I MOLTIPLICATORI NELLE VALUTAZIONI AZIENDALI (2)

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Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili di Roma

            I MOLTIPLICATORI NELLE VALUTAZIONI
                        AZIENDALI (2)

                       Seminario organizzato dalla Commissione “Consulenza Aziendale” –
                         Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma

                                               Incontri del 4,6 e 12 maggio 2010
                                                                Relatore
                                                         Dott. Ascanio Salvidio

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                                      II - NOZIONI PRATICHE ED
                                           ESEMPLIFICAZIONE

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Estrazione del campione di società appartenenti al
         settore nel quale opera la impresa oggetto di stima

        Formazione iniziale di un elenco di multipli di imprese
         comparabili

        Operazioni di progressiva “pulizia” del campione e
         rettifica eventuale dei multipli

        Scelta dei multipli

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Estrazione del campione

               attraverso banche dati internazionali.                 Bllomberg   e
                Datastream sono le più utilizzate.

               selezioni per “chiavi di ricerca” oppure sulla base di codici
                statistici. Utile anche fare riferimento a report di analisti
                che già contengono menzione di comparabili
               per ciascuna società individuata occorre ottenere i dati
                necessari alla costruzione dei multipli (contabili, forecast,
                prezzi) e alla verifica della loro significatività (equity story,
                etc.)

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Formazione della lista dei comparabili

               occorre sovente eliminare dalle società “scaricate” quelle
                che per ragioni di classificazione (errata o obsoleta o non
                sufficientemente analitica, etc.) risultano non appartenere al
                novero dei comparabili. Un frequente caso di scarsa
                analiticità delle classificazioni di banche dati è quello della
                mancata separazione di imprese commerciali “pure” da
                imprese che svolgono anche attività di produzione

               occorre verificare che l’attività prevalente delle società
               selezionate sia coerente con gli obiettivi di stima

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Il problema dell’attività prevalente

               se tra l’attività core e le altre non esistono legami sinergici, il criterio di
                discriminazione può essere semplicemente basato sul peso del business
                principale. In genere, si tende a ritenere che esso non dovrebbe risultare
                inferiore al 70%-80%

               se tra attività caratteristica o principale ed altre attività vi sono
                sinergie, talvolta, anche quando la prima ha un peso più basso, si
                preferisce comunque non eliminare dal campione la società prima di
                una più attenta analisi del modello di business

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Il problema dell’attività prevalente

               se tra l’attività core e le altre non esistono legami sinergici, il criterio di
                discriminazione può essere semplicemente basato sul peso del business
                principale. In genere, si tende a ritenere che esso non dovrebbe risultare
                inferiore al 70%-80%

               se tra attività caratteristica o principale ed altre attività vi sono
                sinergie, talvolta, anche quando la prima ha un peso più basso, si
                preferisce comunque non eliminare dal campione la società prima di
                una più attenta analisi del modello di business

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Attenzione all’equilibrio economico
               la ragione principale di eliminazione di una società dal campione
                risiede nella presenza di condizioni di equilibrio insoddisfacenti (per
                analoghe ragioni si dovrebbero eliminare anche gli start-up)

               quando i risultati correnti o quelli attesi sono modesti, i multipli P/E,
                EV/Ebit e EV/Ebitda assumono valori fuori misura

               una regola empirica per individuare valori anomali è quella di mettere a
                confronto i multipli diretti e quelli indiretti (EV/Sales, P/BV). Quando i
                multipli indiretti hanno valori particolarmente bassi e i multipli diretti
                sono particolarmente alti, può essere che ci si trovi difronte ad un caso
                di squilibrio economico, per cui è opportuno eliminare dal campione la
                società

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Altre verifiche per la “pulizia del campione”
               approfondimenti in relazione al significato dei multipli
                     • analisi e normalizzazione dei risultati (partite straordinarie)
                     • distorsioni provocate da compensazioni di imposte e “crediti
                       fiscali”
                     • posizioni finanziarie nette anomale
                     • minorities
                     • aumenti di capitale, emissioni di obbligazioni convertibili e di
                       warrant
               approfondimenti in relazione alla comparabilità dei multipli
                     • omogeneità/disomogeneità dei principi contabili
                     • aliquote d’imposta
                     • struttura finanziaria

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        La normalizzazione dei flussi

               sicuramente opportuna per il calcolo dei multipli P/E

               può essere necessaria anche nel caso in cui sia Ebit che
                Ebitda contengano componenti non ricorrenti (ricavi e costi
                di natura operativa che risultano distorti da fenomeni
                straordinari)

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        La compensazione di imposte e “crediti fiscali”

               i multipli dovrebbero essere calcolati al netto dell’onere fiscale
                normalizzato, calcolato all’aliquota piena, tenendo conto che vantaggi
                fiscali particolari sono solitamente di natura transitoria

               tipici fattori di distorsione: perdite pregresse deducibili, ammortamenti
                di differenze di fusione, riduzione delle aliquote sulla base di norme
                agevolative, etc.

