IL CONCLAVE PERCORSO ARTISTICO - 8-13 anni - Artainment@School

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PERCORSO ARTISTICO
 IL CONCLAVE
 SCOPRI E IMPARA
            8-13 anni

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                          PERCORSO ARTISTICO

                            IL CONCLAVE
                                SCOPRI E IMPARA

                  IN QUESTO CAPITOLO

                             1       ORIGINE DEL
                                     TERMINE CONCLAVE

                             2       STORIA DEL CONCLAVE

                             3       SVOLGIMENTO DEL
                                     CONCLAVE

                                      NAVIGARE NEL TESTO
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     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   2
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    “      MORTO UN PAPA SE NE FA UN ALTRO
           Così recita un antico proverbio, che però non parla
           di morte.
           No, parla invece di vita. La vita della Chiesa. Che
           continua al di là della durata di una vita mortale, ed
           aspira all’eternità.

                                                                               ”
           Così, ogni volta il Conclave per eleggere il nuovo
           Pontefice si riunisce nella Cappella Sistina.

    Dallo show - Video test - Il funerale del Papa | © Luke Halls Studio

      È con questa frase che si apre la parte di Giudizio
      Universale, dedicata al conclave.
      Una ricostruzione attenta e suggestiva ci porterà
      a vivere quasi in prima persona un’esperienza
      “riservata” a pochi.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel       3
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 1 ORIGINE DEL TERMINE

     Conclave deriva dal latino clavis, ovvero
     “chiave” e significa stanza non accessibile
     a tutti, chiusa appunto cum clave.

     Oggi utilizziamo questo termine per
     indicare sia il collegio dei Cardinali
     che alla morte del Papa si riunisce per
     eleggere il successore, sia il luogo in cui                               La Cappella Sistina vista
     avviene la riunione plenaria (ovvero la                                   dall’esterno | © Flickr

     Cappella Sistina).

     L’origine dell’attuale significato si fa risalire a quando,
     dopo la morte di Clemente IV, i Cardinali si riunirono nel
     Palazzo Papale di Viterbo per scegliere il nuovo Pontefice.
     Passati quasi 1000 giorni, non avevano trovato ancora
     un accordo. I Viterbesi, stanchi della situazione, per
     sollecitare la scelta ricorsero a una soluzione piuttosto
     drastica: li rinchiusero a chiave (cum clave, appunto)
     nel Palazzo, scoperchiarono la sala in cui si riunivano e
     diminuirono le razioni di cibo, fino a metterli quasi pane e
     acqua.
     Fu così che venne eletto Gregorio X che nel 1274, facendo
     tesoro dei fatti viterbesi e per fare in modo che non si
     ripetessero, promulgò la Costituzione Apostolica Ubi
     periculum, documento che istituisce il conclave per
     l’elezione dei Papi, stabilendo norme precise che si sono
     andate via via trasformando ma che, in alcuni casi, sono
     ancora vigenti, come la clausura, l’essere in un conclave
     (ovvero in una stanza non accessibile).

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 2 STORIA DEL CONCLAVE
     Papa è il titolo col quale viene chiamato il Vescovo di
     Roma, Vicario di Cristo, successore di Pietro, capo di tutta
     la Chiesa. Pietro, uno dei dodici apostoli, è il primo Papa
     della storia, colui al quale Gesù ha affidato “le chiavi”
     della sua Chiesa.

          Pietro Perugino, Consegna delle chiavi - Cappella Sistina
          © Governatorato S.C.V. – Direzione dei Musei

     L’INFLUENZA DEL MONDO LAICO
     L’elezione del Papa è avvenuta nel tempo con regole e
     modi diversi che via via sono andati definendo fino ad
     arrivare al protocollo con cui oggi si riunisce il conclave.
     Per un lungo periodo, le potenti famiglie romane ebbero la
     possibilità di influenzare, direttamente o indirettamente,
     la scelta del Pontefice al punto da poter candidare e
     favorire i propri esponenti al soglio di Pietro.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   5
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     La Chiesa cercò di riprendere il controllo dell’elezione,
     ma l’influenza laica andò via via radicandosi e raggiunse
     il suo apice tra l’888 e il 1046, periodo definito seculum
     obscurum, che portò al soglio pontificio anche personaggi
     poco adatti al ruolo di Papa e di discutibile spessore morale.

