Guida ai ristoranti che hanno scelto di testimoniare la tipicità valorizzando i prodotti del territorio e la gastronomia di tradizione
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Guida ai ristoranti che hanno scelto di testimoniare la tipicità valorizzando i prodotti del territorio e la gastronomia di tradizione Guide to the restaurants which chose to represent the territory enhancing the value of its products and its traditional dishes 1
Indice Index 4. Tiberio Rabboni 4. Tiberio Rabboni Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Councillor for Agricolture of the Emilia-Romagna Region 5. Roberta Rivi 5. Roberta Rivi Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia Councillor for Agricolture of the Province of Reggio Emilia 6. Aldo Ferrari 6. Aldo Ferrari Presidente Camera di Commercio di Reggio Emilia Chairman of Chamber of Commerce of Reggio Emilia 7. I tesori gastronomici dell’Emilia-Romagna 10. The food gems of Emilia-Romagna 14. Paolo Ferraboschi 14. Paolo Ferraboschi Presidente Confcommercio di Reggio Emilia Chairman of Confcommercio of Reggio Emilia 15. Francesco Pignagnoli 15. Francesco Pignagnoli Presidente Confesercenti di Reggio Emilia Chairman of Confesercenti of Reggio Emilia 17. La Provincia di Reggio Emilia: tratti 18. The province of Reggio Emilia: salienti di un territorio e della sua gente the main features of a land and its people 21. Ristoranti delle terre del Po 21. Restaurants along the Po River 24. Osteria Antonio Ligabue 24. Osteria Antonio Ligabue 26. Ristorante Albergo Villa Montanarini 26. Ristorante Albergo Villa Montanarini 28. Ristorante Al Lupo 28. Ristorante Al Lupo 33. Ristoranti della Pianura 33. Restaurants in the Valley 36. Ristorante Prater 36. Ristorante Prater 38. Locanda Il Favo 38. Locanda Il Favo 42. Ristorante Trattoria da Probo 42. Ristorante Trattoria da Probo 44. Antica Trattoria Cognento 44. Antica Trattoria Cognento 48. Trattoria Tre Spade 48. Trattoria Tre Spade 51. Ristoranti di Reggio Emilia e dintorni 52. Restaurants in Reggio Emilia 56. Osteria della Capra and its environs 58. Atelier Gastronomico Picci 56. Osteria della Capra 62. Ristorante La Brace 58. Atelier Gastronomico Picci 64. Enoteca Il Pozzo 62. Ristorante La Brace 66. Trattoria della Ghiara 64. Enoteca Il Pozzo 68. Trattoria al Carbone 66. Trattoria della Ghiara 70. Ristorante Villa Adriano 68. Trattoria al Carbone 75. Ristoranti dell’Alta Pianura 70. Ristorante Villa Adriano e della Collina 76. Restaurants on the Plain and in the Hills 80. Locanda Cà Matilde 80. Locanda Cà Matilde 82. Ristorante Bosco 82. Ristorante Bosco 86. Osteria in Scandiano 86. Osteria in Scandiano 88. Ristorante Albergo Il Vulcanetto del Querciola 88. Ristorante Albergo Il Vulcanetto del Querciola 90. Osteria La Bettola nel Podere Elisa 90. Osteria La Bettola nel Podere Elisa 92. Specialità tradizionali di Reggio Emilia 92. Traditional dishes from Reggio Emilia 3
Tiberio Rabboni - Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna L’Emilia-Romagna è terra di antiche tradizioni enogastronomi- che e di eccellenti produzioni agroalimentari. Una condizione che ha indirizzato l’attività agricola verso la ricerca continua di qualità e di complementarietà con la trasformazione alimentare. Siamo la regione che vanta il maggior numero di denominazio- ni europee (DOP, IGP, biologiche e qualità controllata) e che ha più del 50% della plv nelle cosiddette produzioni regolamentate. La nostra forza competitiva risiede dunque nella tipicità e nella qualità delle produzioni. Da un po’ di tempo a questa parte abbiamo eletto Pellegrino Artusi, illustre emiliano-ro- magnolo, autore del manuale di cucina italiana più diffuso nel mondo, ambascia- tore della nostra tradizione culinaria e dei buoni prodotti della terra che ne sono il presupposto. Le numerose iniziative intraprese a livello nazionale e interna- zionale ci hanno tuttavia restituito la necessità di verificare se effettivamente nel territorio dell’Emilia-Romagna le tradizioni enogastronomiche trovano un’ade- guata offerta ed interpreti autorevoli ed impegnati. Ci siamo accorti che questo non sempre avviene. Anzi, spesso anche nelle nostre terre di tradizione prevale un’offerta enogastronomica internazionale, più attenta alle mode che ai valori del territorio. Poiché per essere credibili fuori dalla regione bisogna innanzitut- to essere coerenti dentro alla regione stessa, ci siamo posti l’obiettivo di favorire nelle nostre province la crescita di un’offerta di tipicità ad alta qualità. Per questo sosteniamo con entusiasmo il progetto della Provincia di Reggio Emilia “Tabula Regia” che con intelligenza e lungimiranza sviluppa sul proprio territorio un circuito di luoghi del gusto e della tradizione reggiana legando una cucina dai tratti inconfondibili ai prodotti d’eccellenza di una terra generosa. Un’iniziativa destinata al successo e un esempio per altri territori. Tiberio Rabboni - Councillor for Agriculture of the Emilia-Romagna Region E milia-Romagna is a region steeped in ancient traditions related to food and wine and excellent agroindustrial products. This situation has led the agricultural trade toward a constant search for quality and complementarity with food transformation. Our region boasts the largest number of European designations (DOP, IGP, organic products and controlled quality) and over 50% of our gross sellable products belong to the so-called ‘regulated productions’. Our competitive strength lies, therefore, in the typicality and the quality of our products. Some time ago, we elected Pellegri- no Artusi, the famous author from Emilia-Romagna of the most widely used Italian cookery book throughout the world, as ambassador of our gastronomical tradition and the wholesome products of the territory in which they are produced. The numerous national and international initiatives have, however, made it necessary for us to re-examine whether the food and wine traditions of our region are actually proposed in a suitable way by qualified and committed staff in the gastronomical trade. We have become aware that this does not always happen. Frequently, in fact, even in our territory rich in tradition, there is a prevailing offer of international food and wine, which caters more to current trends than to the values of our area. In order to be credible outside our region, it is firstly important to be coherent within our region itself: for this reason we have set ourselves the target of encouraging an increase in the offer of typical, quality products in our provinces. We are therefore enthusiastic about “Tabula Regia”, a project created by the Province of Reggio Emilia which aims to smartly develop a route, with long-term benefits, of gourmet locations and provincial traditions, combining its unmistakable gastronomical character with the exquisite products from its generous land. This initiative is geared to success and will set an example for other territories to follow. 4
