Eni in movimento: i nostri progetti di economia circolare per il Paese

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Eni in movimento: i nostri progetti di economia circolare per il Paese
GLI SCENARI_

Eni in movimento: i nostri progetti
di economia circolare per il Paese
Nei prossimi quattro anni Eni prevede di investire circa 3 miliardi di euro in progetti di decarbonizzazione,
rinnovabili ed economia circolare. A quest’ultima, in particolare, corrisponde un impegno di oltre 950 milioni
di euro e ulteriori 220 milioni di euro in R&D per sviluppare soluzioni circolari per l’industria. L’obiettivo è di
dare risposte efficaci, rapide, concrete e distintive per passare da un’economia lineare ad un nuovo modello
circolare più responsabile e sostenibile

DOI 10.12910/EAI2019-034

                  Monica Spada,                                   Alessandra                                 Enrica Barbaresi,
                  Senior Vice President                           Colombo, Head of                           Public Affairs
                  bio development,                                Circular Economy,                          Liaison Manager,
                  sustainable mobility                            Sustainability                             Eni Rewind
                  & circular economy,                             & Product
                  Eni                                             Stewardship,
                                                                  Versalis, Eni

È
        riconosciuto in modo unanime             un contesto nazionale e internazionale    I pilastri della strategia di circolarità
        che il modello lineare presenta          più attento a questioni relative allo     per Eni sono:
        dei limiti nella capacità di             sviluppo sostenibile e al benessere del   • Materie prime sostenibili: lavo-
        gestione e stoccaggio dei rifiuti        pianeta e dell’uomo.                        rare sempre meno input vergini e
e di assorbimento delle emissioni                Eni vuole proporre una risposta effi-       spostarsi verso materiali da fonti
di gas serra generate, oltre che di              cace, rapida, concreta e distintiva in      rinnovabili (es. guayule o materiali
consumo delle risorse disponibili, non           linea con un nuovo paradigma di             ligneocellulosici) o provenienti
illimitate. Tale posizione è un prezioso         sviluppo che permetta di passare da         da scarti di processi di produ-
monito reso ancor più valido dalle               una economia lineare a una nuova            zione (es. rifiuti organici, plasti-
tante stime che concordano sull’au-              economia circolare più responsabile         che post-consumo e biomasse di
mento della popolazione globale, con             e sostenibile.                              scarto di diversa provenienza);
una tendenza che prevede quasi 10                Per Eni la circolarità è una leva         • Riuso, riciclo e recupero: svilup-
miliardi di persone nel 2050 concen-             strategica di sviluppo di business          pare tecnologie di riciclo (mecca-
trate per l’80% nelle città, e sulla             e la società è ben posizionata per          nico, molecolare e/o fisico),
conseguente crescita della domanda               coglierne le opportunità, poten-            recuperare materie prime da
di energia. Questi trend devono essere           dosi avvalere di una piattaforma di         prodotti di scarto e riutilizzare
imprescindibilmente armonizzati con              trasformazione unica in Italia e di         risorse quali acque e suoli, oltre alla
un percorso di decarbonizzazione in              una fitta rete di facilities ed asset.      gestione e al recupero dei rifiuti;

