Guida all'utilizzo di CATIA - Appunti del corso di Disegno Aerospaziale Assistito al Calcolatore (DAAC)
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Guida all’utilizzo di CATIA Appunti del corso di Disegno Aerospaziale Assistito al Calcolatore (DAAC) 2015/2016 Autore: Francesco Perrelli
Sommario INTRODUZIONE A CATIA...................................................................................................... 4 CATIA ......................................................................................................................... 6 GESTURE DEL MOUSE........................................................................................................ 6 INTRODUZIONE ALLA MODELLAZIONE ................................................................................... 7 VINCOLI NELLO SCHIZZO ................................................................................................... 7 REALIZZAZIONE GUIDATA DI UN PRIMO PEZZO ............................................................................ 9 FEATURE E COMANDI DI BASE ............................................................................................... 15 FEATURE DI RIVOLUZIONE (ALBERO): .................................................................................. 15 LINGUETTA ................................................................................................................. 15 COSTA ....................................................................................................................... 15 CREAZIONE DI UN ASSE ................................................................................................... 15 NERVATURA ................................................................................................................ 15 REALIZZAZIONE DI FILETTATURE. ....................................................................................... 16 QUOTE MANCANTI ........................................................................................................ 17 SPIGOLI NERI SU CATIA .................................................................................................. 17 FEATURE DI SPECCHIO .................................................................................................... 17 SPOSTAMENTO DI FEATURE NELL’ALBERO E DISATTIVAZIONE DI UNA FEATURE. ............................... 18 FEATURE DI SWEEPING (SCORRIMENTO) ............................................................................... 18 SCANALATURA. ............................................................................................................ 20 FEATURE MULTISEZIONE. ................................................................................................. 20 ASSEMBLY DESIGN E MODELLAZIONE BOTTOM-UP....................................................................... 23 MODIFICA DA FARE ALLE OPZIONI DI CATIA PER FACILITARE LA MODELLAZIONE BOTTOM-UP ............. 29 MENÙ ANALISI. ............................................................................................................. 29 SPACE ANALYSIS ............................................................................................................ 29 APRI IN UNA NUOVA FINESTRA........................................................................................... 29 PARAMETRIZZAZIONE ........................................................................................................ 30 INTRODUZIONE AL TOP DOWN ............................................................................................. 31 IMPLEMENTAZIONE IN TOP-DOWN NELL’AMBITO DI UNA PROCEDURA BOTTOM-UP........................... 31 MODALITÀ TOP-DOWN PURA............................................................................................ 32 OPZIONI DA ATTIVARE IN CATIA PER LAVORARE IN TOP-DOWN ................................................. 33 ESEMPIO DI LAVORAZIONE IN TOP-DOWN ............................................................................. 34 VINCOLI NEL TOPDOWN .................................................................................................. 38 CURVE E SUPERFICI............................................................................................................ 39 FEATURE DI SUPERFICI .................................................................................................... 39 IMPOSSIBILITÀ DI APPLICARE FEATURE SOLIDE SU SUPERFICI. ....................................................... 41 Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 MODIFICARE IL SOLIDO IN FUNZIONE DI PARTICOLARI SUPERFICI DI TAGLIO .................................... 42 SOLIDO CON ‘CHIUDI SUPERFICIE’. ..................................................................................... 42 RICAPITOLAZIONE SUGLI UTILIZZI DELLA MODELLAZIONE PER SUPERFICI ....................................... 43 WORKBENCH SURFACE DESIGN E GENERATIVE SHAPE DESIGN...................................................... 43 SUPERFICIE MULTISEZION ................................................................................................. 43 SOLIDO MULTI-SEZIONE ...................................................................................................... 44 CONSIDERAZIONI PIÙ PRECISE ........................................................................................... 45 MODELLAZIONE MULTI-BODY .............................................................................................. 47 ALTRI COMANDI ............................................................................................................... 49 AGGIUNTA DI MATERIALE................................................................................................. 49 SPAZIO VISIBILE E NON VISIBILE .......................................................................................... 49 2
