IL GALA DELL'ACCADEMIA. UN SOGNO LUNGO VENT'ANNI
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TEATRO ALLA SCALA Domenica 12 dicembre 2021, ore 20 Per il ventennale della Fondazione Accademia Teatro alla Scala e il trentennale della Fondazione Milano per la Scala IL GALA DELL’ACCADEMIA. UN SOGNO LUNGO VENT’ANNI SCUOLA DI BALLO, CORO DI VOCI BIANCHE e ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA DONATO RENZETTI, direttore con la partecipazione di MARTINA ARDUINO, prima ballerina del Teatro alla Scala MATTIA SEMPERBONI, ballerino solista del Teatro alla Scala ENKELEDA KAMANI, CHIARA ISOTTON, NINO MACHAIDZE, FATMA SAID, soprano CATERINA PIVA, mezzosoprano CHUAN WANG, tenore MASSIMO CAVALLETTI, baritono COMUNICATO STAMPA Domenica 12 dicembre 2021 alle 20 il Teatro alla Scala celebra con un grande Gala la sua Accademia, di cui ricorre il ventennale della nascita come Fondazione. Una serata speciale, animata da ex allievi divenuti ormai artisti riconosciuti o in crescente ascesa. Accompagnati dall’Orchestra dell’Accademia, accanto agli allievi di oggi della Scuola di Ballo e del Coro di Voci Bianche, si esibiranno Martina Arduino e Mattia Semperboni, prima ballerina e ballerino solista del Teatro alla Scala, e cantanti che hanno conquistato le platee di tutto il mondo come il soprano Nino Machaidze e il baritono Massimo Cavalletti, o che si stanno sempre più affermando come i soprani Fatma Said e Chiara Isotton, al fianco di chi ha da poco, ma già brillantemente, intrapreso una carriera di successo come il soprano Enkeleda Kamani, il mezzosoprano Caterina Piva e il tenore Chuan Wang. Sul podio dell’Orchestra torna un direttore di straordinaria esperienza come Donato Renzetti, che ha recentemente condotto al successo i giovani scaligeri in due concerti negli Emirati Arabi ad Expo 2020 Dubai e ad Abu Dhabi. Per il Maestro è un ritorno anche al Teatro alla Scala, dove ha iniziato la sua lunga carriera, quando, ancora adolescente, è entrato in orchestra come percussionista. La serata, che celebra anche il trentennale della Fondazione Milano per la Scala, da sempre vicina alla Scuola scaligera, sarà inoltre l’occasione per raccogliere fondi affinché l’Accademia possa proseguire nella propria missione, volta a far crescere giovani di talento sostenendoli concretamente nel loro percorso di formazione. Una missione che risale in realtà al 1813, anno in cui, con la creazione della Scuola di Ballo, nasce la vocazione del Teatro milanese a coltivare un vivaio di talenti destinati a calcare i palcoscenici più importanti del mondo. La storia dell’Accademia scaligera vanta dunque oltre 200 anni e, dopo la nascita nel 1946 della Scuola di canto (dal 1953 scuola de “I Cadetti della Scala”) e negli anni ’70 del Corso di scenografia, è per volontà del Sovrintendente Carlo Fontana che, in seguito al progressivo allargamento dell’offerta didattica del Teatro alla Scala durante gli anni ’90, l’Accademia nel 2001 assume l’attuale fisionomia, come Fondazione, con la distribuzione dei corsi in quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management) e oltre trenta proposte formative che abbracciano tutte le professioni legate allo spettacolo dal vivo. Oggi l’Istituzione, presieduta da Giuseppe Vita e diretta da Luisa Vinci, accoglie studenti provenienti da ogni parte del mondo. Ne sono Soci Fondatori, oltre al Teatro alla Scala, Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, Intesa Sanpaolo, Fondazione Milano per la Scala, Fondazione Bracco, Fondazione Berti, Università Commerciale Luigi Bocconi. IL GALA Il Gala si apre con tutti gli allievi della Scuola di Ballo chiamati a cimentarsi nella Presentazione ideata dal Direttore del Dipartimento Danza Frédéric Olivieri sugli Études di Carl Czerny, in una serie di esercizi sempre più impegnativi in base al livello di preparazione raggiunto. Segue Enkeleda Kamani, soprano di origine albanese diplomatasi nel 2019, anno in cui è stata una splendida Gilda alla Scala accanto a Leo Nucci e recentemente applaudita sullo stesso palcoscenico ne L’Italiana in Algeri nel ruolo di Elvira. Nei prossimi mesi sarà ancora Gilda alla Royal Opera House di Muscat e Despina nel Così fan tutte al Teatro Filarmonico di Verona. A lei è affidata l’interpretazione di Quel guardo il cavaliere dal Don Pasquale di Donizetti.
Anche Chuan Wang, tenore cinese dal piglio tutto mediterraneo, si mette alla prova in un’aria donizettiana, un’aria che fa tremare le vene ai polsi come Ah, mes amis! da La fille du Regiment. Wang, che ha concluso l’Accademia nel 2019, ha intrapreso una brillante carriera. La scorsa estate è stato applaudito al Rossini Opera Festival ne Il viaggio a Reims. È reduce dalla fortunata esperienza all’Opéra di Marsiglia per un’altra opera rossiniana, l’Armida. In una delle più celebri arie per baritono del repertorio verdiano, Di Provenza il mar, il suol da La traviata, è impegnato Massimo Cavalletti, toscano, diplomatosi nel 2005 e da allora sulla breccia con una costante presenza scaligera. Fra i suoi cavalli di battaglia, i ruoli di Marcello, del Conte di Luna, Figaro, che ha portato sulle scene dei maggiori teatri d’opera del mondo, dal Metropolitan di New York alla Staastoper di Berlino, dal Covent Garden a Londra all’Opernhaus di Zurigo. Fra i suoi primi impegni del 2022 si annoverano L’amico Fritz (David) al Maggio Musicale Fiorentino e Lucia di Lammermoor (Lord Enrico Ashton) all’Opernhaus di Zurigo. Tornano quindi sul palco i giovani danzatori della Scuola di Ballo che incanteranno in alcuni estratti dalla fiaba natalizia per eccellenza, Lo schiaccianoci, nella collaudata coreografia firmata da Frédéric Olivieri nel 2011. Sulle celeberrime note del capolavoro di Čajkovskij danzeranno il Passo a due dal Primo Atto e l’indimenticabile Valzer dei fiocchi di neve, con il Coro di Voci Bianche diretto da Bruno Casoni. Attesissimo ritorno al Piermarini è quello di Nino Machaidze, soprano georgiano, che dal diploma nel 2007 ha dominato ininterrottamente la scena internazionale: per il Gala ha scelto l’intenso “Inno alla luna”, Mesícku na nebi hlubokém, dalla Rusalka di Antonin Dvořák. Nino Machaidze ha incarnato quasi tutte le eroine del melodramma accanto a colleghi e sotto la direzione di maestri di fama assoluta: è stata Mimì, Desdemona, Gilda, Juliette, Adina, Violetta, Rosina, Luisa, Ines, Ninetta, Donna Fiorilla, Micaela, Leila, Thaïs, Marie. Non vi è quasi teatro dove non si sia esibita, riscuotendo sempre un grande successo di critica e di pubblico. A salire alla ribalta sarà poi Chiara Isotton, soprano bellunese, diploma 2015, negli stessi giorni impegnata nel ruolo della Dama di Lady Macbeth, nell’opera inaugurale della stagione scaligera: a lei il compito di vestire i panni di Tosca con Vissi d’arte, panni che indossa con grande disinvoltura avendo interpretato questo personaggio in diverse occasioni, non ultima, con uno straordinario riscontro di critica e di pubblico, quest’estate al Festival di Salisburgo alla prova generale dell’opera, chiamata all’ultimo momento in sostituzione di Anna Netrebko. Nel 2022 la attende