L'ora delle riforme fiscali
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T E M A Un “Patto di Paese” per la riforma fiscale di Alessio del Grande “Un Patto di Paese”. È l’appello infatti, ben 1’492 (il 5,3% sul totale delle persone lanciato dal Direttore del DFE giuridiche), che assicurano al fisco 191 milioni di Christian Vitta, alla recente franchi, ossia il 22,3% del gettito complessivo, il Giornata dell’economia, per affrontare il proble- che colloca il Ticino al 9° posto nella graduatoria ma della fiscalità senza pregiudiziali ideologiche. intercantonale dell’incidenza del gettito fiscale di Senza tabù e contrapposizioni per partito preso, queste società. ma con un profondo senso di responsabilità che Oggi tutti i Cantoni stanno cercando di mettere accomuni, politica, imprenditori, economia, sinda- a punto delle misure di compensazione per evita- cati e società civile, nella consapevolezza dell’im- re che l’abolizione della fiscalità agevolata spinga prorogabile necessità di mettere mano ad una queste società a trasferirsi altrove. Il Canton Vaud, riforma fiscale che per troppo tempo in Ticino è che si è mosso per primo, ha già ricevuto l’appro- stata rinviata. vazione del voto popolare per una sostanziosa ridu- zione delle aliquote a carico di queste aziende, che sarà riequilibrata con interventi mirati di sostegno Oggi, per una riforma fiscale, occorre che sociale in parte a carico delle imprese. politica, imprenditori, economia, sindacati e Come intende muoversi il Ticino? Il Governo è società civile lavorino nella stessa direzione, orientato a ridurre l’aliquota sull’utile delle aziende dall’attuale 9% al 6,5-7%, per cui la pres- con senso di responsabilità sione totale dell’imposizione effettiva, tra fisco federale, cantonale e comunale, scenderebbe da oltre il 20% di oggi al 16-17%. Altre ipotesi di in- tervento riguardano le patent box per i brevetti, A riportare questo problema tra le priorità dell’a- più deduzioni per ricerca e sviluppo e incentivi genda governativa, c’è oggi la Riforma III delle per l’autofinanziamento. Si tratta in sostanza di imprese, che abolirà la tassazione agevolata per misure su cui la Cc-Ti si è già espressa e che ha le aziende a statuto speciale. Aziende che senza già proposto da diversi anni, proprio in vista del- adeguate misure di compensazione potrebbero de- la Riforma III. cidere di lasciare il Ticino per trasferirsi in altri Il Ticino negli ultimi anni ha perso progressivamen- Cantoni o, addirittura, in altri Paesi, dove posso- te posizioni nella classifica dell’attrattività fiscale dei no beneficiare di condizione fiscali molto più van- Cantoni, dunque la diminuzione dell’aliquota è un taggiose. Con una perdita ingente per l’erario di passaggio fondamentale se non si vuole correre il Cantoni e Comuni. Su questa riforma si sta gio- rischio che, per prime, le aziende interessate dalla cando una partita importante per la Svizzera e per Riforma III guardino ad altri lidi. Si tratta infatti il nostro Cantone. Nella Confederazione ci sono di holding e società che controllano più gruppi, che attualmente circa 24mila società che beneficiano per la loro attività non hanno bisogno di un legame di uno statuto fiscale speciale e, oltre al loro in- fisico col territorio in cui operano e che, quindi, pos- gente gettito fiscale per miliardi di franchi, va ri- sono facilmente spostarsi laddove per loro il fisco è cordato che impiegano fra i 135mila e i 175mila meno penalizzante. È dunque chiaro che anche la dipendenti. Altrettanto importante è la presenza perdita un numero esiguo di queste società sarebbe di queste imprese in Ticino. Da noi se ne contano, un grave colpo per l’erario cantonale. 6 | Ticino Business
Durante la Giornata dell’economia non si è parlato solo della Riforma III delle imprese. Nel corso della discussione si è sottolineata da più parti l’urgenza di La Cc-Ti da tempo ha espresso la sua posizione in una più generale revisione del nostro sistema fiscale, maniera chiara, ribadendo come i grandi temi di fi- rimasto fermo per troppo tempo, per cui oggi si ritro- scalità e finanze siano imprescindibili e passino da va con aliquote tra le più pesanti sia per le persone un progetto globale di visione a lungo termine per fisiche con redditi elevati, che per quelle giuridiche. Un sistema che, come è stato evidenziato nel cor- il territorio. Per questo motivo vi proponiamo di se- so della discussione, presenta pericolose distorsio- guito un ricco approfondimento con un documento ni che rendono assai fragile il substrato fiscale. firmato dal nostro Presidente Glauco Martinetti, che Squilibri originati anche da una fiscalità molto illustra la nostra posizione su un aspetto della fisca- sociale, ma tali da poter indurre facoltosi contri- buenti e aziende a lasciare il Cantone, come ha av- lità. In seguito alcuni illustri ospiti si esprimeranno vertito il Professor Marco Bernasconi, di cui potrete sulla tematica da differenti punti di vista: trovere- inoltre leggere un contributo a pagina 10 e 11. te i contributi del Professor Marco Bernasconi; del Innanzitutto c’è da chiedersi come è possibile che su Direttore del DFE, On. Christian Vitta; di Cristina 200mila contribuenti, ben 50mila, ossia un quarto del totale, siano esentati dal pagamento delle impo- Maderni, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti ste. Come mai il Ticino riconosce livelli di deduzioni del Canton Ticino e titolare Fiduciara Primafid e di