Roberta Rivi - Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia Le idee e i gesti di “Tabula Regia” costituiscono, per me e per la Provincia di Reggio Emilia, motivo di grande soddisfa- zione. La gastronomia reggiana, nel rispetto ed in continuità con i valori della propria tradizione, si presenta oggi come una realtà viva e orgogliosamente testimoniata per il rapporto che intrattiene con la terra fertile e la sua gente. E proprio in virtù di questo legame attinge ai prodotti dell’agricoltura locale, esaltandone i requi- siti di tipicità. Si tratta di un patrimonio da diffondere e dispensare a pubblici sempre più vasti. La nascita di un circuito di venti luoghi del gusto e della tradi- zione, ristoranti, trattorie, osterie, locande accomunati dall’amore per i prodotti d’eccellenza della nostra terra e per la cucina tipica è davvero incoraggiante. Il percorso compiuto nell’ambito del progetto, con l’approfondimento svolto sui prodotti a qualità regolamentata del territorio provinciale e regionale, con la ri- scoperta filologica dei piatti di tradizione minacciati dal fast food globalizzato, con l’approccio diretto all’azienda agricola, ai caseifici, alle cantine, alle acetaie, ha creato le condizioni perché i ristoranti di “Tabula Regia” siano e divengano sempre più vere e proprie vetrine della reggianità, tessere importanti nel mo- saico dell’offerta ricettiva e turistica della provincia. C’è ancora, però, qualcosa da fare. Se vogliamo conseguire gli obiettivi che ci siamo dati, la ricerca deve continuare, perché il rapporto con la tradizione non può esaurirsi nella mera ripetizione, che codifichi e irrigidisca la tavola. C’è sempre stato, infatti, lo scar- to creativo della “rezdora” che ha contribuito a rendere innumerevoli le varianti. L’onore doverosamente tributato alla tipicità, beninteso, non deve comportare il sacrificio della fantasia. Roberta Rivi - Councillor for Agriculture of the Province of Reggio Emilia T he ideas and activities of “Tabula Regia” are something for myself and the Province of Reggio Emilia to be proud of. In terms of continuity and its own traditional values, the gastronomy of Reggio Emilia is today a living reality. It proudly proves the relationship between our fertile land and its population. It is because of this tie that our gastronomy uses local agricultural products, which increase the demand for typicality. We must strive to spread and offer this wealth to an increasing number of people. The creation of a route of twenty gourmet and tradition locations, restaurants, ‘trattorias’, taverns and pubs sharing the same love for the exquisite products from our territory and typical cuisine, is indeed very encouraging. The steps we have completed du- ring this project, including the in-depth studies carried out on the products which are governed by the ‘regulated production’ of the province and the region, the philological rediscovery of those traditional dishes which face the threat posed by the globalised fast-food industry and the direct approach with farms, dairies, wine cellars and vinegar producers, have created the conditions for the restaurants involved in the “Tabula Regia” programme to be and to become more and more true and proper showcases of typical products of Reggio Emilia, important pieces in the mosaic offered by the hotels, restaurants and tourist attractions in our province. Our work is, however, not complete, yet. If we wish to reach our goals, this research must continue. Our relationship with tradition cannot be confined to mere repetition: this simply converts tradition into a code and stiffens our cuisine. The creativity of the “rezdora” (housewives) has in fact always made a difference and has always been a part of our tradition contributing to the countless variations we have today. This does not mean, obviously, that the respect which is rightfully attributed to our local products, should lead us to give up our creativity. 5
Aldo Ferrari - Presidente Camera di Commercio di Reggio Emilia L a Camera di Commercio di Reggio Emilia è da sem- pre fortemente orientata e impegnata al sostegno ed alla promozione delle produzioni e delle specialità alimentari d’eccellenza che la nostra terra e la grande abilità e dedi- zione degli operatori reggiani sanno regalarci. L’impegno è rivolto alla diffusione della conoscenza e dell’immagine delle nostre produzioni sul nostro territorio, in Italia e al- l’estero, con attenzione particolare alle moderne tendenze del consumo, di beni alimentari ed al tempo stesso di tempo libero, di turismo e cultura. Un aspetto importante di questa attività concerne il rafforzamento del le- game tra le produzioni tipiche e la promozione del territorio che ha nel- l’enogastronomia uno dei suoi principali punti di forza. Il progetto “Tabula Regia” è in tal senso strategico per la nostra realtà provinciale, e si iscrive felicemente nel quadro della proficua collaborazione avviata tra la Camera di Commercio e la Provincia di Reggio Emilia. Aldo Ferrari - Chairman of Chamber of Commerce of Reggio Emilia Reggio Emilia Chamber of Commerce has always shown a big effort and engage- ment towards the support and promotion of the excellent gastronomic specialities of our land, produced by farmers with great abilities and devotion. This effort has consisted of making our gastronomic specialities known all around Italy and foreign countries, taking into account the modern food consumption trend, the free time management, tourism and culture. An important aspect of this activity concerns the strengthening of the link between typical products and our territory, where food and wine are so important. In this sense, “tabula regia” project is one of the most relevant activities, as a result of the successful collaboration between Provincia di Reggio Emilia and Chamber of Commerce. 6
I TESORI GASTRONOMICI DELL’EMILIA-ROMAGNA L’ Emilia-Romagna per la sua collocazione geografica è da sempre crocevia di popoli, strade, merci e culture. Una terra ricca di storia e di tradizioni, che conserva la ricchezza della sua cultura contadina, pur essendo fortemente proiettata nel terzo millennio. La memoria del passato traspare dai dialetti, dalle usanze, dai modi di vita, e si riflette in maniera massiccia nei prodotti e nei piatti della gastronomia regionale. L’Emilia-Romagna è famosa nel mondo per il suo “mangiare bene”, per la sua ricerca del gusto e del sapore nei cibi e per l’artigianalità e la genuinità della loro preparazione. Si colloca infatti ai vertici della produzione di alimenti che hanno ottenuto il riconoscimento di Denominazione d’Origine Protetta - DOP - o di Indicazione Geografica Protetta - IGP - che tutelano i prodotti di qualità legati indissolubilmente al proprio territorio d’origine, ed è molto ricca di Pro- duzioni Tradizionali. Il Parmigiano-Reggiano ne è un chiaro esempio, formaggio a pasta dura, semigrasso, che viene pro- dotto con latte di vacca di alta qualità, proveniente