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• Estensione della vita utile: dare      nership attraverso un sistema che               Questa visione è sostenuta da un
  nuova vita ad asset e terreni          premia la prossimità, il rispetto della         importante piano di investimenti.
  in ottica sostenibile. In questa       vocazione del territorio e la parte-            Nel quadriennio 2019-2022 si
  direzione vanno le iniziative di       cipazione. La simbiosi industriale,             prevede di investire circa 3 miliardi
  conversione delle raffinerie in        il secondo driver, è declinata in Eni           di euro in progetti di decarbonizza-
  bio-raffinerie.                        su due fronti, quello interno atti-             zione, economia circolare e rinno-
                                         vando progetti integrati fra le varie           vabili. All’economia circolare, in
Gli obiettivi sono la riduzione degli    realtà industriali societarie, e quello         particolare, corrisponde un impegno
sprechi, la gestione sostenibile delle   esterno attraverso la collaborazione            finanziario per progetti di oltre 950
risorse naturali, la mitigazione e       fra comparti industriali diversi, con           milioni di euro e ulteriori 220 milioni
l’adattamento ai cambiamenti clima-      la supply chain e il cross industry.            di euro in R&D per sviluppare solu-
tici, l’innovazione, l’occupazione e     Questo modello consente di inter-               zioni circolari per l’industria. L’im-
l’innalzamento della competitività       cettare negli scarti di un comparto             pegno Eni prevede anche sinergie
nel rispetto delle matrici ambien-       industriale opportunità di sviluppo             e collaborazioni con altri soggetti e
tali. L’economia circolare diventa       per altri, di favorire processi di              centri di eccellenza a livello scien-
in questa ottica una chiave di effi-     trasformazione tecnologica, di                  tifico e tecnologico. Con ENEA, ad
cienza e un elemento fondamentale        innalzare gli standard di qualità               esempio, è stato firmato un Proto-
di resilienza e di crescita inclu-       dei servizi e prodotti. Oltre ad una            collo d’Intesa nel campo delle fonti
siva verso una risposta economica        circolarità di natura gestionale, Eni           rinnovabili, delle biomasse, dello
alle necessità della comunità e ad       si impegna attraverso l’ecodesign,              storage, dell’economia circolare e
uno sviluppo sostenibile di lungo        il terzo driver, a sviluppare nuovi             dello sviluppo sostenibile.
periodo della Società.                   prodotti (bio-carburanti o prodotti             Eni punta alla conversione di biomasse
                                         chimici e intermedi) e a recuperare e           e materiale di scarto, rifiuti orga-
Tre principali driver                    restituire aree alle comunità.                  nici, plastiche miste non selezionate
                                         Eni, credendo nel valore intrinseco             (plasmix) in prodotti energetici ovvero
Eni costruisce il suo posizionamento     del prodotto o del servizio lungo l’arco        bio-carburanti, bio-metano per soste-
circolare attraverso tre driver. La      di vita, in collaborazione con i propri         nere la strategia aziendale di “Green
sinergia è il primo ed è fondamen-       partner vuole favorire il passaggio             mobility” e al contempo sviluppare
tale per favorire la convergenza delle   dal concetto di consumatore a quello            servizi in sharing, come Enjoy.
competenze e la costituzione di part-    di facilitator di circolarità.                  Una prima risposta di Eni è la conver-