fiscali, per figli, doppi redditi, studio dei figli e one- Peter Jäggi, Avvocato ed Esperto fiscale presso Jäggi ri assicurativi, che sono circa il doppio della media & Scheller SA. svizzera? E ancora: è normale che 6’000 persone da sole, ossia il 3,6% dei contribuenti, paghino imposte per 200 milioni di franchi su un totale di 500 mi- lioni versati dalle persone fisiche? Ciò vuol dire che il 40% di questo mezzo miliardo di franchi dipende questo che vogliamo? Ecco perché nella Giornata da una fascia assai ristretta di persone. “Un gran- dell’economia si è parlato dell’urgenza di una re- de azzardo” lo ha definito il Professor Bernasconi, visione generale dell’imposizione sia per le impre- perché si tratta soggetti che, proprio per le loro di- se che per le persone fisiche. sponibilità economiche, hanno un’elevata mobilità e Il fisco è uno degli strumenti più efficaci per il rilan- dispongono di residenze anche in altri Paesi, dove cio economico, non è certamente il solo, ma è indub- potrebbero decidere di spostare il loro domicilio tro- biamente uno dei fattori fondamentali nelle scelte vandovi migliori condizioni fiscali. delle imprese e dei grandi contribuenti. Una minore pressione fiscale su cittadini e aziende significa la- Dunque, mantenere lo status quo, ossia aliquote sciare nelle tasche dei primi più soldi per i consumi, elevate per aziende, alti redditi e sostanza delle per le loro scelte di vita e la loro autonomia; per le persone fisiche, significa mettere a repentaglio la imprese vuol dire disporre di più risorse per gli in- tenuta stessa del gettito delle imposte, con tutto vestimenti e l’innovazione, per poter restare compe- quello che ne consegue per le casse del Cantone, titive sui mercati mondiali. Sono questi i passaggi impegnato in una difficile manovra di risanamen- essenziali di un circolo virtuoso da riattivare al più to finanziario. Inoltre, non va dimenticato che è presto nel nostro Cantone se si vuole continuare a grazie anche a questo gettito fiscale se il Ticino produrre ricchezza per tutti e più occupazione. Ma può vantare un sistema di protezione sociale tra i per farlo serve un grande senso di responsabilità tra più avanzati in Svizzera, per cui le prime vittime tutti gli attori in gioco, per un accordo tra politica, di un’eventuale fuga di imprese e di ricchi contri- economia, imprenditori, sindacati e articolazioni del- buenti sarebbero proprio coloro che gli oppositori la società civile. Ecco quel “Patto di Paese”, di cui agli sgravi dicono di voler proteggere. In questa parlava il ministro Vitta, muovendo dalla comune malaugurata ipotesi per continuare a garantire consapevolezza che le condizioni della crescita eco- gli attuali livelli di socialità bisognerebbe torchia- nomica non sono date una volta per tutte, ma che, re ancora di più le imprese che restano in Ticino e soprattutto oggi, mutano rapidamente, per cui una le persone fisiche, innescando quel micidiale mec- vera classe dirigente deve essere in grado di appor- canismo che in altri Stati ha portato alla grande tare in tempi altrettanto rapidi i necessari aggiusta- fuga di capitali e all’evasione fiscale di massa. È menti se ha davvero a cuore il futuro del Paese. Ticino Business | 7
POSIZIONE DELLA CC-TI L’imposta sulla sostanza: un problema reale per molti imprenditori di Glauco Martinetti, Presidente Cc-Ti Q ualche settimana fa in Svizzera romanda l’imprenditore Marc Ehrlich, proprietario di un’azienda di riciclaggio della carta, la Vipa SA, ha denunciato il carattere confiscatorio del trat- tamento fiscale dei titolari di piccole e medie imprese (PMI). Alla sua protesta si sono aggiunti molti altri imprenditori, come il membro del Consiglio diretti- vo della Camera di commercio e dell’industria vode- se, Jean-Marc Probst del gruppo Probst (macchine da cantiere con 120 impiegati e una cifra d’affari di 70 milioni di franchi). Anche nel nostro Cantone non sono pochi coloro che rilevano che un proble- ma reale esiste, appunto non solo in Romandia. Al di là di qualche punto percentuale di imposizione, è il sistema dell’imposta sulla sostanza che si rivela L’imposta sulla sostanza oggi scoraggia Poniamo che un’azienda realizzi un utile ma lo rein- vesta integralmente allo scopo menzionato. Significa lo spirito imprenditoriale visto che che non vi è una liquidità particolare, oltre a quella necessaria all’esercizio dell’attività. Eppure la valu- l’azionista-proprietario può tazione dell’azienda sarà sicuramente importante essere tassato varie volte: con in termini numerici, data la realizzazione dell’utile, con la conseguenza che l’imposta sulla sostanza, de- l’imposizione del capitale e dell’utile terminata anche in base a tale valore ipotetico, va a aziendale, a livello personale con creare un valore virtuale e non effettivo che da una parte è “bloccato” nell’azienda e che spesso non cor- l’imposizione dei dividendi e risponde alla realtà economica dell’impresa. E questo della sostanza, senza dimenticare non è un problema da poco. Ricordando comunque che l’azienda paga giustamente l’imposta sull’utile e l’imposizione del reddito il proprietario quella sul salario che di regola perce- pisce. La questione assume ovviamente una valen- za ancora più particolare, se consideriamo che per molte aziende, soprattutto a causa del franco parti- spesso penalizzante per i titolari di aziende. Il perché colarmente forte, i margini di utile si sono molto as- è presto spiegato e ruota attorno soprattutto alla va- sottigliati e la capacità di investimento si è ridotta lutazione del valore dell’azienda che viene applicata parecchio, il che rischia di essere molto problematico dall’autorità fiscale. La questione tocca soprattutto le nell’arco dei prossimi anni. Una situazione chiara- aziende industriali, confrontate a considerevoli inve- mente evidenziata anche da Peter Spuhler di Stadler stimenti degli utili realizzati per assicurare il conti- Rail, imprenditore al di sopra di ogni sospetto in tut- nuo mantenimento della competitività sul mercato. ti i sensi (è simpatico anche ai sindacati…). 8 | Ticino Business
