Il Caravaggio disse, che tanta manifattura gli era a fare un quadro buono di fiori, quanto di figure - vincenzo giustiniani - artem
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
‘ il Caravaggio disse, che tanta manifattura gli era a fare un quadro buono di fiori, quanto di figure. [vincenzo giustiniani]
barocco da caravaggio a vanvitelli
primo volume in copertina Massimo Stanzione redazione Baccanale, particolare maria sapio Madrid, Museo Nacional del Prado con maria teresa giannotti elaborazione grafica tiziana la marca in seconda di copertina art director Maestro dell’annuncio ai pastori enrica d’aguanno Studio del pittore, particolare Collezione Masaveu impaginazione chiara del luongo in terza di copertina franco grieco Gaspar van Wittel claudia noli Veduta di Posillipo con palazzo Donn’Anna, particolare coordinamento tecnico Compton Verney, UK stefania milano a pagina 440 Antonio Joli Partenza di Carlo di Borbone per la Spagna vista dalla Darsena particolare Napoli, Museo di Capodimonte secondo volume in copertina Giuseppe Gricci Pietà Napoli, Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina in seconda di copertina Cosimo Fanzago, Bonaventura Presti Balaustra dell’altare maggiore e commesso marmoreo del pavimento Napoli, Certosa di San Martino, chiesa [foto di Luciano Pedicini] in terza di copertina Giovanni Lanfranco Affreschi Napoli, chiesa dei Santi Apostoli [foto Luciano Pedicini] fotolito e stampa born to print, napoli allestimento legatoria s. tonti, mugnano (napoli) stampati in italia printed in italy © copyright 2009 by arte’m srl www.arte-m.net tutti i diritti riservati all rights reserved
mostre a cura di L’evento rientra nel circuito ritorno al barocco da caravaggio a vanvitelli Nicola Spinosa campania > artecard'"' Le mostre sono poste sotto l’Alto Patronato www.campaniartecard.it Napoli del Presidente della Repubblica Italiana con il sostegno della Museo di Capodimonte con il patrocinio di Certosa e Museo di San Martino Presidenza del Consiglio dei Ministri COMPAGNIA Castel Sant’Elmo Ministero per i Beni e le Attività Culturali di San Paolo Museo Pignatelli Presidenza della Giunta Regionale della Museo Duca di Martina Campania con il contributo di Palazzo Reale Promosse da Regione Campania Assessorati ai Beni Culturali e al Turismo □Seda 12 dicembre 2009 - 11 aprile 2010 Realizzate da Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per Le mostre sono state il Polo Museale della città di Napoli realizzate in ricordo di In collaborazione con amici i Raffaello Causa Regione Campania DI CAPODIMONTE Assessorati ai Beni Culturali e al Turismo Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Napoli e Provincia c-9]2 [M][ill METROPOLITANA DI NAPOLI SpA Regione Campania Banca di Assessorato al Turismo Credito Assessorato ai Beni Culturali Popolare Gruppo Bancario Banca di Credito Popolare ,. con la collaborazione di Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, # F,_l{,lfl,J.,OVIE Artistico ed Etnoantropologico /!]J e per il Polo Museale della città di Napoli AEROPORTO INTERNAZIONALE ,-,dfNAPOLJBM,.- UNIONE EUROPEA Progetto co-finanziato dall’Unione Europea • POR FESR Campania 2007-2013 media sponsor COMUNE DI NAPOLI Assessorato al Turismo e ai Grandi Eventi La tua Campania cresce in con il supporto tecnico Europa ARTERlA www.incampania.com azienda napoletana mobilità s.p.a.
comitato d’onore Mario Resca con la collaborazione di progetto allestimenti Direttore Regionale per i Beni Culturali Mariano Basile, Giovanni Di Palma, Ludovica Giusti Presidente del Senato e Paesaggistici della Campania Antonio Petillo, Domenico Piccolo Certosa e Museo di San Martino Renato Giuseppe Schifani Gregorio Angelini Museo Duca di Martina: Lucia Anna Iovieno Presidente della Camera dei Deputati Coordinatore dell’Area Turismo Luciano La Torre e Alessandra Quarto Gianfranco Fini e Beni Culturali con la collaborazione di Museo di Capodimonte e Museo Presidente del Consiglio dei Ministri Ilva Pizzorno Pasquale Gaudino, Francesco Ranieri Pignatelli Silvio Berlusconi Prefetto di Napoli e Vincenzo Tranchini Cassandra Lo Gatto Ministro degli Affari Esteri Alessandro Pansa Museo Duca di Martina Franco Frattini Questore di Napoli coordinamento servizi museali Lucio Turchetta con la collaborazione Ministro dell’Interno Santi Giuffrè Museo di Capodimonte: di Vincenzo De Luce Roberto Maroni Giovanni Cerbone, Silvano Grassi, Castel Sant’Elmo e Palazzo Reale Ministro della Pubblica Istruzione Presidente Compagnia San Paolo Alberto Lopez, Pasquale Totaro si ringrazia Michele Iodice e della Ricerca Scientifica di Torino Museo di San Martino: per l’intervento al Museo Duca Mariastella Gelmini Angelo Benessia Gennaro D’Antò, Giovanni Mariani, di Martina Ministro per i Beni e le Attività Culturali Presidente Associazione Amalia Lettieri, Vincenzo Perrotta, Sandro Bondi Amici di Capodimonte Letizia Margarita, Paolo Palermo, realizzazione allestimenti Ministro dell’Ambiente, Tutela Augusto de Luzenberger Roberto Sabatinelli, Carmine Liguori, Acro Texture s.p.a., Nola del territorio e del mare Presidente Associazione Civita Concetta De Meo Amedeo Andreozzi & C. s.r.l., Aversa Stefania Prestigiacomo