FIABE... IN GENERE Orientamenti teorico-pratici per promuovere l'uguaglianza di genere nei processi educativi - Defence For Children Italia
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FIABE... IN GENERE Orientamenti teorico-pratici per promuovere l’uguaglianza di genere nei processi educativi Co-finanziato dal Programma Diritti Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione europea (2014-2020)
Questa guida è stata elaborata nell’ambito del progetto Fairy Tales (810339), co-finanziato dal programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea (2014-2020). Il contenuto di questa pubblicazione rappresenta la sola opinione degli autori e la Commissione Europea non è responsabile per nessuno degli utilizzi che potrebbero essere fatti delle informazioni proposte. AUTORI La prima parte della guida è stata redatta dai referenti dell’associazione NAIA in Bulgaria. La seconda parte della guida è stata scritta dal team di Defence for Children Italia ed in particolare Gabriella Gallizia, Marina Olivari, Pippo Costella. Traduzione ed editing della versione inglese a cura di Daja Wenke. Revisione della versione italiana ad opera di Sara Oliva Boch. Si ringrazia Federica Formato per l’ottimizzazione del linguaggio in una prospettiva non sessista. PARTNER DEL PROGETTO Associazione Naia, Bulgaria (coordinatore) Women’s Center di Karditsa, Grecia Defence for Children International, Italia Associazione La Stanza Genova Convitto Nazionale Colombo Genova Defence for Children International è un movimento indipendente presente in oltre 40 paesi nel mondo, attivamente impegnato nella promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per informazioni: www.defenceforchildren.it – email: info@defenceforchildren.it LAY-OUT E DESIGN Yoge Comunicazione Sensibile - Italia Le immagini fotografiche ritraggono momenti dei laboratori condotti con le bambine e bambini della scuola primaria del Convitto Nazionale Colombo. DISEGNI I disegni sono a cura delle bambine e dei bambini della scuola primaria presso il Convitto Nazionale Colombo di Genova, classe 1°-2° anno scolastico 2018/2019 e 2019/2020 sezioni A e B. STAMPA Pixart Printing © Defence for Children International Italia – settembre 2020 Tutti i diritti riservati. La riproduzione anche parziale o la presentazione di questa pubblicazione è permessa solo se il copyright è rispettato e la fonte citata.
INDICE INTRODUZIONE............................................................................................. 5 PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO - NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE.............................................................. 9 SECONDA PARTE: L’ESPERIENZA IN ITALIA........................................ 23 ALCUNE RIFLESSIONI PEDAGOGICHE................................................ 56 CONCLUSIONI E PROSPETTIVE............................................................. 58 GLOSSARIO ESSENZIALE TRATTO DAL SITO DELL’ISTITUTO EUROPEO PER L’UGUAGLIANZA DI GENERE (EIGE).............................................. 59 PROPOSTE BIBLIOGRAFICHE................................................................. 63 4
INTRODUZIONE Q uesta guida ha lo scopo di sostenere inse- sociali e simboli culturali anche dalle narrazioni che gnanti, personale educativo e tutte le per- vengono lette e/o mostrate a bambine e bambini sone impegnate a vario titolo con bambi- fin da piccoli. Se esistono pregiudizi di genere nel ne e bambini in età prescolare e primaria. Essa contenuto, nel linguaggio e nelle immagini delle fia- intende fornire un orientamento teorico e pratico be per bambini, questo può portare gli stessi ad as- per introdurre il tema dell’uguaglianza di gene- sumerli e perpetrarli inconsapevolmente. Assumen- re utilizzando le fiabe classiche. La guida riflette do questo approccio come scientificamente valido, l’approccio pedagogico psico-sociale che deriva molti sono stati gli interrogativi che sono sorti an- dall’esperienza condotta nelle scuole dell’infanzia che in merito al modo in cui affrontare questi temi e primarie in Bulgaria, Italia e Grecia. con bambine e bambini di questa età. Tali dubbi sa- ranno affrontati nel dettaglio nelle sezioni a seguire. Nell’ambito del progetto “Fairy Tales” (il titolo origi- nale del progetto “The Hidden gender messages in Il presente documento si propone di rappresen- fairy tales - Let’s read the fairy tales up-side down tare l’esperienza condotta e fornire degli spunti - Fairy Tales” in Italia è stato così declinato: “Fiabe in pedagogici per affrontare le tematiche relative alla Genere”), Defence for Children Italia ha svolto atti- promozione dell’uguaglianza di genere con bambi- vità tese a riconoscere, comprendere e contrastare ne e bambini di 5/7 anni. insieme a bambine e bambini di 5/7 anni, insegnanti e genitori, gli stereotipi di genere presenti nelle fiabe Questa pubblicazione si compone di due parti: la pri- tradizionali e i contesti esistenziali in cui si possono ma, elaborata dai referenti dell’associazione bulgara manifestare ostacoli o, al contrario, buone opportu- NAIA, capofila del progetto “Fairy Tales”, presenta il nità all’espressione della propria diversità e unicità. quadro concettuale sull’uguaglianza di genere in am- L’iniziativa si è svolta in collaborazione con l’Associa- bito europeo; mentre la seconda parte della guida, zione La Stanza, da molti anni impegnata a Genova redatta dal team di lavoro di Defence for Children per la crescita delle giovani generazioni attraverso International Italia, si concentra sull’attuazione delle l’organizzazione di laboratori con l’utilizzo di linguag- attività formative in Italia, a partire dall’approccio teo- gi artistici, la formazione di insegnanti e famiglie sui rico di riferimento. temi della pedagogia interculturale e ambientale e proposte culturali rivolte alla città. Dopo una rapida panoramica dal punto di vista delle politiche e delle pratiche tese alla promozione dell’u- Il percorso è stato condotto in stretta collaborazione guaglianza di genere in Italia, per inquadrare il macro con le insegnanti di due classi della scuola primaria del contesto di riferimento, verrà illustrata una sintesi Convitto Nazionale Colombo di Genova, che ha aderi- del ragionamento teorico che ha guidato il lavoro. Si to al progetto in qualità di partner associato, attraverso tratta di una possibile mappa che contiene le tappe momenti di incontro con i genitori dei bambini e delle considerate essenziali nella costruzione di un per- bambine coinvolte direttamente nell’iniziativa. Il pro- corso di senso, in relazione alla propria storia e al getto ha previsto anche dei percorsi formativi per in- proprio patrimonio di conoscenze e competenze. segnanti, ancora in corso al momento della stesura di questa guida. Questi incontri si sono rivelati utili e pre- A seguire è illustrata la struttura dei laboratori così come ziosi per verificare e discutere l’ipotesi di lavoro insieme sono stati realizzati in Italia nell’ambito del progetto. a docenti e altri professionisti dell’area socio-educativa. In chiusura il documento fornisce una serie di Il progetto, nella sua genesi, muove dalla teoria orientamenti e spunti pedagogici che riteniamo dell’apprendimento sociale e parte dall’assunto che importanti per lavorare con e per l’infanzia ed inol- si acquisiscano durante l’infanzia molti stereotipi tre una riflessione conclusiva sul progetto. INTRODUZIONE 5