                                                                                    3/2019 | Energia, ambiente e innovazione   49
Eni in movimento: i nostri progetti di economia circolare per il Paese
sione di raffinerie tradizionali in              adeguatamente hanno un impatto            vista ambientale e sociale. Con la
bio-raffinerie, che ha permesso di               ambientale estremamente negativo.         collaborazione del Dipartimento di
promuovere una soluzione circolare               Eni, attraverso accordi sottoscritti      Agricoltura dell’Università di Cata-
nonché reinserire in processi produt-            con Utilitalia e CONOE, RenOils,          nia vengono sperimentate diverse
tivi industriali aree e maestranze               diverse aziende municipalizzate           tecniche colturali e di estrazione
altrimenti destinate ad essere poste             (Ama, Hera, Amiut Taranto) e anche        dell’olio da cui si genereranno due
fuori dal mercato. Il primo progetto             il coinvolgimento dei propri dipen-       importanti sottoprodotti, il panello e
a livello europeo è stato avviato                denti, ne promuove la raccolta. Tale      i residui delle capsule e dei racemi,
nel 2014, con la realizzazione della             olio rigenerato, attraverso le aziende    che possono trovare impiego come
bio-raffineria veneziana che sfrutta             del comparto, viene processato e          ammendante dei terreni e per la
la tecnologia Eni/Honeywell UOP                  valorizzato nella bio-raffineria per      produzione di bio-etanolo avanzato.
denominata EcofiningTM per la                    un totale di circa il 50% degli oli
conversione di olio di origine vegetale          alimentari esausti raccolti in Italia.    Valorizzare i terreni industriali
in Green Diesel, Green Nafta e Green             Un’altra area di ricerca riguarda le
GPL mediante idrotrattamento. È in               biomasse oleaginose. Eni ha avviato       Syndial, la società ambientale Eni,
fase di avviamento la bio-raffineria di          nel corso del 2018 una coltivazione       opera per rigenerare e valorizzare i
Gela.                                            sperimentale di un genotipo autoc-        terreni industriali, le acque e i rifiuti
Nell’ambito della necessaria diversi-            tono di ricino su un’area di 140 ettari   attraverso progetti di bonifica e di recu-
ficazione delle biomasse per alimen-             nel territorio di Gafsa in Tunisia, su    pero efficaci, innovativi e sostenibili
tare la bio-raffineria, Eni è impegnata          terreni predesertici e non in compe-      delle risorse naturali e dei beni prodotti.
a trovare nuove cariche. Un esempio              tizione con le coltivazioni alimentari    Obiettivi che vengono conseguiti
virtuoso è costituito dalla raccolta             per sviluppare una coltura da cui         grazie all’applicazione di un modello
degli oli alimentari esausti, ad oggi            estrarre olio vegetale per le bio-raf-    integrato di gestione dei processi
considerati rifiuto, che se non gestiti          finerie, sostenibile da un punto di       che spazia dall’ingegneria e dall’inno-

Foto di gruppo nella bio-raffineria Eni di Porto Marghera (Venezia)