Se a questa situazione si aggiunge un’imposizio- ne sulla sostanza troppo severa e basata su criteri poco legati alla realtà economica, ecco che ci tro- viamo di fronte a un pericoloso mix per la piazza economica in prospettiva futura. Senza scomodare la giustizia fiscale, sarebbe sba- gliato non affrontare la discussione e non a caso la Cc-Ti aveva proposto qualche tempo fa di interveni- re anche in Ticino sull’imposta sulla sostanza. Una delle idee riprese anche dal DFE nel contesto della Riforma III delle imprese prevede infatti, semplifican- do molto, che vi sia il computo dell’imposta sull’utile nell’imposta sul capitale. Può essere un passo nella giusta direzione, visto che sembra poco probabile che si possa lavorare sull’aliquota o addirittura ipotizza- re un’eliminazione dell’imposta sulla sostanza che, è bene ricordarlo, è una peculiarità che non più molti Paesi, oltre la Svizzera, hanno ancora (oltre al nostro © sebra - shutterstock.com Paese, Francia, Norvegia e Spagna). È evidente che in un momento di grandi cambiamenti, come quelli sarebbe quindi la necessità di indebitarsi o vendere legati all’introduzione della Riforma III dell’imposi- parte dell’azienda per pagare le imposte, strumento zione delle imprese, sia difficile mettere molta carne già conosciuto in altri Paesi e giustamente stigmatiz- al fuoco. Eppure il tema, spesso schiacciato tra al- zato perché paralizzante per lo sviluppo economico. tre tematiche fiscali (imposta sulle successioni, for- Intendiamoci, non si chiedono favori speciali per fait fiscali, imposta sull’utile, ecc.), merita attenzione. gli imprenditori che, giustamente, sono chiamati a L’imposizione degli strumenti di lavoro di un’azienda pagare l’imposta sul reddito e sulla sostanza come va rimessa in discussione. Cosa avvenuta ad esempio tutti. Il fatto però che la sostanza di chi fa impresa in Francia, altrimenti considerato, a giusta ragione, è spesso costituita da azioni dell’impresa stessa, dif- un Paese che è un inferno fiscale. Da segnalare an- ficilmente realizzabili, e da strumenti essenziali per che che a Neuchâtel, malgrado qualche dubbio sulla creare il prodotto (terreno, macchinari, ecc.), senza i conformità alla Legge federale sull’armonizzazione quali non vi sarebbero posti di lavoro, non può non dell’imposta federale diretta, vi è una riduzione del far riflettere. Meritevole in questo contesto è l’analisi 60% sul valore fiscale delle azioni non quotate. Vari di Avenir Suisse, che sottolinea chiaramente come strumenti che indicano come probabilmente la via l’imposta sulla sostanza oggi scoraggi lo spirito im- più diretta e immediata sia quella della modifica delle prenditoriale, visto che l’azionista-proprietario può direttive esistenti a livello federale sulla valutazione essere tassato varie volte (cumulativamente): con delle società non quotate in borsa. Non è del resto un l’imposizione del capitale e dell’utile aziendale, a caso che a Zurigo sia in corso un vivo dibattito sulla livello personale con l’imposizione dei dividendi e valutazione delle imprese e delle start-up in particola- della sostanza (di cui fa parte il valore dell’impre- re, penalizzate da una prassi eccessivamente penaliz- sa), senza dimenticare l’imposizione del reddito (per zante. Tanto che l’amministrazione fiscale cantonale il salario che di regola l’imprenditore percepisce). ha rivisto la propria prassi in un senso più favorevole a questo tipo di società per evitare, in particolare, il Soluzioni? Già si è detto della difficoltà di inter- paradosso che si fa un gran parlare di promozione venire sull’aliquota e sulla magari più semplice delle start-up ai fini dell’innovazione (e aggiungia- revisione dei criteri di valutazione della sostan- moci pure anche l’ormai “mitico” valore aggiunto), za aziendale. Non vanno però trascurate anche le salvo poi massacrarle fiscalmente appena decollano. ipotesi formulate in particolare dal noto fiscalista Finché una start-up resta legata al capitale sociale Xavier Oberson, cioè quella di sopprimere l’impo- iniziale di 100'000 franchi infatti tutto va bene. Se sta sulla sostanza, almeno per lo strumento com- però, come auspicato, inizia ad arrivare qualche fi- merciale o di lavoro, sostituendola con una forma nanziamento, utilizzato solo per la crescita dell’azien- dinamica di imposizione sugli utili da capitale, con da, i termini cambiano perché al proprietario della un’imposta moderata sulle successioni o una riva- start-up, che di regola mantiene comunque la mag- lutazione del valore sugli immobili. Oltre a quella gioranza del pacchetto azionario, viene imposto un prevista in Ticino e menzionata sopra. Non tutte valore teorico sull’azienda con una considerevole im- queste proposte alternative ci piacciono, ma non ci posta sulla sostanza per la quale non c’è liquidità. Vi sottraiamo alla discussione. Ticino Business | 9