     Nel 1059 Papa Niccolò II, per porre fine a tale situazione,
     decise di affidare l’elezione Pontificia ai soli Cardinali
     Vescovi, cosa che venne ulteriormente rafforzata nel 1179
     da Papa Alessandro III il quale stabilì che fosse l’intero
     Collegio Cardinalizio a costituire il corpo elettorale.

     L’UBI PERICULUM DI GREGORIO X
                         Come accennato, le prime regole che
                         definiscono l’iter di elezione papale
                         risalgono al 1274, anno in cui Gregorio
                         X promulgò l’Ubi periculum con cui si
                         stabilì che:
                         - i Cardinali, ciascuno con un solo
                         accompagnatore, si riunissero 10 giorni
                         dopo la morte del Papa;
      Papa Greogorio X   - la riunione avvenisse in una grande
        By Mattes via    sala del palazzo a porte chiuse
                         (conclave, appunto). Nella sala si
      trovava anche il papa defunto;
      - se entro tre giorni non fossero arrivati a una decisione
      sarebbe stato ridotto il vitto a una sola portata per
      pasto; dopo ulteriori 5 giorni sarebbe stato ulteriormente
      ridotto a pane, vino e acqua.
      - fino all’elezione del nuovo Pontefice nessun Cardinale
      poteva ricevere alcuna rendita ecclesiastica.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   6
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     Durante il periodo che intercorre tra la morte del Papa e
     l’elezione del suo successore, detto “sede vacante”, è il
     Cardinale Camerlengo ad assumere il governo provvisorio
     della Chiesa.

     IL CONCLAVE OGGI
      Nei secoli successivi, ulteriori riforme hanno perfezionato
      e integrato le regole del conclave:
      È del 1996 la Universi Dominici Grecis - Circa la vacanza
      della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice,
      la costituzione apostolica con cui Papa Giovanni Paolo II
      modifica alcune regole relative al periodo di sede vacante
      e ne introduce di nuove. È stata applicata per la prima
      volta nel 2005.

      I principali aspetti normativi introdotti dalla
      Universi Dominici Grecis

      L’elezione per maggioranza
      Per l’elezione del Pontefice sono necessari i voti di due
      terzi dei Cardinali partecipanti. Viene quindi soppressa
      la norma che consentiva al conclave di delegare a un
      gruppo di “grandi elettori” (composto da 9 a 15 Cardinali)
      l’elezione del Papa.

      Numero di votazioni giornaliere
      Il primo giorno si tiene una sola votazione. I giorni
      successivi 4 (2 la mattina e 2 il pomeriggio).

      Il ballottaggio e la modifica del quorum
      Nel caso in cui il conclave si protragga al 34° scrutinio, si può
      procedere con un ballottaggio tra i due Cardinali più votati
      nell’ultimo scrutinio (che perdono però il diritto di voto).

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   7
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     Benedetto XVI e il motu proprio
     Gli ultimi interventi relativi alle norme per la scelta del
     nuovo Papa sono contenuti nella Lettera Apostolica Motu
     proprio (2013) di Papa Benedetto XVI.

     Papa Ratzinger ribadisce che prima di iniziare il conclave
     si debbano attendere per quindici giorni i Cardinali
     assenti. Introduce, inoltre, la nuova norma secondo la
     quale il Collegio Cardinalizio può decidere di dare inizio
     al conclave anche prima della scadenza dei 15 giorni, a
     patto che siano presenti tutti i votanti. Allo stesso modo
     può decidere di prolungare a un massimo di 20 giorni il
     periodo di attesa, dopo di che il conclave avrà comunque
     inizio e tutti i Cardinali presenti saranno tenuti a iniziare
     le votazioni.

