HERNÁN CACACE PORTFOLIO - Weighstation

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HERNÁN CACACE PORTFOLIO - Weighstation
HERNÁN CACACE
PORTFOLIO
HERNÁN CACACE PORTFOLIO - Weighstation
KASO
                     Avevo un'idea che arrivava da lontano: Un garage,
             un tavolo a ferro di cavallo e i commensali seduti attorno.
Di fronte al tavolo i 4 attori di Kaso oppure in loro mancanza chi fosse
                                                    interessato a giocare.

                                            La proposta era la seguente:
        In primo luogo annunciavamo tutto ciò che sarebbe accaduto,
                                  col dettaglio del dettaglio dei dettagli.
               In secondo luogo servivamo degli spuntini, ovvero cibo,
                                  non mi ero deciso. Naturalmente vino.
       Dopo facevamo precisamente quello che avevamo annunciato.
         Non recitavamo nulla, semplicemente si rispettava il copione
                                                  un’azione dopo l’altra.
                                  Lo scopo: eliminare il fattore sorpresa.
                           Il CHE non ci riguardava, nemmeno il COME.
  Ciò che importava era scoprire cosa cambiava dentro di noi quando
                  tutti sapevamo prima quello sarebbe successo dopo.
 Una volta conclusa la riunione facevamo "il giro della pentola vuota"
                              e condividevamo in modo giusto l`incasso.
                                                                              2008- KASO - (Cia Alacrà)
                                 Il pezzo si chiamava IL KASO È OGGI.         Recitazione, testi, creazione di oggetti, spazio scenico, regia e produzione
                      Aveva a che fare con la necessità di reinventarsi.      https://www.postpandemica.com/kaso.html

                                      Immaginavo tutto molto precario.
                                                     Produzione zero.
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ILEGAL
                                                                      CADENA SER VALENCIA, 104.4 FM.
                                                                      Intervista alla radio e migliaia di visite sul nostro sito web.
                                                                      Risultato: esaurite le prenotazioni per alcune settimane.
                                                                      Copertina di rivista specializzata, cioè: 2 prenotazioni in più.
                                                                      Ultima pagina sul giornale: chiama la TV.
                                                                      Vogliono imporre le loro condizioni.
                                                                      No!
                                                                      A casa nostra comandiamo i padroni.
                                                                      No!
                                                                      Grazie.
                                                                      Non riuscivano a crederci.
                                                                      Nemmeno noi.
                                                                      L' eco delle onde radiofoniche durò finché si accese il primo petardo
                                                                      delle FALLAS.
                                                                      Xátiva, Barcellona, franchigia, numeri all'aria.
                                                                      Silenzio.
                                                                      Pausa.
                                                                      Riflessione.
                                                                      Illegale era stato ideato come un incontro clandestino.
                                                                      Come mai è diventato uno show?
                                                                      Resto convinto delle sue potenzialità se si giocasse fuori dalle regole.
                                                                      Passaparola.
                                        2009- ILEGAL - (Cia Alacrà)   Piano.
Recitazione, testi, progettazione dello spazio, regia e produzione.   Intimo.
                       https://www.postpandemica.com/ilegal.html
                                                                      Quasi in segreto.
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MK 054

                        Pensai durante tutto il progetto al momento
                                                  di atterrare a Barajas,
                 e nonostante collegai dei cavi galleggiando nell’aria.
                                   Lanciai all'aria palline di ping pong.
                           Ballai sui 4 metri d'altezza del pavimento.
                                  Buttai un fantoccio fino alle nuvole.
                    Rimassi senz'aria e con gli occhi bendati nel buio.
                       Nel frattempo Lara andava e tornava, eterea.
                                                Vendeva delle illusioni.

                        All'improvviso un pezzo di carne si imputridì
                                       nel sottosuolo del capannone.
                   Carne rossa, cruda, argentina, 100% carne bovina.

