Il Consiglio europeo nel 2011 - IT - Consilium.europa.eu
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Il presente opuscolo è realizzato dal segretariato generale del Consiglio. http://www.european-council.europa.eu Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2012 ISBN 978-92-824-3446-8 doi:10.2860/43547 ISSN 1977-320X © Unione europea, 2012 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Printed in Belgium STAMPATO SU CARTA ECOLOGICA
Sommario Il Consiglio europeo nel 2011, a cura del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy L’Europa alla prova 5 Stabilità della zona euro 6 Crescita e occupazione 10 L’Unione nel mondo 13 Un tempo per ogni cosa 16 La via da seguire 21 Conclusioni del Consiglio europeo e dichiarazioni dei capi di Stato o di governo 23 3
L’Europa alla prova Nell’anno appena trascorso la crisi del debito sovrano nella zona euro si è fatta ancor più acuta, venendo a rappresentare per l’Unione europea (UE) la prova più ardua da molti anni a questa parte. Nell’arco di questi dodici mesi i leader europei di tutti i 27 Stati membri hanno adottato, individualmente e collettivamente, decisioni importanti per uscire dalla tempesta, uniti nella determinazione assoluta a superare la crisi dell’euro. Sappiamo che non esistono soluzioni lampo e che il cammino sarà lungo e irto di ostacoli: eppure restiamo convinti che occorra preservare i risultati conseguiti in sessant’anni d’integrazione europea e gettare le fondamenta del futuro. Il Consiglio europeo nel 2011 illustra le attività svolte dall’istituzione durante il 2011, secondo anno del mio mandato di presidente. La stabilità della zona euro e lo stato delle nostre economie hanno richiesto tutta la nostra attenzione, così come l’evoluzione del paesaggio geopolitico che ci circonda, non da ultimo a seguito della Primavera araba. Il Consiglio europeo riunisce intorno a uno stesso tavolo i leader di massimo livello degli esecutivi dell’Unione: 27 capi di Stato o di governo degli Stati membri, presidente della Commissione, presidente del Consiglio europeo. Insieme stabiliamo le priorità politiche, decidiamo la rotta strategica dell’Unione e assumiamo la guida in situazioni di crisi. Nel corso del 2011 abbiamo dato il benvenuto a nuovi colleghi e ci siamo congedati da altri dopo il cambio di governo in Irlanda, Finlandia, Portogallo, Danimarca, Grecia, Italia e Belgio. In alcuni casi il cambiamento era collegato direttamente alla crisi del debito pubblico. In due paesi, infatti, i colleghi hanno accettato d’indire elezioni politiche anticipate per preservare la stabilità finanziaria della zona euro: per aiutare a riguadagnare la fiducia dei mercati, in Spagna, e per assolvere l’impegno di contribuire alla costruzione di un argine più solido, in Slovacchia. Sono tutti segnali che indicano come la politica europea e quella nazionale siano ormai interconnesse in un intreccio stretto come non mai. Il trattato di Lisbona prevede la tenuta di almeno quattro riunioni del Consiglio europeo l’anno, ma le circostanze ci hanno indotto a collaborare più assiduamente. Nel 2011 si sono tenute cinque riunioni formali del Consiglio europeo più una riunione straordinaria, una riunione informale dei membri del Consiglio europeo nonché, sempre sotto la mia presidenza, quattro vertici separati dei capi di Stato o di governo della zona euro. La mia esperienza al tavolo dei leader dell’Unione mi permette di affermare con certezza che, nonostante le discussioni siano talvolta franche, esiste fondamentalmente la volontà politica forte di lavorare assieme da pari a pari, di aiutarci a vicenda e di avanzare come Unione, nel totale rispetto della diversa situazione di ciascuno. Durante tutto il periodo abbiamo agito sempre cercando di trovare il giusto equilibrio fra solidarietà collettiva e responsabilità individuale nel salvaguardare il bene comune europeo, sia esso la moneta unica, il mercato interno o una frontiera comune: gestire la tensione fra unità e diversità è la sfida quotidiana dell’Unione. 5
Stabilità della zona euro La salvaguardia della stabilità finanziaria della zona e dell’occupazione. Secondo, ha evidenziato carenze euro ha costituito anche quest’anno l’obiettivo sistemiche nell’unione economica e monetaria stessa. Al preponderante della maggior parte delle nostre riunioni. di là degli interventi immediati per preservare la stabilità Per tutto questo tempo abbiamo avuto un duplice finanziaria della zona euro, ci siamo quindi dedicati compito: adottare misure d’emergenza, come la a ristabilire la credibilità strutturale dell’euro. Non serve costituzione e il potenziamento di fondi di salvataggio, alimentare le aspettative in vista di un incontro al vertice e al tempo stesso creare in modo graduale una nuova risolutivo: altro tempo ed altre riunioni dovranno essere governance economica che eviti problemi futuri. È stato dedicati ai lavori nell’anno che ci attende. un anno di sforzi alla ricerca della convergenza, della disciplina e dell’integrazione, dal 1º gennaio — quando Arginare il contagio abbiamo accolto l’Estonia come 17º membro dell’unione monetaria — a fine dicembre — quando Ripensando agli ultimi dodici mesi, pare che la svolta abbiamo definito le modalità con cui sancire regole più si sia verificata in estate, col mese di agosto a fare da rigorose per la zona euro in una nuova unione di stabilità spartiacque. Nel primo semestre, infatti, abbiamo fiscale. operato con prudente fiducia per migliorare lo strumentario concordato in via di principio a fine 2010. Tutti i colleghi si sono assunti la responsabilità delle Nel secondo semestre, invece, il deterioramento della decisioni difficili prese collettivamente. Provvedimenti situazione sui mercati ci ha costretto a ripensare la pesanti di bilancio e di riforma economica sono stati risposta a fronte della profondità della crisi. adottati in tutta Europa, e specialmente nei paesi In una serie di riunioni in febbraio, marzo e giugno del inseriti in programmi di aggiustamento (Grecia, Irlanda 2011 abbiamo messo a punto e adottato un pacchetto e Portogallo) e nei paesi sottoposti alla pressione globale di misure economiche, articolato in maggior dei mercati, come Spagna e Italia. È stato necessario rigore nella sorveglianza macroeconomica e di bilancio, dar prova di coraggio politico e di senso dello Stato maggiore efficacia dei meccanismi di salvataggio, tanto per difendere queste misure di austerità quanto riforme a favore della crescita e della competitività, per convincere parlamenti recalcitranti e l’opinione alleviamento del debito e risanamento del settore pubblica della necessità d’intervenire con prestiti finanziario. ingenti. A inizio luglio il deterioramento della situazione in La crisi del debito pubblico, cominciata come aspetto alcune delle economie più esposte, in particolare conseguente e a sé stante della crisi finanziaria ed la Grecia, ci ha imposto di dimostrare che la zona economica globale del 2008-2009, ci ha colpito euro era in grado di contrastare, di per sé, il rischio duramente per due motivi. Primo, ha messo in luce di contagio finanziario. Partita da una serie di crisi debolezze strutturali in alcune economie europee, quali nazionali del debito, la situazione si stava trasformando il livello insostenibile del debito pubblico o privato e la in un problema sistemico che minacciava la stabilità perdita di competitività, il che ci ha indotto ad attribuire della zona euro nel suo complesso. Ho convocato per priorità alla promozione della crescita strutturale il 21 luglio una riunione, rivelatasi fondamentale, dei 6