IL PROGETTO Il Progetto Fiabe…In Genere è stato realizzato in bambini dai 5 ai 7 anni, alle loro famiglie e a chi tre paesi - Bulgaria, Grecia e Italia - con il soste- opera nella scuola. gno finanziario del Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea (2014 - 2020). Una caratteristica sperimentale del progetto con- L’obiettivo principale dell’iniziativa è prevenire la siste nell’utilizzo delle fiabe classiche quale mezzo violenza sin dall’infanzia. Questo progetto ambisce privilegiato per introdurre il tema dell’uguaglianza a mettere in discussione l’ordine di genere nella so- di genere nell’educazione in questa fascia di età. È cietà, ossia l’imposizione di immagini e ruoli social- stata infatti sviluppata una metodologia per ricerca- mente accettabili che limitano la libertà di espres- re una nuova prospettiva in alcune delle fiabe più sione delle persone fin dalla più giovane età. Il fatto popolari preferite da bambine e bambini e promuo- che gli stereotipi vengano assunti ed integrati du- vere relazioni sane ed eque tra loro. rante il processo di socializzazione di bambine e bambini e che continuino a giocare un ruolo impor- Sia la metodologia sia gli strumenti sviluppati, tante nelle loro vite di adulti potrebbe contribuire sono stati pensati per essere flessibili e adattabili a spiegare la permanenza di squilibri tra donne e ai diversi contesti nazionali e alle specifiche va- uomini in diversi ambiti della vita economica e so- riabili derivanti dai diversi sistemi educativi e alle ciale, la presenza di fenomeni di discriminazione e, pratiche pedagogiche nei tre paesi partecipanti - in molti casi, di violenza contro le donne. Bulgaria, Italia e Grecia. Si ritiene che questo possa essere considerato un valore aggiunto in termini Questo progetto è stato realizzato in alcune scuo- di scambio di esperienze e competenze e possa le dell’infanzia e primarie con l’idea di presentare favorire la replicabilità dell’azione in altri paesi il tema dell’uguaglianza di genere a bambine e dell’Unione Europea. Scopo L’iniziativa progettuale mira alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione dell’uguaglianza tra i sessi sin dall’infanzia, attraverso modalità educative volte a sollecitare il rispetto e la stima reciproca tra bambine e bambini in età scolare e pre-scolare. Obiettivi Specifici: • Sensibilizzare il personale docente ed educa- • Promuovere il tema dell’uguaglianza di genere, tivo e i genitori quali agenti chiave nella for- attraverso l’utilizzo delle fiabe classiche, all’in- mazione del pensiero e dei valori di bambine terno delle modalità didattiche ed educative di e bambini in merito agli stereotipi di genere e insegnanti, operatori ed altri professionisti del che, spesso inconsapevolmente, conducono sistema scolastico. e giustificano la violenza di genere. • Sviluppare linee guida metodologiche e stru- • Rafforzare le capacità di pensiero critico di menti pratici per introdurre il tema dell’ugua- bambine e bambini per aiutarli a sfidare le nor- glianza di genere nel lavoro in età prescolare me sociali che conducono alla disuguaglianza e della scuola primaria, che siano adattabili ad di genere. altri contesti e paesi dell’Unione Europea. 6 INTRODUZIONE
Destinatari dell’iniziativa Hanno partecipato a questo progetto in Bulga- un ruolo fondamentale nell’influenzare l’educazione ria, Italia e Grecia circa 250 bambine e bambini al genere di bambine e bambini. Sollecitare la loro dai 5 ai 7 anni. È in questa fascia d’età, infatti, consapevolezza e rafforzare le loro competenze in che solitamente gli individui iniziano a formare i materia, contribuirà a portare un cambiamento po- propri valori, e le proprie attitudini e ad appren- sitivo nelle pratiche culturali. dere quali sono i comportamenti considerati ap- propriati per una bambina e per un bambino. Il Un altro gruppo destinatario del progetto è costi- sistema educativo è un agente chiave in questo tuito da circa 300 genitori, agenti di primaria im- processo, così come la famiglia. La disponibilità portanza nel processo di socializzazione dei propri di programmi di studio e di materiale formativo figli mediante il quale le aspettative della società su temi quali l’uguaglianza tra donne e uomini, i vengono insegnate ed apprese. La famiglia è infatti ruoli di genere, il rispetto reciproco, la risoluzione l’agenzia di socializzazione primaria ed è in questo non violenta dei conflitti nelle relazioni interper- ambito che si imparano i primi comportamenti di sonali, la violenza di genere contro le donne e il genere ma è anche il contesto in cui si può avere diritto all’integrità personale, favorisce lo svilup- un grande impatto su bambini e bambine, incorag- po di processi preventivi della violenza di genere giandoli a pensare in modo critico e a sfidare le sin dall’infanzia, aumentando nei bambini e nelle norme sociali. Senza il loro coinvolgimento e il loro bambine la loro sensibilità verso queste temati- sostegno in questo delicato processo, il cambia- che e promuovendo lo sviluppo di un atteggia- mento di prospettiva è difficilmente attuabile. mento critico nei confronti di tutte le forme di violenza quando saranno adulti. Possiamo dunque supporre che quanto più sen- sibili e consapevoli sono gli adulti di riferimento Uno dei gruppi a cui si rivolge questo progetto è co- delle bambine e dei bambini, tanto più efficaci sa- stituito dal personale educativo e scolastico dei tre ranno nel sostenere questi ultimi a costruire rela- paesi partner dell’iniziativa. In considerazione della zioni sane e quanto più possibilmente scevre da loro relazione privilegiata con la classe, essi hanno pregiudizi di genere. Risultati attesi I risultati del progetto contribuiscono a promuovere i valori comuni dell’Unione Europea come il plurali- smo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e l’uguaglianza di genere. I risultati specifici del progetto includono: • Migliore comprensione dei messaggi contenuti e sicure, basate sul rispetto per la persona che all’interno dei racconti e delle fiabe tradizionali, hanno si fronte. riguardanti il ruolo di donne e uomini (e di altre • Maggiori conoscenze e competenze del perso- categorie di genere) nella società e la loro influen- nale educativo e scolastico su come affrontare za sulla formazione dei valori nella prima infanzia. il tema dell’uguaglianza di genere nella prima • Migliore comprensione del perché sia impor- infanzia. tante lavorare sull’uguaglianza di genere con • Elaborazione di una metodologia e di strumen- bambini e bambine a questa età. ti innovativi per l’insegnamento a bambine e • Sviluppo di competenze per comunicare in bambini dai 5 ai 7 anni sul tema della parità di modo significativo e chiaro, costruire relazioni genere attraverso l’utilizzo delle fiabe classiche. rispettose e superare la violenza nei rapporti • Condivisione di esperienze e competenze a li- in età prescolare e primaria. vello internazionale per l’introduzione del tema • Genitori preparati a sostenere le loro bambine e dell’uguaglianza di genere nell’istruzione presco- i loro bambini nella costruzione di relazioni sane lare e primaria. INTRODUZIONE 7
PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO – NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE “Penso che il femminismo sia una causa comune per l’uomo e per la donna e che gli uomini riusciranno a vivere in un mondo più equo, meglio organizzato, un mondo più valido, soltanto quando le donne avranno uno status più equo e più valido: la conquista dell’eguaglianza tra i sessi li riguarda entrambi.” Simone de Beauvoir PERCHÉ È IMPORTANTE CHE UOMINI E DONNE POSSANO ACCEDERE A PARI OPPORTUNITÀ? I l tema dell’uguaglianza di genere non è sufficien- mettere in discussione i rapporti di potere conso- temente presente nell’ambito del dibattito e della lidati per lasciar spazio a novità che conducono a percezione pubblica e questo è dovuto a diverse devianze dalla normalità. In altri casi, l’uguaglianza ragioni. In primo luogo, sembra che la questione sia di genere viene erroneamente collegata all’orien- troppo complessa per trovare la sua giusta espres- tamento sessuale; oppure può finire per essere sione negli ambiti della vita sociale, economica e interpretata come uno scontro tra generi, in cui le politica. È difficile comprendere appieno quanto donne desiderano prendere il controllo e sopraf- questo argomento possa contribuire allo sviluppo fare gli uomini sia socialmente che all’interno della e al successo della società. Si tratta di un tema che, sfera familiare; è spesso vista come una minac- all’interno di una società globale costruita su prin- cia ai valori tradizionalmente patriarcali della cura cipi mediamente patriarcali, con ruoli di genere rigi- della famiglia, con il timore che affrontare queste damente strutturati, risulta sensibile e conflittuale. questioni porti alla rottura della vita familiare e al Frequentemente questo argomento viene mal in- fallimento nella crescita dei figli. Pertanto, tente- terpretato, a volte distorto. In alcuni casi parlare remo di spiegare brevemente perché riteniamo di uguaglianza di genere può essere letto come importante promuovere l’uguaglianza di genere, un’azione tesa a sovvertire l’ordine costituito e a proponendo la nostra prospettiva sulla questione. PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE 9
L’uguaglianza di genere implica la parità di diritti per avanzata le differenze possono riguardare l’accesso a donne e uomini, ragazze e ragazzi, così come la pa- cure adeguate e ai servizi medici. rità di accesso ai diritti, alle risorse, alle opportunità e alla protezione. Sarebbe un errore interpretarla Quando affrontiamo il tema dell’uguaglianza di gene- come lo sforzo di rendere donne e uomini ugua- re, facciamo riferimento a un valido strumento euro- li nei loro comportamenti, bisogni, competenze e peo che misura i risultati e le sfide in questo settore in aspirazioni. Tale uguaglianza si raggiunge quando tutti gli Stati membri dell’UE. L’Indice di uguaglianza tutte le persone hanno la possibilità di realizzare di genere, promosso dall’Istituto Europeo per l’Ugua- il loro pieno potenziale e i loro diritti senza che vi glianza di Genere (EIGE)2, è uno strumento statistico sia chi è privilegiato o, al contrario, danneggiato, quantitativo che misura questo concetto complesso, indipendentemente dal loro genere, sesso, prove- attraverso una serie di indicatori socio-economici e nienza, cultura o altre caratteristiche personali. politici nei diversi paesi europei: mercato del lavoro, retribuzione, accesso all’istruzione e all’assistenza sa- Il diverso trattamento di donne e uomini, spesso riba- nitaria, partecipazione al processo decisionale, discri- dito e rafforzato dagli stereotipi di genere1, influisce minazione e violenza. L’analisi di queste aree fornisce su tutte le fasi dello sviluppo nella vita. Nella prima una base solida per l’elaborazione di politiche e legi- infanzia, gli stereotipi sono legati a diversi atteggia- slazioni che garantiscano pari opportunità per donne menti degli adulti nei confronti di bambine e bam- e uomini e le mettano in pratica. Come vedremo più bini, che cambiano a seconda che si tratti di maschi avanti, ci siamo avvalsi ampiamente di questo stru- o femmine. Ad esempio, i primi potrebbero essere mento nell’ambito del progetto nella fase di definizio- incoraggiati ad essere disordinati e turbolenti, e le ne della metodologia di lavoro. seconde invece educate e premurose. Gli stereotipi di genere nell’adolescenza si traducono in differenze Riteniamo che una società più equa dal punto di per quanto riguarda l’accesso all’istruzione, all’assi- vista del genere possa condurre a benefici per stenza sanitaria, all’intrattenimento, alla condivisione tutte le persone nell’ambito di tutti i settori della diseguale delle responsabilità domestiche tra maschi vita sociale, economica e politica: e femmine. Nell’età adulta, la disuguaglianza di ge- • promuovendo uno sviluppo economico equo e nere ha come risultato la possibilità di accedere o socialmente sostenibile; meno ad opportunità lavorative, di potersi realizzare • riducendo la discriminazione e la violenza con- professionalmente, ricevere una retribuzione equa tro le donne; e adeguata alla posizione che si ricopre, accedere alle risorse, partecipare ai processi decisionali. In età • incoraggiando l’espressione del potenziale e delle risorse personali senza subire stigmatiz- zazioni e senza la pressione delle aspettative su ciò che viene inteso come comportamento accettabile; • inserendo nei curricola scolastici uno spazio dedicato all’educazione emotiva cui troppo spesso i bambini non hanno accesso perché prerogativa del genere femminile, con conse- guenze disastrose rispetto alla capacità di ge- stire rabbia e frustrazione che si manifestano, ad esempio, con comportamenti aggressivi e distruttivi nei confronti del genere femminile. 1 Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia e Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, Raccomandazione generale congiunta n. 31 del Comitato per l’eliminazione della discrimi- nazione contro le donne/Commento Generale n. 18 del Comitato per i diritti dell’infanzia sulle pratiche dannose, CEDAW/C/ GC/31-CRC/C/GC/18, 2014. 2 https://eige.europa.eu ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 10 PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE
Discriminazione e violenza di genere La disuguaglianza di genere è una barriera che genere e la violenza contro le donne come un atto impedisce alle donne e agli uomini di esprimere di sessismo che è quindi “una violazione dei diritti liberamente il loro pieno potenziale e a realizzar- umani e una forma di discriminazione contro le don- si. Tuttavia, essa non colpisce entrambi i generi in ne”. Secondo la Convenzione di Istanbul, gli atti di egual misura. Nella sfera dello sviluppo economico violenza di genere sono considerati come il risul- e sociale, la disuguaglianza danneggia maggiormen- tato di “danni o sofferenze fisiche, sessuali, psicolo- te le donne, perché impedisce loro di sviluppare le giche o economiche alle donne, comprese le minacce loro capacità, di accedere a posizioni di potere, di di tali atti, la privazione coercitiva o arbitraria della disporre di risorse, di partecipare ai processi deci- libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata”. sionali. Di conseguenza, c’è un rischio maggiore che donne e ragazze si trovino in condizioni di povertà, È anche importante riconoscere come talvolta la esclusione sociale, discriminazione e dunque vio- violenza di genere possa essere ricondotta a piani lenza, fisica e psicologica. Lo squilibrio nelle oppor- di “normalità” e riprodotta a causa di disuguaglian- tunità di generare impatto a livello mondiale pone ze strutturali, come le norme sociali, gli atteggia- le donne in una posizione di svantaggio e le limita menti e gli stereotipi di genere in generale e la nel raggiungimento della stabilità e della prosperità. violenza contro le donne in particolare. Pertanto, quando si cerca di spiegare la prevalenza della vio- La violenza di genere3 è una violenza diretta lenza contro le donne all’interno delle nostre so- contro una persona a causa del suo genere, è cietà, è importante riconoscere la violenza struttu- un fenomeno fortemente radicato nella dise- rale o istituzionale, che vede la sottomissione delle guaglianza di genere e continua ad essere an- donne nella vita economica, sociale e politica, così cora oggi uno delle maggiori violazioni dei diritti come evidenziato ad esempio dall’indice EIGE a li- umani nelle diverse società. vello europeo ma anche da altri parametri che mi- surano tale diseguaglianza a livello globale6. Sia le donne che gli uomini subiscono violenza di genere, tuttavia è noto che la maggior parte La discriminazione e la disparità di trattamento tra delle vittime sono donne, ragazze e bambine 4. maschi e femmine si manifestano in molte forme. Violenza di genere e violenza contro le donne Esse iniziano in famiglia, dove le femmine vengo- sono termini spesso usati in modo intercambia- no cresciute ed educate fin da piccole a svolgere le bile, poiché è stato ampiamente riconosciuto che faccende domestiche e prendersi cura dei loro cari, la maggior parte della violenza di genere è inflitta mentre ai maschi viene insegnato ad essere compe- dagli uomini nei confronti delle donne. Tuttavia, titivi ed acquisire competenze che generano reddito l’uso dei termini “di genere” è rilevante in quanto e successo nella società così da diventare dei “bread evidenzia il fatto che molte forme di violenza con- winner”. Anche all’interno della famiglia, ancor oggi, le tro le donne sono radicate nella disuguaglianza di bambine e bambini spesso non godono di pari oppor- potere tra donne e uomini. tunità e hanno privilegi e limitazioni diverse. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla pre- L’ambito sociale più ampio al di fuori della casa venzione e la lotta contro la violenza nei confronti e della famiglia, che include le istituzioni forma- delle donne e la violenza domestica (d’ora in avanti li e i gruppi informali, contribuisce ulteriormente Convenzione di Istanbul)5, definisce la violenza di a diffondere e rafforzare gli stereotipi su donne e 3 https://eige.europa.eu/gender-based-violence/what-is-gender-based-violence ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 4 Si veda ad esempio https://www.statista.com/statistics/1072770/number-of-rapes-in-europe/ ultimo accesso 30 Otto- bre 2020. 5 https://www.coe.int/it/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/210 ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 6 Si veda ad esempio http://www3.weforum.org/docs/WEF_GGGR_2020.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE 11
uomini, generando pratiche dannose di disparità L’articolo 6 “Politiche sensibili al genere” sottolinea di trattamento, discriminazione e violenza. Queste che “Le Parti si impegnano a inserire una prospettiva possono verificarsi a livelli diversi, ma in tutti i casi di genere nell’applicazione e nella valutazione dell’im- portano ad una suddivisione della proprietà e del patto delle disposizioni della presente Convenzione controllo ineguali e quindi a subordinazione, so- e a promuovere ed attuare politiche efficaci volte a prusi e dipendenza. favorire la parità tra le donne e gli uomini e l’emanci- pazione e l’autodeterminazione delle donne.” Come già evidenziato sopra, le donne vengono maggiormente colpite da tali disuguaglianze e que- Particolare attenzione è rivolta all’educazione di sto emerge in modo evidente all’interno di conte- bambine e bambini, poiché ha un forte impatto sul sti domestici dove la vita della donna è sottoposta modo in cui essi percepiscono sé stessi e i loro co- al controllo da parte dei familiari o e del partner: etanei e predetermina il loro comportamento nella private del loro diritto ad avere un’opinione, espo- vita futura da adulti. Per questo motivo la Conven- ste ad abusi fisici ed emotivi, alla deprivazione, alla zione di Istanbul incoraggia l’adozione di alcuni va- restrizione della libertà e del diritto di libera scelta lori nel campo dell’educazione come l’uguaglianza fino alla violenza sessuale. di genere, il rispetto reciproco e la non violenza nelle relazioni interpersonali, i ruoli di genere non La gravità e la complessità del problema richiede stereotipati, il diritto alla privacy, la consapevolez- soluzioni politiche e legislative. La Convenzione di za della violenza di genere e la necessità di contra- Istanbul fornisce ai Paesi membri linee guida molto starla (articolo 14). importanti in questa direzione. L’articolo 4 “Diritti fondamentali, uguaglianza e non discriminazione”, al I promotori della Convenzione di Istanbul conside- comma 2 afferma che: rano questi aspetti come fondamentali nel preve- “Le parti condannano tutte le forme di discrimina- nire la violenza nei confronti delle donne, in quan- zione contro le donne e prendono, senza indugio, le to gran parte degli atteggiamenti, delle convinzioni misure legislative e di altro tipo necessarie per preve- e dei modelli comportamentali si formano durante nirla, in particolare: l’infanzia con l’educazione. • inserendo nelle loro costituzioni nazionali o in qualsiasi altra disposizione legislativa appropria- Donne e uomini hanno pari diritti a vivere con ta il principio della parità tra i sessi e garantendo dignità e a raggiungere il progresso economico e l’effettiva applicazione di tale principio; sociale. Tuttavia, è chiaro che per le donne sussi- stano barriere più alte. È pertanto necessario in- • vietando la discriminazione nei confronti delle donne, ivi compreso procedendo, se del caso, traprendere sforzi e adottare misure adeguate per all’applicazione di sanzioni; compensare le restrizioni che le donne devono af- frontare per partecipare in modo equo a tutti gli • abrogando le leggi e le pratiche che discrimi- ambiti della vita sociale, economica e politica. nano le donne.” 12 PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE
PERCHÉ È IMPORTANTE PROMUOVERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE NELLA PRIMA INFANZIA? Superare gli stereotipi Nel corso del loro sviluppo, bambine e bambini co- nel comprendere quali siano le aspettative nei loro minciano a comprendere cosa significhi essere un confronti e cosa devono fare per essere accettati maschio o una femmina ed imparano a conoscere nella società per evitare di essere isolati e/o rifiutati. i loro ruoli esplorando il mondo che li circonda. La comunicazione con i genitori, i parenti, il gruppo Bambini e bambine sin da piccoli imparano7 come dei pari, gli insegnanti, i giochi, le fiabe e le narra- comportarsi passando attraverso diverse fasi: zioni aiutano bambine e bambini a definire sé stes- • La prima infanzia è il momento di osservazione si e gli altri, utilizzando criteri diversi. Essi comin- dei comportamenti e delle attività degli adulti ciano a capire cosa significhi essere una bambina intorno a loro. Gran parte della comunicazione o un bambino e a scegliere alcuni giocattoli e adot- dei genitori con i figli e le figlie è influenzata tare certi atteggiamenti in base a ciò che pensano dal genere e si basa su aspettative stereotipate sia considerato appropriato per maschi e femmine e modelli socialmente accettabili per bambine e in base a ciò che i contesti all’interno dei quali e bambini che, a sua volta, forma e modella le vivono si attendono da loro in quanto soggetti di idee dei bambini stessi. A diciotto mesi comin- sesso femminile e soggetti di sesso maschile. cia a svilupparsi la capacità di identificazione utilizzando varie fonti di informazione in questo La capacità di riconoscere somiglianze e differenze processo. Mentre sviluppano il loro senso di sé, è un’abilità importante che bambine e bambini svi- bambini e bambine tendono a seguire i modelli luppano con l’aiuto degli adulti: si pongono costan- disponibili all’interno delle loro famiglie e all’in- temente domande nel tentativo di mettere ordine terno degli altri gruppi sociali in cui sono im- nel mondo circostante, di trovare differenze e so- mersi. In questa fase prende forma il loro senso miglianze, nonché collegamenti tra oggetti diversi. di appartenenza a un determinato gruppo: il Fin dalla prima infanzia, cominciano a pensare che gruppo delle bambine o quello dei bambini. essere un bambino significhi fare certe cose e avere • Dai tre ai quattro anni bambine e bambini si certe simpatie e antipatie, diversamente dalle bam- concentrano sulle differenze e collegano i con- bine. Tuttavia, questi comportamenti non sono in- cetti di “bambina” e “bambino” con alcune delle nati ma derivano dalla comprensione, dall’esperien- loro caratteristiche. Le regole e le aspettative za, dai comportamenti e dalle relazioni sociali con gli su come una bambina e un bambino debba- adulti. Durante la crescita si è circondati da esempi no apparire e comportarsi iniziano a prendere di comportamento all’interno delle relazioni familiari, forma, compresa la scelta dei giocattoli. Alcu- nei giochi, nei racconti e nei film, in altre parole si ne emozioni diventano accettabili e altre no (ad è inseriti all’interno di un contenitore culturale che esempio: “Non piangere, sei un maschio!”). I fornisce indicazioni sulle aspettative di genere. bambini sono incoraggiati a essere indipenden- ti e le bambine a essere obbedienti. Le scelte di giocattoli o di abiti dunque non sono consapevoli e spontanee, vengono invece influenza- • Dai cinque ai sette anni sembra esservi già la con- te dai messaggi - espliciti o nascosti – delle figure sapevolezza che esistono regole specifiche per di riferimento adulte. Gli adulti svolgono quindi un bambine e altre per bambini, tuttavia non si possie- ruolo importante nell’orientare bambini e bambine de ancora abbastanza conoscenza ed esperienza 7 https://depts.washington.edu/dbpeds/healthy-gender-development.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE 13
per pensare alle credenze e ai valori su cui queste All’inizio può sembrare difficile adattare questi regole si basano. I ricercatori descrivono questo concetti a persone di 5 anni, ma in realtà possia- periodo come il più rigoroso: i bambini non hanno mo aiutarle a sviluppare la comprensione di cate- una spiegazione per molte delle norme, eppure gorie che non si limitino alla divisione tra cose “da capiscono cosa sia un comportamento socialmen- maschio e da femmina” come ad esempio: te accettabile e quanto possa essere diverso per • i giocattoli sono solo giocattoli e sia le bambine le bambine e i bambini, quanto possano sentirsi che i bambini possono giocarvi; ridicolizzati e isolati quando non lo seguono. • bambine e bambini possono gareggiare nello Mentre le norme di comportamento tendono a di- sport ed eccellere a scrivere, a disegnare, a ventare meno rigide e a subire alcuni cambiamenti ballare; nelle fasi successive della crescita, alcune di esse rimangono tuttavia presenti. Esse influenzano la • bambine e bambini possono essere in rappor- comunicazione, la costruzione di relazioni e alle- to di amicizia fra loro; anze, la genitorialità. Ecco perché sin dall’infanzia • i giochi ginnici sono adatti per tutte le persone; è importante mettere in atto sforzi per crescere i bambine e bambini dotati di un forte spirito di tol- • bambine e bambini possono indossare i vestiti leranza, rispetto e stima per gli altri, per far com- che vogliono nella nostra scuola; prendere che bambine e bambini hanno lo stesso • i colori sono solo colori. Non ci sono colori da valore e sono ugualmente in grado di affrontare le femmine e da maschio. Chiunque può sceglie- difficoltà così come avere successo. re il colore che preferisce8. È molto importante lavorare per sviluppare il Questi sforzi dovrebbero aiutare bambine e bam- pensiero critico nell’infanzia, ma è altrettanto im- bini a sviluppare la consapevolezza che tutti hanno portante lavorare con gli adulti, in uno sforzo co- lo stesso valore e sono ugualmente importanti