Giorno del Ricordo Bibliografia disponibile presso la Biblioteca Comunale - Comune di Pandino

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Giorno del Ricordo
Bibliografia disponibile presso la Biblioteca Comunale

Foibe / Raoul Pupo, Roberto Spazzali
Pupo, Raoul  - Spazzali, Roberto 
B. Mondadori 2003; XV, 253 p. ill. 17 cm
La questione delle foibe (i crepacci carsici dove furono gettati, tra il 1943 e il 1945, dagli
jugoslavi migliaia di italiani) è rimasta per molto tempo un tabù nella nostra storiografia: una
vicenda terribile e scabrosa sulla quale era difficile scrivere. Gli storici Raoul Pupo e Roberto
Spazzali sono stati fra i protagonisti del rinnovamento degli studi sul problema delle foibe
avvenuto a partire dalla fine degli anni ottanta. Questo libro fornisce la documentazione
necessaria al lettore per comprendere autonomamente i fatti e orientarsi nelle varie
interpretazioni storiografiche. L'ultima parte, I luoghi della memoria, contiene una mappa
dettagliata delle foibe e le indicazioni indispensabili per raggiungerle.

Il lungo esodo : Istria : le persecuzioni, le foibe, l'esilio / Raoul Pupo

Pupo, Raoul 
Rizzoli 2005; 333 p., [8] p. di tav. ill. 23 cm
A partire dall'8 settembre 1943, nelle terre che costituivano i confini orientali d'Italia - l'Istria e
la Dalmazia - si consumò una duplice tragedia. I partigiani jugoslavi di Tito instaurarono un
regime di terrore che prefigurava la pulizia etnica di molti decenni dopo e trucidarono migliaia
di italiani gettandoli nelle cavità carsiche chiamate foibe. Il trattato di Parigi del 1947 ratificò
poi il passaggio di Istria e Dalmazia alla Jugoslavia, scatenando l'esodo del novanta per
cento della popolazione italiana (circa 300.000 persone), che abbandonò la casa e gli averi e
cercò rifugio in Italia o emigrò oltreoceano. Lo storico Raoul Pupo disegna oggi un quadro
completo di quelle vicende.

La tragedia delle foibe / Pierluigi Pallante
Pallante, Pierluigi
Editori riuniti 2006; 271 p. ill. 21 cm
Subito dopo la fine della guerra, tra il maggio e il giugno 1945, migliaia di italiani della
Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia furono arrestati dall'esercito jugoslavo: molti
furono uccisi e gettati nelle «foibe», diventate una specie di grandi fosse comuni, molti furono
deportati nei campi di raccolta in Slovenia e Croazia, dove morirono di stenti e malattie. Alla
tragedia delle «foibe» concorsero spinte e fattori diversi, di natura ideologica (scontro tra
fascismo e antifascismo), nazionale (appartenenza territoriale) e sociale (lotta di classe, per il
socialismo). Il volume presenta nuove chiavi interpretative, collocando la vicenda all'interno
della storia italiana del Novecento, e propone un'ampia raccolta di documenti, in gran parte
inediti o solo parzialmente pubblicati.
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Sopravvissuti e dimenticati : il dramma delle foibe e l'esodo dei
giuliano-dalmati / Marco Girardo ; prefazione di Walter Veltroni