leader della zona euro, nella quale abbiamo concordato di compiere sforzi considerevoli ai fini del risanamento un secondo programma di assistenza alla Grecia, del bilancio e del miglioramento della competitività ha finanziato dagli Stati membri dell’UE e dal Fondo contribuito a ristabilire la fiducia. monetario internazionale (FMI) e comprendente, in via eccezionale, un coinvolgimento del settore privato Nella riunione di dicembre, l’ultima del 2011, a titolo volontario. Abbiamo convenuto altresì misure abbiamo concordato iniziative rilevanti per riportare atte ad arginare il contagio, in particolare migliorando la zona euro in acque più sicure. Abbiamo elaborato l’efficacia del fondo di salvataggio FESF (Fondo e perfezionato gli strumenti di stabilizzazione a breve europeo di stabilità finanziaria). termine, ad esempio mettendo a disposizione dell’FMI risorse supplementari e rivedendo l’approccio al Nell’immediato l’esito del vertice ha provocato una coinvolgimento del settore privato nel trattato MES reazione positiva rassicurando i mercati sulla resilienza (meccanismo europeo di stabilità) allineandolo della zona euro. A inizio agosto, tuttavia, la crisi si rigorosamente ai principi e pratiche dell’FMI. In questo è acuita a causa di un malinteso e del timore che il senso la Grecia resta un caso unico. Abbiamo inoltre coinvolgimento del settore privato per la Grecia potesse tenuto una discussione più pregnante sulla risposta costituire un precedente per altri paesi dell’euro. Si sistemica alla crisi dell’euro, dalla quale è scaturito un sono insinuati dubbi anche riguardo all’attuazione del «patto di bilancio». In ottobre i leader della zona euro pacchetto, che alla fine si sono rivelati infondati perché mi avevano chiesto di elaborare una relazione e di stilare tutti i 17 parlamenti nazionali lo hanno regolarmente una tabella di marcia per il rafforzamento dell’unione approvato in tre mesi: un successo clamoroso in termini economica. Nelle lunghe ore della nottata tra l’8 e il politici anche se lento per gli standard del mercato. 9 dicembre mi sono riunito con i colleghi per decidere Tuttavia, il danno era fatto: la volatilità dei mercati la rotta da seguire. Sulla finalità ci siamo rapidamente cominciava ad aumentare e i tassi d’interesse di una trovati d’accordo, ma, come succede nell’UE — il cui delle più grandi economie della zona euro iniziavano edificio, dopotutto, si regge su trattati, protocolli e leggi una drastica ascesa proprio mentre gli azzardi politici al — la scelta dello strumento giuridico si è rivelata più Congresso americano su una potenziale inadempienza spinosa. Alla fine abbiamo deciso che, per migliorare la degli Stati Uniti alimentavano l’incertezza dei mercati. condotta di bilancio e il coordinamento delle politiche Inoltre, la crescita economica subiva un notevole economiche, i membri della zona euro avrebbero rallentamento in tutto il mondo: tutti questi problemi si firmato un accordo distinto. Tutti i futuri membri sommavano alimentandosi a vicenda. dell’euro hanno manifestato l’intenzione di associarsi all’impegno, il miglior voto di fiducia nel futuro della In una serie di riunioni ad ottobre abbiamo dovuto moneta unica. adottare altre decisioni sui vari fronti, ormai divenuti familiari, in cui s’imponeva un intervento: sostenibilità Disciplina e convergenza del debito greco, argine contro il contagio, settore bancario, crescita economica. Inoltre, il fatto che singoli Ai fini della stabilità dell’Unione monetaria è Stati membri, come l’Italia, abbiano assunto l’impegno indispensabile che i bilanci nazionali siano sani: per 7
questo nel 2011 l’Unione ha rafforzato le regole di deciso in marzo era l’aumento della convergenza verso bilancio e i meccanismi di sorveglianza. Il Consiglio l’alto. Ventitré Stati membri si sono volontariamente europeo ha impresso un impulso decisivo in questo impegnati a muoversi nella stessa direzione su materie senso seguendo da vicino l’attività legislativa che aveva come le riforme del mercato del lavoro, le pensioni e le avviato l’anno precedente ed aprendo una strada nuova prestazioni sociali o il debito privato delle banche e delle per spingersi oltre. Molti danni avrebbero potuto famiglie. Si tratta di riforme strutturali che serviranno essere evitati se avessimo avuto a disposizione tutti gli a riportare l’Europa sul percorso di una crescita strumenti attuali fin dall’inizio della crisi. sostenibile e tesa a creare occupazione. Anzitutto, il patto di bilancio rafforzerà in modo Una questione d’interesse comune determinante le regole stesse a base del bilancio. I paesi della zona euro si spingono oltre gli impegni attuali La crisi ha determinato uno sguardo nuovo di ciascuno vincolandosi al pareggio di bilancio con un disavanzo sulle prestazioni dell’altro: un senso più acuto di strutturale massimo dello 0,5 %. Entro il 2012 questa responsabilità comune. In quest’ottica la riforma della nuova regola di bilancio sarà recepita nella normativa governance economica è poliedrica, perché è quella nazionale, preferibilmente a livello costituzionale combinazione complessiva di pressione istituzionale, o equivalente. La miglior disciplina è l’autodisciplina. pressione reciproca e pressione dei mercati che ci impedirà di ricadere in simili difficoltà. Per migliorare il rispetto delle regole è stata inoltre aumentata la pressione istituzionale. Le sanzioni La pressione reciproca tra i leader politici europei si è diventano praticamente automatiche a livello sia intensificata notevolmente, non soltanto a causa del correttivo sia preventivo. I partecipanti al patto di nuovo assetto istituzionale, ma anche in conseguenza bilancio hanno convenuto che, in caso di trasgressione degli eventi. Preservando la stabilità della zona euro alla regola del disavanzo, si applicherà un aggiustamento nel suo complesso, i leader tutelano l’occupazione e la automatico definito da ciascuno di loro. Inoltre, la crescita nei rispettivi paesi, mentre i leader dei paesi Commissione esaminerà i documenti programmatici di che devono intervenire con prestiti pagati dai loro bilancio in una fase più precoce. contribuenti hanno validi motivi