Antonio Maccanico Museo Pignatelli: Giuseppe Dragotti Corto Circuito, Napoli Ministro per il Turismo Presidente Civita Servizi Museo Duca di Martina: CTS s.r.l., Vicenza Michela Vittoria Brambilla Luigi Abete Claudio Bovier, Massimo Cascio Elettric sud s.n.c., Casoria Arcivescovo di Napoli Cardinale Amministratore Delegato Civita Servizi Castel Sant’Elmo: Vittorio Di Gennaro, MEF s.a.s., Napoli Crescenzio Sepe Albino Ruberti Vittorio Pirozzi, Francesco Varriale Meloni Fabrizio srl Sottosegretario di Stato alla Presidenza Presidente Revolution Opera Prima srl del Consiglio Paola Rampini archivio e laboratorio fotografico Rubelli s.p.a., Venezia Gianni Letta Amministratore Delegato Revolution Luciano Basagni, Antonio D’Antonio, Sicer Sistemi s.r.l., Napoli Sottosegretario di Stato - Ministero per Roberto Casiraghi Roberto De Simone, Lucio Fiorile, Somepa s.r.l., Caserta i Beni e le Attività Culturali Filomena Patruno Studio Light s.a.s, Napoli Francesco Maria Giro comitato organizzativo Tocco di classe s.r.l., Marcianise Presidente Commissione Affari Lorenza Mochi Onori • ufficio stampa Esteri del Senato Presidente Soprintendenza per il Polo Museale trasporti Lamberto Dini Ornella Agrillo della città di Napoli, Simona Golia Arterìa Srl Presidente Commissione Istruzione Anna Chiara Alabiso Civita, Barbara Izzo con Arianna Diana Bastàrt, Napoli Pubblica, Beni Culturali del Senato Luisa Ambrosio Revolution, Alessandra Santerini con F.lli Bevilacqua Sas di Pietro Guido Possa Gina Carla Ascione Elena Casadoro e Chiara Costa Bevilacqua e C., Napoli Presidente Commissione Affari Esteri Umberto Bile De Marinis srl Fine Art Services & della Camera dei Deputati Vittorio Brunelli organizzazione e promozione Transports, Napoli Stefano Stefani Fernanda Capobianco Presidente Commissione Cultura Ugo Carughi assicurazioni della Camera dei Deputati Maia Confalone Generali Valentina Aprea Brigitte Daprà Axa Art D’Ippolito & Lorenzano Sas Presidente della Giunta Regionale Katia Fiorentino CIVITA Garanzia statale sostitutiva della Campania Laura Giusti Ilaria Barca, Lucia Bianco, Giuseppina dell’assicurazione per le opere Antonio Bassolino Paola Giusti Brancati, Mara Corrao, Michela dei Musei pubblici Presidente della Provincia di Napoli Stefano Gizzi Martorana, Giovanni Napoletano, Luigi Cesaro Antonio Maffei Umberto Pastore, Gaetana Rogato, didattica Sindaco di Napoli Ida Maietta Daniela Schiappa, Tatiana Travaglini Le Nuvole/Pierreci/Progetto Museo Rosa Russo Jervolino Linda Martino apparati didattici Assessore ai Beni Culturali della Paolo Mascilli Migliorini Progetto Museo Regione Campania Maria Serena Mormone Oberdan Forlenza Rossana Muzii ArtFirstGuide per i-Phone e i-Pod Assessore al Turismo della Regione Denise Maria Pagano Touch Campania Ilva Pizzorno Parallelo Riccardo Marone Angela Tecce Cristina Araimo, Gaia D’Amelia, in collaborazione con Capo di Gabinetto del Ministero Mariella Utili Lorenzo de Laugier, Ginevra Pucci Artchivium per i Beni e le Attività Culturali con la collaborazione di Salvatore Nastasi Claudia Borrelli, Paola Iavarone, cataloghi ufficio restauro Segretario Generale del Ministero Tiziana La Marca, Vincenza Pastore, Marina Santucci per i Beni e le Attività Culturali Wanda Romano, Giovanna Serra (Museo di Capodimonte) Giuseppe Proietti Maria Tamajo Contarini Direttore Generale per il paesaggio, ufficio tecnico distribuzione presso le librerie delle (Museo di San Martino) le belle arti, l’architettura e l’arte Museo di Capodimonte: sedi della mostra contemporanee Ciro Mauriello Electa, Napoli revisione conservativa delle opere Roberto Cecchi con la collaborazione di in mostra Direttore Generale per l’organizzazione, Giuseppe Cefariello, Salvatore Scatorza creatività e immagine coordinata Alessandra Golia, Antonio De Negri, gli affari generali, l’innovazione, il Castel Sant’Elmo: Independent Ideas Ciro Fusco, Antonio Tosini bilancio ed il personale Giuseppe Postiglione, Gennaro Utech Antonia Pasqua Recchia Certosa e Museo di San Martino: Direttore Generale per la Luigi Angelino, Tommaso Della Corte, valorizzazione del patrimonio culturale Francesco Pagano, Giuseppe Ventre
restauratori della Soprintendenza Santoro, Giuseppe Silvestri, Francesca Rosa Petta Clemens, Diletta Clery, Jorge Coll, Carmen Auletta, Angela Cerasuolo, Silvestro, Fabio Speranza, Giuseppina Anna Pisani Roberto Contini, Michele Consigliere, Luigi Coletta, Marisa Cristiano, Ciro Spina, Patrizia Stingo, Gabriella Tomei, Patrizia Piscitello Caitilin Corrigan, Nicólas Cortés, Enrico Cutillo, Antonio De Negri, Antonio Mario Tortora, Massimo Tortora, Giuseppe Porzio Cortona, Giselle Costello, Ferdinando De Riggi, Luciana Fiore, Simonetta Michele Trebisonda, Giuseppe Troso Wolfgang Prohaska Creta, Michele Cricrì, Carlo Croce, Funel, Ciro Fusco, Ciro Gambelli, Antonio Tirelli, Renato Triola, Lucia Cristiana Romalli Maria Enza Crollo, Eduardo Cremades, Alessandra Golia, Vincenzo Iannucci, Tucci, Lucio Venitelli, Maurizio Vitiello, Wanda Romano Marco Crisconio, Walter Cuccurullo, Ciro Marcone, Giuseppe Marino, Mario Zurlo; tutto il personale addetto Renato Ruotolo Laura Cuomo, Antonio D’Amato, Vincenzo Nacarlo, Claudio