FUNZIONE DI OFFSET SULLO SCHIZZO .................................................................................. 49 FUSOLIERA DI UN AEREO.................................................................................................. 49 ALLEGGERIRE LA GRAFICA IN CATIA PER VELOCIZZARLO .......................................................... 50 VISUALIZZARE OGGETTI NASCOSTI DA ALTRI .......................................................................... 50 MESSA IN TAVOLA ............................................................................................................. 51 PRECISAZIONE SU DRAFTING ............................................................................................. 59 MODELLAZIONE IN TOP-DOWN DI UN COLLEGAMENTO ALBERO MOZZO. .......................................... 61 APPLICAZIONE TEXTURE ..................................................................................................... 66 CINEMATISMI ................................................................................................................... 68 Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 3
Guida all’utilizzo di CATIA Appunti del corso di Disegno Aerospaziale Assistito al Calcolatore (DAAC) Introduzione a Catia Si vuole ottenere un modello 3D del disegno in figura. Per prima cosa va scelto un piano di riferimento per lo schizzo, ad esempio quello verticale (xz) in modo tale da definire in tale piano uno schizzo a forma di L, che segua la conformazione principale del pezzo. Scelto il piano, CATIA ci porterà perpendicolarmente al piano di schizzo, dove si dovrà disegnare lo schizzo. Il software aiuta a definire in automatico dei vincoli, tramite algoritmi di design intent, per cui sfruttando ciò è facile disegnare una L. Tuttavia per ora può essere utile disegnare completamente da zero e imporre i vincoli manualmente. Per disattivare gli algoritmi di design intent bisogna tenere premuto il tasto SHIFT. Si avrà quindi una forma generica. Inizialmente su CATIA essa è bianca, il che vuol dire che ogni linea dello schizzo si può muovere nello spazio. Imponiamo i vincoli geometrici: mettiamo la coincidenza del lato di base con l’asse orizzontale, il tratto successivo lo mettiamo verticale, l’altro lato della L lo mettiamo coincidente con l’asse verticale, l’altro lato verticale sarà parallelo all’asse verticale o al lato Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 che ho messo in coincidenza con il lato verticale e così via. Una volta definiti questi vincoli dobbiamo posizionare lo schizzo in quanto potrebbe ancora non essere ben definita la sua posizione nello spazio, ad esempio possiamo dire che il punto di incrocio tra la linea verticale e quella orizzontale lo mettiamo nell’origine degli assi. 4
Una volta fatto ciò i due lati non si potranno più muovere e, fissati i vincoli geometrici di interesse, dovrò mettere le quote. quindi diciamo che una lunghezza è 107, lo spessore 11, l’altro spessore è uguale e sempre 11 e l’altra altezza 41. Una volta fatto ciò lo schizzo sarà completamente vincolato per cui posso uscire dall’ambiente di sketch e far scorrere il profilo nella direzione assegnata. Si presti attenzione che assegniamo come direzione di scorrimento la direzione perpendicolare al piano di base, usato per lo schizo, e ottengo la L. Successivamente andiamo a metterci sul piano ottenuto dalla creazione del solido e prendiamo quello come piano di schizzo. Ci mettiamo lì e andiamo a disegnare ad esempio la parte raccordata che c’era prima sul pezzo, quindi disegniamo una semicirconferenza con la linea di base coincidente con il piano superiore della L, vincoliamo correttamente, e poi facciamo scorrere il profilo nella direzione perpendicolare al piano di base. Una volta detto questo andiamo a dettagliare creando i fori. Creerò un piano tangente a questa superficie per creare un foro perpendicolare al piano tangente perché si badi bene che se non andiamo a definire un piano tangente, CATIA ci permetterà di posizionare il foro anche in una zona dove non dovremmo mettere il foro, il quale invece va sempre realizzato perpendicolarmente alla superficie di attacco. Quindi se voglio realizzare il foro al centro lo devo realizzare grazie al piano tangente alla circonferenza nel punto massimo che abbiamo in alto. Infine realizziamo lo scavo laterale. Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 Alla fine inseriamo i raccordi. I raccordi vanno sempre per ultimi, soprattutto in passato si faceva così in quanto creano superfici curve, parti complesse da gestire per cui appesantivano molto il modello nei computer più vecchi. Comunque anche per un fatto di relazioni padre figlio, dato che la prima cosa che fallisce in un modello feaure based sono i raccordi e le geometrie legate ai raccordi. Se quindi ad esempio creiamo il raccordo come seconda feature e poi creiamo una terza feature dopo il raccordo, allora per le relazioni padre figlio la terza feature viene collegata alla seconda, anche se non sono collegate tra loro. Allora può succede che in fase di ridefinizione del modello dobbiamo 5