               nota bene: attenzione alla possibilità che la capitalizzazione di borsa
                incorpori il maggior valore derivante dall’attualizzazione dei vantaggi
                fiscali

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                                                INDICAZIONI PRATICHE
                                                                                                   A       B
        di calcolo del P/E
                                                             Utile ante imposte                   1000    1000
         con rettifica                                       Imposte                              33%        0
         dell’utile e della                                  Utile netto                           670    1000
         capitalizzazione,                                   Equity (Capitalizzazione di borsa)   9000   10000
         ipotizzando che                                     P/E grezzi                             13      10
         questa sconti 1’000
                                                             Imposte rettificate                  33%     33%
         in termini di
                                                             Utili netti rettificati               670     670
         valore attuale del
         vantaggio fiscale                                   P/E dopo rettifica utili              13      15
        due società a
                                                             Vantaggio fiscale in Equity             0    1000
         confronto, A e B
                                                             Equity rettificato                   9000    9000

                                                             P/E dopo rettifica utili e
                                                                 capitalizzazione                  13      13

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                                                INDICAZIONI PRATICHE
        anomalie della posizione finanziaria netta
               quando essa è attiva, il valore dei multipli rischia di perdere
                significato. Essa può, infatti, in tal caso, essere condisiderata alla
                stregua di un bene separabile dall’impresa rispetto alla sua attività
                caratteristica. Per tale ragione, spesso viene defalcato dalla
                capitalizzazione il valore della liquidità netta mentre per coerenza
                dall’utile vengono detratti i proventi sulla liquidità

               caveat: se la liquidità deriva da un aumento di capitale destinato a
                finanziare la crescita, è possibile che la capitalizzazione sconti la
                valorizzazione del relativo progetto, in altri termini, che la liquidità
                ha una destinazione per lo sviluppo dell’iniziativa. In tal caso la
                rettifica è fortemente opinabile

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Il problema delle minorities

               in presenza di minorities, la capitalizzazione riflette o no il patrimonio
                di terzi ?

               il problema di rendere coerenti capitalizzazione (P) e denominatore dei
                multipli, si pone nel calcolo di quelli fondati su misure intermedie di
                performance (EV/Ebitda, EV/Ebit), non su P/E in quanto il consolidato
                consente di individuare la quota di utile di gruppo e quella di terzi
               soluzioni possibili:
                     • minorities modeste: si somma alla capitalizzazione il loro valore di libro

                     • minorities rilevanti: si somma alla capitalizzazione il loro valore di stima

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Gli aumenti di capitale

               un aumento di capitale a pagamento provoca effetti
                immediati sulle azioni e sulla capitalizzazione:

                     • CapitalizzazioneT1 = CapitalizzazioneT0 + Denaro raccolto

                     • Prezzi unitari delle azioni: PMTO, prezzo medio teorico optato

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Gli aumenti di capitale
               la formula del PMTO:
                                           P0  N  Pe  M
                                    PMTO 
                                                N M

               P0 x N = prezzo ante emissione prima dello “stacco” del
                diritto di opzione a sottoscrivere l’AUC x numero vecchie
                azioni
               Pe x M = prezzo di emissione x numero azioni di nuova
                emissione
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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Gli aumenti di capitale
               implicazioni di

                                           P0  N  Pe  M
                                    PMTO 
                                                N M
               se P0 = Pe, il prezzo post emissione non varia rispetto a quello ante

               se P0 è maggiore di Pe, si ha la cosiddetta “diluizione” del valore
                azionario. Ad un maggior numero di azioni totali post emissione
                corrisponde un valore aziendale proporzionalmente inferiore a quello
                esistente in precedenza rispetto alle vecchie azioni. L’effetto diluizione
                è massimo se Pe=0 ossia se l’AUC è gratuito

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Gli aumenti di capitale – esempio di procedimenti di rettifica
               dati ante aumento capitale della società Alfa

                    a           Utili                                   8'000'000

                    b           Azioni                                  8'000'000

                    c           Utile per azione                               1

                    d           Prezzo di borsa                               12

                    e           Capitalizzazione (d x b)               96'000'000

                    f           P/E                                           12

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

               Alfa emette altri 4 milioni di azioni, al prezzo di 10 euro cadauno. La
                capitalizzazione sale, quindi, a 136 milioni (96 milioni ante + 40 milioni
                raccolti)
               il prezzo dei titoli post emissione si calcola secondo la formula vista in
                precedenza (PMTO). Esso è pari a:

                                               12  8MM  10  4MM
                                        11,33 
                                                      12MM

               il coefficiente di diluizione è espresso dal rapporto tra prezzo ante e
                prezzo post AUC: 12/11,33 = 1,06

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        A questo punto, per calcolare P/E abbiamo tre
         possibilità:

               rapportare al nuovo prezzo delle azioni l’utile ante AUC,
                che è pari ad 1 per azione
               rapportare al nuovo prezzo delle azioni un utile diluito sulle
                azioni totali emesse (vecchie e nuove)
               utilizzare il coefficiente di diluizione del prezzo per
                rettificare o i prezzi post AUC o gli utili post AUC
        Quale è la più corretta ?

