Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL

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Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
Seminario INAIL
    La sicurezza sismica delle attività produttive con particolare riguardo agli
                impianti industriali a rischio di incidente rilevante

        Eventi Natech: dalla gestione
  dell’emergenza alla gesrione del rischio

Ufficio III – Attività tecnico scientifiche per la
     previsione e prevenzione dei rischi
      Francesco Geri, Spoleto 20settembre 2019
                                       ing. F. Geri
Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
Eventi Natech: il contesto nell’ambito del quadro di Sendai

Obiettivo comune dei paesi UE è la necessità di integrazione dei principi internazionali
di riduzione del rischio da disastri declinati del “Sendai Framework 2015-2030” con i
                       principi per la resilienza dei sistemi locali

                                             la comprensione dei rischi;
                                             il     potenziamento       della
Le quattro priorità
                                              governance del rischio;
 fondamentali del
                                             la maggior capacità di
«Quadro di Sendai
                                              resilienza;
   2015 – 2030»
                                             il     miglioramento       delle
                                              pratiche di “Build Back
                                              Better” nelle fasi di recupero,
                                              ripristino e ricostruzione

                                         ing. F. Geri
Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
Eventi Natech: il contesto nell’ambito del quadro di Sendai
                       1. riduzione del numero di vittime causate da disastri
                       2. riduzione del numero di persone colpite da disastri
 I sette               3. riduzione della perdita economica diretta
obiettivi              4. riduzione del danno prodotto dalle catastrofi sulle
 globali               infrastrutture critiche e sui servizi di base
                       5. aumento del numero di Paesi con strategie di riduzione
                       del rischio di disastri
                       6. potenziamento della cooperazione internazionale
                       7. aumento della disponibilità e dell’accesso ai sistemi di
                       allerta rapida multi-rischio

                                                             Analysis of Natech risk reduction in EU
                                                             Member States using a questionnaire survey
                                                             Elisabeth Krausmann - JRC Ispra (VA)

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L’approccio «comprehensive» della linea guida OCSE
Nella guida i contenuti sono stati          GUIDING PRINCIPLES FOR CHEMICAL ACCIDENT
organizzati secondo un approccio       PREVENTION, PREPAREDNESS AND RESPONSE (2ND ED.) TO
comprensivo, declinato attraverso le
fasi del ciclo definito                       ADDRESS NATURAL HAZARDS TRIGGERING
                                               TECHNOLOGICAL ACCIDENTS (NATECHS)
       Safety Continuum
               o
  Emergency Management Cycle

in accordo alla guida OECD “Guiding
Principles for Chemical Accident
Prevention,     Preparedness   and
Response” dell’OCSE

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Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
Approccio «comprehensive» e rischio Natech
 Forzante di rischio              Fasi                                    Descrizione

                       Previsione /              aspetti connessi alla gestione
                       Prevenzione               pianificazione per la mitigazione del rischio
PRIMA DELL’EVENTO                                Prevenzione strutturale e non strutturale
                                                 Processi crtitci per funzionamento e controllo di un impianto
                                                 Early warning
                       preparazione            Definizione di misure speditive per la mitigazione del rischio in
                                                condizioni Natech
                                               Informazione e comunicazione del rischio
                                               la pianificazione del territorio rispetto agli eventi Natech
                                               le attività addestrative (es. modello table top exercises, full
                                                scale, integrazione con attività addestrative nazionali soccorso
                                                rischio sismico)
                       Risposta                Attuazione di azioni a seguito e/o nell’imminenza di evento,
                                                mitigazione effetti negativi sulla salute/ambiente/beni (modello
  DOPO L’EVENTO                                 intervento integrato)
                                               Valutazione rapida di scenari Natech in sistemi di supporto
                                                decisioni in caso di evento sismico, tsunami, ev. idro-meteo
                                                estremo
                       Ripristino/follow-up    disaster recovery e continuity management
                                               reporting incidente e analisi del danno
                                               Attività connesse al «ciclo di vita» di uno stato di emergenza

                                                       ing. F. Geri
Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE»
                            (linea guida OECD – OCSE)
 SISMA
EV. METEO ESTREMO
  IDROGEOLOGICO

