IL FUTURO POSSIBILE - Coop consumatori
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consumatori
il mensile dei soci coop
IL FUTURO
coop adriatica edizione veneto n° 8 ottobre 2014
POSSIBILE
Il Rapporto Coop 2014 conferma la crisi della nostra economia.
Ma indica anche come esista un percorso per superare le difficoltà
40 Prodotti Coop: buoni
sicuri e con lo sconto
Dal 5 novembre una nuova promozione per tutti
i consumatori: prezzi tagliati del 25% sugli articoli
confezionati a marchio. Basta fare la spesa
il mercoledì negli iper e il venerdì nei superCircondarsi di parole
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internet sarà gratuito ma la velocità di connessione sarà limitata a 32 kb/sec. L’offerta ha un costo di 9,50€ al mese e si rinnova automaticamente ogni 30 giorni in caso di credito sufficiente. Se il credito residuo non è sufficiente, l’offerta risulterà sospesa
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consumatori
coop adriatica
sommario Le40
pagine di
Prodotti Coop: buoni
seguici su facebook sicuri e con lo sconto
e su www.consumatori.e-coop.it DI FRANCESCA CAVAZZA
42 Venezia Giudecca
6 Un altro anno di crisi. Ma col 2015... super tutto nuovo
I dati del Rapporto Coop 2014 su consumi e distribuzione. Tante DI ROSANNA BEVAR
cifre negative, ma anche un percorso possibile per invertire la rotta
44 Raccogli l’olio usato
nel negozio di Vittorio
12 I vent'anni di Fairtrade DI LINA SINI
Importante traguardo per il commercio equo e solidale
nel nostro paese. Un settore che continua a crescere
20 Coop online, sconti e novità
Il sito di vendite on line compie un anno e propone nuove occasioni
di convenienza. Arrivano i pneumatici (anche ricostruiti) e...
Coop Adriatica Numero Verde 800 857 084
4 Lettere a 11 La tecnologia al servizio 17 Parmigiana non di Parma
Consumatori di chi è? D I MASSIMO MONTANARI
DI MARIO TOZZI
6 Un altro anno di crisi 30 Tra polpo e lasagnette
DI DARIO GUIDI
23 Il mercato dell'obesità DI HELMUT FAILONI
DI EUGENIO DEL TOMA
9 La vignetta 34 Liguria, gioielli da scoprire
DI ELLE KAPPA
26 Integratori Coop, DI GIUSEPPE ORTOLANO
l'offerta si allarga
12 I vent'anni di Fairtrade
36 Nozze senza... oneri
28 Col videoproiettore DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO
20 Coop online, il cinema è in casa
sconti e novità DI CLAUDIO STRANO
36 Mostre, libri e dischi
Intervista a Kalàscima
DI G. OLDRINI E P. PACODA
Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici,
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Responsabile della pubblicità Lorenza Corazzari Stampa Coptip (Modena)
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Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)
Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.
Consegnato alle poste a partire dal 10/10/2014. Il numero di settembre è stato stampato in 2.167.332 copie
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientaleconsumatori
4 ottobre 2014
L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:
redazione Consumatori, viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna
fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it
Coop, tutte le garanzie dei prodotti bio
Ho sentito del successo che i prodotti biologici incontrano, anche se spesso si legge di
truffe o di certificazioni false. Coop che tipo di controlli esercita sui suoi prodotti bio?
RENATA PALMERINI - PESCAR A
RISPONDE CLAUDIO MAZZINI oli da olive, miele, piatti pronti surgelati ecc. Tuttavia
responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia: circa il 50% della numerica totale è costituita da freschis-
simi, in particolare ortofrutta.
Stando ai dati pubblicati lo scorso mese al Sana, il Salone Il prodotto biologico Coop risponde a tutti i valori tra-
internazionale del Biologico e del Naturale, che si è te- sversali del prodotto Coop ovvero buono, sano, sicuro,
nuto a Bologna, quello del biologico è un mercato che etico, rispettoso dell’ambiente ed economico.
resiste alla crisi, non solo perché cresce il valore delle ven- A partire dal maggio del 1999, prima tra i distributori,
dite ma anche perché aumenta il numero delle famiglie Coop ha scelto di assoggettarsi volontariamente al re-
che sceglie questi prodotti. gime di controllo previsto per i produttori. Coop per-
Il consumatore del biologico li ritiene infatti più sicuri tanto, come tutti gli altri attori della filiera riceve gli au-
ed ottenuti con un sistema produttivo che rispetta l’am- dit di un ente di certificazione accreditato dal Ministero,
biente. Senza dimenticare che, diversamente da alcuni il Consorzio per il Controllo del Prodotto Biologico, il
anni fa, oggi i consumatori acquistano i prodotti biolo- quale periodicamente controlla tutta la movimenta-
gici perché li considerano buoni e di loro gusto. zione del prodotto a marchio Coop biologico, oltre ad
Ovviamente non mancano i pericoli legati al successo: autorizzare le etichette dei nuovi prodotti di cui verifica
parliamo di cosiddetti "Ecofurbi", come vengono definiti l’idoneità.
in gergo quei soggetti che cercano di eludere le rigorose I prodotti biologici a marchio Coop, oltre ad essere con-
maglie della certificazione per inserirsi in un settore in formi a quanto previsto dalla legislazione comunitaria,
crescita e spacciando per biologico qualcosa che non lo è. offrono le garanzie derivanti dalle verifiche di tipo chi-
Dunque è chiaro che per il consumatore che vuole acqui- mico, fisico, microbiologico, organolettico e nutrizionale
stare biologico è fondamentale affidarsi a chi offre le mas- che Coop svolge.
sime garanzie sulla qualità, sulla filiera produttiva e sulle In aggiunta Coop effettua, sui fornitori e sul prodotto
certificazioni. È in questo contesto che si inseriscono “a biologico a proprio marchio, attività di controllo che
pieno titolo” i prodotti biologici a marchio Coop. affiancano ed integrano quanto già è svolto dagli enti di
La maggior parte di questi fanno parte della linea vivi- certificazione del biologico. Per i fornitori c'è una rigo-
verde, mentre altri sono inseriti in altri "mondi" come il rosa procedura di ingresso; poi seguono controlli perio-
crescendo (baby food) ed il Solidal. dici con verifiche ispettive “dedicate” (con un apposito
I prodotti biologici Coop sono presenti in numerose mer- sistema che approfondisce gli aspetti legati al controllo
ceologie, con l’obiettivo di consentire, a chi lo desidera, delle materie prime). Le ispezioni e le verifiche analitiche
di poter coprire tutte le occasioni di consumo con pro- coinvolgono tutta la catena di fornitura fino ad arrivare,
dotti bio. Ricordiamo le più significative: latte, conserve secondo la tipologia delle materie prime e del tipo di ri-
di frutta, uova, alimenti infanzia, yogurt, pasta di semola, schio, alla verifica delle singole aziende agricole.