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Prima possibilità: rapportare al nuovo prezzo delle
         azioni l’utile ante AUC

              PMTO = 11,33

              EPSante = 1

              P/E= 11,33

                  numeratore e denominatore non sono omogenei, perché il
                  primo riflette la diluizione, il secondo non ne tiene conto

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Seconda possibilità: rapportare al nuovo prezzo delle azioni
         l’utile diluito post AUC:

              Utili = 8 milioni                              Azioni post AUC: 12 milioni

              PMTO = 11,33
                                                                         0,67= 8 mio /12 mio azioni

              EPSpost = 0,67

              P/E=17

                  numeratore e denominatore non sono omogenei neanche questa volta,
                  perché il primo riflette la diluizione, il secondo ne tiene egualmente
                  conto ma non è stato rettificato onde esprimere anche la variazione di
                  risultato attesa a medio termine per effetto del nuovo apporto di denaro

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        La terza possibilità è quella preferita dagli analisti : consiste nella
         rettifica o di P o di EPS per mezzo del coeficiente di diluizione

              coefficiente = 1,06

              1)

              PMTO = 11,33 x coefficiente → 12
              EPS ante = 1
              P/E= 12

              2)
              PMTO = 11,33
              EPS ante = 1 / coefficiente → 0,94
              P/E = 12

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                bis hier 8-achter Vic/Pd
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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        Omogeneità/disomogeneità dei principi contabili
               le disomogeneità si attenueranno, per l’area europea, con la
                introduzione degli IAS
               resteranno, in ogni caso, differenze significative tra Europa
                e Stati Uniti e tra Europa e area asiatica
               la tabella seguente, facendo riferimento alla situazione
                attuale (in evoluzione per via della introduzione degli IAS),
                elenca i principali “profili di differenze” dovute ai principi
                contabili e le possibili, conseguenti disomogeneità nei
                valori di bilancio che ne derivano

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                                                   INDICAZIONI PRATICHE

                             Prevalenza del principio della prudenza nella Possibili riserve latenti di patrimonio
                             rappresentazione contabile                    (plusvalenze) anche notevoli (soprattutto in
                                                                           relazione alle società tedesche – Stille
                                                                           Reserven: riserve occulte)

                             Prevalenza delle esigenze fiscali sulla Tendenziale              sottostima    dei    risultati
                             rappresentazione civilistica del bilancio d’esercizio

                             Criteri di valutazione che consentano ampia Ad esempio, nel caso di società americane, il
                             discrezionalità                             valore dei contratti deve essere quello
                                                                         “corrente”, determinato marked to market, e
                                                                         sulla base della migliore informazione
                                                                         disponibile

                             Maggiore     o   minore      libertà     nella Vengono sfruttati per la stabilizzazione del
                             determinazione      di      accantonamenti, risultato d’esercizio
                             ammortamenti e capitalizzazioni di costi

                             Criteri di consolidamento basati o sul Disomogeneità                 dei      perimetri     di
                             controllo sostanziale o su quello formale della consolidamento
                             società da consolidare

                             Modalità    di   iscrizione   dell’avviamento Iscrivibile o non iscrivibile all’attivo;
                             /goodwill                                     soggetto ad ammortamento (Europa fino al
                                                                           2005) o a impairment (Usa dal 2002)

                             Vincoli di legge alla dimensione minima del Obblighi di ricapitalizzazione o meno a
                             capitale e/o del patrimonio                 seconda del regime legale applicabile

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                                                INDICAZIONI PRATICHE
        Differenze nei regimi di tassazione

               poiché la capitalizzazione di borsa è funzione di:

                                  FCFO  (1  tc)
               Capitalizzazione                   tc  D  D
                                     keU

               il diverso livello di prelievo fiscale da paese a paese non è ininfluente
                sulla sua formazione. A parità di risultato ante imposte, i valori
                dell’equity si modificano

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                                                INDICAZIONI PRATICHE
        Differenze nei regimi di tassazione

               ad esempio, considerando due società, A e B, che abbiano gli stessi
                flussi operativi e lo stesso indebitamento, ma siano soggette ad
                aliquote d’imposta differenti, l’equity value (capitalizzazione), si
                modifica considerevolmente

