GUIDA DEL DONATORE DI SANGUE - informativo per
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AZIENDA SANITARIA LOCALE BI - BIELLA GUIDA DEL DONATORE DI SANGUE Modello informativo per la sensibilizzazione e informazioni del candidato donatore S.O.C. Formazione e Comunicazione
Pagina 2 Guida del donatore di sangue Pagina 23 INFORMAZIONI SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONALE Tel. 015-3503550 e 015-32285 Fax 015-3503552 Orario: dal lunedì al venerdì Sommario dalle 7.30 alle 10.00 sabato dalle 8.00 alle 10.00 Com’è fatto il sangue? …………….. …………….…. 6 A che cosa serve il sangue donato? ….…..… 7 Sezione di Cavaglià Via Vercellone 37 – Cavaglià Chi può donare sangue? …….…………………….... 8 Tel. 0161-9648 Donazioni programmate Chi NON può donare il sangue …………………. 9 (quattro domeniche all’anno) Quali sono i segni e i sintomi da infezione da Sezione di Trivero HIV / AIDS?………………………………….……….….……. 11 Fraz. Guala 3 – Trivero Tel. 015-75381 Quali sono i segni e i sintomi dell’ epatite ? Donazioni programmate …………………………………………………………………………..…. 12 (uno-due giovedì al mese) Com’è possibile prevenire l’infezione da HIV e l’epatite? ………..……………..…………………….……. 13 Sezione di Cossato Viale Paletta 2 – Cossato Che cosa fare se si è incorsi in una tel. 015-93215 situazione a rischio come quelle descritte Donazioni programmate (due domeniche all’anno) in precedenza? …………………………...…..…………14 In copertina: una veduta delle montagne biellesi dal Servizio Trasfusionale P r o ge tto gr af ic o: S .O .S . P u bblic he R e lazio n i, Acc e ss ibilità e Co mun icazio ne AS L BI - Bie lla
Pagina 22 Guida del donatore di sangue Pagina 3 nei giorni successivi la donazione, con particolare riferi- mento a malattie infettive. Come sono trattati i dati personali e sanitari del donatore? Come si dona il sangue? …... …………………….15 Essi sono trattati secondo le modalità previste dalla norma- Quanto sangue viene prelevato? …………… 16 tiva vigente garantendone la riservatezza. In particolare: il colloquio con il medico selezionatore è vincolato dal più ri- Ogni quanto tempo si può donare? …….… 16 goroso segreto professionale e d’ufficio; i dati anagrafici vengono condivisi con l’Associazione Donatori cui il donato- Quanto tempo occorre per reintegrare il re eventualmente si è iscritto e con l’archivio informatico sangue? …………………………...………………………... 16 regionale dei donatori di sangue; le informazioni sanitarie, compresi i risultati delle analisi di laboratorio e gli eventuali Che cos’è l’aferesi ……………..…….…………...… 17 motivi di sospensione dalle donazioni sono riservate ai me- dici del Centro Trasfusionale e al medico responsabile sani- Esistono rischi per la propria salute tario della rispettiva Associazione Donatori. donando il sangue o gli emocomponenti? ……………………………………………….………... 19 A che cosa servono le analisi effettuate in concomitanza della donazione? ……..…….. 20 Il candidato donatore può cambiare idea prima di donare?….…………………….………….…. 21 Dopo la donazione sono necessarie particolari avvertenze? ……………………….... 21 Come sono trattati i dati personali e sanitari del donatore?…..………………...…….. 22