Pensai durante tutto il progetto al momento di scendere dall'aereo,
               eppure costruì torri di sedie di plastica fino al soffitto.
Tutta l'estate nel capannone sudando l'umidità di Buenos Aires fino
                                                         alle 2 di notte.
                                                Tomás era un uragano,
                           diroccava rasente ai piedi degli spettatori.
                      Gaby faceva calcoli e il conto arrivò dal futuro:
                                            Madrid, Barcellona e Vigo.
                                                                             2001 / 2002- MK 054 - (Cia Los Cafiolos)
   Focalizzai la mia destinazione durante tutto il progetto a Barajas        Recitazione, testi, oggetti, regia, spazio scenico e produzione.
                                   e alla fine sono atterrato a Parigi.      https://www.postpandemica.com/mk-054.html
                                                        Punto morto.
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DOS MINUTOS
                                                                   Prima avevo visto un pollo intero.
                                                                   Con testa e zampe per la prima volta al mercato LAS VENTAS, a Madrid.
                                                                   E venne Luis col suo anti-monologo.
                                                                   La sua ex fidanzata come protagonista dello sconcerto.
                                                                   Era il maggio 2001 durante la celebrazione di San Isidro.
                                                                   Andare avanti impulsato esclusivamente per causa dell’inerzia non è una
                                                                   scelta del mio piacere.
                                                                   Scrivemmo una leggenda falsa.
                                                                   La ricreammo dal vivo.
                                                                   Non posso evitarlo; i profumi mi trasportano nel passato mentre le immagini
                                                                   verso il futuro. Ero a Valencia con la voglia di tornare a giocare: Teatro.
                                                                   Distruggemmo a Elena.
                                                                   Manipolare il tempo: risorsa di ragazzo della periferia che annusò la Spagna
                                                                   e si innamorò.
                                                                   Non abbiamo mai capito gli applausi a metà, quando Luis diceva: è finita.
                                                                   Ci divertimmo.
                                                                   Non era proprio l'odore della polvere nera bensì quello del tabacco.
                                                                   Ricordavo la mia infanzia, quando non fumavo.
                                                                   Decidemmo di raccontarlo così. Rotto e spostato. Spezzato.
                                                                   Parecchio. Almeno io. È stato davvero figo.
                                                                   Diego Rodriguez mi condivide un suo ricordo: ti ho visto lanciare un torrente
                              2005- DOS MINUTOS - (Cia Alacrà)     di coca-cola sulle persone che aspettavano i bus davanti alla fermata Lanús .
Recitazione, testi, oggetti, regia, spazio scenico e produzione.   Meri, gli Arturos e Kike. Tutti parte del medesimo caos. Organizzato.
          https://www.postpandemica.com/dos-minutos.html           Io non lo ricordo. L' artista deve essere fedele alla sua identità.

                                                                   Mancò soltanto la prostituta che apparve come uno scherzo alla cabina dei
                                                                   tecnici nel momento in cui il super cazzo invitava alla festa dal centro del
                                                                   palco scenico.
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INEVITABILE OSSESSIONE

    Mi sentivo stretto nella valle dei Ladini. Incastrato tra il confort e la
voglia di scappare. Mi chiedevo cosa stavo facendo su quelle altitudini,
                          disorientato, provando a ricominciare da zero.
  Lavorai più duramente che mai. In solitudine mi sfruttai tutto ciò che
 qualsiasi imprenditore non avesse potuto immaginare nel migliore dei
    suoi sogni. Espansi le mie competenze autogestendo il progetto, le
             emozioni e l'impatto di un nuovo colpo contro la vita reale.

 Organizzai il mio funerale, una sorta di rituale mascherato che mirava
          ad aiutare gli altri. Non so se riuscii a risvegliare alcun senso
            addormentato a coloro che vennero a darmi le loro ultime
  condoglianze. Quello che posso dire è che quel simulacro di morte a
                                                      me ha salvato la vita.

                                                                                2014 - INEVITABILE OSSESSIONE- (Milo Méndez Teatro)
                                                                                Testi, recitazione, regia, creazione di oggetti, realizzazione di video,
                                                                                progettazione dello spazio, comunicazione, produzione e cucina.
                                                                                https://www.postpandemica.com/inevitabile-ossessione.html
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DECIR SI

                                                                                Frequentavo il primo anno del corso per ATTORE NAZIONALE presso
                                                                                l'antica E.N.A.D. (Escuela Nacional de Arte Dramático) a Buenos Aires.