da allevamenti della zona di produzione; nelle pro- vince di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a destra del fiume Po. “Non si fabbrica, ma si fa”, con l’esperienza dei casari, abili a miscelare con le mani il latte, il caglio, il sale ed il fuoco, ottenendo un formaggio che viene lasciato a stagionare per un minimo di dodici mesi, in grandi forme di oltre trenta chili ciascuna, per ognuna delle quali occorrono almeno seicento litri di latte. Di particolare rinomanza gode il “Vacche Rosse” prodotto con il latte dell’antica razza reggiana. Il Parmigiano-Reggiano ha un ruolo d’onore nei piatti della tradizione culinaria reggiana ed emi- liana, grazie al suo gusto inimitabile, al suo uso nelle paste ripiene, nei condimenti, ed in scaglie abbinato all’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Quest’ultimo è un’altra grande eccellenza del territorio reggiano, prodotto con una storia antichissima, condimento principe della tavola, intenso e corposo, caratterizza in maniera unica ogni cibo. Pro- dotto da mosto cotto di vitigni selezionati, invecchia in botticelle di legno (gel- so, ciliegio, castagno, frassino, ginepro e rovere), tenute in soffitta, in un lungo 7
processo della durata minima di dodici anni, durante il quale il mosto subisce con la cottura una fermentazione alcolica, seguita da una acetica, affinando e riducendosi sempre di un terzo, di modo che da 30 litri di mosto cotto dopo dodici anni si possono ricavare solo tre litri di Aceto Balsamico Tradizionale. Tra i vini importanti di questa terra spicca il Lambrusco, vino unico nel suo genere, certifi- cato a marchio DOC (denominazione d’origi- ne controlata) per alcune sue tipologie, come il Reggiano lambrusco, o il Reggiano lambru- sco salamino, due DOC dal gusto inimitabile e frizzante, da accompagnare con i sapori e le tipicità locali. Fra gli altri vini che sono degni di menzione particolare, vanno ricordati sicu- ramente il Sangiovese, simbolo della Romagna e delle sue genti, decise, forti e coinvolgenti come il suo colore, ed il Gutturnio, vanto e lode dell’Emilia più settentrionale. Tra i bianchi, il Colli di Scandiano e Canossa DOC, Bianco classico o Malva- sia, vini stimati ed apprezzati per la loro freschezza e per la loro intensità, o l’Albana di Romagna, primo vino bianco in Italia ad ottenere la certificazio- ne DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita) e il Pignoletto DOC dei colli bolognesi. L’Emilia è poi la patria dei salumi, del Prosciutto di Parma DOP, universalmente apprezzato per la dol- cezza e per il suo sapore vellutato, per l’alta qualità e l’accuratezza di ogni sua fase della produzione e della stagionatura, un gusto protetto, curato e ricer- cato dal Consorzio, che ne tutela l’immagine e la peculiarità. Da citare senza dubbio la Mortadella IGP, che in al- cuni paesi viene chiamata addirittura “Bologna”, a ricordare lo stretto lega- me tra prodotto e zona d’origine. Un salume ca- ratteristico per colore, fragranza e profumo, che in- vitano sempre ad averne un’altra fetta, è il Culatello di Zibello DOP, prodotto dalla coscia di suino adulta, lavorato per conferire la caratteristica forma a pera, insaccato nella vescica di maiale e lasciato a stagionare un anno all’interno delle cantine parmensi, di modo che venga avvolto dalle nebbie e dal sapore della tradizione, che confe- riscono allo stesso quell’aroma inimitabile. Legati alla lavorazione della carne di suino si distin- guono poi i numerosi insaccati che la cucina tradi- zionale Emiliano-Romagnola propone in diverse tipologie, come ad esempio il Cotechino e lo Zampone di Modena IGP, nati 8
secondo la tradizione nel Cinquecento, per conservare durante l’assedio della città di Mirandola, la preziosa carne dei suini, diven- tando una pietanza principe della tradizione gastronomica locale. Altre specialità apprez- zate sono il Salame Fiorettino, tipico dell’Ap- pennino di Reggio Emilia dai saporitissimi lardelli tagliati a mano, che deriva il nome dall’in- saccatura particolare dell’intestino crasso suino, che ricorda un piccolo fiore, la Spalla Cotta di S. Secondo Parmense, la Coppa e la Pancetta Pia- centina DOP. Si deve poi menzionare per la qualità, l’elevato standard degli alleva- menti e per i risultati raggiunti, i tagli di carne fre- sca suina (braciole, filetto, fettine, lonza, puntine) del Gran Suino Padano DOP, e la carne del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, selezio- nata tra le razze bovine della Chianina, Romagnola e Marchigiana, che si apprezza al massimo grado cucinata alla griglia con un filo di ottimo olio di oliva extra vergine. In regione è presente anche una piccola ma peculiare produzione di Olio Extra Vergine di Oliva di Brisighella DOP, che si produce nella stretta “vallata del fiume Lamone” nel territorio faentino, prodotto dalla varietà “Nostrana di Brisi- ghella”. Un intenso extra vergine frutto della selezione varietale, estratto a freddo per gocciolamento. Altri prodotti che si affacciano con forza al mercato sono lo Squacquerone di Romagna, formaggio fresco prodotto in tutto il territorio romagnolo, a pasta particolarmente molle, senza cro- sta, a forma indefinita (per questo il suo nome carat- teristico) con peso variabile da 1 a 3 kg, dal sapore di latte leggermente acidulo. Viene preparato tutto l’an- no, ma va consumato fresco al massimo in tre giorni, e si accompagna spesso ad un’altra emergenza gastronomica emiliano romagnola rinomata nel mondo: la Piadina Romagnola. Altri formaggi importanti sono il Pecorino dell’Appen- nino Reggiano e il Formaggio di Fossa di Soliano Rubicone e Talamello DOP. Infine meritano di essere ricordate la Pera dell’Emilia-Romagna IGP, le Pesche e Nettarine di Romagna IGP, e la Patata di Bologna DOP, produzioni orticole e frutticole che integrano il ricco paniere di bontà di questa fortunata regione. 9
THE FOOD GEMS OF EMILIA ROMAGNA B ecause of its geographical position, Emilia Romagna has always been a crossroads, watching over people passing and a meeting place for roads, trades and cultures. It is a land brimming with history and local traditions, clinging steadfastly to the heritage of its country roots whilst casting its dice towards the future and the new millennium. Memories of the past are revealed by the many dialects still spoken and by the local customs and lifestyle, but are mostly reflected in the food and local specialities still prepared throughout the region. Emilia Romagna is famous all over the world for being a place of “food lovers”: peo- ple who are prepared to search out special flavours and tastes, and renowned for their craftsmanship in the preparation of homely, local recipes. It is at the top of the league table of foods with DOP recognition – protected designation of origin – or IGP reco- gnition – protected geographical indication – safeguarding top quality products that are unquestionably bound to their original local area; it also abounds in Traditional