"I MARKERS IN ONCOLOGIA: UNA FALSA SCORCIATOIA PER LA SCOPERTA DEL CANCRO" - VERENA DE ANGELIS - ordine-medici-perugia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
MARCATORE TUMORALE • Sostanza presente nel sangue e/o nei fluidi biologici di pazienti affetti da tumore in quantità dosabile - che può essere messa in relazione alla presenza o alla progressione di un tumore. • Espressione antigenica superficiale di proteine intracellulari presenti nelle cellule tumorali • Geni dimostrabili nel DNA di cellule tumorali (oncogeni)
STRUTTURA CHIMICA O FUNZIONE BIOLOGICA I marcatori tumorali possono essere classificati il rispetto con il tipo di molecola 1. Enzimi o isoenzimi (NSE, PSA, ALP, LDH) 2. Ormoni (hCG, calcitonina) 3. Antigeni oncofetali (AFP, CEA) 4. Mucine (antigeni tumore –associati CA 15-3, CA 19-9, CA125) 5. Recettori (estrogeni, progesterone)
• Sostanze prodotte dall'interazione tumore/ospite (tumor «associated» products) • Sostanze prodotte prevalentemente dal tumore (tumor «derived» products) SOSTANZE PRODOTTE DALL'INTERAZIONE TUMORE/OSPITE Sono compresi in questa categoria numerosi parametri ematochimici classici (es. VES, LDH, enzimi epatici, proteine della fase acuta, indicatori di catabolismo osseo). Sono indicatori di danno del tessuto normale invaso dal tumore. Possono essere indicatori efficaci di malattia neoplastica avanzata. SOSTANZE PRODOTTE PREVALENTEMENTE DAL TUMORE Si tratta di prodotti legati al fenotipo maligno. Sono indicatori biologicamente più precoci in quanto espressamente legati alla presenza del tumore. La misura di queste sostanze dovrebbe permettere di distinguere i soggetti affetti da neoplasia da quelli non affetti.
CONCENTRAZIONE DEL MARCATORE TUMORALE NEL SIERO Dipende da: • Numero di cellule che producono il MT • Caratteristiche biochimiche del MT • Quota di liberazione del MT dalla cellula tumorale • Vascolarizzazione del tumore • Grado di necrosi del tumore • Quota di metabolizzazione del tumore
• Screening per un tumore primitivo CONTESTI • Diagnosi di un tumore primitivo • Prognosi CLINICI DI • Monitoraggio in corso di terapia UTILIZZO • Follow-up per il rilevamento precoce di ricadute
Un marcatore tumorale «ideale» per essere utilizzato nello screening dovrebbe Screening essere prodotto esclusivamente e precocemente da parte della cellula neoplastica, specifico per il tipo di tumore, misurabile anche in caso di neoplasia molto piccola o avere una Sensibilità e una Specificità del 100% per evitare valori falsamente negativi (marcatore tumorale negativo in soggetto malato) e o dei valori falsamente positivi (marcatore Diagnosi elevato in un soggetto non malato) precoce Nello screening e/o nella diagnosi precoce nessuno dei marcatori tumorali oggi in uso presenta caratteristiche idonee a questa funzione
Studio osservazionale con dati relativi a CEA, AFP, CA125, CA15.3, CA19.9 e PSA (sia totale che libero) richiesti in pazienti ambulatoriali dal 1 ° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014 Sono stati esclusi altri TM con meno di 1000 richieste all'anno, in quanto il numero limitato di dati non avrebbe consentito valutazioni attendibili. L'area geografica indagata era l'autorità sanitaria locale 12 Veneziana che comprende una popolazione residente di 308 883 abitanti.