OSPITI Va bene la manovra, ma il fisco? Una legge da rivedere Articolo apparso sul Giornale del Popolo il 17 maggio 2016 di Marco Bernasconi, Professore SUPSI Il Governo, all’unanimi- La manovra finanziaria tà, ha preso coscienza delle gravi difficoltà è indispensabile, ma non della finanza pubblica canto- può essere disgiunta da nale e ha deciso una manovra di risanamento che si propo- una riflessione imminente ne di annullare il disavanzo sulla fiscalità cantonale ©Ti-Press annuale di esercizio a partire dal 2019. Più precisamente qualora questa manovra fos- se accolta il disavanzo nel 2017 non dovrebbe su- la sostanza delle persone fisiche, che per l’utile ed il perare i 90 milioni e nel 2018 i 45 milioni. Questo capitale delle persone giuridiche. È d’uopo osservare significa, tra le altre cose, che il capitale passivo che la legge tributaria ticinese ha quale fondamen- del Cantone, che oggi ascende a circa 450 milio- to una struttura che risale alla revisione del 1976, ni, nel 2019 raggiungerà i 600 milioni. Di con- quindi superata dagli eventi riguardanti la finanza seguenza, nonostante la manovra, la situazione pubblica nazionale e internazionale, che sono acca- delle finanze pubbliche cantonali rimane estrema- duti in questo ultimo decennio. mente preoccupante, anche perché l’operazione Secondo la legge tributaria ticinese vigente, il volta a riequilibrare i conti pubblici cantonali non 25% dei contribuenti ticinesi, 50’000 persone su tiene conto, se non in minima parte, della legi- 200’000, sono esenti da imposta, mentre il 3.3% slazione tributaria, aspetto che le è strettamente dei contribuenti paga il 40% delle imposte sul red- connesso. Come dire che si sono fatti i conti (ne- dito, vale a dire 200 milioni su un gettito comples- cessari vista la situazione finanziaria) senza l’oste. sivo di mezzo miliardo. Per quanto riguarda la Infatti il risultato di esercizio nel 2019, a dipen- classe media bisogna mettere in evidenza che le denza della scarsa attrattività della nostra legisla- deduzioni concesse per i figli e le persone bisogno- zione tributaria per quanto riguarda le aliquote se a carico, per i figli agli studi, per i doppi redditi applicabili ai redditi e alle sostanze elevati delle e per gli oneri assicurativi sono quasi il doppio persone fisiche e l’aliquota proporzionale applica- della media svizzera. Questo significa, ad esempio, bile all’utile delle persone giuridiche, potrebbe se- che due coniugi con due figli agli studi che conse- gnare una flessione di gettito rilevante. guono un reddito lordo di CHF 100’000.-, pagano La preoccupazione non è fuori luogo e cerchiamo un’imposta cantonale inferiore allo 0.5%. di spiegarne le ragioni. Il Ticino, come gli altri Cantoni, è confrontato con È opportuno quindi chiedersi se, in termini con- la concorrenza fiscale intercantonale, sulla base di tingenti, o al massimo a medio termine, non sia una norma costituzionale, che il popolo svizzero ha necessario riflettere su una riforma sostanziale di riconfermato con un voto massiccio nel 2010. Allora una legge ormai datata, tenendo anche in consi- venne respinta una timida proposta del partito so- derazione che, mentre il Ticino, è rimasto al palo cialista svizzero che voleva introdurre un’aliquota per quanto riguarda la flessione delle aliquote, gli minima applicabile al reddito delle persone fisiche, altri Cantoni, in questi anni, hanno ridotto note- dimenticando così che esisteva ed esistono aspetti volmente il prelievo fiscale. della concorrenza fiscale intercantonale anche per Ci si deve per forza di cose interrogare se questi 10 | Ticino Business
6’600 contribuenti che pagano il 40% del gettito in Ticino subiscono una pressione fiscale molto complessivo delle imposte sul reddito e dall’ele- pesante. Un paragone con gli altri Cantoni - ba- vata mobilità di trasferimento di residenza, ne- sti pensare che a Lucerna l’aliquota dell’imposta gli anni a venire manterranno il loro domicilio cantonale e comunale applicabile all’utile delle nel Cantone oppure si trasferiranno altrove al- persone giuridiche è di circa il 6%, mentre in la ricerca di una pressione fiscale meno elevata. Ticino è del 18% - non ci consente pertanto di af- Inoltre, con queste aliquote, non possiamo pensa- frontare con animo sereno l’imminente riforma re di indurre contribuenti facoltosi a trasferire la dell’imposizione delle imprese. loro residenza nel Cantone Ticino. È già molto se quelli che oggi sono residenti non lasciano il no- In conclusione siamo persuasi che la manovra stro Cantone. Le conseguenze non sono limitate finanziaria è indispensabile, ma abbiamo pure il solo alla perdita di gettito, ma anche all’indotto convincimento che non può essere disgiunta, a finanziario ed economico creato da questa catego- breve termine, da una riflessione sulla legislazio- ria di contribuenti. ne tributaria cantonale. La mancata modifica di Questa riflessione non riguarda solo le perso- quest’ultima potrebbe vanificare il successo della ne fisiche, ma anche le persone giuridiche che manovra stessa. Le vostre mete sono anche le nostre I vostri sogni la nostra sfida L’immobile giusto per il cliente: una grande emozione! Selezionarlo e realizzarlo la nostra passione! operiamo a Via Bellinzona 1 - 6512 Giubiasco Tel. 091 857 19 07 3 6 0 ° www.dimensioneimmobiliare.ch La nostra mission • Intermediazione immobiliare • Valutazioni e perizie immobiliari Viale S. Franscini 17 - 6900 Lugano Tel. 091 922 74 00 con il pieno rispetto delle normative vigenti • Assistenza e supporto dal punto di vista legale e finanziario per l’accesso al credito ipotecario • Consulenza e sviluppo di strategie utili alla valorizzazione degli immobili destinati alla vendita o locazione Home Staging • Sviluppo di progetti immobiliari per conto proprio e conto terzi (joint venture capital) • Strette collaborazioni con rinomati studi di architettura • Relazioni personalizzate con investitori privati e istituzionali • Gestione di patrimoni immobiliari • Ricco portafoglio acquirenti selezionati e aggiornato per chi è interessato a vendere il proprio immobile velocemente • Amministrazione stabili Ticino Business | 11