Products. Parmigiano-Reggiano cheese is a good example: a semi-fat, hard cheese made with the highest quality milk of cows raised exclusively in the local area, na- mely the provinces of Parma, Reggio Emilia and Mo- dena, left of the river Reno in Bologna province and right of the river Po in Mantua province. “Made, not manufactured” as the slogan goes, thanks to the expe- rience of master dairymen and their skilful mixing of milk, rennet and salt by hand. It is then heated to produce a cheese that has to be left to mature for a minimum of twelve months, in large wheels each weighing over thirty kilograms, each of which corresponds to at least six hundred litres of fresh milk. The “Vacche Rosse” Parmigiano-Reggiano is particularly renowned and is made with milk of a breed of red cows which is traditional of the area surrounding Reggio Emilia. Parmigiano-Reggiano enjoys a place in the role of honour of traditional food from Reg- gio Emilia and the whole of Emilia region, a place won through the merits of its incom- parable taste, its abundant use in stuffed egg pasta, in dressings and as a cheese in its own right, accompanied by a few drops of Traditional Balsa- mic Vinegar from Reggio Emilia. This is another product of excellence from the Reggio Emilia area whose history goes way back in time, the king of dressings whose intense, full-bodied aroma is able to enhance the flavour of any food. It is made from the boiled must of selected varieties of vines and then aged in barrels made of particular woods (mulberry, cherry, chestnut, ash, juniper and oak), kept up in the attic awaiting the end of a process that takes at least twelve years. During this 10
time, the alcohol in the must ferments after the boi- ling stage, before becoming vinegar which gradually matures as the overall amount drops by a third, so that from 30 litres of boiled must only three litres of Traditional Balsamic Vinegar are obtained when the twelve years are up. Lambrusco is one of the best known wines from the area, an important wine that is truly one of a kind. Some varieties have been awarded the DOC certifica- te (product with a protected origin), such as Reggia- no lambrusco or Reggiano lambrusco salamino: two DOC wines whose incomparable, sparkling ta- ste is a perfect complement for the local flavours and specialities. The other wines we should not forget to mention in- clude Sangiovese, the ultimate symbol of Romagna and of its people whose character is as strong, determined and absorbing as the colour of the wine itself, and Gutturnio: the pride and glory of the northernmost parts of Emilia. The white wines include Colli di Scandiano e Canossa DOC, Bianco classico and Malvasia: popular wines that are highly regarded for their fresh and intense aroma. Another two whites are Albana di Romagna, the first white wine in Italy to be awarded DOCG certification (product with a guaranteed and protected origin) and Pignoletto DOC from the hills above Bologna. Emilia is also the home of ham and cold cuts, from Prosciutto di Parma DOP, considered a real deli- cacy by people across the globe for its sweet, velvety taste, its premium quality and the care taken during every stage in its production and curing. Its taste is protected, managed and studied by an apposite Consortium, safeguarding its image and its extraor- dinary characteristics. And, without a doubt, Mortadella IGP is also worth mentioning. In some countries it is actually known as “Bologna”, recalling the close ties linking this product to its geo- graphical origins. The colour and fragrant aroma of Culatello di Zibello DOP makes it impossible to resist the temptation of “just another” slice of this characteristic cured meat made from the thigh of an adult pig with a special process lending it its typi- cal pear-like shape. The meat is packed into a casing made of the pig’s bladder and left to cure for at least a year inside special warehouses close to Parma; the touch of the local mists gives it the aroma of tradition, lending it its distinctive and incomparable taste. There are numerous other sausages also connected with pork, prepared according to several traditional recipes from Emilia and Romagna, such as Cotechi- 11
no and Zampone di Modena IGP Tradition says they were first made in the sixteenth century as a way of preserving expensive pork during the siege of Mirandola, and gradually became one of the best loved dishes on local tables. Other popular specialities include characteristic Salame Fioretti- no from the Apennines above Reggio Emilia with its tasty, hand-chopped lardons. It gets its name from the unusual casing made of the pig’s large intestine, giving it the look of a small flower. There are also San Secondo Parmen- se Spalla Cotta, Coppa and Pancetta Piacentina DOP. High standards are the norm at local farms rai- sing Gran Suino Padano DOP pigs, whose excellence results in some superb cuts of fresh pork (chops, fillet, slices, loin and ribs), or Vitellone Bianco Centrale IGP cows for selected tender beef from the local Chiani- na, Romagnola and Marchigiana breeds, at its best simply cooked over a charcoal grill and dressed with a drizzling of excellent extra virgin olive oil. The region also has a small yet prized production of Brisighella Extra Virgin Oli- ve Oil DOP in the narrow “Lamone river valley” near Faenza. The oil is made from lo- cal “Nostrana di Brisighella” olives. It is an intensely-flavou- red, extra virgin oil whose character comes from the selected olive variety and from being pressed cold, drip by drip. Other products meeting consumers’ ex- pectations are Squacquerone di Romagna, a fresh cheese made throughout Romagna with a par- ticularly soft consistency and no crust; it isn’t given a particular shape (this is where it gets its rather unusual name from), generally weighs anything between 1 to 3 kg and has a slightly acidic taste. It is made throughout the year but must be eaten very fresh, as it can be kept for three days at the most. It is often accompanied by another culinary gem from Emilia Romagna, known all over the world: Piadina Romagnola. Last but not least, Emilia-Romagna IGP Pears and Romagna IGP Peaches and Nectarines are also worth a mention, as indeed are Bologna DOP Potatoes, local fruit and vegetables adding to the bounty of the shopping baskets of the local housewives in this fortunate area. 12
