove i contingenti della specie hanno subi-
                                    livello di dettaglio mai raggiunto prima, aspetti im-      to a partire dagli anni ’70 una rapida contrazio-
                                    portanti legati alla storia demografica, all’ecologia      ne, che ha portato fino ad eventi di estinzione
                                    e alla biologia di questa specie.                          locale. Nell’Europa centrale, la popolazione più
                                           Il Gallo forcello è una specie a corologia eu-      ampia e relativamente stabile è distribuita lungo
                                    rosibirica boreoalpina. Il suo areale distributivo,        la catena alpina.
                                    compreso fra le medie e le alte latitudini del con-               Il pericolo maggiore che la conservazione
                                   Tabella 1: Numero   di   campioni   di   fauna   tipica   alpina   raccolti,   nelle   Alpi   Italiane   e   Svizzere,  
                                   nell’ambito   dell’accordo   di   collaborazione   tra   UNCZA,   FEM  forcello
                                    tinente   euroasiatico,   è il più vasto fra quelli dei    del  Gallo           devea  fronteggiare
                                                                                                           ed   ISPRA                       a livello
                                                                                                                             partire   dalla           glo-
                                                                                                                                                 stagione  
                                   venatoria  2010/2011.  I  campioni  sono  stati  suddivisi  per  Regione  e  provincia  di  campionamento.  
                      Tabella 1.                                                                         K6"+$"
      Numero di campioni di          !"#$%&"'()%*$&+$,      -,#$,&%./$.0%&1"
                                                              Gallo forcello   2%13)&$+"       2"/)%&"            (")&$+"     -),&+%4$&%    5"6)".7$,&+,
  fauna tipica alpina raccolti,
                                     -)$34$89"&":$,.;$34$,          <              8              8                  8            8               8
 nelle Alpi Italiane e Svizzere,
                                       !"#$%&"&%                    '              (              (                  (            (               (
   nell’ambito dell’accordo di
                                       )$*&%                        +              (              (                  (            (               (
   collaborazione tra UNCZA,
                                     5$#3)$,                        =              8              8                  8            8               8
       FEM ed ISPRA a partire
                                       ,-.%#*/                      +              (              (                  (            (               (
      dalla stagione venatoria
                                     5%07,)/$,                   >>=            ?@A               8                BC             8              =
 2010/2011. I campioni sono
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 stati suddivisi per regione e
                                       0#%56*/                    '+               +              (                  2            (               (
provincia di campionamento.
                                       7"-"                      '89            29:               (                  ;            (               (
                                                    ?E               8                CD             8              C
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                                       H"5G/                      C:             ;C               (                'C             (             24
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                                       @*6%&F/                    'C               '              3                  (            (               (
                                     K*$::"),                     D=               8              8                  B            8               8
                                       7/&G"&I@/>>%5%             '+               (              (                  8            (               (
                                     F%1,4".+%064"JJ$*%                        E<               D>B             >             B>