Palma, ai servizi di vigilanza Marina Santucci Gianfranco D’Amato, Véronique Giuseppe Salatiello, Giuseppe Silvestri, Tiziana Scarpa Damian, Gaetano Damiani, Adelina Raffaele Soria, Antonio Tosini, autori dei saggi Nicola Spinosa D’Amico, Luigi D’Angelo, Giulia Davì, Gennaro Varvella Gina Carla Ascione Maria Tamajo Contarini Paola Raffaella David, Pierluigi Leone restauratori esterni Gian Giotto Borrelli Angela Tecce de Castris, Fabio De Chirico, Roger De Bruno Arciprete, Barbara Balbi, Valeria Renato Bossa Andrés Úbeda de los Cobos Gaetano, Francesco De Giovanni, Brancaccio, Alessandra Cacace, Maria Gaetana Cantone Mariella Utili Biagio de Giovanni, Francesca Della Paola Castellano, Paola Cavaniglia, Ugo Carughi Roberto Valeriani Gatta, Padre Adolfo della Torre, Renata Vincenzo Centanni, Simone Colalucci, Roberta Catello Caterina Volpi De Lorenzo, Antonio Ernesto Gaetano Corradini, Mariapia Corsale, Keith Christiansen apparati bibliografici Denunzio, Vincenzo de Pompeis, Salvatore D’Alessandro, Simona Biagio de Giovanni Ornella Agrillo Cinzia Desidera, Antonio De Simone, De Divitiis, Maria Teresa De Falco, Leonardo Di Mauro traduzioni Giuseppe de Vargas Machuca, José Graziella De Feo, Rosa De Jorio, Giuseppe Galasso Globe traduzioni, Foligno Antonio De Urbina, Taco Dibbits, Francesco Esposito, Rosa Esposito, Mauro Giancaspro Daniela Di Castro, Simon C. Dickinson, Diego Ferrara, Agata Finocchiaro, Stefano Gizzi si ringraziano per la collaborazione Ugo di Furia, Maria Rosaria Di Leo, Angela Foglia, Fabiana Fondi, Antonio Alvar González-Palacios e i suggerimenti Errico Di Lorenzo, Lucia Di Maro, Isoletta, Giovanna Izzo, Giuseppe Benedetto Gravagnuolo Juan Abelló, Cristina Acidini Luchinat, Miriam Di Penta, Paola Di Tommaso, Giordano, Stefania Martirano, Mario Manieri Elia Laura Addamiano, Juan Manuel Willem J.R. Dressman, Vittorio Ducrot, Francesca Mastro, Annalisa Milella, Paolo Mascilli Migliorini Albendea Solis, Don Fabio Alberini di Ian Duncan, Bastian Eclercy, Rhoda Umberto Piezzo, Andrea Porzio, Giulio Pane Cimitile, Agata Altavilla, Claire Eitel-Porter, John Elkann, Gennaro Gianluca Tartaglia, Bruno Tatafiore, Cristiana Romalli Anderson, Don Ciro Andreozzi, Patrizia Esposito, Rosa Esposito, Gerolamo Karin Tortora, Massimiliano Pierre Rosenberg Antignani, Luana Antonini, Alexander Etro, Pierluigi Evangelista, Elizabeth Sampaolesi, Luigi Scavella, Aurelio Alan Rubin Apsis, Jaime Arana, Evaristo Arce, Eveillard, Jean Marie Eveillard, Herbert Talpa, Francesco Virnicchi, Emanuele Renato Ruotolo Cesira Avallone, Edward D. Baker, Faber, Marzia Faietti, Maria Grazia Vitelli, Giulia Zorzetti Nicola Spinosa Gioacchino Barbera, Riccardo Bareggi, Falciatore, Maria Luisa Famà, Madre autori delle schede Silvana Bareggi, Geenna M. Barlaam, Tecla Famiglietti, Ferdinando Farina, Soprintendenza Speciale per il Anna Chiara Alabiso Svetlana Barni, Jean-François Baroni, Massimo Febbraio, Franco Febbraio, Patrimonio Storico, Artistico ed Luisa Ambrosio Jean-Luc Baroni, Novella Baroni, Fiorella Festa, Gabriele Finaldi, Laura Etnoantropologico e per il Polo Gioacchino Barbera Ignacio Basa Maldonado, María Luisa Fitzpatrick, Martina Fleischer, Orsola Museale della città di Napoli Umberto Bile Basa Maldonado, Javier Basa Foglia, Marco Fossi, Peter Frei, Marco Giustina Abate, Michele Alfieri, Arnauld Brejon de Lavergnée Maldonado, Esperanza Basa Fossi, Enrico Frascione, Maurizio Francesca Arduini, Concetta Barbatelli, Gian Giotto Borrelli Maldonado, Pablo Basa Maldonado, Freda, Alfonso Furgiuele, Attilio Gaetano Battaglia, Ida Barbarulo, Fernanda Capobianco Maria Rosa Basile, Marc Bascou, Gadola, Michele Galeno, Rocco Galli, Giovanna Bevar, Fiorella Bisaccia, Angela Caròla-Perrotti Graham W.J. Beal, Don Marco Beltratti, Michele Gargiulo, Teresa Garaguso, Adriana Boccanera, Ferdinando Maria Ida Catalano Susana Bernal Freytas, Giovanni Adelheid Gealt, Clara Gelao, Umberto Brignola, Luigi Calcinella, Amelia Angela Catello Bianchi, Ferdinando Bologna, Isabel Giacometti, Francesco Giovanetti, Cappelli, Paola Castaldi, Pasquale Diletta Clery Bennasar Cabrera, Helena Bernardo, Christopher González-Aller, Gaetano Cavallo, Emma Cavotti, Iolanda Maia Confalone Andrei Bliznukov, Peter Frederick Grasso, Mary Gray, Richard Gray, Chianese, Pasquale Cinque, Silvia Ileana Creazzo Blume, Paolo Bonacina, Silvia Padre Franco Gravina, Giulio Grazioli, Cocorullo, Ileana Creazzo, Rita Brigitte Daprà Bonfante, Jean A. Bonna, Gabriele Mina Gregori, Gianluca Grimaldi, Cuomo, Antimo D’Abrunzo, Francesco Katia Fiorentino Borghini, Sac. Santo Bove Balestra, Emanuele Grimaldi, Luigi Grimaldi D’Agostino, Giosuè De Angelis, Chris Fischer François Borne, Anita Bracalente, Filioli, Don Raffaele Grosso, Silvana Maurizio De Blasi, Ida de Gaetano, Laura Giusti Romolo Brandimarte, Wendela Grosso, Eleonora Guarini Marra, Maria Lucio De Matteis, Antonio Esposito, Paola Giusti Brouewer, Matteo Bruzzo, John E. Rosaria Guerriero, Auretta Guidano, Giuseppe Esposito, Marina Gianturco Tiziana la Marca Buchanan Jr., Padre Giovanni Busiello, Manuel Roberto Guido, Emmanuel Venanzio Guarino, Gennaro Iorio, Valentina Lanzilli Lisa Cain, Alfredo Calandra, Mauro