Cosa sono le DOP e le IGP? I prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna, per le loro eccezionali caratteristiche, hanno ottenuto dall’Unione Europea la riconoscibilità ufficiale di Denominazione di Origine Protetta e di Indicazio- ne Geografica Protetta. Il marchio DOP, più restrittivo, è applicato a quei prodotti per i quali tutto il processo produttivo, compreso l´approvvigionamento della materia prima, avviene in un area geo- grafica delimitata, di ridotte dimensioni, e nella quale si determina un legame univoco e specifico tra prodotto e territorio, secondo precisi standard. Il marchio IGP viene attribuito a prodotti per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipendono dall’origine geografica e la cui produzione avviene in un’area geografica determinata. What are DOP and IGP products? Emilia Romagna’s DOP and IGP products owing to their exceptional characteristics have obtained the offi- cial designation of Denomination of Protected Origin and Protected Geographic Indication from the European Union. The DOP mark, stricter than IGP, applies to those products for which the entire production process, including the supplying of the raw materials, takes places within a delimited geographical area of small dimen- sions, and in which a clear and specific relationship between the product and the geographical zone is determined, according to precise standards. IGP mark is for products with a specific quality, the reputation and another characteristic depend on the geographic origin such as their production has to be situated in a specific area. I nostri Prodotti DOP I nostri Prodotti IGP (Denominazione di Origine Protetta) (Indicazione Geografica Protetta) Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Asparago verde di Altedo Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP Coppia ferrarese Coppa Piacentina DOP Cotechino Modena Culatello di Zibello DOP Fungo di Borgotaro Grana Padano DOP Marrone di Castel del Rio Olio Extra Vergine di oliva Colline di Romagna DOP Mortadella Bologna Olio Extra Vergine di oliva di Brisighella DOP Pere dell´Emilia-Romagna Pancetta Piacentina DOP Pesca e Nettarina di Romagna Parmigiano-Reggiano DOP Scalogno di Romagna Prosciutto di Modena DOP Vitellone bianco dell’Appennino centrale Prosciutto di Parma DOP Zampone Modena Provolone Valpadana DOP In regime di protezione transitoria Salame Piacentino DOP Gran Suino Padano DOP Salamini italiani alla cacciatora DOP Patata di Bologna DOP Formaggio di Fossa di Soliano Rubicone e Talamello DOP Amarene brusche di Modena IGP 13
Paolo Ferraboschi - Presidente Confcommercio di Reggio Emilia Prodotti tipici, qualità, cibo, così generosamente affluenti nella Provincia reggiana, vengono esal- tati dai nostri ristoratori, fra i più attraenti amba- sciatori del territorio. Questi mix costituiscono un autentico valore aggiunto per l’economia, il turi- smo e, perché no, la cultura. “Giacimenti preziosi” che evocano non solo un profondo legame col territorio, pregno di sapori e profumi ma coniugati con una ricchezza storico ambientale che aumenta il prestigio della nostra Provincia. L’utilizzo dei prodotti tipici accompagnati e proposti dagli chef del Gusta- Re, Consorzio costituito in ambito Confcommercio, nei loro luoghi di ospi- talità e ristoro assecondano genuinità e tipicità allontanando decisamente il pericolo dell’omologazione del gusto. Una ristorazione capace di garantire con informazioni ampie e trasparenti la cultura di un luogo, la sua elevata “qualità” accresce in competitività, sottolineandone gli spiccati elementi identitari, utile leva per la promozione del territorio e indispensabile per attuare una politica di marketing orien- tata alla sua valorizzazione. Paolo Ferraboschi - Chairman of Confcommercio of Reggio Emilia O ur restaurants, which are some of the most attractive representatives of our ter- ritory, pay tribute to the typical products, quality and food which abound so gene- rously in the Province of Reggio Emilia. These ‘mixtures’ are a true added value for the economy, tourism and - why not - for culture. These “precious gold mines” are reminiscent not only of a deep bond with our territory, which is rich in flavours and scents, but are also linked to the historical natural wealth of our environment, which increases the prestige of our Province. The use of typical products which are presented and offered by the chefs of “Gusta- Re”, the Consortium established within the Confcommercio (General Confederation of Trade, Tourism, Services and SMEs), in their catering facilities and restaurants, support the genuineness and typicality of the products, dismissing for good the danger of any ‘standardization’ of tastes. Thanks to clear, wide-spread information, these catering services are able to gua- rantee the culture of an area, and their high “quality” becomes more competitive and underlines its own particular characteristics. This is a useful incentive for the promotion of the territory and essential to start a marketing strategy which is based on the increase of its values. 14
Francesco Pignagnoli - Presidente Confesercenti di Reggio Emilia Nuova iniziativa organizzata dalla Provincia di Reggio Emilia per far conoscere le nostre eccellen- ze gastronomiche e i prodotti della tradizione. Non dubitiamo che essa avrà successo come già avviene per le tre iniziative che Confesercenti organizza nel corso dell’anno: “Insieme al ristorante” in primave- ra, “Antichi Sapori di fiume” in estate e “Profumi e Sapori d’autunno” nel mese di ottobre. Questa che presentiamo non è soltanto una guida gastronomica per illustrare i nostri prodotti tipici, ma è un complesso evento culturale che intende valorizzare l’agricoltura, la tra- dizione e la ristorazione di questa nostra terra ricca e generosa. Di ciò che andiamo orgogliosi è bene ricordarsi e far in modo che venga conosciuto. Il nostro territorio, anche attraverso questa iniziativa, potrà essere valorizzato maggiormente nella sua qualità di “deposito” del cibo genuino dal gusto pieno e indimenticabile. Contestualmente i prodotti tipici reggiani sono il tramite per valorizzare il territorio e sicuramente contribuire al suo svilup- po economico. Ci fa piacere che, ancora una volta, questo processo passi attraverso il lavoro costante, a volte sconosciuto e spesso non apprezzato come si dovrebbe, dei nostri ristoratori. Francesco Pignagnoli - Chairman of Confesercenti of Reggio Emilia This new initiative was organised by the Province of Reggio Emilia, with the aim of introducing our gastronomic excellence and exquisite traditional products. We have no doubt that it will share the success of the three initiatives which have already been organised by Confesercenti (the Shopkeepers’ Federation) for this year: “Let’s dine together” in spring, “Old river-side flavours” in summer and “The scents and flavours of autumn” in the month of October. The initiative we are presenting today, is not only a gastronomic guide to illustrate our typical products, but rather a complex cultural event, aiming at increasing the value of agriculture, of our traditions and of the catering services offered in our rich and generous terri- tory. We should remember the reason for our pride and take steps to make sure that it is duly recognised. This initiative also gives our territory the chance of gaining further increased value as a “gold mine” of genuine, flavoursome and unforgettable food. At the same time, the typical products of Reggio Emilia give us the chance to enhance the value of our territory and certainly to contribute to its economic development. We are pleased to see that this process is being achieved, yet again, thanks to the constant hard work of our restaurateurs, which is often not seen and not appreciated as it should be. 15