Pane surgelato
Compero il pane al supermercato sulla cui etichetta è scritto “ottenuto da pane
parzialmente cotto surgelato”. Posso poi congelare la parte rimasta in freezer?
GIANNI BELGRANI - CREMONA
Qualsiasi prodotto scongelato non può essere riconge- e cuoce in una ventina di minuti, potendolo così vendere
lato a meno che non ci sia di mezzo un processo di cot- caldo in qualsiasi momento. Non può essere messo in
tura: un pesce scongelato e poi cotto lo si può ricongelare vendita insieme al pane fresco ma confezionato con un'e-
senza problema e quindi vale anche per il pane precotto. Il tichetta sulla natura del prodotto. Questo pane se si ricon-
pane precotto una volta scongelato lievita in poco tempo gela a casa, va poi rigenerato in forno già caldo a 180 gradi.5
Cervicale e agopuntura FU PRIMO PRESIDENTE DI COOP ADRIATICA
Ho 52 anni e da diverso tempo soffro di
dolori cervicali, a volte con giramenti Addio a Piero Rossi
di testa e nausea. Cerco di fare un po’ di
movimento ma sono poco costante. Ho
cooperatore che
fatto diverse cure e massaggi. Ho fatto
una Risonanza Magnetica che non ha
guardava al futuro
rivelato particolari problemi. Non ho mai È scomparso il 4 settembre Piero
Rossi, primo presidente di Coop
provato l’Agopuntura e vorrei sapere se Adriatica e artefice della
nel mio caso può essere indicata. nascita della Cooperativa con
la fusione, nel 1995, di Coop
FRANCESCA P. - IMOLA Emilia Veneto con Coop
Risponde il Dott. Enrico Montanari, Direttore scien- Romagna Marche.
tifico della rivista Elisir di Salute e Responsabile Ser- Nato a Bologna nel ‘32, Rossi si
vizio di Terapia del dolore – Agopuntura dell'Azienda era insediato alla
Sanitaria di Bologna (Distretto pianura ovest): guida dell’allora Coop Emilia-Veneto il 15 febbraio
Gentile Francesca, come medico che si occupa da dell’85, dopo aver ricoperto anche l’incarico di direttore
molti anni di dolore cronico, naturalmente, prima di commerciale di Coop Italia. Guidò Coop Adriatica per 13
poterle dare un consiglio adeguato e specifico, è ne- anni, fino all’ottobre del ’98, in un periodo di forte
cessaria una visita medica accurata. Posso comunque cambiamento dei consumi, di trasformazione e di
dirle che nella stragrande maggioranza delle situa- massima crescita per la Cooperativa, negli anni in cui si
zioni di dolore cervicale la sintomatologia è provocata sviluppò la rete degli ipercoop.
Fu lui a promuovere e portare a termine l’unificazione,
da mialgie e contratture muscolari che, in generale,
accompagnandola nei primi, delicati, anni di vita: “Un
possono essere affrontate, con ottima probabilità di
grande cooperatore – lo ricorda l’attuale presidente di
miglioramento, con un trattamento di Agopuntura ed Coop Adriatica Adriano Turrini – che ha saputo guidarci
eventualmente sedute di Terapia manuale effettuate con competenza, lungimiranza e determinazione anche
da fisioterapisti esperti. in momenti difficili e complessi. Un uomo ed un
Queste forme di dolore cronico hanno come origine dirigente profondamente legato ai valori di democrazia,
le posture scorrette, i movimenti ripetitivi, e lo stress giustizia sociale e solidarietà”.
quotidiano che si ripercuote prevalentemente pro- L’8 settembre la sede della Cooperativa a Villanova di
prio sui muscoli del collo e del dorso, provocando do- Castenaso ha ospitato la camera ardente; le tre parole
lore muscolare a volte con vertigini e nausea. D’altra che hanno fatto da filo conduttore all’orazione funebre
parte, anche nel suo caso, la Risonanza Magnetica ha sono state modernità, riformismo e passione. Alla
constatato prevalentemente, come lei ha riferito, la cerimonia hanno partecipato i principali esponenti del
“rettilineizzazione” che è proprio un indicatore della mondo cooperativo.
tensione muscolare cronica. Anche l’attività fisica re- Per ricordare l’impegno e la passione di Rossi, Coop
golare moderata e le terapie termali possono essere Adriatica e Fondazione Unipolis attiveranno una borsa
utili per attenuare i sintomi e ridurre lo stato di stress di studio a suo nome.
generale che spesso affligge la vita di tutti i giorni.
ELISIR DI SALUTE PER I SOCI COOP
Elisir di Salute è una rivista bimestrale, del cui direttore Sul sito www.elisirdisalute.it è possibile sottoscri-
in questa pagina ospitiamo un intervento, dedicata vere l’abbonamento tramite pagamento con carta
all’informazione su tutti gli aspetti legati alla salute, di credito oppure effettuando il pagamento, presso
scritta direttamente da medici, ricercatori e studiosi. gli uffici postali, sul c/c postale n. 000054500160
Alcuni fra i numerosi temi trattati sono la medicina, intestato a DOCMED srl Via degli Orti, 44 - 40137
l’alimentazione corretta e gli stili di vita, la psicologia, Bologna.
l’ambiente e l’ecologia.
I soci Coop possono abbonarsi annualmente a un prezzo Per informazioni: tel. 051.307004 (dal lun. al ven.
agevolato di 14 euro, anziché 18 euro. dalle 9 alle 12,30) - info@elisirdisalute.it6
economia
I dati del Rapporto Coop 2014 su Consumi e distribuzione
Continuano le difficoltà per il nostro paese. Persi 230 miliardi in sette anni
e disoccupazione ancora in aumento. Ma il lieve aumento dei consumi e del
risparmio delle famiglie dicono che è possibile invertire la tendenza. A patto che...
un altro anno di crisi
ma col 2015 si può
cambiare
di dario guidi
Dati, cifre e tabelle che spiegano la diffici- di crisi economica e sociale e nonostante le notizie
le situazione sociale ed economica del nostro paese, ancora negative di questi mesi, come Coop pensia-
il Rapporto Coop 2014 su Consumi e distribuzio- mo che il 2015 possa essere l’anno della inversione
ne, presentato nei giorni scorsi a Milano, ne contie- di questo trend. A patto che, come già avvenuto con
ne davvero tanti. E ovviamente ve li racconteremo il provvedimento del governo degli 80 euro in busta
in dettaglio. Ma vogliamo partire da paga a milioni di italiani, si operino scelte di raffor-
una considerazione del presiden- zamento della domanda interna, sostenendo in par-
te di Coop Italia, Marco Pedroni. ticolare il potere di acquisto delle classi più deboli.
