Epidemiologia e Classificazione: le nuove forme di diabete - R Bonfanti Centro di Endocrinologia dell'Infanzia e - Sostegno70
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Epidemiologia e Classificazione: le nuove forme di diabete R Bonfanti Centro di Endocrinologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano
Diagnosi differenziale • Sino a pochi anni or sono si pensava che tutto il diabete in età pediatrica fosse una sola malattia : DMT1a • Dati recenti sul diabete genetico dell’infanzia, Mody, DMT2 hanno modificato questa asserzione • La diagnosi differenziale deve essere parte del lavoro del diabetologo pediatra • La mancanza ad oggi di aiuto dalla diagnostica per immagini e genetica complica il quadro
DMT1B DMT2 DMT1,5 Diabete mitocondriale DMT1A MODY Diabete Secondario Diabete Neonatale Sindromi genetiche Diabete Monogenico dell’infanzia
DIAGNOSI DIFFERENZIALE Si Sovrappeso No anticorpi C-peptide Neg Pos Anticorpi Neg Pos C-peptide Tipo 2 Mody ? Tipo 1 Mody ? Tipo 2 Tipo 1 ADA 2006
Domande • Quanti pazienti diabetici in età 0-18 possiamo dire essere DMT1a? • Quanti sono i pazienti che non hanno anticorpi? • Questi pazienti che fanno insulina cosa hanno? Possiamo fare altre terapie?
HSR • 329 pazienti (età media 8 ± 4,5 aa) ricoverati dal 01/2004 al 12/2006 per esordio di diabete. • Definizione delle caratteristiche cliniche e metaboliche, secondo criteri ADA. • Dosaggio di 4 autoanticorpi (ICA, GAD, IA2, IAA). Tra i pazienti negativi per 4 anticorpi : - dosaggio di un nuovo autoanticorpo (ZnT8) quale marker specifico beta cellulare - analisi del DNA per eventuali mutazioni a carico di geni specifici quali KIR, SUR, INS.
RISULTATI prevalenza autoanticorpi 80% 73% 73% ICA GAD IA2 69% IAA 65% 62% 62% 58% 50% ICA GAD IA2 IAA 296 pazienti (92,5 %) rientravano nella classificazione di diabete di tipo 1 A, documentata dalla evidenza di autoimmunità (ICA, GAD, IA2, IAA). La prevalenza di ciascun autoanticorpo era in linea con i dati della letteratura.
RISULTATI 100 97 84 75 0 SU 4 1 SU 4 56 2 SU 4 50 3 SU 4 4 SU 4 33 25 24 0 0 SU 4 1 SU 4 2 SU 4 3 SU 4 4 SU 4 4 autoanticorpi testati: 33 (11%) 1 anticorpo positivo, 56 (19%) 2 anticorpi positivi, 84 (29%) 3 anticorpi positivi, 97 (33%) 4 anticorpi positivi; 24 (7,5%) nessuna evidenza di autoimmunità (0 anticorpi)
Gli anticorpi negativi aumentano? 100 75 50 diagnosi ab neg 25 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Sicuramente abbiamo più attenzione, ruolo del diabete tipo 2
329 diagnosi 320 testati 4 abs 296 (92,5%) 24 (7,5%) almeno 1 Abs Negativi 4 abs Type 1 A 2 no test 7 (2,2%) Sindromi 7 pazienti X 4 Tipo 2 4 ( 1,2%) 3 Wolfram (1,2%) Pos per 5° Ab 2 mutati INS BMI Tot 300/320 (30%- 0,6% tot) 2 Mody 5 C pep >1,5 (93,7%) 5 NO INS, KIR, 1 Post CMV
Gene INS • individuate 10 mutazioni eterozigoti del gene umano dell’insulina in 16 probandi con diabete neonatale. • 3 famiglie, 13 pazienti de novo. • in regioni critiche della molecola della preproinsulina con impossibilità al normale avvolgimento della proinsulina. • 3 portatori diagnosticati tra i 6 mesi e un anno. •il padre portatore della stessa mutazione del probando era stato diagnosticato all’età di 30 anni come affetto da diabete tipo 2. Neonatal Diabetes International Collaborative Group. PNAS 2007