Particolare della lunetta del Duomo di Reggio Emilia 16 - Lunette in Reggio Emilia Cathedral (detail)
LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA: TRATTI SALIENTI DI UN TERRITORIO E DELLA SUA GENTE Una terra che taglia trasversalmente la pianura padana, dalle acque vitali del Po alle maestose cime appenniniche. Un panorama mai uguale, non omoge- neo, in realtà un perfetto campionario di quattro diverse aree dai caratteri e dagli elementi costitutivi differenti, che hanno influenzato in maniera deter- minante, la nascita, lo sviluppo, le produzioni e le tradizioni della sua popola- zione. Questo è il territorio della provincia di Reggio Emilia. Partendo da settentrione ci imbattiamo in quelle che sono denominiate “le ter- re del fiume”: un ambiente che trae vita e forza dallo scorrere di un turbolento alleato quale sa essere solo il fiume Po. Scendendo a sud troviamo l’estesa pianura padana, con i campi, i filari di uva, le tante coltivazioni, con i paesi che punteggiano con la loro presenza i vasti spazi del territorio. Incontriamo poi la collina che sale dapprima lentamente con dolci ondulazio- ni e poi improvvisamente impenna tra castelli, vigneti e panorami mozzafiato, per poi estendersi verso l’appennino con i boschi verde scuro e le praterie più chiare e i pascoli che spuntano fra le alte pietraie. Una provincia ricca di passato e tradizione che hanno lasciato tracce larga- mente visibili ai giorni nostri, a partire dalla dominazione Romana, al primo periodo medioevale con le chiese bizantine e gli agglomerati longobardi, per sfociare poi nella brillante epopea matildica con i castelli che contrassegnano ogni colle della zona e le pievi che ancora oggi fanno sentire l’eco delle loro campane. Si possono scoprire poi i tesori delle corti rinascimentali quali Scan- diano, Novellara, Guastalla e tante ancora, senza dimenticare le testimonianze della tradizione popolare, quali gli antichi caselli, esempio lampante dell’altis- simo livello che la cultura contadina ha saputo raggiungere o le case coloniche, con le torri colombaie oppure le austere “case a torre”, elementi caratteristici di un’evoluzione costruttiva derivata dalla memoria e dall’esperienza. Una terra che produce eccellenze, nel cui novero spiccano quelle enogastro- nomiche che già da tempo hanno travalicato i confini regionali e che si affac- ciano con forza anche oltre oceano: Parmigiano-Reggiano, lambruschi, Aceto Balsamico Tradizionale, salumi ed una riconosciuta quanto apprezzata cucina, sono solo alcuni elementi che fanno sì che Reggio Emilia venga ricordata an- che lontano dalla pianura padana. Senza dimenticare le svariate produzioni artigianali, manifatturiere e industriali che diffuse su tutto il territorio provin- ciale, rendono l’economia reggiana competitiva nel mondo. Una provincia, quella di Reggio Emilia, che ha saputo sviluppare le proprie prerogative e le proprie capacità in modo equilibrato ed armonico, dando vita ad una realtà del “viver bene”, ad un benessere diffuso, e che è pronta ad affrontare le sfide future facendo tesoro delle proprie tradizioni, dei propri sa- peri e della saggezza della sua gente, generata, cresciuta e maturata nei secoli dalla terra e dal lavoro dei campi. 17
THE PROVINCE OF REGGIO EMILIA: THE MAIN FEATURES OF A LAND AND ITS PEOPLE A n area slicing across the wide plain on both sides of the Po river, from the life-giving waters of the Po itself to the majestic peaks of the Apennine mountains. A disconti- nuous, ever-changing panorama; actually, a perfect cross-section of four different areas with totally different characters and features, all exerting a decisive effect on the birth, development, production and traditions of its people. This is a description of the province of Reggio Emilia. Starting out from its northernmost outposts, you first come across what is known as “river lands”: an area that draws its lifeblood from the flow of that tumultuous ally that is the river Po. As you go south, you cross the broad reaches of the plain, with its fields, rows of vines and many other crops, with towns and villages sporadically breaking up the vastness of this flat area. You then run up against the hills: at first rising gently in soft contours and then sud- denly soaring up amidst castles, vineyards and breathtaking sceneries, stretching out towards the Apennines, clad in dark green woods or paler green meadows, the pastures glittering amongst the high rocky peaks. A province with a rich past and heritage, whose mark is still on show today for all to see, starting with the domination of Rome, followed by the early Middle Ages with the Byzantine churches and the Lombard agglomerates, leading onto the brilliant epos of Matilda, whose castles still mark the top of every hill in the area, the echo of church bells still ringing out today. A wealth of Renaissance courts lie waiting to be discovered such as Scandiano, No- vellara, Guastalla and many others, without forgetting the vestiges of a local, country heritage, such as the old cheese dairies, an unmistakable example of the high standards reached by the culture of the country folk. They also include the farmhouses with their dovecotes and the austere “tower houses”, typical features showing buildings develo- ped according to memory and experience. A land of excellent produce, with many foods and wines that have overrun their local boundaries, finding favour way beyond the region long ago and now firm favourites far overseas: Parmigiano-Reggiano cheese, Lambrusco wines, Traditional Balsamic Vi- negar, cold cuts, along with many highly-considered local dishes: these are just some of the things making Reggio Emilia a favourite a long way away from the Po valley. Without forgetting the wide variety of handcrafted goods and products made by manu- facturing firms and companies based throughout the area, making Reggio’s economy very competitive on an international scale. The province of Reggio Emilia has been capable of working out its prerogatives and de- veloping its skills in a balanced and harmonious way. The result is a place where living standards are high. There is a general sense of wellbeing here. It is a place ready to take on future challenges by dipping into the wealth of its heritage, its inherent skills and the wisdom of the local people, who were born of the land and grew up and matured throughout the centuries by working the fields. 18
Antico Casello 19 reggiano - Old Cheese Dairy near Reggio Emilia
Duomo di Guastalla - Guastalla Cathedral Piazza Bentivoglio, Gualtieri - The main square in Gualtieri Rocca di Reggiolo - Reggiolo fortress 20 Piazza di Brescello - The main square in Brescello