Pagina 4 Guida del donatore di sangue Pagina 21 LaSERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA “nutrizione artificiale” enterale ….. 5E TRASFUSIONALE ASL BI Il candidato donatore può cambiare OSPEDALE DEGLI INFERMI DI BIELLA idea prima di donare? Via Caraccio 5/A - Biella Certamente, egli può ritirarsi o rinviare la donazione per Direttore: Dr. Gennaro Mascaro propria decisione in qualunque momento della procedura. Tel. 015-3503550 e 015-32285 Fax. 015-3503552 Qualora insorgano dubbi il donatore, in ogni momento, può Orario: dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 10.00 chiedere ragguagli o valutare con il medico che effettua il sabato dalle 8.00 alle 10.00 prelievo la propria idoneità alla donazione medesima. Dopo la donazione sono necessarie particolari avvertenze? Sezione di Cavaglià A parte il breve periodo di riposo immediatamente successi- vo al prelievo ed il leggero ristoro, il donatore non deve Via Vercellone 37 – Cavaglià svolgere attività o hobby rischiosi Tel. 0161-9648 Donazioni programmate (per esempio guida di mezzi pubbli- (quattro domeniche all’anno) ci, uso di scale, lavoro su ponteggi, ascensioni, immersioni, …) nelle 24 ore successive alla donazione. Nella Sezione di Trivero giornata della donazione si consiglia Fraz. Guala 3 – Trivero di introdurre un maggior quantitati- Tel. 015-75381 Donazioni programmate vo di liquidi (es. acqua, succo di (uno-due giovedì al mese) frutta, tè o latte, ecc.) per reintegra- re quelli donati. Inoltre, se il donatore ha maturato Sezione di Cossato dubbi riguardo l’opportunità che il sangue che ha donato sia Viale Paletta 2 – Cossato utilizzato, a maggior tutela della salute dei pazienti trasfusi è Tel. 015-93215 invitato a chiedere che la sua donazione venga eliminata. Donazioni programmate (due domeniche all’anno) È necessario infine, sempre ai fini della tutela dei riceventi, che il donatore comunichi tempestivamente al personale della struttura trasfusionale eventuali malattie insorte
Pagina 20 Guida del donatore di sangue Pagina 5 A che cosa servono le analisi effettua- te in concomitanza della donazione? Gent.mi donatori e donatrici, Le analisi hanno il duplice scopo di poter convalidare la il gesto che state per compiere, sia che si tratti della donazione, di garantire cioè che il sangue o emocompo- prima volta sia che abbiate già donato il sangue in nente raccolto non costituisca pericolo per il riceven- te, specie sul versante infettivo (con i limiti legati alla sensi- precedenti occasioni, è un gesto molto importante bilità dei test nelle fasi “finestra” immediatamente successi- dal punto di vista personale e sociale che acquista ve a un’infezione, quando non si possono ancora rilevare i microrganismi in causa o gli anticorpi sviluppati contro di ancora una maggiore importanza se discende da essi), e di poter controllare lo stato di una informazione corretta e quanto più possibile salute del donatore. È per questo che diventare donatore significa anche com- completa. piere una buona azione verso se stessi: i Cavaglià La donazione è un atto volontario, gratuito e anonimo. controlli clinici ai quali i donatori vengono periodicamente sottoposti e le analisi ef- Questo opuscolo, che invitiamo a leggere e conserva- fettuate in occasione di ciascuna donazio- ne aumentano sensibilmente la probabili- re, ha lo scopo di rispondere alle più comuni doman- tà di diagnosi precoce, in caso di de e curiosità sul sangue e sulla donazione. Esso malattia. risponde ai requisiti di informazione previsti dalla Qualora le analisi di laboratorio o gli altri test clinici legislazione italiana e raccomandati dall’Unione ponessero in evidenza anomalie o eventuali patologie Europea. l’unità raccolta potrà eventualmente essere eliminata ed il donatore sarà informato, per posta o anche tele- I Medici del Servizio di Immunoematologia fonicamente, a cura della struttura trasfusionale. Se necessario, il donatore sarà invitato ad effettuare ulteriori controlli o visite specialistiche e, in relazione al tipo di ano- malia riscontrata, potrà essere sospeso temporaneamente o permanentemente dalle donazioni.