                                               Previsione
                                              Prevenzione   Prepardness

                                                                          DOPO L’EVENTO
                                               Ripristino    Risposta
 TSUNAMI
Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE»
                        forzante di rischio: SISMA
                  •Analisi storica e normativa                                  •inserimento evento natech
                  • verifiche sismiche ed                                       in esercitazioni sul
                  NTC2008 – Prevenzione                                         «Programma nazionale
                  strutturale                                                   soccorso» (DPCM 2014)
                  • elaborazione di scenari di                                  mirate a:
                  evento natech
                                                                                • valutazione scenari di
                  •Analisi/valutazione rischio
                  • pianificazione emergenza
                                                                                danno Natech
                  stabilimento                                                  •Indirizzi operativi per la
                  • prevenzione non strutturale -                               gestione scenari Natech
                  indirizzi operativi per la                                    • pianificazione criteri BCM
                  mitigazione del rischio                                       e Disaster recovery
                  • Programma Nazionale Soccorso                                • table top exercises
                  Rischio Sismico (DPCM 2014)
                                                                                 •Casi di studio

                                                     Previsione   Prepardness
                                                    Prevenzione
                                                                                  • modalità di  allarme
                                                                                  • generazione scenari di
                                                                                   danno natech in DSS
                                                                                  • modello di intervento
                                                    Ripristino    Risposta        • mantenimento livelli
                                                                                   minimi di servizio
                                                                                  • verifica del quadro di
  DOPO L’EVENTO

                  • analisi post evento - quadro
                   degli elementi critici di                                       danneggiamento
                   impianto                                                       • interventi Natech di
                  •valutazione del danno e                                         messa in sicurezza
                   inserimento nel ciclo di vita
                   dello stato di emergenza                                       • misure di mitigazione
                  • ripristino effetti ambientali                                  con verifica integrità e
                   connessi ad evento Natech                                       ricerca perdita delle
                                                                                   condotte e serbatoi
                                                                                  •
                                                                                   partecipaione/integraio
                                                                                   ne con la struttura di
                                                                                   coordinamento di maxi
                                                                                   emergenze
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PREVISIONE/PREVENZIONE
                                         L’analisi storica di eventi Natech
                                             Quadro criticità osservate
Scenari/eventi possibili               Criticità connesse all’azione sismica               Lezioni apprese dalle analisi post
                                                                                                        evento
Possibile attivazione di effetti   Mancanza di energia elettrica                         Impossibilità di attivare procedure di
domino                                                                                   messa in sicurezza per mancanza di energia
                                   Carenza e/o mancanza di mezzi di estinzione           elettrica
Successione di eventi (es          (acqua, schiuma)
incendi) con carattere di                                                                Insufficiente risorsa idrica impianti
gravità crescente                  Blackout dei sistemi di comunicazione                 antincendio (le infrastrutture di risposta
                                                                                         all’emergenza sono progettate e costruite
Danneggiamenti              di     Difficoltà e/o impossibilità di intervento da parte   con l’ipotesi di avere a disposizione potenza
apparecchiature,      serbatoi,    delle strutture operative                             elettrica sia interna sia esterna – es
torri, forni, piping, con                                                                interconnessione alla rete nazionale.
conseguenti rilasci nelle          danni     alla  rete    di      trasporto      con
matrici ambientali (acqua          riduzione/mancanza accessibilità dell’area colpita    Personale che interviene non addestrato
aria suolo) di grandi quantità                                                           gestire scenari connessi ad eventi Natech
di sostanze pericolose e           difficoltà operative sullo scenario                   ma solo per gestire incidenti connessi al
tossico-nocive.                                                                          funzionamento ordinario dell’impianto
                                   riduzione della capacità di intervento per
Danni diretti alla salute delle    indisponibilità di risorse dovuta all’aumento della   fenomeni di instabilità di vario tipo quali:
popolazioni ed all’ambiente        domanda di intervento)                                sloshing, bukling, rotture interfaccia fondo-
nelle vicinanze del sito                                                                 mantello serbatoi, cedimento localizzati del
industriale                                                                              terreno intorno e sottostanti i serbatoi, ecc