Lo scopo del presente studio era quello di costruire indicatori per valutare l‘appropriatezza dell'uso dei marcatori tumorali Sono state registrate un totale di 80 813 richieste di TM per 52 536 pazienti dal 1 ° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014. Le richieste dei TM sono state aggregate ed esaminate in base a codici di malattia, genere (donne e uomini), intervalli di età e la frequenza dei test ripetuti in un singolo paziente durante l'anno di studio È stata richiesta una media di 1,54 TM per paziente
Numero di richieste di marcatori tumorali Alfa-fetoproteina, in associazione con gli ultrasuoni, è raccomandato come esame complementare nella diagnosi di carcinoma epatocellulare nei pazienti cirrotici. Sono state esaminate le richieste di AFP associate a codici di malattia di cirrosi epatica e cirrosi biliare o epatite cronica (attiva); un totale di 4118 di richieste di AFP 936 (22,7%) codice del cancro (048) e 764 (18,6%) con codici epatici di cirrosi o di epatite cronica (attivi); 2418 (58,7%) non erano associati a nessun codice di malattia Al contrario, l'AFP è stato richiesto solo in 764 (31,7%) su 2410 pazienti con cirrosi epatica e biliare o epatite cronica (attiva), mostrando così un tasso significativo di possibile inappropriatezza J Eval Clin Pract. 2017;1–8. GION ET AL. dovuta al sottoutilizzo.
Numero di richieste di marcatori tumorali Per quanto riguarda CA125, alcune Linee guida ritengono che possa essere richiesto in associazione con gli ultrasuoni per la diagnosi differenziale di una massa pelvica sospetta. L'incidenza delle donne con una sospetta massa pelvica è pari a circa l'1,3% della popolazione femminile generale nell'area geografica in cui è stata eseguita la presente indagine Il CA125 è stato richiesto in 2879 (senza codice 048) su 119 043 (2,4%) donne residenti nella fascia di età compresa tra 20 e 80 anni, con un tasso di sovrautilizzazione dell’85% circa rispetto all'aliquota dell'1,3% prevista sopra J Eval Clin Pract. 2017;1–8. GION ET AL.
Numero di richieste di marcatori tumorali Per quanto riguarda CA125, alcune Linee guida ritengono che possa essere richiesto in associazione con gli ultrasuoni per la diagnosi differenziale di una massa pelvica sospetta. L'incidenza delle donne con una sospetta massa pelvica è pari a circa l'1,3% della popolazione femminile generale nell'area geografica in cui è stata eseguita la presente indagine Il CA125 è stato richiesto in 2879 (senza codice 048) su 119 043 (2,4%) donne residenti nella fascia di età compresa tra 20 e 80 anni, con un tasso di sovrautilizzazione dell’85% circa rispetto all'aliquota dell'1,3% prevista sopra J Eval Clin Pract. 2017;1–8. GION ET AL.
Numero e percentuale di marcatori tumorali richiesti in pazienti con e senza codice del cancro 048 solo CA15.3 e CEA sono richiesti numero elevato di pazienti con codice del cancro (79,2% e 65,6%, rispettivamente) J Eval Clin Pract. 2017;1–8. GION ET AL.
Marcatori tumorali richiesti per intervalli di età (frequenza assoluta e relativa) TM con codice 048 richiesti in più del 75% dei casi solo per CA15.3 in pazienti di età superiore a 50 anni. Tra il 50% e il 74% nei pazienti di età compresa tra 30 e 49 anni per CA15.3, tra 40 e oltre 80 anni per CEA, tra 50 e 79 anni per AFP e quelli di età compresa tra 60 e 79 anni per CA125 e CA19.9. PSA totale e PSA libero sono stati richiesti in pazienti con codice 048 in meno del 50% dei casi in tutti gli intervalli di età esaminati. Le richieste con codice 048 erano inferiori al 25% nei pazienti di età inferiore ai 40 anni per tutte le TM eccetto CA 15.3 J Eval Clin Pract. 2017;1–8. GION ET AL.
È stata rilevata un’elevata percentuale di TM ordinate (59,2%) in pazienti senza codice del cancro CA125 può essere utilizzato, in associazione con l'imaging ecografico, anche per la diagnosi differenziale di masse annessiali, ma nel presente studio, CA125 è stato richiesto in più del 2,4% delle donne residenti rispetto a un tasso stimato dell'1,3% CA15.3 e CEA sono prevalentemente richiesti in pazienti oncologici; pertanto, gli interventi per migliorare l'appropriatezza di CA15.3 e CEA dovrebbero essere focalizzati sull'aderenza degli specialisti alle linee guida sul follow-up. Viceversa, il sovradimensionamento di AFP, CA125, CA19.9 e principalmente di PSA è dovuto a richieste in pazienti senza cancro; nel caso di questi ultimi TM, dovrebbero essere presi in considerazione interventi per migliorare l'appropriatezza alla pratica generale.