Una considerazione che non si limi- Servono investimenti strutturali, politiche di riattiva-
ta a fotografare le difficoltà, ma pro- zione del credito alle imprese, una nuova ondata di li-
va a indicare alcuni spiragli di (cauto) beralizzazioni a favore dei consumatori. Se sarà così si
ottimismo per il futuro: “Dopo anni può invertire la tendenza, si può ritrovare quel segnoconsumatori
ottobre 2014 7
Come va l'economia in Italia dati in %
2.700
2011 2012 2013 2014*
Prodotto interno lordo 0,5 -2,4 -1,9 -0,2
Consumi delle famiglie
Prezzi al consumo
Tasso di disoccupazione
-0,3
2,8
8,4
-4,0
3,0
10,7
-2,6
1,2
12,2
0,2
0,4
12,5
euro
all'anno
Indebitamento netto (in % del Pil) -3,8 -3,0 -3,0 -3,0 in meno per
Debito pubblico (in % del Pil) 1,2 2,5 2,3 2,2
ciascun italiano
*Previsioni Fonte: Elaborazioni REF Ricerche per Coop
“più” che aiuti a rompere un clima di sfiducia e pessi- La fotografia del 2014
mismo. Ma occorre determinazione e nuovi concreti Nel descrivere lo scenario attuale Pedroni insiste poi
passi in quella direzione giusta e condivisibile che sin su un altro punto urgente: “La deflazione, cioè il ca-
qui il governo ha tentato di imboccare. Il tema di una lo dei prezzi, che per l’alimentare Istat ha stimato nel
redistribuzione del reddito, di aiutare le famiglie che -0,7% (ma che per Coop è di -1,2%) può essere un
hanno meno è decisivo per rilanciare i consumi e il grave pericolo. Troppa inflazione è negativa, ma la
mercato interno. Non si esce dalle difficoltà pensando deflazione è altrettanto pericolosa, nel senso che
che basti l’export. E sui vincoli europei occorre opera- può alimentare un avvitamento che trascina verso
re per una loro riduzione”. il basso tutta l’economia. È necessario che le autori-
tà politiche e monetarie italiane ed europee agisca-
Il risparmio torna a crescere no tempestivamente. Un po’ di inflazione serve per
Si potrebbe dire, dunque, che esiste un percorso per garantire lo sviluppo”.
un futuro possibile. Questo anche perché ci sono da- “Se guardiamo ai dati del nostro rapporto – spiega
ti del Rapporto Coop che evidenziano come, dopo il vicepresidente dell’Associazione delle cooperative
i cali nel 2011 (-0,3%), nel 2012 (-4%) e nel 2013 di consumatori (Ancc-Coop), Enrico Migliavacca
(-2,6%), quest’anno i consumi delle famiglie torne- – possiamo dire che nel 2014 la caduta del paese è
ranno a crescere anche se solo di un modesto 0,2%. rallentata, ma la ripresa ancora non c’è. È come se ci
L’altro dato incoraggiante è che le famiglie italiane fossimo fermati sull’orlo di un precipizio”. Da cui oc-
hanno ripreso a risparmiare. La propensione al ri- correre allontanarsi in fretta.
sparmio (in percentuale sul reddito disponibile) che Del resto il Rapporto Coop certifica che dall’inizio
era risalita al 13% nel 2013 (contro l’11,4% del 2012), della crisi ad oggi il paese ha perso 230 miliardi. Si
nel 2014 arriverà al 13,5%. Cosa significa questo? tratta di 2.700 euro in meno all’anno per ogni ita-
Che, anche nelle difficoltà (che hanno comportato liano. Gli occupati sono calati dal 55% al 48% sulla
modifiche profonde alle scelte di spesa che raccontia- popolazione in età lavorativa, mentre i disoccupati
mo nell’articolo che segue), le famiglie hanno potu- sono passati dal 4% al 9%. La pressione fiscale è au-
to ritornare a mettere da parte un po’ di soldi come mentata di 2 punti di Pil (più di 30 miliardi), ma ciò
forma di tutela di fronte prospettive quanto mai in- continua a pagina 8 >
certe. Si risparmia pensando al futuro dei figli (21%),
per eventuali emergenze legate alla gestione della casa
di proprietà (16%), per integrare la pensione (13%), Le famiglie tornano a risparmiare
per problemi di salute o di perdita del lavoro (10%). propensione al risparmio in % del reddito disponibile
È però chiaro che l’aumento del risparmio (dunque Fonte: REF Ricerche su dati Istat
di denaro che c’è) è strettamente legato anche alla 15,3 14,9
dimensione psicologica e alla percezione della realtà 14,1 13,5
12,2 11,8 11,4 13
esterna. Il 91% delle famiglie giudica negativamen-
te lo stato di salute dell’economia del paese, ma solo
il 49% giudica negativamente la propria condizione
economica. Le nuvole sono in casa, ma molto di più
fuori. Dunque nell’incertezza, gli italiani si tutelano.
Ma se la percezione sulla prospettiva 2015 miglioras-
se, anche sui consumi e sull’economia potrebbe deri-
07 08 09 10 11 12 13 14
varne qualche segno positivo.8 primo piano economia
Un esercito di disoccupati esempio continua a crescere), più prodotti in pro-
Tasso di disoccupazione dati I° trimestre, vol % mozione, ecc. Spendere meno non vuol dire però
Fonte: REF Ricerche su dati Istat
21,7 (fortunanatamente) abbassare la ricerca della quali-
tà e della salubrità del cibo. Ricordiamo che le ven-
Centro-Nord Mezzogiorno dite di prodotti biologici continuano ad aumentare,
così come quelle di prodotti etnici o del commercio
13 equo; in generale cresce l’attenzione per il cibo e per
10,3 la cucina, soprattutto da parte dei giovani. Dunque
non sono tagli lineari.
Tutti gli acquisti via internet sono in crescita, +20%
4,6 nel 2013 con un giro d’affari di 11,6 miliardi. Gli ac-
quisti alimentari online sono una quota ancora mi-
nima, ma per diversi servizi alla persona, per i viaggi,
2004 2014 per le tecnologie, come per abbigliamento e calzatu-
re siamo ormai a cifre importanti. Quasi il 70% de-
nonostante il debito complessivo dello Stato, che nel gli italiani prende informazioni su internet prima di
2007 era al 103,3% sul Pil, ora è arrivato al 135,2% effettuare un acquisto. Sono mutamenti di fondo da
(il peggioramento c’è anche in tutti gli altri paesi eu- cui non si può prescindere”.
ropei). Particolarmente difficile la situazione al sud.