C-peptide • Andamento secrezione 2,00 insulinica residua 1,50 • Controlli DMT1A 1,00 MA • Media c peptide basale TL prepuberi 0,50 • 1 anno: 0,13 (0,06-0,19) 0 • Fonte: Bonfanti R 0 1 2 Diabetologia 1999
Caratteristiche cliniche pazienti X • Sono 5 casi di cui 1 ha storia famigliare (madre) gli altri no • Età 4-15 anni all’esordio • 3M e 2F • Sono magrini, aspetto marfanoide • 1 opacità del cristallino • 1 pneumotorace spontaneo Già esclusi NGN3 ed IAAP in corso SUR1
RIASSUMENDO • La maggior parte (94%) dei casi diabete dell’infanzia e dell’adolescenza ha una patogenesi di tipo autoimmune. • E’ necessario l’utilizzo di numerosi markers anticorpali (ad oggi 5) per chiarire la patogenesi del diabete tipo 1 e la sua classificazione. • Attenzione è richiesta al pediatra nella diagnosi differenziale dei soggetti con screening autoanticorpale negativo. • Valutare: BMI, C-peptide e ricercare sindromi. •In questa maniera è possibile diagnosticare il 98% pz • La diagnosi di diabete monogenico e le mutazioni del gene dell’insulina possono rappresentare una causa rara (0,6%), in particolare in soggetti con età all’esordio < 6 anni e funzionalità residua persistente. Inoltre nella nostra casistica 5 soggetti (20% tra gli Ab neg) sono in attesa di ricevere diagnosi eziologica.
Alla fine cosa rimane… Diabete mellito tipo 1 autoimmune 94% Diabete mellito di tipo 2 2% Diabete Monogenico dell’infanzia 4%
Diabete monogenico • Esistono due cause di diabete genetico nell’infanzia • 1) difetto dell’ azione dell’insulina • 2) difetti di funzione beta cellulare
Diabete monogenico da difetti di funzione beta cellulare • Mody • Diabete neonatale • Iperproinsulinemia familiare • Diabete mitocondriale
Mody • Ereditarietà autosomica dominante • Sono necessarie tre generazioni affette • Insorgenza al di sotto dei 25 anni di età • Negatività per gli anticorpi del diabete • Magri • Bassa secrezione insulinica
DIABETE MELLITO NEONATALE Iperglicemia che richiede trattamento insulinico, insorta entro il 6° mese di vita Classificazione: • Diabete neonatale transitorio (TNDM) • Diabete neonatale permanente (PNDM) • Ognuno con circa il 50% dei pazienti
Diabete neonatale transitorio Esordio nelle prime sei settimane di vita, con remissione entro 18 mesi. Andamento bifasico: diabete neonatale, remissione temporanea, diabete di tipo 2 nell’adolescenza. 70 % presenza di un difetto genetico a livello del cromosoma 6: UPD6 paterna (50%) Duplicazione paterna del 6q24 (casi familiari) Difetto di metilazione (16%) Sono coinvolti geni ZAC e HYMAI. J Med Genet 2002
Diabete neonatale transitorio Nel 25 % dei casi mutazioni del gene KCNJ11 che codifica per il canale del potassio Kir6.2 o per il gene ABCC8 per il recettore sulfoniluree Caratteristiche fenotipiche: maggiore peso alla nascita, esordio più tardivo (5 vs 1 settimane) e tempo di insorgenza della remissione più lungo (76 vs 16 settimane) Probabile presenza di un difetto beta cellulare meno grave in utero e nelle prime settimane di vita con meccanismi compensatori più lenti Human Medical Genetic 2005