OSPITI Unità d’intenti fra le diverse parti in gioco, anche sulla fiscalità Intervista a Christian Vitta, Consigliere di Stato e Direttore DFE In occasione della Giornata dell'economia dello scorso 25 aprile, dedicata alla fiscalità, lei ha sot- tolineato la necessità di un progetto di Paese, che comprenda ovviamente le riforme fiscali. È un'e- sigenza che il mondo imprenditoriale invoca da tempo. Come possiamo contribuire concretamente alla costruzione di questo progetto? “È fondamentale che attorno ai temi centrali che in- teressano il futuro del Cantone – come la fiscalità – possa aprirsi un confronto costruttivo e aperto, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, siano essi pubblici o privati. Anche l’economia gio- cherà un ruolo determinante, dimostrando inventiva e spirito di collaborazione nell’identificare, assieme alle altre forze che compongono il Paese, percorsi di riforme fiscali condivise. È con questo spirito che ho che altri Cantoni ridurranno l’onere nominale delle voluto promuovere l’istituzione del tavolo di lavoro loro aliquote fiscali sull’utile con l’obiettivo di rima- sull’economia ticinese, un gremio che si sta rilevan- nere concorrenziali sia sul piano internazionale che do utile per stimolare le necessarie riflessioni attor- intercantonale. no alle sfide future che attendono il nostro Cantone, Per il Ticino, in assenza di misure accompagna- comprese quelle relative alla fiscalità. Ricordo an- torie, l’impatto della Riforma III delle imprese po- che che il mondo economico, compresa la Camera di trebbe rilevarsi particolarmente elevato: nel nostro commercio, è già stato in parte coinvolto nei lavo- Cantone il 22.3% del gettito delle persone giuridi- ri preparatori all’implementazione della Riforma III che è generato da società a statuto fiscale privile- dell’imposizione delle imprese nel nostro Cantone”. giato. Con l’abolizione degli attuali regimi cantonali vi è infatti il forte rischio che queste società, per Si cita spesso il «modello vodese» quale esem- definizione molto mobili, si trasferiscano altrove, pio virtuoso di preparazione alla Riforma III con evidenti ripercussioni sui già precari equilibri dell'imposizione delle imprese. Fermo restando finanziari pubblici. che le condizioni di base rispetto al Ticino sono Da tempo il Dipartimento delle finanze e dell’econo- profondamente diverse (situazione delle finanze mia è al lavoro per individuare possibili interventi pubbliche su tutte), quali sono, a suo avviso, i fiscali d’accompagnamento alla riforma, tra cui una margini di manovra finanziari e politici del no- riduzione dell’aliquota dell’imposta sull’utile delle stro Cantone per creare un consenso paragonabi- società dall’attuale 9% al 7-6.5%”. le sulle riforme fiscali? “In effetti, la situazione generale dei due Cantoni è L’imposta sulla sostanza e la valutazione del molto diversa e difficilmente paragonabile. La de- valore delle aziende sono due elementi consi- cisione del Canton Vaud di abbassare significativa- derati molto problematici da molte aziende, mente l’aliquota dell’imposta sull’utile rappresenta non solo in Ticino ma in tutta la Svizzera. È però un elemento molto importante nel confronto ipotizzabile che questi due punti possano es- intercantonale. Già ora possiamo dare per acquisito sere tematizzati anche a livello nazionale 12 | Ticino Business
nell'interesse della competitività di tutto il Anche l’economia potrà giocare un Paese? Sempre ovviamente nel rispetto della concorrenza fiscale fra i Cantoni. ruolo determinante nelle riforme fiscali, “Sappiamo che le direttive federali per determi- dimostrando inventiva e spirito di nare il valore delle aziende non quotate sono fon- te di insoddisfazione per alcuni contribuenti. Allo collaborazione nell’identificare, stato attuale è tuttavia difficile sapere se eventuali con le altre forze, soluzioni condivise alternative, che dovranno essere semplici e ugua- li nell’applicazione tra i Cantoni, potrebbero essere considerate e vagliate a livello federale”. Al di là delle riforme fiscali, è necessario che il meglio, è necessario osservare che negli ultimi Ticino mantenga la sua competitività anche at- anni il Cantone sta cercando di riportare in equi- traverso altri fattori, come la pianificazione del librio i suoi conti, aggiornando e rimodulando territorio, un'amministrazione accessibile ed ef- le sue politiche pubbliche attraverso riforme che ficiente, ecc.. Da una parte vi è una necessità di hanno anche ridotto l’intervento del Cantone. maggiore coordinamento fra i vari attori pubbli- Limitandoci alle ultime operazioni condotte, ri- ci e privati, ma probabilmente anche la tanto in- cordo che sia il preventivo 2016 che la manovra vocata revisione dei compiti