FINECO, LA BANCA SEMPLIFICATA - Yesmoke
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ECONOMIA -POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% ROMA C/RM/05/2017 Periodico mensile ORE12IECONOMIA n. VII 2018 Commissione Ue, la corsa degli italiani Investimenti, Territori, è l’ora dei Cat bond It’s Tuscany Denaro contante, il falso untore FINECO, LA BANCA SEMPLIFICATA
ORE 12 ECONOMIA ECONOMIA Mensile d’Informazione Economico Finanziaria 1 www.ore12group.it Direttore Responsabile hic et nunc Pietro Romano direttore@ore12italia.it Direttore Editoriale Katrin Bove katrin.bove@ore12italia.it 4 L’inDiScRetO 6 Redazione redazione@ore12italia.it FinecO Dipartimento Grafico Graphic designer & Photo Editor: Fabrizio Orazi 10 Divisione WEB: RYANCREATION COVE, Fluid creativity LA FineStRA Web Editor in charge: SuL cAVeAu Naoko Watanabe www.ore12italia.eu WWW.RICOMUNICARE.COM 11 AGenZie Di RAtinG 13 Ore 12 Economia è pubblcato in Italia da RICOMUNICARE Srl Piazza Mazzini, 27 - 00195 Roma cAt BOnD Registrazione Tribunale di Roma n. 183/2018 del 22/11/2018 Iscrizione ROC n. 26995 del 14/02/2017 17 DenARO Stampa Tipografia Brandi Snc Via Orti della Farnesina, 9/a - 00135 Roma cOntAnte Hanno collaborato a questo numero: 20 Lucia Angeloni, esperta di aerospazio, difesa e trasporti, è giornalista Ornella Cilona è presidente della Commissione tecnica Uni “Responsa- nuie SiMM’ bilità sociale delle organizzazioni” DO’ SuD Enrico Cisnetto, giornalista e saggista, è direttore di “Terza Repubblica” Marco della Giacoma è Portfolio manager di Tenax Capital 21 Enrico D’Elia è economista Caterina del Principe è lo pseudonimo di una nota giornalista economica POVeRO Andrea Giacobino, giornalista e saggista, è direttore di “Bluerating” ReDDitO GDN è un noto comunicatore romano SOMM Ranieri Razzante è docente di Legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna Tuccio Risi è lo pseudonimo di un noto giornalista economico Alfonso Ruffo è direttore Area Comunicazione di Confindustria Alfonso Scarano è un analista finanziario indipendente Fabio Torriero è giornalista e docente universitario Marco Toti è giornalista e saggista Stefania Tucci, esperta di finanza internazionale, è autrice di “L’Asia ai miei occhi” (Marsilio editore) 2
ORE 12 ECONOMIA 29 uniPOL SAi 34 ARRiVA POStePAY 25 Si FA PReStO A DiRe euROPA 52 itALGAS 26 FincAntieRi SBARcA in cinA 53 nuMeRi & FAtti 31 teRnA 54 the eMBASSY 38 enAV 55 WitAPP 40 YeSMOKe 57 unA tRAGeDiA itALiAnA 43 euRASiAFRicA 60 iL MuSeO AcceSSiBiLe 47 GReciA, è SeMPRe cRiSi 61 ORe12 OMniBuS 51 it’S tuScAnY SEGUICI SU: MMARIO WWW.ORE12GROUP.IT TWITTER ORE12GROUP FACEBOOK ORE12GROUP LINKEDIN.COM COMPANY/ORE12GROUP 12 LA NOSTRA APP 3
ORE 12 ECONOMIA F IL PIEMONTE HA CONTRIBUITO MOLTO ALLA STORIA YESMOKE DEL TABACCO IN ITALIA. E ORA OSPITA L’UNICA FABBRICA DI SIGARETTE DEL NOSTRO PAESE, APPENA RIAPERTA ra il Piemonte e il tabacco c’è un polveri da fiuto a Torino si diceva “prendo un tabacco al antico legame che risale agli inizi caffè”. del Seicento uando, ormai diffuso L’estendersi delle coltivazioni ma soprattutto del consumo in tutta Europa, veniva regolarmente spinsero molti Stati a sfruttare il tabacco a scopo fiscale. consumato anche a Torino presso Fu Carlo Emanuele II di Savoia (1634-1675) a istituire in la corte sabauda per rallegrare le Piemonte il monopolio della coltivazione del tabacco per feste dei nobili, a cui partecipavano incentivarne la produzione e la lavorazione che erano gentildonne profumate di un tabacco distribuite tra Mirafiori, Venaria, Caselle e altre zone di dama all’acqua angelica, gradevole combinazione vicino a Carmagnola e a Cuneo. di muschio, ambra, resina di benzoino, ac ua di rose Si deve invece a Vittorio Amedeo II (1666-1732) la e fior di cedro. Mentre molto apprezzata dai cavalieri decisione di riunire in un unico luogo a Torino, facilmente dell’epoca era l’associazione del tabacco con altri controllabile, tutte le attività della filiera del tabacco, che aromi, come il caffè, che rientrava a sua volta nelle furono concentrate verso il 1740 in una vecchia fabbrica 40
ORE 12 ECONOMIA chiAMAtA Anche eRBA SAntA eRA un RiMeDiO cOntRO Le tentAZiOni Un tempo, l’uso del tabacco era molto diffuso tra gli ecclesiastici che, oltre a procurarsi un piacere nel fiutarlo o nel fumarlo, lo consideravano un rimedio per mantenersi casti. Nel 1669 all’erba santa, come allora veniva anche chiamato il tabacco, fu dedicato un trattato scritto dal monaco Benedetto Stella, priore cistercense, uomo di lettere, scienziato e musicista, che raccontava “dell’origine, historia, coltura, preparazione, ualità, del vetro ristrutturata situata in contrada Fabbrica del Tabacco di Torino fu natura, virt , et uso in fumo, della ecca, corrispondente all’attuale ultimata nel 1789. in polvere, in lambitivo, et via Verdi. Verso