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vazione tecnologica, alla realizzazione     contenere fino al 70% di plastica da            ciclo di vita) e verificata da un ente
delle opere e degli impianti di risana-     post-consumo, destinati a soddi-                di certificazione indipendente.
mento fino alla gestione dei rifiuti e      sfare le esigenze del settore imbal-            Nell’impegno di rafforzare il proprio
delle acque. In particolare, l’azienda      laggi e agricolo, due delle principali          posizionamento nella chimica da
promuove specifici interventi di recu-      applicazioni di questo materiale. I             fonti rinnovabili, infine, Versalis
pero dei brownfield (termine con cui        nuovi gradi vengono sviluppati con              sta sviluppando delle piattaforme
vengono chiamati i terreni dismessi),       il supporto congiunto dei laboratori            tecnologiche integrate in linea con la
di valorizzazione e riqualificazione        di Montello e del Centro Ricerche               strategia intrapresa negli ultimi anni.
produttiva delle aree bonificate, di        Versalis a Mantova attraverso un                Tra queste, l’impianto industriale
ottimizzazione dei rifiuti industriali      processo innovativo, e sono già stati           di Crescentino (VC), basato sulla
e da bonifica per recuperarne le            effettuati dei test industriali presso          tecnologia Proesa® capace di trattare
potenzialità nell’ambito dei processi       aziende clienti che ne hanno dato               fino a 250 kton/anno di biomassa,
End of Waste. Inoltre, Syndial gesti-       valutazioni positive.                           per la produzione di bio-etanolo e,
sce la valorizzazione dei rifiuti orga-     A questo si aggiunge il progetto, già           valorizzando la lignina co-prodotta,
nici (FORSU) attraverso la tecnologia       dimostrato con successo a livello               anche elettricità da fonti rinnovabili
proprietaria Eni Waste To Fuel che          industriale, per l’utilizzo fino al 20%         nella collegata centrale. A Rivalta
trasforma, tramite una conversione          di materia prima seconda derivante              Scrivia (AL) vi è un Centro Ricer-
termochimica, le biomasse organi-           da polistirene da post-consumo nei              che dedicato alle fermentazioni.
che di scarto in bio-olio e bio-metano      propri impianti pilota a Mantova per            In parallelo, Versalis sta lavorando
recuperando anche l’acqua presente          la produzione di polistirene espan-             per ricostituire la filiera di approv-
nella cosiddetta raccolta umida che         dibile (EPS) destinato alle lastre              vigionamento di biomasse, che
può essere reimpiegata nei siti produt-     in Polistirene Espanso per isola-               privilegerà il corto raggio e la massi-
tivi o in agricoltura, per uso irriguo.     mento termico a cappotto. Versa-                mizzazione della biomassa di scarto
La destinazione possibile è quella della    lis produrrà questo nuovo EPS in                derivante da altre filiere produttive.
miscelazione con olio combustibile          un impianto industriale esistente               Nei prossimi anni sono previsti altri
per navi (bunker oil) o in co-alimenta-     dello stabilimento di Mantova, reso             sviluppi tra cui: l’upgrade del bio-gas
zione a processi di raffinazione tradi-     idoneo alla nuova produzione.                   prodotto dal sistema di trattamento
zionali.                                                                                    delle acque a bio-metano, valoriz-
Versalis, la società chimica di             Erba sintetica riciclabile                      zazione alternativa della lignina e
Eni, considera la circolarità come                                                          sua commercializzazione, range di
un driver strategico applicato ai           In ambito eco-design, di partico-               prodotti rinnovabili per via fermen-
processi e ai prodotti lungo tutto il       lare interesse è anche il progetto              tativa quali bio-olii per la Green
loro ciclo di vita. I tre pilastri della    erba sintetica riciclabile, svilup-             Refinery, polimeri PHA (Poli-idros-
strategia sono fondati sull’inno-           pato attraverso la collaborazione               si-alcanoati) totalmente rinnova-
vazione e includono la diversifi-           di Versalis (fornitore della materia            bili, intermedi per bio-polimeri e
cazione del feedstock per trovare il        prima, il polietilene) insieme a due            bio-chemicals.
giusto equilibrio tra fonti tradizio-       player fondamentali lungo la catena             Per concludere, l’economia circolare
nali, rinnovabili e materie prime           di valore: Radici Group, produttore             è un processo “corale” e di affinità
seconde; l’eco-design per migliorare        del filato, e Safitex, produttore del           elettive e come indicato dal nostro
l’efficienza delle risorse in tutte le      tappeto (EcoNext). L’innovativa erba            manifesto, Eni intende promuo-
fasi del ciclo di vita e la riciclabilità   sintetica può essere riciclata e utiliz-        vere programmi che abbiamo al
dei manufatti; il riciclo dei polimeri      zata in settori che richiedono elevati          proprio interno la capacità di favo-
tramite lo sviluppo di tecnologie           standard di qualità. Il progetto                rire simbiosi e sinergie industriali;
innovative portate avanti attraverso        offre una soluzione alternativa alla            in linea con questa vocazione, ha
l’R&D interna ed in partnership. Di         gestione del fine vita dell’erba sinte-         sottoscritto la Carta di adesione
quest’ ultimo filone, in particolare,       tica, consentendo di evitare lo smalti-         alla piattaforma ICESP promossa
fa parte l’accordo con Montello SpA,        mento in discarica o l’incenerimento            dall’ENEA e partecipa attivamente ai
operatore primario in Europa nelle          e garantendo minori emissioni di                tavoli tecnici, occasione imperdibile
tecnologie di recupero e riciclo della      gas serra. L’impronta ambientale di             per promuovere il cambio culturale,
plastica post-consumo, finalizzato          questa erba sintetica è stata valutata          tecnologico e professionale impre-
allo sviluppo di una nuova gamma            con successo in linea con la meto-              scindibile per un rapido passag-
di prodotti in polietilene da imbal-        dologia CE Product Environmen-                  gio da un’economia lineare ad un
laggi riciclati. Tali prodotti potranno     tal Footprint (basata sull’analisi del          modello circolare.

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