Fraincanti larivista CITTADINANZA E COMUNITÀ - Comuni...cooperazioni - Cantiere Giovani

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Fraincanti larivista CITTADINANZA E COMUNITÀ - Comuni...cooperazioni - Cantiere Giovani
Fraincanti
    larivista          CITTADINANZA E COMUNITÀ
                       TRA NAPOLI E CASERTA

                  o o p e r a z i o n i
NUM. 3

Com u n i . . . c
         CITTÀ CHE RAGIONANO OLTRE CONFINE
Fraincanti larivista CITTADINANZA E COMUNITÀ - Comuni...cooperazioni - Cantiere Giovani
SOMMARIO

                           Comuni...Cooperazioni
                                Città che ragionano oltre confine

                  FRAINCANTI La Rivista                             PAG. 03
                  Direttore responsabile                            Editoriale
                      Rocco Pezzullo                                In cooperazione ostinata e contraria
                        In redazione
                                                                    PAG. 04
                       Elena Gimmati
                                                                    Ricerca
                         Cinzia Festa
                                                                    La cooperazione al servizio dei cittadini
                       Angela Di Micco
                       Noemi Costanzo                               PAG. 06
           Ha collaborato a questo numero                           Persone Fraincanti
                   Rosa Bencivenga                                  PAG. 06 Progetto Famiglia Solidale-Agro Aversano
                           Editore                                  ODV, la cooperazione che crea famiglia
                       Cantiere Giovani                             PAG. 07 Noi amiamo le persone che cadono: Nuova
                         Art Director                               Cooperazione Organizzata
                    Elisa Cuenca Tamariz
                                                                    PAG. 08
                Grafica e impaginazione                             Territorio Fraincanti
                   Comunica Sociale                                 PAG. 08 Coordinamento Sviluppo Locale “obiettivo
                          Illustrazioni                             raggiunto”
                          Maria Verde                               PAG. 09 Comunità e cooperazione
       Contatti: fraincanti@cantieregiovani.org                     PAG. 10
                     Cell. 379.1122065
                                                                    Focus
    Testi, fotografie, illustrazioni: © Tutti i diritti riservati   Città Metropolitana: così non può funzionare
           Per proposte e suggerimenti, scrivere a
               fraincanti@cantieregiovani.org

    Rivista trimestrale registrata presso il Tribunale di
    Napoli Nord con reg. n. 1260 del 26/02/2021 - n. di
                registro generale 538/2021

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EDITORIALE

      In cooperazione ostinata e contraria

                                                • Rocco Pezzullo •

   Ci unisce ciò che ci divide. L’espressione, seppur         gestione dei fondi pubblici, tutto ciò che caratterizza la
apparentemente paradossale, evidenzia con disar-              vita di una città vivrebbe di un respiro molto più am-
mante chiarezza la dinamica che spesso caratterizza           pio.
numerose comunità nelle quali la discriminazione                 Ma affinché tali dinamiche possano realizzarsi, sa-
diventa, troppo spesso, l’unico collante.                     rebbe necessario che tutti – cittadini, associazioni, e
   Una dinamica che, nella storia, è stata la causa di        istituzioni – imparassero a sedersi allo stesso tavolo,
ferite profondissime, alcune delle quali ancora sangui-       animati dal desiderio di lavorare, insieme, per ciò che
nanti. Uno stile che è talvolta diventato terreno fertile     è bene comune.
per scontri e divisioni senza senso.                             Cooperazione. Si tratta di questo, in sintesi. È ciò
   Su larga scala, come nella dimensione locale dei           che caratterizza la riflessione che arricchisce questo
nostri territori, il desiderio di cercare ciò che ci divide   numero della rivista. È quanto riteniamo ormai essen-
appare spesso più forte dell’esigenza di trovare punti        ziale per la vita dei nostri territori.
in comune capaci di fondare un concetto di comunità              Crediamo sia giunto il momento di intessere reti
molto più ampio dei confini che sempre cerchiamo di           solide, in grado di coltivare l’idea di città che profuma-
demarcare.                                                    no di futuro. Città che ragionano oltre ogni confine, si
   Così, i cittadini di Grumo si sentono migliori di quelli   nutrono dell’esperienza della cooperazione, esistono
di Nevano e viceversa, mentre a Frattaminore si innal-        in quel legame che ci fa sentire parte di una comuni-
zano barriere tra chi vive nel territorio della parrocchia    tà molto più grande di quella a cui continuano a farci
di San Maurizio e chi risiede all’ombra della Chiesa di       credere di appartenere.
San Simeone. A Caivano, il Parco Verde è considera-              È un atteggiamento faticoso, ne siamo consapevo-
to come se fosse un comune a parte e quel quartiere,          li. È sempre molto più semplice e assai più utile nell’ot-
quasi per un moto di orgoglio che caratterizza chi si         tica del consenso e della gloria personale, mostrarsi
sente tradito ed escluso, sembra avercela con i caiva-        come outsider, vittime immolate per il bene della cau-
nesi. E l’elenco potrebbe continuare.                         sa che si sceglie di portare avanti. Una malattia che
   Purtroppo, possiamo solo immaginare la ricchezza           affligge anche un buon numero di associazioni dei
che offrirebbe un territorio caratterizzato da uno spic-      nostri territori animate più dal desiderio di mettere in
cato senso di appartenenza, se imparassimo a consi-           mostra i propri leader, che dalla necessità di onorare la
derare le difficoltà di un comune diverso da quello in        vocazione per la quale sono nate.
cui abitiamo come nostre, se riscoprissimo la neces-             D’altronde, lo sappiamo da sempre, non esistono
sità di lottare per gli stessi diritti che, qui più che al-   grandi traguardi per coloro che scelgono di cammina-
trove, caratterizzano un vasto agglomerato di comuni          re da soli, me è passando attraverso il desiderio di coo-
separati da confini chiaramente visibili solo su Google       perazione che si realizzano le rivoluzioni più importan-
Maps.                                                         ti, che si riconosce chi vuole impegnarsi davvero per
   Anche la politica, in questo senso, diventerebbe ca-       cambiare il nostro contesto e chi invece sta cercando
pace di percorrere sentieri mai veramente battuti.            l’ennesimo palcoscenico per mettersi in mostra. E in
   Quanto sarebbe utile, per esempio, realizzare              questa chiara difformità d’intenti, è davvero arrivato il
quell’idea, ormai finita sotto una spessa coltre di pol-      momento di scegliere da che parte stare.    ▲
vere, di una pista ciclabile capace di unire comuni
confinanti? Nessuno avvertirebbe più il bisogno di uti-
lizzare l’automobile per raggiungere la stazione ferro-
viaria più vicina. Così, le strade, gli eventi, le proposte
culturali, la cura delle rarissime aree verdi che ancora
resistono al cemento, la partecipazione ai progetti e la