                                                                ing. F. Geri
Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
PREVISIONE/PREVENZIONE
                            L’analisi storica di eventi Natech
                          Quadro dei principali danni osservati

le apparecchiature                       Quelle per il trasporto e per lo
   più vulnerabili                       stoccaggio dei materiali
                                         a. pipelines
                                         b. Pipeworks
                                         c. storage tanks

                                         a) la perdita di energia elettrica
  effetti più rilevanti                  b) lo sloshing
     sugli impianti                      c) la perdita di pressione dell'acqua

                                         ing. F. Geri
Eventi Natech: dalla gestione dell'emergenza alla gesrione del rischio - INAIL
PREVISIONE/PREVENZIONE
                               L’analisi storica di eventi Natech
                             Quadro dei principali danni osservati

Fattori che amplificano la               possibile contemporaneo fuori servizio dei
magnitudo degli eventi                   sistemi    di     mitigazione preposti  al
natech                                   contenimento degli eventi o alla messa in
                                         sicurezza degli impianti.

                                         Gli effetti agiscono contemporaneamente in
                                         più elementi e/o apparati dell’impianto stesso,
                                         anche ad esempio a causa della indisponibilità
                                         per mancato funzionamento dei sistemi di
                                         sicurezza.

                                            ing. F. Geri
PREPARDNESS
            Rischi indotti: valutazione scenari di danno Natech

Alcune considerazioni utili per la
formulazione di possibili scenari NaTech
sono:
 gran parte degli incidenti Natech
   (70%) avviene con il rilascio di
   sostanze pericolose
 la probabilità di danno con perdita di
   contaminante (LOC) è molto più
   elevata dei danni strutturali (26%)
 le strutture maggiormente colpite
   sono le tubazioni e i serbatoi non in
   pressione.

(Steinberg e Cruz – 2004 – Studio e
analisi degli effetti dei sisma sugli
impianti industriali)

                                  ing. F. Geri
Esempi di ulteriori possibili scenari con coinvolgimento di
        sostanze pericolose a seguito di evento sismico

a) caduta a terra dei fusti di
   sostanze pericolose, con
   conseguenti rotture capaci
   di generare un incidente
   rilevante
b) crollo di strutture capaci di
   danneggiare i fusti e
   causare      un     incidente
   rilevante a seguito di
   danneggiamento              e
   fuoriuscita di sostanze
   pericolose

                               ing. F. Geri
PREPARDNESS
                   Rischi indotti: valutazione scenari di danno Natech
schema dei rilasci e sviluppo dei top events
per evento natech: le aree di danno                     RILASCIO
possono essere maggiori di quelle relative
ai top events in assenza di evento naturale

                           INCENDIO                  ESPLOSIONE                RILASCIO DI
                                                                                SOSTANZE

                                                                              Diffusione di
                                                                             gas/vapori/liq/
                                                                                 polveri

   Radiazione termica           Fiamma
       stazionaria              Nubi di                                        Sostanze
      (incendio) e                              Picchi di      Proiettili
                                 vapori        pressione                       tossiche
    variabile (BLEVE)        infiammabili                                     inquinanti
                                                 UVCE
                              (flash fire)                                  (nubi di vapori
                                                                                tossici)

                                                ing. F. Geri
Sisma e criticità in impianto industriale

 legate al tipo di lay-out

 legate alle modalità di installazione dei
 componenti

 legate alle interazioni negative tra elementi
 strutturali e non strutturali (martellamenti,
 punzonamenti, instabilizzazioni)

                             ing. F. Geri
Componenti strutturali e non strutturali in un
                   impianto industriale
                  sono quelli che resistono ai carichi gravitazionali, sismici, da
Gli elementi
                  vento, e altre tipologie. Questi comprendono colonne, pilastri,
strutturali       travi, travetti, controventi, solette, pareti portanti, setti e
                  fondazioni (platee, travi rovesce, plinti e pali). Questa tipologia è
                  in genere progettata e analizzata in dettaglio da un ingegnere
                  civile o strutturale.