dello Stato potrebbe di risanamento finanziario appena sottoposta aiutare ad apportare qualche correttivo nell'inte- all’attenzione del Parlamento contengono decisio- resse del funzionamento del sistema. Cosa manca ni che modificano le prestazioni offerte in taluni per poter procedere ad un'analisi serena di quello settori, come ad esempio in quelli dei premi della che lo Stato deve fare e di quello che invece po- cassa malattia, della politica famigliare, del so- trebbe lasciar fare al privato? stegno all’economia, della vigilanza sui Comuni o “La competitività e l’attrattiva del Ticino dipendo- ancora in quello ospedaliero o in quello della for- no da condizioni di contesto solide: una fiscalità mazione superiore. Questo continuo processo di moderata, un’offerta efficace di servizi pubbli- revisione dei compiti, forse non sufficientemente ci, un territorio curato e una buona qualità di valorizzato nell’opinione pubblica, è chiaramente vita, così come le finanze pubbliche. Da questo da sottolineare, anche se non porta necessaria- punto di vista, anche se è sempre possibile fare mente all’abbandono totale di compiti”. Il vostro partner... di fiducia (•) Revisioni (•) Consulenza Aziendale e Fiscale (•) Amministrazioni x c o n s u lting Sa,A MFMnzatfisacale, aziendale-amministrativ im (•) Contabilità mobiliare Consule Trevani 2 1 L oc arno - Via 1 751 04 7 8 CH-6 60 0 3 0 /3 2 - Fax 09 . Tel. 091 7 5 1 2 ro O.C.C.T CH-6904 Lugano Via Trevano 15 ista S SQ EA, memb nom mercialista oretti, eco tel. +41 (0)91 973 56 45 Michele M lli, fidu ciario com . Luciano F uma ga , dipl. Fed fax +41 (0)91 973 56 49 etti, e s p erto fiscale in Boris Mart info@reviglobal.ch www.reviglobal.ch Ticino Business | 13
OSPITI Fiscalità e valore delle impese: scenario incerto Intervista a Cristina Maderni, Presidente dell'Ordine dei Commercialisti del Canton Ticino Fra i vari temi fiscali che preoccupano le aziende vi è quello della valutazione del valore delle im- prese. La sensazione è che vengano applicati cri- teri eccessivamente penalizzanti per quest'ultime. È un problema reale? “È un problema reale e sempre più attuale, legato in particolare all’applicazione della Circolare 28, edita nel 2008 dalla Conferenza nazionale delle imposte, e volta a determinare il valore venale dei titoli azio- nari nazionali ed esteri, quando non siano negozia- ti in borsa. Purtroppo constatiamo, senza entrare in troppi tecnicismi, che il metodo di calcolo defi- nito nella circolare determina un valore venale che spesso sopravvaluta in misura anche importante il valore reale e commerciale dei titoli stessi. Ne de- riva una fiscalità penalizzante in termini di impo- sta sulla sostanza per l’imprenditore o l’azionista. Questa convenzione nazionale viene applicata con particolare rigidità nel Canton Ticino, il che compli- ca e rende incerto il processo di compra vendita di pacchetti azionari o le successioni aziendali”. Recentemente l'autorità fiscale zurighese ha modificato la propria prassi di valutazione, in particolare per favorire le start-up. A suo avvi- so, vi sono margini in Ticino per una modifica di quest'ultima? “La tendenza oggi è quella di menzionare la giuri- sprudenza del Tribunale federale, per dire che non vi sono margini d’azione, ma si tratta di un approc- cio troppo limitato. È sempre delicato fare para- aziendale è rappresentato dall’incidenza dell'im- goni con altri Cantoni, ma è vero che la decisione posta sulla sostanza, non solo in Ticino ma in dell’amministrazione fiscale zurighese per rendere molti Cantoni svizzeri. Ritiene che sia effettiva- meno pesante l’imposizione delle start-up dimostra mente penalizzante e quali potrebbero essere le che, pur rispettando i parametri normativi, si pos- possibili soluzioni? Fermo restando che un’aboli- sono apportare importanti modifiche alla prassi. zione di tale imposta, sebbene auspicata, sembra La mia proposta ai Direttori delle amministrazio- difficilmente realizzabile. ni cantonali delle contribuzioni è di riflettere su- “L’abolizione dell’imposta sulla sostanza è difficil- gli effetti distorsivi dell’attuale formula di calcolo, mente immaginabile. Quello che è invece auspica- modificandola per renderne i risultati quanto più bile è l’attenuazione del suo impatto, soprattutto vicini agli effettivi prezzi di realizzo”. in Ticino. Valutazione aziendale e imposta sulla so- stanza sono temi strettamente legati e non pochi Un altro punto negativo lamentato da molti im- sono gli imprenditori che lamentano di essere pe- prenditori e legato a quello della valutazione nalizzati. Ancor maggiormente svantaggiati sono 14 | Ticino Business
quegli imprenditori che rinunciano ad incassare Il nostro sistema fiscale è obsoleto. dividendi e reinvestono gli utili conseguiti per ga- rantire la competitività e la continuità della pro- Il mondo è profondamente cambiato, ma pria azienda. Si vanno quindi a colpire proprio la nostra struttura legislativa a livello quegli imprenditori che supportano lo sviluppo del territorio”. tributario è rimasta quella di venti anni fa. Attenzione, non parliamo per forza Al di là del livello delle aliquote e delle possibili modifiche legate alla Riforma III dell’imposizione di sgravi fiscali, ma piuttosto di una delle imprese, quali necessità di modifiche legi- revisione profonda del sistema fiscale, slative o di prassi ritiene sarebbero possibili per intervenire in maniera incisiva sulla competiti- che andrebbe modernizzato vità