Infatti nelle regioni meridionali le percentuali risul- Cosa farà Coop
tano sempre molto più negative rispetto al resto del E dunque Coop cosa metterà in campo di fronte a
paese (disoccupazione al 21,7% contro il 10,3% del queste cose?
centro-nord). “Indico tre elementi, tra i tanti su cui stiamo lavo-
rando, tenendo anche conto del fatto che l’esperien-
Consumatori che cambiano za recente dimostra come le promozioni tradiziona-
Ma lasciamo questi dati e torniamo a quel percorso li funzionino sempre meno per migliorare le vendite
di ricerca verso un futuro possibile. Detto di ciò che – spiega ancora Pedroni – Punteremo ancora di più
si auspica possa arrivare dalla politica e dagli scena- sulla convenienza dei prezzi a scaffale; le promozioni
ri economici generali, ci sono poi anche una serie di andranno sempre più nella direzione di consentire al
cambiamenti di cui il mondo della grande distribu- consumatore di scegliere i prodotti su cui applicare
zione (e in primo luogo Coop che si conferma il lea- lo sconto; lavoreremo con le industrie di marca per
der nazionale con una quota del 15% del mercato) è modificare il sistema dei rapporti contrattuali e sem-
chiamato a tener conto per essere in sintonia con ciò plificare e rendere più flessibile l’offerta. Infine, voglia-
che famiglie e consumatori chiedono. mo continuare a far crescere i nostri prodotti a mar-
“La grande distribuzione vive anch’essa un momen- chio: oggi il 27,6% di ciò che vendiamo è a marchio
to di difficoltà – spiega Pedroni – per la prima vol- Coop, contro una media del mercato italiano del
ta il 2014 si chiuderà con un calo delle superfici di 18,6%. Vogliamo rapidamente superare il 30% per-
vendita complessive (-0,2%). Nel primo semestre ché il prodotto Coop è per noi la sintesi di quello che
2014 c’è una diminuzione anche nelle vendite (che vogliamo offrire a tutti: convenienza senza rinunciare
colpisce anche i discount). Questo trend è il frutto a qualità, salubrità e sicurezza. Si tratta di valori che
non solo di tagli e rinunce quantitative da parte dei devono sempre essere accessibili a tutti, se no non sa-
consumatori, ma anche di nuove modalità di acqui- remmo la Coop. La ricerca di una via d’uscita dalla
sto: si acquistano prodotti meno costosi, più prodot- crisi deve avvenire tenendo insieme questo binomio
ti di marca del distributore (il Prodotto Coop per per noi imprescindibile: qualità e convenienza”.
I numeri Coop nel 2013
8,2 1.200
12 milioni 1,7
negozi
miliardi di soci 55.000
€ Vendite milioni addetti
mq superficie
venditaconsumatori
ottobre 2014 9
LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA
Tagli in famiglia
Ecco come gli italiani hanno riorientato la loro spesa. La priorità va alla casa e...
agli smartphone. Dall'automobile alla sanità invece sono tanti i segni meno
Il Rapporto Coop 2014 di Ancc-Coop, Albino Russo, si miliardi di euro (con una variazio-
su Consumi e distribuzione, cal- scopre che a far la parte del leone ne di più 148% sul 2010)”.
cola che i consumi delle famiglie sono le spese per l’abitazione che Se la casa resta il centro della vita,
siano calati di 100 miliardi dal valgono il 40% del budget fami- in declino è invece l’automobile.
2007 ad oggi. Dunque la torta liare, con un aumento del 20% Si comprano meno auto, ma non
complessiva è più piccola. E que- sul 2007. “Si spende di più per la sono certo i trasporti pubblici a
sto non è una sorpresa. Ma è im- casa – spiega Russo -, anche se il beneficiare di questo stato di co-
portante scoprire che è cambiata valore di mercato delle case è cala- se. Il fatto è che ci si sposta me-
anche la misura delle diverse fet- to del 10% negli ultimi 4 anni. Ma no. E in più, in grandi città come
te che compongono la torta, do- dato che circa l’80% di famiglie Milano e Roma iniziano a pren-
ve le fette rappresentano di volta italiane è proprietaria si capisce dere piede forme di condivisione
in volta le spese per casa, alimen- come questa voce resti centrale. della vettura che non prevedono
tazione, vestiti, viaggi, sanità, ecc. In realtà il numero di compraven- la proprietà. Parliamo del car sha-
Gli italiani hanno infatti ridefinito dite è di nuovo in aumento, segno ring (80 mila abbonati a Milano)
le loro priorità e adeguato i bud- che il mercato si sta muovendo, e del noleggio (200 mila noleggi
get per trovare il punto di equili- ma dove c’è il boom più impor- al mese sempre a Milano).
brio possibile. Così, come spiega tante è nelle ristrutturazioni per le Anche per abbigliamento e cal-
il responsabile dell’ufficio studi quali, nel 2014, si spenderanno 33 zature calano gli acquisti (-6,7%
continua a pagina 11 >10 primo piano economia
498
Spesa sanitaria: -40 euro in due anni 491
Euro/anno pro capite per spesa sanitaria privata
476
Fonte: Unipol-Censis su dati Istat 467
464 458
458
449
434 431
420 424 421
412
00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13
Italiani innamorati di Facebook
30mln
Numero medio di ore al giorno, trascorse dagli utenti
sul social
Fonte: REF Ricerche su dati Global web index, dicembre 2013
Iscritti
2 a Facebook
1,7
45mln
1,6 1,5 1,5
gli smartphone
in Italia
Italia Francia Regno Spagna Germania
Unito
in casa si parla non è un paese
di cibo e cucina per giovani
Anche se gli italiani spendono sempre meno per i loro L’Italia non è un paese per giovani. Dal rapporto
acquisti alimentari (il calo è stato del 13% rispetto al Coop.2014 su consumi e distribuzione arrivano
2007) la cucina e il cibo sono l’argomento preferito di conferme impressionanti su quello che è uno dei
cui si parla e di cui anche ci si prova ad occupare punti di debolezza più evidenti se si vuole davvero
praticamente. La pensa così il 44%, al punto che la costruire un futuro. Infatti, oltre al dato sulla
cucina ha scavalcato nelle preferenze musica, cinema e disoccupazione giovanile (che supera il 40%)
sport. Dire cucina vuol dire tempo passato in casa, con emerge come nel corso degli anni il reddito delle
amici e familiari. I programmi tv che ne parlano sono famiglie sotto i 35 anni abbia subito un
decine e su you tube come sui social network si trovano peggioramento del 17% dal 2004 ad oggi, mentre
migliaia di ricette, cui si aggiungono i blog che danno per le famiglie sopra i 65 anni c’è stato un aumento
consigli e via dicendo. Ciò vuol dire anche attenzione al del 41%. Lo stesso se si parla di ricchezza: se per le
gusto, al benessere e alla qualità. Se infatti i volumi famiglie sotto i 35 anni l’indice è 100, per quelle
complessivi degli acquisti calano, ci sono però segmenti sopra i 65 anni l’indice è 142. Cifre che dicono come i
nei quali l’andamento è opposto. Se per i cibi biologici si meccanismi consolidati nel tempo (come quelli
spendevano 375 milioni di euro nel 2007, nel 2014 si legati al sistema pensionistico), uniti agli effetti
arriverà a 720 milioni. Aumentano vegani e vegetariani della crisi, penalizzino in modo molto più forte le
che secondo alcune stime sono ormai il 7% della fasce di età più giovani. Il che non vuol dire che
popolazione. Crescono così in modo esponenziale le anche tanti pensionati se la passino male. Ma certo,
vendite di prodotti a base di cereali alternativi al grano pensando al domani e al costruire prospettive di
come kamut e soia. E lo stesso avviene per i prodotti sviluppo per il paese, riuscire a fare scelte che
senza glutine (più 32,1% nel 2014). sostengano i più giovani è decisivo.consumatori
ottobre 2014 11
nel 2013) e la moda passa molto
dal web, con la crescita dei gran- un pianeta da difendere
di portali di vendite on line do-
ve si va a cercare l’affare a prezzi
scontati.