Guigon, Clémentin Gustin-Gomez, Mario Liberato, Sergio Liguori, Vittorio Pierluigi Leone de Castris Calbi, Isabella Campagnol, Thomas P. Sabine Haag, Claire Hallinan, Anny Lucignano, Maria Elena Maimone, Stéphane Loire Campbell, Maurizio Canesso, Antonio Claire Haus, Marc Henricot, Max Gennaro Mancinelli, Vincenzo Catherine Loisel Capaldo, Giovanni Caracciolo di Vietri, Hollein, Annalise Hone, Ingrid Huber, Mancinelli, Vincenzo Mangiacapra, Linda Martino Giuseppe Carannante, Mario Carignani, Vito Iacobellis, Padre Celestino Iannilli, Assunta Manzo, Francesco Marigliano, Ida Maietta Lester Battista Carissimi, Angela Carola Padre Giovanni Ippolito, David Jaffè, Carmela Marino, Luisa Martorelli, Anna Joachim Meyer Perrotti, Dawson Carr, Elisabetta Kate Jaram, Mattia Jona, Mark Jones, Maria Martucci, Biagio Mauriello, Roberto Middione Carutti, Maria Casanovas, Antonio Regina Kaltenbrunner, Stefan Kekko, Carmine Mazzarella, Rosanna Naclerio, Rossana Muzii Cassiano, Adriana Catello, Angela Diane Keshener, Bryony Kirby, Sara Oliviero, Vincenzo Paciello, Fabio Rosanna Naclerio Catello, Marisa Catello, Roberto Catello, Melinda Knapp, Luigi Koelliker, David Palmentieri, Anna Palmieri, Filomena Chiara Naldi Gemma Cautela, Emma Cavotti, Lachenmann, Claudio Lamberti, Cesare Patruno, Rita Pastorelli, Silvana Pelvi, Riccardo Naldi Monsignor Felice Cece, Alessandro Lampronti, David Landau, Valentina Gabriella Pennasilico, Flavia Petrelli, Angela Negro Cecchi, Daniela Cecchini, Adriano Lanzilli, Christian Lapeyre, Luciano La Assunta Piccolo, Anna Pisani, Patrizia Vincenzo Pacelli Cera, Gianfranco Cerea, Alexandra Torre, Giacomo Laudato, Francesco Piscitello, Agrippino Piscopo, Antonino Denise Maria Pagano Chaldecott, Hugo Chapman, Marco Lauro, Diane Lee Keshner, Elisabetta Pollio, Rosa Porcellana, Maria Rosaria Vincenza Pastore Chiarini, Alberto Chiesa, Keith Leonetti di Santojanni, Maria Grazia Riccucci, Lilia Rocco, Luigi Romano, Rita Pastorelli Christiansen, Monsignor Antonio Leonetti di Santojanni, Giampaolo Callisto Russo, Francesca Russo, Anna Flavia Petrelli Ciliberti, Bruno Ciliento, Stephanie Leonetti di Santojanni, Leone
Limentani, Bernd Lindemann, Anno Lo Maurizio Siniscalco, Padre Pasquale Londra, Victoria & Albert Museum Rodriguez Boccanelli Bianco, Silvano Lodi, Loredana Sirico, Michelle J. Smith, Guillermo Loreto Aprutino, Raccolta Acerbo delle Roma, dott. Cesare Lampronti s.r.l. Loffredo, Stéphane Loire, Henri Solana, Francesco Solinas, Paolo Ceramiche Abruzzesi Roma, Gallerie d’Arte Benucci Loyrette, Majbritt Løland, Giancarlo Lo Sordino, Gian Enzo Sperone, Giovanna Madrid, collezione Juan Abellò Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica Schiavo, Massimo Lucà Dazio, Spinosa, Carla Stella, Julien Stock, Madrid, Museo Nacional del Prado di Palazzo Barberini Giampaolo Lucaks, Lisbeth Lund, Nathalie Strasser, Claudio Strinati, Matera, Museo Nazionale d’Arte Roma, Fabio Massimo Megna James Macdonald, Nannette V. Vittorio Claudio Surdo, Christine Medievale e Moderna Salisburgo, Barockmuseum Sammlung Maciejunes, Maria Elena Maffei, Surtmann, Arlette Swart, Gudrun Melfi, Comune Rossacher Caterina Maffeis, Antonio Maglione, Swoboda, Cornelia Syre, Yvonne Tan Messina, Museo Regionale San Francisco, The Young Museum Felice Maglione Piromallo, Antonio Bunzl, Francesca Tasso, Judith Milano, Civiche Raccolte d’Arte of Art Maisto, Catello Malafronte, Patrizia Taubam, Aso Tavitian, Pasquale Applicata - Castello Sforzesco Siviglia, Fundación Casa Ducal Maltese, Mario Manuli, Maurizio Terracciano, Francesca Testa, Edoardo Milano, collezione Gerolamo e Roberta de Medinaceli Maresca, Giorgio Marini, Andrea Testori, Alicia B. Thomas, David M. Etro Soprintendenza per i Beni Storici, Marmori, Liliana Marra, Paolo Mascilli Tobey, Julie Tobey, Angela Travaglino, Milano, collezione Koelliker Artistici ed Etnoantropologici Migliorini, Domenico Mascolo, Fabio Renate Trnek, Don Giuseppe Tufo, Milano, Galleria Silvano Lodi & Due dell’Abruzzo Massimo Megna, Sascha Mehringer, Maria Lucia Tulli, Massimo Turchi, Ministero degli Interni, Fondo Edifici Soprintendenza per i Beni Storici, Vincenzo Memoli, Corrado Mercanti, Nicholas Turner, Francesco Valerio, di Culto Artistici ed Etnoantropologici della Filippo Merola, Roberto Middione, Carla Valerio, Carel Van Tuyl, Clelia Monaco, Bayerische Basilicata Lucinda Middleton, Paola Miniero, Varisco, Dominique Vasseur, Agnese Staatsgemäldesammlungen Soprintendenza per i Beni Peter Moores, Alessandra Morrone, Vastano, Marietta Vinci Corsini, Montecarlo, Maison d’Art Architettonici, per il Paesaggio, per il Massimo Moschini, Hélèna Motais de Marcello Violante, Renato Visco, Muncie, Ball State University Museum Patrimonio Storico Artistico ed Narbonne, Guy Motais de Narbonne, Alberto Visocchi, Rossella Vodret, of Art Etnoantropologico per le province di Adele Mormino, John Murrell, Luciana Marco Voena, Fabrizio Vona, Rebecca Napoli, Archivio di Stato di Napoli Caserta e Benevento Mustilli, Chiara Naldi, Maria Rosaria Wallace, Miriam Have Watts, Ute Napoli, Biblioteca Nazionale Vittorio Soprintendenza per i Beni Storici, Nappi, Don Carmine Nappo, Alfonso Wenzel-Förster, Catherine