Girardo, Marco.
Paoline 2006; 152 p., [8] p. di tav. ill. 21 cm
Il testo di M. Girardo prende in considerazione due eventi storici riconducibili alla seconda
guerra mondiale e all'immediato dopoguerra:-la sparizione nelle foibe di circa 5000 persone
(soldati e civili, per lo più italiani) a opera del movimento partigiano jugoslavo, destinato a
confluire nelle armate di Tito;-l'esodo verso l'Italia di circa 300mila persone (per lo più
italiane) che abitavano l'Istria e la Dalmazia quando queste regioni, alla fine della guerra,
furono assegnate alla Jugoslavia (trattato di Parigi, 10 febbraio 1947). Nelle pagine di questo
libro, Girardo intervista tre persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle vicende
citate. Il primo personaggio è Graziano Udovisi, l'unico sopravvissuto alle foibe che sia
ancora in vita, il quale racconta con impressionante dovizia di particolari quelle ore in cui la
morte vicinissima gli fu miracolosamente risparmiata. Il secondo intervistato è Piero
Tarticchio, esule di Gallesano, il quale, avendo perso il padre e altri parenti in una foiba, ha
vissuto entrambe le drammatiche esperienze che hanno segnato la gente giuliano-
dalmata.Infine la parola passa a Nata?a Nemec, una storica slovena di Nova Gorica che ha
cercato di stilare un elenco dei caduti nelle foibe, sfidando in molti casi la diffidenza dei
colleghi e dei connazionali.

Foibe rosse : vita di Norma Cossetto, uccisa in Istria nel '43 / Frediano
Sessi
Sessi, Frediano 
Marsilio 2007; 149 p., [8] p. di tav. ill. 21 cm
Norma Cassetto venne gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5
ottobre del 1943. Aveva ventitré anni ed era iscritta al quarto anno di lettere e filosofia,
all'Università di Padova. I suoi assassini, partigiani di Tito, che dopo il crollo del regime
fascista tentano di prendere il potere in Istria non hanno pietà della sua giovinezza e
innocenza e, prima di ucciderla, la violentano brutalmente. L'assassinio di Norma Cossetto e
di tutti quegli uomini e quelle donne che furono infoibati o morirono a causa delle torture
subite, annegati in mare per mano dei titini mostra verso quale orizzonte ci si dirige quando si
ritiene che la verità della vita è lotta, e che non tutti gli esseri umani sono provvisti della
medesima dignità.

Dall'impero austro-ungarico alle foibe : conflitti nell'area alto-adriatica /
contributi di Alessandra Algostino ... [et al.]

Bollati Boringhieri 2009; 298 p., [32] p. di tav. ill. 23 cm
Nell'ottobre 2005, promosso e sostenuto dalla Scuola superiore di studi di storia
contemporanea dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e
dalla Regione Piemonte, si è svolto a Torino un corso di formazione per insegnanti e
formatori sulla storia della frontiera orientale. Da quelle giornate di lavoro nasce questa
raccolta di saggi, costruita sulla base delle lezioni dei relatori. La vicenda della frontiera
orientale vi è analizzata a partire dalle sue premesse storielle locali e contestualizzata in una
diacronia di dimensione europea, mentre il saggio di chiusura tratta dal punto di vista
giuridico la condizione della profuganza. In appendice è riportata la Relazione della
Commissione storico-culturale ita-io-slovena, che sintetizza il lungo lavoro condotto - su
incarico dei governi di Italia e Slovenia - da quattordici studiosi italiani e sloveni in merito ai
rapporti intercorsi fra le due popolazioni dalla fine dell'Ottocento al 1956.
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Bus de la lum : foiba infame e discussa / Silvano Mosetti
Mosetti, Silvano.
Phasar 2008; 181 p. ill. 21 cm

Sull’estremo confine del Friuli-Venezia Giulia, pochi metri al di qua del Veneto, si apre un
inghiottitoio naturale profondo 180m: il Bus de la Lum. Esplorato la prima volta nel 1924
dalla Società Alpina delle Giulie, nel 1949 l’autore portò il suo Gruppo a una
riesplorazione, trovando sul fondo i resti di parecchi infoibati. Un anno dopo, su incarico
del Ministero Difesa-Esercito, lo stesso Gruppo dei triestini riportò in superficie quanto
restava di ventotto salme, sospendendo il recupero per la presenza di alcune bombe
inesplose. La narrazione riesce a scavare nel dolore di una madre, emblema di tutti i
parenti di infoibati, un sentimento di commossa rassegnazione e consente di sperare in
una totale pacificazione etnica con gli Slavi, oggi auspicata ma non ancora pienamente
realizzata.