nei stante e parallelo. loro interessi, capacità e aspirazioni. DIRITTI UMANI, DIRITTI DELLE DONNE, DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA I diritti umani sono standard di riferimento che rico- rimenti per le persone e per le società. Alcuni di noscono il bisogno di una vita dignitosa per tutte le questi includono: persone nel mondo. La Dichiarazione Universale • Libertà dei Diritti Umani9, adottata dall’Assemblea Genera- le dell’ONU il 10 dicembre 1948, è un documento • Rispetto per l’altro rivoluzionario e continua ad essere il più importante • Non-discriminazione strumento sui diritti umani a livello globale. • Tolleranza Essa enfatizza il fatto che la libertà, la giustizia e la • Giustizia pace nel mondo si basino sul riconoscimento della • Responsabilità dignità e del valore degli esseri umani e sull’ugua- A causa della loro vulnerabilità e del maggior grado glianza tra uomini e donne. Questi due valori di di esposizione ad abuso, discriminazione e violen- riferimento ne definiscono molti altri che servono za e alla privazione dei diritti umani, donne e per- come principio fondamentale di coesistenza pa- sone di minore età sono soggetti titolari di speciale 8 https://depts.washington.edu/dbpeds/healthy-gender-development.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 9 https://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 14 PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE
cura e supporto legale. I diritti di donne, bambine alle conoscenze scientifiche e tecniche e ai moderni e bambini riguardano la tutela della loro integrità metodi di insegnamento. fisica e della loro autonomia di pensiero, non essere soggetti ad abusi emotivi, fisici e sessuali, vivere in Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di di- un ambiente sicuro e protetto, poter esprimere li- scriminazione nei confronti delle donne (CEDAW)11 beramente i propri desideri, realizzare il proprio po- A partire dalla Carta delle Nazioni Unite e dal rife- tenziale. La tutela di questi diritti è una garanzia per rimento ai diritti umani fondamentali, alla dignità e il progresso sociale e la prosperità delle società ed al valore della persona umana e all’uguaglianza tra è regolata da una serie di documenti internazionali. uomini e donne, la CEDAW fornisce una serie di Ne citeremo brevemente alcuni tra i più importanti. linee guida volte a modificare i modelli sociali e cul- turali di comportamento degli uomini e delle donne La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e al fine di raggiungere lo sradicamento dei pregiudizi dell’Adolescenza (CRC)10 e l’eliminazione dei costumi che si basano sull’idea La CRC obbliga gli Stati a fornire garanzie e cure dell’inferiorità o della superiorità di uno dei sessi o speciali, compresa un’adeguata protezione legale sulla stereotipizzazione del ruolo di uomini e don- per i minorenni, per il pieno e armonioso sviluppo ne (articolo 5 a). Un’attenzione particolare è rivolta della loro personalità. anche all’educazione familiare, che comprende una corretta comprensione della maternità come fun- L’articolo 2 regola la garanzia dei diritti di ogni bam- zione sociale e il riconoscimento della responsabi- bina, bambino e adolescente senza alcuna discrimi- lità comune di entrambi i genitori nell’educazione e nazione, indipendentemente dalla razza, dal colore, nello sviluppo dei loro figli, a condizione che in tutti dal sesso, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni i casi sia predominante il superiore interesse dei politiche o di altro genere, dall’origine nazionale, et- minorenni (art. 5 b). Il documento sottolinea l’impe- nica o sociale, dallo stato patrimoniale, dalla presen- gno degli Stati ad eliminare la discriminazione nei za di particolari disabilità o vulnerabilità, dalla nasci- confronti delle donne in diversi settori chiave: ta o da altre condizioni del minorenne stesso o dei suoi genitori o dei tutori legali. È responsabilità degli Stati prendersi cura del benessere dei minorenni e proteggerli, essendo guidati in tutte le loro azioni dai loro più alti interessi (Art. 3). Il diritto alla vita, così come le possibilità di sopravvivenza e di svi- luppo, sono fondamentali per la Convenzione (Art. 6), così come il diritto di bambine, bambini e ado- lescenti ad esprimere liberamente il proprio punto di vista su tutte le questioni che li riguardano e alle quali si deve dare importanza, in funzione della loro età e maturità (Art. 12). Una priorità della Conven- zione è la protezione delle persone minorenni da ogni forma di violenza fisica o mentale, aggressione o abuso, abbandono o negligenza, sfruttamento, compresi i reati sessuali, mentre queste sono affida- te ai loro genitori o a uno di loro, al loro tutore lega- le o a qualsiasi altra persona responsabile per la loro tutela (Art. 19). Il diritto all’istruzione è considerato non solo per quanto riguarda l’accessibilità, dispo- nibilità, completezza, l’eliminazione dell’ignoranza e dell’analfabetismo, ma anche nell’accesso facilitato 10 https://www.unicef.it/Allegati/Convenzione_diritti_infanzia_1.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 11 https://www.unicef.it/Allegati/Convenzione_donna.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE 15
• La partecipazione alla vita politica e pubblica reclamo al Comitato per l’eliminazione della del Paese - il diritto di voto, di essere elette discriminazione contro le donne per violazioni in organismi pubblici, di ricoprire cariche pub- della Convenzione. bliche, di partecipare al processo decisionale • Procedura di indagine - consente al Comitato di (articolo 7). condurre indagini su gravi e sistematiche viola- • L’accesso a programmi di formazione di qualità zioni dei diritti delle donne. in tutte le fasi dell’istruzione, l’opportunità di orientamento gratuito nella scelta di una pro- Raccomandazione generale n. 36 (2017/UN CE- fessione o di una specialità, la parità di diritti a DAW) del Comitato CEDAW sul diritto all’istru- ricevere borse di studio e fondi per l’istruzione, zione di bambine e donne12 nonché misure speciali per limitare il numero Il diritto all’istruzione13 e all’uguaglianza nell’istruzio- di ragazze che abbandonano la scuola (art. 10). ne è parte integrante dei diritti delle donne. Il rap- • L’impiego attraverso pari opportunità di lavo- presentante speciale delle Nazioni Unite sul diritto ro, libera scelta della professione e possibilità all’istruzione ha dichiarato che “... il diritto all’istru- di avanzamento di carriera, diritto alla parità di zione per le donne e le bambine ... è essenziale per retribuzione a parità di lavoro (art. 11). eliminare tutte le forme di discriminazione di cui le donne e le bambine soffrono”. Pertanto, questo di- • L’accesso alle cure mediche (art. 12), il diritto ritto può essere definito un diritto “protettivo”, che agli assegni familiari e al credito economico, rientra