Whistler, Emanuele III Artistici ed Etnoantropologici della Ernesto Navazio, Valentina Nazzaro, Clovis Whitfield, Liz Wilkinson, Napoli, Biblioteca Universitaria Calabria Angela Negro, Inés Nieto, Diane Thomas Williams, Gianluca Zanelli, Napoli, collezione Claudio Lamberti Soprintendenza per i Beni Storici, Nixon, Marzio Nocchi, Michele Noro, Marco Zigon, Miguel Zugaza, Umberto Napoli, collezione Cotroneo Artistici ed Etnoantropologici della Magda Novelli Radice, Dino Noviello, Zoccoli, Don Domenico Zannuzzi Napoli, collezione Franco Febbraio Liguria Karsten Ohrt, Stephen Ongpin, Lynn Napoli, collezione Mauro Calbi Soprintendenza per i Beni Storici, Federle Orr, Francisco Ortiz Ortega, si ringraziano per i prestiti Napoli, collezione Michele Gargiulo Artistici ed Etnoantropologici delle Giovanni Ottone, Walter Padovani, Acquaviva delle Fonti, Cattedrale, Napoli, Fondazione Pagliara - Suor Marche Federico Pagano, Rossella Pagano, Parrocchia Sant’Eustachio Orsola Benincasa Soprintendenza speciale per il Gigliola Pagano De Divitiis, Mario Amsterdam, Rijksmuseum Napoli, Museo Civico di Castel Nuovo Patrimonio Storico, Artistico ed Pagliari, Alfredo Pallesi, Giuseppina Bari, Pinacoteca Provinciale “Corrado Napoli, Museo Civico Gaetano Etnoantropologico e per il Polo Palma, Giulia Paniccia, Feliciano Paoli, Giaquinto” Filangieri Museale della città di Firenze Francesco Parisio Perrotti, Steven Bloomington, Indiana University, Napoli, Pinacoteca del Pio Monte della Soprintendenza per i Beni Storici, Parissien, Padre Eduardo Parlato, Paola Art Museum Misericordia Artistici ed Etnoantropologici della Pecoraro, Luciano Pedicini, Nicholas Bruxelles, Marc Henricot Napoli, Società Napoletana di Storia Puglia Penny, Maria Teresa Penta, Nando Castellammare di Stabia, chiesa di Patria Soprintendenza speciale per il Peretti, Claudio Petrucci, Rosa Petta, Santa Maria della Pace New York, Gian Enzo Sperone Patrimonio Storico, Artistico ed Madre Maria Rosaria Petti, Maria Chicago, Richard and Mary L. Gray New York, Mr. and Mrs. A. Alfred Etnoantropologico e per il Polo Antonia Pisani, Antonio Piscitelli, and the Gray Collection Trust Taubman Museale della città di Roma Pierluigi Pizzi, Antonella Poleggi, Columbus, Columbus Museum of Art, New York, The Metropolitan Museum Sorrento, Museo Correale di Terranova Ruggiero Poletti, Vincent Pomarède, Museum Purchase, Schmacher Fund of Art Stoccarda, Staatgalerie Dario Porcini, Vincenzo Porcini, Compton Verney, UK Oviedo, collezione Masaveu Strasburgo, Musée de la Ville de Alessandro Porro, Casimiro Porro, Copenhagen, Statens Museum for Palazzo San Gervasio, Collezione Strasbourg, Cabinet des Estampes et Daniela Porro, Earl A. Powell III, Doris Kunst Camillo D’Errico di Palazzo San des Dessins Prade, Gertrude Prewein, Gabriele Copenhagen, The J.F. Willumsens Gervasio Torre del Greco, Banca di Credito Procaccini, Gianluca Puccio, Domenico Museum Palermo, collezione Fondazione Popolare Antonio Ranauro, Sean Rainbird, Elvira Cosenza, Galleria Nazionale Giuseppe Whitaker Trapani, Museo Regionale “A. Pepoli” Rainone, August Bernard Rave, Maria Detroit, The Detroit Institute of Art Palermo, Galleria Regionale della Truro, Royal Institution Cornwall, Reilly, Paola Renna, Don Ciro Ricciardi, Firenze, Fondazione di Studi di Storia Sicilia “Palazzo Abatellis” Royal Cornwall Museum Valentina Ricetti, Ugo Righini, dell’Arte “Roberto Longhi” Parigi-Londra, Pelham Galleries Urbino, Galleria Nazionale delle Donatella Romano, Maria Novella Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto Parigi, Galerie Canesso Marche, Palazzo Ducale Romano, Simone Romano, Cristiana Disegni e Stampe Parigi, Galerie G. Sarti Venezia, collezione Pierluigi Pizzi Romalli, Almudena Ros, Paolo Rosa, Firenze, collezione Simone Romano Parigi, Musée du Louvre, département Vicenza, collezione Intesa SanPaolo Pierre Rosenberg, Kate de Rothchild, Firenze, Enrico Frascione des Arts Graphiques Vienna, Gemäldegalerie der Akademie Linda Antonella Rufino, Brunella Rulfo, Francoforte, Städel Museum Parigi, Musée du Louvre, département der bildenden Künste Tommaso Russo, Anna Saggese, Kevin Gallipoli, Museo Civico Comunale des Objets d’art Vienna, Kunsthistorisches Museum Salatino, Laurent Salomé, Salvador “Emanuele Barba”-collezione Coppola Parigi, Musée du Louvre, département Washington, National Gallery of Art, Salort-Pons, Claudio Salsi, Charlotte Genova, Galleria Nazionale della des Peintures Patrons’ Permanent Fund 2000.61.1 Sanguinetti, Erika Sanseverino, Isabella Liguria a Palazzo Spinola Pescara, Fondazione Raffaele Paparella Wilen, Attilio R. Gadola Santangelo, Giovanni Sarti, Luigi La Spezia, Museo Civico “Amedeo Lia” Treccia e Margherita Devlet Sbordone, Angela Schiattarella, Lecce, Museo Provinciale “Sigismondo Regione Sicilia, Assessorato dei Beni si ringraziano anche tutti i collezionisti Christina Schierz, Klaus Schrenk, Castromediano” Culturali e Ambientali e della Pubblica che hanno gentilmente messo Andreas Schumacher, Peter Klaus Londra-Milano, Robilant + Voena Istruzione. Dipartimento dei beni a disposizione le loro opere, pur Schuster, Nicolas Schwed, Aldo Scimè, Londra, Chaucer Fine Arts LTD culturali e ambientali, dell’educazione desiderando rimanere anonimi Rosa Maria Sciotto, Luigi Scognamiglio, Londra, Giselle Hantz and permanente e dell’architettura e Jonathan Scott, Michael E. Shapiro, William Costello dell’arte contemporanea Jean Pierre Selz, Farida Simonetti, Londra, The National Gallery of Art Roma, collezione Antonella