CA153 CA199 Specificità (o Non -Specificità ) d’organo
TIREOGLOBULINA PSA TOTALE/LIBERO PSA TOTALE NSE HCG CALCITONINA CROMOGRANINA CYFRA CEA CA 125 CA 153 CA 199 AFP FOLLOW-UP SCREENING DIAGNOSI INDICATORI DI NEOPLASIA Cellule germinali Cr. Midollare Tiroide Colon Corio-carcinoma Esofago Generalmente UNO Fegato Mammella Ovaio NET Tumore Neuro E Raramente DUE Pancreas Polmone piccole cellule Polmone NSCLC ? ? Prostata screening Eccezionalmente TRE Prostata FU Rene Stomaco Testicolo Tiroide
Eventi fisiologici e abitudini di vita che possono causare un incremento delle concentrazioni dei marcatori Marcatore Condizione AFP Gravidanza CA 125 Ciclo mestruale, gravidanza CA 15.3 Gravidanza CEA Fumo, abuso di alcool hCG Gravidanza, uso di cannabis PSA Uso della bicicletta, attività fisica pesante, attività sessuale CEA Fumo, abuso di alcol TG Fumo, gravidanza
Marcatore Malattie NON oncologiche che possono determinare un incremento del marcatore AFP Epatopatia cronica, cirrosi epatica CA 125 Endometriosi, sierositi, polmonite, pancreatite acuta, epatopatia acuta e cronica, ICC, versamenti, malattie reumatiche e autoimmuni, insufficienza renale cronica, ittero CA 15.3 Patologia mammaria benigna, epatopatia cronica, cirrosi epatica, epatite acuta, infezioni delle vie urinarie, malattie reumatiche e autoimmuni, ittero CA 19.9 Pancreatite acuta e cronica, colelitiasi, colecistite, ittero, malattie reumatiche e autoimmuni, diabete, nefropatia diabetica, epatopatia acuta e cronica, cirrosi epatica, patologia benigna polmon CEA Epatopatia cronica, cirrosi epatica, patologia benigna del polmone, insufficienza renale cronica, malattie respiratorie croniche, ittero CT Iperparatiroidismo, tiroidite autoimmune, insufficienza renale cronica, morbo di Paget, tiroidite linfatica cronica LDH Infarto del miocardio, infarto polmonare, epatite, cirrosi epatica, anemia (megaloblastica ed emolitica), lesioni muscolari, sindrome acuta respiratoria severa, infarto renale NSE Infarto cerebrale, insufficienza renale cronica PSA Ipertrofia prostatica benigna, prostatite, infarto prostatico, ritenzione urinaria acuta TG Malattie benigne della tiroide, insufficienza renale cronica
PSA è una glicoproteina prodotta dalle cellule epiteliali della prostata. Livelli di PSA possono essere elevati negli uomini con cancro alla prostata perché la produzione PSA è aumentata e poiché le barriere tessuto tra il lume prostata e il capillare sono interrotte, rilasciando più PSA nel siero PSA test per sé non è efficace nel rilevare il cancro alla prostata. Altre malattie prostatiche benigne, la cateterizzazione vescicale e l’esplorazione rettale possono portare un aumento del livello di PSA nel siero. Il rapporto tra PSA libero e totale è considerato un indicatore affidabile per la differenziazione del cancro prostatico da iperplasia prostatica benigna. Il dosaggio del PSA dovrebbe essere effettuato insieme con l'esplorazione rettale digitale e seguita da ecografia transrettale per una diagnosi accurata del cancro. livello sierico del PSA è risultata essere correlata con stadio clinico, PSA grading e alla malattia metastatica
Il cut-off tradizionale per un livello di PSA anormale nei principali studi di screening è stato 4,0 ng / mL L'American Cancer Society ha effettuato una revisione sistematica della letteratura sui dosaggi di PSA e cancro Dall'analisi globale, la sensibilità stimata con cut-off di PSA di 4,0 ng/mL è stata del 21 % per il rilevamento di qualsiasi tipo di cancro alla prostata e il 51 % per la diagnosi di tumori ad alto grado (Gleason ≥8). Usando un cut-off di 3,0 ng/mL queste sensibilità sono aumentate al 32 e 68 per cento, rispettivamente. La specificità stimata era 91 % per un cut-off di PSA di 4,0 ng / ml e 85 % per un 3.0 ng / mL cut-off. PSA American Cancer Society guideline for the early detection of prostate cancer 2010