del nostro sistema fiscale? “Il nostro sistema fiscale è obsoleto. Il mondo è profondamente cambiato, ma la nostra struttura legislativa a livello tributario è rimasta quella di economiche, avevamo proposto nel 2013 sette mo- venti anni fa. Attenzione, non parlo per forza di difiche del sistema fiscale, per le quali non erano sgravi fiscali, ma piuttosto di una revisione pro- necessari particolari interventi legislativi, proprio fonda del sistema fiscale, che andrebbe moderniz- perché qualche correttivo si può apportare anche zato. Ad esempio, è rischioso che poco più del 3% a livello di prassi. Peccato che tali idee non abbia- dei cittadini paghi oltre il 40% delle imposte sul no avviato un dibattito politico, se non forse quella reddito: una fuga dei grandi contribuenti met- ripresa dalla Riforma III delle imprese secondo cui terebbe in difficoltà le casse cantonali. Ricordo se viene pagata l’imposta sull’utile, non sarà dovuta che, come Cc-Ti ed insieme alle altre associazioni quella sul capitale. Troppo poco, purtroppo”. Ticino Business | 15
OSPITI Riflessioni su alcuni effetti (negativi) dell’imposta sulla sostanza di Peter Jäggi, Avvocato ed Esperto fiscale presso Jäggi & Scheller SA È noto che l’imposta sulla sostanza colpisce il patrimonio netto mondiale dei contri- buenti svizzeri (esclusi gli immobili e gli stabilimenti d’imprese esteri) e che rappresenta praticamente un unicum nel panorama fiscale in- ternazionale (non esiste un’imposta generale sulla sostanza per esempio in Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti). Perché esiste allora? Tradizionalmente viene giu- stificata non solo per la sua finalità prettamente fiscale (cioè di produzione di gettito tributario), ma disponibilità di risorse finanziarie che consentono anche per la sua funzione di controllo del patri- grandi possibilità di trasferimento di domicilio in lo- monio dei contribuenti svizzeri, tenuti ad allestire calità convenienti anche dal profilo fiscale. In altre ogni anno l’inventario dei loro attivi e passivi, co- parole, l’imposta sulla sostanza sembra diventare po- sa che – si sostiene – contribuirebbe a contrastare co efficace proprio per quelle persone che maggior- l’evasione fiscale. mente dovrebbero contribuire in base alla stessa. Sorge pertanto la domanda se l’imposta sulla so- stanza determini una fuga di contribuenti. Sono Esiste una correlazione tra il peso certamente noti i casi di contribuenti che dispone- vano di patrimoni (per esempio azioni di aziende dell’imposizione sulla sostanza e la scelta familiari) valutati fiscalmente in misura molto im- del domicilio fiscale. Purtroppo non tutta portante a volte a livelli insostenibili che, per non essere costretti a pagare le imposte sulla sostanza la classe politica sembra rendersene conto prelevando risorse dall’azienda stessa e distraendo- le così da investimenti produttivi, sono stati pra- ticamente costretti a trasferire il loro domicilio in Cantoni meno onerosi se non addirittura all’estero. È legittimo domandarsi se gli obiettivi prospetta- Non è tuttavia possibile quantificare il fenome- ti siano davvero raggiunti. In termini di funzione no, trattandosi di dati coperti dal segreto fiscale. di verifica è chiaro, infatti, che la finalità dichiarata Nondimeno, la spinosità della questione può essere potrebbe essere raggiunta anche con aliquote molto confermata empiricamente esaminando l’arrivo di inferiori (ad esempio l'1‰) rispetto a quelle attual- nuovi contribuenti dall’estero o da altri Cantoni. mente in vigore (che, cumulando imposta cantonale e comunale, in Ticino possono raggiungere il 7‰). Nel caso di persone straniere che trasferiscono il lo- Ma è soprattutto sullo scopo fiscale che sussistono ro domicilio dall’estero (da Paesi europei o extraeuro- sospetti che in realtà questa imposta produca effet- pei), di regola è possibile osservare che, non appena ti negativi, se non addirittura controproducenti in l’ammontare del patrimonio è cospicuo, la persona termini di gettito fiscale. interessata sceglie di essere sottoposta alla tassazio- ne in base al dispendio, evitando in questo modo di L’esperienza dimostra infatti che quanto più è im- dovere pagare le imposte ordinarie (quindi anche portante il patrimonio di una persona, tanto più è l’imposta ordinaria sulla sostanza) sul proprio pa- elevata la mobilità della stessa, per le numerose pos- trimonio (e relativo reddito) complessivo. Per essere sibili residenze a disposizione (al mare, in monta- chiari, soprattutto nei casi in cui la sostanza impo- gna, in grandi città, ecc.) o comunque per l’ampia nibile sarebbe importante, queste persone nemmeno 16 | Ticino Business