                                                                                Avevo già sperimentato 4 fallimenti formativi.
                                                                                Volevo necessariamente confrontarmi col pubblico, sentire cos'era il
                                                                                teatro, facendolo.
                                                                                Non potevo aspettare 4 anni per finire gli studi e mi sono detto o
                                                                                faccio teatro o faccio teatro.
                                                                                Convinsi un collega e prendemmo un testo breve, DECIR SÍ
                                                                                Cominciammo a giocare, tra lezione e lezione, nelle stanze libere alla
                                                                                scuola. Si affacciò il nostro professore di interpretazione e ci parlò di se
                                                                                stesso, dei suoi progetti, di Teatro Abierto e di Griselda Gambaro,
                                                                                autrice dell'opera.

                                                                                Fissammo una data per l’anteprima che non riuscimmo a compiere.
                                                                                Dovemmo esordire prima, a Neuquén.

                                                                                Finimmo in fretta la scenografia e salimmo sull'autobus verso la
                                                                                Patagonia. Nella Pampa vomitai una banana, a Cipolletti indossammo
                                                                                abiti neri. In quell’instante Ezequiel, Gaby e io attraversammo un
                  1997 – DECIR SI, de Griselda Gambaro – (Cia Los Cafiolos)     ponte.
Recitazione, creazione di oggetti, realizzazione di scenografia e produzione.
                              https://www.postpandemica.com/decir-si.html       Era la giornata di apertura dell'Incontro Nazionale di Teatro. Quasi un
                                                                                giorno dopo, In una vecchia stazione ferroviaria, qualcosa dentro di me
                                                                                si ruppe.

                                                                                Da allora non fa altro che disintegrarsi.
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APRODIS TEATRO

    Il sogno, bozzetto evanescente di vita, diventa sul palcoscenico un
                                                   autentico simulacro.

                     Il reale nella finzione, la possibilità di appartenere
                                      almeno un attimo alla farsa sociale.
        La finzione nel reale durante la decadenza del vecchio sistema.
       Lavoratori precari sommessi all’esigenze del mercato come una
                                 religione. Imprenditore-dio-sfruttatore.

Sabato sera, si festeggia nel piccolo paese. I politici seduti in prima fila
    godono della nostra esibizione. Sembrano persone normali ma in
 controluce si intravedono i fili che rivelano la loro vera identità: sono
                                                                   fantocci.

              Noi, ancora ingenui, reclamiamo 5 minuti di attenzione.
               Il teatro rende possibile anche questo capovolgimento:
 Vittime truccate da carnefici presentano al carnefice come il modello
                           ideale. Fondazione BANCAJA, quanto schifo!

                                                    Obbedii. Si, obbedii.
                 Obbedii ancora e alla fine ho creduto a tutto e a tutti.
  Fortunatamente sono un sognatore che si lascia persuadere dai suoi
  sogni e tramite loro ho capito che posso cambiare la mia realtà se, e
                                                                               2010 – CAPACIDAD DE SOÑAR / MANIFESTACIONES DE AMOR –
                             soltanto se, ho il coraggio di disobbedire.
                                                                               2011 – A MAMÁ – (Asoc. Aprodis Quart de Poblet)
                                                                               Testi, regia, realizzazione di video, progettazione dello spazio, direzione di
                                                                               progetto.
                                                                               https://www.postpandemica.com/aprodis.html
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PREJUICIOS

                                                  Se n'è andò senza ripetere il suo nome.
                                                  Si sentiva in imbarazzo.
                                                  Niente a che fare con i fogli dei giornali che adornavano i corpi.
                                                  Se n'è andò prima che il suo corpo fosse tinto con delle notizie
                                                  sfregate, infagottato.