modificare o cancellare quel raccordo e se lo cancelliamo si cancella anche la feature creata dopo il raccordo. Allora i raccordi vanno fatti alla fine. CATIA A seconda delle licenze CATIA è dotato di vari workbench, moduli che ci permettono di fare varie cose. Analizzeremo nel particolare: - il mechanical design con riferimento al part deisgn (modellazione di singole parti), l’assembly design per l’assemblaggio di parti modellate ad esempio in bottom up, daremo riferimenti al wireframe and surface design, quindi modellazione e utilizzo di curve e superfici per le nostre applicazioni, faremo un rapido cenno all’aerospace sheet metal design, il drafting, cioè la realizzazione delle messe in tavola per i disegni; - il workbench shape in particolare superfici in generative shape design e la modalità topdown di modellazione la vedremo anche grazie all’uso dello sketch tracer Apriamo il part design (oppure facciamo file -> nuovo -> parte). Compare per prima cosa una finestra che ci indica che stiamo definendo una nuova parte e ci chiede il nome che possiamo comunque anche modificare in seguito. Abilitiamo la modellazione ibrida dato che siamo interessati al manufacturing piuttosto che al concentrarsi sulle superfici. Lasciamo non selezionate le altre voci. Si apre l’ambiente di modellazione di CATIA con l’interfaccia principale del part deisng. A sinistra abbiamo l’albero di modellazione, in CATIA detto albero delle specifiche, che possiamo visualizzare o meno con il pulsante F3. Di solito serve ma ci sono in due casi in cui può convenirlo nascondere, ovvero se dobbiamo fare una cattura immagine dello schermo oppure perché vedremo che con CATIA sono state introdotte le gesture del mouse e lo zoom non si fa con la levetta del mouse ma con quella si muove la barra dell’albero quindi conviene disattivarlo se non siamo abituati alla cosa. Gesture del mouse Consideriamo un primo schizzo per vedere le gesture del mouse. Le gesture del mouse ci permettono di muovere l’oggetto, zoomare ecc non con combinazioni di tasti sulla tastiera e tasti Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 del mouse come in altri software, ma solo con il mouse: - pulsante centrale del mouse: spostiamo l’oggetto (panoramic view, pan), - pulsante centrale premuto e un click sul tasto destro: zoom muovendo poi il mouse, una volta lasciato il pulsante centrale si disattiva questa modalità, - pulsante centrale premuto e teniamo premuto il pulsante destro: ruotiamo l’oggetto Gli stessi movimenti possono essere fatti con il manipolatore in alto a destra. In alternativa poi le varie modalità di visualizzazione sono elencate nel menù in basso. Sul menù in basso abbiamo poi le viste: le prime due sono viste classiche, una è la vista frontale, definita in funzione del piano usato per realizzare lo schizzo. 6
Introduzione alla modellazione Vediamo come modellare. Facciamo una prima L lunga 107 e alta 41. Per creare lo schizzo clicchiamo sull’icona sketch in alto a destra che diventa arancione. Ora viene richiesto di selezionare un piano o una faccia piana per mettere lo schizzo e scegliamo il piano verticale, o nella vista centrale o nel menù a sinistra selezionando il piano che ci serve. Se facciamo una rotazione per errore, per riportare lo schizzo in condizioni perpendicolari al piano abbiamo l’icona con la freccia sul menù in basso. Selezioniamo il profilo con il comando profilo che sta in alto. Si noti che possono essere annidate in basso a destra molte toolbar e lo vediamo perché magari abbiamo molte toolbar attivate ma non le troviamo. Conviene allora spostare da lì le barre nascoste. Prendiamo il comando spline, facciamo una figura fatta male per poi vincolarla dopo. Inizialmente è tutto bianco e infatti possiamo modificare la geometria come vogliamo. Buona regola per sapere quant’è la labilità dello schizzo è provare a modificare la geometria e poi annullare la modifica con CTRL+Z.. Vincoli nello schizzo Vediamo come vincolare lo schizzo. Selezioniamo la geometria da vincolare con un vincolo geometrico. Premiamo CTRL sulla tastiera e selezioniamo la seconda geometria che vogliamo vincolare alla prima. Ad esempio se vogliamo rendere una linea coincidente con un’altra allora seleziono la linea, premo CTRL sulla tastiera, seleziono la seconda e mi si evidenzia l’icona ‘vincoli definiti nella finestra’. Se non selezioniamo nessuna figura o geometria questa icona non è selezionabile. Questa voce è quella dei vincoli geometrici. Invece l’icona di sotto è relativa ai vincoli dimensionali. Selezioniamo i vincoli geometrici e imponiamo la coincidenza, ci clicchiamo sopra e viene imposta Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 la coincidenza. Per cancellare un vincolo selezioniamo il vincolo, ad esempio è una V per verticale, e lo cancelliamo con CANC Mettiamo l’altro lato coincidente con l’asse verticale. Poi mettiamo parallelismo tra altre due linee, poi ad esempio orizzontalità, poi ad esempio perpendicolare, poi orizzontale. I due lati ora sono vincolati perché non si possono muovere da lì. Posso cambiare la dimensione del lato ma non la forma. 7