La resa dei conti : aprile-maggio 1945 : foibe, piazzale Loreto e giustizia
partigiana / Gianni Oliva
Oliva, Gianni .
Mondadori 1999; 215 p., [8] p. di tav. ill. 23 cm

I "cadaveri illustri" di piazzale Loreto, la giustizia sommaria del momento insurrezionale, le
foibe giuliane e le deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi. Quali ragioni, quali
rancori, quali progetti determinarono l'incedere tumultuoso degli avvenimenti? In questo
libro l'autore, basandosi anche sulla documentazione inedita degli archivi di stato
britannici, affronta questo delicato argomento per aiutarci a comprendere un periodo
esasperato e sofferto della nostra storia.
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Libri donati al Comune di Pandino
      da “Unione degli Istriani -
 Libera Provincia dell’Istria in esilio”

  Istria 1945. Il lato oscuro della tragedia di Pirano
  Gaspari Muiesan, Annamaria
  Ed. Unione degli Istriani,2005

  Un libro che affronta finalmente i retroscena dei fatti accaduti nel
  primo dopoguerra nel nord dell’Istria (oggi Slovenia), di fronte ai quali
  gli storici hanno finora preferito il silenzio.

Corriere della morte. Istria e Venezia Giulia 1943-1947 (con la
collaborazione del Comune di Trieste)
Davide Chiella
Associazione Culturale Inoltre, 2008

Le Foibe: quasi una storia privata da non raccontarsi, da dimenticare. Due
ondate di massacri che hanno colpito la popolazione istriana, giuliana, fiumana e
dalmata particolarmente nell’autunno del 1943 e nella primavera-estate del 1945:
un argomento sul quale si deve far luce in modo chiaro, inequivocabile.

Preti perseguitati in Istria. 1945-1956. Storia di una secolarizzazione
Pietro Zovatto,
LuglioEditore, 2017

Anche se dagli anni Ottanta il problema delle foibe e il confine orientale d'Italia
comincia a trovare interesse da parte della storiografia triestina con studiosi come
Raul Pupo, Roberto Spazzali, Guido Rumici, il tema della persecuzione del clero
affiora timidamente solo con la beatificazione di don Francesco Bonifacio e di don
Miroslav Bulesi? nel primo scorcio del nostro secolo. Pur ammettendo che - per
quanto concerne l'aspetto ecclesiale di quel periodo - la storiografia slovena, e
croata in particolare, hanno allestito delle schede analitiche (o medaglioni, ma anche
saggi notevoli) dei loro martiri come se prolungassero, talvolta, lo stile narrativo-
edificante di un martirologio delle origini cristiane. Con il presente lavoro tento di
iniziare a colmare una lacuna storiografica e avviare questo filone - del clero italiano
perseguitato in Zona B, e in Istria - con quella metodologia che trova nel contesto
storico del periodo, nel documento e nella testimonianza, scritta e orale, la sua
giustificazione.
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Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola
Studi e documenti degli Annali della Pubblica Istruzione
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Le Monnier, 2021

Atti del Seminario nazionale “La memoria delle vittime delle foibe, l’esodo giuliano-
dalmata, le vicende del confine orientale”, tenutosi il 23 Febbraio 2010, indirizzato ad
insegnanti e studenti

Dall’abisso dell’odio. Autunno 1943. Le cronache giornalistiche di
Manlio Gianbassi sulle foibe in Istria
Fulvio Salimbeni, Roberto Spezzali
ed. Famiglia Pisinota

L’opera risponde all’esigenza - molto sentita sul piano metodologico, storiografico e
didattico – di mettere a disposizione non solo ricostruzioni della vicenda delle foibe, ma
anche documenti e materiali, per così dire, di prima mano (fonti scritte, ufficiali e private).

10 Febbraio. Dalle foibe all’esodo
Roberto Menia
Ed. I Libri del Borghese, 2020

Le storie e le figure che questo libro racconta scavano nella memoria della tragedia degli
italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, fiumani e
dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Alcune sono conosciute, altre stavano nascoste ai più e riemergono dai cassetti dei
ricordi di uomini e donne che sono ormai gli ultimi testimoni dell’italianità dell’Adriatico
orientale.