                  Elementi non strutturali comuni includono tramezzature,
Gli elementi      tamponamenti, controsoffitti, finestre, mobili, scaffalature,
non               apparecchiature elettriche, termosifoni, canali di ventilazione,
strutturali       tubazioni varie ed in generale gli impianti. Per la definizione di
                  quali sono gli impianti posti a servizio degli edifici
                  (indipendentemente alla loro destinazione d’uso) si può far
                  riferimento all’elenco nell’Art. 1.2 del D.M. 22-1-2008 n. 37,
                  Ministero dello Sviluppo Economico riassunto in Tabella 1.

                                    ing. F. Geri
Macro tipologie di danno agli elementi delle strutture

1. Carenza di collegamento tra elementi strutturali
e non
2. Carenza di collegamento tra elementi strutturali
(crisi per perdita di appoggio, eventualmente
causata anche dalla rotazione delle fondazioni)
3. Insufficiente resistenza a flessione delle colonne
4. Insufficiente resistenza a taglio delle colonne

                                          ing. F. Geri
Danni agli edifici industriali:
                                                     danni alle tamponature in laterizio

             carenza ancoraggi tamponature
                                                                                                                     Danni alla tamponatura in laterizio per
Tratto da «Gruppo di Lavoro Agibilità Sismica dei Capannoni Industriali» «Linee di indirizzo per
interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici
                                                                                                                         meccanismo fuori dal piano
                                                                                                      ing. F. Geri
Danni agli edifici industriali:
                                                               carenza dei collegamenti

                                                                                                                 Inadeguatezza del vincolo
                                                                                                                      trave-colonna con
                                                                                                                 danneggiamenti locali del
                                                                                                                           pilastro
                                                                                                                   e rotazioni permanenti
                                                                                                                  della trave in copertura

                Collasso della
             capriata per perdita
                 di appoggio

Tratto da «Gruppo di Lavoro Agibilità Sismica dei Capannoni Industriali» «Linee di indirizzo per
interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici

                                                                                                  ing. F. Geri
Danni agli edifici industriali:
                                        carenza collegamenti tra elementi strutturali

Tratto da «Gruppo di Lavoro Agibilità Sismica dei Capannoni Industriali» «Linee di indirizzo per
interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici

                                                                                           ing. F. Geri
Danni agli edifici industriali:
                                               rottura elementi strutturali

Tratto da «Gruppo di Lavoro Agibilità Sismica dei Capannoni Industriali» «Linee di indirizzo per
interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici

                                                                                          ing. F. Geri
Danni ricorrenti ad elementi non strutturali

                        ing. F. Geri Geri
                  ing. Francesco
PREVISIONE/PREVENZIONE
apparecchiature critiche in caso di evento sismico su impianto RIR
  Tipologia           Apparecchiature/                                                 Danni tipici per sisma
 strutturale          strutture critiche
Apparecchiature a              Colonne                                             Perdita di fluidi da connessioni flangiate
struttura verticale            Reattori
  snella (libere e              Camini                               Snervamento bulloni di ancoraggio e perdita stabilità colonna
    ingabbiate)                 Torce

Apparecchiature a        Serbatoi di grandi                                               Fenomeno del Buckling
 struttura tozza      dimensioni a tetto fisso e                                     Rottura interfaccia fondo mantello
poggiate al suolo          galleggiante
                                                                               Tetto galleggiante contro il mantello
                                                          Cedimento del terreno attorno e sottostante il serbatoio con conseguente collasso

                                                                Perdita totale di contenimento a seguito di eccessivi stress sul mantello
Apparecchiature a                Sfere                             Cedimenti mantello in corrispondenza dell’attacco delle zampe
 struttura tozza
   sostenute in           Forni di processo          Collasso della struttura per cedimento di una o più zampe e/o rottura di uno o più controventi
  elevazione da       Serbatoi criogenici isolati
elementi discreti             da terra                                              Cedimento della struttura di sostegno

                      Serbatoi piezometrici in cls                             Possibile collasso del camino sovrastante