Sommario Presentazioni 27 Per Nicola Spinosa 11 Sandro Bondi Pierre Rosenberg 13 Antonio Bassolino 30 Napoli 1600-1750 14 Lorenza Mochi Onori Giuseppe Galasso 35 Napoli, fra 1606 e 1750. 17 Prefazione La cultura, le idee Nicola Spinosa Biagio de Giovanni 39 La pittura a Napoli in età barocca: 22 Rivendicando la grandezza studi e ricerche (1984-2009) culturale di Napoli Nicola Spinosa Keith Christiansen 25 Napoli, gli amici e due compagni catalogo Alvar González-Palacios 61 storie sacre e profane 333 vedute 351 natura in posa
Sandro Bondi Ministro per i Beni e le Attività Culturali Ci sono eventi che segnano un’epoca, momenti che informano di sé interi periodi storici, come specchio della cultura della società che li ha prodotti, passaggi inevitabili, che segnano la strada per le future generazioni di studiosi. È sotto questa luce che dobbiamo guardare alla grande esposizione Ritorno al Barocco. Da Ca- ravaggio a Luigi Vanvitelli, che conclude la straordinaria esperienza alla Soprintendenza di Nico- la Spinosa, così come la mostra Civiltà del Seicento, nel corso della preparazione della quale ave- va ricevuto il testimone da Raffaello Causa nel 1984, ne aveva segnato l’inizio. A testimonianza del difficile ruolo dei musei, che veri fari di luce resistono come baluardi in una città attraversata troppo spesso da drammatiche emergenze, la mostra si inserisce nel solco della tradizione di eventi espositivi, volti a riproporre un’immagine più qualificante della città attraver- so il legame con le testimonianze di arte e cultura di un passato illustre, contrapposto alla realtà presente di Napoli, il cui volto è spesso offuscato dagli eventi. Attraverso le grandi rassegne Civiltà del Settecento del 1979-1980, La pittura napoletana dal Ca- ravaggio a Luca Giordano del 1982-1983, la già ricordata Civiltà del Seicento proseguendo, per li- mitarci ai secoli d’oro dell’eredità partenopea, con le mostre su Battistello Caracciolo, Bernardo Ca- vallino, Ribera, Mattia Preti, Luca Giordano, Salvator Rosa, che hanno richiamato centinaia di mi- gliaia di visitatori e dato vita a collaborazioni con prestigiosi musei esteri, la Soprintendenza di Ni- cola Spinosa ha contribuito in maniera determinante a rinnovare l’identità di uno snodo capitale della cultura europea, ottenendo il prestigio e la credibilità che solo le istituzioni più vitali sanno conquistare, offrendo al pubblico i risultati delle conoscenze raggiunte negli studi a seguito di ri- cognizioni, campagne fotografiche, restauri, riproponendo ai visitatori e alla scena internazionale, il volto più luminoso della città. Se Capodimonte costituisce il cuore della rassegna, intorno ad esso ruotano mostre in altri cinque musei di Napoli, itinerari barocchi in ventisette siti della città e sette in Campania, concerti, spet- tacoli, chiamando in causa tutte le espressioni artistiche: dalle arti figurative all’architettura, dalla musica al teatro, in un caleidoscopio di energie, di fantasia, di arti, di culture che i riflettori barocchi portano alla ribalta. Il moltiplicarsi di eventi capillarmente diffusi nel tessuto urbano di Napoli e in tutta la Regione rap- presenta non una ricostruzione fittizia imposta artificialmente al visitatore, ma un’espressione cul- turale che da sé si offre al pubblico, in una serie di rimandi volti non alla ricostruzione di un’epo- ca, ma a far sì che lo spettatore possa calarsi in una realtà “altra”, portando in superficie un so- strato culturale ancora presente e vitale. Il Barocco che ritorna dunque, rivisitato con occhi contemporanei, alla luce delle scoperte più re- centi, non come l’imposizione dall’esterno di opere avulse dal loro contesto, ma come l’esaltazio- ne degli elementi costitutivi della tradizione culturale della città, colta nei suoi molteplici aspetti, che si offre come celebrazione e insieme espressione ultima, come se ne fosse stata consentita la germinazione spontanea, dando luogo a quell’altissimo raggiungimento che in una mostra si ot- tiene solo quando si attuano unità di intenti, rigore scientifico, legame con il territorio. Poche metropoli come Napoli hanno impressi nel proprio genius loci la melancholia barocca, il rimpianto, quasi la rinunzia ad un sistema di regole rassicuranti durevoli, ovvero l’ispirazione istin- tiva – prima ancora che critica – ad oltrepassare ogni ordine costituito, ogni dominazione, ogni pre- tesa ingenua di comprimere la passione, l’immaginazione, la magia della vita. Come in un dipinto caravaggesco il Seicento a Napoli vede accostate luci e ombre, i cui forti con- trasti portarono a raggiungimenti altissimi per la storia dell’arte, ponendo la città tra i grandi cen- tri artistici europei, grazie alle molteplici esperienze che vi confluiscono: dalla lezione luministica SANDRO BONDI 11