il Don Carlo all’Opéra Municipal de Marseille. Martina Arduino e Mattia Semperboni eseguono uno dei Passi a due più conosciuti del balletto classico, il Passo a due da Le Corsaire, con la coreografia di Petipa, consegnato alla storia da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn. Il balletto aveva conosciuto diverse versioni e revisioni, anche dello stesso Petipa, l’ultima delle quali, vale la pena ricordarlo, per due artiste legate alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala: Pierina Legnani e Olga Preobraženskaja, la prima, ex allieva, nota soprattutto per essere l’interprete somma del Lago dei cigni e la prima ad eseguire i 32 fouettés del Cigno nero, la seconda, ballerina versatile e direttrice della Scuola fra il 1921 e il 1922. Martina Arduino è nata fra le mura della Scuola scaligera dove ha mosso i primi passi all’età di sei anni, frequentando i corsi di propedeutica. Diplomatasi nel 2015 ed entrata subito nel Corpo di Ballo del Teatro, ha avuto una carriera fulminante, diventando Prima Ballerina nel 2018. Mattia Semperboni, recentemente nominato Solista del Corpo di Ballo, ha frequentato l’Accademia fra il 2007 e il 2014: memorabile sin dai tempi della Scuola, tanto da farne un suo tratto distintivo, la prodezza tecnica delle sue pirouettes e dei suoi salti. Il Gala prosegue con la partecipazione del mezzosoprano Caterina Piva, milanese, diplomatasi nel 2020, a cui è affidato un altro caposaldo del repertorio operistico, L’amour est un oiseau rebelle, dalla Carmen di Bizet. Nella sua giovane carriera, Caterina Piva si è già distinta in diversi ruoli, fra cui si ricordano quelli di Fenena nel Nabucco, Emilia nell’Otello, Maddalena nel Rigoletto, Mrs. Meg Page in Falstaff, tutte produzioni del Maggio Musicale Fiorentino. Chiude il Gala con Les filles de Cadix di Léo Delibes Fatma Said, la prima artista egiziana ad aver frequentato l’Accademia, allieva fra il 2013 e il 2016, oggi pluripremiata interprete di rara sensibilità e raffinatezza. Fra I numerosi riconoscimenti, il premio della BBC Music Magazine come “Talento emergente dell’anno”, oltre al Vocal Award per l’album di debutto con la Warner Classics El Nour, album che le è valso anche il Premio della rivista Gramophone nella categoria “Song”. Fatma Said, che ha appena ricevuto l’Opus Klassik come “Giovane Artista dell’Anno”, nel 2022, oltre a un’intensa attività concertistica, affronterà un ruolo mozartiano a lei molto caro, avendolo interpretato con successo in primis alla Scala, quello di Pamina in un allestimento del Die Zauberflöte, coprodotto dall’Opéra de Rouen Normandie e dal Théâtre du Capitole di Tolosa. Il Defilé con cui si conclude la serata sulle note della Marcia dal II Atto del Tannhäuser di Wagner, non prima di una grande sorpresa per il pubblico, vedrà sfilare sul palcoscenico non solo gli artisti protagonisti del Gala, ma anche tutti gli ex allievi che oggi lavorano alla Scala, testimoni di quanto la missione della Scuola del Teatro si rinnovi ogni giorno.
TEATRO ALLA SCALA 12 dicembre 2021, ore 20 PER IL VENTENNALE DELLA FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA E IL TRENTENNALE DELLA FONDAZIONE MILANO PER LA SCALA IL GALA DELL’ACCADEMIA. UN SOGNO LUNGO VENT’ANNI SCUOLA DI BALLO DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Direttore, Frédéric Olivieri CORO DI VOCI BIANCHE DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Direttore, Bruno Casoni ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA DONATO RENZETTI direttore con MARTINA ARDUINO, prima ballerina del Teatro alla Scala MATTIA SEMPERBONI, ballerino solista del Teatro alla Scala ENKELEDA KAMANI, soprano CHIARA ISOTTON, soprano NINO MACHAIDZE, soprano FATMA SAID, soprano CATERINA PIVA, mezzosoprano CHUAN WANG, tenore MASSIMO CAVALLETTI, baritono Si ringrazia Infotel 02 72 00 37 44 www.teatroallascala.org
TEATRO ALLA SCALA 12 dicembre 2021, ore 20 PER IL VENTENNALE DELLA FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA E IL TRENTENNALE DELLA FONDAZIONE MILANO PER LA SCALA IL GALA DELL’ACCADEMIA. UN SOGNO LUNGO VENT’ANNI PRESENTAZIONE ANTONIN DVOŘÁK Ideata da FRÉDÉRIC OLIVIERI da RUSALKA Musica di CARL CZERNY Mesícku na nebi hlubokém Études (1848) NINO MACHAIDZE, soprano Orchestrazione Knudage Riisager (Edizioni Boosey & Hawkes, rappresentante per l’Italia Edizioni Ricordi) ALLIEVI DELLA SCUOLA DI BALLO GIACOMO PUCCINI DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA da TOSCA Vissi d’arte CHIARA ISOTTON, soprano GAETANO DONIZETTI da DON PASQUALE Quel guardo il cavaliere LE CORSAIRE ENKELEDA KAMANI, soprano Pas de deux Coreografia di MARIUS PETIPA da LA FILLE DU REGIMENT Musica di RICCARDO DRIGO Ah, mes amis! MARTINA ARDUINO CHUAN WANG, tenore MATTIA SEMPERBONI GIUSEPPE VERDI GEORGE BIZET da LA TRAVIATA da CARMEN Di Provenza il mar, il suol! L’amour est un oiseau rebelle MASSIMO CAVALLETTI, baritono CATERNA PIVA, mezzosoprano LO SCHIACCIANOCI LÉO DELIBES Ouverture Les filles de Cadix Pas de deux dall’Atto I FATMA SAID, soprano Valzer dei fiocchi di neve Coreografia di FRÉDÉRIC OLIVIERI Musica di PËTR IL'IČ ČAJKOVSKIJ DEFILÉ ALLIEVI DELLA SCUOLA DI BALLO da TANNHÄUSER DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Marcia dall’Atto II CORO DI VOCI BIANCHE Ideato da FRÉDÉRIC OLIVIERI DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Musica di RICHARD WAGNER Intervallo
DONATO RENZETTI Donato Renzetti è tra i più celebri direttori d’orchestra della scuola italiana. Nel 1976 ha ricevuto il “Premio Respighi” dell’Accademia Chigiana di Siena, nel 1978 ha vinto la medaglia di bronzo al Concorso Ernst Ansermet di Ginevra e nel 1980 è stato l’ultimo vincitore del Concorso Guido Cantelli al Teatro alla Scala. Ha diretto alcune tra le più importanti orchestre del panorama internazionale tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlino, la Tokyo Philharmonic, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra di Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse, l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra di Santa Cecilia, le Orchestre Sinfoniche della RAI. Ha diretto nei più famosi teatri del mondo, tra cui l’Opéra de Paris, il Covent Garden di Londra, il Grand Théâtre di Ginevra, lo Staatsoper di Monaco, il Capitole di Tolosa, la Metropolitan Opera di New York, la Lyric Opera di Chicago, la Dallas Opera, la San Francisco Opera, il Teatro Colón a Buenos Aires, il Bunka Kaikan di Tokyo, il Megaron ad Atene, oltre che in tutti i maggiori teatri italiani. E’ stato ospite di festival quali Glyndebourne, Spoleto e Pesaro e il Festival Verdi a Parma. Negli ultimi anni ha ripreso l’attività sinfonica e nell’Ottobre 2019 ha debuttato con la Filarmonica di Helsinki presentando per la prima volta in Finlandia la Seconda Sinfonia di Alfredo Casella. Dal 1982 al 1987 è stato Direttore Principale dell’Orchestra Internazionale d’Italia, dal 1987 al 1992 Direttore Principale dell’Orchestra Regionale Toscana, dal 2004 al 2007 Direttore Principale Ospite del Teatro de Sao Carlos in Portogallo e dal 2007 al 2013 Direttore Artistico e Principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Dal 2015 è Direttore Musicale della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese affermandosi come il più importante didatta italiano dopo Franco Ferrara: dai suoi corsi sono usciti i migliori direttore d’orchestra italiani oggi in attività, tra i quali Gianandrea Noseda e Michele Mariotti. Dal 2019 ha iniziato un progetto didattico presso l’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino. La sua discografia comprende registrazioni di Schubert, Mozart, Tchaikovsky, Mayr e Cherubini con Philips, Frequenz, Fonit Cetra, Nuova Era e Dynamic; la sua storica registrazione del Manfred di Schumann con l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala ha vinto il XIX Premio della Critica Discografica Italiana. Con la Filarmonica Gioachino Rossini ha inoltre registrato tutte le Ouverture di Rossini distribuite nel 2018 dall’etichetta Decca in occasione dell’anniversario del grande compositore pesarese. In DVD sono disponibili La Fille du régiment dal Teatro alla Scala, La Cenerentola dal Festival di Glyndebourne, La Gioconda dall’Arena di Verona e L’italiana in Algeri dal Rossini Opera Festival di Pesaro. Sono di recente state distribuite dall’etichetta Naxos le registrazioni de La campana sommersa e La bella dormente nel bosco di Respighi, realizzate con i complessi del Teatro Lirico di Cagliari, a testimonianza della continua attività di riscoperta di opere dimenticate del grande repertorio italiano del ‘900. Per i suoi meriti artistici in Italia e all’estero ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Frentano d’Oro (2002), il Premio Rossini d’Oro (2006) e il Premio Taormina Opera Stars (2016).
MARTINA ARDUINO, prima ballerina del Teatro alla Scala Nata a Moncalieri, inizia gli studi a Torino e nel 2007 entra alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, diplomandosi nel maggio 2015. Entra poi a far parte del Corpo di Ballo della Scala, con cui partecipa a numerose produzioni in teatro e in tournée, quali La bella addormentata nel bosco e Il lago dei cigni di Ratmansky, Cinderella e Progetto Händel di Bigonzetti, Symphony in C e Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine, Onegin di Cranko, La Dame aux camélias di Neumeier, Goldberg-Variationen di Spoerli, Petite Mort di Kylián, Boléro di Béjart, Romeo e Giulietta di MacMillan e Il giardino degli amanti di Volpini. Nominata nel 2018 Prima ballerina, interpreta da protagonista Le Corsaire di Anna-Marie Holmes, Apollo e Lo schiaccianoci di Balanchine, La Bella addormentata nel bosco e Don Chisciotte di Nureyev, Woolf Works di Wayne McGregor e Sylvia di Manuel Legris, titolo inaugurale della Stagione 2019-2020 di Balletto alla Scala. Nello spettacolo del 7 dicembre 2020 ... a riveder le stelle è tra gli interpreti di Verdi Suite di Manuel Legris. Debutta poi come Giselle nel balletto omonimo; prende parte a Grandi momenti di danza (passo a due da Excelsior), Omaggio a Nureyev (Adagio della rosa dalla Bella addormentata), Serata Grandi Coreografi (passo a due da Debussy pour sept danseurs di Roland Petit e divertissement da Paquita), Serata contemporanea (The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe). È Olga nella prima mondiale di Madina di Fabio Vacchi con la coreografia di Mauro Bigonzetti. Ha vinto il premio Danza&Danza come interprete emergente per la stagione 2016 e nel settembre 2020 è stata premiata tra i danzatori dell’anno nella 48° edizione di “Positano premia la danza Léonide Massine”. MATTIA SEMPERBONI, ballerino solista del Teatro alla Scala Nato a Milano, nel 2014 si diploma presso la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, partecipando poi a stage con maestri di fama internazionale come Victor Ullate, John Clifford, Monique Loudières, Marie- Agnès Gillot. Ha danzato in diverse produzioni della Scuola di Ballo, tra cui Lo schiaccianoci di Olivieri, Theme and Variations di Balanchine, Gaité parisienne di Béjart, e come allievo ha preso parte a Raymonda e al Lago dei cigni con il Corpo di Ballo scaligero. Entrato in Compagnia subito dopo il diploma, ha partecipato a produzioni quali Romeo e Giulietta e L’histoire de Manon di MacMillan, Lo schiaccianoci di Nacho Duato, Giselle di Yvette Chauviré, Un sogno di una notte di mezza estate, Lo schiaccianoci e Symphony in C di Balanchine, Boléro di Béjart, Le Corsaire di Anna-Marie Holmes, Don Chisciotte e La Bella addormentata nel bosco di Nureyev, Woolf Works di Wayne McGregor. Interpreta il ruolo di un Contadino e in seguito Eros in Sylvia di Manuel Legris, titolo inaugurale della Stagione 2019-2020 di Balletto alla Scala. In Grandi Momenti di Danza è nel cast del Corsaire di Manuel Legris; nella Serata Grandi Coreografi interpreta Espada nell’estratto del Don Chisciotte di Nureyev; nella Serata Quattro Coreografi è tra gli interpreti di Verdi Suite e di Canon in D Major di Jirˇí e Otto Bubenícˇek; nella Serata contemporanea è il protagonista in The labyrinth of solitude di Patrick de Bana. Nell’autunno 2021 è stato promosso solista della Compagnia, debuttando come Basilio nel Don Chisciotte di Nureyev al Teatro Arcimboldi. Ha ricevuto il premio Danza&Danza come interprete emergente per la stagione 2018 e nel 2019 è stato premiato tra i danzatori dell’anno nella 47ª edizione di “Positano premia la danza Léonide Massine”. ENKELEDA KAMANI, soprano Nata a Fushë-Krujë, in Albania, Enkeleda Kamani nel 2015 si è laureata in canto presso l’Università delle Arti di Tirana. Dopo aver vinto numerosi concorsi, nel 2014 è ingaggiata dal Teatro Nazionale dell’Albania, dove debutta nello stesso anno come Euridice in Orfeo ed Euridice, seguita l’anno successivo da Susanna nelle Nozze di Figaro. Nel 2016 interpreta i ruoli di Giulietta nei Capuleti e i Montecchi, di Pamina in Die Zauberflöte e di Musetta nella Bohème, oltre a esibirsi come solista nei Carmina Burana. Nel 2017 vince il concorso AsLiCo per il ruolo di Pamina e subito dopo è ammessa all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala di Milano, debuttando sul palcoscenico del Piermarini nel 2017 come Nano Sabbiolino in Hänsel und Gretel di Humperdinck e poi come Berta nel Barbiere di Siviglia per bambini. Sempre alla Scala, nel 2018 è stata Delia in Ali Babà e i quaranta ladroni di Cherubini e Adina nell’Elisir d’amore, e nel 2019 una Naiade in Ariadne auf Naxos, Tonina in Prima la musica poi le parole di Salieri e Gilda nel Rigoletto diretto da Daniel Oren con Leo Nucci nel ruolo eponimo. Nello stesso anno è finalista al concorso “Neue Stimmen” di Gütersloh. Ha iniziato il 2020 come Pamina in una nuova produzione della Zauberflöte diretta da Diego Fasolis alla Royal Opera di Muscat e poi debuttando come protagonista della Lucia di Lammermoor al Teatro Filarmonico di Verona. I suoi recenti e futuri impegni comprendono Un ballo in maschera (come Oscar) a Firenze, Rigoletto a Treviso, Padova e Firenze, La serva padrona (come Serpina) a Salerno, Torneranno i bei momenti, “pasticcio” ispirato alla trilogia di Mozart- Da Ponte, al Teatro Massimo di Palermo, Così fan tutte (come Despina) a Verona.