                                                             A              B
                  keU                                        10%           10%
                  FCFO                                              500           500
                  tc                                               33%           40%
                  D                                                1250          1250

                  EV                                               3763          3500

                  W                                                2513          2250

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        La relazione tra multipli, modelli di business e value driver
               il lavoro di “pulizia” e omogeneizzazione dei multipli dovrebbe, in
                teoria, condurre alla disponibilità di dati che siano, tra loro
                effettivamente confrontabili per individuare le differenze ormai ristrette
                al “solo” profilo “operativo”
               la domanda che ci si pone, davanti ai multipli rettificati, è, in definitiva,
                perché alcuni siano più alti degli altri, ossia perché il mercato valuti
                un’impresa più di un’altra, un volta neutralizzati tutti i fattori di
                distorsione
               in astratto, la ragione sta nella validità del modello di business e nelle
                risorse disponibili e quali siano gli elementi segnaletici (value driver) ai
                quali il mercato guarda nell’apprezzare i titoli azionari
               è evidente che questo tipo di analisi, per la connessa profondità di
                conoscenza dell’attività delle singole aziende esaminate è praticamente
                fuori dalla portata del libero professionista, almeno in circostanze
                normali, chiamato a fare una valutazione aziendale.

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        La conclusione del processo di selezione dei multipli

               il prezzo dei titoli nel calcolo dei multipli: puntuale o media
                di periodi passati ?
                     • la logica dell’approccio vorrebbeche si utilizzino multipli vicini alla
                       data di valutazione

                     • sovente si usano medie mensili, di più mesi o addirittura annuali,
                       nella convinzione che le anomalie eventuali del prezzo di
                       quotazione si compensino tra loro e si neutralizzino (eccessi
                       speculativi, scarso flottante)

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

        La conclusione del processo di selezione dei multipli

               I multipli di uso più comune nella prassi degli analisti
                     • EV/Ebit
                     • EV/Ebitda
                     • EV/Sales (problematico !) I multipli di uso più comune nella prassi
                       degli analisti

               P/E e P/BV:
                     • P/E risente nel massimo grado dei criteri contabili adottati
                     • P/BV ha poco rilievo nei settori industriali e commerciali, mentre
                       multipli P/BV-like sono frequenti nel settore finanziario

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                                                INDICAZIONI PRATICHE

           La conclusione del processo di selezione dei multipli

                   Media o mediana ? Scelta accettabile se:
           S    • i modelli di business sono uniformi in un determinato segmento
     D
           I    • le differenze osservabili tra i multipli sono, di conseguenza, riferite alla crescita ed alla capacità
     I
           G      di generare performance diverse
     S
     C     N    • l’impresa target assume una posizione media in rapporto ai fattori distintivi del campione
     R     I
     E     F  Sottoclassi e medie ponderate
     Z     I    • si formano sottoclassi dei multipli selezionati, in base a talune caratteristiche delle società
     I
           C      (dimensioni, intangibili, area geografica, etc.)
     O          • si determinano medie per ciascuna sottoclasse
     N     A
     A     T    • si applicano all’impresa target i multipli della sottoclasse più appropriata
     L     I    • si applica, eventualmente, un multiplo di sintesi (media ponderata) dei valori medi determinati
     I            per le sottoclassi
           V
     T     I  Multipli estrapolati
     À
           T    • si fa riferimento a uno o più specifici multipli del campione, prescidendo dai valori medi, perché
                  l’analisi effettuata ha consentito di mettere a fuoco o specifiche relazioni tra valore e grandezze-
           À      indice utilizzate o perché ha messo in evidenza strette affinità fra la target e solo alcune delle
                  società prese a riferimento

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                                                      EXIT MULTIPLES

        Exit Multiples o “multipli di vendita”:

               vengono determinati in alternativa alla stima basata sui
                flussi del “valore terminale” nelle valutazioni effettuate
                attualizzando flussi economici o finanziari a lungo termine
               vengono altresì utilizzati dagli analisti per stimare un
                prezzo di vendita a breve termine in caso di operazioni di
                acquisizione e successivo disinvestimento pianificato
               per calcolarli è necessario effettuare una previsione circa la
                evoluzione dei multipli osservati sulla base dei prezzi di
                borsa correnti

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                                                      EXIT MULTIPLES

        Exit Multiples o “multipli di vendita”:
               il livello futuro dei multipli di settore può essere ipotizzato
                in relazione a:
                     • analisi dei fattori di domanda/offerta relativi al capitale di
                       specifiche imprese, in riferimento alla combinazione tra previsioni
                       dei dati delle società del settore (campione) e previsioni di
                       andamento dei prezzi dei titoli (grado elevatissimo di incertezza)

                     • andamento storico dei multipli medi riferibili al mercato azionario
                       nel suo complesso o a particolari settori, nel presupposto che esso
                       tenda a convergere verso valori “normali” in relazione a periodi di
                       osservazione sufficientemente estesi