Cala anche la spesa per mangia- di Mario Tozzi
re fuori casa (il 67% degli italiani primo ricercatore Cnr - Igag
e conduttore televisivo
dichiara di aver ridotto le uscite),
a vantaggio del ritrovarsi in casa
con gli amici e la famiglia. Nella
La tecnologia
parata di segni meno c’è anche
la sanità, con 3 italiani su 10 che
hanno tagliato le spese in questo
campo: nel 2011 eravamo a 498
euro a testa, che sono diventa- al servizio di chi è?
ti 458 nel 2013. E ovviamente a
calare sono anche le spese per ci- Lo sospettavamo: la via tecnologica alla risoluzione dei problemi
nema (meno 330 mila visitatori dell'umanità è solo un escamotage per non effettuare dei seri ripensamenti sul
nei primi sei mesi 2014), stadi e nostro modo di vivere e sulle nostre abitudini mentali. Ne abbiamo continue
teatro. conferme anche nella vita quotidiana, come ci ricordano anche alcune lettere
Il tutto viene sostituito dallo sta- che ricevo dai lettori di "Consumatori". Prendiamo il caso degli elettrodo-
re più tempo in casa, acconten- mestici e dell'uso finale dell'energia, che dovrebbe essere ormai rivolto ver-
tandosi di navigare in rete (oltre a so consumi sempre minori e efficienze sempre maggiori. Questo, alla fine,
dovrebbe tradursi in una minore quantità di emissioni inquinanti e, tenden-
guardare ancora tanta tv). Gli ita-
zialmente, in un guadagno anche in termini economici per le tasche dei clienti.
liani sono primatisti europei con In realtà, non sembra che le cose vadano esattamente così.
2 ore di Facebook e social media L'esempio dei lettori è calzante: se acquisto un elettrodomestico di classe A,
al giorno. L’insieme dello stare per ogni stella di incremento, registriamo un aumento di prezzo di un paio di
su Internet invece di ore ne vale centinaia di euro (se parliamo, per esempio, di un frigorifero; ma il meccani-
quasi 5 di cui 2 su apparati mobi- smo è lo stesso pure per lavatrice e addirittura per la tv). Mentre quello che si
li, come smartphone e tablet. riesce a recuperare attraverso il minor consumo energetico è di circa
E qui veniamo proprio a parlare un 10% di quella spesa in più all'anno. Però un frigorifero moderno non dura
di chi da questi anni di crisi esce certo quanto durava uno "vecchio": possiamo arrivare a prevedere una decina
come vincitore. Sono proprio di anni, al massimo, contro oltre 20. Come a dire, che, per prima cosa, rimane il
questi apparati digitali che ci ten- dubbio che sia possibile recuperare quell'incremento di prezzo. E, last but not
gono sempre connessi e che han- least, la certezza che ci voglia più energia per costruire, e smaltire a fine vita,
due o tre elettrodomestici al posto di uno.
no cambiato la vita di milioni di
Dubbi seri: l'efficientamento energetico risponde a una giusta esigenza di con-
persone. “Gli smartphone in Ita- sumare meno energia e inquinare meno, o siamo sempre di fronte alle logiche
lia sono infatti 45 milioni - spie- meramente commerciali che si traducono in un maggiore guadagno solo per le
ga Russo - E se la vendita di que- aziende? Un po' la stessa cosa è accaduta per le autovetture: tutto quanto si
sti oggetti continua a crescere, è risparmiato in consumi per l'autotrazione in senso stretto si è tramutato in
cala invece la vendita di tutti gli potenza utilizzabile per accessori ormai diventati indispensabili: climatizzato-
altri apparati elettronici che da re, trazione integrale, fari alogeni eccetera. Consumiamo meno carburante per
questi oggetti vengono sostituiti, chilometro, ma sprechiamo più energia che in passato.
vista la quantità di funzioni e at- È la cosiddetta via tecnologica allo sviluppo sostenibile: che importa se le
tività che possiamo svolgere col risorse mostrano i limiti fisici del pianeta, tanto c'è la tecnologia che ci
nostro “telefonino””. salverà. Ma come faremo a fabbricare oggetti e meccanismi tecnologica-
Qui parliamo degli effetti della ri- mente avanzati, una volta che saranno esauriti i materiali? Voglio dire, il rame
per condurre l'elettricità si esaurirà presto e potremmo magari trovare un altro
voluzione digitale che si stanno
metallo. Che, però, alla fine, si esaurirà anch'esso e così via. E l'obsolescenza
dispiegando in tutto il mondo. pianificata è lo strumento principe per alimentare una spirale di consumi sen-
Ogni giorno 9 milioni di nuovi za fine. Quando si progetta e costruisce un apparecchio o un oggetto, l'ultima
oggetti vengono connessi alla re- cosa cui si pensa è che debba durare, anzi: si ipotizza che sia condannato ine-
te. Nel 2020 saremo a 50 miliardi vitabilmente a essere sostituito in pochissimo tempo. Ma questo è il problema
di oggetti connessi. Il mondo va della tecnologia attuale, esclusivamente al servizio del mercato e non del
veloce... benessere e del miglioramento delle condizioni di vita degli umani. ●12 primo piano solidarietà
fairtrade
20 anni di commercio equo
la solidarietà diventa adulta
Nonostante la crisi il fatturato di questi prodotti continua
a crescere di doppia cifra: 76 milioni di euro nel 2013.
Ma rispetto ad altri paesi si può fare molto di più.
Pastore: "La sensibilità dei consumatori sta cambiando,
ma c'è ancora tanto da fare"
di dario guidi
Si chiama commercio oggi il fatturato è sostanzialmen-
ad ottobre equo e solidale ed è quella cosa te raddoppiato. I prodotti che Fai-
Occhio agli sconti che consente di garantire ai con- rtrade certifica per il mercato ita-
tadini ed ai produttori di paesi liano sono più di 600: la parte del
e alle iniziative lontani e spesso lasciati ai margi- leone la fanno banane (24 milioni
Fairtrade celebrerà i suoi vent'anni ni dai processi commerciali glo- di euro), i prodotti a base di cacao
di attività dall'11 al 26 ottobre con la balizzati, di vedersi riconosciuto (quasi 10 milioni di euro), il caffè
campagna "The power of you" un prezzo giusto per il loro lavo- (7 milioni) ma con il contorno di
che sarà visibile sul Web e sui social
media, oltre che nelle stazioni e in
ro, di sostenere le comunità lo- tante altre cose, dal tè (4 milioni
altri luoghi delle più grandi città cali, promuovendo insieme ad di euro) ai fiori (3,9 milioni), dalla
italiane. Questa campagna sui 20 un lavoro dignitoso, diritti, istru- frutta secca al miele, dallo zucche-
anni si aggiunge a "La spesa zione e rispetto dell’ambiente. In ro al riso ad altri tipi di frutta.
giusta", l'iniziativa che da diversi Italia, proprio in questo mese di Quello di Fairtrade è un successo
anni propone momenti informativi ottobre, il commercio equo cer- importante che conferma come,
uniti a offerte e sconti proprio sui
tificato, compie 20 anni di vita, anche in questi anni difficili, sia-
prodotti a marchio Fairtrade.