Pagina 6 Guida del donatore di sangue Pagina 19 Com’è fatto il sangue? Esistono rischi per la propria salute Il sangue è un liquido circolante che rappresenta il donando il sangue o gli emocomponenti? 7-8% del peso del nostro corpo. Si compone per circa il 55-60% di una parte liquida, il plasma, formato da I possibili effetti non desiderati, acqua in cui sono disciolte numerose sostanze e comunque infrequenti, conse- (zuccheri, grassi, proteine, fattori della coagulazione, guenti alle procedure di prelievo anticorpi, ormoni, vitamine, ecc.), e per il resto di sono: dolore localizzato o forma- cellule: Globuli Rossi, Globuli Bianchi e Piastrine. zione di ematoma nel punto di inserzione dell’ago, abbassa- I Globuli Rossi, detti anche Emazie o Eritrociti, sono mento della pressione, capogiro, le cellule più numerose (circa 4-5 milioni per millime- sudorazione, talvolta svenimen- tro cubo) e sono ricchi di un pigmento rosso conte- to, nausea e vomito. Raramente nente ferro, l’Emoglobina, che trasporta ossigeno a si possono avere contrazioni tutte le cellule dell’organismo e lo scambia con l’ani- muscolari involontarie o crisi dride carbonica attraverso la respirazione; sulla loro convulsive (soprattutto in perso- superficie esistono particolari sostanze che differen- ne che avessero già sofferto in ziano gli individui secondo i gruppi sanguigni ABO, passato di analoghe crisi e non Rh, ecc. le avessero riferite al medico selezionatore). Il personale I Globuli Bianchi, detti anche Leucociti, si distinguono medico e infermieristico è sempre a disposizione per fron- in granulociti (neutrofili, basofili, eosinofili), monociti teggiare prontamente e porre rimedio a qualsiasi e linfociti, e intervengono in diversi modi nella difesa inconveniente. del nostro organismo proteggendolo dalle aggressioni Non esiste invece alcun rischio di contrarre infezioni con la esterne (virus, batteri, funghi, tumori, ecc.). donazione dal momento che il materiale impiegato è total- Le Piastrine intervengono nel fronteggiare le emor- mente sterile e monouso, sia per il sangue intero che per ragie e, in collaborazione con i fattori plasmatici, nei tutte le procedure di aferesi. meccanismi della coagulazione.
Pagina 18 Guida del donatore di sangue Pagina 7 La donazione di piastrine in aferesi, piastrinoaferesi, ha A che cosa serve il sangue donato? una durata variabile dai 60 ai 90 minuti e richiede, oltre ai requisiti necessari per la donazione di sangue intero, un nu- Il sangue utilizzato a scopo trasfusionale è di esclusi- mero di piastrine circolanti superiore a 150-200.000/mmc; va origine umana. Si tratta di una risorsa terapeutica il numero massimo consentito è di 6 piastrinoaferesi all’an- limitata e deperibile e, per evitare carenze, il san- no. Accanto a queste donazioni, esiste la possibilità di ese- gue va utilizzato solo quando esista una precisa indi- guire donazioni multiple di emocomponenti in aferesi cazione clinica. (donazioni multicomponente), come la donazione di plasma Praticamente tutto il Sangue Intero raccolto con le dona- + piastrine o di piastrine + globuli rossi oppure la doppia zioni viene frazionato nei suoi emocomponenti presso i donazione di piastrine o di globuli rossi. Servizi Trasfusionali della regione e buona parte del pla- Esiste infine la possibilità, per i donatori iscritti al registro sma viene poi avviata alla lavorazione industriale per otte- dei donatori di midollo osseo, di effettuare la donazione in nere prodotti emoderivati. aferesi di cellule staminali del sangue periferico. Tra gli emocomponenti, i Concentrati di Globuli Rossi servono per correggere le gravi anemie di va- ria natura (nelle leucemie, nei tumori, dopo le emor- ragie, nella talassemia, ecc.), i Concentrati di Pia- strine servono per tamponare o prevenire le gravi emorragie conseguenti a difetti del numero o della funzionalità di queste cellule, il Plasma fresco per uso clinico serve per tamponare o prevenire talune emorragie conseguenti a difetti della coagulazione. Tra gli emoderivati, l’albumina è utile per corregge- re gli edemi diffusi conseguenti alle gravi insufficien- ze epatiche, le immunoglobuline si usano per con- trastare le infezioni gravi, i fattori della coagulazione sono indispensabili per la cura delle emorragie che accompagnano la loro carenza o assenza congenita, come nelle emofilie.