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                                                      EXIT MULTIPLES

        Exit Multiples o “multipli di vendita”:
               determinato il livello dei multipli di settore “attesi”, si può
                tentare un adattamento alla situazione dell’azienda target.
                Ad esempio:

                     • individuazione del multiplo di settore atteso normale

                     • determinazione di rettifiche che tengano conto della relazione tra
                       multiplo di settore atteso e crescita attesa e livello di crescita attesa
                       della impresa target

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        La dispersione dei deal multiples:
               nel caso dei multipli di borsa o di società comparabili, la
                dispersione osservabile dipende da singole caratteristiche
                aziendali, ma la prospettiva riflessa nei prezzi è sempre
                quella dell’approccio stand alone
               nel caso dei multipli da transazioni comparabili, entrano in
                gioco due fattori contemporaneamente:
                     • fattori “ordinari” propri dei multipli di borsa;
                     • fattori tipicamente associati alla negoziazione, a loro volta divisibili
                       in:
                            – fattori di mercato (condizioni di domanda ed offerta in un dato momento)

                            – fattori relativi all’operazione specifica osservata

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        I fattori relativi all’operazione osservata
               percentuale di partecipazione trasferita

               caratteristiche dell’acquirente

               presenza di surplus assets

               modalità di pagamento

               earn out

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        La percentuale di partecipazione trasferita
               più essa è elevata, maggiore è il significato del multiplo, che risulta,
                altrimenti, incorporare premi per il controllo: l’eventuale presenza del
                premio non permette di risalire dal valore della partecipazione a quello
                dell’intero capitale mediante un calcolo proporzionale diretto;

               mancano elementi oggettivi in grado di consentire la determinazione
                della presenza o meno di un premio nel prezzo del deal

               nel caso di acquisto di una partecipazione minoritaria, il prezzo può
                essere funzione di un approccio meramente finanziario (e incorporare
                eventuali sconti) oppure incorporare considerazioni di natura
                industriale (es: alleanze; acquisizione progressiva del controllo; prezzi
                “ripartiti” in maniera non proporzionale tra tranche successive)

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        Le caratteristiche dell’acquirente

               in linea di principio, quando i deal multiple fanno riferimento ad
                operazioni di natura industriale, dovrebbero essere superiori ai multipli
                di borsa che fanno riferimento a operazioni di compravendita in ottica
                meramente finanziaria
               i deal multiple, come vedremo nel seguito, incorporano, infatti, una
                quota parte del valore creato dalla merger synergies
               talvolta anche acquisizioni fatte da fondi di private equity, e quindi da
                operatori finanziari, possono avere caratteristiche tali da incorporate tali
                quote di maggior valore, se il fondo è disposto a pagare prezzi superiori
                al valore stand alone della partecipazione (per finalità che rientrano in
                una logica industriale indiretta. Ad esempio: aggregazione di piccole
                imprese per creare “poli” che poi possono essere ceduti “a premio”)

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        Le caratteristiche dell’acquirente

               in definitiva, quando si analizzano i deal multiples, occorre
                aver riguardo al fatto se l’acquirente sia:
                     • un operatore industriale

                     • un fondo che opera in logiche di tipo industriale

                     • un acquirente che opera secondo logiche di tipo meramente
                       finanziario

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        Presenza di surplus asset
               il prezzo di acquisizione viene negoziato tenendo conto del
                valore dell’attività aziendale e del valore (distinto) di
                attività accessorie. Pertanto occorre rettificare i multipli
                sottraendo al prezzo il valore di dette attività alienabili
                sepratamente     (operando     coerentemente      anche     a
                denominatore dei multipli)
               il problema si presenta ovviamente anche per i multipli di
                borsa. Ma nel loro caso è attenuato dal fatto che il mercato
                borsistico tende a sottovalutare i surplus asset, soprattutto
                se non generano flussi significativi. Mentre nelle
                acquisizioni “fuori borsa” essi possono giocare un ruolo
                importante nella formazione dei prezzi

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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        Le modalità di pagamento

               quanto l’acquisto non è realizzato per contanti:

                     • si procede alla attualizzazione dei pagamenti, se effettuati in un
                       determinato arco temporale. Un particolare problema è costituito da
                       modalità di pagamento di tipo earn out (correlate alla
                       performance), in quanto il prezzo è, nei fatti, indeterminato per
                       gran parte e varia in funzione dei risultati

                     • se il pagamento avviene “mediante titoli” (fusione), poiché non è
                       affatto detto che i prezzi azionari presi a riferimento riflettano
                       “valori assoluti”, le rettifiche divengono alquanto problematiche ed
                       il moltiplicatore perde significato