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River Ristoranti delle terre del Po Laddove la pianura padana scivola lentamente e l’orizzonte si allunga ver- so le prime propaggini prealpine che nelle giornate serene si affacciano sul fondo della scena, il fiume Po, con la sua sinuosa presenza, taglia a metà la terra, separando province, tradizioni e storia. Un elemento naturale che ha inciso enormemente sui costumi, sull’economia, sulla vita delle popolazioni cresciute dietro ai suoi argini. In territorio reggiano incontriamo Guastalla, centro padano di origine longobarda con una millenaria storia, in passato corte ricca di letterati e poeti, con palazzi, chiese che ornano il suo elegante centro storico. Poco discosto Gualtieri la sua splendida piazza e la munita rocca e la marziale Reggiolo, propaggine di Reggio Emilia, costruita intor- no al Tredicesimo secolo, per difendere le acque del Po e della Tagliata dai pericolosi attacchi mantovani, testimoniati dal fortilizio, che ancora ferreo e possente, si alza al centro del medioevale paese, con il fortissimo mastio. Luzzara, cresciuta in riva alle acque, di bellezza artistica e dall’atmosfera coinvolgente e Brescello dove all’improvviso ci si aspetta di vedere la sa- goma di Don Camillo sul campanile della chiesa inveire contro il sindaco Peppone. Centri fiorenti e ricchi di storia, circondati da un ambiente unico, uno spazio libero ed enorme, in cui si è affermata un’agricoltura che è figlia di un sapere antico, affinato nei secoli e che grazie alla tenacia e all’attacca- mento alla terra dei suoi abitanti primeggia per quantità e qualità delle sue produzioni. Restaurants along the Po River H ere, where the plain slips lazily by and the horizon stretches out towards an al- lusion of the first Alpine foothills, a hidden backdrop only emerging on crystal clear days, the sinuous course of the river Po slices through the fields, splitting provinces, traditions and history into two. A natural element that has played a decisive role on the customs, economy and lives of the people living on its banks. Guastalla lies within the boundaries of the Reggio Emilia area. It is a town whose roots date back a thousand years to the Lombards, once a noble court patronized by men of letters and poets, with palaces and churches adding to the elegance of the old town centre. Gualtieri is just a short distance away, with its splendid square and fortified castle, as is Reggiolo: a military offshoot of Reggio Emilia, built around the thirteenth century to defend the river Po and the river Tagliata from the danger of attack by the Mantuans, as shown by the fortress still standing unyielding and magnificent in the centre of the medieval town, with its formidable donjon. Luzzara lies on the river bank, a town of artistic and captivating beauty. Brescello exudes the spirit of Don Camillo: you almost expect to see his shadow fleeting across the church tower, as he lashes out against the town’s mayor, Peppone. Flourishing towns, replete with history, that are immersed in a unique environ- ment, a boundless, enormous space that is the realm of farmers who make the most of their time-honoured skills, passed down over the centuries. It is their tenacity and their love of the land that has helped set this area aside, known for the quality and abundance of its products. 21
Fiume Po - River Po 22
Ristoranti delle terre del Po 1. Osteria Antonio Ligabue 2. Ristorante Albergo Villa Montanarini 3. Ristorante Al Lupo 23 Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River 1. Osteria Antonio Ligabue Piazza IV Novembre, 6 42044 Gualtieri (RE) Tel. +39 0522 828120 / +39 0522 220095 Fax +39 0522 829294 e-mail: info@albergoligabue.com italiano english Ambiente familiare, caldo ed acco- Warm, family atmosphere with furni- gliente arredato in stile provenzale ture in Provençal style with an inviting con un’invitante distesa estiva. outdoor area for summer dining. Offre la possibilità di gustare la cuci- An opportunity to try some of the tradi- na tradizionale del territorio. tional specialties. Fra le specialità della tradizione reg- It serves some of the traditional giana segnaliamo: specialities from Reggio, including: - Selezione di salumi e formaggi tra- - Plate of traditional cold cuts and chee- dizionali se types - Cappelletti in brodo di cappone - Cappelletti in capon stock (made with (con pasta fresca di produzione fresh home-made pasta) propria) - Tortelli made with spinaches or pum- - Tortelli verdi e di zucca (con pasta pkin (made with fresh home-made fresca di produzione propria) pasta) - Guancialino di maiale brasato al - Pork cheek braised in red wine with vino rosso con cipolline borettane Boretto onions and grilled polenta e polenta alla griglia - Lightly smoked capon salad with Ita- - Insalatina di cappone leggermente lian sweet bacon and balsamic vine- affumicata con pancetta all’Aceto gar Balsamico - Parmigiano-Reggiano flan with celery - Flan di Parmigiano-Reggiano con and pears sedano e pere - “Sbrisolona” cake. - Torta “sbrisolona”. 24
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River Altre specialità: Other specialities: - Lasagne al farro con verdure di - Spelt lasagna and vegetables in sea- stagione e salsa di vino bianco e son, with white wine sauce and Par- Parmigiano-Reggiano (con pasta migiano-Reggiano cheese (made with fresca di produzione propria) fresh home-made pasta) - Ravioli ripieni di formaggio con - Cheese-filled ravioli with duck sauce ragù d’anatra (con pasta fresca di - Hot chocolate flan produzione propria) - Ricotta and strawberry flan (made - Flan di cioccolato caldo with fresh home-made pasta). - Flan di ricotta e fragole. Come raggiungerci: da Bologna How to reach us: from Bologna lea- uscita autostradale A22 di Car- ve the A22 motorway at Carpi; from pi; da Mantova uscita autostra- Mantua leave the motorway at the dale Reggiolo/Rolo. Nel centro Reggiolo/Rolo exit. After leaving the di Gualtieri, di fianco a Palazzo motorway, follow the signs for Gual- Bentivoglio. tieri. In the centre of Gualtieri, we are Orari d’apertura: aperto tutti i next to Palazzo Bentivoglio. giorni eccetto il sabato ed il lune- Open: open daily except Saturday dì a pranzo e la domenica sera. and Monday lunchtime and Sunday Prezzo medio: 35,00 – 38,00 euro at dinner. (bevande escluse). Average price: 35,00 – 38,00 euros Cantina: 180 etichette italiane. (plus drinks). Carte di credito: tutte eccetto Di- Wine list: 180 Italian wines. ners ed American Express. Credit cards: All except Diners and Numero coperti: 60 – 70, con la American Express. possibilità di effettuare banchetti Covers: 60 – 70, buffets for 100 peo- per 100 persone. ple can be accommodated. 25