Pagina 8 Guida del donatore di sangue Pagina 17 Che cos’è l’aferesi? L’aferesi è una tecnica particolare di prelievo con la quale è possibile sottrarre una o più componenti del sangue, restituendo al donatore ciò che non si intende racco- gliere. Per esempio, restituendo i globuli rossi possono esse- re sottratte maggiori quantità di plasma o di piastrine poiché l’organismo recupera con grande rapidità le perdite di pla- sma, di piastrine e di globuli bianchi. Per eseguire l’aferesi Chi può donare sangue? occorrono degli appa- Ogni individuo sano, di età superiore a 18 anni e infe- recchi, i separatori cel- riore a 65 anni (60 se è la prima volta che dona), di lulari, ai quali il dona- peso superiore a 50 kg, può donare volontariamente tore viene collegato sangue o emocomponenti. attraverso un circuito Prima di ogni donazione si deve godere di buona sterile e monouso. salute. Il candidato donatore verrà sottoposto a visita La donazione di plasma medica per valutare la pressione arteriosa sistolica in aferesi, plasmafe- (che dovrà essere compresa tra 110 e 180 mm/Hg) e resi, ha una durata di circa 30 minuti, durante i quali vengo- diastolica (che dovrà essere compresa tra 60 e 100 no raccolti da 450 a 650 millilitri di plasma; il donatore deve mm/Hg), la frequenza cardiaca (il polso dovrà essere disporre di tutti i requisiti per l’idoneità al prelievo di sangue ritmico e regolare e le pulsazioni comprese tra 50 e intero ma l’emoglobina può avere valori anche più bassi 100 battiti al minuto). (11,5 g/dl nella donna e 12,5 g/dl nell’uomo); in un pro- Il donatore verrà inoltre sottoposto all’esame per la gramma di plasmaferesi continuativo si possono donare fino determinazione dell’emoglobina o dell’ematocrito tra- a 10 litri di plasma all’anno e l’intervallo minimo tra due pla- mite prelievo capillare da polpastrello (digitopuntura). smaferesi è di 14 giorni (mentre devono passare almeno 30 L’emoglobina non deve essere inferiore a 12,5 g/dl giorni fra una donazione di plasma e una di sangue intero, e nelle donne e a 13,5 g/dl negli uomini. fra una donazione di sangue e una di plasma).
Pagina 16 Guida del donatore di sangue Pagina 9 Quanto sangue viene prelevato? Chi NON può donare sangue? Il volume del prelievo di sangue intero, stabilito dall’- Tramite il sangue è possibile trasmettere malattie infet- attuale normativa, è uguale a 450 millilitri, più o meno tive (virus, batteri, funghi), è quindi importante e- il 10%. Tale quantitativo è stato determinato in modo da scludere dalle donazioni temporaneamente o garantire contemporaneamente sia una adeguata prepara- definitivamente: zione degli emocomponenti (concentrati di globuli rossi, • chi ha contratto, anche in passato, un’epatite virale piastrine, unità di plasma) sia l’assenza di complicanze per di tipo B o C, o un’infezione da virus HIV/AIDS; il donatore. • chi è tossicodipendente o alcoolista cronico o chi fa uso non prescritto di sostanze farmacologiche per via intramuscolare o endovenosa o tramite altri Ogni quanto tempo si può donare? strumenti in grado di trasmettere gravi malattie in- Il numero massimo di donazioni di sangue intero, fettive, comprese sostanze stupefacenti, steroidi o previsto dalla legge, è di 4 all’anno per l’uomo e di 2 ormoni a scopo di culturismo fisico; per la donna in età fertile, con intervallo minimo di • chi, da meno di 4 mesi, è stato sottoposto ad in- novanta giorni fra una donazione e l’altra. terventi chirurgici di rilievo o a esami endosco- È prevista una periodicità diversa, regolamentata dalla vi- pici (es. gastroscopia, artroscopia) o si è sottopo- gente legge, per la donazione di emocomponenti (plasma, sto a tatuaggi o body piercing o chi ha avuto uno piastrine). stretto contatto domestico con persone affette da epatite B e/o C o chi si è ferito accidental- Quanto tempo occorre per reintegrare mente con una siringa o altri strumenti conta- minati dal sangue; il sangue? • chi è ritornato da meno di 3 mesi da un viaggio in La quota liquida del sangue viene ricostituita nell’arco di zona endemica per malattie tropicali o da meno di 6 poche ore grazie a meccanismi naturali di recupero che ri- mesi da un viaggio in zona endemica per la malaria; chiamano liquidi entro i vasi sanguigni; la quota corpusco- • chi ha comportamenti sessuali ad alto rischio di lata (Globuli Rossi, Globuli Bianchi, Piastrine) viene ricosti- trasmissione di malattie infettive, compresi colo- tuita in tempi variabili a seconda della cellula considerata, ro che hanno rapporti sessuali, con partner occasio- comunque sempre in pochi giorni. nali anche se protetti o con persone le quali potreb- bero essere affette da epatite virale o infezione HIV o essere tossicodipendenti.