                                                                         Possibile distacco delle tubazioni vincolate o sospese,
                                                                                    possibile distacco del refrattario
      Piping                    Flange                                                    Spostamenti elevati
                               Valvole                                            Danneggiamento guarnizione flange
                              Tubazioni
    Strutture               Sala controllo                                            Cedimenti/crolli strutturali
                                                                    ing. F. Geri
                             magazzino                                     Danni che interdicono l’accessibilità/funzionalità
PREVISIONE/PREVENZIONE
                                 L’analisi storica di eventi Natech
                          Quadro dei principali danni osservati sui serbatoi
Modalità       di Tipologia del danno                    Rilascio   sostanze
collasso                                                 pericolose
Elephant     Foot Elevate tensioni di compressione Rilevante         se    si
Buckling          generate dal momento ribaltante verifica il collasso
                  possono innescare fenomeni di delle pareti
                  instabilità delle pareti del serbatoio
Uplifting         Il momento ribaltante può causare Rilevante
                  un parziale sollevamento delle
                  piastre di base: lo spostamento
                  verticale può determinare la rottura
                  delle pareti del serbatoio e/o la
                  rottura delle tubazioni di ingresso-
                  uscita
Sloshing          L’oscillazione del pelo libero del Non rilevante
                  liquido all’interno del serbatoio può
                  determinare danni al tetto e/o alla
                  parte alta delle pareti del serbatoio
Sliding           Solo per serbatoi non ancorati: lo Rilevante
                  spostamento relativo tra il serbatoio
                  e il piano di posa può determinare la
                  rottura delle tubazioni di ingresso-
                  uscita
Liquefazione      Rapido rilascio di sostanze dovuto al Rilevante
                  totale collasso della struttura
                  determinato della liquefazione del
                  terreno
                                                                                Serbatoi: Elephant Foot Buckling
                                                                 ing. F. Geri
PREVISIONE/PREVENZIONE
                                            Prevenzione non strutturale

                                             Misure                                                    Misure      Misure non
                                                                                                     strutturali   strutturali
Verifica dei criteri di progettazione                                                                                   X

Idoneo dimensionamento di canali e muri di contenimento                                                   X

Dispositivi di ancoraggio di serbatoi ed apparecchiature (ad esempio catene di ancoraggio ,               X
rinforzi)
Rinforzo di tubazioni e connessioni                                                                       X

Idonea progettazione e rinforzo vasche di accumulo sostanze e preparati pericolosi                        X

Connessioni flessibili per le tubazioni                                                                                 X

Cinghie di rinforzo o catene per barilotti e serbatoi a pressione                                                       X

Cinghie di rinforzo per equipaggiamento ed attrezzature d’emergenza                                                     X

Sistemi di intercettazione d’emergenza e valvole di sicurezza                                                           X

Sistemi di accumulo d’acqua e dì schiumogeno emergenza al sicuro da caduta di macerie                                   X

Sistemi di pipeline ridondanti, in particolare pipeline di adduzione acqua                                              X

Sistemi di allarme rapido (early warning)                                                                               X

Sistemi di generazione di potenza progettati per mantenere i sistemi di apparecchiature critiche                        X
relative alla sostanze pericolose in condizioni di sicurezza per tempi lunghi compatibili con gli
interventi post sisma
Posizionamento di sostanze e preparati tra loro incompatibili, in modo da evitare che in caso di                        X
evento possano venire a contatto
Idonei sistemi di interruzione di processo in caso di evento                                                            X

Pianificare una idonea comunicazione tra i lavoratori di stabilimento e i propri familiari in caso                      X
di evento

                                                                    ing. F. Geri
PREVISIONE/PREVENZIONE
            Piano Nazionale soccorso rischio Sismico

                                                 Comitato operativo della protezione civile
                                              (DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 maggio
                                               2019 Modifiche alla costituzione ed al funzionamento del Comitato
Organizzazione del sistema di risposta di    operativo della protezione civile. (19A04317) (GU Serie Generale n.154
   protezione civile in caso di evento                                   del 03-07-2019)

                                            ing. F. Geri
PREVISIONE/PREVENZIONE
                  Prevenzione non strutturale