                                                                                                                      3
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RICERCA

    Ambito N17 – la cooperazione al servizio dei cittadini

                                                    • Cinzia Festa •

    L’Ambito Territoriale è una aggregazione interco-          bito, quale modello di cooperazione tra Comuni per
munale che ha il compito di pianificare e program-             gestire ed erogare servizi e interventi socio – assisten-
mare i servizi sociali dei Comuni, secondo quanto det-         ziali, non sembra aver raggiunto l’obiettivo sperato, ma
tato dalla legge quadro 328/2000 “per la realizzazione         il suggerimento è quello di “implementare le collabo-
del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.        razioni finalizzando incontri programmati nell’ottica di
    Con il sondaggio promosso in questa sede, si è             una rete pubblico-privato che faccia del dialogo-col-
partiti dal punto di vista degli addetti ai lavori per ve-     laborazioni-competenze una strategia unica per la
rificare se gli obiettivi prefissati dalla legge sono sta-     lettura dei bisogni, la presa in carico e la gestione dei
ti effettivamente raggiunti a distanza di vent’anni, in        servizi offerti.”
particolar modo, facendo riferimento all’Ambito N17 di            Qual è il contributo/valore più significativo che gli
cui fanno parte i Comuni di Sant’Antimo, Frattamag-            altri attori possono fornire all’ambito territoriale?
giore, Frattaminore, Grumo Nevano e Casandrino.                   Il contributo maggiore che può essere fornito è da
    I risultati del sondaggio sono stati poi condivisi con     ricercarsi nell’esperienza attiva sul territorio e dunque
il direttore responsabile dell’Ambito N17 con cui abbia-       sulla conoscenza dello stesso con conseguente analisi
mo voluto commentare le risposte ricevute e tirare le          dei bisogni con cui poter poi realizzare idee progettuali
somme per una migliore e più efficace cooperazione             corrispondenti. Altresì un dialogo maggiore e più sta-
tra i vari attori coinvolti quando si parla di servizi so-     bile nel tempo nell’ottica della governance orizzontale.
cio-assistenziali.                                                Qual è il contributo/valore più importante che l’am-
    Assessori alle politiche sociali, dirigenti scolastici e   bito può fornire agli altri enti?
rappresentanti del no profit che si occupano di politi-           Prioritario è un ascolto attivo rispetto ai bisogni
che educative e sociali, hanno detto da loro e si sono         emergenti di cui i vari enti si fanno portatori; la messa
espressi al riguardo. Ciò che colpisce immediatamen-           in rete dei servizi territoriali. Una maggiore condivisio-
te è scoprire che nonostante l’istituzione dell’Ambito         ne delle procedure di riposta ai bisogni delle fasce più
sia stata considerata molto utile (33.3%) in nessuna           deboli. In definitiva è auspicabile una sinergia di azio-
area di intervento pare si siano avuti dei consistenti         ni funzionali tra ambito e vari enti che comportereb-
miglioramenti.                                                 be un maggiore riconoscimento e legittimazione agli
    Perché? Cosa è mancato?                                    Enti più vicini ai cittadini.
    Poco dialogo, scarsa cooperazione: insomma l’Am-              Dalla sintesi del sondaggio presentato, sono state

