I giovani europei e il cambiamento climatico - Un sondaggio nazionale
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I giovani europei e il cambiamento climatico Un sondaggio nazionale non c 'è piane un Due giovani su quattro in Italia ta B considerano il cambiamento climatico una priorità. Ma questo risultato, denota che agisci cambiamento sono dotati di strumenti e risorse ora! climatico adeguate per affrontare al meglio una questione così complessa? Che le loro voci e opinioni sono ascoltate dai decisori politici? Secondo i risultati del sondaggio "People and Planet", la risposta a queste domande è, purtroppo, ancora negativa. ITALIA Finanziato da Paesi partner Ricerca e produzione editoriale Co-funded by the European Union
Il contesto Il progetto “People and Planet: A Common Destiny” ha lo scopo di mobilitare i giovani cittadini, i governi locali e quelli regionali nella lotta contro il cambiamento climatico in 8 Stati membri dell'Ue (Germania, Italia, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna) e a Capo Verde, tra il 2020 e il 2024. Azione Partendo dalle risposte del sondaggio “European Youth and individuale Climate Change” (I giovani europei e il cambiamento climatico), dei giovani lanciato nel 2021 in tutti i Paesi aderenti al progetto, il brief report ne riporta i risultati principali, con un focus sul contesto italiano. In totale, al questionario hanno risposto più di 3600 giovani, 269 dei quali dall'Italia, e hanno fornito informazioni sulla consapevolezza e l'attivismo dei giovani in relazione alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla scarsità d'acqua, nonché sui nuovi modelli di comportamento sostenibile. Quali sono le azioni più diffuse che i giovani realizzano su base quotidiana a favore dell'ambiente? Al primo posto troviamo tutte le azioni legate al risparmio idrico: il 90% degli intervistati sostiene, infatti, di fare sempre la doccia (in sostituzione 55% 41% 20% 58% 23% 14% 41% 45% all’uso della vasca da bagno), mentre l'83% dei Spostarmi a piedi o in bicicletta Usare meno elettricità Usare i trasporti pubblici partecipanti afferma di chiudere il rubinetto mentre si lava i denti. In secondo luogo, l'84% dei giovani intervistati ha dichiarato di riciclare regolarmente i rifiuti nella vita quotidiana. Si tratta di un'azione molto significativa, soprattutto se confrontiamo questo risultato con quello di altri Paesi: si tratta infatti del 16% in più rispetto 49% 40% 11% 17% 60% 23% 31% 32% 38% alla media dell'Ue. Al contrario, tra le pratiche Partecipare a campagne Utilizzare dispositivi ad alta Consumare acqua in bottiglia ambientali efficienza energetica legate alla sostenibilità che meno persone affermano di adottare troviamo il consumo equo e solidale (9%) e la partecipazione attiva a campagne ambientali (11%). 9% 8% 90% 15% 70% 16% 19% 72% Fare la doccia Consumare cibo biologico Consumare prodotti invece del bagno del commercio equo e solidale 12% 83% 10% 84% 72% 25% Chiudere il rubinetto Riciclare i rifiuti Consumare prodotti locali mentre ti lavi i denti mai a volte sempre Per quanto riguarda le attività pubbliche legate alle questioni climatiche, le favorite sono le Base: Tutti gli intervistati (N= 191) azioni informali degli attivisti: Grafico 2.1. Risultati dell'indagine di base. • il 57% dei partecipanti ha dichiarato di firmare Azione individuale. Attività giornaliere. Mediamente petizioni online; • il 51% di partecipare a eventi pubblici; • il 51% condivide post a contenuto politico o europeo. civico sui social media. nazionale o ca le, regionale, o. a liv el lo lo ale o europe to al le el ez ioni politiche lo ca le , re gi onale, nazion 44% Ho vota ione online a livello ato una petiz e o europeo. 57% Ho firm le , re gi on ale, nazional el lo lo ca ia. bblica. cartacea a liv iei social med questione pu m ato un a petizione di im pe gn o civile nei m o a un si t-in per una 15% Ho fir litic i e lic a, iviso post po azione pubb 51% Ho cond una manifest at o a un o sciopero, a ecip 51% Ho part . volontariato campagna so ciale. rtec ip ato ad attività di n- profit o una % H o pa zi on e no 39 anizza e per un'org una donazion 33% Ho fatto 6% altro Base: Tutti gli intervistati (N= 174) Grafico 2.2. Risultati dell'indagine di base. Azione individuale. Azioni negli ultimi 3 anni