                                   Tabella 2: Numero   di   campioni   di   fagiano   di   monte   analizzati   nel   presente   progetto,   suddivisi        5
                                   per   Regione   e   Provincia.   Per   ciascuna   Regione   è   riportata   l’eterozigosità   media   attesa   (HE),  
                                   calcolata  usando  il  pacchetto  4P  (Benazzo  et  al.,  2015).    
Il Gallo forcello in AMBIENTE ALPINO - UNCZA
Tabella 1: Numero   di   campioni   di   fauna   tipica   alpina   raccolti,   nelle   Alpi   Italiane   e   Svizzere,  
nell’ambito  
      bale è dell’accordo     di   collaborazione  
              l’alterazione dell’habitat. Il degrado tra  
                                                      e laUNCZA,   FEM   ed  
                                                             RISULTATI         ISPRA   a   partire   dalla   stagione  
                                                                           E CONCLUSIONI
venatoria  2010/2011.  I  campioni  sono  stati  suddivisi  per  Regione  e  provincia  di  campionamento.  
      frammentazione degli habitat hanno isolato certe       Dall’analisi dei 173 campioni di Fagiano di monte
        popolazioni, rendendole particolarmente esposte               con ilK6"+$"
                                                                              metodo GBS sono stati ottenuti un totale di
        al rischio di estinzione.
    !"#$%&"'()%*$&+$,      -,#$,&%./$.0%&1" 2%13)&$+"                 2.442 Polimorfismi
                                                                  2"/)%&"             (")&$+" di Singolo    Nucleotide5"6)".7$,&+,
                                                                                                      -),&+%4$&%           (SNP).
  -)$34$89"&":$,.;$34$,              <                 8               8 numero di marcatori
                                                                      Il                  8         ottenuto 8 è buono consi-  8
    !"#$%&"&%                        '                 (
        METODICA                                                      derando la qualità dei campioni originali, ma (in-
                                                                       (                  (                  (
    )$*&%                            +                 (               (                  (                  (                 (
        Grazie alla concreta collaborazione
  5$#3)$,                            =           dell’UNCZA
                                                       8        e     feriore
                                                                       8        a quello 8atteso (normalmente8       tra i 10.000
                                                                                                                               8
        dei suoi soci, nell’ambito+ dell’accordo di( collabo-
    ,-.%#*/                                                           e( i 30.000 SNPs).  (                  (                 (
  5%07,)/$,
        razione UNCZA-FEM-ISPRA,  >>=               ?@A raccolti
                                             sono stati                8      Tuttavia,BCun sequenziamento   8    aggiuntivo,=at-
    0%#1/-"                         23                4                (                  (                  (                 (
        più di 1500 campioni (piume,
    0#%56*/                         '+
                                           pelo, tessuto)
                                                      +
                                                          appar-      tualmente
                                                                       (
                                                                                    in corso,
                                                                                         2
                                                                                                permetterà( di raggiungere     (
                                                                                                                                  i
    7"-"tenenti alle 6 specie di'89 fauna tipica alpina
                                                    29: presen-       risultati
                                                                       (         attesi e;di approfondire( le analisi.         (
        ti in territorio italiano (Tabella
                    ?E               l’analisi
                                                                       8         della CD
                                                                                        diversità genetica   8 presente traC gli
    0*%>>/     I campioni di tessuto +     e piume sono(    stati      (
                                                                      individui   possa (essere fonte di( informazione per     (
        !estratti tramite il sistema
    7A&%"                           '8
                                        automatico di
                                                      2
                                                         separa-
                                                                       (
                                                                      la
                                                                                         3
                                                                          gestione di questa    specie. (
                                                                                                             (                 (
    B"#*&"                           '                C                (                 :                                     (
        zione magnetica Thermo
    @%#D/&"(7A5*"(E55">/            8+   Scientific '; KingFi-
                                                    TM
                                                                       (      I valori di; eterozigosità (attesi e osservati,;
        sherTM Flex (Thermo C8
    @%#6%>>*                         Fisher Scientific,
                                                     ;+ Bonn,         calcolati
                                                                       (          per ciascuna
                                                                                         2          regione, ( sono compresi   (
  F)"&1$&%.,41%.,/$#"             DC>                D=             E@
        Germany).                                                     nell’intervallo>E                     >
                                                                                         0,2-0,3. L’eterozigosità           DD
                                                                                                                       è un indi-
    0">F/&"                         C4                '             3'                  23                  '                 3
    B#%&G"     La tipizzazione dei  2: campioni è stata
                                                     '8    effet-   ':ce che varia tra; 0 e 1 ed indica     ; la quantità di 4va-
        tuata tramite la metodica
  9,44".GHI%J1,                     AE    “GenotypingCA by se-        riabilità
                                                                       8         genetica
                                                                                        DA presente nei8 dati; più il valore >?
    H"5G/
        quencing” (GBS – Elshire    C:               ;C che si è
                                         et al. 2011),                è( vicino ad 1 'C                     (
                                                                                        maggiore è la variabilità           24
                                                                                                                          genetica
  9"&"1%                            CD                C              <                    8                  8                 8
        dimostrata efficace per2 l’identificazione
    0%>>A&"                                           '
                                                          di un       presente.
                                                                       (
                                                                                   I livelli
                                                                                          (
                                                                                             di eterozigosità(
                                                                                                                   riscontrati( in
        elevato numero di polimorfismi
    @*6%&F/                         'C          di singolo
                                                      '      nu-     3questa analisi evidenziano
                                                                                          (              livelli
                                                                                                             (   medio-bassi( di
        cleotide (SNPs) in specie
  K*$::"),                          D= non modello.    8 Questa       variabilità
                                                                       8            genetica
                                                                                         B     che potrebbero8     essere un 8se-
    7/&G"&I@/>>%5%                  '+                 (              (gnale di sofferenza
                                                                                         8                   (
                                                                                              della specie studiata. Le rela-  (
        tecnologia si basa sul sequenziamento NGS di li-
  F%1,4".+%064"JJ$*%                           E<                 D>B                  >                B>
        brerie di DNA genomico, arricchite in sequenze                zioni genetiche esistenti tra i diversi individui e
        codificanti mediante l’utilizzo di enzimi di restri-          regioni sono rappresentate in modo semplificato
        zione,  e  permette   il sequenziamento      simultaneo
Tabella 2: Numero   di   campioni   di   fagiano   di   monte         nelanalizzati  
                                                                            grafico ottenuto    dall’analisi progetto,  
                                                                                         nel   presente        delle componen-
                                                                                                                            suddivisi  
per   Regione   e   Provincia.   Per   ciascuna   Regione   è   riportata   l’eterozigosità   media   attesa  la(H ),  
        di  numerosi   campioni    (96 o 384).                        ti  principali  (PCA;   Fig.  2). Il grafico   evidenzia
                                                                                                                                                                      E
calcolata  usando  il  pacchetto  4P  (Benazzo  et  al.,  2015).    