Quanto consideri utile l’ambito territoriale
30 risposte

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Quanto sono migliorati i servizi sociali con l’introduzione dell’Ambito N17
30 risposte

In quali settori hai trovato miglioramenti
30 risposte

successivamente elaborate una serie di domande po-                        •   Quali sono/dovrebbero essere gli sviluppi futu-
ste direttamente all’Ambito N17 al fine di poter avere                        ri dell’Ambito?
una controbattuta e di conseguenza pensare alla per-                      Tuttavia, siamo in attesa di risposte nel vero senso
cezione che hanno gli attori con cui l’Ente collabora                 del termine, augurandoci che nel prossimo numero
più a stretto giro.                                                   sia possibile pubblicarle per definire meglio le con-
   •     Come può sintetizzare il lavoro di vent’anni di              clusioni di un discorso molto ampio e complesso che
        Ambito?                                                       tocca molto da vicino alcune delle problematiche del
   •    Cosa pensa della sintesi emersa dal sondaggio?                nostro territorio.   ▲
   •     Perché non c’è percezione di miglioramento
        in nessun’area di intervento dell’Ambito?
   •     Come risponde alle proposte emerse dall’ana-
        lisi del sondaggio?
   •     Quali strumenti comunicativi si possono met-
        tere in atto per aumentare sinergia, dialogo e
        cooperazione con gli altri attori del territorio?
   •    Quali sono le maggiori difficoltà che l’Ambito
        ha dovuto affrontare in questi anni?

                                                                                                                            5
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PERSONE FRAINCANTI

         Progetto Famiglia Solidale-Agro Aversano ODV,
               la cooperazione che crea famiglia
                                                 • Noemi Costanzo •

                           Nel territorio dell’Agro Aver-       per questo” – continua Loredana – “la famiglia acco-
                         sano è presente un’associazio-         gliente è il cuore dell’affido. È una famiglia aperta che
                          ne di volontariato che ha uni-        non ha bisogno di possedere il minore, ma ha voglia di
                          to, negli anni, diverse famiglie      accompagnarlo nel suo percorso rimanendo sempre
                          spinte dal comune desiderio           e comunque una figura di riferimento durevole, come
                         di vivere l’esperienza dell’affi-      qualsiasi genitore naturale dovrebbe fare. Si può fare
                        do familiare. Chiedo a Loredana         affido se c’è sostegno; si può fare affido se si è sostenu-
                     Pascale, presidente di Progetto Fa-        ti anche da un gruppo che conosce e ha vissuto sulla
                miglia Solidale-Agro Aversano ODV, di           propria pelle l’accoglienza. Si può fare affido se non ci si
raccontarci come è nata la realtà di cui è responsabile e       isola; si può fare affido se si comprende e si attua coo-
in che modo è possibile parlare di cooperazione in que-         perazione”. Sentendo parlare di questa grande e affet-
sto campo. “Parole come accoglienza e famiglia sono             tuosa collaborazione interna, mi chiedo ad alta voce se
sempre state altamente sentite nelle nostre zone. Ac-           esista una rete così forte anche all’esterno. Loredana mi
cogliere per un certo periodo di tempo un minore, figlio        risponde subito di sì. “All’esterno c’è comunque un lavo-
di parenti, amici o conoscenti, ha rappresentato uno dei        ro di sensibilizzazione rivolto a nuovi membri per la pra-
valori dell’altruismo che meglio ci ritrae. La legge n. 184     tica dell’accoglienza. La nostra associazione è federata a
del 1983 intitolata Diritto del minore a una famiglia, ha       livello nazionale con Progetto Famiglia, che a sua volta
disciplinato l’istituto dell’affidamento familiare”. Lore-      fa parte di un forum, In Family Netw, in cui sono pre-
dana mi informa che nel 2006, con la chiusura degli or-         senti operatori sociali di altri Comuni e associazioni al di
fanotrofi, si è avuta l’esigenza di far conoscere il più pos-   fuori della regione Campania. Si aiutano così i Comuni a
sibile questo tipo di accoglienza, poiché le comunità di        trovare famiglie disponibili quando nella loro lista di fa-
tipo familiare non sempre erano, e sono, adatte a tutte le      miglie affidatarie non ci sono possibili abbinamenti. Per
problematiche che i minori presentavano. “Nello stesso          tanto si chiede a tutti coloro che fanno parte della rete,
anno c’è una prima cooperazione tra Progetto Famiglia           risorse esterne alla regione di appartenenza del mino-
e le Diocesi campane che hanno dato il via a un laborio-        re”. Tutti questi legami di cui si è parlato mi portano a
so processo di informazione sul tema.” Nella Diocesi di         capire quanto sia ancora viva l’esigenza di riportare, in
Aversa un primo gruppo di famiglie si è mostrato curio-         altra forma, quell’atavico costume meridionale di cui
so di capire e di misurarsi con l’affido e, nel 2008, insie-    Loredana ci ha parlato all’inizio dell’intervista. Si finisce
me a Loredana, hanno dato vita all’associazione di vo-          inevitabilmente con l’avvertire la tangibile esigenza di
lontariato. Diviene dunque spontaneo chiederle in che           creare una famiglia più grande in cui i vari protagonisti
modo si realizzi il sostegno e la cooperazione all’interno      costruiscono legami al di là della parentela.   ▲
dell’associazione. “Le famiglie si vedono periodicamen-
te, sia per condividere il loro operato che include gioie,
problematiche, in generale forti emozioni, sia per sup-
portarsi a vicenda attraverso l’auto mutuo aiuto. Infatti,
non ci sono solo famiglie affidatarie, ma sono presenti
anche quelle che hanno adottato o che vogliono vive-
re come famiglie accoglienti. Il tutto è costantemente
accompagnato dalla formazione e dal lavoro di esperti
come lo psicoterapeuta e assistenti sociali che guidano
i membri nella presa di coscienza del loro ruolo genito-
riale. Gli esperti accompagnano le famiglie nella fase di
formazione e li supportano nell’intero percorso. Proprio