di Caravaggio, che giunge in città nel 1607, alle giustapposizioni tonali del colorismo veneto, dal crudo realismo al classicismo, dall’invenzione fantastica alla pittura di genere. Il Ritorno al Barocco spettacolare che salutiamo oggi, in questo senso, non potrebbe condensare più compiutamente la “lunga durata” di una comunità predestinata a suscitare reazioni estreme, dalla meraviglia per i tesori e gli ingegni che continua a proporre, all’indignazione per la rasse- gnazione, l’incuria, gli scempi ambientali, che non si adopera abbastanza per estirpare. Dobbiamo essere grati al più barocco dei nostri Soprintendenti per aver voluto salutare la sua Cit- tà e il Ministero – al termine di una carriera brillante che non potrà non proseguire, con altrettan- ta energia, sia pure attraverso altri incarichi – con un omaggio, con un atto d’amore così travol- gente e generoso. Riparte da qui, da queste luci che nessuno può oscurare Ritorno al barocco, un bilancio formida- bile di trent’anni di iniziativa e di passioni. Napoli torna a mostrare al mondo la sua anima migliore. A noi, nessuno escluso, la responsabili- tà di preservarla e rimetterla al centro della rivoluzione di economie e valori che può, deve, resti- tuirle lo spazio che la storia le assegna in Italia, in Europa, nel Mediterraneo. 12 SANDRO BONDI
Antonio Bassolino Presidente della Regione Campania Il Seicento è il secolo in cui Napoli per complessità e ricchezza sociale ed antropologica divenne la capitale del Mezzogiorno. Si può dire – gli storici più autorevoli lo hanno ripetutamente scritto – che in quel secolo la città concepì se stessa come una autentica struttura statale e nazionale, as- sumendo un ruolo trainante per la formazione e la modernizzazione di un tessuto culturale omo- geneo in tutto il Sud. L’idea di un Mezzogiorno d’Italia come un luogo specifico della cultura e dell’immaginazione nasce nel Seicento e nasce a Napoli. Questo è lo spirito, io credo, con cui Raf- faello Causa e Nicola Spinosa concepirono a suo tempo la grande rassegna Civiltà del Seicento, le cui magnifiche conferme espositive e le cui ancor più straordinarie scoperte servirono a rilancia- re in Italia e nel mondo l’immagine di quel gran museo che è Capodimonte. Fu da lì, da quella rinnovata consapevolezza sociale e culturale dei napoletani che stava maturando in quegli anni, che a mio avviso si accese e crebbe la speranza di un cambiamento e di un nuovo inizio per la nostra città. Quando fui eletto per la prima volta sindaco, dieci anni dopo quella mostra, impostai il mio lavoro sull’idea di restituire alla storia e alla cultura di Napoli la centralità simbolica che me- ritava di avere. Qualche buon risultato è stato raggiunto. E, certamente, da quindici anni a questa parte, non si potrà dire che le amministrazioni locali non abbiano investito in modo significativo sul lavoro delle istituzioni culturali più prestigiose della città, museali e teatrali. In un momento di nuovo critico per la città, assillata da tanti problemi vecchi e nuovi, la decisio- ne della Regione Campania di lanciare un grande finanziamento tematico per l’organizzazione di mostre ed eventi culturali di grande impatto sul tema del Barocco, aderendo a una proposta ve- nuta dall’ex soprintendente Nicola Spinosa, è un modo serio e coerente di ribadire il desiderio e la necessità di ripartire ancora una volta dalla cultura e dall’orgoglio di Napoli. Ancora una volta dal Seicento. Una coincidenza non casuale, a mio avviso. È stato infatti il secolo della grande modernizzazione e internazionalizzazione della nostra città e il Barocco ne fu l’emblema stilistico multiforme. E se è vero che il ventunesimo si è aperto tra mol- te difficoltà, io resto convinto – e le tante mostre che aprono in questi e nei prossimi giorni e mesi ne sono ulteriore dimostrazione – che la sfida dell’arte e della cultura è il tema su cui stiamo di nuovo giocando il nostro futuro di luogo moderno, aperto alla ricerca e al futuro. In questa par- tita siamo avvantaggiati dalla storia della città, dalle sue ricchezze monumentali, dal suo patrimo- nio artistico e dalla scelta politica, ormai di lunga durata, di investire sull’intelligenza, sulla creati- vità e sulla valorizzazione dei beni culturali, come quasi nessuno ha saputo fare in Italia. Nei tem- pi incerti che si preparano non sarà ininfluente pensare a Napoli come una capitale culturale d’Eu- ropa e al Mezzogiorno come un luogo centrale di un mondo che cambia. ANTONIO BASSOLINO 13