                                                                                                                                                                          Tabella 2
         !"#$%&"'         ()%*$&+$,'                         -'   ./' !"#$%&"'                         ()%*$&+$,!                             -!         ./'              Numero di campioni di

                      !   "#$%&'#      !                     ()  ! '
                                                                                                   !   *#+,&     !                             -.  !              !       fagiano di monte analizzati
         012%'03$#"
                          8%2  !                                 !
                                                             9: ;'
                                                                      4,11"'560%72,
                                                                                                       8%2   !                                 =?  !   ;'
                                                                                                                                                                          nel presente progetto,
                                                                                                                                                                          suddivisi per regione e
                          "/01&2#          !                  3  ! '                                   45'/#     !                             -(  !     !                provincia. Per ciascuna

                          "0/+67&      !                      8 '!                            !        9/0:&#;45+7#;? ;'
                                                                      D)$E1$F4"&"G$,'
                                                                      H$E1$,            !              DB7'/     !                              .  !     !
                          "/$$5'#      !                      @  ! '                                   8%2   !                                  I  !   ;
Il Gallo forcello in AMBIENTE ALPINO - UNCZA
Figura 1.
       Siti di campionamento
   degli individui di fagiano
        di monte utilizzati nel
     presente progetto. Ogni
          punto rappresenta un
    singolo individuo e i colori
  rappresentano le Regioni di
     campionamento come da
  riquadro. Mappa creata in R
(R Core Team, 2018) usando il
pacchetto leaflet (Graul, 2016).

                                   presenza di una moderata struttura geografica.          proporzione di appartenenza a ciascuno dei due
                                   Le ellissi, che rappresentano le regioni, sono tra      gruppi, sono stati riportati anche sotto forma di
                                   loro in parte sovrapposte e molti individui (rap-       grafici a torta sulla mappa del territorio alpino,
                                   presentati dai punti) si raggruppano nella parte        considerando la composizione complessiva per
                                   centrale del grafico, indipendentemente dalla           ciascuna delle regioni. Analogamente ai risultati
                                   regione di campionamento (rappresentata dai             della PCA, non si riscontrano raggruppamenti su
                                   colori). Inoltre, piuttosto che il raggruppamen-        base geografica.
                                   to di individui sulla base della provenienza ge-              Il differenziamento degli individui in popo-
                                   ografica, alcune regioni (Piemonte, Lombardia           lazioni può essere il risultato della distanza geo-
                                   e Alto-Adige), mostrano un’alta differenziazione        grafica che li separa ed essere, ad esempio, lega-
                                   al loro interno con individui che si espandono          to alle capacità di dispersione di una specie. Per
                                   sui grafici lungo entrambi gli assi.                    testare se la differenziazione genetica osservata
                                         Per identificare la struttura genetica più        nel fagiano di monte sia legata alla distanza geo-
                                   compatibile con i nostri dati è stato applicato un     grafica è stato utilizzato il metodo di ‘isolamento
                                   apposito algoritmo che ha dato come risultato che       per distanza’ (IBD), che studia come cambiano
                                   gli individui analizzati possono essere ricondotti a    le distanze genetiche al variare delle distanze ge-
                                   due gruppi geneticamente distinti.                      ografiche. Se i dati seguono un modello di isola-
                                         Nel grafico (Figura 3) gli individui rap-         mento per distanza, maggiore è la distanza geo-
                                   presentati da una barra composta da due colori          grafica che separa due individui maggiore sarà la
                                   sono individui ibridi tra i due gruppi genetici         loro distanza genetica.
                                   individuati (POP1 verde, POP2 giallo). La mag-                I dati mostrano un isolamento per distanza
                                   gior parte degli individui studiati presenta una        significativo (0,33, p=0,0012).
                                   componente genetica mista. Per valutare meglio                In generale, i dati genetici attualmente
                                   la distribuzione geografica dei due gruppi gene-        disponibili sono solo moderatamente influen-
                                   tici emersi dalle analisi, i risultati, in termini di   zati dai pattern geografici. Non è stata, infatti,