Inoltre, i giovani italiani dichiarano di affrontare il tema dell’azione per il clima come argomento di discussione comune: di fronte alla scelta tra diversi argomenti, le questioni più dibattute sono il riscaldamento globale legato alla scarsità d'acqua (75% del campione) e l'acqua come diritto umano (73%). La sensibilità dei giovani verso il tema idrico si inserisce nel solco del rapporto sempre più precario che l'Italia ha con l'acqua, dovuto a diversi fattori: la stagionalità e la regionalità acq ua delle precipitazioni in Italia, infrastrutture idriche difettose che 19 % inv is necessitano manutenzione (un tempo erano gli acquedotti più % avanzati al mondo), e una delle più alte impronte idriche 31 ibi le % d’Europa, superiore del 25% alla media europea. 33 ac qu 17 Difatti, il tema della privatizzazione dell'acqua è l'unico % a % argomento che ha galvanizzato il dibattito pubblico 17 e 32 evidenziando le disparità regionali e le carenze nazionali. p % a ri 35 Secondo il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (di seguito op p ort % nominato “il Forum”), la privatizzazione della gestione dell'acqua % 11 no 16 % in Italia ha chiaramente contribuito ai problemi che il Paese si a % 17 irit t o u m ni trova ad affrontare: gli investimenti relativi ai margini operativi tà u 17% % 46 lordi (MOL) sono scesi dal 58,6% del 2010 al 40,2% del 2016. 33% Questa riduzione degli investimenti coincide con un aumento % 26 ed delle crisi e delle emergenze idriche in Italia. pri v a ti z z a z l'a c q u a c o m 38% Base: Tutti gli intervistati (N= 190) Molto improbabile on 11% Grafico 2.3. Risultati dell'indagine di base. a Improbabile e d e l l'a c q u i Azione individuale. Discutere di cambiamenti Probabile ua 6% climatici con le persone più care cq Molto probabile d'a 19% ra s c a r sità lt u 15% 39% o g ric 35% 8% qua e a ri s c 30% ee 35% ld 30% al am b a e nto glo 41% ac 20% l'a c q u a ia n 21% t id ne o a ll a v it a q u 72 Cam % b men ia- 61% 67% clim to Contrasto atico Dis all’inquinamento c naz rimi- Il riscaldamento globale e la scarsità ion 43% sso all e d'acqua sono risultati temi di forte Acce tenza s interesse per l’advocacy giovanile, che assi ria e ai 56% ta i necessitano di essere portarti sani zi social Accesso i all' serv all’attenzione della politica. istruzione 20 di % Ga s po tabi ranz liti lità ia ca • Il cambiamento climatico è il tema 54% 53% Acqua à Libert e risorse di advocacy che interessa di p a ro la idriche 35% maggiormente ai partecipanti Miglioramento 7% della qualità Other Con 28% • Anche la discriminazione e della vita e del to dis trasto % a potere d'acquis occ 41 ann i 48% l'inquinamento sono argomenti che si upa allla t Migrazioni collocano ai primi posti nella scala di nd flit zio Co con rre ne interesse, rispettivamente con il 67% e di gue il 61% di interesse. e • L'advocacy sul tema delle risorse idriche interessa a più della metà degli intervistati (53%) insieme ad altri temi come l'accesso all'istruzione Base: Tutti gli intervistati (N= 272) (56%), la mancanza di libertà di parola (54%) o le migrazioni su larga scala Grafico 2.4. Risultati dell'indagine di base. (48%). In fondo alla lista, con solo il Azione individuale. Interessi dei sostenitori 20% delle preferenze, troviamo l'instabilità politica.