CHIARA ISOTTON, soprano Nata a Belluno, Chiara Isotton ha studiato presso la Scuola di Musica “A. Miari” della sua città e si è diplomata al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, perfezionandosi poi con William Matteuzzi e Roberto Scandiuzzi e frequentando i corsi di Renato Bruson all’Accademia Chigiana e le masterclass di Regina Resnik e Maria Chiara a Treviso. Nel marzo 2013 vince il Concorso di canto del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e debutta nella Tosca al Festival dei Due Mondi. Nello stesso anno entra a far parte dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala, debuttando in Teatro come Sacerdotessa nell’Aida con Zubin Mehta e come Alisa nella Lucia di Lammermoor. Nel 2015, dopo il diploma, ritorna a Spoleto per interpretare Mimì nella Bohème, che in seguito porta in tournée in Giappone. In concerto si è esibita nello Stabat Mater di Rossini a Vienna, in una serie di recital in Corea al fianco di Renato Bruson e poi a Hong-Kong, al Teatro Grande di Brescia, al Bol’šoj, al Conservatorio di Milano e al Carlo Felice di Genova nella Quarta Sinfonia di Mahler diretta da Fabio Luisi. Alla Scala ha cantato I due Foscari, Rigoletto, La cena delle beffe, La traviata e Hänsel und Gretel e Aida. I suoi impegni recenti e futuri comprendono The Medium di Gian Carlo Menotti a Modena, il Requiem verdiano a Baku e Il trovatore a Sassari, Mefistofele (come Margherita) al Théâtre du Capitole di Tolosa, Tosca a Nagoya, alla Fenice, al New National Theatre di Tokyo, a Treviso e a Piacenza, 7 Deaths of Maria Callas con Marina Abramovic´ alla Deutsche Oper Berlin, il debutto come Elisabetta nel Don Carlo a Marsiglia e in Suor Angelica a Tokyo e la partecipazione all’inaugurazione scaligera nel Macbeth diretto da Riccardo Chailly per la regia di Davide Livermore. NINO MACHAIDZE, soprano Nata a Tbilisi, in Georgia, Nino Machaidze ha studiato canto e pianoforte al Conservatorio di Stato della sua città e nel 2005 è stata ammessa all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala, debuttando l’anno dopo alla Scala in Ariadne auf Naxos. Al Piermarini ha poi cantato Silvia in Ascanio in Alba, Marie nella Fille du régiment, Despina in Così fan tutte, Lauretta in Gianni Schicchi, Musetta nella Bohème, Adina nell’Elisir d’amore, Juliette in Roméo et Juliette e Micaëla nella Carmen. Nel 2008 il suo debutto come Juliette al Festival di Salisburgo ha dato inizio a una brillante carriera internazionale, che l’ha portata a cantare nelle sedi più prestigiose al mondo. Nel 2011 ha cantato La fille du régiment al Metropolitan; nel 2012 ha esordito all’Opéra di Parigi nel Rigoletto ed è tornata a Salisburgo come Musetta nella Bohème. Ha poi cantato Thaïs a Siviglia, Los Angeles e Barcellona, Roméo et Juliette alla Staatsoper di Vienna, alla Monnaie di Bruxelles e alla Royal Opera House di Muscat, L’elisir d’amore a Madrid e a Vienna, Les pêcheurs de perles a Parigi e Los Angeles, La traviata a Los Angeles, Amburgo, Napoli e all’Arena di Verona, Il viaggio a Reims (Contessa di Folleville) ad Amsterdam e a Copenhagen, La gazza ladra al ROF di Pesaro, L’Africaine a Berlino, l’Otello di Rossini al Theater an der Wien, a Napoli e a Francoforte, Luisa Miller ad Amburgo, Zurigo e Salisburgo. Tra i suoi impegni più recenti, Les contes d’Hoffmann a Karlsruhe (Antonia), Guillaume Tell a Palermo, Il barbiere di Siviglia all’Arena di Verona e ad Amsterdam, La bohème a Tokyo e a Malta, Manon a Parigi e a Vienna, Otello a Francoforte, Il turco in Italia a Liegi, I Lombardi alla prima crociata a Monte-Carlo, Viva la mamma a Madrid, Cavalleria rusticana a Salerno, Giovanna d’Arco a Roma, Armida di Rossini a Marsiglia. FATMA SAID, soprano Nata a El Cairo, in Egitto, il soprano Fatma Said ha studiato canto alla Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino con Renate Faltin, perfezionandosi con Julia Varady, Wolfram Rieger e Tom Krause, e ha poi ottenuto una borsa di studio per l’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala. È stata la prima artista egiziana a esibirsi sul palcoscenico della Scala, dove ha cantato in Cenerentola per i bambini, L’enfant et les sortilèges, Il barbiere di Siviglia e CO2 di Battistelli, prima del debutto come Pamina nella Zauberflöte firmato da Peter Stein. Ha cantato in sedi prestigiose in tutta Europa e ha fatto parte dei BBC Radio 3 New Generation Artists. È stata l’Amour nell’Orphée et Eurydice al Teatro alla Scala e ha cantato alla Mozartwoche di Salisburgo nel Thamos re d’Egitto firmato dalla Fura del Baus. Ha rappresentato due volte l’Egitto alle Nazioni Unite per sostenere il diritto dei bambini all’istruzione attraverso la musica e nel 2018 ha partecipato al Silk Road Concert al Tempio di Luxor. Nel 2016, è stata la prima cantante lirica a essere premiata con il Creativity Award dello Stato per i suoi risultati artistici a livello internazionale. Di recente pubblicazione è il CD “El Nour”, per il quale ha ricevuto diversi premi quali il Gramophone “Song” category award e Opus Klassik Young Artist of the Year. I suoi recenti e futuri impegni comprendono Die Schöpfung alla Tonhalle di Düsseldorf, Die Zauberflöte in tournèe in Cina con la Scala, la Quarta Sinfonia di Mahler a Cagliari e un concerto di gala con Sonya Yoncheva alla Deutsche Staatsoper Berlin. Ha iniziato la stagione 2021-22 con un concerto a Istanbul con Rolando Villazón, che sarà seguito da recital ad Amsterdam, Anversa e Colonia. Si esibirà in concerto con la Cleveland Symphony Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la DSO Berlin e l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, prima di debuttare all’Opéra di Rouen come Pamina e al Festival di Verbier come Zerlina nel Don Giovanni.