Ovviamente anche Coop aderisce a raccontati dal marchio e dall’atti- no in atto mutamenti nella con-
"La spesa giusta", per cui dal 9 al 22 vità di Fairtrade. Parliamo di una sapevolezza dei consumatori ita-
ottobre negli ipermercati e dal 16 al di quelle attività che, nonostante liani, che comunque decidono di
29 ottobre nei supermercati ci la crisi economica che ormai da acquistare prodotti che propon-
saranno promozioni che diversi anni colpisce le famiglie gono un contenuto etico impor-
riguarderanno in particolare la linea
italiane, continua a crescere co- tante. E si tratta di una realtà che
Solidal Coop.
me volumi e fatturato. In Italia, nel (come spieghiamo nell’apposita
2013, Faitrade ha registrato vendi- scheda) i soci e clienti Coop co-
te per 76,3 milioni di euro, con un noscono molto bene, dato che
più 16,7% sul 2012. Dal 2007 ad Coop ha, da diversi anni, una sua
continua a pagina 14 >consumatori
ottobre 2014 13
Foto archivio Fairtrade Italia
Solidal Coop, storia di un successo
La linea di prodotti a marchio che ha più di 40 referenze
"Prodotti di qualità per un'economia più sana"
Se Fairtrade Italia compie vent’anni, l’impegno Co-
op sul fronte del commercio equo risale quasi alla
stessa data, nel senso che il primo prodotto equo-
solidale a marchio Coop, era caffè, il caffè “per la
solidarietà”, arrivò nel 1995. Coop è stata la prima
catena della grande distribuzione a muoversi e ad
avviare un percorso su questa strada. A quel primo
passo é infatti seguito un lungo cammino: ricor-
diamo i primi tè, il pallone da calcio “senza sfrut-
tamento”; poi via via l’aggiunta di altre referenze per Coop Italia, Vladimiro Adelmi – sono frutto di
sino al 2002 con la nascita di una linea di prodotti un impegno, costruito negli anni, con scelte che
Solidal Coop quasi tutta certificata Fairtrade. Poi hanno incontrato il favore dei consumatori. So-
si va al 2005 quando arrivarono i prodotti tessili in stenere il commercio equo, per noi che siamo co-
cotone (polo, camicie, pantaloni), quindi nel 2007 operative, è una scelta coerente e naturale. Ed è
le rose dal Kenya e nel 2013 la scelta di convertire importante che si comprenda sempre più, anche
tutto il tè a marchio Coop nella linea Solidal. di fronte alla crisi di questi anni, che favorire un
Tappe importanti, dato che la linea Solidal commercio trasparente, fondato sul rispetto del-
Coop oggi conta più di 40 referenze ed ha un fat- le regole e dei diritti è importante non solo per i
turato di 29 milioni di euro (sui 76 complessivi di produttori che vivono nei paesi più poveri, ma lo
Fairtrade) con una costante crescita nel corso degli è anche per noi, perché stimola un’economia di
anni, anche se ovviamente esistono ancora ampi mercato più sana, che crea un legame tra chi pro-
margini per ulteriori progressi. duce e chi acquista, centrata sulla fiducia e la cre-
“La crescita della linea Solidal e il rapporto con Fai- azione di valore per tutti e non sul solo profitto
rtrade – spiega il responsabile di questo settore per pochi.”14 primo piano solidarietà
linea di prodotti Solidal tutta cer- tradizionali (mediamente un 10- caffè. Storie che spaziano tra Asia,
tificata Fairtrade. 15%), ma i suoi contenuti valgo- Sud America, Africa e addirittura
“Arriviamo a tagliare il traguardo no ampiamente questa differenza. Oceania (sono 31 in tutto i paesi
dei 20 anni di attività – spiega il “Quando si compra un prodotto con cui opera Fairtrade). Storie
direttore di Fairtrade Italia, Pao- col nostro marchio si compra an- lontane migliaia di chilometri, ma
lo Pastore – con risultati davve- che una storia. È la storia di per- anche simili nei problemi, nella fa-
ro positivi che confermano come sone e comunità che hanno lavo- tica. Ma anche e soprattutto simili
crescano i cittadini attenti a ciò rato e coltivato la terra, che hanno nei risultati positivi che questi an-
che consumano e che, nei prodot- realizzato così una possibilità di ni ci hanno consegnato, a certifi-
ti col nostro marchio, vedono un emancipazione e di riconosci- care il senso di questa attività che
giusto mix tra qualità, valori etici, mento dei propri diritti. Questo ha consentito a centinaia di mi-
rispetto dei diritti e prezzo. Dun- grazie anche a chi questi prodotti gliaia di persone di migliorare le
que è una pluralità di fattori che ci li acquista. E far conoscere queste proprie condizioni di vita.
consente di avere i risultati di cui storie è una parte sempre più im- Come già accennato la parte del
stiamo parlando, partendo dal fat- portante del lavoro legato al com- leone nel commercio Fairtrade
to che la qualità e la bontà sono mercio equo”. Del resto anche chi la fanno i prodotti, cosiddetti ex-
fondamentali. In più va ricordato segue questa rivista ne dovreb- coloniali, come caffè, tè, banane
che il 53% di ciò che vendiamo be sapere qualcosa, visto che più e ananas, cacao, zucchero, frut-
viene da coltivazioni biologiche, volte ci è capitato di parlare della ta secca, cotone e spezie, proprio
cosa che costituisce un altro pun- vita di chi coltiva quello che poi perché tipici di quello che era il
to di forza sempre più apprezzato”. diventa il Tè Solidal Coop o il co- commercio tra le colonie e i pae-
Certo il prodotto che viene tone che finisce nella borsa riuti- si europei. Ma nel corso degli an-
dal commercio equo costa un lizzabile per fare la spesa o anco- ni, si è cercato di allargare la gam-
po’ di più di quello delle filiere ra le banane, i succhi di frutta e il ma come dimostra l’arrivo dei
Convenzioni
SKIPASS 2014 ModenaFiere
30 ottobre - 2 novembre
Info e biglietti: www.skipass.it
XXI Salone del turismo e
degli sport.invernali
Anche quest’anno i soci Coop possono usufruire di uno
sconto speciale per visitare Skipass, il salone del turismo e
degli sport invernali in programma a ModenaFiere da
giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre (orari 9,30-
19,30). La fiera della montagna si prepara a celebrare la
stagione invernale con un carico di novità e tante proposte
per le vacanze sulla neve: soggiorni e offerte low cost nelle
località sciistiche di Alpi e Appennini, attrezzatura e
abbigliamento sportivo per vivere la montagna, e tante montagna come la Festa degli Azzurri - il tradizionale
proposte per il freestyle, il freeride e l’outdoor. appuntamento con gli atleti della Federazione Italiana
Gratuitamente a disposizione del pubblico sono numerose Sport Invernali -, il campionato assoluto di boulder e
strutture e attività, per adulti e bambini: la scuola di sci e spettacolari competizioni di snowboard e sci freestyle con
di snowboard sulla neve vera, la pista di fondo e il atleti di calibro internazionale. E ancora, esibizioni, contest,
pattinaggio sul ghiaccio, la parete di arrampicata, il video premiere, premiazioni e aperitivi aperti al pubblico.