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River 2. Ristorante Albergo Villa Montanarini Via Mandelli, 29 42045 Villarotta di Luzzara (RE) Tel. +39 0522 820001 Fax +39 0522 820338 e-mail: villamontanarini@virgilio.it italiano english Villa Montanarini, è un’antica villa pa- Villa Montanarini is an old, noble villa trizia costruita nel 1673 sul podere de- built in 1673 on the “Torchio” smallhol- nominato “Torchio”. Ristrutturata nel ding. It was renovated in 1995 and ope- 1995, dal 1997 si propone come hotel a ned its doors as a four-star hotel in 1997. quattro stelle. Il ristorante offre un’ac- The restaurant’s luxurious interior and cogliente atmosfera con interni decorati antique furniture create a friendly atmo- in stile con mobili d’epoca e prevede la sphere; receptions, weddings or business possibilità di organizzare ricevimenti, lunches or dinners can all be arranged. matrimoni, pranzi e cene aziendali. It serves some of the traditional spe- Fra le specialità della tradizione reg- cialities from Reggio, including: giana segnaliamo: - Local cold cuts - Affettati tipici reggiani - Tortelli made with spinaches or pum- - Tortelli verdi e di zucca (con pasta pkin (made with fresh home-made fresca di produzione propria) pasta) - Risotto alla fonduta di Parmigia- - Risotto with Parmigiano-Reggiano fon- no-Reggiano ed Aceto Balsamico due and balsamic vinegar - Cotechino con purè - Cotechino with potato puree - Sformatino di Parmigiano-Reggiano - Parmigiano-Reggiano flan - Tagliata di scottona all’Aceto Bal- - Thinly-sliced young beef with balsamic samico. vinegar. 26
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River Altre specialità: Other specialities: - Carpaccio di filetto al tartufo nero - Carpaccio of beef fillet with black truffles - Anatra arrosto - Roast duck - Filettini di maiale al marsala e pi- - Pork fillets with Marsala wine and pine noli nuts - Semifreddo al croccantino - Croccantino parfait - Crostata con confettura di frutta. - Fruit jam tart. Come raggiungerci: da Reggiolo How to reach us: from Reggiolo fol- seguire le indicazioni per Gua- low the signs for Guastalla and turn stalla, girare a destra dopo il car- right after the Villarotta sign. From tello di Villarotta, o da Guastalla Guastalla: follow the signs for Reg- seguire per Reggiolo e girare a giolo and turn left 50 metres after the sinistra 50 metri dopo il semaforo traffic lights in the centre of Villarot- nel centro di Villarotta. ta. Orari d’apertura: tutti i giorni Open: everyday from noon to 2:00 dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 20:00 p.m. and from 8:00 p.m. to 10:00 alle 22:00, chiuso la domenica. p.m., closed Sunday. Prezzo medio: 35,00 – 40,00 euro Average price: 35,00 – 40,00 euros (bevande escluse). (plus drinks). Cantina: ampia e qualificata scel- Wine list: wide selection of high ta di etichette. quality wines. Carte di credito: tutte. Credit cards: all. Numero coperti: 48 alla carta, Covers: 48 à la carte, 120/140 ban- 120/140 a banchetto. quet. 27
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River 3. Ristorante Al Lupo Via Moglia, 102 42046 Villanova di Reggiolo (RE) Tel. +39 0522 210136 Fax +39 0522 210136 italiano english Locale rustico ed accogliente a con- Warm, family-run, rustic restaurant. duzione famigliare. Offre la possibili- It serves home made local specialities tà di gustare i piatti della cucina emi- from Emilia, washed down with a good liana, fatti in casa ed accompagnati glass of wine. da un buon calice di vino. L’intento The aim is to please the palate and sa- è quello di soddisfare il palato e la tisfy the demand for good food: this is passione per il “mangiare bene”, per why choices vary from a light, crunchy questo motivo si può gustare anche pizza to special menus. una leggera e croccante pizza oppure It serves some of the traditional spe- sperimentare una serata a tema. cialities from Reggio, including: Fra le specialità della tradizione reg- - “Tavolozza emiliana” (pork cracklings, giana segnaliamo: Parmigiano-Reggiano cheese, grilled - Tavolozza emiliana (ciccioli, Par- polenta, local salami, crescentine and migiano-Reggiano, polenta alla mustard-flavoured jam) griglia, salame reggiano, crescenti- - Cappelletti in beef and hen stock (made ne e marmellata senapata) with fresh home-made pasta) - Cappelletti in brodo di manzo e - Tortelli made with spinaches or pum- gallina (con pasta fresca di produ- pkin (made with fresh home-made zione propria) pasta) - Tortelli verdi e di zucca (con pasta - Lasagna (made with fresh home-made fresca di produzione propria) pasta) - Lasagne (con pasta fresca di pro- - Risotto with traditional balsamic vine- duzione propria) gar from Reggio Emilia DOP 28
Ristoranti delle terre del Po - Restaurants along the Po River - Risotto con Aceto Balsamico Tradi- - Escalopes with balsamic vinegar zionale di Reggio Emilia DOP - “Dolce mattone” - Scaloppine all’Aceto Balsamico - Lambrusco mousse. - Dolce mattone Other specialities: - Mousse al lambrusco. - “Al Lupo Nero” style Tortelli (made Altre specialità: with fresh home-made pasta) - Tortelli “Al Lupo Nero” (con pasta - Crêpes with mushrooms or cooked ham fresca di produzione propria) and fontina cheese - Crespelle ai funghi o al cotto e fon- - Risotto with chestnuts and lambrusco wine tina - Soups - Risotto castagne e lambrusco - Tigelle and gnocco fritto - Zuppe - Crêpes dessert with orange. - Tigelle e gnocco fritto - Torta alla crêpes d’arancia. How to reach us: exit the A22 mo- Come raggiungerci: dall’A22 torway at Reggiolo-Rolo; follow signs uscita Reggiolo-Rolo; in direzio- for Moglia, we are 500 m from the ne Moglia, a 500 mt dal casello. motorway exit. Orari d’apertura: dal lunedì al Open: Monday to Friday from 11:30 venerdì dalle 11:30 alle 15:00 e a.m. to 3:00 p.m. and from 7:00 p.m. dalle 19:00 alle 01:00, il sabato to 1:00 a.m. Saturday from noon to dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 3:00 p.m. and from 7:00 p.m. to 1:00 alle 01:00, la domenica dalle 12:00 a.m. Sunday from noon to 3:00 p.m. alle 15:00 e dalle 18:30 alle 01:00. and from 6:30 p.m. to 1:00 a.m. Prezzo medio: 20,00 euro (bevan- Average price: 20,00 euros (plus de escluse). drinks). Cantina: 50 etichette varie di vini Wine list: 50 various wines from lo- locali, regionali e nazionali. cal, regional and Italian wineries. Carte di credito: Visa, Master- Credit cards: Visa, MasterCard, Card, American Express. American Express. Numero coperti: 85. Covers: 85. 29
Lo sapevate che ... CAPPELLETTO REGGIANO Pasta farcita con un ripieno di car- ne. La dimensione del cappelletto è di circa 2-3 cm. Il ri- pieno è tradizional- mente composto di stracotto di manzo macinato e unito ad abbondante Par- migiano-Reggiano stravecchio, anche se con il passare degli anni questa farcitura è sta- ta arricchita da altri tipi di carne. Dopo avere tirato la pasta sfoglia, a base di farina di grano tenero e uova, si taglia la pasta in piccoli quadretti. Il ripieno viene posto su ogni singolo quadratino. Il qua- dratino così riempito viene piegato a triangolo e poi girato intorno ad un dito per chiuderlo e dare la classica forma a “cappello”. 30
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