Piano Nazionale Soccorso Rischio Sismico (DPCM 2014)

                                ing. F. Geri
PREVISIONE/PREVENZIONE
Programma nazionale del soccorso e rischio Natech

                                         Rischi indotti

                                              Natech

                   ing. F. Geri
PREPARDNESS
   Elementi di pianificazione per attività addestrativa del sistema
                           nazionale di PC

  Allertamento ed attivazione                                        Comunicazione ed informazione
    della risposta nazionale                                         alla popolazione/formazione dei
                                                                                formatori

    Pianificazione del                                                       Poli logistici di emergenza e di
    soccorso tecnico e                                                        ammassamento delle risorse
        sanitario                                                                        materiali

                                                                                 Reti di telecomunicazioni di
    Accessibilità delle aree nei                                                          emergenza
     diversi modi di trasporto

Concorso del sistema nazionale                                                                  Centri per il
     di protezione civile                                                                     coordinamento
                                                                                                 nazionale

    Assistenza alla popolazione

                                Host Nation Support                                   Individuazione dei
                                                                                         rischi indotti
                                                      ing. F. Geri
PREVISIONE/PREVENZIONE
          Piano Nazionale del soccorso e Rischio Natech
Funzioni di supporto attivate in
     emergenza nazionale
                                             Obiettivi della funzione rischi indotti

                                                   la valutazione delle condizioni di
                                                    rischio residuo, monitoraggio e
                                                    aggiornamento relativi ai dissesti
                                                    idrogeologici
                                                   i controlli sulle dighe
                                                   Verifica/monitoraggio/supporto
                                                    stabilimenti a rischio di incidente
                                                    rilevante per rischio NATECH
                                                   l’attivazione piani di emergenza

                                   ing. F. Geri
RIPRISTINO
        Attività connessa con il ciclo di vita di uno stato di emergenza

L’approccio     «comprehensive»
può essere esteso al ciclo di vita
di uno stato di emergenza e
delle misure adottate, tramite
successive Ordinanze di PC

Art. 28 codice di PC
disciplina delle misure da adottare per rimuovere
gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni
di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi
1. Al fine di dare avvio all'attuazione delle prime
misure       per     fare       fronte      ai    danni
occorsi al patrimonio pubblico, privato ed alle
attivita'       economiche           e       produttive,
relativamente         alle        ricognizioni       dei
fabbisogni completate dai Commissari delegati e
    trasmesse al Dipartimento della protezione
civile, si provvede all'individuazione delle modalita'
di concessione di agevolazioni, contribuiti e forme
di                       ristoro                      in
favore dei soggetti pubblici, privati e attivita‘
economiche e produttive, danneggiati
                                                             ing. F. Geri
RIPRISTINO
Attività connessa con il ciclo di vita di uno stato di emergenza
              il ciclo di vita di uno stato di emergenza

    La gestione delle corrette attività di valutazione del danno e di
ripristino degli effetti , anche ambientale, a seguito di evento Natech,
  può rendere più «efficace» il ciclo di vita dello stato di emergenza

                                ing. F. Geri
Dalla gestione dell’emergenza alla gestione del rischio
                                 Possibili indirizzi per evento Natech

                                                                                                                 FASE 6)
                                                                             Fase 4)          FASE 5)        pianificazione
                               FASE 2)            FASE 3)
      FASE 1)                                                          Identificazione   implementazione     della disaster
                           individuazione     Identificazione e
 verifica dei livelli                                                   delle misure       di Procedura        recovery e
                             preventiva         monitoraggio
di progettazione e                                                        interne di      Operativa per        continuità
                           elementi critici     indicatori di
 delle prestazioni                                                      mitigazione in    evento Natech     operativa anche
                             d’impianto           pericolo              «condizioni»          (P.O.S.)     in raccordo con il
                                                                            Natech                           sistema di pc