materassone gonfiabile e, per la prima volta, una pista rail Per i soci Coop:
per chi desidera misurarsi con lo snowboard e lo sci € 10,00 per ingresso giovedì e venerdì,
freestyle. Assistenza e attrezzatura per tutte le attività € 12,00 per ingresso sabato e domenica anziché € 15,00.
sono fornite dalla fiera. Gratuito per bambini da 0 a 6 anni.
In calendario, come ogni anno, ci sono grandi eventi Presentare la carta Sociocoop con un documento
dedicati al mondo della neve e agli appassionati della d’identità, agevolazione estesa ad un accompagnatore.
Informazioni più dettagliate sulle convenzioni e su tutti i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it.
Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop.consumatori
ottobre 2014 15
La storia
di Fairtrade
nel mondo
L’avventura di Fairtrade nel mondo
comincia nel 1988 in Olanda
quando, con il marchio Max
Havelaar, l’agenzia di Sviluppo
“Solidaridad” comincia a
commerciare prodotti sulla base di
regole nuove, che partono proprio
palloni da calcio a marchio etico e siamo già impegnati in questo dal riconoscimento dei diritti di chi
(che hanno consentito di combat- senso, per costruire intese con gli questi prodotti coltiva. Nel corso
tere una delle più odiose forme di operatori commerciali di questi degli anni l’esperienza si allarga da
sfruttamento verso i bambini in territori e far arrivare ai consuma- altri paesi (Lussemburgo nel 1992,
diversi paesi asiatici) o le rose che tori i nostri prodotti. Il terzo tas- Austria nel 1993, Danimarca nel
1994, Stati Uniti e Canada nel
vengono coltivate in Kenia. I pro- sello per aumentare i volumi del 1996). In Italia si parte appunto nel
dotti Fairtrade finiscono in 5.000 commercio equo è invece legato 1994, con quella che allora è la
punti vendita italiani (di cui più al considerare ciò che importiamo Fondazione Transfair Italia. Col
di 1.000 sono Coop). non solo come prodotto finito, 2002 arriva in tutto il mondo il
Se negli ultimi anni la crescita di ma anche come possibile base o marchio ci certificazione Fairtrade,
Fairtrade è stata forte e costante, ingrediente per fare altri prodotti. lo stesso che ancor oggi troviamo
su tutti i prodotti.
cosa aspettarsi per il prossimo fu- Faccio alcuni esempi. Un produt-
In Italia parte dal 2004 l’esperienza
turo? “Le chiavi del nostro lavo- tore di biscotti o di cereali, come di “Io faccio la spesa giusta” che
ro sono tre – spiega ancora Paolo già successo in altri paesi europei, ancor oggi, nel mese di ottobre,
Pastore -. La prima resta quella di può decidere che tutto il cacao o vede iniziative e promozioni
un’ulteriore crescita della consa- lo zucchero utilizzato nelle sue li- dedicate al commercio equo. Il
pevolezza tra i consumatori, che nee di produzione sia Fairtrade. fatturato dell’attività di Fairtrade
Italia passa dai 20 milioni di euro
li porti a privilegiare il contenuto Un approccio di questo tipo ci
del 2003 ai 76,3 milioni del 2013. A
etico e qualitativo dei nostri pro- consentirebbe di aumentare no- livello mondiale l’attività di
dotti. Poi c’è un secondo aspetto tevolmente le quantità e quindi di Fairtrade, che è il marchio etico
che è legato alla rete commercia- sviluppare le possibilità di lavoro più riconosciuto al mondo,
le. Oggi la nostra presenza è con- nei paesi d’origine. Spero che an- riguarda 30 mila prodotti certificati
centrata nel centro nord dell’Ita- che in Italia, a cominciare da Co- con un fatturato di 5,5 miliardi di
lia, dove il pubblico è bene o male op, possano nascere a breve pro- euro. Gli agricoltori coinvolti sono 1
milione e 400 mila in 74 paesi,
già abituato a trovarci. Invece nel getti in questo senso”. mentre le vendite avvengono in 125
sud siamo ancora poco presen- Un ulteriore fronte di evoluzione nazioni diverse. Nel 2013 le vendite
ti e dunque dobbiamo lavorare, nell’attività di Fairtrade è legata hanno registrato un più 15%.
continua a pagina 17 >16 primo piano solidarietà dall'india il tè solidal coop qualità e benefici per chi produce Tra i tanti casi che si potrebbero descrivere relativi al commercio equo, ci pare particolarmente significativo quello legato al tè Solidal Coop. Intanto perché lo sbocco di questo progetto è che buona parte dei tè Coop (dall’English breakfast all’Earl grey, dal tè verde a quello alla pesca e al limone, oltre ai deteinati) fanno ora parte della linea Solidal, con una scelta importante di promozione di questo marchio. Sono poi vietati il lavoro forzato e il lavoro minorile Tutti questi tè nascono nella piantagione di bambini sotto i 15 anni. I ragazzi di età superiore Korakundah Tea Estate, situata nei Monti delle ai 15 anni non possono lavorare se ciò può Nilgiri nell’India del Sud sopra i 2.000 metri. compromettere la loro salute o l'istruzione. L’altitudine rallenta la crescita della pianta e ne I lavoratori hanno il diritto di costituire o aderire a arricchisce la percezione fruttata e l’aroma floreale un sindacato indipendente, eleggere i propri dell’infuso. I raccolti, a queste altezze, sono rappresentanti e sviluppare i propri programmi. inferiori, motivo per cui il Tè Solidal Coop rientra in Gli stipendi devono essere pari o superiori alla media una fascia di tè di qualità più pregiata. In più la regionale o al salario minimo in vigore. Devono coltivazione e la successiva lavorazione seguono i essere stabilite le misure di salute e sicurezza al fine principi dell’agricoltura biologica, che evita lo di evitare infortuni sul lavoro. Sono previste sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e vieta vaccinazioni collettive di tutti i lavoratori e di tutte l’aggiunta di aromi artificiali. le loro famiglie per il virus dell’epatite B e del tifo. È Dunque è chiaro che parliamo di prodotti di qualità garantita la pensione a tutti coloro che hanno in grado di reggere ottimamente il confronto sul completato i 30 anni di servizio. mercato anche se costano mediamente tra il 35 e il Poi c’è stato l’acquisto di un autobus scolastico per il 50% in meno rispetto ad altre marche leader. servizio di trasporto dei bambini in età scolare dei Ma se il tè che sorseggiamo è ottimo, cosa significa villaggi vicini, la costruzione di laboratori di Chimica, invece per le comunità locali dell’India poter Biologia e Fisica per le scuole superiori e la accedere alla certificazione Fairtrade?. costruzione della casa di accoglienza per bambini Intanto c’è un prezzo minimo garantito e non indigenti e lontani da casa. Per garantire a bambini e sottocosto (come invece a volte avviene in mercati ragazzi di studiare informatica ed avere un accesso dove vale solo la legge del prezzo più basso); in più alla rete Internet sono stati acquistati 12 computers. c’è una durata garantita della relazione commerciale Infine viene garantito l’approvvigionamento di gas e non ci si basa su acquisti temporanei. Poi c’è per cucinare a tutti i lavoratori. l'impegno verso la comunità che prevede il È chiaro che anche piccole cose possono risultare coinvolgimento diretto dei lavoratori nell'azienda molto importanti, specie laddove manca quasi tutto. attraverso un comitato (Joint Body), eletto Ma il bello dell’utilizzare prodotti Solidal Coop e democraticamente, che gestisce l'utilizzo delle Fairtrade sta proprio nel sapere che il nostro risorse da investire in progetti sociali, sanitari e di acquisto, nel suo piccolo, ha una valenza concreta sviluppo. che migliora la vita di tante persone.