     Per quanto riguarda le modalità di voto e i criteri di
     maggioranza, Benedetto XVI, esplicita la votazione
     per scrutinium, ovvero per voto segreto (e non “per
     acclamazione”).
     Inoltre stabilisce che per essere eletto il candidato deve
     ottenere almeno i due terzi delle preferenze.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   8
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 2 LO SVOLGIMENTO DEL CONCLAVE
     La massima segretezza
     Sinonimo di conclave è segretezza, che deve essere
     massima e garantita. Nessuno può comunicare con i
     Cardinali elettori finché il Papa non sarà stato eletto, già
     a partire dal percorso per arrivare da Santa Marta al luogo
     dell’elezione, che viene schermato in modo da non rendere
     funzionanti i cellulari. Infatti, anche per il conclave vale
     la regola del divieto di utilizzo del cellulare e di altre
     strumentazioni per riprendere o registrare: nell’ultimo
     conclave due periti, alla presenza del Camerlengo e di tre
     Cardinali assistenti, sono stati incaricati di effettuare
     le dovute verifiche su tutto il personale che partecipa al
     conclave, anche utilizzando i metaldetector.

                                               I riti preparatori
                                               La mattina di apertura
                                               del conclave i Cardinali
                                               provenienti da tutto il
                                               mondo si riuniscono nella
                                               basilica di San Pietro per
                                               la Missa Pro eligendo
     Dallo show - studio video Processione dei Romano Pontifice. Nel
     Cardinali | © Luke Halls                  pomeriggio, dopo essersi
     raccolti nella Cappella Paolina, invocano l’intervento
     dello Spirito Santo con l’inno Veni, creator Spiritus quindi
     sfilano in solenne processione fino alla porta della Cappella
     Sistina piantonata dalle guardie svizzere e opportunamente
     allestita per il conclave.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   9
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                  La Cappella Sistina durante il conclave - disegno
                  © Antonio Monteverdi

     115 sedie di ciliegio, contrassegnate dal nome e cognome
     di ciascun Cardinale Elettore, e dodici tavoli di legno
     grezzo coperti da un panno beige e satin bordeaux: sei
     sul lato destro e sei sul sinistro, disposti su due file di
     diverso livello. Rivolto verso verso l’affresco del Giudizio
     Universale c’è il leggio con il Vangelo sul quale i Porporati
     prestano giuramento. Davanti all’altare, sotto l’affresco
     è posizionato il tavolo per l’urna di legno grezzo dove
     saranno raccolte le schede con i voti.
                                                  I Cardinali entrano e
                                                  dopo essersi inchinati
                                                  di fronte all’altare,
                                                  prendono ciascuno il
                                                  proprio posto.
                                                  Tutto è pronto e
                                                  perfettamente allestito
                                                  per le votazioni,
     Interno della Cappella Sistina
     © Governatorato S.C.V. – Direzione dei Musei compresa la stufa in cui
                                                  vengono poi bruciate le
     schede degli elettori.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   10
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     Il giuramento
     Il Cardinale Decano o il Cardinale primo per ordine ed
     anzianità legge il giuramento con cui si impegna a svolgere
     fedelmente il ruolo di Papa nel caso venisse eletto e a
     mantenere il segreto su tutto ciò che riguarda l’elezione.
     A seguire, uno alla volta, ciascun Cardinale si avvicina
     al leggio posto al centro della Cappella Sistina rivolto
     verso l’altare e posando la mano destra sul Vangelo aperto
     pronuncia la formula latina Spondeo, voveo ac iuro,
     “Prometto, mi obbligo e giuro”.

    “
         Noi tutti e singoli Cardinali promettiamo, ci
         obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente
         e scrupolosamente tutte le prescrizioni
         contenute nella Costituzione Apostolica,
         soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare
         il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo
         riguarda l’elezione del Romano Pontefice; di

                                                                               ”
         non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi
         interferenza nell’elezione del Romano Pontefice