per esercitare una sorveglianza paritetica forte. Sono quasi quotidiane Infine, il sostegno finanziario ai paesi inseriti in un le telefonate che i leader dedicano ai debiti dei loro programma di assistenza sarà subordinato a una paesi, a traduzione decisamente concreta del concetto condizionalità macroeconomica rigorosa, come astratto di «interdipendenza». Il controllo esercitato già avviene per Grecia, Irlanda e Portogallo. La dall’opinione pubblica e dai media ha svolto un ruolo Commissione assumerà un ruolo più incisivo nel notevole nel mantenere vigili tutti noi. monitoraggio e nell’esecuzione delle misure. Se è vero che un bilancio sano è un prerequisito nella Tutto sommato, abbiamo realizzato molto in venti mesi. prevenzione delle crisi, alcuni paesi hanno imparato Grazie alle ulteriori iniziative in discussione attualmente, a loro spese che esso non è tuttavia sufficiente. Per l’Unione disporrà dei mezzi per concretare il principio questo, a partire dal 2012 l’Unione monitorerà fondamentale sancito nei trattati esattamente vent’anni attentamente non soltanto il debito e il disavanzo fa a Maastricht: «Gli Stati membri considerano le pubblici, come previsto nel Patto di stabilità e crescita, loro politiche economiche una questione di interesse ma anche i rischi di bolle patrimoniali o di squilibri comune». Nel 2012 vaglieremo ulteriormente le commerciali. Inoltre, la Commissione esaminerà tutte possibilità di approfondimento dell’unione economica, le grandi riforme di politica economica con potenziale materia sulla quale riferirò al Consiglio europeo di impatto sugli altri membri della zona euro. marzo. Ritengo sia importante dimostrare che non ci limitiamo a punire i trasgressori, raccordiamo anche le I paesi che condividono una moneta non possono nostre politiche. Dobbiamo dimostrare che l’euro è più permettersi le divergenze economiche del passato. Il di una moneta, è un progetto irreversibile, un destino principio ispiratore del cosiddetto «Patto euro plus» comune. 8
Crescita e occupazione Tra la popolazione europea aumenta la preoccupazione Il Consiglio europeo di ottobre si è adoperato per per il posto di lavoro, i risparmi e il futuro dei promuovere l’agenda comune per la crescita. Abbiamo figli. L’Unione deve dare una risposta a queste deciso di accelerare le misure dell’atto per il mercato preoccupazioni. Nell’affrontare gli effetti immediati unico che creeranno occupazione e crescita a breve della crisi abbiamo impostato anche una strategia per e medio termine, per esempio rendendo più semplice la crescita e l’occupazione che abbraccia il prossimo per le piccole e medie imprese ottenere crediti decennio. e assumere personale. Un posto speciale spetta al mercato unico digitale. Abbiamo altresì convenuto Le misure a lungo termine possono avere anche un che il finanziamento centrale dell’UE si concentri impatto positivo a breve termine, a maggior ragione interamente, per quanto possibile, sulle misure collegate quando l’elemento essenziale per superare la crisi è alla crescita, principio che dovrebbe essere applicato al riguadagnare credibilità. Una prospettiva di crescita quadro di bilancio attuale (2007-2013) laddove ancora economica duratura può contribuire notevolmente possibile e che dovrà certamente assurgere a principio a ripristinare la fiducia, creare occupazione e assorbire il guida nel prossimo quadro di bilancio settennale debito. dell’Unione (2014-2020). Nella riunione di marzo del prossimo anno porteremo avanti i lavori su dette Dati i margini strettissimi della situazione di bilancio in questioni sulla base dell’analisi annuale della crescita numerosi Stati membri, stimolare la crescita mediante a cura della Commissione e di un contributo della un disavanzo di spesa non è la soluzione. Eppure, presidenza danese entrante. possiamo fare ancora molto. Abbiamo esortato a dare priorità, nei bilanci nazionali ed europei, alla spesa Energia e innovazione nei settori forieri di ulteriore crescita, abbiamo spinto per riforme economiche strutturali in ciascuno Stato Innovazione ed energia sono entrambe fondamentali membro e abbiamo deciso di approfondire il mercato per la crescita e la prosperità future. Si tratta di interno come mezzo per aumentare la competitività: tematiche intimamente connesse che incidono siamo convinti che questi tre approcci possano sulle grandi sfide sociali della nostra epoca: posti di condurre a grandi risultati. lavoro attraenti, invecchiamento in buona salute, economia verde e a basse emissioni di CO2, sicurezza In marzo e in giugno abbiamo valutato nel contesto dell’approvvigionamento energetico. Per questo motivo del primo semestre europeo — il nuovo quadro ho deciso che di questi temi si sarebbe dovuto discutere di coordinamento delle politiche economiche — a febbraio. Sull’energia così come sull’innovazione i progressi compiuti da ciascuno di noi in termini non abbiamo impresso un impulso strategico forte soltanto di riduzione del disavanzo e del debito, ma adottando decisioni importanti e fissando scadenze anche di riforme foriere di crescita. La Commissione concrete: sul capitale di rischio, proposte entro 12 mesi; ha espresso ferme valutazioni e ha presentato sullo spazio unico della ricerca, attuazione entro il 2014; severe raccomandazioni che i leader europei si sono sul mercato integrato dell’energia, piena operatività personalmente impegnati ad attuare. entro il 2014; sull’interconnessione delle reti del 10
gas e dell’energia elettrica tra tutti gli Stati membri, emergenti, verso il Pacifico. Su queste basi mantenere operatività entro il 2015. Altrettanto essenziale è una lo status quo ci condannerebbe ad un relativo graduale visione a lungo termine: abbiamo pertanto chiesto declino. Eppure, l’aumento della prosperità nel mondo la messa a punto di una strategia di riduzione delle rappresenta anche un’opportunità che ci permette di emissioni di CO2 in vista del 2050 che fornisca il quadro migliorare le nostre prestazioni commerciali e di attirare per l’azione nel settore dell’energia e dei cambiamenti maggiori investimenti stranieri. In questo senso un ruolo climatici. spetta agli accordi di libero scambio. Nell’inseguire la crescita dovremmo concentrarci sulla promozione Nella scia dei tragici avvenimenti di Fukushima in della crescita dei partner i cui mercati sono in rapida Giappone, la sicurezza nucleare è immediatamente espansione. Per questo motivo nella riunione di ottobre emersa come questione di grande preoccupazione. Al abbiamo discusso anche le modalità di un uso più Consiglio europeo di marzo ci siamo esplicitamente strategico di queste relazioni. impegnati a rispettare (e migliorare costantemente) i più elevati parametri di sicurezza nell’UE e nel Siamo consapevoli che nelle altre economie le persone nostro vicinato. Ne sono conseguite la messa a punto guardano a noi, perché i nostri problemi