il 1840, attorno al complesso uesta sede, per , non si dimostr industriale sabaudo si svilupp un in medicina della pianta in grado di soddisfare il crescente borgo in uel periodo la manifattura, volgarmente detta tabacco”. aumento del consumo di tabacco, che con 600 operai, era il pi grande opificio Nel capitolo De abusu tabaci era masticato, fumato e soprattutto torinese e, dopo l’Unità d’Italia, divenne il monaco scriveva che “l’uso fiutato. Occorreva uno stabilimento il secondo tabacchificio per importanza del tabacco moderatamente pi grande. La soluzione fu trovata su un totale di uindici presenti nella preso, non solo è utile, dal nuovo re Carlo Emanuele III di Penisola. Nel 1875 vi erano occupati ma anche necessario a Savoia che nel 1758 fece progettare circa 2.500 tra operai e impiegati. Il Preti, Monache, o Frati, ed un complesso industriale, simile alle personale femminile era pi numeroso manifatture reali francesi, da costruire di uello maschile e cos le cosiddette altri religiosi, che devono dove in precedenza sorgeva una sigaraie, addette alla lavorazione e desiderano menar vita residenza di caccia chiamata Palazzo manuale dei sigari, divennero la casta e reprimere ue’ di Delizie, situata nella zona Nord di figura professionale dominante dello moti sensuali che cotanto Torino alla con uenza dei fiumi ora, stabilimento. infastidiscono E’ bene Stura e Po. Negli anni ottanta dell’Ottocento alla che essi lo prendano ad I lavori furono avviati all’inizio del 1759 produzione dei sigari e del trinciato imitazione di uel gran la nuova fabbrica doveva contenere la da pipa si affianc anche uella della piantagione, il semenzaio, l’essiccatoio spagnoletta, l’attuale sigaretta, che era Servo di io de’ nostri tempi, delle foglie di tabacco e gli impianti di arrivata in Italia nel 1857 nelle tasche Fra iuseppe da Copertino, lavorazione per trasformarle in trinciato delle truppe piemontesi reduci della ad occurrendas carnis da fumo o in polvere da fiuto. La Regia spedizione in Crimea. La moda della tentationes”. 41
ORE 12 ECONOMIA sigaretta si diffuse presto in tutta Europa creando una parabola discendente che port nel 1960 alla chiusura di domanda inaspettata, che comport l’ampliamento della alcuni reparti e nel 1996 alla definitiva cessazione di ogni manifattura torinese e l’aumento dei cicli di lavorazione. attività produttiva dell’antico stabilimento sabaudo. All’inizio del Novecento la Regia Fabbrica del Tabacco elle venti “manifatture di Stato” funzionanti durante torinese era una sorta di grande comunità con all’interno l’età d’oro dell’industria italiana delle sigarette, dopo le scuole materne ed elementari, laboratori, mense, alloggi privatizzazioni del 2004, oggi resta attiva solo la Yesmoke per i dipendenti, il dopolavoro con teatro, sale giochi e di Settimo Torinese, di proprietà della Swiss Merchant bar una collettività pressoch autonoma, capace di Corporation, bouti ue di corporate finance di Lugano. stabilire un legame diretto con il territorio di Torino, dal Yesmoke, diretta erede della Regia Fabbrica sabauda, uale proveniva gran parte della forza lavoro. ha una capacità di lavorazione di trenta container di A partire dagli anni venti dello scorso secolo cominci un sigarette al mese. L’impianto industriale si estende su una lento e inesorabile declino dovuto al sorgere in Europa superficie di 7mila metri uadrati e lavora su due linee di di nuove fabbriche che utilizzavano su vasta scala produzione totalmente automatizzate che utilizzano le pi moderni macchinari per la lavorazione delle sigarette. avanzate tecnologie e un sistema di controllo di ualità Terminato il secondo con itto mondiale, la Regia sulle materie prime durante la lavorazione e sul prodotto Fabbrica cambi nome in Manifattura Tabacchi Torino e finito. riprese la produzione, per poi avviarsi, a causa anche “Il tabacco e le sigarette italiane sono considerati tra i della massiccia importazione di sigarette estere, in una migliori al mondo e molto apprezzati anche all’estero. Per implementare la nostra produzione e sviluppare progetti in partnership abbiamo avviato contatti con aziende del settore in Europa e in Estremo Oriente - afferma Nello stabilimento Francesco Caputo Nassetti, amministratore delegato di Swiss Merchant Corporation - Yesmoke sta studiando di Settimo Torinese attivo nuovi blend ed è dotata di un laboratorio di analisi che un laboratorio di ricerca le consente di essere attiva nella ricerca di nuovi prodotti mirato ad accrescere rigorosamente Made in Italy. Investire in ricerca vuol dire essere pi competitivi e capaci di con uistare nuovi la qualit del prodotto mercati, senza uella deriva di delocalizzazione che e a incrementare caratterizza molte imprese italiane”. la competitivit dell’azienda GDN 42
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