41
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            I DEAL MULTIPLES – MULTIPLI DA TRANSAZIONI COMPARABILI

        Le modalità di pagamento

               quanto l’acquisto non è realizzato per contanti:

                     • si procede alla attualizzazione dei pagamenti, se effettuati in un
                       determinato arco temporale. Un particolare problema è costituito da
                       modalità di pagamento di tipo earn out (correlate alla
                       performance), in quanto il prezzo è, nei fatti, indeterminato per
                       gran parte e varia in funzione dei risultati

                     • se il pagamento avviene “mediante titoli” (fusione), poiché non è
                       affatto detto che i prezzi azionari presi a riferimento riflettano
                       “valori assoluti”, le rettifiche divengono alquanto problematiche ed
                       il moltiplicatore perde significato

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                                                        IL CASO ELECTROCELL

        Obiettivo: valutazione di una partecipazione in una società che opera
         nel comparto componentistica per cellulari (auricolari, batterie di
         ricambio, caricatori, accessori), che chiameremo ElectroCell

        Acquisto effettuato da un investitore finanziario (fondo), che intende
         realizzare a breve (3-5 anni)

        Scenario: il comparto è in crescita da diverso tempo. Si prevede uno
         sviluppo ulteriore dovuto alla diffusione dei terminali UMTS e della
         progressiva sostituzione dei cellulari attualmente in circolazione con
         terminali multifuzione (PDA).

        Target: acquisto quota del 32%. Business plan prevede l’assorbimento
         di una rilevante quota dei flussi di cassa nel medio periodo per
         investimenti in ricerca (sviluppo ed adeguamento ai nuovi standard dei
         prodotti). Il rendimento, per l’acquirente, è quindi essenzialmente
         costituito da capital gain atteso alla cessione della partecipazione

43        N.B.: l’esempio è costruito al solo scopo di illustrare in modo semplificato il
          procedimento
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                                                IL CASO ELECTROCELL

        Informazioni che l’acquirente cerca di determinare
         nel processo decisionale:

               valore dei multipli correnti e leading

               dati che consentono di selezionarli ed applicarli per
                formulare una offerta di acquisto

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                                                IL CASO ELECTROCELL

        Selezione delle società comparabili

               vengono individuate attraverso il portale Alacra (www.alacra.com)
                facendo riferimento alle chiavi di ricerca rappresentate dai codici
                statistici SIC e tenendo conto di rapporti di analisti finanziari che
                trattano del settore (banche dati interrogate: Thomson Extel e Investext,
                IBES per il consensus)

               una prima ricerca consente di individuare diverse quotate con attività
                comparabili, sia europee che extraeuropee. Si decide di limitare
                l’analisi al solo campione europeo a causa del fatto che l’area UE ha
                adottato standard di terza generazione (3G UMTS) uniformi, con
                conseguenti ricadute nelle tecnologie anche del segmento componenti,
                mentre nelle aree extraeuropee la tecnologia 3G segue standard
                differenti

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                                                  IL CASO ELECTROCELL

       Dati del campione e della target (1)
                      Società                     Paese                       Dati esercizio 2003

                                                             Sales        Ebitda        %           Ebit        %

          Bergmann und Sohn                  D                   324               45     14%              35   11%

          Nova Elektronik                    D                       21            9      41%              9    41%

          Tikka Innoveri                     FI                      92            43     47%              37   40%

          CDVA                               FR                      49            19     38%              16   32%

          Brightime                          UK                      69            9      13%              5        7%

          Microengines                       UK                  371               20       6%             14       4%

          AGENA                              S                   402               39     10%              16       4%

          ElectroCell                        I                       88            27     31%              24   27%

46
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                                                      IL CASO ELECTROCELL

       Dati del campione e della target (2)
                 Società                                                Breakdown fatturato                                                 Note

                                         "Power"           Accessori           Altro        Interno        Europa          Altrove

       Bergmann und Sohn                         28%                 60%          12%            47%             46%               7%            P

       Nova Elektronik                           30%                 12%          68%            45%             50%               5%            P

       Tikka Innoveri                            45%                 55%           0%            72%             28%               0%            P

       CDVA                                      32%                 47%          21%            38%             56%               6%            P

       Brightime                                 25%                 61%          14%            61%             30%               9%            P

       Microengines                              39%                 28%          33%            56%             39%               5%           C

       AGENA                                     10%                 15%          75%            90%               9%              1%            P

       ElectroCell                               27%                 71%           2%            48%             46%               6%            P

        P = Produttore; C =commercializzatore; Power = componenti per l’alimentazione dei terminali; Accessori = per terminali; Altro = prodotti fuori
47
        comparto
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                                                      IL CASO ELECTROCELL

       Prime selezioni effettuate:

       - viene esclusa Microengines, società inglese che commercializza
         componenti elettroniche ma non le produce