Restano allora solo le quote. Prendiamo allora il comando di vincolo dimensionale che sta sotto quello geometrico e selezioniamo la geometria e compare la quota. Doppio click sulla quota e mettiamo il valore che ci serve. A questo punto il profilo è completamente vincolato. Non posso più spostarlo. Per vedere se il vincolo è completamente vincolato possiamo usare la funzione di analisi dello schizzo (schizzo con semaforo sopra, clicchiamo sul triangolino e selezioniamo analisi dello schizzo e ci dice che il profilo è un profilo implicito chiuso come vogliamo, e se ce ne fossero sarebbero mostrati eventuali problemi, in particolare ci interessa che nella geometria sia scritto profilo chiuso) Fatto questo clicchiamo sull’icona in alto a destra per uscire dal workbench cioè dallo schizzo e abbiamo la possibilità di definire la feature e in questo caso facciamo prisma che sarebbe l’estrusione ovvero lo scorrimento in direzione perpendicolare al piano di partenza. Quindi selezioniamo prisma, automaticamente CATIA capisce qual è lo schizzo da cui vogliamo partire ma altrimenti lo possiamo selezionare, diamo una profondità e creiamo la L. Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 8
Realizzazione guidata di un primo pezzo Apriamo CATIA. Di solito è avviato nella modalità product, cioè di assieme, che vedremo nel prossimo capitolo. Chiudiamo la modalità product e facciamo File -> Nuovo -> part (possiamo selezionarlo rapidamente facendo ‘p’ sulla tastiera), lasciamo abilitatala modellazione ibrida. Sulla sinistra abbiamo l’albero delle feature, al centro i piani principali di riferimento (xy, xz, zy), a destra un manipolatore che ci permette di muovere il modello senza usare le gesture del mouse. Proviamo a modellare il pezzo visto nell’immagine all’inizio del capitolo precedente. Dobbiamo realizzare un albero, anche lungo, ma il fatto principale è che deve essere realizzato tramite feature basate su schizzi semplici, sempre chiusi e mai autointersecanti. La strategia di modellazione su questo pezzo è di fare prima un L e poi particolarizzarla con la parte curva sopra e poi andiamo a mettere lo scavo, i fori e i raccordi. Partiamo da una L di lunghezza 107 e altezza 41. Selezioniamo il comando di schizzo che mi fa entrare nella modalità di sketch dove realizzare il disegno bidimensionale. Mi chiede di selezionare un piano o una faccia piana per lo schizzo. Scegliamo come riferimento rispetto al quale disegnare lo schizzo il piano verticale dato che vogliamo fare la L che si trova orientata sul piano verticale, yz. Una volta che lo seleziono, il software mi mette perpendicolarmente al piano di schizzo. Facciamo la L con il comando profilo della toolbar del profilo nella quale possiamo definire circonferenze, rettangoli, spline, ellissi, linee generiche, assi, punti. Profilo significa che è predisposto ad andare sempre avanti per definire un profilo. Per uscire dal comando profilo o premiamo ESC sulla tastiera o un doppio click veloce. Una volta fatto lo schizzo della L, definito questo profilo chiuso, probabilmente CATIA potrebbe aver già messo dei vincoli, dobbiamo mettere gli altri per rendere il profilo tutto verde. Ad esempio per vincolare una linea al piano di base selezioniamo la linea e tenendo premuto CTRL selezioniamo il piano e poi selezioniamo la finestra dei vincoli geometrici e facciamo Coincidenza. Mettiamo poi delle quote geometriche File -> Nuovo -> ‘p’ sulla tastiera Una volta terminati vincoli usciamo dallo schizzo con il comando Esci dal workbench. Adesso Guida all’utilizzo di CATIA | 2015/2016 abbiamo un profilo nello spazio tridimensionale e lo vogliamo far scorrere. Selezioniamo la feature di prisma che sarebbe lo scorrimento, l’estrusione rispetto al piano perpendicolare. Compare una finestra in cui sono definiti i limiti della feature, la sua parametrizzazione. Dobbiamo avere 48mm come spessore. Inoltre vediamo che il pezzo è simmetrico. Allora, una volta selezionato il profilo che vogliamo far scorrere, dato che sulla traccia osserviamo che sul piano di simmetria abbiamo alcune caratteristiche come il foro e che ci potrebbe servire ad esempio per realizzare lo scavo, allora possiamo pensare che potremmo sfruttare il piano di generazione dello schizzo in modo particolare, o meglio possiamo ad esempio fare una estensione specchiata in modo che il piano usato per lo schizzo e ilpiano di riferimento usato saraanno riconoscibili dopo per altre 9
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