possono e l’attuazione progressiva di un programma ambizioso ripercuotersi sul loro posto di lavoro, la loro pensione, di «prove di stress» sul nucleare in Europa e nei paesi i loro risparmi. Allo stesso modo ci aspettiamo che partner al fine di garantire la sicurezza delle centrali le altre importanti economie si assumano le loro nucleari. responsabilità nell’affrontare le sfide interne. È nel loro interesse che l’Unione europea e, in particolare, la zona Ripristinare la crescita: euro si lascino le difficoltà alle spalle. Per converso, è una responsabilità globale altrettanto nell’interesse dell’Europa che gli Stati Uniti stabilizzino la situazione del debito pubblico o che la Tutti i leader hanno piena consapevolezza del fatto che Cina stimoli la domanda interna e aumenti la flessibilità per l’Europa questa è l’ora della verità: la crisi finanziaria del tasso di cambio della sua moneta. Ognuno deve ha accelerato alcune tendenze a lungo termine; a livello mettere ordine in casa propria: è stato questo il leitmotiv globale la potenza economica si sposta verso i paesi di tutte le riunioni internazionali. 11
Il presidente de Consiglio europeo prende la parola all’Assemblea generale dell’ONU, 22 settembre 2011. 12
L’Unione nel mondo Mondo arabo — Oltre la Primavera Tutti i paesi della regione sono confrontati a sfide estremamente impegnative: riconciliazione, transizione Le insurrezioni del 2011 nel mondo arabo hanno politica, ricostruzione. Sono in corso riforme dal segnato per noi la svolta geopolitica più significativa Marocco all’Egitto, dalla Tunisia alla Giordania. Siamo dalla fine della guerra fredda. La Storia è in evoluzione, pronti a sostenere le iniziative di questi paesi che si proprio alle frontiere meridionali dell’Europa. Le prefiggono una trasformazione democratica e riforme aspirazioni dei dimostranti erano familiari ai giovani, economiche. Per questo motivo l’Unione ha offerto uomini e donne, di tutto il mondo: lavoro, giustizia, ai paesi della regione un nuovo partenariato per la possibilità di intervenire nella vita politica del loro democrazia e la prosperità condivisa. paese, giustizia sociale, speranza di una vita migliore. Siamo stati risoluti, fin dal principio, ad usare Purtroppo la Primavera araba non ha prodotto solo tutti i mezzi a disposizione affinché questi grandi risultati positivi: resta preoccupante la violenza nello cambiamenti conducessero ad un esito positivo, Yemen, mentre proprio la situazione inaccettabile che affinché la Primavera araba evolvesse in un’autentica regna in Siria ci ha indotti a chiedere alla comunità rinascita. internazionale di unire gli sforzi per imporre sanzioni severe. Se sviluppi in positivo e in negativo si riscontravano Il mondo arabo è in evoluzione, un’evoluzione che in tutta la regione, gli avvenimenti di febbraio in Libia richiederà tempo: non è certo rovesciando un dittatore hanno destato particolare preoccupazione: un leader che si dà vita alla democrazia, né organizzando libere che apre il fuoco sul suo stesso popolo, un paese vicino elezioni che la disoccupazione scompare. Sono processi alla guerra civile, una crisi umanitaria incombente di transizione, per i quali l’Unione europea offre sull’altra sponda del Mediterraneo. Non potevamo sostegno a lungo termine ai fini del concretamento restare a guardare allorché si profilava un massacro. effettivo delle aspirazioni delle popolazioni arabe. L’11 marzo 2011 ho indetto un Consiglio europeo straordinario sulla Libia — solo altre tre riunioni Sulla nostra sponda del Mediterraneo d’urgenza sono state convocate negli ultimi dieci anni: dopo l’11 settembre, per la guerra in Iraq, per il conflitto Nel prestare attenzione ai nostri vicini meridionali in Georgia. In tale occasione abbiamo convenuto non dimentichiamo però quelli orientali. Il secondo all’unanimità che la sicurezza della popolazione libica vertice del partenariato orientale tenutosi a Varsavia il doveva essere assicurata con tutti i mezzi necessari. 29 e 30 settembre ha testimoniato la nostra volontà di Abbiamo inoltre formulato le tre condizioni che, alcuni continuare a interagire attivamente con paesi quali la giorni dopo, hanno consentito al Consiglio di sicurezza Moldova, l’Ucraina e la Georgia e di portarne avanti dell’ONU di adottare la risoluzione fondamentale 1973 l’associazione politica e l’integrazione economica con sulla protezione della popolazione libica, la quale ha l’Unione europea. Abbiamo precisato che, per ciascuno a sua volta fornito alla comunità internazionale la base dei sei «partner orientali», la velocità e la profondità per intervenire, con un sostegno regionale e sotto la di tale processo dipenderanno dalla loro adesione ai guida di paesi europei. principi democratici e allo stato di diritto. 13
L’accordo raggiunto in occasione del Consiglio europeo nostre frontiere è aiutare i giovani a costruirsi un futuro di giugno ha preparato il terreno per la firma, a dicembre, nel loro paese. del trattato di adesione della Croazia all’Unione europea. L’ingresso della Croazia nel 2013 quale L’azione a livello globale 28º Stato membro sancisce il destino europeo dei paesi dei Balcani occidentali. Non solo abbiamo ufficialmente aperto la porta ai croati, ma abbiamo tenuto a chiarire Il Consiglio europeo continuerà a svolgere il ruolo di che non si richiuderà dopo di loro: il Consiglio europeo bussola strategica dell’Unione. In quasi tutte le riunioni si attende che la Serbia ottenga lo status di candidato nel abbiamo discusso di affari esteri, dalla preparazione febbraio 2012 e che nel giugno 2012 prendano l’avvio delle posizioni europee in imminenti incontri al vertice i negoziati con il Montenegro. bilaterali o multilaterali — ad esempio il G8 o il G20 — alla discussione di questioni d’interesse comune come il A giugno abbiamo discusso di migrazione. Nove mesi programma nucleare iraniano o i cambiamenti climatici; prima avevo ravvisato la necessità di discuterne, ma la ci adoperiamo per interagire con i nostri partner tematica si è fatta urgente sull’onda della Primavera strategici, in particolare Stati Uniti, Russia e Cina (paese araba. Una gestione efficace delle frontiere esterne in cui mi sono recato in visita ufficiale in maggio), e con è essenziale anche per la libera circolazione delle le altre economie emergenti. Abbiamo offerto sostegno persone all’interno delle nostre frontiere, una delle al Giappone per aiutarlo a superare la triplice calamità di pietre miliari dell’integrazione europea. Per poter dare marzo: terremoto, tsunami e incidente nucleare. una risposta più efficace alle situazioni di crisi abbiamo deciso d’introdurre nel meccanismo di Schengen Nel complesso l’Unione europea sta compiendo una misura di salvaguardia, applicabile a condizioni progressi sulla scena internazionale. Si sono compiute rigorosamente delimitate per non compromettere il alcune svolte, ad esempio la recente acquisizione di diritto fondamentale alla libera circolazione. Abbiamo uno status rafforzato alle Nazioni Unite, grazie al quale concordato altresì che una politica migratoria a settembre ho avuto il privilegio di rivolgermi per la efficace comincia oltre i confini dell’Europa: i nuovi prima volta all’Assemblea generale dell’ONU a nome partenariati con i nostri vicini includono quindi anche dell’Unione europea. È creando precedenti, uno dopo gli aspetti relativi alla migrazione, alla mobilità e alla l’altro, che l’Europa, in questo come in altri campi, è sicurezza. Il modo migliore per ridurre la pressione alle sempre riuscita ad avanzare. 14