Conoscenza e percezione del cambiamento climatico ini di consum abitud o, m iando od mb ell ca og n i co id o no e ntine ip I giovani dall'Italia rivelano una grande it c ea n t ro oc e ne conoscenza dell'impatto del cambiamento climatico ni gl a og du enze continu m sul pianeta e sulla società. Quasi tutti gli gu i zio cli se ere n su bb ne ul co nto intervistati ritengono che gli esseri umani tim ivo le e ncipa del cam me abbiano una relazione indissolubile con il pri o di t er id t lor a bi sa re e limitare il cambia oa cambiamento climatico, ovvero che ne siano neg ece rasp o, le am cqua è ca au all’origine (90%) o che possano giocare un ruolo fars d'a nni la c o en orto r come agenti in grado di apportare cambiamenti per t e to cl us t i sentire per La s sità ana sono a s a di affrontarlo (96%). s p a imatico car m s confli i s n e u c Entrando più in dettaglio, l'indagine analizza come um tt ie o a i migrazion la percezione e la preoccupazione per gli effetti err t tà avu ivi s enta del cambiamento climatico variano a seconda s e t Gli at co s e l' a della prospettiva personale, nazionale e globale. ga esse ri umani h li all i ico or Per quanto riguarda gli impatti sulla vita An nid at o m che i quotidiana delle persone, circa tre partecipanti su se le emiss a m i cli quattro hanno condiviso le preoccupazioni relative s os to P en all'inquinamento atmosferico e all'aumento delle Il cambiam temperature, seguite da siccità (60%) e scarsità d'acqua (59%), degrado del suolo e perdita della biodiversità. Alla richiesta di valutare quanto questi effetti del cambiamento climatico siano preoccupanti in non so vero falso termini di impatto sul proprio Paese, gli intervistati ritengono che gli incendi boschivi (83%) e l'inquinamento atmosferico (81%) siano i fenomeni Base: Tutti gli intervistati (N= 220) più impattanti per il proprio Paese. Grafico 3.1. Risultati dell'indagine di base. Infine, i partecipanti si rendono conto che i Percezioni sul cambiamento climatico. cambiamenti climatici hanno un impatto anche Dichiarazioni relative al cambiamento climatico a livello globale; è interessante, ciononostante, notare che l'effetto meno riconosciuto a livello individuale e nazionale è lo scioglimento dei ghiacciai (circa il 42%). Grafico 3.2.1. Risultati dell'indagine di base. Percezioni sul cambiamento climatico. Nella tua vita e nelle persone più vicine a te Grafico 3.2.2. Risultati dell'indagine di base. Percezioni sul cambiamento climatico. Per il tuo paese Aumento delle temperature della popolazione delle api Scioglimento dei ghiacciai Perdita della biodiversità Meno risorse alimentari Degradazione del suolo Inquinamento dell'aria Più incendi boschivi Aumento del livello Scarsità d'acqua Più inondazioni Più tempeste Diminuzione del mare Siccità Grafico 3.2.3. Risultati dell'indagine di base. Percezioni sul cambiamento climatico. In termini globali Base: Tutti gli intervistati (N= 216) sì, un forte impatto sì, un impatto marginale no, nessun impatto
Consapevolezza e azione politica Gli intervistati sembrano essere abbastanza informati sugli Accordi sul clima, sia a livello nazionale che internazionale, anche se ottengono un punteggio leggermente 66% 63% inferiore rispetto alle loro controparti dell'Ue SI SI per quanto riguarda le iniziative internazionali (66% rispetto alla media Ue, del 71%). In termini di consapevolezza politica, uno dei risultati più interessanti emerge dall'analisi di quanto dichiarato dai partecipanti su chi, tra i diversi attori a livello nazionale, europeo e internazionale, sia meglio preparato per combattere il cambiamento climatico: • Le istituzioni internazionali (63%), 34% ambientali (62%) ed europee (61%) sono 37% quelle considerate più preparate per NO NO combattere i cambiamenti climatici, mentre i governi nazionali sono considerati i più Base: Tutti gli intervistati (N= 579) preparati da meno della metà dei partecipanti Grafico 4.1. Risultati dell'indagine di base. Grafico 4.2. Risultati dell'indagine di base. (49%). Consapevolezza e azione politica. Consapevolezza e azione politica. • Solo il 34% degli intervistati