                                                                                                                                                 7
Il Gallo forcello in AMBIENTE ALPINO - UNCZA
Figura 2.
                                                                                                          Analisi delle Component
                                                                                                          Principali (PCA). Ogni
                                                                                                          punto rappresenta un
                                                                                                          individuo e le ellissi
                                                                                                          rappresentano le regioni
                                                                                                          (90% intervallo di confidenza
                                                                                                          dal centroide), i colori
                                                                                                          rappresentano le regioni
                                                                                                          di campionamento come
                                                                                                          da Figura 1. Più vicini sono
                                                                                                          due punti sul grafico più
                                                                                                          simili geneticamente sono
                                                                                                          i corrispondenti individui.
                                                                                                          Analisi effettuata in R (R
                                                                                                          Core Team, 2018) usando
                                                                                                          il pacchetto adegenet
                                                                                                          (Jombart et al., 2008).

    evidenziata la presenza di popolazioni geneti-     una specie adattata all’ambiente di bassa mon-
    che geograficamente distinte, ma solo segnali      tagna e con distanze di dispersione post-natale
    significativi di isolamento per distanza. Questo   limitate, le catene montuose o le ampie val-
    sta ad indicare un aumento progressivo della       li presenti lungo l’Arco Alpino non sembrano
    diversità genetica all’aumentare della distanza    essere delle reali barriere alla dispersione per
    geografica. Diversamente da quanto atteso, per     questa specie.

8
Figura 3.
 Contributo genetico delle 2
  popolazioni inferite (POP1
     verde, POP2 giallo) nelle
        Regioni e nei genotipi
       individuali. Nella mappa
 ogni cerchio rappresenta una
regione, nel grafico ogni barra
    rappresenta un individuo e
 gli individui sono raggruppati
    per regione di provenienza
      (colori come da Figura 1).
Mappa creata con QGIS (QGIS
     Development Team, 2019).

                                           Rimane da approfondire la presenza, sull’Ar-     principali attraverso le quali hanno luogo la disper-
                                    co Alpino, di due gruppi geneticamente distinti,        sione degli individui ed il flusso genico. Infatti, seb-
                                    seppure omogeneamente distribuiti. La distri-           bene i dati non abbiano evidenziato fenomeni di
                                    buzione omogenea sul territorio di individui con        isolamento genetico, la frammentazione delle aree
                                    componente genetica mista, ma anche di individui        idonee per la specie e la suddivisione in un gran
                                    ‘puri’ con componente genetica unica (completa-         numero di sottopopolazioni, tra loro diversamente
                                    mente gialli o verdi nel grafico), fa pensare a feno-   connesse e, soprattutto, con densità demografiche
                                    meni recenti di mescolamento tra gruppi prece-          molto variabili, rimangono tra le principali minac-
                                    dentemente isolati, dei quali sarebbe importante        ce alla conservazione del Gallo forcello.
                                    identificare la provenienza.                                   Le analisi attualmente in corso, che preve-
                                           In conclusione, una gestione attenta ed effi-    dono oltre al sequenziamento aggiuntivo, l’analisi
                                    cace della specie a livello alpino, dovrà tenere pre-   di nuove popolazioni distribuite sull’arco alpino
                                    sente il livello medio-basso di variabilità genetica    italiano, attraverso una maggiore informazione
                                    riscontrata. Le scelte, in termini di abbondanza e      genetica e una più ampia copertura geografica,
                                    distribuzione dei prelievi, dovrebbero essere ridi-     consentiranno di valutare più in dettaglio, su sca-
                                    scusse non solo in funzione dei criteri demografi-      la più fine, quanto finora riscontrato per fornire
                                    ci ma, anche, identificando e preservando le aree       così specifici suggerimenti gestionali.

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