       - vengono escluse anche Nova Elektronik e Agena, per via
         dell’elevato fatturato non-core,

       - restano, quindi, nel campione:

        P = Produttore; C =commercializzatore; Power = componenti per l’alimentazione dei terminali; Accessori = per terminali; Altro = prodotti fuori
48
        comparto
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                                                 IL CASO ELECTROCELL
            Società                      Paese                                      Dati esercizio 2003

                                                             Sales            Ebitda           %          Ebit            %
Bergmann und Sohn                   D                                324            45          14%              35        11%
Tikka Innoveri                      FI                               92             43          47%              37        40%
CDVA                                F                                49             19          38%              16        32%
Brightime                           UK                               69                9        13%               5           7%

ElectroCell                         I                                88             27          31%              24        27%
           Società                                                         Breakdown fatturato
                                    "Power"           Accessori             Altro          Interno    Europa          Altrove
Bergmann und Sohn                            28%                 60%             12%            47%         46%               7%
Tikka Innoveri                               45%                 55%                0%          72%         28%               0%
CDVA                                         32%                 47%             21%            38%         56%               6%
Brightime                                    25%                 61%             14%            61%         30%               9%

ElectroCell
49                                           27%                 71%                2%          48%         46%               6%
Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili di Roma

                                                      IL CASO ELECTROCELL

       In merito alle società “superstiti”:

       - sono abbastanza omogenee tra loro ed alla target per quanto
         riguarda la distribuzione geografica delle vendite, pressoché
         interamente limitate all’area europea

       - appaiono, invece, meno omogenee, anche rispetto alla target in
         termini di ripartizione per area d’affari/prodotto del fatturato.
         Poiché però il campione è già limitato nel numero e i diversi
         prodotti del comparto che interessa (telefonia) vengono
         acquistati dai medesimi clienti (prevalentemente catene di
         negozi retail che operano generalmente in franchising sotto i
         marchi delle compagnie telefoniche), si decide di non effettuare
         ulteriori eliminazioni sulla base del profilo operativo

        P = Produttore; C =commercializzatore; Power = componenti per l’alimentazione dei terminali; Accessori = per terminali; Altro = prodotti fuori
50
        comparto
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                                                IL CASO ELECTROCELL

       Calcolo della capitalizzazione di riferimento:
                                         Media         Shares       MkCa     Flottan   PF     EV      D/E
                                         P 180          Out         P MM        te
                   Società                 G            MM

          Bergmann und Sohn                  15,3            19,5    298,4       12    61,5   359,9    0,17
          Tikka Innoveri                     23,0             8,2    188,6       13    41,2   229,8    0,18
          CDVA                               12,9            13,9    179,3       10    18,3   197,6    0,09
          Brightime                            6,0            5,9     35,3        3     48     83,3    0,58

        EV = MrkCap + PF
        MrkCap = prezzo medio 180 G x Azioni esistenti (Out Sh.)
        MM = milioni

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                                                IL CASO ELECTROCELL

       Altri dati per il calcolo dei multipli
                                                             Sales                              Ebitda
                                               2003          2004        2005        2003       2004        2005
         Bergmann und Sohn                          324         345         348         45          48         48
         Tikka Innoveri                               92            89      107         43          42         50
         CDVA                                         49            53          61      19          20         23
         Brightime                                    69            73          79          9           9      10
                                                             Ebit                               Utile
                                               2003          2004        2005        2003       2004        2005
         Bergmann und Sohn                            35            37          37      16          17         17
         Tikka Innoveri                               37            36          43      11          11         13
         CDVA                                         16            17          20      14          15         18
         Brightime                                     5             5           6     0,25        0,26       0,29

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                                                IL CASO ELECTROCELL

       Multipli “grezzi”:
                   Multipli                                  EV/Sales                     EV/Ebitda
                                               2003           2004      2005     2003       2004       2005
         Bergmann und Sohn                           1,1          1,0      1,0      8,0        7,5        7,5
         Tikka Innoveri                              2,5          2,6      2,1      5,3        5,5        4,6
         CDVA                                        4,0          3,7      3,2     10,6        9,8        8,5
         Brightime                                   1,2          1,1      1,1      9,6        9,1        8,4
                                                             EV/Ebit                        P/E
                                               2003           2004      2005     2003       2004       2005
         Bergmann und Sohn                         10,4           9,8      9,7      18            17      17
         Tikka Innoveri                              6,2          6,4      5,3      17            18      15
         CDVA                                      12,5          11,5     10,0      13            12      10
         Brightime                                 16,3          15,4     14,2     141         134       123

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                                                IL CASO ELECTROCELL

       Osservazioni sui multipli “grezzi”:

       -    Brightime presenta multipli EV/Ebit ed EV/Ebitda elevati. In
            particolare il primo è fuori misura rispetto al campione. Inoltre il
            multiplo P/E è elevatissimo. EV/Sales è, invece, basso. Il
            disallineamento dei multipli è indice di condizione di disequilibrio. E’
            preferibile scartare il multiplo, anche tenuto conto del rapporto D/E
            che è particolarmente alto rispetto alle altre imprese considerate

       -    Nel caso di CDVA, il valore di EV/Ebit e di P/E appare insolitamente
            ravvicinato e non è spiegato solamente dal più basso rapporto D/E,
            bensì dal fatto che la società gode di franchige fiscali (causa perdite
            pregresse) che abbattono l’imponibile;

       -    E’ opportuno, comunque, ricalcolare tutti i multipli in funzione
            dell’aliquota fiscale della target, pari al 33%, neutralizzando anche
            eventuali “franchige” (caso CDVA)

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                                                IL CASO ELECTROCELL

        Procedimento di riallineamento fiscale dei multipli
               normalizzazione degli utili netti
                                                   Utili da normalizzare               Utili ante imposte
                                         native-tc           2003    2004    2005    2003      2004       2005
         Bergmann und
         Sohn                                   36%          16,20   17,25   17,40    25,3       27,0      27,2
         Tikka Innoveri                         31%          11,06   10,70   12,86    16,0       15,5      18,6
         CDVA                                     6%         14,00   15,20   17,50    14,9       16,2      18,6
                                                      Utili normalizzati                     Variazioni
                                         target-tc           2003    2004    2005    2003      2004       2005
         Bergmann und
         Sohn                                   33%          16,96   18,06   18,22     0,8        0,8       0,8
         Tikka Innoveri                         33%          10,74   10,39   12,49    -0,3       -0,3       -0,4
         CDVA                                   33%           9,98   10,84   12,47    -4,0       -4,4       -5,0
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                                                IL CASO ELECTROCELL

        Procedimento di riallineamento fiscale dei multipli
               rettifica della capitalizzazione di CDVA
                     • Come si evince dalla tabella precedente, la franchigia fiscale di CDVA è
                       notevole e si può ragionevolmente assumere che sia incorporata della
                       capitalizzazione
                     • Per coerenza tra numeratore e denominatore dei multipli, la
                       capitalizzazione deve essere opportunamente rettificata
                     • Per semplicità, sia pure tenendo conto che è una larga approssimazione, si
                       assume che il maggior valore incorporato nella capitalizzazione si possa
                       stimare attualizzando al tasso kd, 5%, il valore dei risparmi fiscali
                       rappresentati nella tabella precedente dalle variazioni tra utile ante
                       normalizzazione e utile post normalizzazione

                                                             MkCap       VAN risparmi       MkCap rett
                    CDVA                                         179,3             -12,13          167,18

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                                                IL CASO ELECTROCELL

       Multipli “rettificati”:
                  Multipli                                   EV/Sales                    EV/Ebitda
                                              2003            2004      2005     2003      2004      2005
        Bergmann und Sohn                          1,1            1,0      1,0     8,0        7,5      7,5
        Tikka Innoveri                             2,5            2,6      2,1     5,3        5,5      4,6
        CDVA                                       3,8            3,5      3,0    10,0        9,2      8,0

                                                             EV/Ebit                       P/E
                                              2003            2004      2005     2003      2004      2005
        Bergmann und Sohn                         10,4            9,8      9,7      18         17       16
        Tikka Innoveri                             6,2            6,4      5,3      18         18       15
        CDVA                                      11,7           10,8      9,4      17         15       13

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                                                 ILCASO ELECTROCELL

        Scelte per la stima:
               vengono presi a riferimento i multipli leading 2004. Si
                dispone di previsioni della target per tale anno e si ritiene
                che i dati previsionali delle società del campione, riferiti
                all’esercizio in corso (2004) siano i più significativi perché
                prospettici ma già largamente maturati
               si utilizzano i valori medi dei multipli delle tre residue
                società del campione
               dati di Electrocell per il 2004:
                     • S=101,2; Ebitda=32,1; Ebit=28,3; U=15,6

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Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili di Roma

                                                 ILCASO ELECTROCELL

        Risultati della stima:
                                                             EV/Sales    EV/Ebitda    EV/Ebit     P/E
           Bergmann und Sohn                                       1,0          7,5         9,8         16,5
           Tikka Innoveri                                          2,6          5,5         6,4         18,2
           CDVA                                                    3,5          9,2        10,8         15,4
           Media                                                   2,4          7,4         9,0         16,7

           Electrocell                                           101,2         32,1        28,3         15,6

           EV                                                    240,2        238,0       254,7
           PF                                                      -36          -36         -36
           W                                                       204         202         219          260
        range stabilito anche in base a ulteriore stima fondata su flussi:
                      200-210

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