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PERSONE FRAINCANTI

                       Noi amiamo le persone che cadono:
                        Nuova Cooperazione Organizzata

                                                   • Elena Gimmati •

   Nel 2012 in provincia di Caserta nasce NCO (Nuova            ne con disabilità psichiche o con
Cooperazione Organizzata), un consorzio di coopera-             dei percorsi di vita complessi,
tive sociali con l’obiettivo di restituire diritti, dignità e   diventano cittadinanza attiva.
opportunità alle persone, con particolare attenzione            Abbiamo capito che per pren-
per i soggetti svantaggiati.                                    derci cura delle persone do-
   Chiedo a Giuliano Ciano, vicepresidente di NCO, di           vevamo prenderci cura anche
raccontarci della loro realtà, della loro mission e dei         del territorio e viceversa, quindi
progetti per il futuro.                                         abbiamo lavorato e lavoriamo per
   “NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) si occupa              coltivare e diffondere una cultura del
sia di organizzare le cooperative sociali, attraverso un        noi, rispetto a quella individualistica. Il consorzio mira
asset strategico, che include i beni comuni e in parti-         ad una crescita civile del territorio, sostenuta dall’in-
colare i beni confiscati, sia del ‘Budget di salute’, una       clusione e dalla legalità attraverso la creazione di un’e-
metodologia di intervento di welfare innovativo locale,         conomia sociale che crea lavoro dignitoso per persone
che si basa sul prendersi cura delle persone nell’area          in difficoltà. Da questo si evince che non si tratta di un
della salute mentale e delle tossicodipendenze. Con             progetto individuale ma ci prendiamo cura della co-
questa metodologia siamo in grado di mettere da par-            munità”.
te la malattia e concentrarci soprattutto sulla perso-             Arrivati a questo punto dell’intervista, chiedo a Giu-
na – continua Giuliano – utilizzando come strumento             liano Ciano quali sono i progetti per il futuro di NCO.
principale la natura. Quando ci siamo ritrovati a gestire       “Progetto Nuova Comunità Organizzata, un PON lega-
i terreni confiscati alla camorra, abbiamo capito che           lità con il Ministero degli interni, che mira a trasferire i
la natura aveva un enorme potere educativo. E così              know-how e quindi a replicare questa metodologia in
abbiamo sentito, fortemente, l’esigenza di riprendere           altre persone e/o organizzazioni che gestiscono beni
in mano la nostra terra, coltivarla e realizzare prodotti       confiscati, attraverso la consulenza e la formazione
biologici, che in alcuni casi, dopo essere stati trasfor-       sugli argomenti di agricoltura, welfare, ristorazione.   ▲
mati nei nostri laboratori, sono destinati alla vendita,
come per esempio la produzione di olio, il cui ricavato
viene, poi, utilizzato per creare nuovo lavoro.”
   Curiosa, chiedo quali sono i beni “liberati” in cui tut-
to questo è possibile e Giuliano fa un lungo elenco, dal
Bene confiscato “Alberto Varone” a Maiano di Sessa
Aurunca, alla “La Fabbrica delle idee” in San Cipriano
d’Aversa per poi passare al “Centro Don Milani” a Casal
di Principe e ancora la Fattoria sociale “Fuori di Zucca”,
che sorge nell’ Ex manicomio civile di Aversa. Luoghi
e beni, sparsi in lungo e largo nell’area della provincia
di Caserta e che trovano la loro seconda vita nelle vite
degli altri.
   Dopo una prima panoramica di NCO, partendo dal-
la sua nascita per poi passare alla promozione dello
sviluppo locale e della costruzione del capitale sociale
nella legalità, mi viene spontaneo chiedere a Giuliano
quanto sia importante il binomio cittadini- territorio.
“La pietra di scarto diviene pietra angolare. Le perso-

                                                                                                                          7
TERRITORIO FRAINCANTI

                            Coordinamento Sviluppo Locale
                                “obiettivo raggiunto”
                                                  • Rosa Bencivenga •