prenderebbero in considerazione un domicilio in dell’imposizione sulla sostanza, da un lato, e la Ticino se non esistesse questo tipo di imposizione scelta del domicilio fiscale, dall’altro lato. privilegiata. Eppure una certa parte della classe politica non Per quanto riguarda i contribuenti domiciliati in sembra avere sempre presente che oggigiorno i altri Cantoni, spesse volte queste persone, attive o contribuenti con le necessarie disponibilità econo- in pensione, già proprietarie di immobili in Ticino, miche agiscono alla stregua di attenti consumato- dichiarano che se il Cantone Ticino avesse delle ali- ri. Come questi, anche i contribuenti si informano quote per l’imposta sulla sostanza più basse (ma sui costi (fiscali), paragonano i vari possibili do- lo stesso discorso vale anche per quelle relative micili (ed i relativi oneri fiscali) e decidono dove all’imposta sul reddito) trasferirebbero il loro do- collocare la loro residenza anche in base a motivi di micilio nel nostro Cantone. mera opportunità o convenienza economica. Sarebbe pertanto opportuno che si avviasse in que- A nostro giudizio esiste pertanto, nel caso di con- sto Cantone una riflessione sulla perdita di gettito tribuenti dalle elevate possibilità in termini di mo- fiscale causata da un’imposta sulla sostanza ecces- bilità geografica, una sicura correlazione tra il peso siva, e sull’urgenza di risolvere questo problema. La soluzione La gestione dei contratti I casi di sinistro I costi giusta Con la nostra esperienza e forza contrattuale ci assumiamo la Ci assumiamo l’onore di assistervi in caso di sinistro per qualsiasi Nessun costo aggiuntivo per i vostri premi, i nostri servizi sono per la gestione responsabilità di assicurare gli in- teressi della nostra clientela nego- tipo d’intervento presso gli assicuratori. onorati dalle compagnie d’assi- curazione in base al contratto delle vostre ziando al meglio le condizioni con tutte le compagnie d’assicurazione quadro Nazionale. assicurazioni garantendo la miglior soluzione secondo il principio del libero mercato. Agno Lugano - Biasca - Chiasso Via Pestariso 11 - CP 155 6982 Agno Tel. +41 (0)91 605 70 66 Fax +41 (0)91 605 70 68 - info@assurswiss.ch - www.assurswiss.ch Iscritta al registro dell’Ufficio Federale delle assicurazioni private - Membro della Camera e commercio del Canton Ticino Ho un impianto di refrigerazione affidabile ed economico grazie alla garanzia di prestazione... ...e approfitto degli incentivi di ProFrio e KliK! www.freddoefficiente.ch
N O T I Z I E S C E LT E RI imprese III, determinante per la piazza economica, per l’impiego e per le finanze pubbliche di Alessandra Gianella, Responsabile economiesuisse per la Svizzera italiana Si sta giocando una partita fondamentale in ambito fiscale, il cui esito sarà deter- minante per la nostra piazza economica. All’origine, la decisione dell’OCSE di vietare una discriminazione “positiva” per le società le cui at- tività si svolgono in maggioranza all’estero. Da allora sono emersi nuovi standard internazionali che puntano, tra l’altro, il mirino sulla tassazio- ne differenziata a livello cantonale fra le suddet- te aziende e le altre. Un sistema fiscale, quello odierno, che ha permesso al nostro Paese di atti- ricerca & sviluppo – i Cantoni potranno diminui- rare aziende e impieghi, creando un circolo vir- re le aliquote cantonali d’imposta con il sostegno tuoso di cui hanno beneficiato sia le nostre PMI, finanziario della Confederazione. Concretamente, quali partner, sia i poteri pubblici. Basti pensare le società che beneficiano attualmente di statuti che le società a statuto fiscale speciale pagano il speciali pagheranno maggiori imposte, mentre le 50% dell’imposta federale diretta e occupano tra altre, fra cui le PMI, beneficeranno di aliquote no- 135'000 e i 175'000 collaboratori. Tra di esse si tevolmente più basse. trovano società di gruppi esteri, ma anche nume- rose imprese svizzere. Anche per il nostro Cantone La ripetuta minaccia di referendum da parte dei ver- la riforma sarà un passaggio delicato, poiché il tici del Partito Socialista non può lasciare indiffe- 22,3% del gettito aziendale è fornito dalle 1'492 renti, considerata la sua incredibile incoerenza. Di entità a statuto speciale. fatto, sono stati i primi a denunciare i cosiddetti “re- gali fiscali”. Con l’appoggio dei sindacati, sarebbero La posta in gioco è molto alta: adeguandoci agli sul punto di lanciare la raccolta delle firme subito standard internazionali evitiamo di essere sotto- dopo la sessione di giugno delle Camere federali, posti alle famose “black-list” che colpiscono come ossia quando saranno eliminate le ultime divergen- ben sappiamo tutte le aziende, ma allo stesso tem- ze. Nel Canton Vaud il progetto è stata approvato po potremo preservare l’attrattività fiscale della lo scorso 20 marzo dall’87% dei votanti, grazie fra Svizzera, come pure gli equilibri in materia di pe- l’altro all’impegno determinante del Presidente del requazione finanziaria e garantire alla collettività Consiglio di Stato Pierre-Yves Maillard, socialista. delle entrate a lungo termine. Abolire gli statuti fi- Non solo questa riforma è necessaria ma è anche scali speciali senza avviare una riforma più ampia urgente. È essenziale mantenere l’attrattività fiscale condurrebbe a innumerevoli delocalizzazioni, visto e dare alle imprese svizzere prospettive chiare. La che il loro tasso di imposizione aumenterebbe note- riforma deve potere entrare in vigore a livello fede- volmente, mietendo vittime non solo a livello di im- rale nel 2017 e a livello cantonale nel 2019. Come pieghi diretti ma anche indiretti presso le nostre ben sappiamo, le nostre aziende sono sufficiente- PMI. Il Governo e i Cantoni hanno pertanto avviato mente scosse dal franco forte e dal rallentamen- qualche anno fa – con l’appoggio di economiesuis- to economico mondiale. Prolungare l’incertezza in se – la ormai nota RI imprese III. Oltre all’introdu- materia fiscale è irresponsabile. economiesuisse e zione di strumenti fiscali vigenti altrove – come i i suoi membri combatteranno con determinazione patent box o gli sgravi per gli investimenti nella un probabile referendum federale. Ticino Business | 37
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