Vertici e riunioni con paesi terzi. 15
Un tempo per ogni cosa Primo semestre del 2011, l’Ungheria presiede il Consiglio dei ministri dell’UE. In un mondo di flussi e volatilità, istituzioni politiche Nel corso del 2011 molti osservatori della politica stabili possono dare certezze e continuità e aiutarci europea sono rimasti colpiti dalla differenza di velocità a plasmare il nostro destino. Le istituzioni dell’Unione tra i mercati e la democrazia. I mercati godono del sono molto giovani — le più antiche compiranno lusso di potersi muovere alla velocità di un clic del sessant’anni l’anno prossimo, nulla in confronto ai mouse. I processi democratici spesso impiegano mesi secoli di vita di parlamenti, consigli e tribunali di molti per pervenire a un risultato. Questo contrasto di tempi Stati membri — ma condividono la stessa ambizione: si è rivelato una notevole sfida, tanto più perché, per incanalare il cambiamento, assorbire i colpi e impostare quanto riguarda i tempi sotto il profilo politico, vi nuove direzioni. sono tre aspetti che occorre distinguere: il tempo delle democrazie parlamentari, determinato da procedure Per svolgere tale ruolo, tuttavia, le istituzioni hanno legislative, votazioni e dall’esigenza di ottenere una bisogno di una vita e un tempo propri. Non fa eccezione maggioranza; il tempo dell’opinione pubblica, che per il Consiglio europeo, divenuto un’istituzione ufficiale convincersi ha bisogno di percepire un cambiamento con il trattato di Lisbona. Grazie alla nuova continuità concreto; e infine il tempo dell’attuazione, garantita dalla funzione che ricopro, ora dispone di dell’esecuzione delle misure una volta che queste sono strumenti migliori per governare il cambiamento, fornire state approvate, altro aspetto essenziale, ad esempio, orientamenti o — in termini molto concreti — dar per le riforme strutturali. A tale proposito, la richiesta seguito a decisioni precedenti. di una maggiore speditezza del processo decisionale 16
Secondo semestre del 2011, la Polonia presiede il Consiglio dei ministri dell’UE. dell’Unione europea perde a volte di credibilità. Ci vuole primo ministro ungherese Viktor Orban e poi con il tempo per legare insieme diversi interessi e sensibilità primo ministro polacco Donald Tusk. Entrambi hanno e dar luogo a una decisione solida e accettabile per tutti. portato slancio e spirito europeo al tavolo dei negoziati. Quando si progetta una nuova casa, si può pretendere Mi sono inoltre recato in visita presso praticamente di averla pronta in una settimana? Il tempo è il cemento tutti i membri del Consiglio europeo nelle rispettive della politica. capitali. In un dialogo costante, anche i 27 capi di Stato o di governo sembrano incontrarsi con frequenza In quanto primo presidente permanente di questa sempre maggiore fuori da Bruxelles, in parte come istituzione, fin dall’inizio ho stabilito buone relazioni di conseguenza dei lavori che stiamo conducendo sulla lavoro con tutte le altre istituzioni europee. Nel 2011 zona euro. Inoltre, il Consiglio europeo ha nominato la fiducia personale sviluppatasi grazie a questi contatti presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, pressoché costanti si è rivelata essenziale. Così è stato che ha assunto l’incarico a novembre e che, confidiamo, con il presidente della Commissione europea José sarà una guida affidabile come il suo predecessore, Manuel Barroso, con il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Trichet. Jean-Claude Juncker, con l’alto rappresentante Catherine Ashton e con Jerzy Buzek, presidente del Di fronte a sfide che minacciavano il cuore materiale Parlamento europeo. È stato inoltre un piacere lavorare e simbolico dell’Unione, l’euro, tutti hanno lavorato con con le due presidenze di turno del 2011, prima con il spirito di cooperazione, rispetto e senso di responsabilità 17
condivisa. Consideriamo ad esempio l’attuazione che dovrà essere eletto dai leader della zona euro nello della sorveglianza e disciplina macroeconomiche e di stesso momento in cui i 27 eleggono il presidente del bilancio rafforzate. In seguito ai lavori della task force Consiglio europeo. Sono state inoltre rafforzate le che il Consiglio europeo del marzo 2010 mi ha chiesto strutture amministrative esistenti a sostegno del lavoro di presiedere, la Commissione ha presentato proposte dei ministri delle finanze della zona euro. legislative che sono state discusse approfonditamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri Si è detto molto circa la relazione tra gli Stati membri (quest’ultimo durante tre presidenze). L’oggetto che fanno parte della zona euro e gli altri. Il mio finale del contendere dei legislatori riguardava il «voto ragionamento è semplice: è ovvio che coloro i quali a maggioranza inversa», che era divenuto il simbolo di condividono la stessa moneta — fatto che, tra l’altro, un processo decisionale più automatico. L’ostacolo è è la norma nell’Unione e non l’eccezione — abbiano stato superato in occasione del vertice euro del luglio bisogno di adottare decisioni comuni. I problemi sono 2011, allorché tutti i leader della zona euro hanno insorti proprio perché l’interdipendenza tra questi Stati riconosciuto l’importanza di un’osservanza delle era stata sottovalutata. Tuttavia, salvaguardare l’integrità regole credibile. Le misure sono entrate in vigore del mercato unico tra i 27 è altresì importante in quanto il 13 dicembre 2011 e attualmente contribuiscono dà coesione all’Unione e costituisce il fondamento a prevenire future turbolenze. stesso della nostra prosperità e del nostro ruolo nel mondo. Dobbiamo quindi mantenere più stretti Nel corso dell’anno abbiamo inoltre sviluppato l’assetto possibile i collegamenti tra i due tipi di configurazione, istituzionale della zona euro. Abbiamo deciso di tenere compresa qualunque eventuale forma intermedia. vertici euro più regolari, almeno due volte l’anno e non Richiederà una certa dose di creatività di quando in solo nei periodi di tensione. Tali incontri al vertice quando, ma si può fare molto quando si opera insieme saranno presieduti da un presidente del vertice euro, con spirito di fiducia. 18
Riunioni tra i capi di Stato o di governo in Europa. 19