     Il pre-scrutinio
     È la fase in cui la scheda per votare viene preparata e
     consegnata a ciascun Cardinale dai Cerimonieri. È sempre
     in questa circostanza che vengono estratti a sorte i
     Cardinali che durante il conclave hanno compiti e incarichi
     precisi: 3 Scrutatori, 3 Infirmarii (incaricati di raccogliere
     i suffragi degli infermi presso Santa Marta) e tre Revisori.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   11
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                                                          Extra omnes (fuori
                                                          tutti)
                                                          Durante le votazioni,
                                                          i Cardinali elettori
                                                          devono rimanere gli
                                                          unici presenti nella
                                                          Cappella Sistina,
                                                          quindi, subito dopo
     Dallo show - studio video Extra omnes | © Luke Halls la distribuzione delle

                                                          schede, il Maestro
     delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, davanti all’altare,
     pronuncia l’Extra omnes, “fuori tutti”: gli estranei al
     conclave dovranno uscire, compresi i Cerimonieri che
     hanno distribuito le schede ai Cardinali. Ora tutto è pronto
     per iniziare le votazioni.

     Il voto
     La scheda è di forma rettangolare e fatta in modo da
     poter essere piegata in due: nella parte superiore, riporta
     la scritta Eligo in Summum Pontificem, mentre nella
     metà inferiore si trova lo spazio in cui ciascun Cardinale
     scriverà il nome del prescelto, in una forma leggibile e
     inequivocabile.

     Lo scrutinio
     Nella fase dello scrutinio si susseguono questi tre
     momenti.

     La deposizione delle schede nell’apposita urna
     Un Cardinale alla volta, tenendo in mano la scheda
     piegata in due e ben visibile, si reca all’altare, sul quale
     è disposta l’urna sulla quale è appoggiato un piatto.
     Dinanzi all’affresco del Giudizio Universale pronuncia il
     giuramento «Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   12
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                                                     mi giudicherà, che il mio voto
                                                     è dato a colui che, secondo
                                                     Dio, ritengo debba essere
                                                     eletto». Quindi appoggia la
                                                     scheda sul piatto che poi alza
                                                     lasciando scivolare la scheda
                                                     all’interno dell’urna. Fa un
                                                     inchino all’altare e torna al
                                                     suo posto.

     Il Giudizio Universale di Michelangelo
     © Governatorato S.C.V. –Direzione dei Musei

     Il mescolamento ed il conteggio delle stesse
     Uno scrutatore agita le schede nell’urna, un altro le
     conteggia una ad una ponendole in un’altra urna vuota,
     più piccola. Se il numero non corrispondesse al numero
     dei Cardinali elettori le schede andranno bruciate subito,
     senza spoglio.

     Lo spoglio dei voti
     I tre scrutatori sono seduti a un tavolo davanti all’altare.
     Il primo prende la scheda, la apre, osserva il nome senza
     pronunciarlo e la passa al secondo scrutatore che fa la
     stessa cosa; è il terzo scrutatore a leggerla a voce alta e
     chiara in modo che tutti possano sentire e annotare il voto
     su un apposito foglio. Dopo aver letto la scheda la perfora
     con un ago in corrispondenza della parola Eligo e inserisce
     un filo che poi annoda affinché venga conservata più
     sicuramente.

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel     13
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     Il post scrutinio
     È la fase che va dal conteggio dei voti fino all’elezione
     del Papa, annunciata al mondo attraverso la nota “fumata
     bianca”.

     ll conteggio dei voti
     Gli scrutatori, su un foglio apposito, fanno la somma
     di tutti i voti che ciascuno ha riportato per vedere se il
     quorum è stato raggiunto.

     La revisione e il controllo dei voti
     Indipendentemente dal fatto che la votazione sia andata
     a buon fine e abbia portato o meno all’elezione del Papa,
     i Revisori devono procedere al controllo sia delle schede,
     sia delle annotazioni fatte dagli Scrutatori, per accertare
     che questi abbiano eseguito il loro compito in maniera
     corretta.

     Il bruciamento delle schede
     Tutti i Cardinali del conclave devono consegnare gli scritti
     di cui sono in possesso relativi alla votazione (appunti,
     note) che verranno poi bruciati.