Fasti e nefasti della quarantena titina a Trieste
Holzer, Guglielmo
Ed. Unione degli Istriani, 2020 (riproduzione anastatica della prima edizione del
1946)

La testimonianza di cui si compone il volume di Guglielmo Holzer, edito nel Giugno 1946
– un anno dopo l’abbandono della città da parte degli slavi, quando ancora ferite e
rancori verso gli occupanti erano ben vivi – costituisce un tassello prezioso per
comprendere meglio alcuni aspetti legati all’insediamento dei titini ed all’amministrazione
del territorio.
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C’è sempre una nave che parte. IL romanzo di comunità di profughi
giuliano-dalmati
Tullio Tulliach
L’Autore Libri, 2009

1947. L'avventura dei profughi giuliano-dalmati, in fuga dalla persecuzione nella
Jugoslavia di Tito a seguito dell'annessione di quei territori all'appena costituito
Stato balcanico, attraverso lo sguardo attento del protagonista, prima all'interno
di un campo di raccolta e successivamente a La Spezia, alla ricerca di un lavoro
e di una nuova identità. Gli amici, la frustrazione e i desideri di un gruppo di
giovani che hanno perso la loro terra e si sentono rifiutati nell'Italia del
dopoguerra, che nutre un forte pregiudizio nei confronti degli esuli, ritenuti
simpatizzanti fascisti. Una carrellata di personaggi che affrontano un triste
destino senza mai cedere alla disperazione, un romanzo avvincente dove
emerge la voglia di vivere e di ricostruire, un affresco delicato nel quale si
intrecciano storie umane, ricordi e sensazioni sullo sfondo della passione per il
mare e la pesca, elementi che uniscono poeticamente il passato e il presente.
Un pezzo di storia dell'Italia repubblicana sul quale si è cercato di fare luce solo
recentemente.

Sradicamento, appartenenza, identità
Pisino, Vapoli, Montreal e altrove
Antonelli, Claudio
Losna & Tron, 2002

Atti del Convegno internazionale “Gli esodi del dopoguerra in
Europa: aspettative e prospettive nel confronto tra giovani di
seconda generazione”
Gruppo Giovani Unione degli Istriani, 2003
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Gli ultimi 3000 anni dell’Istria
Luisi Papo de Montona
Unione degli Istriani, 2003

Anche se gli studi riguardanti l’Istria, Fiume, la Dalmazia e le vicende dell’esodo non
mancano e vedono in quest’ultimo periodo un rinnovato interesse in sede nazionale,
questa breve storia dell’Istria di Luigi Papo de Montona rientra nel novero di quei libri
sinteticamente aurei, di cui si sente la mancanza quando si devono illustrare le vicende
trascorse, specialmente ai giovani.

Istria Fiume Dalmazia. Diritti negati. Genocidio programmato.
Italo Gabrielli
Fabrizio Serra Editore, 2018

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale nessuno si curò di applicare o far
applicare nei confronti degli Italiani sconfitti i principi fondamentali della
“Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio” e
della “Dichiarazione universale dei Diritti e della Libertà dell’Uomo”. Questo
libro si propone di ricordare le v iolenze e le violazioni dei diritti che colpirono
Istriani, Fiumani e Dalmati, una stirpe di lingua, cultura, tradizioni, religione e
civiltà romana, cristiana, veneta, italiana, sviluppatasi autoctona nel corso dei
secoli. La storia del Confine Orientale è complessa, tragica e poco nota, e le
conseguenze di persecuzioni, uccisioni, deportazioni, foibe, pulizia etnica
perdurano nelle popolazioni autoctone. Data la complessità del problema
vengono presentati innanzitutto, sinteticamente, in stretto ordine cr onologico,
gli eventi fondamentali che riguardano questo Confine orientale dal 1866
attraverso estratti di documenti, scritti e carte geografiche .
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