Diabete neonatale permanente 34-50%: Mutazione gene KCNJ11 codificante Kir6.2 (subunità del canale del potassio ATP- sensibile) Mutazione del gene ABCC8 per recettore sulfoniluree Mutazione gene FOXP3 (IPEX) Delezione gene IPF1 (Agenesia pancreas) Mutazione gene EIF2AK3 (Wolkott-Rallison) Omozigosi mutazione Glucokinasi Mutazione gene insulina Altre sindromi senza definizione genetica
MUTAZIONE GENE INS e PNDM Studio SIEDP 2008: studiati 37 soggetti con PNDM insorto nei primi 6 mesi di vita negativi per DMT1 • 51,3% (19 casi) mutazione KCNJ11; 1 soggetto mutazione GCK • 24,3% (9 casi) di mutazione gene INS: - 7 mutazioni del gene INS - In 7 pazienti mutazione de novo. - Peso alla nascita normale. - C-peptide all’esordio ridotto o normale. - Clinicamente non distinguibili da diabete di tipo 1 Barbetti, JCI,2008
Differenze fenotipiche in pazienti italiani con PNDM/MDI dovuti a mutazioni nei geni KCNJ11 ed INS • KCNJ11 • INS • Insorgenza diabete: 1-220 • Insorgenza diabete: 37 g giorni dalla nascita - 4 a dalla nascita (5 settimane > KCNJ11) • Peso alla nascita:basso-normale (mediana: 3055+255 g; • Peso alla nascita=basso (mediana: 2455+370 g) p
Diabete “neonatale” ? No grazie • Nel 30% dei soggetti italiani con mutazioni nel gene dell’insulina con effetto proteotossico il diabete insorge oltre il 1° anno di vita • Pazienti con diabete con insorgenza ben oltre il periodo neonatale (inteso come 1° mese di vita) sono stati descritti in gran numero per i geni KCNJ11 (IT=15/19 >30 g, 5/19 >90 g), ABCC8, EIF2A3K Proposto: : “Monogenic Diabetes of Infancy”, MDI * *Colombo,…Iafusco, Barbetti. JCI, Maggio 2008
Cytoplasmic ICA kindly provided by the discoverer Franco Bottazzo
Epidemiologia • Il diabete Tipo 1 cresce al ritmo del 5% anno nei bambini in età prescolare e del 3% nei bambini ed adolescenti • Ogni anno vengono diagnosticati 70000 nuovi casi di diabete nel mondo in bambini sotto i 14 anni • Al 2006 0-14 anni: 440000 bambini nel mondo
Incidenza diabete mellito tipo 1 in età evolutiva Pediatric Diabetes 2007
Pooled incidence trends by age-group for EURODIAB registers during 1989-94 20 20 Boys Girls Age 10-14 Age 10-14 Rate per 100,000 Age 5-9 10 10 Age 5-9 9 9 8 8 7 Age 0-4 7 Age 0-4 6 6 5 5 4 4 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1989 1990 1991 1992 1993 1994 Year Year
RIDI: studio di incidenza 1990 - 1999 Tassi di incidenza standardizzati per età Registri (IC 95%) Maschi Femmine 2 Torino 11,1 (9.48 - 12.91) 10,0 (8.41 - 11.81) 3 Pavia 12,1 (8.49 - 16.79) 12,0 (8.28 - 16.71) 5 Liguria 13,5 (11.31 - 16.21) 10,5 (8.49 - 13.0) NORD 12,0 (10.78 -13.42) 10,4 (9.17 - 11.73) 6 Prato-Firenze 13,0 (10.59 - 15.97) 7,7 (5.83 - 10.18) 7 Umbria 12,4 (9.69 - 15.85) 11,1 (8.48 - 14.57) 1 8 Marche 10,1 (8.29 - 12.29) 9,6 (7.79 - 11.82) 2 3 4 9 Lazio 8,8 (7.93 - 9.78) 8,6 (7.68 - 9.55) 5 6 8 CENTRO 9,8 (9.06 - 10.61) 8,8 (8.12 - 9.64) 7 10 Campania 6,4 (5.77 - 7.04) 6,0 (5.42 - 6.68) 9 10 SUD 6,4 (5.77 - 7.04) 6,0 (5.42 - 6.68) 11 11 SARDEGNA 43,3 (40.11 -46.78) 30,1 (27.36 -33.17) (Carle et al, Diabetes Care 2004)