    A dieci anni dalla costituzione della Rete del Coor-          Montanaro, Presidente dell’Istituto di Studi Atellani, quel-
dinamento per lo Sviluppo Locale (CSL), formata da di-            lo di coordinazione dell’intero progetto culturale e di dire-
verse Associazioni ed Enti, è stato centrato uno degli            zione artistica, dato che già in fase di stesura del progetto
obiettivi fondamentali sui quali si impernia l’azione del         ha dato il suo contributo.
CSL, che si prefigge di monitorare i servizi del territorio            Il progetto realizzerà tre macro-azioni:
e rafforzare il confronto e la collaborazione con le isti-        1.    Mappa digitale turistica del territorio
tuzioni per intercettare risorse pubbliche da utilizzare               Un sito dedicato, ospiterà una sezione con una map-
per il contrasto al disagio e alla povertà e per favorire              pa di comunità interattiva, con la presenza dei prin-
lo sviluppo sociale e culturale del territorio. Il risultato è         cipali luoghi e beni storici, culturali, architettonici e
stato raggiunto grazie all’impegno quotidiano del coor-                artistici del territorio diffuso di Atella, dove saranno
dinamento sul territorio che va da Caserta Sud a Napoli                segnalate le iniziative culturali ed enogastronomi-
Nord. Su proposta del CSL, i cinque Comuni indicati nel                che tradizionali. La mappa sarà realizzata in italiano
progetto- Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano,                  e in inglese.
Casandrino e Sant’Arpino - hanno deciso di partecipare            2.   Programma di eventi e organizzazione di itinerari
all’Avviso Pubblico della Regione Campania rivolto a tut-              Sviluppo, condivisione e promozione di un program-
te le amministrazioni locali, dal titolo “Programma uni-               ma di eventi e attività per valorizzare il patrimonio
tario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed        del territorio, mettendo in rete gli eventi esistenti (le
enogastronomico di portata nazionale ed internaziona-                  feste patronali di ciascun Comune, gli appuntamen-
le”, Programma Operativo Complementare (POC 2014-                      ti fieristici tradizionali ecc.), e creando nuove iniziati-
2020 con periodo di svolgimento Ottobre 2021-settembre                 ve artistiche, culturali ed enogastronomiche.
2022)”.                                                                Una specificità della proposta vedrà il coinvolgimen-
    Alla fine di luglio 2021, in un incontro “zoom” organiz-           to di giovani in iniziative con un potenziale attrattivo
zato dal CSL, le associazioni aderenti si sono confrontate             (concerti, mostre, presentazioni libri, rappresentazio-
sull’idea progettuale da mettere in campo e hanno con-                 ni teatrali ecc.), per recuperare il patrimonio culturale
diviso come obiettivo il rafforzamento della conoscenza                del territorio. Le iniziative e gli eventi artistico-cultura-
delle attrattive del nostro territorio valorizzandone il patri-        li del Festival lungo un anno di ‘Atella Viva’, si svolge-
monio culturale, artistico, architettonico, storico ed eno-            ranno presso i principali beni artistici, architettonici,
gastronomico. La proposta progettuale del CSL è stata                  storici, culturali del territorio diffuso, incrementando-
inviata ai Comuni per il vaglio.                                       ne l’attrattività turistica attraverso suggestive loca-
    Nonostante il periodo “vacanziero” e la scadenza im-               tion.
minente del 10 settembre 2021, le cinque amministrazio-           3.    Guida promozionale del territorio
ni comunali hanno accettato il progetto del CSL denomi-                Produzione di una guida digitale e cartacea, in italia-
nato “ATELLA VIVA- Un Festival lungo un anno”.                         no e in inglese, che illustri il patrimonio del territorio e
    Per agevolare la stesura del progetto e superare le                lo promuova in altri contesti. La promozione turistica
difficoltà del relativo iter burocratico, è stato formato un           sarà rivolta in particolare ai nostri emigrati, che fanno
gruppo ristretto di studio con il coordinamento di Rosa                ritorno in alcuni periodi dell’anno – specialmente in
Bencivenga, a cui è stato affidato il compito di raccordar-            occasione dell’estate, del periodo natalizio e di quello
si con le cinque amministrazioni comunali, e da Pasqua-                pasquale – nei paesi di origine.       Gli “emigranti” di-
le Costanzo e Mario Lupoli a cui è toccata la stesura del              ventano così potenziali ambasciatori dell’area Napoli
progetto e del programma. In una riunione “zoom” del 27                Nord – Caserta Sud, creando ponti con altre regioni e
agosto tra CSL e i rappresentanti delle cinque ammini-                 altri Paesi e costruendo nuove opportunità di svilup-
strazioni comunali, è stato stabilito per il Comune di Frat-           po della comunità locale attraverso il turismo.      ▲
tamaggiore il ruolo di “capofila” e per il dott. Francesco