Screening con PSA basati sulla popolazione per il cancro alla prostata riduce il cancro alla prostata mortalità a scapito di una eccessiva sovradiagnosi e conseguente sovratrattamento e non è raccomandato [I, C]. Test per il cancro alla prostata negli uomini asintomatici non dovrebbero essere fatto negli uomini di età superiore ai 70 anni [I, B]. clinical practice guidelines Annals of Oncology 26 (Supplement 5): v69–v77, 2015 Cancer of the prostate: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up† C. Parker1, S. Gillessen2, A. Heidenreich3 & A. Horwich4, on behalf of the ESMO Guidelines Committee* PSA
Allo stato attuale delle conoscenze NON sembra opportuno adottare politiche di screening di popolazione Per quanto riguarda l’uso «spontaneo» del dosaggio di PSA Si dovrebbe evitare negli individui > 75 anni e/o con aspettativa di vita < 10 anni Il dosaggio in uomini di età inferiore 50 aa asintomatici dovrebbe essere evitato In assenza di sintomi e comunque di sospetto diagnostico, il dosaggio del PSA NON dovrebbe essere inserito nei controlli ematologici di routine Il dosaggio del PSA, viene considerato insieme ad altri fattori (Gleason ed estensione clinica) per definire se un tumore prostatico ha un andamento aggressivo, oppure DEVE ESSERE TESTATO per valutare la risposta alle terapie e per cogliere una recidiva nel follow-up dei PSA pazienti prostatectomizzati od irradiati sulla prostata.
ANTIGENE CARCINO-EMBRIONALE (CEA) Si tratta di una proteina di superficie cellulare e di Sensibilità Specificità un marcatore tumorale ben definito. CEA è un marcatore per colon-retto, tumori Alcolismo 65 70-80 gastrointestinali, del polmone e carcinoma della mammella. Fumo Livelli di CEA sono elevati nei fumatori e alcuni Carcinoma della 40-66 70-80 pazienti che hanno patologie benigne come la mammella cirrosi, polipi rettali, la colite ulcerosa e la malattia benigna della mammella. Carcinoma del COLON Il test CEA NON DEVE essere utilizzato per lo Stadio I 38 screening. Stadio II 58 70-80 Alcuni tumori non producono CEA!! Stadio III 70 E 'utile per la stadiazione e monitoraggio della Stadio IV 60-80 terapia.
Vi è indicazione nel tumore del colon-retto a effettuare la determinazione del CEA preoperatorio dato il suo ruolo prognostico e il suo possibile utilizzo nel follow-up. Se elevato (>5mg/ml) riveste un fattore prognostico sfavorevole. Nei pazienti operati in stadio II-III, il dosaggio del CEA deve essere eseguito regolarmente ogni 3 - 4 mesi per 2 anni. L’aumento durante il follow-up potrebbe indicare la comparsa di una recidiva che deve essere prontamente ricercata con appositi esami diagnostici per consentire le cure opportune. Anche nel paziente con malattia metastatica è raccomandato il dosaggio del CEA in quanto la persistenza di elevati valori indicano quasi sempre una refrattarietà della malattia al trattamento in corso È diffusamente impiegato insieme al dosaggio di CA.199 il cui uso non è tuttavia sostenuto da uguali evidenze CEA
CA 19.9 (Carbohydrate Antigen, antigene carboidratico 19-9) CA 19-9 è un marker valido per carcinoma Sensibilità Specificità gastrico e carcinoma pancreatico. Carcinoma Pancreas 77 % 87 % È presente in molti tessuti fetali; nell’adulto continua ed essere prodotto in minime quantità dall’epitelio duttale del pancreas, dalle ghiandole salivari, dalla mucosa della colecisti Il CA 19-9 è comunque utile nel monitoraggio dei pazienti con tumore pancreatico già Carcinoma del COLON diagnosticato e/o trattato; il rialzo dei valori di questo antigene tumorale dopo l'intervento Stadio I 8-10 chirurgico è infatti spia accesa di una ripresa della Stadio II 60 malattia. Stadio III 25-35 Stadio IV