                                                              ing. F. Geri
Prevenzione (strutturale e non strutturale) e prepardness

    Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio

                                 a) verifica degli elementi strutturali e non
                                    strutturali dello stabilimento rispetto alla
      FASE 1)
 verifica dei livelli               classificazione sismica ed alla micro zonazione
di progettazione e               b) valutazione preventiva dei possibili effetti
 delle prestazioni                  indotti dal sisma sulle apparecchiature critiche
                                    dell’impianto
                                 c) verifica della compatibilità delle masse in
                                    quota
                                 d) verifica del comportamento di strutture
                                    accoppiate      a   diversa   resistenza    e/o
                                    deformabilità

                                    ing. F. Geri
Prevenzione (strutturale e non strutturale) e prepardness

   Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio

       FASE 2)                   a) elementi il cui cedimento in caso di sisma
   individuazione
preventiva elementi              (anche di tipo catastrofico) può comportare
        critici                  scenari incidentali severi/natech (colonne,
                                 serbatoi, sfere, piping, ecc);

                                 b)               identificazione          degli
                                 elementi/impianti/apparecchiature     preposte
                                 alla mitigazione della magnitudo del rischio in
                                 caso di evento;

                                   ing. F. Geri
Prevenzione (strutturale e non strutturale) e prepardness

     Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio

Fase 3)                        a) potenziamento sensori valutazione perdita
Identificazione e
monitoraggio                   di   contenimento           delle   «apparecchiature
indicatori di pericolo         critiche» individuate

                               b) potenziamento sensori per verifica rilascio
                               di   miscele           infiammabili/esplosive/tossico-
                               nocive mediante uso di rilevatori

                               c) capacità di tempestiva valutazione di
                               variazioni anomale dei parametri di controllo
                               processo (es. P, T, portata. ecc )
                                       ing. F. Geri
Prevenzione (strutturale e non strutturale) e prepardness

     Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio
Fase 4)                             Identificazione delle misure interne di mitigazione
definizione e realizzazione
                                    in funzione delle seguenti condizioni di scenario
misure interne di
mitigazione in condizioni           «reale» di evento:
Natech
                                    a) la perdita di energia elettrica
                                    b) la perdita di pressione e/o indisponibilità della
                                        risorsa idrica;
                                    c) insorgenza         di   fenomeni   quali   sloshing,
                                        buckling, uplifting; sliding, liquefazione;
                                    d) difficoltà e/o impossibilità di intervento da
                                        parte delle strutture operative già impegnate
                                        per altre richieste di soccorso tecnico

                                       ing. F. Geri
Prevenzione (strutturale e non strutturale) e prepardness
        Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio

                             A seguito delle fasi precedenti, vanno definite, oltre alle
Fase 5)                      necessarie procedure di evacuazione a seguito di sisma, anche le
implementazione di           procedure operative per evento «Natech» quali:
Procedure Operative          a) P.O. per le attività di monitoraggio di elementi critici e
(P.O.S.)
                                 indicatori di pericolo a seguito di evento sismico
                             b) P.O. per l’attuazione delle relative misure di mitigazione (es.
                                 delocalizzazione     rapida    di   sostanze   pericolose   da
                                 apparecchiature critiche danneggiate)
                             c) P.O. per l’attivazione delle squadre interne per le verifiche
                                 degli elementi critici di impianto in condizioni di evento
                                 Natech (es. mediante uso di idonei DPI ed a seguito di
                                 specifica formazione e addestamento)
                             d) P.O. per la gestione delle fasi di rientro «differenziato» in
                                 stabilimento
                                       ing. F. Geri
Prevenzione (strutturale e non strutturale) e prepardness

      Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio

Fase 6)
                                    a) piani di continuità operativa sul modello
pianificazione della disaster       Business Continuity Management             (analisi di
recovery e continuità
operativa anche in raccordo         rischio, business impact analisi, disaster recovery,
con il sistema di pc
                                    continuity plan)

                                    a) attività di collegamento con il sistema di risposta
                                    di protezione civile (es. con i centri operativi per la
                                    gestione dell’emergenza territoriale)

                                    c) attività connesse con il «ciclo di vita di uno stato
                                    di emergenza» e delle misure adottate tramite
                                    Ordinanze di PC
                                        ing. F. Geri
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE

    ing. F. Geri
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