ANNO 2007 n° 58 Popolazione < a 15 anni residente 22 19,8 F = 32 CALABRIA 2005 2006 2007 ANNO 6 19,32007 M = 26 Cosenza 115993 113451 111095 età = 1,1 - 13,4 13 Catanzaro 61156 59681 58309 Crotone 32263 31654 31057 22,3 età media = 8,1 Vibo Valentia 29798 29124 28370 Reggio Calabria 98619 96940 95007 TOTALE 33983 4 33285 6 32584 5 2 7,0 TASSO INCIDENZA 15 15,8 17,8 / 100.000
Lombardia Dati al 2006: • Numero totale di diabetici: 1937 • Femmine: 904 • Maschi: 1033 • Tasso di prevalenza: 0.12% Dati Regione Lombardia
Prevenzione DKA • Nonostante i miglioramenti nella cura del diabete la DKA rimane la prima causa di ospedalizzazione e di morbidità o morte del bambino diabetico • In USA ci sono ogni anno 150000 casi DKA. Il costo è di 11000 dollari/caso. Il costo totale rappresenta 25% della spesa totale per diabete • Le complicanze della DKA (in particolare l’edema cerebrale) rappresentano 50% di tutte le morti in diabetici < 24 anni • Fondamentale la PREVENZIONE primaria e secondaria
Prevenzione primaria • Un lavoro del gruppo di Parma ha dimostrato come attraverso una capillare rete informativa della popolazione e dei medici è possibile prevenire la stragrande maggioranza dei casi di chetoacidosi diabetica • I nuovi casi si riducono dal 78% al 12,5% • Importante che la campagna venga ripresa periodicamente • OBBIETTIVO: non più gravi chetoacidosi all’esordio
Il ruolo dei pediatri di famiglia è fondamentale Ricordate bisogna pensarci: la diagnosi è banale ma può salvare una vita
Definizione di Diabete Tipo 2 Il Diabete Mellito Tipo 2 è una malattia caratterizzata da resistenza all’azione dell’insulina e da un suo deficit relativo responsabile di iperglicemia cronica La secrezione insulinica è variabile e dipende dalla durata della malattia Si può associare ad Ipertensione iperlipidemia, acanthosis nigricans, policistosi ovarica ed epatopatia (NAFLD) ISPAD 2008
Crescita DMT2 Italia • Esiste uno studio collaborativo della Siedp • Segnalazione dei casi di DMT2 • I casi stanno nettamente aumentando • A oggi segnalati 94 casi di DMT2 • Sino a 10/2006 erano 24 • Età media 12 anni, obesità viscerale, lievemente ipertesi, c peptide 3,6+/-2,1 • Ipertrigliceridemici, Hdl basse, • 5 casi di DKA • Non complicanze, 5 casi steatosi epatica
HSR nuovi casi tipo 2 5 • Il diabete di tipo 2 è una patologia 4 emergente • I casi italiani sono 3 pochi, ma in aumento T2DM • Rappresentano la parte 1 emersa dell’iceberg 0 20042005200620072008
Take Home message • 1) non tutto il diabete mellito dell’infanzia è autoimmune • 2) importante porre attenzione all’esordio del diabete e fare diagnosi precoce per ridurre gravi DKA • 3) il diabete di tipo 2 in Italia al momento è raro ma potrebbe diventare a breve un grande problema
Ringraziamenti • Tutti i ragazzi che lavorano ed hanno lavorato nel gruppo diabete • Dr Barbetti • Dr Iafusco • Dr Cherubini • Vito Lampasona e Elena Bazzigaluppi
riccardo.bonfanti@hsr.it diabetologiapediatrica@hsr.it
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