                                                  Primo esercizio della sperimentazione: Stare in piedi a una distanza
                                                  considerevole del partner e tirare fuori la lingua il massimo possibile
                                                  volendo laccare tutto però non raggiungerlo.
                                                  Cioè quello che io chiamo un inizio volgare.

                                                  Dare e ricevere, l’equazione perfetta.

                                                  Otto anni fa mi dimisi dal lavoro nel ristorante, non accettavo il modo
                                                  in cui mi trattavano. Mi tolsi il cappello da falso cuoco e fuggii con la
                                                  sala da pranzo praticamente piena. Quanto piacere!

                                                  Come si chiamava quella persona? Abbandonò senza provare il gioco.
                   2006 - PREJUICIOS – (E.T.C.)
                                                  Non mi arrabbiai, davvero, lo accettai. Ciò che mi infastidisce è il fatto
                                 testo e regia.
                                                  di non ricordare il suo nome, adesso.
https://www.postpandemica.com/prejuicios.html

                                                  Tuttavia... e senza risentimenti, ricordo con tanta stima il proprietario
                                                  del ristorante dal quale me ne andai via otto anni fa. Nome cognome e
                                                  codice fiscale che ometterei per ragioni ovvie.

                                                  Cioè quello che io chiamo un finale elegante.
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I SIMULATORI

   Qual è il termine che si usa quando prima di una lotteria pensi che ti
toccherà e alla fine ti tocca? ... sì! CULO. In Argentina e Spagna usiamo
  la stessa espressione per definire la buona fortuna. Questo è proprio
       ciò che mi è successo quando ho partecipato alla performance di
          LOSQUEQUEDAN, a Valencia. Sono stato fortunato, mi è stato
     assegnato il ruolo che volevo interpretare. Mi è piaciuto così tanto
   poter godere di un evento essendo parte di esso e allo stesso tempo
    spettatore, che ho realizzato una versione per giocare a modo mio.
     I SIMULATORI evidenzia l'aspetto ludico di una performance che
   indagava il ruolo passivo e le aspettative del pubblico, proponendo
     una situazione ideata per evolvere l'autonomia dei partecipanti e
trattando gli aspetti del comportamento dell'individuo e le dinamiche
                                                              di gruppo.
 Il mio adattamento è ancora palpitante. Mi appello a queste linee per
coloro che hanno il culo irrequieto e la testa funzionante. Mettetevi in
                                    moto che io vi organizzo l’incontro.

                                                                            2015 - I SIMULATORI – (Milo Méndez Teatro)
                                                                            Adattamento testi, regia, oggetti, video, progettazione dello spazio e
                                                                            produzione.
                                                                            https://www.postpandemica.com/i-simulatori.html
LAS FOTOS

                                                     Cosa ricorda la memoria?

                                                     Matrioske, bambole russe, le foto delle foto delle foto.
                                                     Sono comparsi sui giornali Patricia e Rodolfo Walsh.

                                                     Ricordi pressati, guastati per il processo.
                                                     Sogni evaporati.
                                                     Padre assente.

                                                     Lo sparo del finale è risultato un fiasco.
                                                     La macchina non ha funzionato, troppo arrugginiti gli ingranaggi.

                                                     C'è stata una veglia funebre.
                                                     Trucchiamo il cadavere.
                                                     Però nessuno ha pianto.

                                                     Cosa memorizza il ricordo?