ritiene che gli Conoscenza da parte dei partecipanti Conoscenza da parte dei partecipanti individui e le famiglie siano i più preparati per delle politiche o delle iniziative globali delle politiche ambientali nel proprio poter essere efficaci nell’azione sul clima. Il per ridurre il cambiamento climatico Paese 57% ritiene che questi attori siano "più o meno preparati". Organizzazioni • Le imprese e le industrie sono considerate Individui e famiglie internazionali le più preparate solo dal 32% del campione degli intervistati; “più o meno preparate” dal 36%; “per nulla” dal 32%. Questi dati potrebbero voler segnalare una preferenza degli intervistati per le iniziative politiche e istituzionali, in particolare quelle 9% internazionali, come soluzione migliore per 34% combattere il cambiamento climatico. Inoltre, Le Istituzioni 11% in Italia si registra una scarsa europee 26% consapevolezza dei giovani riguardo alla 57% capacità del settore imprenditoriale ad affrontare i cambiamenti climatici: 8% quest'ultimo dato rappresenta una sfida che va accolta, alla luce delle responsabilità, delle Associazioni locali capacità e quindi al ruolo fondamentale che le 63% industrie e il settore privato possono giocare 31% per affrontare la crisi climatica, ad esempio 61% ripensando il proprio modello produttivo e iniziando a riconoscere le implicazioni Autorità locali/regionali climatiche legate alle attuali fonti energetiche italiane. Il Governo 16% 14% Organizzazioni ambientali 71% 18% 17% 39% 34% 43% 49% 6% Imprese e industrie Per nulla preparate Più o meno preparate Le più preparate Base: Tutti gli intervistati (N=219) 32% Grafico 4.3. Risultati dell'indagine di base. Consapevolezza e azione politica. 32 % 32% Chi è più attrezzato per combattere il cambiamento climatico 36% 62%
Cosa si può fare per motivare i giovani ad agire sul cambiamento 33% 48% climatico? Progetti di bilancio Messa a disposizione partecipativo di strutture per Abbiamo chiesto ai partecipanti cosa potrebbe, incontri e attività secondo loro, motivare le persone ad agire sul cambiamento climatico. La maggior parte delle risposte riguarda l'educazione e i programmi scolastici (71%), rivelando un bisogno e una 58% 47% richiesta generale di riformare il sistema Partecipazione ai educativo italiano. Il 56% delle persone Sostegno processi decisionali finanziario attraverso comitati intervistate ritiene che questo cambiamento nei cittadini esistenti modelli comportamentali potrebbe essere sostenuto e portato avanti grazie a un aumento di multe e di altre sanzioni; d'altra parte, le azioni di strada, gli scioperi (ad esempio i Fridays for 5% Future) sono considerati motivanti solo dal 30% 45% dei giovani. Partecipazione ai I giovani non sono processi decisionali interessati a questi attraverso speciali strumenti di 71% comitati per i giovani supporto. Attraverso l'educazione 65% Base: Tutti gli intervistati (N=184) e i programmi scolastici Formazioni, Grafico 4.5. Risultati dell'indagine di base. incontri, eventi di Consapevolezza e azione politica. networking In che modo le autorità locali possono 56% sostenere le campagne di sostenibilità Multe dei giovani e altre attività sostenibili. e san Sono possibili più risposte zioni Come possono, le autorità locali, Più fonti d sostenere l'advocacy giovanile? informazione Un risultato importante riguarda il ruolo delle autorità locali e il modo in cui scientifica 43% i governi locali e regionali possono sostenere le campagne dei giovani sulla sostenibilità e altre attività dello stesso tipo. La maggior parte degli intervistati ha evidenziato la necessità di sostenere le reti giovanili, sviluppandone le capacità e sostenendo gli eventi di networking (65%, il 39% 14% in più rispetto alla media Ue) e il sostegno finanziario, ad esempio Campagne attraverso il finanziamento di bandi di concorso o progetti (58%). Inoltre, su larga scala gli intervistati hanno sottolineato la necessità di una comunicazione efficace e peer-to-peer che metta insieme informazioni educative e pratiche, per andare verso un messaggio che possa essere tradotto in effettivi