8
TERRITORIO FRAINCANTI

                                  Comunità e cooperazione

                                                • Angela Di Micco •

   Quando parliamo di cooperazione, facciamo rife-                “Svolta sostenibile” è un al-
rimento a quel processo messo in atto da gruppi o              tro progetto promosso dalla
organizzazioni, per contribuire alla realizzazione di          Rete CSL contro la cementifi-
progetti di sviluppo sociale.                                  cazione. Ritiene possibile una
   Nell’area urbana tra Napoli e Caserta fortemente ce-        cooperazione per ridurre il
mentificata e dove le criticità in ambito sociale, di po-      rilascio delle licenze edilizie e
vertà, di degrado e vivibilità hanno stabilito dei record      favorire invece la realizzazione
in negativo, si è costituita la Rete CSL (Coordinamento        di spazi verdi?
per li sviluppo Locale).                                          “Ci sono due grosse difficoltà per il
   Lo scopo? Un confronto, uno stimolo al cambiamento.         raggiungimento degli obiettivi del progetto “Svolta So-
   Il coinvolgimento attivo infatti tra i vari organismi       stenibile“. Una di queste è rappresentata del potere
quali le associazioni, le Istituzioni e anche i singoli pos-   abnorme della lobby dei costruttori e l’altra dal ritardo
sono favorire quel progresso sociale tanto agognato.           nell’approvazione dei PUC (piano urbanistico Comu-
   Le domande poste a Franco Iannucci dell’associa-            nale) anche da parte dei comuni che hanno aderito al
zione CAM nonché tra i fondatori della Rete CSL, voglio-       progetto. Solo il comune di Cesa lo ha approvato qual-
no essere una riflessione su quanto in questo periodo è        che giorno fa mentre il comune di Grumo Nevano non
stato fatto e, quali possano essere le aspettative future.     ha ancora affidato l’incarico ad un progettista.
   Gli obiettivi proposti dalla Rete CSL ed inseriti nel          L’Area a Nord di Napoli risulta essere in alto alla
documento delle priorità del 2018, miravano ad una             classifica tra quelle maggiormente cementificate. Ri-
cooperazione tra i vari ambiti (istituzioni, associazioni      tiene che le Istituzioni abbiano recepito gli obiettivi in
etc) per il miglioramento sociale e sostenibile. Quali         merito ad una educazione del cittadino e dei giovani?
aspetti sono stati presi in considerazione e quali i pro-         “No, le Istituzioni sono in posizione di sudditanza ri-
getti messi in atto?                                           spetto alla lobby dei costruttori.”
   “Il primo obiettivo che mirava alla creazione di un            Ritiene che le Istituzioni possano in qualche modo
osservatorio territoriale su povertà, salute e benessere       prendere in considerazione ed attivarsi per la realiz-
sociale non è stato raggiunto per alcune difficoltà avu-       zazione di una maggiore vivibilità facendo adottare
te con la Curia diocesana di Aversa.                           soluzioni green?
   Gli altri sei obiettivi hanno registrato, invece, dei si-      “Penso che nei prossimi cinque anni, con le risorse
gnificativi progressi dovuti al finanziamento di progetti      del PNRR, sarà possibile per le Istituzioni realizzare pro-
specifici per ogni settore presentati sia dalla Rete CSL       getti per una maggiore vivibilità adottando soluzioni
che da raggruppamenti di associazioni della stessa             green.”
rete”.                                                            Un progetto interessante potrebbe essere la ridu-
   In merito al progetto per la creazione di un percor-        zione della filiera alimentare. Qual è il Suo parere in
so maggiormente accessibile ai pedoni per il raggiun-          merito e se ritiene fattibile una cooperazione tra i vari
gimento dei paesi limitrofi, quali sono stati gli sviluppi?    soggetti per garantire qualità e prezzo conveniente.
   “C’è stata una tambureggiante campagna di sen-                        “Si, lo ritengo possibile.”
sibilizzazione verso le Amministrazioni comunali del           Le riflessioni, i confronti sono utili per far conoscere le
territorio che ha prodotto, però, pochi risultati.             “questioni sociali”.
   Uno di questi è rappresentato dal progetto in fase          Solo in questo modo le energie dei singoli possono es-
di realizzazione della manutenzione della strada S. Ar-        sere incanalate per il coinvolgimento della comunità
pino- Frattamaggiore attivato dal comune di Grumo              ed aspirare ad una collaborazione e cooperazione per
Nevano.”                                                       lo sviluppo della nostra società.       ▲

                                                                                                                        9
FOCUS

                                         Città Metropolitana:
                                       così non può funzionare
                                                      • Rocco Pezzullo •