La via da seguire Il mondo è in rapida evoluzione e cambia quindi anche alta: i cittadini dell’Unione — più di 500 milioni di la posizione dell’Europa al suo interno. Tendenze persone — vivono nel continente più prospero, sociale, economiche e demografiche prima più lente stanno sicuro e libero della terra. Le decisioni prese dai leader accelerando, diventano più visibili e concrete e ci politici e dagli europei stessi determineranno la nostra pongono di fronte a nuove sfide. prosperità futura e il destino del nostro modello sociale ed economico: una civiltà fondata sulla dignità umana, Nell’affrontarle, possiamo trarre fiducia dalla volontà un continente unito nella diversità. politica raccolta nell’anno passato: una serie di importanti decisioni per salvaguardare la nostra moneta La chiave del futuro sta nell’imbrigliare le forze del e la nostra prosperità, la concentrazione costante sulla cambiamento: ecco la raison d’être fondamentale del crescita e la creazione di posti di lavoro, la difesa dei Consiglio europeo. Considerati i sessant’anni di storia nostri valori nel mondo. Possiamo trarre fiducia anche dello sforzo unico rappresentato dall’Unione e in dal coraggio e dalla resilienza che gli europei hanno vista di qualunque strada ci troveremo a percorrere dimostrato in un periodo in cui i sacrifici e l’austerità o a costruire, ho fiducia che, nell’affrontare le tensioni fanno sentire il proprio peso: giovani che sollecitano interne e le pressioni esterne, l’Europa continuerà cambiamenti, laureati che avviano imprese, cittadini che a reinventarsi in meglio. mostrano solidarietà e senso del bene comune. Nel 2012 il Consiglio europeo continuerà ad affrontare le questioni urgenti e importanti con spirito di compromesso e responsabilità. La posta in gioco è HERMAN VAN ROMPUY 21
Conclusioni del Consiglio europeo e dichiarazioni dei capi di Stato o di governo Consiglio europeo — 4 febbraio 2011 25 Consiglio europeo straordinario — 11 marzo 2011 30 Dichiarazione dei capi di Stato o di governo della zona euro — 11 marzo 2011 32 Consiglio europeo — 24-25 marzo 2011 37 Consiglio europeo — 23-24 giugno 2011 50 Dichiarazione dei capi di Stato o di governo della zona euro — 21 luglio 2011 56 Consiglio europeo — 23 ottobre 2011 58 Dichiarazione dei capi di Stato o di governo dell’Unione europea — 26 ottobre 2011 63 Dichiarazione dei capi di Stato o di governo della zona euro — 26 ottobre 2011 64 Dichiarazione dei capi di Stato o di governo della zona euro — 9 dicembre 2011 70 Consiglio europeo — 9 dicembre 2011 72 Verso un’unione economica più forte: relazione interinale al Consiglio europeo del 6 dicembre 2011 75 23
CONSIGLIO EUROPEO — 4 FEBBRAIO 2011 CONCLUSIONI 1. Oltre alle azioni immediate necessarie a fronteggiare le tori, inclusi i più vulnerabili, in linea con le conclusioni del sfide più pressanti poste dalla crisi economica e finanzia- Consiglio del 3 dicembre 2010. ria, è importante continuare a gettare solide basi per una 5. Sono necessari notevoli sforzi per modernizzare ed ampliare crescita sostenibile e che generi posti di lavoro. È lo scopo le infrastrutture energetiche europee e per realizzare l’inter- che si prefigge la strategia Europa 2020 per la crescita connessione transfrontaliera delle reti in linea con le priorità e l’occupazione, adottata nel giugno scorso. Oggi il Con- individuate nella comunicazione della Commissione sulle siglio europeo si è concentrato su due settori — l’energia infrastrutture energetiche. Ciò è fondamentale per assicu- e l’innovazione — che sono fondamentali per la crescita rare che diventi operativa la solidarietà tra Stati membri, che e la prosperità future dell’Europa. Ha concordato una serie si realizzino rotte di approvvigionamento/transito e fonti di azioni prioritarie la cui attuazione contribuirà notevol- di energia alternative e che le energie rinnovabili si svilup- mente a incentivare la crescita e la creazione di posti di pino e competano con le fonti tradizionali. È importante lavoro nonché a promuovere la competitività dell’Europa. semplificare e migliorare le procedure di autorizzazione, nel rispetto delle competenze e delle procedure nazionali, per I. ENERGIA la costruzione di nuove infrastrutture; il Consiglio europeo 2. Un’energia sicura, sostenibile ed economicamente acces- attende con interesse l’imminente proposta della Commis- sibile che contribuisca alla competitività europea resta sione a tale riguardo. Le varie iniziative intraprese dagli Stati una priorità per l’Europa. L’azione a livello dell’UE può membri per integrare i mercati e le reti a livello regionale e deve apportare un valore aggiunto a tale obiettivo. Nel nonché quelle indicate nella comunicazione della Com- corso degli anni molto è stato fatto in ordine agli elementi missione contribuiscono all’obiettivo e meritano di essere principali di una politica energetica dell’UE, comprese la sostenute. Dopo il 2015 nessuno Stato membro dell’UE fissazione di obiettivi ambiziosi in materia di energia e cam- dovrebbe rimanere isolato dalle reti europee di gas ed elet- biamento climatico e l’adozione di una normativa globale tricità o veder minacciata la sua sicurezza energetica per a sostegno di tali obiettivi. L’odierna riunione del Consiglio mancanza di connessioni appropriate. europeo ha messo in rilievo l’impegno dell’UE a favore di 6. La maggior parte dei notevoli costi di finanziamento degli questi tre obiettivi attraverso alcune conclusioni operative, investimenti per le infrastrutture dovrà essere fornita dal riportate di seguito. mercato e i costi saranno recuperati tramite l’imposizione 3. L’UE ha bisogno di un mercato interno dell’energia piena- di tariffe. È essenziale promuovere un quadro normativo mente funzionante, interconnesso ed integrato. Pertanto, attraente per gli investimenti. Si dovrebbe prestare partico- gli Stati membri devono attuare rapidamente e comple- lare attenzione alla fissazione di tariffe in modo trasparente tamente la legislazione sul mercato interno dell’energia, e non discriminatorio e a livelli coerenti con le necessità rispettando appieno le scadenze concordate. Si invitano di finanziamento, nonché all’appropriata imputazione dei il Consiglio e il Parlamento europeo ad adoperarsi per costi per gli investimenti transfrontalieri, rafforzando la con- la rapida adozione della proposta di regolamento della correnza e la competitività e tenendo conto dell’impatto Commissione concernente l’integrità e la trasparenza del sui consumatori. Tuttavia alcuni progetti, che sarebbero mercato dell’energia. giustificati sotto il profilo della sicurezza dell’approvvigio- namento/solidarietà ma non riescono ad attrarre sufficienti 4. Il mercato interno dell’energia dovrebbe essere completato finanziamenti dal mercato, potranno richiedere limitati entro il 2014 affinché il gas e l’elettricità possano circolare finanziamenti