     Fumata nera, fumata bianca
     Il colore della fumata che sarà visibile dall’esterno è il
     modo con cui viene comunicato al mondo l’esito della
     votazione, e se si è quindi arrivati all’elezione del nuovo
     Pontefice.
     Il fumo altro non è che il risultato della combustione delle
     schede e degli appunti dei Cardinali relativi all’ultima
     votazione e, a seconda dell’esito, sarà bianco o nero.
     Si occupano di questa fase gli Scrutatori, con l’aiuto del
     Segretario del Collegio e dei Cerimonieri.
     La stufa è in ghisa, di forma cilindrica, alta circa un

     Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel   14
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     metro e con un diametro di circa 45 cm. È dotata di due
     sportelli: quello inferiore per l’accensione e l’innesco;
     quello superiore per l’introduzione dei documenti da
     bruciare. Sulla calotta della stufa sono riportate, mediante
     punzonatura, le date di elezione e i nomi degli ultimi sei
     Pontefici.
     Se il conclave è un posto inaccessibile praticamente a
     tutti, non lo è per la tecnologia: per migliorare il tiraggio,
     infatti, la canna è oggi preriscaldata mediante resistenze
     elettriche ed è dotata di un ventilatore da avviare in caso
     di necessità. Inoltre, dal conclave del 2005 si è deciso
     di affiancare alla classica stufa un sistema elettronico
     per assicurarsi del corretto funzionamento della stessa,
     rendendo di fatto inutile la fumata gialla, ovvero una
     fumata di prova che precedeva l’inizio del Conclave e che
     serviva per verificare il corretto funzionamento della
     stufa.

     Dallo show - visual Simulazione della fumata bianca | © AWS

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     Al termine di ogni scrutinio si può quindi verificare una
     delle tre situazioni:

        1. Nessuna fumata
        se non si è raggiunto il quorum e viene prescritta
        immediatamente una seconda votazione, le schede e gli
        appunti non vengono bruciati subito ma insieme a quelli
        della seconda votazione.

        2. Fumata nera:
        se non si è raggiunto il quorum e non segue
        immediatamente una seconda votazione, si procede alla
        combustione di schede e appunti relativi alla votazione
        nell’apposita stufa.

        3. Fumata bianca:
        se viene raggiunto il quorum, il collegio dei Cardinali
        chiede prima il consenso del prescelto che deve quindi
        dichiarare di accettare l’elezione a Sommo Pontefice.
        La formula è: Accetti la tua elezione canonica a Sommo
        Pontefice?
        E, appena ricevuto il sì, gli viene chiesto: Come vuoi
        essere chiamato? Il Pontefice pronuncia il suo nome.
        Solo ora si possono bruciare le schede in modo che
        producano la fumata bianca che annuncia al mondo che
        un nuovo Papa è stato scelto mentre le campane della
        Basilica di San Pietro suonano a festa.

     La fumata bianca o nera nel passato si otteneva con
     l’aggiunta di paglia umida, oggi si ottiene anche grazie ad
     alcuni prodotti chimici: perclorato di potassio, antracene e
     zolfo per la fumata nera e clorato di potassio, antracene e
     zolfo per la fumata bianca.

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     Habemus Papam
                                             Il nuovo Pontefice si
                                             reca a questo punto nella
                                             “stanza delle lacrime”,
                                             uno degli ambienti più
                                             “segreti” del conclave,
                                             una piccola stanza sulla
     Dallo show - studio video Habemus Papam sinistra dell’altare della
     © Luke Halls
                                             Cappella Sistina: è qui che
     indossa i paramenti bianchi e rossi con i quali si presenterà
     al mondo.
     È la stanza delle emozioni chiamata per le lacrime
     versate dai neoeletti nel corso della storia sopraffatti
     dall’emozione, e forse anche per la tensione accumulata e
     per la presa di coscienza del “peso” dell’incarico.

     Tutto è pronto: un Cardinale si affaccia alla Loggia della
     Basilica di San Pietro e “annuncia una grande gioia”.

    “                                                                          ”
          Annuntio vobis gaudium magnum Habemus Papam

     È a questo punto che il nuovo Pontefice si presenta ai
     fedeli per la prima benedizione Urbi et orbi (ovvero alla
     città di Roma e al mondo intero).

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