     92 comuni e 3 milioni di abitanti distribuiti su un         caratteristiche geografiche, per contesto sociale, cultu-
territorio di circa 1100 chilometri quadrati. Sono i dati        rale e per la vocazione, ad oggi, squisitamente residen-
della Città Metropolitana di Napoli, una realtà ampia,           ziale, per alcuni e fortemente turistica, per altri.
complessa, al suo interno fortemente “variegata” la cui             Una differenza interna certamente già contemplata
esistenza sembra palesarsi alla cittadinanza solo grazie         fin dalla costituzione delle città metropolitane e che im-
alle locandine di eventi patrocinati dall’ente o alla piog-      pone a coloro che assumono incarichi istituzionali e gui-
gia di fondi pubblici con i quali, di tanto in tanto, riesce     dano lo sviluppo di questa vasta città, di costruire un’idea
ad oliare la macchina amministrativa dei comuni che ne           chiara di gestione e sviluppo sulla quale poggiare ogni
fanno parte.                                                     singolo intervento e investimento di risorse.
     Le città metropolitane, per l’ordinamento italiano,            In altre parole, serve un progetto capace di tenere
esistono dal 1990, da quando, grazie alla legge sull’ordi-       insieme tutte le esigenze del territorio, che tenga conto
namento delle autonomie locali, si offriva l’opportunità         dei bisogni di Afragola, come di Capri, e sappia valoriz-
alle Regioni e agli enti interessati di istituirle.              zare e connettere le potenzialità che ciascun comune
     Tuttavia, come spesso accade quando si lascia agli          può offrire. Bella sfida, senza dubbio. Ma siamo davvero
enti locali il compito di concretizzare le riforme, il con-      sicuri ci sia chi, con competenza e dedizione abbia voglia
cetto di Città Metropolitana subirà un consistente ri-           di affrontarla?
tardo nella sua attuazione. Un’attesa che terminerà nel             In questo contesto così ampio, ad assumersi l’incarico
momento in cui sarà approvata la cosiddetta “Legge Del           di sindaco della città metropolitana è, di diritto, il primo
Rio” (7 aprile 2014, n. 56).                                     cittadino del capoluogo di provincia, anche se – nota di
     Nell’intenzione più pura della norma, il principio di       assoluta rilevanza – lo statuto potrebbe prevederne l’e-
unificazione di una vasta area territoriale facente parte,       lezione diretta. I consiglieri vengono eletti dai consiglieri
essenzialmente, della medesima provincia è legato alla           comunali dei comuni appartenenti all’area metropoli-
necessità di promuovere una progettazione strategica             tana e l’elezione può interessare solo i sindaci e i consi-
dei comuni che insistono in questo perimetro.                    glieri comunali in carica. Anche in questo caso – ulteriore
     Si tratta di un’interessante ambizione, oltre che di un     precisazione di grande importanza – lo statuto potrebbe
compito decisamente complesso, soprattutto se consi-             prevedere l’elezione diretta dei consiglieri.
deriamo che l’area metropolitana di Napoli comprende                Con questo sistema e con la necessità di ragionare sui
città e paesi completamente diversi tra loro, lontani per        comuni che ne fanno parte, da Agerola a Caivano, pas-

10
Progetti dei comuni finanziati dal piano strategico della città metropolitana di Napoli
                                          Fonte: https://www.cittametropolitana.na.it/piano-strategico

sando per Frattamaggiore e Ischia, considerate come re-                      Interventi, questi citati, senza dubbio di grande rilievo,
altà equivalenti, diventa impossibile negare il fallimento                   un successo a vantaggio dei politici locali che possono
di città metropolitana.                                                      rivendere ai cittadini gli interventi realizzati utilizzando
   Così non può funzionare e bisognerà a tutti i costi fare                  tecniche di comunicazione tipiche della propaganda,
in modo che qualcosa inizi a cambiare davvero. A partire                     utili a raccogliere applausi e consensi, ma la questione
dalla gestione delle risorse.                                                da considerare è molto più profonda: non sarebbe me-
   Come si può pensare, ad esempio, di elargire denaro                       glio se i comuni con caratteristiche tra loro simili si
senza un criterio solido, capace di onorare le finalità pre-                 mettessero insieme per sfruttare queste e altre risorse
viste dalla legge? Solo due anni fa, il comune di Cardito,                   in favore di un territorio che ha urgente bisogno di uno
guidato da Giuseppe Cirillo (tra l’altro consigliere di Cit-                 sviluppo unitario, basato su un piano onesto, capace di
tà Metropolitana) ha ottenuto poco meno di 4 milioni di                      mettere in luce le risorse e di rispondere alle esigenze di
euro da investire in un progetto legato alla costruzione di                  questa specifica area geografica?
un “Teatro Comunale nella zona Slai, e la riqualificazio-                        La Consulta dei sindaci è, anzitutto, da questo che
ne delle aree polivalenti annesse”.                                          dovrebbe partire. Iniziamo a collaborare tra comuni con
   Ad Afragola sono stati destinati, stando ai dati dispo-                   caratteristiche simili, suddivisi per aree geografiche e
nibili sul sito ufficiale della città metropolitana di Napoli,               cerchiamo di capire come migliorare la vivibilità di que-
circa 3 milioni di euro. Tra gli interventi effettuati ci sono               sto territorio.
lavori di riqualificazione di alcune strade, l’acquisto di                       E per aggiungere ancora qualche stimolo, si può
macchine spazzatrici e attrezzature per incrementare                         davvero credere che il sindaco di una città come Napoli
la raccolta differenziata. Il dato più allarmante, in questo                 abbia il tempo, la passione e la voglia di prendersi cura
caso, è che rispetto ai fondi destinati alla città, sono stati               dell’intera area metropolitana? Non potrebbe essere
spesi, al momento, solo 200 mila euro.                                       una scelta saggia recuperare l’idea dell’elezione diretta
   Così anche per Frattamaggiore (46 mila euro su circa                      del sindaco e dei consiglieri? I cittadini tutti potrebbe-
3 milioni di euro), Casandrino (44 mila su circa 1 milione                   ro sentirsi parte di una città molto più vasta del proprio
e mezzo), Grumo Nevano (che ancora non spende il suo                         comune, sarebbero costretti ad interessarsi a ciò che ac-
milione e 700 mila). Insomma, si tratta di denari che Città                  cade intorno a loro e potrebbero scegliere di partecipare
Metropolitana mette a disposizione, talvolta seguendo il                     attivamente all’edificazione di questo nuovo concetto di
principio di una somma pro capite per ciascun abitante,                      città allargata.
e che i comuni non sanno o non riescono ad investire.                            Attenderemo pazienti, temiamo ancora a lungo, che
   Ma a preoccupare sono anche le voci di spesa e i pro-                     trascorra la stagione dei fondi calati a pioggia e di riqua-
getti presentati dal comune: rispetto alla grande risorsa                    lificazioni senza un senso unitario.
che potrebbe rappresentare un sistema così costituito,                           Città Metropolitana può essere davvero un sogno
possibile che le amministrazioni decidano di investire                       condiviso a cui dare credito e forma. Arriverà, prima o poi,
soldi unicamente sulla riqualificazione di strade e piaz-                    il momento. Speriamo solo non giunga quando sarà già
ze o sull’acquisto di macchinari per la raccolta dei rifiuti?                troppo tardi.     ▲