pubblici al fine di stimolare i finanziamenti liberamente. Questo obiettivo richiede in particolare che, in privati. Tali progetti dovrebbero essere selezionati in base cooperazione con l’Agenzia per la cooperazione fra i rego- a criteri chiari e trasparenti. Si invita la Commissione latori nazionali dell’energia, i regolatori nazionali e i gestori a comunicare al Consiglio entro giugno 2011 i dati relativi dei sistemi di trasmissione intensifichino i lavori sull’accop- agli investimenti che potrebbero essere necessari, nonché piamento dei mercati, sugli orientamenti e sui codici di rete le proposte per rispondere alle necessità di finanziamento applicabili a tutte le reti europee. Si invitano gli Stati mem- e per affrontare eventuali ostacoli agli investimenti per le bri, in collegamento con gli organismi di normalizzazione infrastrutture. e il settore industriale europei, ad accelerare i lavori al fine di adottare norme tecniche per i sistemi di carica dei veicoli 7. Al fine di incrementare ulteriormente la sicurezza dell’ap- elettrici entro la metà del 2011 e per le reti e i contatori provvigionamento, si dovrebbe valutare il potenziale intelligenti entro la fine del 2012. La Commissione riferirà dell’Europa per l’estrazione e l’uso sostenibili delle risorse periodicamente sul funzionamento del mercato interno di combustibile fossile (gas di scisto e scisto bituminoso) dell’energia, prestando particolare attenzione ai consuma- convenzionali e non convenzionali. 25
8. Gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica gli attori principali e relativamente ai corridoi strategici, aumentano la competitività e favoriscono la sicurezza tenendo conto di un’ampia gamma di questioni, tra cui dell’approvvigionamento energetico e la sostenibilità gli approcci normativi, su tutti i temi di interesse comune, a bassi costi. Si deve raggiungere l’obiettivo di efficienza quali la sicurezza energetica, le tecnologie a basse emissioni energetica del 20 % al 2020, convenuto dal Consiglio di CO2 sicure e sostenibili, l’efficienza energetica, il conte- europeo del giugno 2010, la cui attuazione non è ancora sto per gli investimenti nonché il mantenimento e la pro- ben avviata. Ciò richiede un’azione decisa per sfruttare il mozione degli standard più elevati in materia di sicurezza notevole potenziale di maggiori risparmi energetici pre- nucleare. Dovrebbe incoraggiare i paesi vicini ad aderire alla sente negli edifici, nei trasporti, nei prodotti e nei processi. pertinente regolamentazione del mercato interno dell’ener- Dal 1º gennaio 2012 tutti gli Stati membri dovrebbero gia dell’UE, in particolare estendendo e approfondendo il inserire, negli appalti pubblici per i pertinenti edifici e ser- trattato che istituisce la Comunità dell’energia e promuo- vizi pubblici, norme sull’efficienza energetica che tengano vendo iniziative di cooperazione regionale. Nel contesto conto dell’obiettivo principale dell’UE. Si invita il Consiglio della strategia Energia 2020, l’UE dovrebbe altresì svilup- a esaminare prontamente la prossima proposta della Com- pare le misure necessarie per assicurare parità di condizioni missione su un nuovo piano per l’efficienza energetica, che ai produttori di energia dell’UE nei confronti dei produttori indica in maggior dettaglio una serie di politiche e misure al di fuori dello spazio economico europeo. Occorre che lungo tutta la catena dell’approvvigionamento energetico. l’Europa diversifichi le sue rotte e fonti di approvvigiona- Esso riesaminerà l’attuazione dell’obiettivo di efficienza mento. Si invita di conseguenza la Commissione a pro- energetica dell’UE entro il 2013 e, se necessario, prenderà seguire negli sforzi tesi a facilitare lo sviluppo di corridoi in considerazione ulteriori misure. strategici per il trasporto di volumi ingenti di gas, come ad esempio il corridoio meridionale. 9. Si invita la Commissione a intensificare i lavori con gli Stati membri sull’attuazione della direttiva relativa alle energie 13. Occorre portare avanti al più presto i lavori per sviluppare rinnovabili, in particolare per quanto riguarda meccanismi un partenariato affidabile, trasparente e regolamentato di cooperazione e regimi di sostegno nazionali coerenti. con la Russia su temi di interesse comune nel settore dell’energia e nell’ambito dei negoziati sul processo suc- 10. L’UE e gli Stati membri promuoveranno gli investimenti cessivo all’accordo di partenariato e di cooperazione, alla nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie luce delle attività in corso riguardanti il partenariato per la a basse emissioni di CO2 sicure e sostenibili e si concen- modernizzazione e il dialogo sull’energia. treranno sull’attuazione delle priorità tecnologiche stabilite nel piano strategico europeo per le tecnologie energetiche. 14. L’UE coopererà con i paesi terzi per far fronte alla volatilità Si invita la Commissione a presentare nuove iniziative sulle dei prezzi dell’energia e porterà avanti i lavori al riguardo in reti intelligenti, comprese quelle connesse allo sviluppo di sede di G20. veicoli puliti, allo stoccaggio dell’energia, ai biocarburanti 15. Il Consiglio europeo attende con interesse la messa a punto sostenibili e a soluzioni di risparmio energetico per le città. di una strategia di riduzione delle emissioni di CO2 in vista 11. È necessario un migliore coordinamento delle attività del 2050 che fornisca un quadro per l’azione più a lungo dell’UE e degli Stati membri al fine di assicurare coerenza termine nel settore dell’energia e in altri settori connessi. Il nelle relazioni esterne dell’UE con i principali paesi pro- raggiungimento, da parte dell’insieme dei paesi sviluppati, duttori, di transito e consumatori. Si invita la Commissione nel contesto delle riduzioni necessarie secondo le indica- a presentare entro giugno 2011 una comunicazione sulla zioni del gruppo intergovernativo sul cambiamento clima- sicurezza dell’approvvigionamento e sulla cooperazione tico (IPCC), dell’obiettivo dell’UE consistente nel ridurre internazionale volta a migliorare ulteriormente la coerenza le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95 % entro il 2050 dell’azione esterna dell’UE nel settore dell’energia. Si invi- rispetto ai valori del 1990, come convenuto nell’ottobre tano gli Stati membri a comunicare dal 1º gennaio 2012 2009, richiederà una rivoluzione dei sistemi energetici che alla Commissione tutti i nuovi e vigenti accordi bilaterali in deve iniziare ora. Si dovrebbe vagliare attentamente l’op- materia di energia con paesi terzi. La Commissione metterà portunità di fissare fasi intermedie verso il raggiungimento a disposizione di tutti gli altri Stati membri tali informazioni dell’obiettivo per il 2050. Il Consiglio europeo riesaminerà in forma appropriata, tenuto conto della necessità di pro- periodicamente gli sviluppi in materia. teggere le informazioni commercialmente sensibili. Si invita l’alto rappresentante a tenere in debita considerazione la II. INNOVAZIONE dimensione della sicurezza energetica nei suoi lavori. La 16. Gli investimenti nel settore dell’istruzione, della ricerca, sicurezza energetica dovrebbe trovare pieno riscontro della tecnologia e dell’innovazione sono un motore essen- anche nella politica di vicinato dell’UE. ziale della crescita e idee innovative, che possono dar vita 12. L’UE dovrebbe prendere iniziative, in linea con i trattati, a nuovi prodotti e servizi commercializzabili, contribui- negli appropriati consessi internazionali e sviluppare par- scono a generare crescita e posti di lavoro di qualità. Il Con- tenariati per l’energia reciprocamente vantaggiosi con siglio europeo ha invitato ad attuare un approccio strategico 26