                                                     La storia è un vuoto colossale nello spazio che riempio di domande.
1999 - LAS FOTOS, de Rodolfo Walsh (Cia La Trama)    Quante meno risposte trovo.
      Recitazione, adattamento testi e produzione.   Tanto meglio.
    https://www.postpandemica.com/las-fotos.html
                                                     Così imparo a non dimenticare.
KASO                                                                        CREDITI
    Attori: Sonia Gómez, J.Juan Lopez Raya, Joan Carles Roselló, Luis Tejedor
                                                                                 DECIR SI
         e Hernán Cacace. Testo e ideazione: Luis Tejedor e Hernán Cacace.
                                                                                 Attori: Ezequiel Benzadón e Hernán Cacace. Regia e messa in scena: Gabriel
Regia: Hernán Cacace. Musica: Luis Tejedor. Costumi, attrezzi, illuminazione
                                                                                 Molina Assistenza: Andrea Bastvater. Costume, attrezzo, illuminazione e
             e scenografia: Alacrà. Video: Latarara. Fotografia: Eva Gonzalez.
                                                                                 scenografia: Ezequiel Benzadón - Hernán Cacace - Gabriel Molina
                             Grafica: Guillermina Herrera. Produzione: Alacrà
                                                                                 Video: Gustavo Molina. Suono: Hugo Ferreira. Fotografia: Karina Grinstein.
                                                                                 Grafica: Estudio EXXI. Produzione: Los Cafiolos
                                                                      ILEGAL
             Attori: J.Juan Lopez Raya, Luis Tejedor y Hernán Cacace. Testo e
                                                                                 LAS FOTOS
             ideazione: Luis Tejedor e Hernán Cacace. Regia: Hernán Cacace.
                                                                                 Attori: Ezequiel Benzadón, Graciela Muñoz, Andrea Bestvater, Ricardo
                     Costume: Alacrà. Video: Latarara. Grafica: Arturo Sania.
                                                                                 Martinez, Albana Batellini e Hernán Cacace. Regia: Gabriel Molina.
                                     Web: Pixelastic.com Produzione: Alacrà
                                                                                 Assistenza: Gricela Pascale. Costume: Noemí Toral. Scenografia e
                                                                                 grafica: Isabel Castillo. Illuminazione: Federico Bove. Suono: Sergio García.
                                                                      MK054
                                                                                 Produzione: La Trama.
            Attori: Tomás Pozzi, Lara Tejela, Gabriel Molina e Hernán Cacace
    Testo, idea e regia: Gabriel Molina e Hernán Cacace. Assistenza: Gricela
                                                                                 PREJUICIOS
     Pascale. Costume: Cinthia Fainberg. Illuminazione: Ezequiel Benzadón.
                                                                                 Attori: Tere Ballester, Alicia Cholbis, Maite Garcia, Roberto Ivars, Ebby
      Attrezzo: Omar Kuhn. Video: Gustavo Molina. Suono: Gustavo Souto.
                                                                                 Kattoll, Juano Marcos, Quico Montiel, Ana Moral, María Pascual, Charo Ribes,
                      Fotografia: Maria Laura Larrosa. Gráfica: Estudio EXXI.
                                                                                 Adriana Rodriguez, Baltasar Sapena, Natalia Servidio.
                                                     Produzione: Los Cafiolos
                                                                                 Assistenza: Hilari Pons. Suono: Paqui Bell. Testo e Regia: Hernán Cacace.
                                                                                 Produzione: E.T.C. Mario Passero.
                                                             DOS MINUTOS
Attori: María Gimeno, Luis Tejedor y Hernán Cacace. Testo e ideazione: Luis
                                                                                 APRODIS TEATRO
                            Tejedor y Hernán Cacace. Regia: Hernán Cacace.
                                                                                 Attori: David, Amparo, Isabel, Emy, Rafa, Jose Antonio, Maite, Ruben, Felix,
   Suono: Arturo Fons. Illuminazione: Arturo Sania. Video: Enrique Tejedor
                                                                                 Jose Jimenez, Tania, Carlos Cristina, Paco, Edu, Jaquelina, Mariano, Jorge,
  García. Coreografia: Susana Fuenmayor. Scenografia: M.J.Molina - Alacrà.
                                                                                 Sheila, Alberto, Sandra, Fernando. Progetto e Conduzione: Johanna Delago y
  Costumi e attrezzi: Alacrà. Fotografia: Eva Gonzalez. Grafica: Guillermina
                                                                                 Hernán Cacace. Regia: Hernán Cacace. Produzione: Asociacion Aprodis Quart
                                                Herrera. Produzione: Alacrà
                                                                                 de Poblet.

                                                                                 INEVITABILE OSSESIONE / I SIMULATORI
                                                                                 Testi, foto, video e produzione: Hernán Cacace
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