Pagina 10 Guida del donatore di sangue Pagina 15 Che cosa Inoltre, alcune fare se si condizioni è incorsi cliniche rendono in una il donatore Come si dona il sangue? non idoneo alla donazione di sangue al fine di tutelare la situazione a rischio come quelle sua stessa salute: Un medico, o un infermiere professionale sotto la responsa- bilità del medico, effettua il prelievo dal donatore che nel • chi ha sofferto o soffre di crisi di svenimenti o frattempo è stato fatto convulsioni; distendere su un’apposita • chi ha sofferto o soffre di malattie cardiovascolari, poltrona-lettino. respiratorie, gastrointestinali o renali importanti Viene apposto un laccio o croniche, malattie del sangue, neoplasie o ma- emostatico su un braccio lattie maligne; e viene inserito l’ago in • chi è in gravidanza o ha avuto un parto da meno una vena, dopo accurata di 1 anno o un’interruzione della gravidanza da disinfezione della pelle; il meno di 6 mesi. sangue defluisce sponta- neamente sino a riempire una sacca di raccolta in cui sono già contenuti un liquido an- ticoagulante e altre sostanze utili alla conservazione ottimale del sangue. Vengono inoltre riempite alcune provette per l’esecuzione degli esami previsti dalla legge, come: • esame emocromocitometrico completo; • dosaggio ALT; • determinazione del gruppo sanguigno ABO e del fenotipo Rh; • ricerca anticorpi anti-HIV 1-2 e anti-HCV; • ricerca antigene HBsAg; • ricerca anticorpi anti-treponema (TPHA); • HIV RNA, HCV RNA, HBV DNA; • ricerca HbcAb (nel candidato donatore). Al termine della donazione il donatore viene invitato a rima- nere disteso per qualche minuto, quindi può consumare un leggero ristoro.
Pagina 14 Guida del donatore di sangue Pagina 11 Che cosa fare se si è incorsi in una Quali sono i segni e i sintomi dell’infezione situazione a rischio come quelle da HIV (AIDS)? descritte in precedenza? L’AIDS è una malattia infettiva contagiosa dovuta al virus HIV. Tale virus si trasmette con il sangue e con i rapporti sessuali. Il candidato donatore deve autoescludersi dalla do- L’evoluzione dell’HIV-AIDS varia da soggetto a soggetto: l’infe- nazione (che potrebbe recare danno a chi riceve il zione può essere caratterizzata da un lungo periodo privo di sangue) e per farlo ha diverse possibilità: sintomi, anche 10 anni, cui segue un periodo di coinvolgimento • può chiedere di conferire con il medico del Servizio che generale dell’organismo con febbre, perdita di peso, ingrossa- darà i consigli necessari; mento ghiandolare, nausea, vomito, infezioni frequenti. Non esistendo ad oggi cure realmente efficaci in grado di por- • può rinviare la donazione (anche se ha ricevuto una let- tare a guarigione il paziente; l’impegno comune deve mirare a tera o telefonata di convocazione) o allontanarsi dal Ser- prevenire il contagio. vizio senza dover dare particolari spiegazioni. È utile co- munque chiarire la situazione con un medico; Trattandosi inoltre di malattia particolarmente insidiosa • se ha già donato e sono sopravvenuti dubbi su una pos- a causa del lungo periodo di incubazione senza segni cli- sibile situazione a rischio, può chiedere, con le modalità nici evidenti, è di particolare importanza la valutazione a disposizione o anche telefonicamente, che la sua dona- dei fattori di rischio (abitudini di vita e sessuali) per preveni- zione venga eliminata. re la trasmissione del virus. Il sangue prelevato a tutti i dona- tori a scopo trasfusionale viene analizzato ad ogni donazione per individuare la presenza degli anticorpi anti-HIV, che segna- lano l’avvenuto contagio. Tuttavia, l’assenza degli anticorpi anti-HIV non garantisce in maniera assoluta la non infettività del sangue in quanto tra il contagio e la comparsa degli anti- corpi esiste un intervallo di durata variabile da 1 a 6 mesi (o più) e durante tale periodo, detto “periodo finestra”, il sangue pur essendo sieronegativo può potenzialmente trasmettere l’infezione.