                                                                                                                                      11
Frattaminore diviene FRAINCANTI!
I cittadini, l’amministrazione, le scuole, le associazioni e le parrocchie si uniscono
per immaginare e promuovere un’idea di città più accogliente e sostenibile.

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  via Antonio Gramsci 40              via De Gasperi 69                      via Giovanni XXIII 33               via Virgilio 42

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  via Antonio Gramsci 30              via Giovanni XXIII 53                                                      via Giovanni XXIII 1
                                                                             via Giovanni XXIII 35
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  via Antonio Gramsci 28              via Giovanni XXIII 45                  via Giovanni XXIII 33               via Giovanni XXIII 42

  Nuova Le. Mi.                       Calzature Donna My Joy                 Orologeria Oreficeria Argenteria    Mario Schiano s.r.l. 1923
  via Antonio Gramsci 46/52           via Giovanni XXIII 29                  P.zza Umberto I 14                  via Viggiano 44

  Dove trovare FRAINCANTI. La Rivista

  EDICOLE FRAINCANTI
  New Edicola                          Edicola Airone                         Cartoleria Matly                    Edicola di Gulisano Alessandro
  Corso Durante 264,                   Via Vergara 10, Frattamaggiore         Via Roma, Frattaminore              Via Provinciale Fratta-Crispano, 1
  Frattamaggiore
                                       La Rotonda                             Cartolibreria                       Cartoonia di Giovanna Liguori
  Cartusia                             Via M. Stanzione, Frattamaggiore       Via De Gasperi, Frattaminore        Via Lucio Battisti, 32, Orta di Atella
  Via A.Volta 6, Frattamaggiore
                                       Ricevitoria Costanzo                   Punto office                        Nastasí di Nicola Cafaro
  Edicola                              Via S. Nicola 12 Frattaminore          Via P. Nenni 7, Frattaminore        Via Paolo Borsellino, 19
  Via Pirozzi 5, Frattamaggiore                                                                                   Via A. Chiacchio, 9, Casandrino
                                       Tabacchi/ricevitoria De Rosa           Edicola Del Corso
  Striscia la rivista                  Vincenzo                               Via Roma 6, Grumo Nevano            Mormile Salvatore
  Via Roma 99, Frattamaggiore          P.zza S. Maurizio                                                          Via Di Vittorio, 4, Sant’Arpino
                                       Via Cav. V. Veneto 1, Frattaminore     Edicola Cartoleria Mina
  Edicola/Cartoleria                                                          Via Matteotti 33, Grumo Nevano
  Via Roma 177, Frattamaggiore         Cartoleria IMY
                                       Via G. di Vittorio, Frattaminore       Nero su Bianco
  Edicola                                                                     Corso Cirillo 69, Grumo Nevano
  Via San Nicola 12, Frattamaggiore

                                                                Per maggiori informazioni:
                                        Chiama al numero dedicato: 379.1122065 (anche whatsapp).
                                                              fraincanti@cantieregiovani.org
                                                     www.percorsiconibambini.it/fraincanti
                                  Fraincanti è un progetto del Comune di Frattaminore e Cantiere Giovani
                                             con il contributo dell’impresa sociale Con I Bambini.
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