Lorenza Mochi Onori Soprintendente per il Polo Museale della città di Napoli Questa grande mostra, di una importanza e di uno spessore culturale che è ormai una costante delle manifestazioni prodotte dalla Soprintendenza di Napoli, è l’ultimo regalo di Nicola Spinosa quale soprintendente al polo Museale Napoletano (non certamente l’ultimo come grande studio- so della pittura napoletana). Il titolo della mostra, Ritorno al barocco, sembra evocare un percorso della mia carriera; appro- data a Napoli dopo essermi occupata di Quattrocento nelle Marche, si tratta per me di un ritorno a un vecchio amore, alla cultura che avevo approfondito nella mia precedente fase di studi a Roma. Non però il barocco napoletano, quanto il grande barocco romano, differente per l’assunto più mar- catamente di propaganda politico religiosa e per la grandiosità classica, rispetto allo sviluppo più libero e coloristico della pittura napoletana. Per me è un ritorno a una cultura che amo, per i na- poletani e per i visitatori un completamento del panorama di conoscenze aperto con le straordi- narie, ormai storiche mostre realizzate dalla Soprintendenza napoletana sul ‘Seicento’ e sul ‘Sette- cento’ a Napoli. Napoli, e la Soprintendenza in particolare, è stata nei 25 anni della direzione di Nicola Spinosa una fucina di cultura che ha arricchito le conoscenze della storia dell’arte e valorizzato l’immagine del- la città, capitale di grande vivacità culturale nel panorama italiano. Questa grande mostra completa il panorama presentato in quelle occasioni, documentando il formarsi, in conseguenza proprio di quelle ‘storiche’ manifestazioni, di uno specifico interesse di collezionisti e di studiosi di tutto il mon- do sul Seicento e il Settecento napoletani, con il conseguente formarsi di nuove collezioni e so- prattutto di nuove conoscenze, con l’approfondimento degli studi e, non ultimo, l’interesse dei gran- di musei stranieri all’acquisto di opere napoletane, portando anche all’estero la conoscenza della grandezza della cultura napoletana. Il Seicento e il Settecento napoletani sono stati secoli di tale splendore per la città che ancora ne è profondamente improntata, ancora si respira nelle sue strade e nelle chiese la ricchezza deco- rativa, la centralità culturale di quel lungo splendore della civiltà napoletana, che non si esprime solo nella produzione artistica ma anche nella filosofia, nel pensiero storico, nella scienza. La struttura della città, la bellezza e l’estrema varietà delle sue chiese e dei suoi palazzi si ricom- pone nella concezione barocca e grandiosa della sua immagine, contemporaneamente fastosa e popolare. Come afferma Nicola Spinosa, che conosce a fondo la realtà della sua città, il barocco è “l’immagine e la stessa sostanza di Napoli nel suo concetto di forti contrasti e di vive luminosi- tà teatrali”. Napoli è una città sopraffatta dalla bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi monumenti; quasi inca- pace di sopportarne il peso, sembra volerli ignorare: deve riappropriarsene, comprendere fino in fondo la grandezza del suo passato per dare dignità e orgoglio al presente. Manifestare questo suo luminoso passato, non solo con le mostre ma anche con la tutela e il restauro, mettendone sotto gli occhi di tutti e soprattutto delle nuove generazioni la grandezza, può aiutare questo percorso di riconquista della grande dignità culturale di Napoli e la presa di coscienza del suo ruolo cen- trale nella storia e nello sviluppo artistico dell’Italia. Napoli è stata da sempre una grande capitale ma con una condizione strutturale, con conseguen- ze reali nella cultura, dovuta all’accessibilità del suo porto e all’apertura alle rotte mediterranee e di conseguenza l’apertura ai più disparati influssi, con una sua particolare capacità di assorbire e di accogliere i più diversi impulsi provenienti dal bacino del Mediterraneo. Napoli ha sempre avu- to una straordinaria capacità di assimilare le altre culture trasformandole in cultura propria e ori- ginale. Chi veniva a Napoli si amalgamava alle infinite sfaccettature della sua realtà, al più portando un nuovo tassello alla variegata immagine della cultura napoletana. Tuttora Napoli è città viva nel- 14 LORENZA MOCHI ONORI
l’interesse per la cultura e l’arte contemporanea, che è seguita con particolare interesse anche dal- la Soprintendenza, che aprirà a breve, con il supporto della Regione, il nuovo museo sul Nove- cento napoletano. La mostra Ritorno al barocco si articola su sei musei, che ospitano le diverse tematiche che ha vo- luto sviluppare il curatore. Questo tipo di organizzazione, estremamente suggestivo e coinvolgente per il visitatore, comporta un enorme sforzo organizzativo e didattico che coinvolge tutta la città, ed è supportato da anni di studio e preparazione, di cui mi trovo a raccogliere i frutti in termini di rinnovato prestigio della nostra Soprintendenza, che spero concretamente possa continuare a svolgere un ruolo trainante nel rinnovamento culturale e civile di Napoli. La mostra ha visto la collaborazione della Soprintendenza con tutte le amministrazioni locali, in particolare della Regione Campania, che ha supportato fattivamente l’iniziativa, sposandone gli in- tenti, ma soprattutto gode del consueto appoggio della città tutta alle iniziative culturali che la ri- guardano. Di Napoli si possono dire molte cose ma non che non sia una città attenta e interessa- ta alla cultura , vivace e ricca di offerte culturali. Quella che mi si presenta nel subentrare a Nicola Spinosa nella direzione del Polo Museale di Na- poli è quindi un’eredità difficile – per la difficoltà di mantenere nel tempo un tale standard quali- tativo – e per altro verso facile – per l’organizzazione e la qualità dello staff della Soprintendenza – un serio impegno a valorizzare il patrimonio culturale di questa straordinaria città. LORENZA MOCHI ONORI 15
Puoi anche leggere