nella categoria dei diritti sociali, economici e nonché alla partecipazione alla vita culturale culturali ed è incluso in molti documenti internazio- (art. 13). nali. Esso racchiude molti altri diritti, come il diritto • La parità di diritti nell’ambito del rapporto coniuga- di ricevere o di avere accesso all’istruzione; il diritto le, compresa la libera scelta del partner, la parità di di scelta del tipo di istruzione e il diritto all’ugua- diritti e di doveri in qualità di genitori, la possibilità glianza nell’istruzione. In breve, l’istruzione deve di coniugare gli impegni familiari con l’istruzione essere disponibile, accessibile, abbordabile. Il diritto e la realizzazione personale, la parità tra i partner a non essere discriminati nell’istruzione è un diritto rispetto alla proprietà, l’acquisizione, la gestione, specifico. A differenza della violenza di genere con- l’uso e l’alienazione dei beni (art. 16). tro le donne o del cambiamento climatico e della riduzione dell’impatto dei disastri naturali, che non Comitato per l’eliminazione della discriminazio- sono esplicitamente regolati dalla Convenzione ne contro le donne (CEDAW), che monitora l’im- sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazio- plementazione della Convenzione. ne contro le donne, ma che sono identificati dalla Il Comitato per l’eliminazione della discriminazione CEDAW come rientranti nell’ambito della Conven- contro le donne (CEDAW) è l’organo di esperti ed zione (il diritto alla libertà dalla discriminazione, il esperte indipendenti che monitora l’attuazione del- diritto alla salute, il diritto delle donne nelle aree la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di rurali), l’articolo 10 della Convenzione obbliga discriminazione nei confronti delle donne. Il Comi- esplicitamente gli Stati ad adottare misure appro- tato CEDAW è composto da 23 persone esperte priate per eliminare la discriminazione nell’istru- di diritti delle donne provenienti da tutto il mondo. zione tra donne e uomini e tra ragazze e ragazzi. L’articolo 10 regola in dettaglio quanto segue: Esiste un Protocollo Opzionale alla Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazio- “Gli Stati parte adottano tutte le misure appropriate ne nei confronti delle donne, che include: per eliminare la discriminazione nei confronti delle donne al fine di garantire loro la parità di diritti con gli • Procedura di comunicazione - consente a uomini nel campo dell’istruzione e in particolare per individui e gruppi di donne di presentare un 12 Commento a cura di Mrs Genoveva Tisheva, esperta del Committee on the Elimination of Discrimination Against Women (CEDAW). 13 https://www.ohchr.org/en/issues/education/sreducation/Pages/SREducationIndex.aspx ultimo accesso 30 Ottobre. 16 PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE
assicurare, su una base di parità tra uomini e donne: Sulla base delle statistiche sugli abbandoni scolasti- a. le stesse condizioni per la carriera e l’orientamen- ci e dei dati relativi all’alfabetizzazione, il Comitato to professionale, per l’accesso agli studi e per il rileva che le bambine e le donne sono inizialmente conseguimento dei diplomi negli istituti d’istru- discriminate in modo sproporzionato in termini di zione di tutte le categorie, sia nelle zone rurali accesso, opportunità di regolare frequenza scola- che in quelle urbane; tale uguaglianza è garantita stica, trattamento, risultati scolastici e possibilità nell’istruzione prescolastica, generale, tecnica, di carriera. Il Comitato collega la raccomandazione professionale e tecnica superiore, nonché in tutti all’obiettivo 4 degli Obiettivi di sviluppo sostenibi- i tipi di formazione professionale; le, che cerca di “garantire un’istruzione inclusiva e di pari qualità e promuovere le opportunità di appren- b. l’accesso agli stessi programmi di studio, agli stes- dimento permanente”. si esami, al personale docente con qualifiche dello stesso livello e a locali e attrezzature scolastiche del- La raccomandazione generale № 36 si focalizza su la stessa qualità; 3 argomenti principali: c. l’eliminazione di qualsiasi concetto stereotipato • accesso all’istruzione; sui ruoli di uomini e donne a tutti i livelli e in tutte • parità di trattamento e di opportunità nell’i- le forme di istruzione, incoraggiando la co-educa- struzione; zione e altri tipi di istruzione che contribuiscano al raggiungimento di questo obiettivo e, in partico- • il fatto che l’istruzione influisca sui diritti come lare, attraverso la revisione dei libri di testo e dei il diritto all’uguaglianza di genere al di fuori della programmi scolastici e l’adattamento dei metodi di sfera educativa, sottolineando che ancora oggi, a insegnamento; parità o addirittura in presenza di titoli di istruzio- ne inferiori, gli uomini ricoprono posizioni lavora- d. le stesse opportunità di beneficiare di borse di tive migliori. studio e altri fondi; e. le stesse opportunità di accesso ai programmi di Ecco alcune delle principali raccomandazioni relati- formazione continua, compresi i programmi di ve agli obblighi dello Stato ai sensi dell’Art. 10 della alfabetizzazione funzionale e per adulti, in par- Convenzione delineate in questo documento: ticolare quelli volti a ridurre, il prima possibile, il • fornire un’istruzione universale, gratuita e divario educativo esistente tra uomini e donne; obbligatoria fino al livello dell’istruzione se- f. la riduzione dei tassi di abbandono scolastico condaria per tutti ed eliminare la distribu- delle studentesse e l’organizzazione di programmi zione squilibrata dei fondi di bilancio per l’i- per le ragazze e le donne che hanno abbandonato struzione di gruppi vulnerabili ed emarginati prematuramente la scuola; delle bambine; g. le stesse opportunità di partecipare attivamente • integrare un’educazione sui diritti umani delle allo sport e all’educazione fisica”. donne e la Convenzione CEDAW nei programmi scolastici a tutti i livelli che sia adeguata all’età; Il 16 novembre 2017, il Comitato CEDAW ha fina- • intraprendere emendamenti costituzionali e/o lizzato e pubblicato la Raccomandazione Generale altre azioni legislative appropriate ad assicura- № 36 sul diritto all’istruzione di bambine e don- re la protezione e l’applicazione dei diritti delle ne14 che inizia con una forte enfasi sull’istruzione bambine e delle donne per, all’interno e attraver- e sul suo “ruolo fondamentale di trasformazione e di so l’istruzione; responsabilizzazione nella promozione dei valori dei diritti umani ed è riconosciuta come la via per l’ugua- • eliminare gli stereotipi di genere sviluppando glianza di genere e l’empowerment delle donne”. e attuando politiche e programmi per la parità di genere a tutti i livelli; 14 https://tbinternet.ohchr.org/Treaties/CEDAW/Shared%20Documents/1_Global/CEDAW_C_GC_36_8422_E.pdf ultimo accesso 30 Ottobre 2020. PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE 17