e integrato per promuovere l’innovazione e trarre pieno —effettuare, nel 2011, un riesame intermedio dei perti- vantaggio dal capitale intellettuale dell’Europa, a beneficio nenti quadri normativi in materia di aiuti di Stato; dei cittadini, delle imprese — in particolare le PMI — e dei —vagliare le opzioni per la creazione di uno strumento ricercatori. Esso controllerà i progressi compiuti al riguardo per la valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale nell’ambito del seguito da dare alla strategia Europa 2020. a livello europeo, in particolare al fine di agevolare l’ac- 17. A tale proposito il Consiglio europeo ha rilevato le tendenze cesso delle PMI al mercato della conoscenza, e riferire e gli sviluppi che emergono dall’attuale quadro di valuta- al Consiglio entro la fine del 2011. zione dell’innovazione della Commissione e ha invitato 21. La Commissione è invitata a compiere progressi rapidi quest’ultima a mettere a punto rapidamente un indicatore nei settori chiave dell’economia digitale per assicurare la integrato unico, ai fini di un migliore controllo dei progressi creazione del mercato unico digitale entro il 2015, tra cui la compiuti in materia di innovazione. Il Consiglio europeo promozione e la protezione della creatività, lo sviluppo del continuerà a seguire gli sviluppi in questo ambito. commercio elettronico e la disponibilità delle informazioni 18. L’innovazione contribuisce a rispondere alle principali del settore pubblico. sfide della società cui siamo confrontati. La competenza 22. Andrebbe compiuto ogni sforzo per rimuovere i restanti e le risorse europee devono essere mobilitate in modo coe- ostacoli giuridici e amministrativi al funzionamento tran- rente e le sinergie tra l’UE e gli Stati membri devono essere sfrontaliero del capitale di rischio. Si invita la Commissione promosse, al fine di garantire che le innovazioni che presen- a presentare entro la fine del 2011 proposte: tano vantaggi per la società arrivino sul mercato più rapida- mente. Dovrebbe essere sviluppata una programmazione —per istituire un regime UE per il capitale di rischio, congiunta. L’avvio del partenariato pilota per l’innovazione basato sul Fondo europeo per gli investimenti (FEI) sull’invecchiamento attivo e in buona salute segna un passo e sulle altre istituzioni finanziarie pertinenti e in coope- importante in tale contesto. Un monitoraggio periodico razione con gli operatori nazionali; da parte del Consiglio sarà necessario per raggiungere gli —per rafforzare gradualmente il meccanismo di finanzia- obiettivi a lungo termine come pure i traguardi concreti mento con ripartizione dei rischi; che saranno fissati di anno in anno. Il Consiglio adotterà —per valutare come rispondere al meglio alle esigenze le necessarie decisioni politiche sui futuri partenariati per delle imprese innovative in rapida crescita attraverso un l’innovazione prima che siano avviati. approccio improntato al mercato. A questo proposito si 19. L’Europa ha bisogno di uno spazio della ricerca unificato invita inoltre la Commissione ad esplorare la fattibilità per attrarre talenti e investimenti. Le restanti lacune devono di un programma di ricerca e innovazione per le piccole pertanto essere colmate rapidamente e lo spazio europeo imprese. della ricerca deve essere completato entro il 2014 al fine 23. Nei loro sforzi di risanamento del bilancio gli Stati membri di creare un reale mercato unico della conoscenza, della dovrebbero dare priorità a una spesa propizia alla crescita ricerca e dell’innovazione. Occorre in particolare adope- sostenibile, in settori quali la ricerca e l’innovazione, l’istru- rarsi per migliorare la mobilità e le prospettive di carriera dei zione e l’energia. ricercatori, la mobilità degli studenti già laureati e l’attrat- tiva dell’Europa per i ricercatori stranieri. Inoltre, sarebbe 24. Tali sforzi dovrebbero andare di pari passo con chiare opportuna una migliore diffusione delle informazioni misure di riforma volte a rafforzare l’efficacia dei sistemi sulle attività di ricerca e sviluppo (R&S) che beneficiano degli Stati membri in materia di ricerca e innovazione. di finanziamenti pubblici, nel rispetto dei diritti di proprietà A livello nazionale, gli Stati membri ricordano la loro dispo- intellettuale, in particolare istituendo un inventario della nibilità a destinare almeno il 50 % delle entrate del sistema R&S finanziata dall’UE, collegato ad analoghi inventari dei di scambio di quote di emissione (ETS) al finanziamento programmi di R&S finanziati a livello nazionale. di interventi in materia di clima, inclusi i progetti innovativi. Essi dovrebbero inoltre migliorare l’uso dei fondi struttu- 20. Andrebbero incoraggiati gli investimenti privati in prodotti rali esistenti assegnati ai progetti nel campo della ricerca e servizi innovativi, in particolare migliorando le condizioni e dell’innovazione. generali. Al riguardo, si invita la Commissione a: 25. È essenziale che gli strumenti dell’UE volti a promuovere la —presentare proposte per accelerare, semplificare responsabilità sociale per le imprese (RSI) siano semplifi- e modernizzare le procedure di normalizzazione, in cati al fine di agevolare la loro adozione da parte dei migliori particolare per permettere la trasformazione, a deter- scienziati e delle imprese più innovative, in particolare con- minate condizioni, delle norme sviluppate dall’industria cordando fra le pertinenti istituzioni un nuovo equilibrio fra in norme europee; fiducia e controllo e fra assunzione e limitazione dei rischi. —fornire orientamenti riguardo all’applicazione delle La Commissione è invitata a presentare proposte entro la direttive sugli appalti pubblici; più in generale gli appalti fine dell’anno, assicurando che tutti gli strumenti di finan- pubblici dovrebbero essere maggiormente orientati ziamento per la ricerca e l’innovazione agiscano insieme a incentivare la domanda di beni e servizi innovativi; all’interno di un quadro strategico comune. Andrebbe 27
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