CATERINA PIVA, mezzosoprano Il mezzosoprano Caterina Piva nasce a Milano, dove ha iniziato la sua formazione artistica nel teatro di prosa. Nel 2009 ha conseguito il diploma di recitazione presso il Teatro Carcano di Milano e nel 2017 quello di canto lirico presso il Conservatorio “G. Verdi”. Nel 2018, dopo la vittoria nella categoria “voci emergenti” alla 69a edizione del Concorso As.Li.Co, ha interpretato il ruolo di Meg Page nel Falstaff presso i teatri del Circuito lombardo; in seguito è stata Ciesca nel Gianni Schicchi e Mercedes nella Carmen a Las Palmas, dopo aver vinto il Concorso Alfredo Kraus. Ha frequentato il biennio 2018-2020 dell’Accademia Teatro alla Scala; nel gennaio 2019 ha debuttato sul palcoscenico scaligero come Annina nello storico allestimento di Liliana Cavani della Traviata con Myung-Whun Chung sul podio. Ha poi cantato Ciesca nel Gianni Schicchi firmato da Woody Allen e diretto da Ádám Fischer e Maddalena nel Rigoletto di Gilbert Deflo diretto da Daniel Oren. I suoi impegni più recenti comprendono la partecipazione al Gala Plácido Domingo al Teatro alla Scala e l’Otello (come Emilia) con la direzione di Zubin Mehta e la regia di Valerio Binasco al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, dove è stata anche Fenena nel Nabucco, Flora nella Traviata, Nikona in Siberia di Giordano, Meg Page nel Falstaff e Maddalena nel Rigoletto, ruolo che ha interpretato anche al Teatro di San Carlo di Napoli. Nell’estate 2022 canterà nel Trittico pucciniano al Festival di Salisburgo. CHUAN WANG, tenore Chuan Wang ha studiato canto al Conservatorio di Guangzhou, conseguendo il diploma di primo livello nel 2012, e ha continuato gli studi in Italia, dove si è laureato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e ha seguito diverse masterclass. Nel frattempo, si è qualificato in importanti concorsi internazionali di canto e ha debuttato in diversi ruoli, tra cui Ernesto nel Don Pasquale, Tonio nei Promessi Sposi di Ponchielli, Nemorino nell’Elisir d’amore; inoltre ha cantato come solista nei Carmina Burana di Orff. Nel 2017 è stato ammesso all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala, partecipando a diversi progetti dell’Accademia: è stato Almaviva nel Barbiere di Siviglia per i bambini, Calaf nell’Alì Babà di Cherubini diretto da Paolo Carignani per la regia di Liliana Cavani, Nemorino nell’Elisir d’amore per i bambini, come Rinuccio nel Gianni Schicchi diretto da Ádám Fischer per la regia di Woody Allen. Inoltre, ha preso parte alla nuova produzione di Chovanšcˇina diretta da Valery Gergiev per la regia di Mario Martone. Alla Scala ha interpretato il Duca di Mantova nella storica produzione di Gilbert Deflo del Rigoletto diretto da Daniel Oren, è stato Ramiro nella Cenerentola per i bambini e uno Schiavo nella nuova produzione della Salome diretta da Riccardo Chailly per la regia di Damiano Michieletto e ha partecipato alla prima mondiale di Madina di Fabio Vacchi; inoltre è stato il Conte di Libenskof nel Viaggio a Reims al ROF di Pesaro nonché Ernesto, Gernando e Ubaldo nell’Armida di Rossini all’Opéra di Marsiglia. MASSIMO CAVALLETTI, baritono Nato a Lucca, Massimo Cavalletti ha iniziato gli studi di canto nella sua città natale con Graziano Polidori e in seguito è stato ammesso all’Accademia Teatro alla Scala, dove ha perfezionato la sua tecnica vocale con Luciana Serra, Leo Nucci e Luis Alva. Si esibisce nelle più prestigiose sedi internazionali, fra cui il Teatro alla Scala, il Metropolitan di New York, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper e la Staatsoper di Berlino, l’Opernhaus di Zurigo, il Festival di Salisburgo e il Bunka Kaikan di Tokyo. A seguito del debutto nell’ottobre 2004 al Teatro Donizetti di Bergamo in Parisina, inizia una collaborazione con la Scala che lo vede impegnato nelle parti di Figaro (Il barbiere di Siviglia), Schaunard e Marcello (La bohème), Enrico Ashton (Lucia di Lammermoor), Paolo (Simon Boccanegra), Parmenione (L’occasione fa il ladro), Ford (Falstaff), Rodrigo (Don Carlo), Escamillo (Carmen), Francesco (I masnadieri), Lescaut (Manon Lescaut) e il Conte di Luna (Il trovatore). Nel 2007 entra a far parte dell’ensemble dell’Opera di Zurigo. Ha collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Riccardo Chailly, Nello Santi, Myung- Whun Chung, Fabio Luisi, Michele Mariotti, Daniele Gatti, Nicola Luisotti, Daniel Harding, Gustavo Dudamel, Daniele Rustioni, Gianandrea Noseda e Simon Rattle. Recentemente ha cantato L’elisir d’amore (come Belcore) alla Scala, Il trovatore al Teatro Verdi di Salerno, al Carlo Felice di Genova, alla Scala, a Macerata e a Las Palmas, Ernani (Don Carlo) a Pisa, Il barbiere di Siviglia al Maggio Musicale Fiorentino, La bohème a Las Palmas e al Regio di Torino, Lucia di Lammermoor a Zurigo, Madama Butterfly (Sharpless) all’Opéra di Monte-Carlo.
FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Si deve risalire al 1813, anno della creazione dell’Imperial Regia Accademia di Ballo, l’odierna Scuola di Ballo, per trovare le prime radici di quella vocazione che il Teatro alla Scala ha sempre dimostrato verso le nuove generazioni, con la precisa volontà di tramandare e vivificare un patrimonio inestimabile di conoscenze e di sapere dei maestri scaligeri, non solo la tradizione lirica e coreutica, ma anche l’abilità creativa e manuale. Dopo la nascita negli anni ‘50 della scuola dei “Cadetti della Scala”, di cui l’attuale Accademia di perfezionamento per cantanti lirici è l’autorevole erede, e nel 1970 del Corso per scenografi realizzatori, l’attività formativa legata al Teatro milanese ha conosciuto uno sviluppo costante. La progressiva diversificazione delle proposte didattiche ha portato, sotto la sovrintendenza di Carlo Fontana, nel 1991 alla nascita della Direzione Scuole, Formazione e Sviluppo, e nel 2001 alla creazione di un’istituzione autonoma, la Fondazione Accademia Teatro alla Scala. Ne sono soci fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, la Fondazione Berti, la Fondazione Bracco, la Fondazione Milano per la Scala, l’Università Commerciale Luigi Bocconi e Intesa Sanpaolo. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati, che permettono all’istituzione scaligera di erogare borse di studio e favorire diverse formule volte ad agevolare la frequenza degli studi. Oggi, sotto la Presidenza di Giuseppe Vita e la Direzione di Luisa Vinci, l’Accademia conta millesettecento allievi e una trentina di corsi distribuiti in quattro dipartimenti - Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management. A garantire la preparazione dei nuovi talenti (cantanti lirici, professori d’orchestra, maestri collaboratori, coro voci bianche, ballerini, scenografi, sarti, truccatori e parrucchieri, parruccai, lighting designer, fotografi di scena, videomaker, tecnici audio, manager, direttori di scena) oltre trecento docenti: i maggiori artisti e le più qualificate maestranze del Teatro alla Scala cui si affiancano affermati professionisti dello spettacolo dal vivo. Il contatto diretto con il mondo del lavoro costituisce la base della metodologia didattica, al fine di garantire un valido inserimento professionale grazie ad un’intensa attività di tirocinio e formazione “sul campo”: concerti, spettacoli, esposizioni, oltre al tradizionale appuntamento annuale con il “Progetto Accademia”, titolo inserito nella stagione della Scala, sono i banchi di prova a cui costantemente sono chiamati tutti gli allievi, non solo sul territorio nazionale. Negli anni più recenti, infatti, sono state incrementate le attività di spettacolo che arricchiscono e completano il percorso formativo degli studenti, in Italia e all’estero. Lo testimoniano i numerosi eventi realizzati in oltre venti paesi europei ed extraeuropei, fra i quali Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, India, Norvegia, Olanda, Oman, Russia, Serbia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Svizzera. Innumerevoli i grandi artisti che qui si sono formati: Roberto Bolle, Massimo Murru, Marta Romagna, Nicoletta Manni, Virna Toppi, Martina Arduino, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Fabio Capitanucci, Giuseppe Filianoti, Carmen Giannattasio, Anja Kampe, Nino Machaidze, Anita Rachvelishvili, Nino Surguladze, Aya Wakizono, Pretty Yende, solo per ricordarne alcuni. Senza contare tutti coloro che operano dietro le quinte dei teatri più prestigiosi del mondo.
Soci Fondatori dell’Accademia Teatro alla Scala Si ringrazia Main Sponsor e Fornitore Ufficiale della Scuola di Ballo Sponsor Tecnico dell’Accademia Teatro alla Scala
ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Il progetto formativo dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala accompagna giovani musicisti alla futura carriera professionale offrendo loro, nell’arco di un biennio, una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto. Il programma didattico prevede lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni, tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala a cui si affianca un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, sotto la guida di alcuni fra i più autorevoli e rinomati direttori d’orchestra del mondo. Gli allievi hanno l’opportunità di esibirsi in primis al Teatro alla Scala, che non solo li ospita annualmente per un’opera inserita nel cartellone, ma li impegna anche per alcune produzioni del Corpo di Ballo e per numerosi concerti. Fra le opere e i balletti in scena al Teatro milanese fra il 2007 e il 2019 si annoverano Così fan tutte, Le nozze di Figaro, L’occasione fa il ladro, L’italiana in Algeri, Don Pasquale, La scala di seta, Sogno di una notte di mezza estate, Giselle, Onegin, Histoire de Manon, Il barbiere di Siviglia, Die Zauberflöte, Hänsel und Gretel, Alì Baba e i quaranta ladroni, Gianni Schicchi, Prima la musica e poi le parole, Rigoletto. A questi si aggiungono le opere del progetto “Grandi Spettacoli per Piccoli”, che dal 2014 propone noti titoli del repertorio in versione ridotta per avvicinare bambini e ragazzi in età scolare al teatro musicale. Nel 2018 l’Orchestra ha accompagnato alla Scala la Compagnia di Ballo del Bol’šoj ne La Bayadère. Numerosi i teatri, le società concertistiche e i festival di rilievo internazionale ove si è esibita l’Orchestra dell’Accademia: si citano il Teatro Bol’šoj di Mosca, Philarmonia di San Pietroburgo, Royal Opera House di Muscat, Harris Theatre di Chicago, Strathmore Hall di Washington, il Peter Norton Symphony Space di New York, il Clarice Smith Performing Arts Center dell’Università del Maryland, il Richardson Auditorium dell’Università di Princeton, La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Bellini di Catania, Auditorium Rai di Torino, Ravello Festival, Kissinger Sommer Festival e Wolfegger Festspiele. Alla direzione si sono avvicendati artisti come Marc Albrecht, Giovanni Antonini, John Axelrod, Roland Böer, Paolo Carignani, David Coleman, Ottavio Dantone, Óliver Diaz, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Diego Fasolis, Vladimir Ivanovič Fedoseev, Iván Fischer, Ádám Fischer, Lawrence Foster, Marco Guidarini, Theodor Guschlbauer, Michael Halász, Manfred Honeck, Fabio Luisi, Susanna Mälkki, Michele Mariotti, Zubin Mehta, Pietro Mianiti, Gianandrea Noseda, Daniel Oren, Stefano Ranzani, Donato Renzetti, Daniele Rustioni, Mikhail Tatarnikov, Yuri Temirkanov, Lorenzo Viotti, Massimo Zanetti e hanno collaborato solisti del calibro di David Fray, Herbie Hancock, Olga Kern, Lang Lang, Andrea Lucchesini, Miriam Prandi, Alessandro Taverna, Simon Trpčeski, Alexei Volodin, Giovanni Andrea Zanon.
ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA VIOLINI PRIMI FLAUTI ARPA Da Won Ghang** Ilaria Ronchi* Diletta Sereno* Mariateresa Amenduni Maria Carla Zelocchi Louise Antonello Denise Fagiani (anche ottavino) CELESTA Giorgia Brancaleon Hana Kim* Kinga Dobryniewska OBOI Giulio Franchi Giacomo Piccioni* TIMPANI Nelya Kolodii Laura Burguillo Sánchez Mario Lai* Ayaka Kubota (anche corno inglese) Andrea Masciarelli Stefania Abondio PERCUSSIONI Davide Torrente Rosario Bonofiglio CLARINETTI Davide Calogero Caliò VIOLINI SECONDI Iacopo Carosella* Francesco Macrì Matteo Baldoni* Sebastian Hayn Ginevra Palo Chiara Cevales Giulio Piazzoli Umberto Antonio Summa Caterina Coco (clarinetto basso) Daniele De Vecchi Lorena Granado Guillén FAGOTTI Noemi La Cava Danilo Squillace* Irene Maggio Jorge Galán Corral Sofia Semenina (anche controfagotto) **spalla dell’orchestra *prima parte VIOLE CORNI Daniele Greco* Anna Sozzani* Daniel Ciobanu Andrea Cabras Jone Diamantini Lorenzo Scolaro Alessia Lo Coco David Somoza Francesco Montalto Carolina Paolini TROMBE Federico Perugini * VIOLONCELLI Andrea Mirado Guerrero Marco Mauro Moruzzi* Lisa Fiocco Jimena Andión García Giulia Libertini TROMBONI Sara Merlini Nicola Damin* Berta Planell Molist Giuseppe Speciale Antonio Di Biccari CONTRABBASSI (trombone basso) Belen Pertiñez Gonzalez* Michele Badini TUBA Leonardo Bozzi Diego Viscardi Marco Mazzola
DIPARTIMENTO DANZA Il Dipartimento Danza dell’Accademia sin dal 2003 è stato affidato alla guida di Frédéric Olivieri, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala dal 2000 al 2007 e dal 2017 al 2020. In quest’ultimo triennio Olivieri ha mantenuto la supervisione, lasciando la responsabilità artistica al Vice Direttore, Maurizio Vanadia. Nel dicembre 2020 è tornato quindi a ricoprire anche l’incarico di direttore della Scuola di Ballo, che del Dipartimento è il cuore pulsante. Fondata nel 1813 da Francesco Benedetto Ricci come “Imperial Regia Accademia di Ballo”, la Scuola di Ballo ha visto avvicendarsi alla direzione celebri ballerine e prestigiosi maestri quali Carlo Blasis, Enrico Cecchetti, Ettorina Mazzucchelli, Esmée Bulnes, Elide Bonagiunta, John Field, Anna Maria Prina oltre allo stesso Olivieri, solo per citarne alcuni. La Scuola scaligera ha formato artisti come Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Roberto Fascilla, Roberto Bolle, Massimo Murru, Gilda Gelati, Mara Galeazzi, Marta Romagna, Gabriele Corrado, Alessio Carbone, Nicoletta Manni, Rebecca Bianchi, Sara Renda, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Virna Toppi, Martina Arduino. All’epoca della fondazione gli allievi erano 12, oggi sono 198. Articolata in otto anni di corso (fra gli 11 e i 18 anni di età), consente di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai ballerini professionisti la padronanza di un repertorio sempre più ampio e diversificato. Durante gli studi gli allievi partecipano a diversi titoli della stagione scaligera e si esibiscono su importanti palcoscenici, in Italia e all’estero. Alla formazione tersicorea si affianca quella scolastica ministeriale con un liceo coreutico che propone un percorso superiore sperimentale appositamente progettato per gli allievi della Scuola di Ballo. Negli anni più recenti si sono intensificati incontri e masterclass con coreografi e danzatori di fama internazionale come Kathryn Bennetts, Davide Bombana, Luigi Bonino, John Clifford, Claudia De Smet, Paul Dennis, Vladimir Derevianko, Yvan Dubreuil, Shirley Esseboom, Maina Gielgud, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Akram Khan, Monique Loudières, Piotr Nardelli, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Victor Ullate, Arlette van Boven, Francesco Ventriglia, Aaron Watkin, Jelko Yuresha. Inoltre, la possibilità di interpretare le più note coreografie dei maestri del Novecento e di oggi, come George Balanchine (Serenade, Theme and Variations, Who cares?, Tarantella), Maurice Béjart (Gaîté parisienne suite, La luna), Anton Dolin (Variations for Four), Mats Ek (La Bella Addormentata), William Forsythe (The Vertiginous Thrill of Exactitude, In the Middle, Somewhat Elevated), Jiří Kylián (Symphony in D, Evening Songs, Un ballo), José Limón (The Unsung), Roland Petit (Gymnopédie), Angelin Preljocaj (Larmes blanches, La Stravaganza), ha ulteriormente arricchito la già profonda e rigorosa preparazione. Al percorso per ballerini professionisti si affianca un corso quinquennale di propedeutica alla danza, riservato ai bambini dai 6 ai 10 anni con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della danza e della musica facendo loro vivere un'esperienza di carattere ludico-espressivo attraverso l’attività ritmica e motoria. Nel 2019 il Dipartimento Danza si è arricchito di un Diploma accademico di primo livello in danza classica a indirizzo tecnico-didattico. Si tratta di un percorso triennale, con un piano di studi molto articolato, che permette non solo di approfondire la tecnica classico-accademica adottata nella Scuola di Ballo scaligera, ma anche di acquisire competenze nella pratica d’insegnamento della danza. Nel periodo estivo la Scuola apre le porte per stage e workshop settimanali.
FREDERIC OLIVIERI Direttore Dipartimento Danza Nato a Nizza, si è diplomato al Conservatorio di Musica e Danza della sua città natale. Nel 1978, dopo aver vinto il primo premio al Prix de Lausanne, entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi; nominato solista nel 1981, durante la direzione di Rudolf Nureyev, danza per coreografi quali Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit. Nel 1985, quando la principessa Carolina di Monaco fonda i Ballets de Monte- Carlo, ne diventa Primo ballerino e poco dopo Étoile; resta nella Compagnia monegasca fino al 1993, interpretando tutti i ruoli più importanti del repertorio classico e contemporaneo e le creazioni che gli vengono dedicate da coreografi quali Uwe Scholz, Jean Christophe Maillot, John Neumeier, Roland Petit. Nel 1993 diventa Principal Dancer dell’Hamburg Ballet diretto dal coreografo John Neumeier, con il quale terminerà la sua brillante carriera di danzatore. Dal 1996 al 1998 è maître de ballet e assistente coreografo di MaggioDanza, la compagnia del Maggio Musicale Fiorentino; diventa poi maître de ballet dello Zürcher Ballett diretto da Heinz Spoerli e nel 2000 torna a MaggioDanza come Direttore artistico. Nel settembre dello stesso anno diventa primo maître de ballet del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, di cui dal 2002 al 2007 è Direttore artistico. Nel 2003 diventa Direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala e nell’ottobre 2006 assume l’incarico di Direttore della Scuola di Ballo scaligera. Durante il suo mandato ne ha arricchito il repertorio con importanti coreografie, quali Napoli di Bournonville, Serenade, Who cares?, Theme and Variations, Tarantella di Balanchine, La Bella addormentata di Mats Ek, Gaîté parisienne suite e La luna di Béjart, The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe, Symphony in D, Evening Songs e Un ballo di Jirˇi Kylián, Gymnopédie di Roland Petit, La Stravaganza di Angelin Preljocaj, e ha firmato nuove edizioni di classici come Lo schiaccianoci e Cenerentola. Nel luglio 2005 il Ministro della Cultura francese lo ha nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Nell’ottobre 2016 gli è stata nuovamente affidata la direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala; è tornato a dirigere il Dipartimento Danza dell’Accademia scaligera nel dicembre del 2020.