Studi pubblicati valutare l'utilità di CA19-9 siero come marcatore di screening per il cancro del PANCREAS Autore, N= CA 19-9 (> Cancro del Falsi Sensibilità Specificità PPV (%) anno 37 U/ml) pancreas positivi (%) (%) (N=) (%) (N=) (N=) a Satake et 12,840 18 (0.2%) 4 14 NA NA NA al. 1994 b 8,706 198 (4.3%) 85 113 Kim et al. 70,940 1,063 4 1,053 100 98.5 0.9 2004 (1.5%) Chang et 5,343 385 (7.2%) 2 325 100 92.8 0.5 al. 2006 Gli studi pubblicati per il ruolo dei livelli sierici di CA 19-9 suggeriscono la NON UTILITA’ come marcatore di screening in soggetti asintomatici dato il bassissimo valore predittivo positivo (0,5-0,9%). L'analisi del livello serico di CA 19-9 in individui sintomatici (ad esempio, dolore epigastrico, perdita di peso e ittero) è subottimale e identifica un cancro al pancreas solo nell’1,8% di questi pazienti
Cancro esofago Cancro Gastrico Cancro del colon Marcatore Sensibilità NPV (%) Sensibilità NPV (%) Sensibilità (%) NPV (%) CEA 38 61.72 30 58.82 74 79.36 CA19-9 18 54.94 42 63.29 26 57.47 CEA/CA19-9 42 63.29 58 70.42 72 78.12
Il tumore alla mammella è il più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne Caratteristiche: Glicoproteina presente sulle cellule alveolari e sulle cellule dei dotti ghiandolari normali e neoplastici Si misura nel plasma impiegando due anticorpi monoclonali (115D8 e DF3) che si legano a due diversi epitopi della molecola MARCATORE Sensibilità: 15-25% nella fase precoce CA-15.3 60-80% nella fase metastatica Il dosaggio del CA 15-3 non DEVE essere utilizzato per la (Antigene Carboidratico 15.3) diagnosi o per lo screening del cancro al seno, È USATO generalmente per seguirne l'evoluzione nel tempo e l'efficacia dei trattamenti intrapresi.
Allo stato attuale NON esiste alcuna evidenza che supporti la prescrizione routinaria dei marcatori tumorali nel follow-up del carcinoma mammario MARCATORE Limiti CA-15.3 Aumenta anche in altre neoplasie, come quelle polmonari, epatiche, gastrointestinali, prostatiche (Antigene Carboidratico 15.3) Aumenta anche in caso di malattie non oncologiche epatopatie acute e croniche, collagenopatie, mastopatia fibrocistica e malattie infiammatorie dell’apparato respiratorio
: Antigene glicoproteico liberato in grande quantità soprattutto nel carcinoma ovarico di tipo sieroso e non presente nell’ovaio normale Nel siero di pazienti affette da carcinoma ovarico si riscontrano alti livelli in oltre il 75% dei casi La sua concentrazione è elevata anche in tumori non ovarici: nel MARCATORE 15% dei tumori della vulva, nel 30-40% dei carcinomi della CA-125 cervice e dell’endometrio e nel 50% dei carcinomi tubarici Impiego: (Antigene Carboidratico 125) Diagnosi e monitoraggio durante e dopo la terapia dei carcinomi ovarici, soprattutto sierosi Monitoraggio postchirurgico dei carcinomi della cervice uterina
: IL NUOVO strumento «CA125 + HE4» (human epididymis secretary protein 4) di stratificazione del rischio rappresenta una diagnostica differenziale per le donne che presentano una massa pelvica utile a determinare il MARCATORE percorso di cura più appropriato. CA-125 +HE4 L'HE4 è un nuovo marcatore biologico del siero che, secondo recenti scoperte, aumenta in modo (Antigene Carboidratico 125) significativo la sensibilità del CA125 in relazione (human epididymis secretary all'accertamento del tumore ovarico nelle donne affette protein 4) da massa pelvica. I livelli di HE4 risultano elevati in oltre il 50% dei tumori che non esprimono CA125
Gynecol Oncol. 2016 May;141(2):303-11. HE4, CA125 and Risk of Ovarian Malignancy Algorithm (ROMA) as diagnostic tools for ovarian cancer in patients with a pelvic mass: An Italian multicenter study. Romagnolo C, Leon AE, Fabricio AS, Taborelli M, Polesel , Del Pup L, Steffan A, Cervo S, Ravaggi A, Zanotti L, Bandiera E, Odicino FE, Scattolo N, Squarcina E, Papadakis C, Maggino T, Gion M. In un recente studio clinico, pubblicato nel giornale Gynecologic Oncology, i ricercatori hanno scoperto che la combinazione di CA125 e HE4 può condurre a una corretta diagnosi del tumore ovarico nelle donne che presentano una massa pelvica. Sono state analizzate 405 pazienti con massa pelvica (387 eleggibili), utilizzando CA125, HE4 e l‘algoritmo di calcolo della malignità ovarica (ROMA). Il test che usava la combinazione ha classificato correttamente con una soglia selettiva di routine, con ROMA evidenziano valori più equilibrati sia SP e SN (premenopausa, SN: 87%, SP: 86,1%; postmenopausa, SN: 90%; SP: 94.3%)