• incoraggiare i media a promuovere immagini po- 3 Donne e salute - Migliorare l’accesso ad una sitive e non sessualizzate delle donne, con parti- salute adeguata, accessibile e di qualità per colare attenzione a particolari situazioni di vulne- tutta la vita. Rafforzare i programmi di pre- rabilità quali l’appartenenza a minoranze etniche, venzione sanitaria delle donne. la presenza di disabilità o l’età avanzata. 4 Violenza contro le donne - Adottare misure globali per combattere la violenza contro le Dichiarazione e Piattaforma di Azione di Pechino15 donne. Lotta alla tratta delle donne e soste- Questo documento del 1995 è considerato il più gno alle vittime della prostituzione e della completo quadro politico globale e piano d’azione violenza. per l’emancipazione femminile e l’uguaglianza di genere al mondo. La Piattaforma d’azione copre 5 Donne e conflitti armati - Protezione del- 12 aree prioritarie, per ciascuna delle quali sono le donne che vivono in conflitti armati o in stati identificati obiettivi strategici, nonché azioni altri conflitti o sotto occupazione straniera. che devono essere intraprese dai governi e da altri Limitazione delle violazioni dei diritti umani soggetti interessati a livello nazionale, regionale e in situazioni di conflitto. Fornire protezione, internazionale. Le aree strategiche in cui emergo- sostegno e formazione alle donne rifugiate. no questioni critiche per il progresso e lo sviluppo 6 Donne ed economia - Promuovere l’indipen- delle donne sono: denza economica delle donne, compreso il loro 1 Donne e povertà (esclusione sociale) - L’o- accesso all’occupazione, a condizioni di lavoro biettivo strategico in questo settore è quello adeguate e al controllo delle risorse economi- di creare politiche e strategie specifiche sen- che. Fornire formazione, informazione e accesso sibili al genere, che tengano conto delle esi- al mercato alle donne a basso reddito. Elimina- genze e dei vincoli delle donne che vivono in zione della segregazione del lavoro e di tutte le condizioni di povertà ed esclusione sociale. forme di discriminazione nel lavoro. 2 Donne e istruzione - Superare l’analfabetismo 7 Donne al potere e nel processo decisionale - tra le donne e garantire la parità di accesso Garantire la parità di accesso e la piena parte- all’istruzione. Creare le condizioni per l’ap- cipazione delle donne alle strutture di potere prendimento permanente di bambine e donne. e al processo decisionale. 15 https://www.un.org/womenwatch/daw/beijing/platform/ ultimo accesso 30 Ottobre 2020. 18 PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE
8 Meccanismi istituzionali per il progresso delle sul funzionamento dell’Unione Europea 16. donne - Integrazione della dimensione di ge- La garanzia della parità tra donne e uomini in tut- nere nella legislazione, nelle politiche gover- ti i settori, compresi l’occupazione, il lavoro e la native, nei programmi e nei progetti. retribuzione, è anch’essa disciplinata dall’art. 23 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unio- 9 Diritti umani delle donne - Garantire l’ugua- ne Europea17. Nello stesso documento, l’articolo glianza e la protezione contro la discrimina- 21 recita: “È vietata qualsiasi forma di discrimi- zione nella legge e nella pratica. nazione fondata in particolare sul sesso, la razza, 10 Stereotipizzazione delle donne e disugua- il colore della pelle, l’origine etnica o sociale, le glianza nel loro accesso ai sistemi di comuni- caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o cazione in particolare ai media - Aumentare le le convinzioni personali, le opinioni politiche o di opportunità di partecipazione ed espressione qualsiasi altra natura, l’appartenenza a una mino- delle donne nello spazio pubblico e il loro ac- ranza nazionale, lo stato patrimoniale, la nascita, cesso ai processi decisionali nei media e nelle la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale”. nuove tecnologie di comunicazione. Assicu- rare un’immagine equilibrata e non stereoti- Dato il suo ruolo guida nella protezione dei diritti pata delle donne nei media. umani, il Consiglio d’Europa ha adottato la Con- 11 Donne e ambiente - Coinvolgimento attivo venzione sulla prevenzione e la lotta contro la delle donne a tutti i livelli nei processi de- violenza nei confronti delle donne e la violenza cisionali in materia ambientale. Integrare le domestica18 (“Convenzione di Istanbul”). Questa è questioni di genere e le prospettive di genere considerata lo strumento giuridico internazionale nelle politiche e nei programmi di sviluppo so- più completo per prevenire e combattere la violen- stenibile. za contro le donne e la violenza domestica quali violazioni dei diritti umani. Essa rileva che “la violen- 12 Bambine e ragazze - Eliminare ogni forma za contro le donne è una manifestazione di rapporti di discriminazione, violenza e sfruttamento di potere storicamente ineguali tra donne e uomini, contro bambine e ragazze. Aumentare la loro che hanno portato al dominio e alla discriminazione partecipazione alla vita sociale, economica e delle donne da parte degli uomini e alla prevenzione politica. Aumentare il ruolo della famiglia nel del pieno avanzamento delle donne” e sottolinea la miglioramento della situazione delle bambine. natura strutturale della violenza contro le donne quale violenza di genere, che costringe le donne ad Politiche europee per la promozione dell’ugua- essere subordinate agli uomini. glianza di genere Gli scopi di questa Convenzione sono: Negli ultimi decenni l’Unione europea ha com- a. proteggere le donne da ogni forma di violenza piuto notevoli progressi nel campo dell’ugua- e prevenire, perseguire ed eliminare la violen- glianza di genere. za contro le donne e la violenza domestica; Questo è il risultato di: b. contribuire all’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e promuovere • legislazione sulla parità di trattamento; l’uguaglianza sostanziale tra donne e uomini, • integrazione del principio della parità di gene- anche attraverso l’empowerment delle donne; re in tutte le altre politiche; c. elaborare un quadro globale, politiche e mi- • misure specifiche per la promozione dei diritti sure per la protezione e l’assistenza a tutte le delle donne. vittime della violenza contro le donne e della La parità tra donne e uomini è uno dei valori violenza domestica; fondamentali enunciati nell’Art. 8 del Trattato 16 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:12016E/TXT ultimo accesso 30 ottobre 2020. 17 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=celex:12016P/TXT ultimo accesso 30 ottobre 2020. 18 https://www.coe.int/fr/web/conventions/full-list/-/conventions/rms/090000168008482e ultimo accesso 30 ottobre 2020. PRIMA PARTE: QUADRO INTERNAZIONALE DI RIFERIMENTO TEORICO NORMATIVO SULL’UGUAGLIANZA DI GENERE 19
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