ALLIEVI SCUOLA DI BALLO ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA – A.F. 2021-2022 1° corso femminile 1° corso maschile Maria Anna Bencivenga Gilberto Filini Lisa Cassanelli Lorenzo Gabbiani Greta Iafisco Adam Papagna Katerina Kocherga Milo Sauda Sofia Lambiase Miriam Locatelli Adele Matilde Salvoni Bianca Zaniol 2° corso femminile 2° corso maschile Clarissa Carbini Jose Alejandro Cinciripini Francesca Farace Teodor Stefano Ciobanu Aurora Flammini Nicholas Fantauzzi Margherita Foccillo Cristian Mangili Rebecca Lucarini Gioele Salmi Viola Lucia Mosca Agostino Sparacino Sofia Pansera Riccardo Stella Ginevra Santini Fabrizio Angelo Ventura Giulia Maria Saragoni 3° corso femminile 3° corso maschile Beatrice Astrobello Matteo Bianchi Ludovica Azzariti Luca Caputo Adriana Belibov Nicolò Carella Loriane Bou Riccardo Ceresani Reiana Ceka Riccardo D'Antoni Matilde Beatrice Cucco Niccolo Gambetti Sara De Marchi Mattia Merlanti Greta Ferrari Nicolò Zampedri Elettra Mariachiara Ghedini Flaminia Guacci Anna Marchionni Alice Sutera Joestine Tubigan 4° corso maschile Gabriele Calcagno 4° corso femminile Massimo Ferraris Maria Vittoria Bandini Michele Forghieri Benedetta Boccini Leonardo Marrone Viola Borda Chiara Bugatti Bianca Alba Debra De Vries Chiara Giannone Elisa Grassi Elena Operto Sara Petrosino Allegra Pezzi Vittoria Strafezza Chiara Zappavigna 5° corso femminile 5° corso maschile Elisa Alieri Alessio Alfonsi Félicité Claire Marie Chareton Giovanni Bellucci Benedetta D'Aleo Jacopo Biancucci Anna Ercoli Luca Brown Laura Farina Giuseppe Campanella Gisèle Odile Ghidoli Gioele Castagna Benedetta Giuliano Antonio Cortese Zhaklin Gudeva Enrico Farina Daisy Libero Riccardo Maso Greta Morgantini Francesco Mezzoli Piera Nicoletti Altimari Joseph Sebastiani Giulia Samec Claudia Tonelli Laura Tubertini
6° corso femminile 6° corso maschile Stefania Boanta Antonio Casti Arianna Cipolla Riccardo Cialfi Eleonora Dal Pos Kevin Crapisi Melania Di Luozzo Bruno Garibaldi Chiara Ferraioli Alfonso Maria Guerriero Jazmin Gonzalez Viola Antonino Modica Fabiana Laneve Sergio Napodano Eleonora Magni Vincenzo Pio Petronzi Maddalena Mosca Edoardo Maria Russo Adriana Tusa 7° corso femminile 7° corso maschile Yara Araujo De Azevedo Valentino Andrei Letizia Austoni Leonardo Baghin Virginia Canup (Archer) Davide Cairo Giulia Consumi Andrea Denei Ariel Mira Daley Alessandro Francesconi Ludovica Di Pasquale Marco Pio Nestola Natasha Frezza Ignazio Pace Maya Gobbi Filippo Ferdinando Pagani Alice Aurora Lietti Filippo Penco Rebecca Luca Paolo Radogna Rosalie Parlos De Gourcuff Massimiliano Santagostino Ludovica Pinto Loris Stetco Camilla Raina Camilla Rossi Francesca Sari Sofia Vigilante 8° corso femminile 8° corso maschile Emma Broglia Giacomo Ammazzini Denisa Bzhetaj Mirko Andreutti Alice Demichelis Gabriel Salvatore Bua Giulia Fanti Paolo Calò Anna Letizia Joly Gianmanuel D'Elia Luna Jusic Mario Elefante Asia Matteazzi Giorgio Guerrieri Virginia Meneguzzo Lorenzo Lelli Matilde Pupita Federico Matteini Siria Vincenzi Luca Novello Anna Zingoni Luigi Peragine Lorenzo Poggianti Vincenzo Romano Andrea Tozza
CORO DI VOCI BIANCHE DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA Il Coro di Voci Bianche ha raccolto nel 2010 l’eredità dello storico Coro di voci bianche del Teatro alla Scala, fondato nel 1984, affidato nel corso degli anni alla direzione di Gerhard Schmidt-Gaden, Nicola Conci e, dal 1993 a tutt’oggi a Bruno Casoni. Sin dalla sua fondazione, il Coro di voci bianche partecipa regolarmente alle produzioni d’opera e ai concerti del Teatro alla Scala ed è ospite delle stagioni d’importanti istituzioni musicali quali l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, il Teatro Comunale di Firenze e il Teatro Comunale di Bologna. Nel 1998 il Coro di voci bianche ha collaborato all’incisione de La bohème di Puccini con i complessi scaligeri, sotto la direzione di Riccardo Chailly. Numerose le composizioni scritte appositamente per il Coro di voci bianche dell’Accademia scaligera da autorevoli compositori quali Azio Corghi (La morte di Lazzaro), Sonia Bo (Isole di luce), Bruno Zanolini (Beati parvuli), Alessandro Solbiati (Surgentes) e Carlo Pedini (Magnificat), eseguite in prima mondiale assoluta. Fra le partecipazioni a produzioni d’opera delle stagioni più recenti del Teatro alla Scala si annoverano Carmen (2015), Tosca (2015 e 2019), Cavalleria rusticana (2015), Turandot (2015), CO2, (2015), Der Rosenkavalier (2016), La bohème (2017), Hänsel und Gretel (2017), Attila (2018), Lo Schiaccianoci (2018), Die tote Stadt (2019). Nell’ambito dell’attività concertistica, si ricordano nel 2013 il concerto di Natale diretto da Daniel Harding, nel 2014 l’omaggio a Fausto Romitelli sotto la direzione di Fabián Panisello nell’ambito del 23° Festival di Milano Musica e nel 2015 il concerto con i Wiener Philarmoniker diretti da Mariss Jansons. Fra il 2016 e il 2019 sempre alla Scala si segnalano Il piccolo spazzacamino di Britten, i concerti inseriti nel progetto “Grandi Spettacoli per piccoli” sotto la direzione del Maestro Casoni, la Terza Sinfonia di Mahler diretta da Iván Fischer con la Budapest Festival Orchestra (2016) e da Riccardo Chailly con la Filarmonica della Scala (2017). Si ricordano anche nel 2016, nell’ambito del Ravenna Festival, il concerto Le vie dell’amicizia: Ravenna- Tokyo, sotto la direzione di Riccardo Muti, nel 2017 Die Zauberflöte per la Stagione lirica di OperaLombardia a Bergamo, Brescia, Como, Cremona e Pavia, nel 2018, nella Basilica di San Michele Maggiore a Pavia, per la prima edizione del Festival di Musica Sacra, il concerto con il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini. Nel 2019 il Coro di voci bianche ha partecipato al Castello di Chambord alla cerimonia d’apertura delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, esibendosi alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron.
BRUNO CASONI Nato a Milano, dopo aver conseguito i diplomi di pianoforte, composizione, musica corale e direzione di coro al Conservatorio “G. Verdi” della sua città, ha assunto l’incarico di Direttore del Coro del Teatro Pierluigi da Palestrina di Cagliari e successivamente, dal 1983, di altro Maestro del Coro al Teatro alla Scala di Milano, incarico mantenuto fino al 1994. Sempre nel 1994 è diventato Direttore del Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala, carica che detiene tuttora. Dal 1979 al 2006 è stato docente di esercitazioni corali al Conservatorio di Milano. Nel 1984 ha fondato il Coro dei Pomeriggi Musicali di Milano, che ha diretto fino al 1992. Parallelamente ha collaborato con numerose istituzioni e festival musicali italiani e stranieri sia come Direttore di Coro sia dirigendo varie formazioni orchestrali. Nel 1994 è stato nominato Direttore del Coro del Teatro Regio di Torino, alla guida del quale ha ottenuto unanimi consensi di critica e di pubblico nel repertorio lirico, svolgendo con il complesso un intenso lavoro volto ad ampliare il repertorio concertistico e a intensificare la collaborazione con altre istituzioni musicali. Particolarmente significativo il rapporto consolidato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dal 2002 al 2021 è stato Direttore del Coro del Teatro alla Scala. Dal 2005 collabora stabilmente con il Coro di Radio-France, con il quale ha realizzato importanti produzioni, tra cui ricordiamo i Carmina Burana di Carl Orff, registrati anche in DVD. Socio onorario degli Amici del Teatro Regio di Torino e degli Amici del Teatro alla Scala, nel contesto dei Premi Abbiati 2008 ha ricevuto dall’Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani lo speciale Premio Gavazzeni per il complesso della sua attività musicale. Nel 2013 il Comune di Milano lo ha premiato con l’Ambrogino d’oro per i suoi meriti artistici.
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