Pagina 12 Guida del donatore di sangue Pagina 13 Nuovi test di laboratorio che ricercano, anziché gli anticorpi, Com’è possibile prevenire l’infezione materiale genetico del virus riducono sensibilmente, ma non annullano del tutto, il periodo finestra. da HIV ed epatite? Dal momento che i virus responsabili di queste malattie si Quali sono i segni e i sintomi dell’epatite? possono trasmettere con il sangue (e i suoi componenti) e con i rapporti sessuali, che l’infezione può persistere I virus delle epatiti virali possono essere causa di malattie i- per molto tempo anche senza alcun sintomo e che la dentiche e indistinguibili tra di loro. Così come per l’HIV, i vi- diagnosi di laboratorio soffre dei limiti legati al “periodo rus delle epatiti (principalmente B e C) si trasmettono con il finestra”, è assolutamente importante escludere dalle sangue e con i rapporti sessuali, anche se spesso la via di donazioni i soggetti in grado di diffondere tali ma- contagio rimane latente e sconosciuta. La malattia si può lattie. Per questo motivo non devono donare sangue ed presentare in varie forme: itterica (comparsa di colorazio- emocomponenti le persone potenzialmente a rischio quali, ne gialla della cute e delle mucose accompagnata da malesse- in particolare, coloro che sanno di avere contratto un’epa- re generale, nausea e vomito, facile stancabilità, eventuale tite B o C o un’infezione da virus HIV o che hanno compor- febbricola), asintomatica (mancanza dei sintomi precedenti o tamenti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie presenti in forma attenuata), anitterica (mancanza di ittero), infettive (cambio frequente di partner, rapporti con perso- cronica (il virus rimane localizzato nel fegato, continua la sua ne sconosciute, ecc.) o che fanno uso di sostanze stupefa- azione lesiva e può evolvere, anche dopo anni, in cirrosi e tu- centi. Da notare che anche un singolo rapporto ses- more al fegato), fulminante (forma molto grave, che può por- suale a rischio o l’uso anche per una sola volta di tare rapidamente a morte). Per quanto riguarda la diagnosi, una siringa o di un ago infetti possono trasmettere almeno in alcune fasi della malattia si può verificare nel san- l’infezione anche se, naturalmente, il rischio aumenta gue un aumento delle transaminasi (enzimi epatici ALT e con l’aumentare del numero di esposizioni. Inoltre, per AST); negli esami di laboratorio è inoltre rilevabile una quanto riguarda i rapporti sessuali, l’uso del preservati- positività dei marcatori specifici delle epatiti B e C, con vo riduce enormemente il rischio di contagio ma non gli stessi limiti descritti per l’HIV per quanto riguarda il lo azzera completamente. “periodo finestra”. Per quanto riguarda la vaccinazione, è attualmente possi- bile e anzi consigliata quella per l’epatite B (oltre che per l’epatite A di origine alimentare), mentre per l’AIDS e per l’Epatite C non esiste a tutt’oggi alcun vaccino valido.
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