consumatori
ottobre 2014 17
alla certificazione anche su pro-
dotti italiani, proprio perché, co-
me le cronache raccontano spes- cibo è cultura
so, specie in alcuni settori come
l’agricoltura, lo sfruttamento e il
non rispetto dei diritti sono pra- di Massimo Montanari
tiche tutt’altro che isolate che in- docente di Storia medievale e di Storia
dell’alimentazione, Università di Bologna
cidono su prodotti che finiscono
sulle nostre tavole. “Stiamo facen-
do uno studio approfondito su
questo tema, per definire possi-
bili protocolli e regole, con anche
alcune sperimentazioni – aggiun-
Parmigiana,
ge Pastore -. Se tutto va bene nel
2015 potremmo approdare ai pri-
mi prodotti certificati nati sul no-
ma non di Parma
stro suolo”. La cucina italiana ha un’impronta fortemente cittadina: fin dal
Dunque le cose da fare non man- Medioevo, le città hanno costruito attorno a sé, nelle campagne circostanti,
cano. E i consumatori italiani, pro- un ‘distretto’ politico ed economico basato sul controllo urbano delle risor-
prio in queste settimane d’otto- se rurali. A cominciare da quelle alimentari. In questo modo la cultura citta-
bre avranno modo di incontrare dina si è impadronita della cultura contadina, dominandola e, al tempo
e conoscere le attività di Fairtra- stesso, incaricandosi di rappresentarla. Ecco perché le specialità alimentari
de, che accompagnerà la celebra- – i prodotti di territorio, le ricette gastronomiche – hanno, in Italia, molto
spesso denominazioni cittadine. Il tartufo di Alba, il prosciutto di
zione dei suoi vent’anni di attività,
Parma, la gallina padovana, l’insalata romana, il radicchio trevigiano, e via
oltre che con attività promozio- dicendo, sono risorse di territorio riferite alla città verso cui confluiscono, e
nali nei negozi (a cominciare da da cui ripartono, attraverso i mercati, dopo essere stati ‘marcati’ con il
quelli Coop), anche con una cam- nome della città. Saltimbocca alla romana, fegato alla veneziana, pesto
pagna di comunicazione (slogan genovese, pizza napoletana, ragù bolognese, bistecca fiorentina, cotoletta
scelto “The power of you”) che si alla milanese sono alcune delle mille specialità che prendono, anch’esse,
svilupperà sia sul Web e sui social nome da una città.
che nelle stazioni e in altri punti Ecco dunque le “melanzane alla parmigiana”, come spesso tro-
delle principali città italiane. Una viamo menzionata questa ghiotta preparazione famosa in tutta Italia
campagna il cui obiettivo è pro- (anche tra i preparati a marchio Coop, è questa la dicitura che troviamo
prio quello di ricordare che, co- sugli scaffali). Sennonché, in questo caso, l’indicazione è fuorviante. Il ter-
munque, la scelta di ognuno di mine “parmigiana” – che farebbe pensare alla città di Parma, o almeno al
formaggio parmigiano, ingrediente non secondario della ricetta – in que-
noi, mentre fa la spesa, è sempre
sto caso non è un aggettivo ma un sostantivo. Non significa “alla maniera di
decisiva per combattere disegua- Parma” ma indica un oggetto (un oggetto gastronomico) con precise carat-
glianze e provare a favorire un teristiche formali. La dicitura corretta non è “melanzane alla parmigiana”
modello di sviluppo più equo e ma “parmigiana di melanzane”.
sostenibile. E noi italiani, anche se “Parmigiana” non è un modo di condire le melanzane: il termine si trova già
siamo migliorati negli ultimi anni, nei ricettari italiani del XIV e XV secolo per indicare l’aspetto, la forma di
di strada da fare ne abbiamo anco- una preparazione gastronomica. Il latino parma significa “scu-
ra tanta. I 76 milioni di fatturato do” e questo tipo di preparazione prevede appunto una sorta di scudo, di
2013 per prodotti Fairtrade, sono armatura esteriore (per esempio costituita da fette di melanzane: ma
infatti ben poca cosa confronto ai potrebbe essere qualsiasi altra cosa) che al suo interno racchiude ingre-
311 milioni della piccola Svizzera dienti di vario genere: polpettine, uova, verdure, formaggio, eccetera.
(che con 40 euro annui ha il con- Una studiosa di gastronomia storica, Anna Martellotti, ha pazientemente
inseguito le tracce di questo piatto risalendo dal Medioevo alla cucina
sumo procapite di prodotti del romana, fino a quella egizia e dell’antica Mesopotamia, dove già trovia-
commercio equo più alto di tutti), mo – incisa con caratteri cuneiformi su tavolette di argilla – una ricetta
ai 345 milioni della Francia, ai 533 simile a questa. Attraverso quali vie la ricetta sia transitata all’Italia
milioni della Germania. Per non medievale è impossibile dirlo, ma una cosa è certa: Parma e il par-
parlare dei 1904 milioni di euro migiano non c’entrano nulla. “Melanzane alla parmigiana” è
della Gran Bretagna. Tutto un al- un’espressione più facile e comprensibile, ma ci porta fuori strada ed è
tro mondo… ● storicamente sbagliata. ●Puoi anche leggere