cambiamenti nelle abitudini. La creazione di progetti di finanziamento basati sulla comunità è vista come una soluzione solo dal 33% dei partecipanti al sondaggio: la più bassa tra tutte le opzioni, drasticamente inferiore alla media Ue, che tocca il 62%. Infine, i partecipanti al sondaggio hanno fornito suggerimenti per l'advocacy: una parte del campione intervistato suggerisce attività o Azioni di strada come gli scioperi campagne a livello locale sul cambiamento climatico come "promuovere il e i Venerdì del Futuro consumo di alimenti locali, biologici e di stagione". La maggior parte dei 30% suggerimenti per l'advocacy o una eventuale campagna sono legati al consumo di acqua, come ad esempio, una gara/sfida per coloro che ne consumano meno, o un'app di monitoraggio del consumo, sempre nel Altro contesto della già citata era digitale. Un altro partecipante propone una 14% campagna per migliorare il riciclo completo dei prodotti, dalla produzione al riciclo o al riutilizzo; oppure una campagna per ridurre il consumo di acqua in agricoltura. Alcuni intervistati condividono i loro pensieri e le loro idee, Base: Tutti gli intervistati (N=218) come ad esempio: "Sarebbe bello se alcuni attivisti potessero partecipare Grafico 4.4. Risultati dell'indagine di base. ad alcuni incontri con le istituzioni nazionali/Ue e anche con le autorità Consapevolezza e azione politica. locali/comunali". Cosa motiverebbe le persone ad agire sul cambiamento climatico
Caratteristiche demografiche dei partecipanti al sondaggio -18 uomo 25 34 41% 24 donna 18 +35 25% non-binario 20% preferisco 15% non rispondere preferisco auto-descrivermi Base: Tutti gli intervistati (N=267) Base: Tutti gli intervistati (N=268) Grafico 1.1. Risultati dell'indagine di base. Grafico 1.2. Risultati dell'indagine di base. Caratteristiche demografiche Caratteristiche demografiche dei partecipanti al sondaggio. Età dei partecipanti al sondaggio. Genere La maggior parte del campione (85,5%) ha meno di 35 anni. Tra questi, la maggior parte ha un'età Il 57% dei partecipanti all'indagine si inferiore ai 18 anni (41%), seguita dai giovani tra i identifica nel genere femminile, il 38% in 25 e i 35 anni (24,6%) e dai giovani tra i 18 e i 24 quello maschile e il 5% non binario, anni (19,8%). genderfluid o non riferito. 54% Più della metà delle persone intervistate sono studenti, e circa un terzo lavoratori. La parte restante del campione dichiara di essere in disoccupazione, stage, fare volontariato o essere in ricerca attiva di un lavoro. studente a tempo pieno 18% lavoro + studente 8% 7% 2% part-time lavoro a 5% tempo 3% volontariato pieno o altro 3% parziale studente + disoccupato lavoro part-time Base: Tutti gli intervistati (N=265) stage Grafico 1.3. Risultati dell'indagine di base. Caratteristiche demografiche dei partecipanti al sondaggio. Occupazione principale
Risorse utili Risorse utili per l'azione individuale Risorse utili per l'azione comunitaria Informazioni https://extinctionrebellion.it Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile https://asvis.it https://fridaysforfutureitalia.it ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca https://www.climatesocialcamp.com Ambientale https://www.isprambiente.gov.it/it https://www.politicipercaso.it/ ECCO Azione per il Clima Think Thank https://www.ecolise.eu/map-of-initiatives/ https://eccoclimate.org/it https://www.retedeglistudenti.it/rete-studenti/ Società Metereologica Italiana http://www.nimbus.it/default.asp Giornata della Terra Italia https://www.earthdayitalia.org Fondazione Sviluppo Sostenibile https://www.fondazionesvilupposostenibile.org Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua https://www.acquabenecomune.org Osservatorio sull'accaparramento dell'acqua https://www.watergrabbing.com/ Mapa das Ideias www.mapadasideias.pt Ricerca e supervisione del progetto Inês Bettencourt da Câmara Redattore Maria João Nunes Contenuto Inês Bettencourt da Câmara, Sara Nasi Pereira e Maria João Nunes Supporto editoriale Michele Soares Progettazione Joana Cavadas
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