Nei tumori del testicolo di tipo germinale (seminoma e non-seminoma) la determinazione simultanea di 3 Associazione marcatori (αFP, βHCG, LDH ) è determinante in ogni di TRE momento della cura. marcatori E’ probabilmente uno dei pochi casi in cui il ruolo dei markers nel sangue gioca un ruolo importante per capire se una malattia è stata completamente Carcinoma del eradicata. testicolo Durante il follow-up dei pazienti operati o in remissione completa dopo chemioterapia anche piccoli incrementi sottintendono una recidiva della malattia.
In condizioni normali è prodotta solo nel sacco Alfa Feto vitellino e dagli epatociti fetali e in misura minore dalle cellule del tratto gastrointestinale e renali fetali Proteina AFP aumentata può essere rilevata in pazienti con epatocarcinoma primario o con tumori delle cellule germinali derivate dal sacco vitellino Può essere lievemente aumentata anche durante la gravidanza o a seguito di patologie benigne del fegato
Marcatore Neoplasia Evidenza Impiego Alfa-feto proteina Tumori germinali Buona hCT T Midollare Tiroide Buona in fase Tumori germinali hCG Mola vescicolare Buona diagnostica Corio-carcinoma 5-IHAA, 5HT, 5-HTP Carcinoide Buona Tumore a piccole NSE Discreta cellule polmone PSA (%F/T) Carcinoma prostata Discreta
Marcatori tumorali nelle urine Idrossiprolina: deriva dal catabolismo del collagene Aumenta in casi di metastasi scheletriche di carcinomi mammari o prostatici. Acido idrossindolacetico (5-HIAA): sintetizzato da cellule dell’intestino. Aumenta nei tumori carcinoidi e nella terapia con alcuni farmaci o alimenti Catecolamine: aumentano nel 90% dei pazienti affetti da feocromocitoma con manifestazione di ipertensione e nel 70% dei neuroblastomi
Nuovi marcatori tumorali = Nuove problematiche Nelle ultime due decadi si è osservato un incremento esponenziale degli studi molecolari riguardanti i tumori, studi che hanno consentito una comprensione fine di diversi meccanismi coinvolti nella genesi e nella progressione dei vari tipi di neoplasia Amplificazione genica: il caso del carcinoma della mammella. L'oncogene erb-B2, Mutazioni puntiformi: il caso di BRAF e EGFR. I tumori ereditari: il caso di BRCA1 e BRCA2. Uno scenario nuovo: la farmacogenomica
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 12 GENNAIO 2017. DEFINIZIONE E AGGIORNAMENTO DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA, DI CUI ALL’ARTICOLO 1, COMMA 7, DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992, N.502
Condizioni di erogabilità: definiscono specifiche condizioni riferite allo stato clinico o personale del destinatario, alla particolare finalità della prestazione - terapeutica, Supplemento ordinario n. 15 diagnostica, prognostica o di monitoraggio di patologie o condizioni – al medico Allegato 4 prescrittore, all’esito di procedure o accertamenti pregressi, e sono erogabili dal Servizio sanitario nazionale limitatamente ai casi in cui le medesime sussistono, con obbligo per il medico prescrittore di riportare sulla ricetta il numero della nota ed il quesito clinico o diagnostico. Per la PMA, sono definiti i limiti di età, il contenuto di ciascun ciclo di fecondazione, nonché il numero massimo di cicli Indicazioni di appropriatezza prescrittiva: definiscono specifiche condizioni riferite allo stato clinico o personale del destinatario, alla particolare finalità della prestazione - terapeutica, diagnostica, prognostica o di monitoraggio di patologie o condizioni – al medico prescrittore, all’esito di procedure o accertamenti pregressi, e sono erogabili dal Servizio sanitario nazionale a seguito di una autonoma e responsabile valutazione del medico prescrittore circa la loro utilità nel singolo caso clinico, fermo restando l’obbligo di riportare sulla ricetta il solo quesito clinico o sospetto diagnostico.
PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE NOTA CODICE DESCRIZIONE Numero nota 90.55.1 CA.125 58 A) MONITORAGGIO di carcinoma ovarico e uterino, peritoneo e mesotelio. B) COMPLETAMENTO DIAGNOSTICO PER CARCINOMA OVARICO: su prescrizione specialistica in situazioni nelle quali altri accertamenti, in particolare imaging, indichino la presenza di una neoplasia. Si esclude l'utilizzo della prestazione come prima prestazione diagnostica/di screening. 90.55.2 CA.153 59 MONITORAGGIO di carcinoma mammario 90.55.3 CA.199 60 A) MONITORAGGIO di adenocarcinomi del pancreas, delle vie biliari, dello stomaco e del polmone. B) COMPLETAMENTO DIAGNOSTICO: su prescrizione specialistica situazioni nelle quali altri accertamenti, in particolare imaging, indichino la presenza di una neoplasia. Si esclude l'utilizzo della prestazione come prima prestazione diagnostica/di screening. 90.56.3 CEA 61 MONITORAGGIO di: a) carcinoma mammario; b) adenocarcinomi in qualsiasi sede 90.56.9 ANTIGENE PROSTATICO ???? cut-off ≤2,5 ng/ml - 10,0 ng/ml . Incluso: esecuzione automatica di fPSA, SPECIFICO [PSA] REFLEX referto di PSA + fPSA con calcolo del rapporto fPSA/PSA se PSA > 2,5 ng/ml e < 10,0 ng/ml
Incidenza 2017
Incidenza 2017
Prevalenza
Prevalenza 9.000 × 1,67 = 15,030 15030 × 1,54 23,100
Conclusioni I marcatori tumorali classici circolanti • non sono utili nello screening, • si possono utilizzare per la diagnosi in casi particolari, • spesso aiutano nel monitoraggio dei pazienti in fase terapeutica e nel follow-up. Per tutti vale questa regola: solo dopo aver identificato la neoplasia con idonee tecniche di immagine chiedere il marcatore specifico, per confermare e per seguirne l’evoluzione durante la terapia. La priorità sta nel ridurre l’inappropriatezza delle richieste dei biomarcatori tumorali, che rappresenta una necessità clinica ma anche un obiettivo etico ed economico. In tal senso sarà necessario implementare e ampliare l’utilizzo di test mirati a valutare la componente ereditaria delle patologie oncologiche, permettendo così l’attivazione di percorsi di prevenzione e sorveglianza clinica mirata e personalizzata al singolo paziente.
SENSIBILITÀ E SPECIFICITÀ La sensibilità risponde alla domanda: DEI MARCATORI «quanti, degli individui malati sottoposti al test, sono risultati positivi?». Pertanto, la sensibilità di un test è la sua capacità di identificare correttamente i soggetti malati. P(T+/M+) = P[a/(a+c)] TUMORALI In termini di probabilità, la sensibilità è la probabilità che un malato risulti positivo al test. Possiamo anche dire che la sensibilità è la proporzione di malati che risultano positivi al test.
SENSIBILITÀ E SPECIFICITÀ La specificità risponde alla domanda: DEI MARCATORI «quanti, degli individui sani sottoposti al test, sono risultati negativi?». Pertanto, la specificità di un test è la sua capacità di identificare correttamente i soggetti sani. P(T-/M-) = P[d/(b+d)] TUMORALI In termini di probabilità, la specificità è la probabilità che un soggetto sano risulti negativo al test. Possiamo anche dire che la specificità è la proporzione di soggetti sani che risultano negativi al test
Puoi anche leggere